Conoscereitemporali. Federico Grazzini ARPA-SIMC Ernesto Crescenzi CFS. CAI - Sez. "M.Fantin" di Bologna - Gruppo Escursionismo 15/12/2015

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1 Conoscereitemporali Federico Grazzini ARPA-SIMC Ernesto Crescenzi CFS CAI - Sez. "M.Fantin" di Bologna - Gruppo Escursionismo 15/12/2015

2 La nube temporalesca

3 La distribuzione della carica elettrica al suo interno Foto Riccardo Gambogi

4 Video che illustra la relazione fra intensi moti verticali e fulmini

5 Intensità correnti ascensionali e contenuto di vapor d acqua Intensità delle precipitazioni * * La nube deve comunque essere molto sviluppata in verticale e contenere più specie microfisiche (acqua, nuclei di grandine, ghiaccio) Frequenza dei fulmini

6 Le immagini da satellite e Radar permettono di localizzare i fenomeni temporalesch in tempo reale

7 I radar sono gestiti dalle varie regioni, tuttavia esiste la mappa nazionale sul sito della Protezione Civile nazionale:

8 Fulminazioni in tempo reale

9 Al di sopra del limite superiore della vegetazione arborea: esposizione più diretta ai fenomeni meteorologici Diego Cavalli 9

10 Video che illustra le principali norme di comportamento da tenere in montagna in caso di temporali e fulmini

11 I PERICOLI CONNESSI AI FENOMENI AMOSFERICI: TEMPORALE, TUONO E FULMINI, GRANDINE Cercare un riparo ben in anticipo al momento in cui il temporale sopraggiunge, dato che vi è rischio di essere colpiti da grandine, con chicchi a volte di grandi dimensioni, anche in pianura. A volte, subito prima dell arrivo a terra della grandine, il cielo si rischiara, dato che la formazione improvvisa di ghiaccio in quota porta ad un aumento della luminosità Associato ai temporali, è il FULMINE (ed il tuono), violentissima scarica elettrica che può per lo spostamento d aria scalzare via le persone da terra, anche quando cade ad una certa distanza da loro. 16/12/2015 CAI - Sez. "M.Fantin" di Bologna - Gruppo Escursionismo 11

12 I PERICOLI CONNESSI AI FENOMENI AMOSFERICI: Per non essere folgorati: 1. IN MONTAGNA, sopra il limite degli alberi, IN CASO DI TEMPORALE: Non restare sulle cime, sulle dorsali, sulle creste esposte e lungo le vie ferrate (cavi metallici). Scendere verso il fondovalle. Evitare di costituire con il corpo o con oggetti vari (ad es. ombrello) un rilievo su una superficie uniforme. Il pendio inferiore di una pietraia con un piccolo sasso piatto e isolato come sedile è un buon rifugio, se non si sporge troppo dal resto della morfologia. Se il fulmine sembra imminente (elettricità dell'aria), cercare un luogo protetto dagli impatti diretti o dalle correnti di terra. Un ripiano o un pendio dominati da una punta alta e vicina sono relativamente al riparo da un impatto diretto vedere figure seguenti. Le elevazioni "parafulmine" dovrebbero avere un elevazione di 5-10 volte la persona vedere figure seguenti. 16/12/2015 CAI - Sez. "M.Fantin" di Bologna - Gruppo Escursionismo 12

13 I PERICOLI CONNESSI AI FENOMENI AMOSFERICI: 16/12/2015 CAI - Sez. "M.Fantin" di Bologna - Scuola Alpinismo e 13 Scialpinismo Farina Stagni

14 I PERICOLI CONNESSI AI FENOMENI AMOSFERICI: Per non essere folgorati: 1. IN MONTAGNA, sopra il limite degli alberi, IN CASO DI TEMPORALE Distanza minima di sicurezza da una guglia acuminata: metri più in basso. Se si teme una scarica, cercare di evitare di poggiare a terra con arti distanziati (come gli uccellini sui tralicci). Evitare se possibile di bagnarsi Evitare di usare l ombrello. Scegliere, se possibile, un luogo secco e senza licheni o un pendio sassoso (pietraia). La migliore soluzione? Evitare di andarsi a cacciare lì dove si scatena un temporale previsto dal meteo. 14

15 I PERICOLI CONNESSI AI FENOMENI AMOSFERICI: Per non essere folgorati: 1. IN MONTAGNA, sopra il limite degli alberi, IN CASO DI TEMPORALE Evitare la vicinanza di fessure umide, di anfratti, di grotte di piccole dimensioni. Non rifugiarsi nelle piccole cavità presenti in parete, dove il fulmine fa spesso arco voltaico. (La notizia sotto è tratta da L Adige 28/06/2014) 15

16 I PERICOLI CONNESSI AI FENOMENI AMOSFERICI: NON poggiare gli arti distanziati 16/12/2015 CAI - Sez. "M.Fantin" di Bologna - Scuola Alpinismo e 16 Scialpinismo Farina Stagni

17 I PERICOLI CONNESSI AI FENOMENI AMOSFERICI: NO NO 16/12/2015 CAI - Sez. "M.Fantin" di Bologna - Scuola Alpinismo e Scialpinismo Farina Stagni 17

18 I PERICOLI CONNESSI AI FENOMENI AMOSFERICI: Per non essere folgorati: 2. IN ZONE PIANEGGIANTI, IN CASO DI TEMPORALE: Se si è in un bosco fitto con alberi codominanti (della stessa altezza), non si corrono particolari rischi, dato che la superficie superiore degli alberi è piatta. Evitare di addossarsi invece ad alberi isolati, tralicci, etc. che possono fungere da parafulmine. Cercare un riparo, evitare di sporgere dalla morfologia complessiva, o se non si può evitarlo rinunciare ad utilizzare l ombrello. DA RICORDARE: Dal tempo che intercorre tra fulmine e tuono si può calcolare la distanza approssimata della zona dove si sta scatenando il temporale e si può capire se il temporale si avvicina o si allontana (velocità del suono: circa 340 m/s). 16/12/2015 CAI - Sez. "M.Fantin" di Bologna - Gruppo Escursionismo 18

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