NEUTRALITÀ CLIMATICA nella regione DOLOMITI LIVE. Il Piano d Azione per L Energia Sostenibile COMUNE DI BELLUNO
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1 DOLOMITI LIVE Il Piano d Azione per L Energia Sostenibile COMUNE DI BELLUNO
2 IL PROGETTO «NEUTRALITA CLIMATICA NELLA REGIONE DOLOMITILIVE»
3 ll progetto Neutralità climatica Dolomitilive è cofinanziato dalla Commissione Europea nell ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg IV. 4 sono le aree di intervento del progetto: la Provincia di Belluno la Provincia di Pordenone l Alta Pusteria il Tirolo Orientale
4 Obiettivi Accrescere la consapevolezza del ruolo degli Enti Localinella lotta ai cambiamenti climatici, affiancandoli nello sviluppo di una efficace programmazione e pianificazione energetica nei propri territori Creare una rete che permetta il confronto tra decisori politici, amministratori, professionisti e cittadini sul tema della riduzione delle emissioni di gas serra nell ambito delle politiche e delle strategie energetiche a livello locale
5 I partner 5 sono i partner coinvolti: Accademia dei Colloqui di Dobbiaco Provincia di Belluno Consorzio BIM Piave Regionsmanagement Osttirol Comune di Zoppola
6 Provincia di Belluno
7 Obiettivi specifici La Provincia di Belluno con il progetto «Neutralità climatica DolomitiLIVE» intende svolgere un ruolo concreto di sostegno e coordinamento alle amministrazioni locali per la pianificazione, progettazione e implementazione di azioni condivise e coordinate a livello intercomunale per il risparmio e l'efficienza energetica, indispensabili per dare sostenibilità e FUTURO allo sviluppo del territorio provinciale.
8 Attività e Risultati attesi promozione del Patto dei Sindaci e sostegno ai comuni che intendono aderire supporto operativo ai Comuni per la redazione dei Bilanci energetici e dei PAES coordinamento delle strategie d intervento per la concreta attuazione delle azioni dei PAES progettazione partecipata di azioni pilota per favorire il turismo sostenibile con il coinvolgimento degli operatori attivazione di iniziative informative, formative e di concertazione a livello locale
9 Per lo sviluppo del progetto la Provincia di Belluno si avvale della consulenza tecnica di Ambiente Italia srl
10 Nell ambito del progetto, la Provincia di Belluno ha fatto richiesta ai Comuni di manifestare il proprio interesse all adesione al Patto dei Sindaci e alla predisposizione del PAES. Sono 14 i comuni che hanno deciso di aderire al Patto dei Sindaci e di avviare le attività per la redazione del PAES
11 Comuni coinvolti nel progetto «Neutralità Climatica Dolomiti Live» Auronzo di Cadore Belluno Farra d Alpago Belluno La Valle Agordina Lentiai Limana Mel Pedavena Pieve di Cadore Ponte nelle Alpi Sappada Sedico Trichiana
12 Il Comune di Belluno ha sottoscritto accordo con la Provincia di Belluno per l attuazione del progetto Neutralità Climatica nella Regione DolomitiLive a Dicembre 2012 Il Comune di Belluno ha aderito al Patto dei Sindaci il 24 luglio 2013 con delibera del Consiglio Comunale La redazione del PAES del comune di Belluno è stata affidata alla società Ambiente Italia srl
13 IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI BELLUNO
14 Fase 1: l analisi del sistema energetico comunale Il Bilancio energetico Le analisi settoriali L Inventario Base delle Emissioni di CO 2 - I.B.E Il quadro conoscitivo «dove siamo?»
15 Attività: ricostruzione e analisi della struttura della domanda e dell offerta di energia del sistema territoriale locale; valutazione dell entità degli effetti sull ambiente in termini di emissioni di CO 2. Obiettivi: valutare l efficienza energetica del sistema in esame; evidenziare le tendenze in atto e supportare previsioni di breve e medio termine; individuare gli ambiti di intervento strategici per l incremento dell efficienza energetica e la sostenibilità complessiva del sistema.
16
17 Il bilancio energetico Nel 2010 i consumi energetici finali nel comune di Belluno sono stati complessivamente pari a MWh
18 Il bilancio energetico Il 36,3% dei consumi è annettibile al gas naturale e il 19% circa all energia elettrica. I prodotti petroliferi pesano sul bilancio per quasi il 36%, mentre le biomasse solide per poco più del 9%
19 Il bilancio energetico Il 52,6% dei consumi è annettibile al comparto residenziale e il 19% circa al terziario privato. L industria pesa circa l 8%, il settore pubblico per poco meno del 2% e quello dei trasporti il 19%.
20 Il bilancio energetico
21 Il bilancio energetico Settore Consumi 2010 [MWh] Edifici comunali Edifici terziari Edifici residenziali Illuminazione pubblica Industria Agricoltura Flotta comunale 519 Trasporto e privato Totale Vettori energetici Consumi [MWh] Gas naturale Gasolio GPL Benzina Biomassa Solare termico Elettricità Totale
22 Le analisi settoriali La ricostruzione del bilancio energetico, benché indispensabile per delineare le componenti principali che influenzano l evoluzione del sistema energetico del territorio in esame e delle corrispondenti emissioni di gas di serra, non fornisce generalmente gli elementi sufficienti per proiettare l analisi nel futuro, anche in relazione all identificazione di interventi di efficientizzazione. E necessaria, a tal fine, l analisi sia delle componenti socioeconomiche che necessitano l utilizzo delle fonti energetiche, sia delle componenti tecnologiche che di tale necessità sono il tramite.
23 Le analisi settoriali Analisi della domanda di servizi energetici In particolare, si sono presi in considerazione diversi elementi nella loro consistenza attuale: la popolazione le famiglie l offerta abitativa le caratteristiche geometriche e termofisiche degli edifici la tipologia delle attività terziarie e produttive l origine e la destinazione degli spostamenti l impiego e la diffusione dei dispositivi che utilizzano energia le caratteristiche dei dispositivi che utilizzano energia..
24 Le analisi settoriali
25 Esempio: Le analisi settoriali Il consumo energetico per il riscaldamento delle abitazioni dipende da: 1. Superfici e volumetrie riscaldate 2. Tipologie edilizie ed epoche storiche di edificazione 3. Trasmittanze e tipologie stratigrafiche 4. Efficienze e vettori di alimentazione degli impianti termici 5. Tipologie di impianti termici (centralizzati/autonomi) 6. Compattezza dell edificato 7. Andamenti climatici Il consumo energetico nel settore trasporti dipende da: 1. Tipologie di autovetture (alimentazione, cilindrata) 2. Assetto viario 3. Velocità di percorrenza 4. Distanze percorse (origine/destinazione degli spostamenti) 5. Compattezza del nucleo urbano e dislocazione delle attività commerciali principali 6. Presenza di sistemi alternativi di slow mobilityvicinanza stazioni ferroviarie
26 Il bilancio delle emissioni 2010 Nel 2010 le emissioni di CO 2 dovute ai consumi energetici nel comune di Belluno sono state pari a ton
27 Il bilancio delle emissioni 2010 Il 31% delle emissioni è annettibile al gas naturale, il 30,7% all energia elettrica. I prodotti petroliferi pesano per oltre il 38%.
28 Il bilancio delle emissioni 2010 Il 45% delle emissioni è annettibile al residenziale e il 24% circa al terziario privato. L industria è responsabile di poco più dell 8% delle emissioni e il comparto pubblico del 7%. Il settore della mobilità urbana incide, infine, per oltre il 20%.
29 Il bilancio delle emissioni 2010 Settore Emissioni di CO 2 nel 2010 [t di CO 2 ] Edifici comunali Edifici terziari Edifici residenziali Illuminazione pubblica 751 Industria Agricoltura 717 Flotta comunale 132 Trasporto privato Totale Vettori energetici Emissioni di CO 2 nel 2010 [t di CO 2 ] Gas naturale Gasolio GPL Benzina Energia elettrica Totale
30 L inventario base delle emissioni 2010 Settori Baseline Emission Inventory [ton di CO 2 ] Edifici comunali Edifici terziari Edifici residenziali Illuminazione pubblica 751 Flotta comunale 132 Trasporto privato Totale ton (scelta di escludere il comparto produttivo)
31 Gli obiettivi minimi di riduzione delle emissioni di CO 2 al 2020 Obiettivi Baseline 2010 Obiettivo minimo emissioni 2020 Obiettivo minimo di riduzione tonnellate t t t ton
32 Fase 2: la scelta e l impostazione della strategia potenziali d intervento al 2020 approccio integrato e direttrici di sviluppo a condivisione a livello sovra-comunale La strategia «dove vogliamo andare?»
33 I potenziali d intervento al 2020 Valutazione dei potenziali di intervento a livello locale Valutazione del potenziale di riduzione dei consumi energetici finali nei diversi settori di attività; Valutazione del potenziale di incremento della produzione locale di energia da fonti rinnovabili o altre fonti a basso impatto Tali analisi hanno portato alla quantificazione dei margini di intervento a scala locale, sia sul lato domanda che offerta di energia, necessari per individuare gli ambiti d azione prioritari e egli obiettivi di riduzione delle emissioni su cui basare la strategia di Piano.
34 I potenziali d intervento al 2020 Analisi componenti demografiche popolazione, famiglie e unità abitative occupate (unità di consumo) Analisi componenti socio-economiche Analisi componenti tecnologiche Utilizzo/diffusione dei sistemi che utilizzano fonti energetiche (impianti climatizzazione, elettrodomestici, office equipment, ecc) Caratteristiche dei sistemi che utilizzano fonti energetiche (componenti strutturali delle abitazioni, efficienza sistemi riscaldamento, ecc.) Analisi componenti organizzative Pianificazione settoriale (Piano regolatore, Piano mobilità, Piano rifiuti, ecc.)
35 L approccio integrato la riduzione dei consumi energetici mediante l eliminazione degli sprechi, la crescita dell efficienza, l abolizione degli usi impropri, come premessa indispensabile per favorire lo sviluppo delle fonti energetiche alternative, in modo da ottimizzarne il relativo rapporto costi/benefici rispetto alle fonti fossili. Domanda di energia Usi finali termici Residenziale Terziario Usi finali elettrici Residenziale Terziario Mobilità e trasporti Domanda di mobilità Infrastrutture Tecnologie Fonte solare termica Fonte solare FV Biomasse agro-forestali Eolico Idroelettrico Offerta di energia
36 L approccio integrato Domanda di energia Valutazione del potenziale di riduzione della domanda di energia - USI FINALI Offerta di energia Fonti tradizionali Fonti rinnovabili Valutazione del potenziale di sfruttamento locale
37 Le direttrici di sviluppo della strategia L'obiettivo generale che una strategia in campo energetico si deve porre, è quello di superare le fasi caratterizzate da azioni sporadiche e scoordinate e di passare ad una fase di standardizzazione di alcune azioni. Ciò discende dalla consapevolezza che l'evoluzione verso livelli sempre più elevati di consumo ed emissione di sostanze climalteranti non può essere fermata se non introducendo dei livelli di intervento molto vasti e che coinvolgano il maggior numero di attori possibili e il maggior numero di tecnologie.
38 Le direttrici di sviluppo della strategia In relazione a tale obiettivo generale, l approccio nella definizione della strategia di Piano si baserà su 3 direttrici principali di sviluppo delle diverse azioni e degli strumenti correlati, identificabili con i diversi ruoli che un Amministrazione comunale può e deve svolgere in campo energetico. GESTORE REGOLATORE PROMOTORE
39 Ente Pubblico Proprietario Edifici Illuminazione autoveicoli Interventi rivolti al patrimonio di proprietà. Performance energetiche e gestione del patrimonio di proprietà Ente Pubblico. Oltre a definire i margini di intervento per ridurre i consumi di energia e i relativi costi, il Piano valuterà quali sono gli strumenti più idonei per attuare un programma di interventi su tale patrimonio.
40 Ente Pubblico Pianificatore e regolatore PGT Regolamento Edilizio Piano Urbano Traffico Piani settoriali Criteri autorizzativi Pianificatore e regolatore Si considerano le azioni inerenti i settori sui quali una Amministrazione esercita un attività di regolamentazione, come il settore edilizio privato e la mobilità. Integrazione degli obiettivi di sostenibilità energetica all interno degli strumenti di programmazione, pianificazione o regolamentazione urbanistica, territoriale e di settore di cui già si dispone
41 Ente Pubblico Promotore, coordinatore, partner Concertazione Accordi quadro Informazione Promotore, coordinatore e partner di iniziative su larga scala L Ente Pubblico come punto di riferimento per operatori energetici, piccole e medie imprese, associazioni di categoria e consumatori, per la promozione diretta di azioni o accordi di programma con altri soggetti, pubblici o privati, riguardo a iniziative di carattere energetico Meccanismi finanziari
42 Fase 3: la definizione del Piano d Azione «obiettivi, azioni e strumenti» elezione degli ambiti strategici di intervento efinizione e programmazione delle d azione prioritarie e quantificazione degli obiettivi al 2020 ndividuazione degli strumenti di attuazione delle azioni La strategia «come ci vogliamo arrivare?»
43 Il Piano d Azione di Belluno ambiti di intervento e linee d azione La strategia integrata proposta per il PAES di Belluno, si sviluppa su 10 linee di azione riguardanti sia la domanda che l offerta di energia in 3 principali ambiti di intervento: il settore residenziale il settore terziario pubblico il settore dei trasporti Le azioni selezionate riguardano sia il contenimento dei consumi di fonti fossili e l incremento dell efficienza negli usi finali di energia, sia l aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili di tipo diffuso (in particolare solare termico, solare fotovoltaico).
44 Il Piano d Azione di Belluno ambiti di intervento e linee d azione
45 Il Piano d Azione di Belluno Gli strumenti di attuazione
46 Il settore residenziale le azioni Settori e azioni Risparmio energetico [MWh] Produzione di energia rinnovabile [MWh] Riduzione emissioni CO 2 [t CO 2 ] R.1 Edifici esistenti: riduzione dei consumi per riscaldamento attraverso la riqualificazione degli involucri (pareti, coperture, superfici finestrate) R.2 Edifici esistenti: riduzione dei consumi per riscaldamento attraverso la riqualificazione e lo svecchiamento del parco impianti termici installato R.3 Efficientamento degli impianti di produzione di ACS in edifici esistenti: impianti solari termici e pompe di calore / R.4 Edifici di nuova costruzione ad elevata efficienza energetica R.5 Riduzione dei consumi elettrici in edifici nuovi ed esistenti attraverso la diffusione di impianti e apparecchiature ad alta efficienza TOTALE /
47 Il settore residenziale le azioni Ristrutturazione energetica degli edifici esistenti attraverso l applicazione di requisiti più stringenti rispetto alle indicazioni della normativa vigente in materia di efficienza energetica (convenienza economica). Svecchiamento degli impianti termici, diffusione di caldaie a condensazione, shift verso combustibili a minor impatto Diffusione di impianti solari termici per copertura del fabbisogno di ACS in edifici esistenti Nuovo costruito ad elevata efficienza energetica (classi B, A, A+) Svecchiamento degli elettrodomestici e degli impianti di climatizzazione estiva.
48 Il settore residenziale gli strumenti Strumenti di regolamentazione, controllo e monitoraggio PAT, Allegato Energetico al Regolamento Edilizio (vedi Linee Guida della Provincia di Belluno) Strumenti di sostegno finanziario - incentivi per edificazioni in classe A e A+ (vedi allegato energetico al RE) Meccanismi finanziari innovativi GAS, ESCO, istituti di Credito, azionariato diffuso Formazione tecnici e installatori Informazione e sensibilizzazione utenza finale
49 Il settore terziario pubblico le azioni Settori e azioni Risparmio energetico [MWh] Produzione di energia rinnovabile [MWh] Riduzione emissioni CO 2 [t CO 2 ] T.1 Acquisto energia certificata RECS / T.2 Illuminazione pubblica: riduzione dei consumi elettrici attraverso la riqualificazione e lo svecchiamento del parco lampade TOTALE -5 /
50 Il settore terziario pubblico le azioni Programma di riqualificazione energetica degli edifici di proprietà comunale (interventi integrati su involucro e impianti) Retrofit energetico dell impianto di illuminazione pubblica: riqualificazione e lo svecchiamento del parco lampade, installazione di regolatori di flusso.
51 Il settore terziario pubblico gli strumenti L attivazione, da parte dell Amministrazione Pubblica, di interventi sul proprio patrimonio risulta un azione di promozione particolarmente efficace che andrà quindi opportunamente programmata ed implementata. Tale direttrice consente infatti di raggiungere diversi obiettivi, tra i quali in particolare: migliorare la qualità energetica, con significative ricadute anche in termini di risparmio economico, creando indotti che potranno essere opportunamente reinvestiti in azioni ed iniziative a favore del territorio; settori socio- favorire la diffusione degli interventi anche in altri economici e tra gli utenti privati.
52 Il settore terziario pubblico gli strumenti Primo step L esigenza degli Enti Pubblici di ridurre i costi di gestione dell energia del proprio patrimonio si scontra spesso con la scarsa conoscenza delle prestazioni energetiche degli edifici stessi. In generale, si ritiene dunque efficace un approccio che non si limiti a interventi sporadici, ma che si basi sulla definizione ed implementazione di un programma organico di interventi che coinvolga tutto il patrimonio edilizio, in base a priorità determinate da criteri che possono emergere da analisi preliminari. Due le attività principali: la realizzazione di un sistema dinamico di gestione degli edifici, la realizzazione di audit energetici.
53 Il settore terziario pubblico gli strumenti Secondo step Lungo il percorso delineato, si rende ovviamente necessario sondare i possibili strumenti di supporto finanziario e le modalità di esecuzione degli interventi anche in considerazione delle scarse risorse spesso a disposizione degli enti pubblici. In particolare andrà valutata l opportunità di accesso ai meccanismi di incentivazione finanziaria esistenti e di collaborazioni attivabili con investitori privati ed ESCOs (contracting, servizio gestione calore)
54 Il trasporto privato le azioni Settori e azioni Risparmio energetico [MWh] Produzione di energia rinnovabile [MWh] Riduzione emissioni CO 2 [t CO 2 ] Tr.1 Riduzione dei consumi di carburante per trasporto privato attraverso lo svecchiamento e l efficientamento del parco auto circolante / TOTALE /
55 Il trasporto privato gli strumenti Necessaria strategia integrata di lungo periodo che sia giocata sul controllo della domanda (demand side measures) e sulla gestione delle infrastrutture disponibili (supply side measures) mirata ad ottimizzarne l'uso. La pianificazione energetica si intreccia necessariamente con l insieme delle politiche di settore, dal momento che le misure suddette ricadono entro il più tipico campo d azione della programmazione dei trasporti a scala urbana, provinciale e/o regionale. Le indicazioni della pianificazione energetica dovranno trovare la loro giusta collocazione primariamente all interno del quadro normativoprogrammatico che regola il settore; il riferimento è in particolare al Piano di Assetto del Territorio e al Piano degli Interventi e al Piano Urbano del Traffico e della Mobilità.
56 La produzione di energia da rinnovabili le azioni Settori e azioni Risparmio energetico [MWh] Produzione di energia rinnovabile [MWh] Riduzione emissioni CO 2 [t CO 2 ] FER.1 Diffusione di impianti fotovoltaici integrati in edifici di nuova costruzione FER.2 Diffusione di impianti fotovoltaici integrati in edifici esistenti TOTALE
57 La produzione elettrica da rinnovabili le azioni sulla base dei margini di intervento al 2020 rilevati sul lato domanda locale di energia, obiettivo primario del PAES per quanto riguarda l offerta locale di energia elettrica, è lo sviluppo della generazione da rinnovabili di tipo diffuso, basata primariamente sulla tecnologia fotovoltaica integrata in strutture edilizie.
58 La produzione elettrica da rinnovabili gli strumenti Strumenti di regolamentazione, controllo e monitoraggio PAT, Allegato Energetico al Regolamento Edilizio Strumenti di sostegno finanziario - incentivi Meccanismi finanziari innovativi GAS, ESCO, istituti di Credito, azionariato diffuso Formazione tecnici e installatori Informazione e sensibilizzazione utenza finale
59 Gli obiettivi del Piano Risparmio energetico [MWh] Produzione di energia rinnovabile [MWh] Riduzione emissioni CO 2 [t CO 2 ] Il settore residenziale R.1 Edifici esistenti: riduzione dei consumi per riscaldamento attraverso la riqualificazione degli involucri (pareti, coperture, superfici finestrate) R.2 Edifici esistenti: riduzione dei consumi per riscaldamento attraverso la riqualificazione e lo svecchiamento del parco impianti termici installato R.3 Efficientamento degli impianti di produzione di ACS in edifici esistenti: impianti solari termici e pompe di calore / R.4 Edifici di nuova costruzione ad elevata efficienza energetica R.5 Riduzione dei consumi elettrici in edifici nuovi ed esistenti attraverso la diffusione di impianti e apparecchiature ad alta efficienza Il settore terziario pubblico / T.1 Acquisto energia certificata RECS / T.2 Illuminazione pubblica: riduzione dei consumi elettrici attraverso la riqualificazione e lo svecchiamento del parco lampade Il settore dei trasporti Tr.1 Riduzione dei consumi di carburante per trasporto privato attraverso lo svecchiamento e l efficientamento del parco auto circolante La produzione di energia da fonti rinnovabili -5 / / FER.1 Diffusione di impianti fotovoltaici integrati in edifici di nuova costruzione / FER.2 Diffusione di impianti fotovoltaici integrati in edifici esistenti / TOTALE
60 Gli obiettivi quantitativi al 2020 La riduzione delle emissioni conseguibile al 2020 a seguito della realizzazione delle azioni selezionate raggiunge complessivamente le tonnellate, pari al 20,14%, rispetto al 2010, anno di riferimento per l inventario delle emissioni (BEI). anno base 2010 Obiettivo di riduzione 2020 Obiettivo di riduzione 2020 (%) Consumi MWh MWh - 10 % Produzione di energia rinnovabile MWh MWh Emissioni CO t t - 20,14 %
61 Gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 al 2020
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