ESERCITAZIONE COSTI DIRETTI E INDIRETTI SOLUZIONE

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1 ESERCITAZIONE COSTI DIRETTI E INDIRETTI SOLUZIONE soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 1

2 ESERCITAZIONE: COSTI DIRETTI E INDIRETTI Elenco di voci di spesa suddivise in costi diretti, costi indiretti e voci speciali. Normal- Costi Costi indiretti Voci mente Descrizione Spese Spese Spese speciali F o V Diretti gen.di gen.di gen: (non costi) prod. vend. amm. V Manodopera diretta X V Materiali diretti X V Manodopera indiretta X V Materiali indiretti X F Affitto fabbrica X V Luce e riscaldamento X V Salari dei capi-squadra X F Salari dei magazzinieri X V Forza motrice X F Ammortamento macchine X F Spese d'ufficio X F Stipendi impiegati d'ufficio X F Stipendi reparto vendite X F Pubblicità X F Spese di viaggio X F Stipendi ispettori X F Onorari consulenti legali X F Imposta sul reddito X V Dividendi X Nota: Effetto normale di cambiamenti nel volume di produzione: F - non modificati V - modificati (costi fissi) (costi variabili) soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 2

3 CASO LA SOCIETÀ ASTRA PUNTO DI PAREGGIO (BEP) SOLUZIONE soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 3

4 CASO: LA SOCIETÀ ASTRA SOLUZIONE A) La domanda del prodotto A diminuisce del 30%. Vediamo innanzitutto qual è l attuale produzione. Dal momento che il problema non fa cenno al rendimento supponiamo che esso sia pari a 100 per cui la quantità prodotta legata allo sfruttamento del 70% della capacità produttiva sarà dato: x 0,70 = (ore lavorate) x60 = pezzi 6 Tenendo conto ora che la richiesta del prodotto A scenderà del 30%, l azienda in esame dovrà adeguarsi alla situazione contingente e produrre pezzi - 30% = = pezzi da produrre I nuovi livelli produttivi corrispondono ad un numero di ore pari a x 6/60 = (ore) Come cambierà ora il costo unitario? La struttura che assumerà il costo unitario medio è legata ad un analisi dei costi a nostra disposizione volta a definire quali sono le componenti variabili e quali le componenti fisse. E da tali analisi, dalla ripartizione e classificazione dei costi fissi e variabili che dipenderà il nuovo costo. Non abbiamo allo stato attuale delle nostre informazioni nulla che ci aiuti nel lavoro di ripartizione che affidiamo alla nostra sensibilità ed ipotizziamo che i costi del lavoro siano interamente variabili come pure i costi per i consumi e le materie prime mentre consideriamo fissi tutti gli altri costi. Procediamo per ordine: 1) COSTI VARIABILI a) costi di lavoro: essendo costi variabili qualunque sia il livello di produzione incideranno sul prodotto nella stessa misura. Non dobbiamo però dimenticare che data la particolarità dei rapporti che legano la mano d opera all azienda non è possibile in fase di recessione licenziare il personale eccedente per cui dobbiamo malgrado tale costo sia di tipo variabile, misurare tale eccedenza e girarla a costi fissi. soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 4

5 Dai dati del problema possiamo ricavare la quotaparte di costo del lavoro da girare a costi fissi, vediamo come: erano le ore lavorate per uno sfruttamento pari al 70% sono le ore lavorate per uno sfruttamento pari al 49% le ore eccedenti. Il valore delle ore eccedenti sarà pari a: x = da trasferire a costi fissi nella configurazione di sfruttamento della capacità produttiva che abbiamo immaginato b) costi delle materie prime: essendo costi variabili qualunque sia il livello di produzione incideranno sul prodotto nella stessa misura. c) costi dei consumi: vedi punto b 2)COSTI FISSI a) Mano d opera eccedente: l incidenza oraria di questo costo sarà data dal rapporto ore costo da produrre = = Lire/ora b)ammortamenti: l incidenza oraria di tale costo si ricava nel seguente modo: incidenza oraria precedente x n. ore precedenti n.ore da produrre x = = L./ora c)spese generali: vedi punto b: 8.000x = Lire/ora d)spese amministrative: vedi punto b: 4.000x = Lire/ora soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 5

6 e)oneri finanziari: vedi punto b: x = Lire/ora A questo punto possiamo tracciare la nuova struttura del costo unitario medio a fronte di uno sfruttamento della capacità produttiva pari al 49%. Riprendendo lo schema iniziale impostiamo la seguente tabella: VOCI DI COSTO 70% C.P. 49% C.P. INCREM. % Mano d opera diretta Consumi materie prime Ammortamenti Spese generali Spese amministrative Oneri finanziari Mano d opera eccedente Totale orario Il prodotto A nella nuova configurazione costerà: x6 = Lire 60 Essendo rimasto invariato il prezzo dobbiamo rilevare che mentre prima avevamo un margine prezzo-costo pari a : = 3950 pari al 23% ora il margine si è enormemente ridotto ed è diventato pari a : = 110 pari al 6,5% soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 6

7 B) Vendita sui mercati P e Q. Il mercato P è in grado di assorbire 1/3 dei pezzi non più richiesti ossia pezzi, ciò comporta però nuovi costi per la distribuzione pari a Lire Dalla struttura di costo ipotizzata precedentemente possiamo ricavare il costo che dovremo sostenere per ogni unità prodotta in più rispetto a quelle viste. Tale costo è pari a: L L L costo orario variabile x 6 = Lire/pezzo 60 Quindi i nuovi costi che l azienda deve sostenere per poter vendere i prodotti A nel mercato P sono pari a: L x = Lire Questo vuol dire che l azienda avrà convenienza ad introdursi nel nuovo mercato P solo se i ricavi che deriveranno dalle vendite in tale mercato saranno superiori al costo incrementale, cioè superiori a Lire. Questo vuol dire ancora che l azienda deve vendere i prodotti A ad un prezzo pari a: = Lire L azienda ha quindi convenienza a vendere nel mercato P il prodotto A solo se lo vende ad un prezzo superiore a L Per il mercato Q il ragionamento è analogo; diversi sono i valori sui quali lavorare. I costi da recuperare sono in questo caso di: L x = Lire Il prezzo a cui dovrà essere venduto il prodotto nel mercato Q sarà dato da: = Lire In questo caso l azienda dovrà quindi applicare un prezzo di vendita superiore a L soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 7

8 CASO LA SOCIETÀ ZOLA - FISSAZIONE DEL PREZZO DI VENDITA - MAKE OR BUY SOLUZIONE soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 8

9 SOLUZIONE CASO: LA SOCIETÀ ZOLA Per risolvere il quesito n 1, a) e b), è opportuno individuare gli elementi di costo ricavo rilevanti nelle due alternative, cioè gli elementi che differenziano le alternative tra loro: ALTERNATIVA 1 ALTERNATIVA 2 Prezzo unitario di vendita Lire Lire Quantità vendibile (unità) Costo variabile unitario di produzione = = Posto che indipendentemente dal livello di produzione considerato, l entità complessiva dei costi fissi di produzione rimane invariata (si ipotizza pertanto che le due alternative rientrino nella fascia di normale utilizzo delle capacità produttive installate), assumerà rilevanza la dimensione del margine di contribuzione totale generata dalle due alternative (con riferimento ai dati dell attività di produzione): ALTERNATIVA 1 ALTERNATIVA 2 Prezzo unitario di vendita Lire Lire Costo variabile unitario di produzione Margine di contribuzione unitario Lire Lire Lire Lire Quantità vendibile (unità) Margine di contribuzione Lire Lire Pertanto, sotto un profilo meramente contabile, converrebbe mantenere il prezzo unitario di vendita del componente A a $ soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 9

10 Il quesito 2.a) può essere risolto (ancora una volta sotto il profilo contabile) individuando gli elementi di costo rilevanti nelle due alternative (produrre il componente all interno o acquistarlo all esterno): PRODUZIONE INTERNA Materie prime dirette Manodopera diretta Costi fissi speciali Totale costi di produzione Costo d acquisto Lire Lire Lire Lire Lire ( * unità) Dagli elementi rilevanti dell alternativa produzione interna sono stati esclusi i costi generali comuni in quanto il loro ammontare non è influenzato dal tipo di alternativa adottata. Sono stati invece inclusi i costi fissi speciali in quanto si ipotizza nel testo la loro eliminabilità nell ipotesi di sospensione della produzione dei singoli tipi di componenti si pensi ad un contratto di affitto di una speciale attrezzatura o ad interventi specifici di manutenzione periodica). Ciò posto, appare chiaramente conveniente continuare a produrre all interno; qualora il raffronto fosse stato effettuato in termini di costo pieno di produzione ( ), si sarebbe deciso, in modo scorretto, di acquistare il componente all esterno. Quest ultima considerazione ci consente di passare alla soluzione del punto b). soluzione casi Data di revisione 14/07/

11 Nell ipotesi in cui si fosse deciso di sospendere la produzione di B, acquistando il componente all esterno, l ammontare dei costi comuni generali sarebbe rimasto invariato ( ) e si sarebbe dovuto imputare alle due produzioni superstiti A e C; ne sarebbe conseguito: A C TOTALE Materie prime dirette Lire Lire Lire Coefficiente di imputazione 85.7% 14.3% 100% Costi comuni generali Lire Lire Lire Dove i costi comuni generali sarebbero stati ripartiti su A e C utilizzando come base di imputazione il costo totale di materie prime dirette e con conseguente modifica del costo pieno, totale e unitario, dei due prodotti. A C TOTALE Materie prime dirette Lire Lire Lire Manodopera diretta Lire Lire Lire Costi fissi speciali Lire Lire Lire Costi comuni generali Lire Lire Lire Costo pieno complessivo di produzione Costo pieno unitario di prodotto (ip. acquisto B) Costo pieno unitario di prodotto (ip. produz. B) Lire Lire Lire Lire Lire Lire Lire Ne conseguirebbe dunque un incremento dei costi pieni unitari di produzione dei due prodotti A e C, dovuto alle maggior quote di costi generali comuni addebitate alle due produzioni. soluzione casi Data di revisione 14/07/

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