PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE IN FILM SOTTILE DI CIRCUITI A MICROONDE
|
|
- Agnolo Massimiliano Poletti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTA' DI INGEGNERIA Dipartimento di Elettronica PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE IN FILM SOTTILE DI CIRCUITI A MICROONDE Relatore : Chiar.mo Prof. P. Arcioni Correlatore : Chiar.mo Prof. L. Perregrini Tesi di Laurea di Christian Di Falco Anno Accademico 1997/98
2 Alla mia Mamma, Grazie.
3 INDICE Introduzione 1 Capitolo 1 Tecnologia dei circuiti ibridi in film sottile 4 INTRODUZIONE MATERIALI COSTITUENTI IL CIRCUITO Substrati e loro proprietà Tecniche di metallizzazione del substrato Strati deposti e loro proprietà Descrizione del materiale utilizzato PRODUZIONE DELLE MASCHERE FOTOLITOGRAFIA INCISIONE DEGLI STRATI DEPOSTI TARATURA DEI COMPONENTI MONTAGGIO ED IBRIDIZZAZIONE TARATURA DEL CIRCUITO E TEST ELETTRONICO FINALE 21 Capitolo 2 Progetto ed ottimizzazione dei circuiti di test 22 INTRODUZIONE FILTRO PASSA-BANDA Considerazioni di progetto di un filtro passa-banda Progetto ed ottimizzazione di un filtro passa-banda a 10 GHz FILTRO PASSA-BASSO Considerazioni di progetto di un filtro passa-basso Progetto ed ottimizzazione di un filtro passa-basso a 4.5 GHz 41
4 INDICE 2.3 ACCOPPIATORI DIREZIONALI A 3 db Progetto ed ottimizzazione di un accoppiatore direzionale a 3 db di tipo branch Progetto ed ottimizzazione di un accoppiatore direzionale a 3 db di tipo rat-race 54 Capitolo 3 Messa a punto del processo di realizzazione 60 INTRODUZIONE REALIZZAZIONE DELLA MASCHERA DI PROVA PULIZIA DEL SUBSTRATO DEPOSIZIONE DEL FOTORESIST SULLA SUPERFICIE DI MASSA DEPOSIZIONE DEL FOTORESIST SUL LATO COMPONENTI ESPOSIZIONE SVILUPPO HARD-BAKE INCISIONE DEL RAME RIMOZIONE DEL FOTORESIST RESIDUO REALIZZAZIONE DELLE MASCHERE DEI QUATTRO CIRCUITI DI TEST MONTAGGIO SU APPOSITI SUPPORTI 75 Capitolo 4 Risultati sperimentali 76 INTRODUZIONE 76 RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE 77 APPENDICE A Dati tecnici del substrato RT/duroid APPENDICE B Il software Microwave Office 90 APPENDICE C Descrizione dell ambiente di lavoro 93 APPENDICE D Processo di fotoincisione RT/duroid BIBLIOGRAFIA 103 _ II
5 INTRODUZIONE I circuiti a microstriscia sono la più importante versione di circuiti integrati per microonde (MICs), cioè strutture planari nelle quali tutti i componenti vengono fabbricati e connessi l un l altro usando la medesima tecnologia. Il loro utilizzo è limitato a frequenze comprese tra 0.5 GHz e 30 GHz, oltre le quali sono preferibili altre tipologie circuitali. I principali vantaggi della realizzazione a microstrisce sono: significativa riduzione dello spazio occupato rispetto ai circuiti in cui si fa uso di guide d onda, in quanto tutti i componenti vengono realizzati sul medesimo substrato (generalmente un dielettrico a basse perdite); possibilità di ottenere conduttori sottili di elevata accuratezza utilizzando la tecnica della fotoincisione; aumento dell affidabilità dovuto al basso peso e all assenza di connessioni fra i componenti, che rendono i circuiti resistenti agli impatti ed alle vibrazioni.
6 INTRODUZIONE Questo rende le microstrisce particolarmente indicate alla produzione di circuiti utilizzati in ponti radio, equipaggiamenti satellitari, sistemi di misura, oscillatori, accoppiatori direzionali, divisori di potenza, mixers ecc. Non sono invece indicati per la realizzazione di stadi di uscita di amplificatori, attenuatori di potenza, filtri a banda molto stretta (inferiore all 1%), ecc. a causa dei limiti nelle massime potenze utilizzate, onde evitare l insorgere di scariche nel dielettrico ed il surriscaldamento dei componenti, nonché per la difficoltà di raggiungere alti isolamenti tra circuiti adiacenti, dovute alla presenza di onde superficiali tanto maggiori quanto più la frequenza di lavoro è elevata. La tecnica più comunemente utilizzata nella produzione di circuiti integrati per microonde è la tecnologia dei circuiti ibridi, nella quale sono comprese: la tecnologia del film sottile; la tecnologia del film spesso. Queste si distinguono, oltre che dallo spessore degli strati deposti e dalle minime larghezze di linea realizzabili, anche per le tecniche di fabbricazione che genericamente sono: la serigrafia e la sinterizzazione per il film spesso, il deposito mediante tecnologia PVD (Physical Vapor Deposition) in vuoto e fotolitografia, oppure la fotoincisione di substrati già metallizzati, per il film sottile. Lo scopo del seguente lavoro è stato quello di riorganizzare e rendere funzionante, nel Dipartimento di Elettronica di Pavia, un laboratorio ( camera bianca ) per la realizzazione di circuiti a microstriscia in film sottile. Si sono messe a punto le attrezzature, i materiali e le tecnologie necessarie per rendere funzionante il laboratorio sviluppando, in particolare, un processo per la creazione di circuiti a microstriscia su substrati Rogers RT/duroid (vedi APPENDICE A). Al fine di saggiare i risultati ottenuti si sono progettati e realizzati quattro circuiti di prova, due filtri e due accoppiatori direzionali. Quello che si vuole mettere particolarmente in evidenza, oltre all aspetto progettuale, sono gli aspetti di laboratorio, le tecniche utilizzate ed i risultati ottenuti con la produzione di una prima serie di circuiti. 2
7 INTRODUZIONE Il lavoro di tesi è costituito da due parti: la prima (capitolo 1 e capitolo 2) è rivolta principalmente all aspetto teorico, sia del progetto che della realizzazione; la seconda, che comprende gli altri capitoli, riguarda l aspetto realizzativo. Nel capitolo 1 viene data una panoramica sulla tecnologia, descrivendo le tecniche realizzative utilizzabili per la creazione di circuiti in film sottile e dando particolare risalto ai processi che vengono effettivamente utilizzati. Il capitolo 2 comprende la descrizione dei quattro circuiti di prova, delle teorie con le quali sono stati progettati e dei criteri che sono stati seguiti per la loro ottimizzazione (che è avvenuta utilizzando il software MICROWAVE OFFICE). Al termine del progetto e dell ottimizzazione, è seguita la parte di messa a punto del processo di realizzazione, la costruzione dei circuiti ed il loro montaggio, che vengono descritte nel capitolo 3. L ultimo capitolo descrive i risultati sperimentali, ottenuti in seguito a questa prima esperienza di laboratorio. Infine, in appendice, sono riportati i materiali utilizzati, i processi seguiti in laboratorio ed i tempi necessari per ogni fase realizzativa, la descrizione dell ambiente di lavoro e del software utilizzato. 3
8 Capitolo 1 Tecnologia dei circuiti ibridi in film sottile INTRODUZIONE La tecnica più comunemente utilizzata per la produzione di MICs è la tecnologia ibrida in film sottile, la quale copre una vasta gamma di discipline che includono la scienza dei materiali, la fisica, la chimica e l ingegneria elettronica. La denominazione ibrido viene utilizzata per il fatto che solo alcuni elementi possono essere integrati su un singolo supporto (substrato), mentre altri (tipicamente i semiconduttori) vengono successivamente aggiunti durante la fase detta di ibridizzazione. In pratica si possono produrre in film sottile resistenze, conduttori e piccole capacità, anche se genericamente le capacità integrate non sono quasi mai usate per problemi di costo di produzione.
9 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE Nel seguente capitolo si illustreranno brevemente i vari tipi di processi utilizzabili per la creazione di circuiti in film sottile; particolare risalto verrà dato alle fasi che verranno da noi utilizzati per la realizzazione delle piastrine. Generalmente la produzione di un circuito in film sottile, a partire dal substrato, può essere illustrata con lo schema a blocchi di Fig.1.1. Scelta del Substrato Scelta delle Specifiche Preparazione e Metallizzazione del Substrato Produzione Fotomaschere Realizzazione delle Strutture (Fotolitografia, Incisione) Taratura dei Componenti Ibridizzazione Divisione Substrato Imballaggio Test Elettronico Finale Fig. 1.1 Schema a blocchi semplificato di un processo per la produzione di MICs in film sottile. 5
10 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE 1.1 MATERIALI COSTITUENTI IL CIRCUITO Substrati e loro proprietà Il substrato è il piano di supporto su cui vengono posti i percorsi conduttivi e gli elementi ibridi necessari alla costruzione del circuito. Nella scelta del substrato vanno tenute presente diverse caratteristiche che dipendono principalmente dalla destinazione finale, dalle tecniche di realizzazione e dal tipo di montaggio del circuito. I principali criteri sono i seguenti: stabilità meccanica, richiesta per consentire un sicuro montaggio e perché il circuito deve essere in grado di resistere agli stress ambientali cui verrà sottoposto durante l utilizzo; coefficiente di dilatazione termica simile a quello dei metalli, in quanto le specifiche industriali prevedono variazioni di temperatura tra -55 C e +125 C; buona conducibilità termica, per permettere lo smaltimento del calore dei componenti; uniformità dello spessore, in quanto è necessaria la riproducibilità dei parametri del circuito in diverse produzioni; bassa rugosità superficiale, per consentire la perfetta adesione degli strati conduttivi; uniformità ed isotropia della costante dielettrica, per avere omogeneità dei parametri del circuito in quanto nelle microstrisce l onda si propaga prevalentemente nel substrato. Va inoltre tenuto presente che le varie tecniche utilizzate per la costruzione del circuito possono prevedere elevate temperature ed attacchi chimici, che non devono modificare le caratteristiche del substrato. Genericamente si dividono i materiali in due gruppi, plastici (organici) ed inorganici; questi ultimi vengono ulteriormente suddivisi in ceramici, monocristallini, ferriti e semiconduttori. I substrati plastici sono generalmente utilizzati in forme semplici (ad esempio il PTFE) che hanno basse costanti dielettriche relative (circa 2 3) e basso fattore di dissipazione, ma anche instabilità meccanica. Per ovviare a questo inconveniente si 6
11 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE aggiungono al substrato fibre di vetro; se invece sono necessari valori di costante dielettrica relativa più elevati (da 5 a 20) si devono aggiungere pezzetti di ceramica. Tra i materiali inorganici ceramici il più utilizzato è l allumina (Al 2 O 3 ). La sua forma monocristallina è lo zaffiro che presenta un alta qualità della superficie, un basso fattore di perdita ed una bassa variazione della costante dielettrica relativa; è però un dielettrico anisotropo. Altre ceramiche sono l ossido di berillio (BeO) e l ossido di titanio (TiO 2 ). L BeO ha un alta conducibilità termica ma presenta lo svantaggio della produzione di polveri velenose durante la lavorazione. Il TiO 2 ha alti valori di ε r (maggiori di 80) ma le sue caratteristiche dipendono fortemente dalla temperatura. Se si desiderano superfici a bassa rugosità si deve ricorrere ai vetri, che hanno alte perdite dielettriche, ed ai quarzi; questi ultimi presentano basse perdite fino ad alte frequenze, il che li rende particolarmente adatti alla realizzazione di microstrisce operanti in banda millimetrica. I substrati ferromagnetici sono necessari per la produzione di componenti non reciproci come circolatori, isolatori e sfasatori. I più rappresentativi sono le ferriti ed il granato, che hanno una ε r compresa tra 9 e 16 e sono dielettrici a bassissime perdite (tanδ<0.001). I substrati a semiconduttore (silicio, germanio, arseniuro di gallio) dispongono di una conduttività specifica molto elevata (dipendente dal drogaggio), associata però a perdite di dispersione significative. Se non si hanno particolari esigenze di riproducibilità, e neppure necessità di perdite stringenti, si possono utilizzare a basse frequenze dei substrati poco costosi quali la porcellana su acciaio. Per ridurre le perdite nel conduttore, alla frequenza delle microonde, l acciaio viene ricoperto con uno strato di rame prima di applicarvi la porcellana. In questo modo si ottengono substrati più robusti delle ceramiche, con alta stabilità meccanica e termica, a prezzi moderati; presentano però elevate perdite alle alte frequenze e variazioni dello spessore. Per le nostre esigenze si è deciso di utilizzare substrati plastici facenti parte della serie RT/duroid, che presentano i vantaggi illustrati nel sottoparagrafo
12 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE Tecniche di metallizzazione del substrato Una volta scelto il substrato su di esso vanno deposti gli strati nei quali si realizzeranno, mediante fotoincisione, le geometrie dei componenti circuitali. La metallizzazione, che viene eseguita sia sul retro che sul fronte (generalmente la posteriore precede la frontale), viene preceduta dalla fase di pulizia del substrato (diversa a seconda dei tipi). Le tecniche più utilizzate per la deposizione dei film sottili sono essenzialmente tre: 1) evaporazione sotto vuoto; 2) sputtering; 3) deposizione galvanica. Evaporazione sotto vuoto: per l applicazione di questa tecnica sono necessarie condizioni di alto vuoto, da 10-6 a 10-7 Torr; all interno di una camera, nella quale viene fatto il vuoto attraverso un sistema che riduce la pressione, vengono posti il substrato da metallizzare ed il materiale da deporre (che deve essere puro onde evitare contaminazioni). Quest ultimo è riscaldato da un elemento elettrico fino ad ottenerne l evaporazione e, se la distanza tra materiale e substrato è inferiore al mean free path (definito come la distanza media che una molecola di vapore può sperare di attraversare senza collidere con le altre molecole di vapore o di gas residui presenti nella camera), circa il 50% delle molecole evaporate si depositeranno sul substrato. Per evitare che le molecole di gas presenti nella camera interagiscano con il vapore, contaminando così il film, si cerca di mantenere fra sorgente e substrato una distanza più breve del mean free path (che per le molecole tipiche, a queste pressioni, è intorno a 40 cm), per quanto praticamente possibile. Usualmente anche il substrato viene riscaldato per permettere una buona adesione del film depositato. Le sorgenti riscaldanti dipendono dal materiale da evaporare e possono essere di diversi tipi: resistenze, induttanze, radianti termici, bombardamento electron beam (utilizzato per le alte energie). A causa di difetti nel meccanismo di crescita vi possono essere delle imperfezioni nei cristalli del film (atomi mancanti, atomi impuri, atomi collocati in posti sbagliati), che ne modificano le proprietà. 8
13 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE Sputtering o polverizzazione catodica: lo sputtering è molto usato per deporre film sottili di elevata uniformità e purezza. Esso utilizza ioni di gas inerte per bombardare il target del materiale da deporre, causando l eiezione di atomi; in questo modo si possono ottenere film di metalli e non metalli (RF sputtering) senza utilizzare sorgenti ad alta temperatura. Il sistema è costituito da una camera, nella quale viene fatto il vuoto fino a raggiungere 10-6 Torr, dove vi sono due elettrodi (anodo e catodo); il target viene collegato al catodo ed all interno della camera viene aggiunto il gas inerte, normalmente argon. Applicando un alta tensione fra gli elettrodi (DC da 1000 V a 3000 V per i metalli e tensioni a RF per i non metalli) si forma un plasma di elettroni e ioni positivi di argon; questi ultimi vengono accelerati verso il catodo e lo bombardano, sottraendo atomi del materiale di cui è costituito alcuni dei quali, proiettati verso il substrato con energie di 5 10 ev, lo intercettano formando uno strato sottile ed uniforme. Inserendo piccole quantità di gas reattivi, come l ossigeno e l azoto, nell atmosfera inerte si può cambiare la composizione chimica dei film deposti variandone le proprietà; questo processo è detto sputtering reattivo. Un altra tecnica molto simile allo sputtering è il plasma etching, nel quale sono i substrati metallizzati ad essere erosi dagli ioni generati dal plasma (tecnica fine line ), che possono quindi sostituire i solventi chimici. Deposizione galvanica: la deposizione galvanica o electroplating può essere definita come la produzione di rivestimenti metallici attraverso l azione di una corrente elettrica; si tratta quindi di un particolare esempio di elettrolisi. È costituita da un bagno galvanico (soluzione nella quale è disciolto un sale contenente il metallo da crescere), una batteria di alimentazione, due anodi contrapposti (per permettere la crescita su entrambe le facce del substrato) e un catodo, su cui è sospesa la piastrina da metallizzare; quest ultimo viene sottoposto a movimentazione per permettere l agitazione del bagno, consentendo così una maggiore velocità ed uniformità di crescita. Il bagno viene inoltre filtrato per rimuovere eventuali cause di impurità, che possono essere adsorbite o deposte con il metallo alterando così le proprietà del film, le caratteristiche del quale dipendono dalla 9
14 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE densità di corrente, dall agitazione e dalla temperatura della soluzione, dalla velocità di diffusione degli ioni metallici e dalla struttura degli elettrodi. I cristalli sono costruiti strato su strato, perpendicolarmente e lateralmente alla superficie; quelli vicini hanno orientazioni diverse e perciò la struttura risulta policristallina. Gli attuali bagni sono costituiti da un sistema complesso, che usa speciali additivi per controllare il ph della soluzione e la lucentezza del film. Temperatura (normalmente 60 ±5 C raggiunti utilizzando riscaldatori in ceramica ad immersione), agitazione, viscosità, tensione superficiale della soluzione sono molto importanti; anche la densità di corrente, che controlla la velocità di deposizione, ha grande effetto sulle caratteristiche del film. Per permettere una buona adesione di quest ultimo la piastrina va preventivamente pulita e sgrassata, attraverso varie tecniche, con solventi, emulsioni, acidi, ecc. Nella realizzazione del circuito non si è resa necessaria l applicazione delle tecniche appena illustrate, in quanto il materiale utilizzato (illustrato nel sottoparagrafo 1.1.4) viene distribuito con una metallizzazione di rame su entrambe le facce Strati deposti e loro proprietà Strati metallici Le strisce di conduttore non sono solo una parte del circuito a microstriscia ma anche punti di contatto per la connessione di elementi ibridi. Le più importanti proprietà che lo strato metallico deve soddisfare sono: (a) bassa resistenza specifica ρ (conduttori con basse perdite); (b) spessore del conduttore maggiore di 3δ (dove δ è lo spessore pelle; alla frequenza di 1 GHz si ha nel rame δ = 2 µm); (c) alta precisione strutturale; (d) bassa suscettibilità all ossidazione e al danneggiamento dei gas (H 2 S eso 2 ); (e) saldabilità (il saldante non deve diffondere nel conduttore); (f) saldatura a termocompressione ed ultrasuoni; 10
15 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE (g) buona adesione al substrato, anche in presenza di vibrazioni e cambi di temperatura; (h) stabilità all invecchiamento. Non esiste un metallo in grado di soddisfare questo insieme di caratteristiche: buoni conduttori, come argento, rame, oro e alluminio, aderiscono con difficoltà ai substrati, mentre mediocri conduttori, come cromo, tantalio e titanio presentano una buona adesione (dovuta alle forze di legame chimico-forze di Van der Waal come forza attrattiva fra le molecole e coesione atomica). Per evitare vi possa essere diffusione tra i due strati (con corrispondente aumento della resistenza specifica nel conduttore) bisogna separarli con uno strato barriera di materiali come platino e palladio. In Tab. 1.1 sono elencati i vari materiali conduttori, utilizzati nella tecnologia film sottile, con le rispettive proprietà. Materiali ρ/ρ Cu δ l Th /(l T) Adesione Produzione Conduttori Ag scarsa evap. Cu scarsa evap., galv. Au scarsa evap., galv. Al scarsa evap. Adesivi Cr buona evap. Ta buona sp., evap. Ti buona sp., evap. Separatori Pt sp., evap. Pd sp., evap. Tab. 1.1 Proprietà dei materiali conduttori per la tecnologia film sottile: ρ/ρ Cu = resistenza specifica relativa; δ = effetto pelle (in µm a 2 GHz); l Th /(l T) = coefficiente di espansione termico (in 10-6 /K). 11
16 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE Strati resistivi Gli strati resistivi sono utilizzati per la costruzione di resistenze impiegate per attenuatori e carichi in alta frequenza e per reti di alimentazione in continua. Le specifiche di questi strati sono: (a) basso coefficiente termico; (b) spessore dello strato << δ (dove δ è lo spessore pelle; alla frequenza di 1 GHz si ha nel cromo δ = 5.5 µm) onde rendere il valore della resistenza indipendente dalla frequenza; (c) resistenza specifica superficiale di 50 Ω (l impedenza specifica dei conduttori varia in genere da 10 Ω a 500 Ω); (d) basso rumore; (e) resistenza agli effetti ambientali (umidità, gas corrosivi, H 2 S, CO 2 ); (f) nessuna interazione con gli strati di conduttore; (g) potenza massima elevata. In Tab. 1.2 sono elencati i vari resistori in film sottile, con le rispettive proprietà. Materiali Rf R/(R T) Stabilità Produzione NiCr <0.2 buona evap. Cr media evap. Ta <1 media sp. Ta 2 N <0.2 buona sp. reattivo Ti media evap. Cr-SiO <0.5 media sp. flash Tab. 1.2 Proprietà dei resistori in film sottile: Rf = ρ/t (con t<<δ) = resistenza specifica superficiale (in Ω); R/(R T) = coefficiente di temperatura di resistenza (in 10-6 /K). Stabilità (in %/1000h) 12
17 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE I materiali più utilizzati sono il nickel-cromo ed il tantalio che hanno bassa resistività (meno di 200 Ω/ ). Quando sono richiesti alti valori di resistività, da 100 a 500 Ω/, è utilizzato l SnO 2. I film di Ta 2 N, invece, hanno dimostrato di avere molte proprietà riproducibili Descrizione del materiale utilizzato Il substrato che verrà utilizzato per la messa a punto del processo per la creazione di circuiti in microstriscia è l RT/duroid 5870 (vedi APPENDICE A). Si tratta di un composto di PTFE (politetrafluoroetilene), rinforzato da microfibre di vetro orientate a caso per consentirne i benefici in ogni direzione, le cui facce sono ricoperte da 34 µm di rame; la sua ε rimane costante su larghe bande di frequenza ed il suo basso fattore di dissipazione ne consente l utilizzo fino alla banda X ed oltre. Genericamente, in questo tipo di substrati, gli strati di rame vengono realizzati attaccando delle lamine di metallo con pressioni a caldo, mediante l uso di collanti o tramite deposizione elettrochimica (che consente la creazione di strati puri e a basse perdite). In questo modo si evita il raggiungimento di alte temperature, alle quali non potrebbero resistere. Questo tipo di substrati hanno una costante dielettrica relativa bassa (pari a 2.33, che ne riduce il fattore di miniaturizzazione) ma consentono la produzione di circuiti a microstriscia con modesti investimenti, in quanto è sufficiente mettere a punto un accurato processo di fotoincisione, per la creazione delle geometrie desiderate, aggiungendo i resistori, condensatori e semiconduttori come elementi ibridi. Presentano inoltre un eccellente stabilità dimensionale e resistenza ai solventi e reagenti normalmente usati nelle tecniche di attacco e di placcatura; infine sono facilmente lavorabili (taglio, foratura, ecc.). 13
18 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE 1.2 PRODUZIONE DELLE MASCHERE Il primo passo verso la creazione delle forme geometriche costituenti il circuito è la creazione delle maschere che verranno utilizzate durante il processo di fotolitografia. Le fotomaschere sono substrati di elevata planarità e trasparenza sui quali sono riprodotte con elevata precisione, in scala 1:1, le strutture conduttrici o resistive del circuito che si vuole costruire; genericamente vengono realizzate in vetro o in particolari pellicole. Possono essere prodotte sia manualmente che automaticamente. Nella produzione manuale di fotomaschere le strutture richieste dal circuito (o layout ) sono generalmente in scala 10:1, incise su un doppio foglio costituito da un foglio chiaro ed uno rosso opaco che viene tagliato ed asportato nelle zone richieste dal layout. Questa operazione viene svolta da un coordinatagrafo, cioè da una macchina in grado di muovere con un accuratezza di ±20 µm un attrezzo di taglio. Il foglio è successivamente ridotto di un fattore 10 per produrre le fotomaschere (con una accuratezza di ±2 µm). In determinate situazioni l originale può anche essere realizzato manualmente (senza il coordinatagrafo)[1]. Nella produzione automatica vengono utilizzati dei sistemi CAD in grado di fornire maschere dalle corrette dimensioni. Il software CAD, sul quale viene disegnato il circuito, è in grado di convertire le informazioni ricevute in comandi (genericamente in formato GERBER o ORBOTECH) che pilotano un fotoplotter, il quale riproduce il layout in scala 1:1 nella emulsione fotosensibile di una pellicola fotografica ad elevata risoluzione. Sviluppando quest ultima si ottiene una riproduzione del circuito in zone opache e trasparenti. Le fotomaschere possono essere diverse a seconda del circuito che si desidera realizzare: una per i conduttori, una per i resistori, una per il retro, una per i fori metallizzati, ecc. 14
19 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE 1.3 FOTOLITOGRAFIA La fotolitografia è una tecnica, utilizzata anche nei circuiti monolitici, che consiste nel trasferimento del un modello di un circuito, utilizzando tecniche ottiche, su un polimero fotoattivo detto fotoresist. I fotoresist sono materiali che, se sottoposti all esposizione di raggi ultravioletti (UV), subiscono un marcato cambiamento di solubilità. Quelli commerciali normalmente contengono fotosensibilizzanti, cioè composti organici che assorbono energia radiante, su una larga regione dello spettro, trasferendola ai centri attivi del polimero che iniziano le reazioni chimiche. I fotoresist, utilizzati nella tecnologia planare di semiconduttori e circuiti in film sottile, devono essere: (a) capaci di riprodurre le immagini con eccellente accuratezza ed alta risoluzione; (b) insensibili ai diversi tipi di attacchi; (c) facilmente e totalmente rimovibili; (d) sicuri da maneggiare. A seconda della natura dei cambiamenti fotochimici in solubilità si dividono in due classi: 1) fotoresist positivi, i quali sotto l azione di raggi UV subiscono reazioni di decomposizione fotochimiche, che colpiscono i loro momenti di dipolo aumentandone la solubilità in certi solventi. Per questo le regioni su cui non deve essere rimosso il conduttore vanno protette dall esposizione agli UV, mentre quelle dove va asportato devono essere trasparenti. 2) fotoresist negativi, i quali sotto l azione di raggi UV subiscono reazioni di cross-linking, che ne diminuiscono la solubilità in certi solventi. Per questo è necessario che le regioni su cui non deve essere rimosso il conduttore siano trasparenti, mentre quelle dove va asportato vanno protette dall esposizione agli UV; Gli strati protettivi ottenibili con i fotoresist positivi sono più sottili di quelli ottenibili con i negativi; inoltre in commercio è più semplice reperire i primi perché più facili da utilizzare. Uno dei passi più critici del processo fotolitografico è l esposizione ai raggi UV, in quanto è in questo stadio avviene il cambiamento della solubilità. 15
20 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE La definizione del modello sul fotoresist avviene in due passi: a) formazione di un immagine latente sul fotoresist, mediante esposizione ai raggi UV; b) sviluppo di questa immagine fino al raggiungimento della struttura tridimensionale. La qualità e la fedeltà dell immagine latente sono governate da fisica e chimica dell esposizione. Un tipico processo di utilizzo del fotoresist è mostrato nello schema a blocchi di Fig.1.2. La deposizione del fotoresist può avvenire mediante varie tecniche, tra le quali citiamo l utilizzo di bombolette spray, l immersione, la ricopertura mediante pennello e la stesura tramite uno spinner ( spin coating ). L ultima, che consiste nel rivestimento del substrato stendendo il polimero mediante uno spinner (centrifuga), è composta da quattro passi: a) inondamento del substrato con il fotoresist; b) accelerazione al desiderato numero di giri (rpm); c) rotazione a velocità costante; d) decelerazione ed arresto. Si depone una idonea quantità di fotoresist all interno del substrato, si ruota quest ultimo ad un basso rpm (per consentire la stesura di un film liquido uniforme) e si accelera fino al raggiungimento della velocità finale desiderata; dopo un tempo adeguato si arresta la rotazione in modo più o meno brusco. I parametri che governano la velocità e lo spessore del film comprendono la composizione del polimero, il peso molecolare, la concentrazione della soluzione (viscosità), la velocità angolare, l accelerazione dello spinner, ecc. Lo spessore t del film di fotoresist dipende dalla velocità angolare secondo la seguente funzione: dove α e k sono delle costanti. α t = kω Durante lo spin coating possono generarsi dei difetti, nel qual caso sono osservabili e distribuiti radialmente. Le condizioni che governano l uniformità del film ed i difetti di densità includono: la pulizia dell ambiente, il controllo della temperatura e dell umidità, l integrità meccanica dello spinner. L operazione di ricopertura deve avvenire in ambienti ad elevata pulizia ( camere bianche ). 16
21 CAPITOLO 1 TECNOLOGIA DEI CIRCUITI IBRIDI IN FILM SOTTILE Deposizione Fotoresist Soft-bake Esposizione Sviluppo Hard-bake Attacco o Crescita Galvanica Strip Fig. 1.2 Schema a blocchi semplificato di un processo fotolitografico. 17
Circuiti Quasi-Lineari. Aspetti Tecnologici
Circuiti Quasi-Lineari Prof. Gianfranco Avitabile Diagramma di di flusso del processo realizzativo 1 Tipo di Substrato Disegno Iniziale Disegno Maschera LAY-OUT? CAD Artworking Fotoriduzione Carrier Componenti
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
DettagliAPPUNTI DI OPTOELETTRONICA ad uso degli studenti
APPUNTI DI OPTOELETTRONICA ad uso degli studenti Guide ottiche integrate Massimo Brenci IROE-CNR Firenze Esempio di guida ottica integrata Propagazione della luce in una guida ottica integrata (vista in
DettagliUn altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare.
TECNICHE LITOGRAFICHE La litografia è un processo basilare nella realizzazione di circuiti integrati,esso consiste nel depositare un materiale detto resist sul wafer da processare che una volta esposto
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliTecnologia delle microstrisce
Tecnologia delle microstrisce 1) Substrati materiali plastici materiali ceramici 2) Tecniche di realizzazione dei circuiti materiali plastici materiali ceramici Substrati materiale finitura sup. (µm) 10
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA
L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso
DettagliINTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA
INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.
DettagliSENSORI E TRASDUTTORI
SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo
DettagliRiscaldatori a cartuccia
Riscaldatori a cartuccia Cartuccia Pg01 di 14 2011-01 E.M.P. Srl - Italy - www.emp.it Riscaldatori a cartuccia HD Alta densità di potenza Descrizione La tecnologia costruttiva dei riscaldatori a cartuccia
DettagliRegole della mano destra.
Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione
DettagliPIANO DIDATTICO SCIENZA DEI MATERIALI PER LA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA
PIANO DIDATTICO SCIENZA DEI MATERIALI PER LA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA Celle solari: dai mirtilli agli spaghetti CONVERSIONE FOTOVOLTAICA: L ENERGIA DEL FUTURO v Energia inesauribile e rinnovabile v Non
DettagliGenova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE
Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono
DettagliCircuiti amplificatori
Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore
DettagliINTEGRATORE E DERIVATORE REALI
INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza
DettagliComponenti elettronici. Condensatori
Componenti elettronici Condensatori Condensatori DIELETTRICO La proprietà fondamentale del condensatore, di accogliere e di conservare cariche elettriche, prende il nome di capacità. d S C = Q V Q è la
DettagliIL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore
DettagliInternational Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico
Machinery Division Manuale per la stampa a trasferimento termico Manuale per la stampa a trasferimento termico STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO.....4 Principio di funzionamento.4 SRUTTURA INTERNA...5 Testina
DettagliClassificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)
Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e
DettagliCONFORMAL COATING. srl Via Villoresi 64 20029 Turbigo Mi Tel. 0331 177 0676 Fax 0331 183 9425 email: info@geatrade.it
CONFORMAL COATING COSA SONO I CONFORMAL COATING? I C.C. sono prodotti (RESINE) utilizzati per la protezione dei circuiti stampati dalle influenze dell ambiente in cui vanno ad operare Il film di protezione
DettagliPolimeri semiconduttori negli OLED
Polimeri semiconduttori negli OLED Nella figura viene mostrato uno schema di funzionamento di un Organic Light Emitting Diode (OLED). Il catodo e formato da un elettrodo di Alluminio (Magnesio o Calcio)
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliAmplificatori Audio di Potenza
Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso
DettagliCaratterizzazione di finestre da vuoto e radome. Modello circuitale delle finestre da vuoto e dei radome
ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA OSSERVATORIO ASTROFISICO DI ARCETRI L.GO E. FERMI, 5, 50125 FIRENZE TEL. 39-055-27521; FAX: 39-055-220039 C.F./P.IVA: 97220210583 Caratterizzazione di finestre da vuoto
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA
LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico
DettagliGeneratore radiologico
Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore
DettagliMateriali, Sviluppo, Soluzioni. Prodotti di Molibdeno per la industria del vetro
Materiali, Sviluppo, Soluzioni Prodotti di Molibdeno per la industria del vetro H.C. Starck, Molibdeno Materiali come il molibdeno e il tungsteno, sono vitali per le applicazioni di fusione, omogeneizzazione
DettagliBlade cooling Gas Turbine. Impianti per l Energia l
Blade cooling Gas Turbine Impianti per l Energia l 2010-2011 2011 Effetto della temperatura massima del ciclo sulle prestazioni dei turbogas Effetto della temperatura massima del ciclo sulle prestazioni
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it
LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.
DettagliI PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE
I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE Prof. Paolo ARCIONI Dipartimento di Elettronica Università di Pavia UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI MATERIALI E
DettagliI processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo
I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa
DettagliDispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.
Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità
DettagliCorrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica
Corrente elettrica LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA Cos è la corrente elettrica? La corrente elettrica è un flusso di elettroni che si spostano dentro un conduttore dal polo negativo verso il polo positivo
DettagliLa corrente elettrica
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Fondo Sociale Europeo "Competenze per lo Sviluppo" Obiettivo C-Azione C1: Dall esperienza alla legge: la Fisica in Laboratorio La corrente elettrica Sommario 1) Corrente elettrica
DettagliTAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: CHIMICA CLASSI: PRIME I II QUADRIMESTRE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze* Attività didattica Strumenti Tipologia verifiche Osservare, descrivere
DettagliIntroduzione all analisi dei segnali digitali.
Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza
DettagliCOS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA
COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,
DettagliCorrenti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica
Correnti e circuiti a corrente continua La corrente elettrica Corrente elettrica: carica che fluisce attraverso la sezione di un conduttore in una unità di tempo Q t Q lim t 0 t ntensità di corrente media
DettagliEsame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica
Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione
DettagliPannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60
Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO Questa guida contiene una serie di suggerimenti per installare i prodotti Abba Solar della serie ASP60 ed è rivolta
DettagliTECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI
LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni
DettagliLA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE
SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle
DettagliFondamenti di macchine elettriche Corso SSIS 2006/07
9.13 Caratteristica meccanica del motore asincrono trifase Essa è un grafico cartesiano che rappresenta l andamento della coppia C sviluppata dal motore in funzione della sua velocità n. La coppia è legata
DettagliTRASMETTITORE TX-FM-MID/EN
TRASMETTITORE TX-FM-MID/EN Il TX-FM-MID/EN è un modulo trasmettitore di dati digitali con modulazione FSK. PIN-OUT 10 1 CONNESSIONI Pin 1 TX Dati Ingresso dati con resistenza di ingresso di 50 kω minimi.
DettagliRapidamente al grado esatto Tarature di temperatura con strumenti portatili: una soluzione ideale per il risparmio dei costi
Rapidamente al grado esatto Tarature di temperatura con strumenti portatili: una soluzione ideale per il risparmio dei costi Gli strumenti per la misura di temperatura negli impianti industriali sono soggetti
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliUniversità degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni
DettagliComplementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013
Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici a Corrente Alternata Sergio Benenti 7 settembre 2013? ndice 2 Circuiti elettrici a corrente alternata 1 21 Circuito
DettagliUsando il pendolo reversibile di Kater
Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
Dettagli1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR
Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta
DettagliPRINCIPI DI TRASDUZIONE
PRINCIPI DI TRASDUZIONE Passiva Trasduzione resistiva Trasduzione capacitiva Trasduzione induttiva Attiva Trasduzione fotovoltaica Trasduzione piezoelettrica Trasduzione elettromagnetica Trasduzione fotoconduttiva
DettagliFisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche
La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè
DettagliEnergia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di
DettagliI supporti dei sistemi fotovoltaici
I supporti per il montaggio dei moduli Su tetto a falda: retrofit e integrazione A terra o su tetti piani: vasche, supporti metallici, Girasole, Gazebo A parete: frangisole, in verticale Sistemi retrofit
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliLaboratorio di Elettronica
Laboratorio di Elettronica a.a. 2008-2009 Come nasce un circuito integrato Ing. Carmine Abbate e-mail: c.abbate@unicas.it webuser.unicas.it/elettronica PROGETTISTA Fabbricazione di un circuito integrato:
DettagliUniversità del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15
Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15 Esercizio 1 (9 punti): Una distribuzione di carica è costituita da un guscio sferico
DettagliDescrizione generale delle principali strutture guidanti
Descrizione generale delle principali strutture guidanti (estratto da P. Bernardi, M. Cavagnaro, Appunti di microonde: Strutture guidanti e giunzioni, ed Ingegneria 2000, 2008) Una delle caratteristiche
DettagliConsideriamo due polinomi
Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al
DettagliGeneratori di segnale. Generatore sinusoidale BF. Generatori di funzione. Generatori sinusoidali a RF. Generatori a battimenti. Oscillatori a quarzo
Generatori di segnale Generatore sinusoidale BF Generatori di funzione Generatori sinusoidali a RF Generatori a battimenti Generatori di segnale sintetizzati Generatori per sintesi indiretta 2 2006 Politecnico
DettagliRISONANZA. Introduzione. Risonanza Serie.
RISONANZA Introduzione. Sia data una rete elettrica passiva, con elementi resistivi e reattivi, alimentata con un generatore di tensione sinusoidale a frequenza variabile. La tensione di alimentazione
DettagliBlanke Profilo di chiusura
Dati tecnici Blanke Profilo di chiusura Per la protezione dei bordi in caso di chiusure di rivestimenti al pavimento ed alle pareti Uso e funzioni: Blanke Profilo di chiusura è un profilo speciale per
DettagliTransitori del primo ordine
Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli
DettagliCorso di DISPOSITIVI E SISTEMI PER LE COMUNICAZIONI IN FIBRA OTTICA
Università Mediterranea di Reggio Calabria - Facoltà di Ingegneria Corso di DISPOSITIVI E SISTEMI PER LE COMUNICAZIONI IN FIBRA OTTICA Prof. Ing. Riccardo Carotenuto Anno Accademico 2007/2008-1- SOMMARIO
DettagliITIS OTHOCA ORISTANO PROGRAMMAZIONE AUTOMATICA CAM. Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08
ITIS OTHOCA ORISTANO PROGRAMMAZIONE AUTOMATICA CAM Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08 Programmazione automatica CAM Il CAM (Computer Aided Manufacturing) è una tecnologia mediante la quale si realizza l'integrazione
DettagliEsercizi su elettrostatica, magnetismo, circuiti elettrici, interferenza e diffrazione
Esercizi su elettrostatica, magnetismo, circuiti elettrici, interferenza e diffrazione 1. L elettrone ha una massa di 9.1 10-31 kg ed una carica elettrica di -1.6 10-19 C. Ricordando che la forza gravitazionale
DettagliIMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.
IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze
DettagliPreferenza dei pannelli Fotovoltaici a quelli a Liquido refrigerante
Preferenza dei pannelli Fotovoltaici a quelli a Liquido refrigerante L'effetto fotovoltaico si realizza quando un elettrone, presente nella banda di valenza di un materiale (generalmente semiconduttore),
DettagliCORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA
CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:
DettagliTRM-8 Mini Termometro a raggi infrarossi. Manuale d uso
TRM-8 Mini Termometro a raggi infrarossi Manuale d uso Emissività La maggior parte dei materiali di natura organica presentano una emissività di 0.95, questo valore è già stato reimpostato nello strumento.
DettagliOsteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry:
Osteointegrazione 1 Osteointegrazione Definizione della American Academy of Implants Dentistry: "Contatto che interviene senza interposizione di tessuto non osseo tra osso normale rimodellato e un impianto
Dettagliquale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un
CLASSE Seconda DISCIPLINA Fisica ORE SETTIMANALI 3 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO Test a risposta multipla MODULO U.D Conoscenze Abilità Competenze Enunciato del primo principio della Calcolare l accelerazione
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE
30.11.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 317/17 REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 1222/2009 del Parlamento europeo
DettagliCALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE
CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche
DettagliTX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero.
Collegamenti Supponiamo di avere due antenne, una trasmittente X e una ricevente X e consideriamo il collegamento tra queste due antenne distanti X X Figura : collegamento tra due antenne nello spazio
DettagliLA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono
LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione
DettagliFILTRI PASSIVI. Un filtro elettronico seleziona i segnali in ingresso in base alla frequenza.
FILTRI PASSIVI Un filtro è un sistema dotato di ingresso e uscita in grado di operare una trasmissione selezionata di ciò che viene ad esso applicato. Un filtro elettronico seleziona i segnali in ingresso
DettagliPAGINA 1 DI 5 MOLYKOTE
PAGINA 1 DI 5 MOLYKOTE CARATTERISTICHE Le lacche Molykote sono dispersioni di sostanze lubrificanti solide, come ad esempio il bisolfuro di molibdeno, e di resine leganti organiche o inorganiche finemente
DettagliCONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.
CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test
DettagliDISTILLAZIONE: PREMESSE
DISTILLAZIONE: PREMESSE PROCESSO DI ELEZIONE NELLA PREPARAZIONE DI ACQUA PER PREPARAZIONI INIETTABILI PROCESSO GENERALMENTE APPLICATO COME STADIO FINALE DI PURIFICAZIONE AD UN ACQUA GIA TRATTATA IL TIPO
DettagliSez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE
Sez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO DC COOLING TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE Documentazione non registrata, soggetta a modifiche
DettagliELETTRONICA. L amplificatore Operazionale
ELETTRONICA L amplificatore Operazionale Amplificatore operazionale Un amplificatore operazionale è un amplificatore differenziale, accoppiato in continua e ad elevato guadagno (teoricamente infinito).
Dettagliwafer (100) wafer (110) wafer (111) y x
wafer (100) wafer (110) wafer (111) z z z y y y x x x Scanning Electron Microscope (SEM) image - Processi di deposizione di strati sottili di materiali i) Physical Vapor Deposition ii) sputtering A) PROCESSI
DettagliUniversità degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico
Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,
DettagliLa corrente elettrica La resistenza elettrica La seconda legge di Ohm Resistività e temperatura L effetto termico della corrente
Unità G16 - La corrente elettrica continua La corrente elettrica La resistenza elettrica La seconda legge di Ohm Resistività e temperatura L effetto termico della corrente 1 Lezione 1 - La corrente elettrica
DettagliCORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2
COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto
DettagliRELAZIONE DI TIROCINIO
RELAZIONE DI TIROCINIO Modellistica di antenne a microstriscia DI Risso Stefano matr.2719995 Tutor accademico: Chiar.mo Prof. Gian Luigi Gragnani Svolto presso il Laboratorio di Elettromagnetismo Applicato
DettagliRIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000
RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo
DettagliLa candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante
Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo
DettagliGHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain.
*+33(GLWRU GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. Il programma si basa su un architettura di tasti funzionali presenti
DettagliMetodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici
Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE
LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze
DettagliSCIENZA DEI MATERIALI STUDIO DI BAGNABILITA DELL OSSIDO DI GRAFENE
UNIVERSITÀ DEGLISTUDIDIPADOVA Dipartimento di Scienze Chimiche Dipartimento di Fisica ed Astronomia Galileo Galilei Laurea specialistica in SCIENZA DEI MATERIALI STUDIO DI BAGNABILITA DELL OSSIDO DI GRAFENE
DettagliSistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici
Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare
DettagliLe verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI
Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto
Dettagli