Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente del Friuli - Venezia Giulia

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1 Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente del Friuli - Venezia Giulia Dipartimento Provinciale di Servizio Tematico Analitico CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA NEL COMUNE DI MOIMACCO (Polveri PM 10 e Metalli) *** GENNAIO - APRILE 2008 ***

2 SOMMARIO 1. IL MONITORAGGIO DEL MATERIALE PARTICOLATO PM 10 E LA DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO DI METALLI... Pag I SITI MONITORATI...» 2 3. MATERIALE PARTICOLATO (PM10): dati relativi alla campagna dal 15/01/2008 al 05/05/ » 4 4. METALLI: dati relativi alla campagna dal al...» Ferro (Fe)...» Manganese (Mn)...» Piombo (Pb)...» Cadmio (Cd)...» Zinco (Zn)...» Cromo (Cr)...» Nichel (Ni)...» Vanadio (V)...» Arsenico (As)...» VALUTAZIONI CONCLUSIVE...» 25 Allegato 1 RIFERIMENTI NORMATIVI...» 28 Allegato 2 PM 10 : Tabelle dati giornalieri...» 29 Indice tabelle TAB. 1 Siti utilizzati per il monitoraggio della qualità dell aria...» 2 TAB. 2 PM 10 : valori di riferimento previsti dalla normativa...» 4 TAB. 3 PM 10 : principali parametri statistici...» 6 TAB. 4 PM 10 : numero di superamenti del valore di riferimento previsto dalla normativa (fra parentesi le giornate di campionamento)...» 7 TAB. 5 Ferro: principali parametri statistici...» 9 TAB. 6 Manganese: valori di riferimento previsti dalla normativa...» 11 TAB. 7 Manganese: principali parametri statistici...» 11 TAB. 8 Piombo: valori di riferimento previsti dalla normativa...» 12 TAB. 9 Piombo: principali parametri statistici...» 13 TAB. 10 Cadmio: valori di riferimento previsti dalla normativa...» 14 TAB. 11 Cadmio: principali parametri statistici...» 14 TAB. 12 Zinco: principali parametri statistici...» 16 TAB. 13 Cromo: valori di riferimento previsti dalla normativa...» 17 TAB. 14 Cromo: principali parametri statistici...» 18 TAB. 15 Nichel: valori di riferimento previsti dalla normativa...» 19 TAB. 16 Nichel: principali parametri statistici...» 19 TAB. 17 Vanadio: valori di riferimento previsti dalla normativa...» 21 TAB. 18 Vanadio: principali parametri statistici...» 21 TAB. 19 Arsenico: valori di riferimento previsti dalla normativa...» 23 TAB. 20 Arsenico: principali parametri statistici...» 23 ARPA FVG Dipartimento di i

3 Indice figure Fig. 1 Ubicazione dei siti utilizzati per il monitoraggio della qualità dell aria nell abitato di ed in... Pag. 2 Fig. 2 Distribuzione dei venti nella zona di...» 3 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9 Fig. 10 Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13 Fig. 14 Fig. 15 Fig. 16 Fig. 17 Fig. 18 Fig. 19 Fig. 20 Fig. 21 Fig. 22 PM 10 - Dati giornalieri relativi al periodo 15 gennaio 5 maggio 2008: confronto fra i valori registrati a, e...» 5 PM 10 - Correlazione fra i valori registrati a e...» 6 Ferro - Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni)...» 10 Ferro - Valori medi giornalieri registrati a, Zona Industriale e (via dei Prati e via Manzoni)...» 10 Manganese - Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni)...» 11 Manganese Valori medi giornalieri registrati a, e (via dei Prati e via Manzoni)...» 12 Piombo - Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni)...» 13 Piombo Valori medi giornalieri registrati a, Zona Industriale e (via dei Prati e via Manzoni)...» 14 Cadmio - Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni)... Cadmio Valori medi giornalieri registrati a, Zona Industriale e (via dei Prati e via Manzoni)... Zinco - Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni)... Zinco Valori medi giornalieri registrati a, Zona Industriale e (via dei Prati e via Manzoni)...» 15» 15» 16» 17 Cromo - Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni)...» 18 Cromo Valori medi giornalieri registrati a, Zona Industriale e (via dei Prati e via Manzoni)...» 19 Nichel - Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni)...» 20 Nichel Valori medi giornalieri registrati a, Zona Industriale e (via dei Prati e via Manzoni)...» 20 Vanadio - Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni)...» 22 Vanadio Valori medi giornalieri registrati a, Zona Industriale e (via dei Prati e via Manzoni)...» 22 Arsenico - Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni)...» 24 Arsenico Valori medi giornalieri registrati a, Zona Industriale e (via dei Prati e via Manzoni)...» 24 ARPA FVG Dipartimento di ii

4 1. IL MONITORAGGIO DEL MATERIALE PARTICOLATO PM 10 E LA DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO DI METALLI Alla luce dei risultati della precedente campagna di monitoraggio della qualità dell aria effettuata sul territorio dei comuni di e Cividale nel periodo novembre giugno 2006 nell ambito del Progetto per un programma di gestione ambientale della Zona Industriale di Cividale del Friuli e, risultati che evidenziavano come maggiore criticità la problematica delle polveri sottili, l Amministrazione Comunale di ha richiesto l effettuazione di un ulteriore campagna di monitoraggio specificatamente per il PM10 al fine di valutare le ricadute di polveri provenienti dalla zona industriale sull abitato cittadino. La presente relazione, relativa all indagine effettuata nel periodo gennaio aprile 2008, fornisce un quadro complessivo dei risultati ottenuti dal monitoraggio delle polveri sottili PM10 rilevate presso l area scolastica, presentando anche il confronto con i corrispondenti dati rilevati nella zona industriale (sito c/o COOP) e quelli della città di (sito di via Manzoni). Inoltre i dati ottenuti dall analisi sul contenuto di metalli nelle polveri (limitatamente alla seconda metà del mese di febbraio) forniscono utili indicazioni per valutare l incidenza delle emissioni di materiale particolato dalle attività produttive sui livelli di polveri misurati nella zona urbana. * * * * * * * * * ARPA FVG Dipartimento di 1

5 2. I SITI MONITORATI Il rilevamento della qualità dell aria è stato effettuato impiegando due campionatori per le polveri, posizionati rispettivamente presso l area scolastica di ed all interno della presso la COOP: la tabella seguente riporta l elenco dei punti di campionamento, il relativo periodo di indagine e gli inquinanti monitorati. Sito Ubicazione Periodo di indagine Tipo di campionatore Inquinanti monitorati 1 Area scolastica 15/01 05/05/2008 Campionatore gravimetrico PM 10 (15/01 05/05/2008) Metalli (14 ) 2 Zona industriale c/o COOP 15/01 05/05/2008 Campionatore gravimetrico PM 10 (15/01 05/05/2008) Metalli (14 ) TAB. 1 Siti utilizzati per il monitoraggio della qualità dell aria La figura seguente riporta sulla mappa della zona l ubicazione dei due siti utilizzati per il monitoraggio di confronto fra l area urbana e la zona industriale. 1 km FIG. 1 Ubicazione dei siti utilizzati per il monitoraggio della qualità dell aria nell abitato di ed in. Come si può vedere dall immagine sopra riportata, l abitato di si colloca in direzione nord-ovest rispetto all area industriale, ad una distanza non inferiore al chilometro ARPA FVG Dipartimento di 2

6 dagli insediamenti produttivi maggiormente impattanti per quanto riguarda l emissione di materiale particolato. Al fine di permettere una corretta interpretazione dei risultati del monitoraggio si ricorda come nella zona di indagine risulti abbastanza frequente la presenza di vento, in particolare proveniente da nord-est, che disperde le polveri della zona industriale verso aree lontane dall abitato di. Frequenza del vento suddiviso in ottanti di provenienza % (calma di vento 3.2 % ) W NW N NE E SW SE S N NE E SE S SW W NW 3% 63% 7,8% 4,7% 6,8% 6,5% 3,5% 2% FIG. 2 Distribuzione dei venti nella zona di. ARPA FVG Dipartimento di 3

7 3. MATERIALE PARTICOLATO (PM 10 ): dati relativi alla campagna con campionatore gravimetrico ( periodo 15/01/ /05/2008 ). Con il termine di particolato atmosferico si intende l insieme di particelle solide più o meno piccole (polvere, ceneri, pollini) e di goccioline microscopiche che si trovano nell atmosfera. Questo materiale particolato può avere un origine sia naturale che antropica; in quest ultimo caso le fonti possono essere individuate nel sistema dei trasporti e negli impianti di combustione, sia civili (impianti termici) che industriali (fra cui le attività siderurgiche). Considerando la sorgente traffico, il cui contributo viene stimato fra il 50% ed il 78% del totale del PM 10, va precisato che le polveri sottili possono derivare sia dalle emissioni dei motori (per questo parametro il diesel è molto più inquinante del motore a benzina) che dal degrado di pneumatici e marmitte, dal consumo dei freni, dall abrasione dell asfalto e da fenomeni di risollevamento delle polveri al suolo. Le dimensioni e la natura delle particelle che costituiscono il particolato sono molto variabili e ne influenzano i tempi di deposizione, che sono peraltro fortemente correlati alla presenza di vento e di precipitazioni atmosferiche. In considerazione degli elevati tempi di permanenza in atmosfera, le polveri possono interessare zone molto lontane dal punto di emissione e conseguentemente i valori di particolato tendono ad uniformarsi su aree molto vaste. Dal punto di vista della tutela della salute umana l attenzione si è focalizzata sul PM 10 (particelle di diametro inferiore ai 10 µm) che costituisce la frazione inalabile delle polveri in quanto non viene trattenuta dalle vie aeree superiori ma penetra nell apparato respiratorio tanto più in profondità quanto più piccole sono le dimensioni di queste particelle. Queste, penetrate nei polmoni, portano ad un accumulo di sostanze minerali e possono veicolare sostanze tossiche precedentemente assorbite o adsorbite sulla loro superficie dall aria ambiente (come ad esempio gli Idrocarburi Policiclici Aromatici o metalli tossici quali piombo, arsenico, cadmio e nichel). La normativa in vigore fissa un limite giornaliero di 50 µg/m 3 (da non superare per più di 35 volte per anno civile) ed un limite annuale (come media dei dati giornalieri) pari a 40 µg/m 3. Riferimento normativo DM 2 aprile 2002 Denominazione valore limite di 24 ore per la protezione della salute umana n. 60 valore limite annuale per la protezione della salute umana TAB. 2 PM 10 : valori di riferimento previsti dalla normativa. Periodo di mediazione media giornaliera da non superare più di 35 volte per anno civile (dal 01/01/2005) media annuale (dal 01/01/2005) Valore di riferimento 50 µg/m 3 40 µg/m 3 ARPA FVG Dipartimento di 4

8 Oltre a quanto indicato in tabella, il D.M. 60/2002 prevede anche una seconda fase (a partire dal 2010 e da definire in accordo con la futura normativa comunitaria) in cui vengono ridotte a 7 le giornate di superamento del limite giornaliero di 50 µg/m 3 e la media annuale viene fissata a 20 µg/m 3. Questa seconda fase però è stata abrogata dalla nuova Direttiva 50/2008/CE, di recente pubblicazione, dove sono stati mantenuti gli attuali limiti in vigore, prevedendo anzi un ulteriore margine di tolleranza (pari al 50%) per particolari aree critiche. Per quanto riguarda i risultati ottenuti nel periodo di indagine (dal 15 gennaio al 5 maggio 2008), il successivo grafico ne illustra l andamento (come valori giornalieri), presentando anche il confronto con i corrispondenti dati di. : campagna di monitoraggio delle polveri PM 10 - anno 2008 Confronto fra i dati di, e [µg/mc] Limite /01/ /01/ /01/ /01/ /02/ /02/ /02/ /02/ /03/ /03/ /03/ /03/ /03/ /04/ /04/ /04/ /04/ /05/ 2008 MOIMACCO (COOP) (Via Manzoni) FIG. 3 PM 10 : Dati giornalieri relativi al periodo 15 gennaio 5 maggio 2008: confronto fra i valori registrati a, e. Dall esame del grafico emerge che le curve riferite ai siti di e presentano un andamento analogo (con i dati di costantemente inferiori a quelli di ), mentre i valori relativi alla risultano caratterizzati da picchi assenti negli altri due siti, picchi correlabili a specifiche criticità locali. Si può inoltre notare come nelle giornate di domenica (riportate sull asse x del grafico), quando viene a mancare l apporto delle emissioni derivanti dalle attività produttive, i valori di polveri della zona industriale si collochino sugli stessi livelli di quelli dell abitato di. ARPA FVG Dipartimento di 5

9 Volendo approfondire il confronto fra i valori di PM 10 rilevati presso l area scolastica di ed i corrispondenti dati di si evidenzia una correlazione estremamente significativa fra i 2 siti (vedi successiva figura: quanto più il coefficiente R 2, in questo caso pari a , tende a 1 tanto più i due insiemi di dati risultano correlati); semplificando si può affermare che le concentrazioni di polveri PM10 dell abitato di corrispondono circa all 80% di quelle presenti ad (equazione in alto a destra della figura). : campagna di monitoraggio delle polveri PM 10 - anno 2008 Confronto vs y = x R 2 = area scolastica via Manzoni FIG. 4 PM 10 : Correlazione fra i valori registrati a e (via Manzoni). Per quanto riguarda il confronto con i limiti normativi, nelle successive tabelle vengono riportati i risultati ottenuti nel periodo di indagine. Periodo dal 15/01/2008 al 05/05/2008 MOIMACCO (Via Manzoni) Media periodo (µg/m 3 ) TAB. 3 PM 10 : principali parametri statistici. MATERIALE PARTICOLATO (PM 10 ) Massima giornaliera (µg/m 3 ) Numero di giorni Pur considerando il fatto che la copertura temporale si estende solamente per poco più di 3 mesi, il dato della media relativa al periodo di campionamento ( media periodo ) risulta comunque indicativo in quanto il periodo di indagine è risultato quello più critico registrato nel 2008 (come emerge dall analisi dei dati riferiti all intero anno per gli altri siti della ARPA FVG Dipartimento di 6

10 pianura friulana) e quindi il valore ottenuto (31 µg/m 3 ) può essere considerato una stima per eccesso della media annuale, che in questo caso risulta ampiamente rispettata (si consideri al proposito che la media annua registrata nel 2008 a via Manzoni è risultata pari a 30 µg/m 3 contro i 41 µg/m 3 del periodo in esame). Analoghe considerazioni possono essere formulate per quanto riguarda il numero di superamenti giornalieri della soglia di 50 µg/m 3 che vengono riportati nella tabella seguente, rapportati con i corrispondenti risultati di. MATERIALE PARTICOLATO (PM 10 ) Numero di superamenti della soglia di 50 µg/m 3 Mese MOIMACCO Area scolastica Via Manzoni Gennaio 2008 (dal 15) 2 (16) 6 (17) Febbraio (29) 16 (29) Marzo (29) 3 (31) Aprile (27) 0 (30) Totale 14 (101) 25 (107) TAB. 4 PM 10 : numero di superamenti del valore di riferimento previsto dalla normativa (fra parentesi le giornate di campionamento) Per quanto riguarda, nel corso dell intero anno 2008 sono stati registrati in via Manzoni 38 superamenti (a fronte dei 35 fissati dalla normativa), di cui 25 nel periodo in esame. Nel caso dell abitato di, alla luce dei dati sopra riportati, si può quindi ritenere ampiamente rispettato il limite normativo anche per quanto riguarda il numero delle giornate con livelli di polveri PM10 superiori alla soglia di 50 µg/m 3. Diversa invece la situazione nell area industriale dove sono stati registrati nello stesso periodo ben 48 superamenti del limite giornaliero (su 100 giornate di campionamento). * * * * * * * * * ARPA FVG Dipartimento di 7

11 4. METALLI: dati relativi alla campagna dal 14 al 29 febbraio Nel materiale particolato sono presenti anche metalli e metalloidi di varia natura che provengono da una molteplice varietà di fonti: mentre in ambito urbano le sorgenti principali risultano essere i combustibili e le polveri generate dall usura di componenti delle vetture (pastiglie dei freni, frizione, ecc.) nei dintorni delle zone industriali può risultare significativo il contributo derivante dalle emissioni di specifici insediamenti produttivi quali le attività siderurgiche. Fra i diversi metalli, l attenzione dal punto di vista sanitario si è concentrata in particolare su Piombo, Arsenico, Cadmio e Nichel in quanto il primo risulta dannoso per il sistema nervoso e può causare malattie del cervello e del sangue, mentre gli altri tre elementi sono classificati agenti cancerogeni umani genotossici. Volendo però valutare le ricadute di polveri provenienti da un attività siderurgica è necessario estendere il monitoraggio anche ad altri metalli caratteristici di questo tipo di lavorazioni: come nella precedente campagna di monitoraggio del periodo , anche in questo caso l indagine ha interessato, oltre a Piombo, Arsenico, Cadmio e Nichel, anche Ferro, Manganese, Zinco, Cromo e Vanadio. Dal punto di vista della normativa nazionale, ad oggi solamente per il Piombo è in vigore un valore limite, mentre per Arsenico, Cadmio e Nichel sono stati fissati dei valori obiettivo che entreranno in vigore nel Per gli altri metalli (Ferro, Manganese, Zinco, Cromo e Vanadio) non sono previsti limiti né a livello nazionale né a livello comunitario, mentre esistono in alcuni casi valori di riferimento stabiliti dall Organizzazione Mondiale della Sanità. In considerazione della principale sorgente di metalli nelle polveri presente nella Zona Industriale (acciaieria), i diversi elementi analizzati vengono raggruppati secondo le caratteristiche che li accomunano: Ferro, Manganese: la correlazione tra Ferro e Manganese è determinata dal fatto che sono metalli caratteristici di tutte le lavorazioni dell acciaio. Il Ferro non ha rilevanza tossicologica mentre il Manganese viene monitorato sia come tracciante delle lavorazioni siderurgiche che come fattore di rischio stante la specifica tossicità. Piombo, Cadmio, Zinco: questi elementi sono correlati tra loro in quanto il Cadmio risulta associato ai minerali di Zinco mentre il Piombo è una impurezza dello Zinco. Quest ultimo non ha rilevanza tossicologica e viene determinato unicamente come tracciante dell attività dell acciaieria; il Cadmio è un elemento dannoso per la salute come sopra ricordato; per quanto riguarda il Piombo è necessario ricordare che la sua presenza ARPA FVG Dipartimento di 8

12 in atmosfera è legata alle emissioni dell acciaieria mentre in un recente passato era dovuta soprattutto dalle emissioni del traffico autoveicolare (dall anno 2002 è stata abolita la vendita di benzina che utilizzi tale metallo come antidetonante). Cromo, Nichel, Vanadio: la presenza di questi metalli nelle emissioni è conseguenza della produzione di acciai speciali. Il Nichel è indicato come potenziale cancerogeno; il Cromo specialmente nella forma esavalente risulta cancerogeno e mutageno anche se in altri stati di ossidazione (trivalente) risulta meno pericoloso; il Vanadio presenta una rilevanza tossicologica non particolarmente significativa. Arsenico: questo elemento è presente in tracce nei diversi combustibili per cui si ritrova nelle emissioni di tutte le attività produttive che utilizzano combustibili fossili nei rispettivi processi lavorativi. Di seguito vengono presentati, per ogni singolo metallo, i risultati del monitoraggio effettuato dal 14 al 29 febbraio 2008 (periodo caratterizzato da elevati valori di PM 10 ) raffrontando i dati ottenuti nei siti di e (sito c/o COOP) con quelli di (in questo caso oltre al sito di via Manzoni viene riportato il confronto anche con il sito di via dei Prati, ubicato nella periferia a sud-est della città lontano da sorgenti dirette). 4.1 Ferro (Fe) La normativa non stabilisce alcun limite alle concentrazioni di questo metallo in ambiente esterno. I risultati della determinazione del Ferro nella frazione PM 10 delle polveri campionate presso i diversi siti sono riportati nella seguente tabella. Periodo dal al MOIMACCO (Via Manzoni) (Via dei Prati) Media periodo (µg/m 3 ) TAB. 5 Ferro: principali parametri statistici. FERRO Massima giornaliera (µg/m 3 ) Numero di misure I valori relativi al contenuto di Ferro nelle polveri campionate presso l area scolastica di si collocano sugli stessi livelli registrati in ambito urbano a. La figura seguente riporta, per ogni giornata dal 14 al 29 febbraio 2008, il valore delle concentrazioni di Ferro rilevate nei diversi siti. ARPA FVG Dipartimento di 9

13 2.5 MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 FERRO - Confronto fra e Città di 2.0 concentrazione (µg/mc) (domeni ca) (domeni ca) FIG. 5 Ferro: Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni). Significativamente diverso risulta il grafico quando si considera la dove i valori di Ferro presenti nelle polveri raggiungono livelli molto più elevati MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 FERRO - Confronto fra, e Città di 25.0 concentrazione (µg/mc) (domeni ca) (domeni ca) FIG. 6 Ferro: Valori medi giornalieri registrati a, (c/o COOP) e (via dei Prati e via Manzoni). ARPA FVG Dipartimento di 10

14 4.2 Manganese (Mn) Le normative italiana ed europea non stabiliscono alcun limite alle concentrazioni di questo metallo in ambiente esterno, mentre i valori di riferimento stabiliti dall Organizzazione Mondiale della Sanità nel documento Air Quality Guidelines sono i seguenti: Riferimento normativo OMS (Air Quality Guidelines) Denominazione valore limite MANGANESE (Mn) Periodo di mediazione media annua dei valori medi sulle 24 ore TAB. 6 Manganese: valori di riferimento previsti dalla normativa. Valore di riferimento 0,15 µg/m 3 I risultati della determinazione del Manganese sulla frazione PM10 delle polveri campionate presso i diversi siti sono riportati nella seguente tabella. Periodo dal al Media periodo (µg/m 3 ) MANGANESE Massima giornaliera (µg/m 3 ) Numero di misure MOIMACCO (Via Manzoni) (Via dei Prati) TAB. 7 Manganese: principali parametri statistici MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 MANGANESE - Confronto fra e Città di Valore di riferimento = 0.15 µg/mc concentrazione (µg/mc) FIG. 7 Manganese: Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni). ARPA FVG Dipartimento di 11

15 Sia i dati riportati in Tab. 7 che il grafico di Fig. 5 evidenziano come i valori relativi al contenuto di Manganese nelle polveri campionate presso l area scolastica di si collocano sugli stessi livelli registrati in ambito urbano a, ben al di sotto quindi del valore di riferimento stabilito dall OMS. Si presenta nettamente diversa invece la situazione nella, illustrata dal grafico seguente. 1.4 MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 MANGANESE - Confronto fra, e Città di concentrazione (µg/mc) Valore di riferimento = 0.15 µg/mc 0.0 FIG. 8 Manganese: Valori medi giornalieri registrati a, Zona Industriale e (via dei Prati e via Manzoni). 4.3 Piombo (Pb) La normativa italiana fissa il seguente limite alle concentrazioni di questo metallo in ambiente esterno (determinato nelle polveri PM10): Riferimento normativo Denominazione PIOMBO (Pb) Periodo di mediazione Valore di riferimento DM 2 aprile 2002 n. 60 valore limite annuale per la protezione della salute umana media annuale (dal 01/01/2005) 0.5 µg/m 3 TAB. 8 Piombo: valori di riferimento previsti dalla normativa. I risultati della determinazione del piombo sulla frazione PM10 delle polveri campionate presso i diversi siti sono riportati nella seguente tabella. ARPA FVG Dipartimento di 12

16 Periodo dal al Media periodo (µg/m 3 ) PIOMBO Massima giornaliera (µg/m 3 ) Numero di misure MOIMACCO (Via Manzoni) (Via dei Prati) TAB. 9 Piombo: principali parametri statistici. I dati riportati nella tabella evidenziano come in tutti i siti monitorati il limite risulti ampiamente rispettato. Nell area urbana di sia il dato medio che i singoli valori (illustrati nella figura seguente) non si discostano dai livelli registrati sul territorio del Comune di : come precedentemente riportato, negli ultimi anni si è assistito ad una riduzione generale delle concentrazioni di Piombo in aria ambiente essendo stata rimossa la principale sorgente che era costituita dal derivato del Piombo utilizzato come antidetonante nel carburante per autotrazione MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 PIOMBO - Confronto fra e Città di concentrazione (µg/mc) (domeni ca) (domeni ca) FIG. 9 Piombo: Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni). Anche i dati rilevati nella, pur collocandosi su valori più elevati rispetto all ambito urbano (figura successiva), risultano abbondantemente inferiori al limite di legge. ARPA FVG Dipartimento di 13

17 MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 PIOMBO - Confronto fra, e Città di (dom enica) (dom enica) concentrazione (µg/mc) FIG. 10 Piombo: Valori medi giornalieri registrati a, e (via dei Prati e via Manzoni). 4.4 Cadmio (Cd) La normativa italiana fissa il seguente limite alle concentrazioni di questo metallo in ambiente esterno (determinato nelle polveri PM 10 ): Riferimento normativo DLgs 3 agosto 2007 n. 152 Denominazione valore obiettivo CADMIO (Cd) Periodo di mediazione media annuale (dal 01/01/2013) TAB. 10 Cadmio: valori di riferimento previsti dalla normativa. Valore di riferimento 5 ng/m 3 I risultati della determinazione del piombo sulla frazione PM 10 presso i diversi siti sono riportati nella seguente tabella. delle polveri campionate CADMIO Periodo dal Media periodo Massima giornaliera al (ng/m 3 ) (ng/m 3 ) Numero di misure MOIMACCO (Via Manzoni) (Via dei Prati) TAB. 11 Cadmio: principali parametri statistici. ARPA FVG Dipartimento di 14

18 I dati riportati nella tabella evidenziano come in tutti i siti monitorati il limite per il Cadmio risulti ampiamente rispettato. Nell area urbana di i valori risultano in linea con quelli registrati sul territorio del Comune di, ma anche nell area industriale i livelli risultano di poco superiori, come si può dedurre dalle figure seguenti MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 CADMIO - Confronto fra e Città di Limite = 5 ng/mc concentrazione (ng/mc) (domeni ca) (domeni ca) FIG. 11 Cadmio: Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni) MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 CADMIO - Confronto fra, e Città di Limite = 5 ng/mc concentrazione (ng/mc) FIG. 12 Cadmio: Valori medi giornalieri registrati a, e (via dei Prati e via Manzoni). ARPA FVG Dipartimento di 15

19 4.5 Zinco (Zn) La normativa non stabilisce alcun limite alle concentrazioni di questo metallo in ambiente esterno. I risultati della determinazione del Zinco nella frazione PM10 delle polveri campionate presso i diversi siti sono riportati nella seguente tabella. Periodo dal al Media periodo (µg/m 3 ) ZINCO Massima giornaliera (µg/m 3 ) Numero di misure MOIMACCO (Via Manzoni) (Via dei Prati) TAB. 12 Zinco: principali parametri statistici Anche per questo metallo si riscontra una sostanziale sovrapponibilità fra i valori ottenuti dall analisi delle polveri campionate a presso l area scolastica ed i corrispondenti dati riferiti ai due siti di campionamento ubicati sul territorio del Comune di. La figura seguente illustra l andamento giornaliero per i siti urbani MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 ZINCO - Confronto fra e Città di 0.20 concentrazione (µg/mc) FIG. 13 Zinco: Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni). ARPA FVG Dipartimento di 16

20 Una situazione molto diversa si presenta invece nella dove i livelli di Zinco risultano essere una decina di volte superiori. Va sottolineato comunque che le sorgenti industriali di questo metallo possono essere ricondotte ad alcune attività produttive presenti nella zona, probabilmente anche diverse dall acciaieria MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 ZINCO - Confronto fra, e Città di concentrazione (µg/mc) FIG. 14 Zinco: Valori medi giornalieri registrati a, e (via dei Prati e via Manzoni). 4.6 Cromo (Cr) Le normative italiana ed europea non stabiliscono alcun limite alle concentrazioni di questo metallo in ambiente esterno, mentre i valori di riferimento stabiliti dall Organizzazione Mondiale della Sanità nel documento Air Quality Guidelines sono i seguenti: Riferimento normativo Valore limite o di riferimento CROMO (Cr) Tipo di concentrazione limite OMS (Air Quality Guidelines) µg/m 3 Valori tipici in aree industriali µg/m 3 Valori tipici in aree urbane µg/m 3 Valori tipici in aree remote. TAB. 13 Cromo: valori di riferimento previsti dalla normativa. I risultati della determinazione del Cromo sulla frazione PM10 delle polveri campionate presso i diversi siti sono riportati nella seguente tabella. ARPA FVG Dipartimento di 17

21 Periodo dal al Media periodo (µg/m 3 ) CROMO Massima giornaliera (µg/m 3 ) Numero di misure MOIMACCO (Via Manzoni) (Via dei Prati) TAB. 14 Cromo: principali parametri statistici Le concentrazioni di Cromo riferite all area urbana di risultano dello stesso ordine di grandezza di quelle rilevate presso il sito di via Manzoni a (il sito di via dei Prati presenta per alcune giornate valori superiori, situazione non rilevata in altri periodi dell anno). In ogni caso i risultati ottenuti si collocano nella parte inferiore del range indicato dall OMS come Valori tipici delle aree urbane. 70 MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 CROMO - Confronto fra e Città di concentrazione (ng/mc) FIG. 15 Cromo: Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni). Ben più elevati sono stati i valori di Cromo riscontrati nelle polveri campionate in Zona Industriale dove il contributo delle attività produttive risulta molto marcato. Il dato medio riportato nella Tab. 14 per questa zona ricade quasi al limite superiore del range indicato dall OMS come Valori tipici in aree industriali. ARPA FVG Dipartimento di 18

22 MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 CROMO - Confronto fra, e Città di (dom enica) (dom enica) concentrazione (ng/mc) FIG. 16 Cromo: Valori medi giornalieri registrati a, e (via dei Prati e via Manzoni). 4.7 Nichel (Ni) La normativa italiana fissa il seguente limite alle concentrazioni di questo metallo in ambiente esterno (determinato nelle polveri PM 10 ): Riferimento normativo DLgs 3 agosto 2007 n. 152 Denominazione valore obiettivo NICHEL (Ni) TAB. 15 Nichel: valori di riferimento previsti dalla normativa. Periodo di mediazione media annuale (dal 01/01/2013) Valore di riferimento 20 ng/m 3 I risultati della determinazione del Nichel sulla frazione PM 10 delle polveri campionate presso i diversi siti sono riportati nella seguente tabella. NICHEL Periodo dal Media periodo Massima giornaliera al (ng/m 3 ) (ng/m 3 ) Numero di misure MOIMACCO (Via Manzoni) (Via dei Prati) TAB. 16 Nichel: principali parametri statistici. ARPA FVG Dipartimento di 19

23 Le concentrazioni di Nichel riferite all area urbana di risultano dello stesso ordine di grandezza di quelle rilevate presso il sito di via Manzoni a, collocandosi su valori ben inferiori al limite di legge. 25 MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 NICHEL - Confronto fra e Città di 20 Limite = 20 ng/mc concentrazione (ng/mc) FIG. 17 Nichel: Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni). Molto diversa risulta invece la situazione nella, come si evince chiaramente anche dalla figura seguente. 280 MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 NICHEL - Confronto fra, e Città di Limite = 20 ng/mc concentrazione (ng /mc) FIG. 18 Nichel: Valori medi giornalieri registrati a, e (via dei Prati e via Manzoni). ARPA FVG Dipartimento di 20

24 Come per Manganese e Cromo, anche per il Nichel (metalli correlati alla produzione e lavorazione di acciai speciali) i valori registrati nelle polveri campionate presso il sito della COOP in raggiungono livelli di concentrazione molto elevati. 4.8 Vanadio (V) Le normative italiana ed europea non stabiliscono alcun limite alle concentrazioni di questo metallo in ambiente esterno, mentre i valori di riferimento stabiliti dall Organizzazione Mondiale della Sanità nel documento Air Quality Guidelines sono i seguenti: Riferimento normativo Valore limite o di riferimento VANADIO (V) Tipo di concentrazione limite 1 µg/m 3 Linea guida: Media sulle 24 ore. OMS (Air Quality Guidelines) µg/m 3 Valori tipici in aree industriali µg/m 3 Valori tipici in aree urbane µg/m 3 Valori tipici in aree remote. TAB. 17 Vanadio: valori di riferimento previsti dalla normativa. I risultati della determinazione del Vanadio sulla frazione PM10 presso i diversi siti sono riportati nella seguente tabella. delle polveri campionate VANADIO Periodo dal al Media periodo (µg/m 3 ) Massima giornaliera (µg/m 3 ) Numero di misure MOIMACCO (Via Manzoni) (Via dei Prati) TAB. 18 Vanadio: principali parametri statistici I dati riportati nella tabella evidenziano come i valori relativi al contenuto di Vanadio nelle polveri campionate presso l area scolastica di si collocano sugli stessi livelli registrati in ambito urbano a, posizionandosi al limite inferiore del valore di riferimento stabilito dall OMS. La figura seguente riporta il dettaglio delle concentrazioni giornaliere rilevate nella seconda metà del mese di febbraio. ARPA FVG Dipartimento di 21

25 12.0 MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 VANADIO - Confronto fra e Città di 10.0 concentrazione (ng/mc) (domeni ca) (domeni ca) FIG. 19 Vanadio: Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni). Anche nella zona industriale i livelli risultano di poco superiori alle concentrazioni delle aree urbane, come si può dedurre dalla figura seguente MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 VANADIO - Confronto fra, e Città di concentrazione (ng/mc) (dom enica) (dom enica) FIG. 20 Vanadio: Valori medi giornalieri registrati a, e (via dei Prati e via Manzoni). ARPA FVG Dipartimento di 22

26 4.9 Arsenico (As) La normativa italiana fissa il seguente limite alle concentrazioni di questo metallo in ambiente esterno (determinato nelle polveri PM10): Riferimento normativo DLgs 3 agosto 2007 n. 152 Denominazione valore obiettivo ARSENICO (As) Periodo di mediazione media annuale (dal 01/01/2013) TAB. 19 Arsenico: valori di riferimento previsti dalla normativa. Valore di riferimento 6 ng/m 3 I risultati della determinazione dell Arsenico sulla frazione PM 10 delle polveri campionate presso i diversi siti sono riportati nella seguente tabella. Periodo dal al MOIMACCO (Via Manzoni) (Via dei Prati) Media periodo (ng/m 3 ) TAB. 20 Arsenico: principali parametri statistici. ARSENICO Massima giornaliera (ng/m 3 ) Numero di misure In ambito urbano, sia a che a (via Manzoni e via dei Prati), le concentrazioni di Arsenico nelle polveri risultano nettamente inferiori al limite di legge. Il grafico di Fig. 20 mostra un andamento in linea fra i diversi siti urbani, mentre in area industriale si raggiungono livelli significativamente più elevati (Fig. 21). Si precisa al proposito che la presenza di Arsenico nelle polveri può essere ricondotta sia a specifiche attività produttive che all utilizzo di combustibili fossili in cui questo elemento è contenuto come impurezza. Nel caso della in esame, alla luce della tipologia delle attività insediate e dei manufatti prodotti, si ritiene che il contenuto di Arsenico nelle polveri sia ascrivibile all elevato impiego di combustibili fossili da parte di tutti gli insediamenti produttivi presenti nell area. ARPA FVG Dipartimento di 23

27 MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 ARSENICO - Confronto fra e Città di 6.0 Limite = 6 ng/mc 5.0 concentrazione (ng/mc) FIG. 21 Arsenico: Valori medi giornalieri registrati a e (via dei Prati e via Manzoni) MOIMACCO - Campagna di monitoraggio dei metalli nelle polveri PM 10 - febbraio 2008 ARSENICO - Confronto fra, e Città di concentrazione (ng/mc) Limite = 6 ng/mc 0.0 (dom enica) (dom enica) FIG. 22 Arsenico: Valori medi giornalieri registrati a, e (via dei Prati e via Manzoni). ARPA FVG Dipartimento di 24

28 5. VALUTAZIONI CONCLUSIVE Dall esame dei dati acquisiti nel corso dell indagine effettuata sul territorio del comune di (Area Scolastica e ) nel periodo 15 gennaio 5 maggio 2008 per il Materiale Particolato PM 10 e dal 14 al 29 febbraio 2008 per il contenuto di Metalli nelle polveri, si possono trarre le seguenti considerazioni in merito alle criticità presenti, in particolare operando il confronto con i corrispondenti dati rilevati nell ambito urbano di ed in considerazione del fatto che il periodo di indagine è risultato essere quello più critico nel corso dell intero 2008 (con i massimi di polveri nella seconda metà di febbraio). 1. Materiale particolato PM10: il monitoraggio ha fornito delle indicazioni che fotografano una situazione che presenta lo stesso andamento temporale di quella registrata a nello stesso periodo, ma su livelli inferiori. Si ricorda al proposito che la diffusione delle polveri ed il considerevole tempo di permanenza in atmosfera porta ad un livellamento delle concentrazioni su aree molto vaste, con valori più elevati in prossimità delle sorgenti. Non meraviglia pertanto di trovare concentrazioni non trascurabili di PM 10 anche nell abitato di, dove però i dati registrati corrispondono, con buona approssimazione, all 80% di quelli rilevati nell ambito urbano di. In ogni caso le risultanze del monitoraggio, estrapolate su base annua alla luce del confronto con la situazione di, stanno ad indicare il rispetto dei limiti di legge sia per quanto riguarda la media annua che il numero di giornate di superamento del limite giornaliero. La situazione della si presenta invece ben più pesante in quanto risente di emissioni derivanti dalle attività produttive che forniscono un significativo contributo ai livelli di polveri PM 10. Come già evidenziato nell indagine relativa al Progetto per un programma di gestione ambientale della di Cividale del Friuli e, nelle giornate di domenica, quando viene a mancare il contributo delle emissioni degli insediamenti produttivi, i valori dell area industriale si allineano ai livelli registrati nell abitato di. Questo repentino abbassamento è correlabile all elevato peso specifico delle polveri (ad alto contenuto di metalli) che comporta una deposizione al suolo molto rapida (a differenza del particolato di origine urbana che, in assenza di condizioni meteorologiche favorevoli alla dispersione o al dilavamento, permane per lunghi periodi di tempo in sospensione in atmosfera) ed una limitata influenza delle ricadute sul territorio circostante. ARPA FVG Dipartimento di 25

29 2. Metalli: i risultati della campagna di monitoraggio dei metalli contenuti nelle polveri campionate a (Area Scolastica) nella seconda metà del mese di febbraio 2008 si collocano, con un buon margine di sicurezza, su valori medi nettamente inferiori ai limiti stabiliti dalla normativa per Piombo, Arsenico, Cadmio e Nichel, attualmente unici metalli normati a livello europeo. Le concentrazioni rilevate, anche per gli altri metalli, risultano paragonabili con quelle dell area urbana di, posizionandosi, come media del periodo di indagine, su valori pari all 80% dei corrispondenti livelli del capoluogo. Considerando il fatto che la normativa definisce i limiti come media annua e che i valori annuali della media delle concentrazioni giornaliere di metalli riscontrati a per l anno 2008 risultano inferiori ai limiti di legge, per estrapolazione è ragionevole ritenere che nell ambito urbano di i valori medi annui di metalli nelle polveri rispettano ampiamente i limiti di legge. Ben diversa si presenta la situazione nella dove le analisi hanno evidenziato valori molto elevati di metalli nelle polveri, metalli che derivano dalle emissioni delle attività produttive insediate nell area. A conferma del contributo della sorgente industriale ai livelli di metalli nelle polveri si evidenzia come nelle giornate di domenica, quando la produzione è ferma, i valori dell area industriale si allineano ai livelli registrati nell abitato di. Alla luce di quanto emerso dalla campagna di monitoraggio effettuata sul territorio del comune di nel periodo 15 gennaio 5 maggio 2008 per il Materiale Particolato PM 10 e dal 14 al 29 febbraio 2008 per il contenuto di Metalli nelle polveri, a conferma di quanto già riscontrato nella precedente indagine nell ambito del Progetto per un programma di gestione ambientale della di Cividale del Friuli e (novembre giugno 2006), si evidenzia che la problematica relativa al Materiale Particolato PM10 presenta gli stessi andamenti temporali rilevati sul territorio del comune di, ma con valori costantemente inferiori (circa l 80%); analoga conclusione può essere formulata per quanto riguarda il contenuto di metalli nelle polveri. L indagine ha evidenziato inoltre che le emissioni della zona industriale non forniscono un contributo significativo né ai livelli di PM 10 né al contenuto di metalli nelle polveri rilevate nell ambito urbano. Questo può essere spiegato sia dalla favorevole posizione di rispetto alla direzione prevalente dei venti, che disperdono le polveri verso aree lontane dall abitato, che dalla distanza dalla zona industriale, in particolare dagli insediamenti con le maggiori emissioni, analogamente a quanto riscontrato presso altre aree industriali. ARPA FVG Dipartimento di 26

30 Per quanto riguarda i dati rilevati nella di Cividale - si deve precisare che il sito di campionamento deve essere individuato come Stazione di misurazione industriale secondo quanto definito dal D. Lgs. 152/2007 (modificato dal D. Lgs. 120/2008) e finalizzata a verificare l applicazione delle migliori tecniche disponibili presso gli impianti industriali. Per una valutazione complessiva dei risultati del monitoraggio nell area industriale si rimanda a successive relazioni. Il Responsabile Provinciale della Rete di monitoraggio della qualità dell'aria dott. Flavio MOIMAS Il Responsabile del Servizio Tematico Analitico dott. Ettore SALVAGNI Hanno collaborato: - per il campionamento e l elaborazione dei dati delle polveri: p.a. Gino Zampa - per la parte analitica di laboratorio: dott. Alessandro Marotta e dott. Denis Mazzilis - per il campionamento e l elaborazione dei dati delle polveri di : dott. Edi Baiutti ARPA FVG Dipartimento di 27

31 Allegato 1 RIFERIMENTI NORMATIVI D.P.C.M Limiti massimi di accettabilità delle concentrazioni e di esposizione relativi ad inquinanti dell'aria nell'ambiente esterno D.P.R. 203/88 Attuazione delle direttive nn. 779/80, 884/82, 360/84 e 203/85 CEE concernenti norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi dell'art. 15 della L , n D.M Aggiornamento delle norme tecniche in materia di limiti di concentrazione e di livelli di attenzione e di allarme per gli inquinanti atmosferici nelle aree urbane e disposizioni per la misura di alcuni inquinanti di cui al D.M D.M Attuazione di un sistema di sorveglianza dell'inquinamento da D.Lgs N. 351 ozono Attuazione della Direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente D.M N. 60 Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i limiti di qualità dell aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo, e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio D.M N. 261 D.M D.Lgs N. 183 D.Lgs N. 152 Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell aria ambiente, i criteri per l elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo N Modalità per la garanzia della qualità del sistema delle misure di inquinamento atmosferico, ai sensi del decreto legislativo n. 351/1999 Attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa all ozono nell aria. Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell aria ambiente. ARPA FVG Dipartimento di 28

32 Allegato 2 PM 10 : Tabelle dati giornalieri PM 10 PM 10 PM 10 (Area scolastica) media giorno (Area scolastica) media giorno (Area scolastica) media giorno Data µg/m 3 Data µg/m 3 Data µg/m 3 15/01/ /03/ /01/ /04/ /01/ /04/ /01/ /04/ /01/ /04/ /01/ /04/ /01/ /04/ /01/ /04/ /01/ /03/ /04/ /01/ /03/ /04/ /01/ /03/ /04/ /01/ /03/ /04/ /01/ /03/ /04/ /01/ /03/ /04/ /01/ /03/ /04/ /01/ /03/ /04/ /01/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /02/ /03/ /04/ /03/ /04/ /03/ /05/ /03/ /05/ /03/ /05/ /03/ /05/ /03/ /05/ /03/ /03/ ARPA FVG Dipartimento di 29

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