SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA NAZIONALE
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- Andrea Berti
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1 (Allegato 1) Si ricorda che: - LA DOMANDA DI SERVIZIO CIVILE VA INVIATA A : SINGOLE SEDI DI ATTUAZIONE (CONFRONTA TABELLA DELLE SEDI PROGETTO) - LE DOMANDE VANNO INVIATE ENTRO GIORNO 01 OTTOBRE 2007 ENTRO LE ORE (NON FA FEDE IL TIMBRO POSTALE) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Federazione SCS/CNOS SALESIANI 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE 1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Una rete di solidarietà a sostegno dei minori 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Assistenza Area di intervento: Minori Cod. A ) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il progetto si realizzerà in Sardegna, nelle località di Sassari e Selargius (CA) dove, da alcuni anni, i Salesiani gestiscono, con la collaborazione di operatori professionali e di volontari, tre comunità alloggio per minori a rischio di devianza. Il progetto si svolge in due centri, l Istituto Salesiano San Domenico Savio (Selargius - CA) e l Opera Salesiana San Giorgio (SS). La comunità alloggio di Selargius, che accoglie preadolescenti e adolescenti, e quelle di San Giorgio (una per bambini e preadolescenti e l altra per adolescenti) nascono allo scopo di dare una risposta al disagio di minori in difficoltà familiare, attraverso un servizio educativo professionalmente qualificato. Esse si configurano come struttura residenziale per bambini, preadolescenti e adolescenti, accogliendo temporaneamente il minore nella prospettiva di un rientro in famiglia o, se ciò non è possibile, di altre collocazioni (affidamento o adozione) o ancora in vista dell autonomia. Il bacino di utenza del progetto è rappresentato da fanciulli (6-10 anni), preadolescenti (11-13 anni) e adolescenti (14-17 anni) con problemi di disagio evolutivo, familiare e/o con comportamenti devianti (microcriminalità, delinquenza giovanile), allontanati dalle famiglie d origine e affidati alle strutture residenziali e diurne dei Salesiani di Selargius e Sassari per intervento dei Tribunali per i minorenni o su invio dei Servizi Sociali dei Comuni. 7) Obiettivi del progetto: 1
2 Target del progetto Il progetto è rivolto in primo luogo ai 29 minori ospiti delle comunità alloggio gestite dai Salesiani della Sardegna e ai ragazzi ultradiciottenni che, dimessi per legge dalle comunità alloggio, continuano tuttavia ad avere necessità di sostegno per il completamento del percorso educativo. Indirettamente il progetto intende raggiungere anche le loro famiglie di origine. Obiettivi generali Gli obiettivi generali dell attività delle comunità alloggio gestite dai salesiani della Sardegna sono: creare per i minori ospiti della comunità alloggio un ambiente accogliente, affettivamente ricco e di tipo familiare; predisporre per ciascuno dei minori della comunità un progetto educativo personalizzato, che miri al graduale raggiungimento della maturità psicofisica, relazionale e sociale da parte del minore; svolgere azioni finalizzate a prevenire, nei minori che vivono in situazioni di rischio, fenomeni di devianza o esclusione sociale; favorire il mantenimento dei rapporti dei minori con le famiglie d'origine, offrendo un supporto educativo alle famiglie che versano in condizioni di disagio; sostenere il percorso formativo o lavorativo dei ragazzi ultradiciottenni dimessi dalle comunità alloggio svolgere un lavoro di rete con i servizi sociali e con le altre agenzie educative presenti nel territorio; favorire la partecipazione dei minori e dei ragazzi ultradiciottenni alle iniziative educative e formative offerte dal territorio. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: Il progetto prevede l inserimento dei volontari/e nell ambito delle attività delle comunità alloggio dei Salesiani della Sardegna. Tali comunità sono concepite come strutture di accoglienza capaci di progettarsi a misura del ragazzo, proponendosi come spazio di passaggio, ricco di esperienze utili ad accompagnare in chiave evolutiva il percorso dei minori ospitati. All'interno delle comunità si conduce un esperienza di vita comunitaria in un ambiente affettivamente ricco e in grado di favorire legami duraturi e validi sul modello della famiglia, nella consapevolezza che non ci si può sostituire ad essa. Le attività che si svolgono quotidianamente hanno lo scopo di offrire agli ospiti degli stimoli per maturare nella crescita relazionale e sociale, sia all interno del nucleo comunitario sia all esterno, mantenendo rapporti con l ambiente in generale, compresa la famiglia di origine (ove sia possibile). 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto intende in modo specifico: garantire ai minori ospiti delle comunità e ai ragazzi dimessi che ancora continuano ad avere rapporti con la struttura uno spazio fisico e relazionale di tipo familiare, creando un clima di cura e protezione che li faccia sentire a casa ; offrire il sostentamento materiale provvedendo a tutte le necessità dei bambini/ragazzi; migliorare le problematiche comportamentali dei minori proponendo loro un modello di convivenza comunitaria e costruendo competenze sociali che sostituiscano le modalità inadeguate; aiutare i bambini e i ragazzi a muoversi con fiducia e flessibilità nel tessuto di rapporti in cui sono inseriti e, in generale, nel mondo esterno; favorire i rapporti con le famiglie d origine o eventuali famiglie affidatarie o adottive, allo scopo di coinvolgerle nella crescita dei ragazzi e facilitare, laddove possibile, un recupero relazionale e una ricostruzione del ruolo genitoriale; favorire il raggiungimento dell autonomia dei ragazzi ultradiciottenni, sostenendoli nel completamento del proprio percorso educativo (conclusione percorso formativo, ricerca di un lavoro, ecc.); aprire sempre di più le comunità al territorio, intensificando la collaborazione con le altre agenzie educative e con i servizi (scuola, servizi sociali, Tribunali per i minorenni, parrocchie, agenzie del tempo libero, famiglie volontarie, mondo del lavoro, ecc.), per favorirne il coinvolgimento in un progetto più specifico e significativo per gli utenti. 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. Una giornata tipo nelle comunità alloggio salesiane Le giornate nelle comunità sono ritmate da una serie di momenti che si susseguono con regolarità durante la settimana. Dopo il risveglio e la colazione, i bambini e i ragazzi raggiungono il loro ambiente di studio o di lavoro. A pranzo c è il rientro e il pasto comune che, insieme alla cena, rappresenta uno dei momenti educativi di maggiore importanza. 2
3 Nel pomeriggio si prosegue con l impegno nel proprio lavoro o nello studio; comincia poi il tempo libero, gestito per i più piccoli insieme agli educatori. Gli adolescenti possono prendere parte alle attività offerte dai centri di aggregazione (sport, teatro, musica, attività ludiche), oppure frequentare la palestra o la piscina, a seconda delle loro esigenze e interessi. La sera si cena insieme. I ragazzi sono coinvolti nelle attività quotidiane della Comunità: nelle pulizie, nella preparazione della tavola, nel riordino degli ambienti. I turni vedono interessati anche gli educatori, per stimolare ed educare alla partecipazione e alla collaborazione. Nel dopo cena si organizzano, volta per volta, varie attività: revisione della giornata su episodi accaduti, visione di un film o di un programma televisivo, giochi di società, uscite, utilizzo di internet, della play station e altro ancora. Il sabato e la domenica, quando è possibile, il ragazzo rientra in famiglia per verificare la sua crescita in autonomia. Se questo non fosse possibile, si organizza per il minore un esperienza di vita familiare in una delle famiglie volontarie associate alla comunità o si progetta con lui un fine settimana di riposo e svago: si anima così la domenica con uscite in campagna o nella casa al mare, andate allo stadio per chi è sportivo, al cinema, in discoteca o al teatro. Naturalmente per ciascun ragazzo queste attività sono impostate secondo un programma di crescita graduale, progettato e valutato insieme all équipe educativa. Nell arco della settimana sono programmati momenti di uscita autonoma, per verificare gradualmente la maturità acquisita. Accanto alle attività in cui sono coinvolti i minori vi sono poi quelle che riguardano più direttamente le équipe educative (una per comunità). Esse si riuniscono regolarmente per pianificare e verificare gli interventi: una volta a settimana in due momenti distinti: con lo psicologo per la supervisione, con il direttore e il responsabile del coordinamento per la verifica della settimana e per la programmazione educativa; una volta al mese: incontro di formazione e confronto con le famiglie volontarie, incontro con i volontari che seguono i ragazzi nel recupero scolastico e nelle attività di animazione o ludico-sportive, incontro di formazione per tutta l équipe educativa; due volte all anno per incontrare tutti i volontari che collaborano a diverso titolo con le comunità per sensibilizzarli, ringraziarli, incoraggiarli, fare festa con loro: tali incontri avvengono generalmente nel mese di maggio e nel mese di dicembre, in prossimità delle feste natalizie. Nella realtà di San Giorgio, inoltre, la cooperativa Il Sogno che gestisce le due comunità alloggio per minori porta avanti anche altre iniziative: consulenza per chi opera nel Terzo Settore; corsi di formazione per docenti, genitori ed educatori sui temi dell educazione, dell orientamento e della prevenzione del disagio giovanile; iniziative di turismo sociale (colonie estive, vacanze studio, soggiorni climatici per anziani, ecc.); il progetto di una comunità alloggio per maggiorenni, allo scopo di continuare ad accompagnare, fino al raggiungimento dell autonomia, i ragazzi che escono dalle comunità per minori al compimento dei 18 anni e non possono tornare in famiglia. Da quanto detto risulta evidente che le attività generali legate alla realizzazione del progetto sono essenzialmente a carattere assistenziale-educativo. Nello specifico si possono riassumere come segue: assistenza ai minori ospiti nelle comunità alloggio; sviluppo di relazioni positive e solidali con gli utenti dei centri attraverso il servizio e la condivisione quotidiana; animazione, sensibilizzazione ed informazione; educazione; programmazione e organizzazione delle attività quotidiane dei centri; rapporti con le agenzie educative presenti sul territorio, in modo particolare con le scuole, per la realizzazione di interventi in rete attività di formazione e verifica delle attività e dei progetti dei centri (stesura di report/relazioni). 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto. Il gruppo dei volontari in servizio civile, supportato e coordinato da figure professionali e opportunamente formato, diverrà parte integrante dell équipe di operatori della comunità, esercitando funzioni e compiti a prevalente contenuto relazionale, educativo e formativo nello stile salesiano del Sistema Preventivo. Nello specifico i volontari svolgeranno le seguenti mansioni: affiancamento degli operatori nella gestione del progetto educativo della comunità; collaborazione con gli operatori delle comunità alloggio per la conduzione delle attività quotidiane; 3
4 accompagnamento personale degli utenti dei servizi (ascolto, condivisione dei momenti di vita, accompagnamento nelle uscite sul territorio); attività di doposcuola e/o sostegno scolastico; organizzazione e gestione di attività educative e del tempo libero per gli utenti (sport, attività culturali, uscite, ); partecipazione alle riunioni d équipe per verifica e programmazione delle attività con gli altri operatori. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: Sassari: 8 Selargius (CA): ) Numero posti con vitto e alloggio: 2 Sede di Sassari: 2 Per favorire l adesione al progetto di volontari/e non residenti nel Comune e per consentire la realizzazione delle attività indicate in precedenza, la sede di attuazione mette a disposizione due posti con vitto e alloggio. Modalità di fruizione: alloggio: vengono messe a disposizione 2 camere singole con bagno, situate all interno della sede di attuazione; vitto: i volontari consumeranno i pasti con i ragazzi e gli educatori presso la mensa della comunità, secondo gli orari della comunità stessa. 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0 12) Numero posti con solo vitto: Sede di Sassari: 6 Sede di Selargius (CA): 4 La tipologia di progetto prevede la presenza dei volontari/e accanto ai ragazzi nel quotidiano svolgimento di tutte le attività. Le due comunità alloggio sedi del progetto danno ai volontari la possibilità, a seconda dei loro orari di impiego, di essere presenti anche durante i pasti che verranno consumati nella mensa dove mangiano i ragazzi accolti, secondo gli orari della comunità ) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: 30 6 Le comunità salesiane svolgono un servizio continuativo, per cui tutti gli operatori coinvolti sono chiamati a turnare secondo le esigenze delle singole realtà. In particolare, in coincidenza con i periodi di festa e nei periodi estivi, le attività si spostano spesso fuori dalla comunità (campi estivi, colonie, escursioni, ecc.) Per garantire la buona riuscita del progetto ai volontari in servizio civile sono richieste: disponibilità per uscite fuori sede, soprattutto in coincidenza con le vacanze estive e invernali; flessibilità oraria, fatto salvo il monte ore mensile; flessibilità nei compiti; possibilità di impegno nei giorni festivi; disponibilità al pernottamento; partecipazione alla formazione integrativa per un totale di 15 ore, in aggiunta a quanto indicato nei punti 35 e 42 della scheda progetto. 4
5 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: N. 1 2 Sede di attuazione del progetto Visitatoria Salesiana Madonna di Bonaria Visitatoria Salesiana Madonna di Bonaria Comune Sassari Selargius (Ca) Indirizzo Via De Martini, 18 loc. Li Punti via Don Bosco, 14 Cod. ident. sede N. vol. per sede 8 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Galia Gaetano Pondi Marco Data di nascita 06/03/ /09/1975 C.F. GLAGTN60C06A357U PNDMRC75P16I452J 4 Melis Antonio 12/11/1976 MLSNTN76S12H118T 5
6 17) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri UNSC 18) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Per la partecipazione a questo progetto è necessario aver conseguito il diploma di scuola superiore. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 19) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 20) Eventuali tirocini riconosciuti : Il progetto prevede accordi con diversi enti (Università ed Albi professionali) in sostituzione (in tutto o in parte) del periodo di tirocinio obbligatorio necessario per l iscrizione agli albi. UNIVERSITA : 1) SISF Scuola Superiore Internazionale di Scienze della Formazione dell I.S.R.E. La SISF si impegna a valutare la possibilità di riconoscere le esperienze di Servizio Civile svolti nell ambito dei progetti della Federazione SCS/CNOS, quale parte integrante del percorso formativo dello studente, con conseguente eventuale riconoscimento di tirocinio. 2) La FACOLTÀ di SCIENZE DELL EDUCAZIONE (da ora in poi FSE), della Università Pontificia Salesiana di Roma, si impegna, nel rispetto della propria autonomia, a valutare la possibilità di riconoscere le esperienze di Servizio Civile, svolte nell ambito dei progetti della Federazione SCS/CNOS e approvati dall Ufficio Nazionale per il Servizio Civile presso la Presidenza del Consiglio di Ministri, quale parte integrante del percorso formativo dello studente, con conseguente eventuale riconoscimento di tirocinio. ALBI PROFESSIONALI: ANPE - Associazione Nazionale Pedagogisti: ai laureati (con laurea quadriennale o quinquennale) in Scienze della Formazione e Scienze dell Educazione il periodo di Servizio Civile svolto presso progetti della Federazione SCS/CNOS viene riconosciuto quale assolvimento del tirocinio (800 ore) richiesto per l'accesso a sostenere la prova di ammissione all'albo interno della professione PEDAGOGISTA. L attestato viene rilasciato dalla Segreteria nazionale SCS ed è riconosciuto valido dall ANPE. 21) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Per la certificazione e il riconoscimento di competenze e professionalità acquisite dai volontari l Ente si affiderà a due enti terzi, identificabili negli enti: CNOS/FAP Salesiani Sardegna (Centro Nazionale Opere Salesiane/Formazione Aggiornamento Professionale), regolarmente accreditato come ente di formazione professionale e per i servizi di orientamento con D.P.R. n del e con D.P.R. n. 294 del ; COSPES Salesiani Sardegna (Centro di Orientamento Scolastico, Professionale e Sociale), accreditato presso la Regione Sardegna fra i soggetti abilitati a proporre e realizzare attività di formazione professionale, in regime di finanziamento pubblico e autofinanziato, relativamente alle macrotipologie B e C e alle utenze speciali (disabili, tossicodipendenti e ristretti). Vedi: Sistema di accreditamento regionale delle Agenzie formative ex Delibera G.R. n. 7/10 del e del Decreto Assessoriale n. 10/05 del Gli enti suddetti riconoscono e certificano le seguenti competenze attinenti al progetto (utili alla crescita professionale dei volontari): CAPACITÀ E COMPETENZE PROFESSIONALI E/O TECNICHE capacità di progettualità sociale ed educativa; assimilazione dei contenuti oggetto della formazione ricevuta. assimilazione di competenze spendibili in ambito lavorativo; capacità di utilizzo del computer. 6
7 CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE capacità di gestione e realizzazione di progetti nel sociale capacità di gestione dei processi comunicativi interni ed esterni; capacità di amministrazione di progetti socio-culturali; capacità di trovare risposte concrete ai numerosi problemi posti dal difficile contesto sociale (devianza minorile, bassa scolarità, dispersione scolastica, povertà culturale, tossicodipendenze, ecc ). CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI capacità di lavorare in team e per progetti; capacità relazionali in ambiente pubblico; capacità relazionali con soggetti a rischio; collaborazione con altri enti del terzo settore. PROFESSIONALITÀ: conoscenza di alcuni problemi di esclusione sociale ed emarginazione e competenze educative (ascolto, accoglienza e sostegno) in riferimento alla prevenzione del disagio giovanile, sia attraverso l esperienza diretta sia attraverso i momenti di studio, riflessione e condivisione con gli altri operatori; capacità di lavorare in gruppo in modo cooperativo, di coordinare e organizzare attività e momenti formativi per adolescenti e giovani; capacità di agire in situazioni complesse e capacità di analisi di bisogni; conoscenza degli ambiti operativi e dei meccanismi di intervento nel sociale del settore no-profit e dei servizi sociali. Formazione generale dei volontari 22) Sede di realizzazione: La formazione generale sarà realizzata in Sardegna, presso le sedi messe a disposizione dalla Visitatoria Salesiana Madonna di Bonaria: sede legale dell ente: Cagliari via Sant Ignazio, 60; sede di uno dei due Centri Operativi presso il quale si realizza il progetto: Sassari via De Martini, ) Modalità di attuazione: a) In proprio, presso l ente con formatori dell ente. È previsto inoltre l intervento di esperti SI 24) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: 25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Metodologia La formazione generale, come indicato nelle Linee guida per la formazione generale, verrà erogata con l utilizzo di 2 metodologie: 1. lezioni frontali; 2. dinamiche non formali. Le lezioni frontali verranno utilizzate per non meno del 50% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale e il ricorso alle dinamiche non formali per non meno del 20% del monte ore indicato. Sono previsti 4 incontri (mezza giornata) prima della partenza; 1 incontro residenziale all inizio del percorso di 4/5 giornate ciascuno; 1 incontro al mese nei primi 5 mesi del progetto; Tecniche: docenze frontali (anche attraverso l utilizzo di strumenti audiovisivi: videoclip, power point, ) lavori di gruppo (analisi delle esperienze, confronto tra pari, ) simulazioni e giochi di ruolo (tecniche di animazione che facilitano la comunicazione all interno del gruppo, l individuazione delle problematiche, l individuazione di risorse interne/esterne e soluzioni) confronto sulle esperienze testimonianze 7
8 26) Contenuti della formazione: FORMAZIONE GENERALE A) FONDAMENTI DEL SERVIZIO CIVILE L identità del gruppo in formazione Dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà Il dovere di difesa della Patria: articoli 2, 3 e 52 della Costituzione, Sentenze della Corte Costituzionale 164/85, 228/04, 229/04 e 431/05. Accenni a pace e diritti umani alla luce della Costituzione italiana, della Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite La difesa civile non armata e nonviolenta Protezione civile Solidarietà e forme di cittadinanza Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato B) ORDINAMENTO DEL SERVIZIO CIVILE: Diritti e doveri dei volontari Organizzazione del servizio Carta etica del servizio civile C) IL SERVIZIO CIVILE NELL ENTE PROPONENTE (A 02) La mission, valori ed organizzazione degli enti salesiani Lavoro per progetti Analisi delle esperienze e delle aspettative Processi di comunicazione Gestione dei conflitti Educazione, pedagogia, sistema preventivo 27) Durata: Numero ore: 48 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 28) Sede di realizzazione: Presso ciascuna sede di attuazione progetto 29) Modalità di attuazione: a) In proprio, presso l ente con formatori dell ente. 30) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Metodologia: 1 incontro settimanale (4 ore) con l Operatore Locale di Progetto, il coordinatore, l équipe educativa delle comunità alloggio e lo psicoterapeuta (quest ultimo presente solo una volta al mese), per un totale di 80 ore di formazione specifica. Tecniche: confronto e analisi sull esperienza in atto di servizio civile; lavori di gruppo; simulazioni e giochi di ruolo; studio di casi (analisi e metodologia di intervento) supervisione. 31) Contenuti della formazione: 8
9 Formazione specifica: ha l obiettivo di fornire ai volontari la formazione specifica e quindi le conoscenze e le competenze necessarie a svolgere in maniera positiva ed efficace le attività previste. I contenuti specifici, pertanto, variano a seconda dell area e del settore del progetto. FORMAZIONE SPECIFICA A) organizzazione della sede di attuazione del progetto conoscenza dei bisogni del territorio l attuazione del progetto i destinatari del progetto B) l integrazione della persona l ascolto e la capacità di lettura degli altri la gestione dei conflitti la diversità come valore il lavoro di équipe il lavoro di rete la relazione educativa C) tecniche di gestione del gruppo; tecniche di gestione dei casi particolari. D) la comunità per minori: specificità del servizio il quadro legislativo nazionale e regionale il progetto educativo della comunità alloggio e individualizzato 32) Durata: Numero ore: 80 Altri elementi della formazione 33) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si rimanda al sistema di monitoraggio della formazione presentato e verificato dall Ufficio Nazionale in sede di accreditamento. Il Responsabile del Servizio civile nazionale 9
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