1. L AMBIENTE E LA NATURA
|
|
- Paola Tommasina Grillo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1. L AMBIENTE E LA NATURA 1.1 I MONTI DELLA TOLFA Partendo da Civitavecchia, attraverso le stazioni Aurelia e Mole del Mignone, si arriva ad Allumiere, località fra le più importanti dei Monti della Tolfa. Le località principali di questa oasi protetta, Allumiere e Tolfa, sono collegate tra loro e con Civitavecchia mediante frequenti corse dei mezzi pubblici, mentre da Rota a Civitella Cesi i collegamenti sono assai difficoltosi. E possibile spostarsi a piedi e in bicicletta sulle carrozzabili non asfaltate, e a piedi, con una certa difficoltà per la presenza di sassi, rovi e traversine sulla linea ferroviaria ad oggi abbandonata. Forse i Monti della Tolfa costituiscono una tra le aree meno modificate dall uomo, giacché le terre vi sono quasi del tutto spopolate. Più che di monti si può parlare di colline, quantunque si possano osservare nelle loro forme anche da lontano, perché le rupi trachitiche ricche di silice (rappresentano una delle più antiche manifestazioni del vulcanismo dell Antiappennino, i cui apparati sono stati da tempo smantellati) con le loro forme aspre e bizzarre, spesso a fianchi ripidissimi, determinano un paesaggio pittoresco in forte contrasto con quello circostante. I centri abitati più importanti sono arroccati su cocuzzoli, nella parte settentrionale della regione: Allumiere (m 552) e Tolfa (m 484).
2 Intorno a questi centri abitati sono disposte le maggiori elevazioni: Monte le Grazie (m 616), Monte Sassinari (m 526) e Monte Piantangeli (m 515), tra Tolfa e Il Mignone. Addirittura uno sperone dei monti della Tolfa arriva al mare a Capo Linaro; altri spuntoni isolati (qui detti dicchi ) emergono qua e là, come i Sassi, presso uno dei quali sorge l antico Casale denominato appunto il Sasso. Le colline contengono svariati minerali. Vi sono giacimenti di caolino sfruttati per la produzione di cemento bianco. Ma l intensa attività mineraria di un tempo oggi è quasi del tutto assente. Tolfa fu un importante zona mineraria etrusca come dimostrano i resti di villaggi e necropoli sparsi sulle alture che fiancheggiano il fiume Mignone. Sotto l accorta direzione del demanio pontificio Tolfa divenne miniera di Roma e nel 1560 Francesco Boschi riattivò le miniere di ferro con regolare permesso di produzione. L allume nel medioevo serviva alla concia delle pelli; dopo la conquista turca nel 1455, di Focea, che lo esportava in tutti i paesi mediterranei, la scoperta delle ricche cave di Tolfa costituì una ricchezza per la regione tanto che nel 1462 Giovanni da Castro vi fondò il centro di Allumiere. Ma dopo la metà del secolo scorso, l introduzione di altri processi per la concia delle pelli, ha fatto perdere l importanza delle cave tolfesi. Sono frequenti le sorgenti di acque minerali. Le terme di Stigliano si trovano in località solitaria tra pascoli e boschi sul versante orientale dei monti della Tolfa. Le terme sono alimentate da varie sorgenti appartenenti alla categoria delle sulfuree-solfato-alcaline. Il vapore che satura una grotta detta romanescamente Bagnarello viene usato per bagni a vapore. Biotopo segnalato dalla regione Lazio, questo residuo d arcaici vulcani, un tempo sfruttati per l estrazione di ferro, allumite, caolino e cinabro, potrebbe conoscere prospettive migliori con l istituzione da tempo auspicata di un parco naturale. Compresi fra il mare e il lago di Bracciano, i monti della Tolfa hanno un clima senza eccessi né contrasti termici. Le piogge sono abbondanti perché esposti ai venti del II e III quadrante, e in particolare al libeccio, che dominano, in autunno e primavera, le stagioni più umide. Nei boschi prevalgono le querce e in special modo il cerro; una bella faggeta è quella di Allumiere, dove si incontra il faggio ad una delle altitudini più basse del Lazio. Nei fondi dei canjons del Biedano, Marta, Vesca e Mignone crescono cerri, càrpini, ornielli e noccioli.
3 La fauna conta qualche lupo, un discreto numero di martore, di gatti selvatici, di istrici e di volpi. Forse la lontra è scomparsa già da qualche anno. I rapaci sono numerosi: si contano dieci specie, tra le quali quelle del nibbio reale, del lanario, del biancone, dell albanella minore e perfino del rarissimo capovaccaio. 1.2 IL PARCO REGIONALE MARTURANUM L'area protetta è stata istituita nel 1984 con la Legge Regionale n 41; la sua estensione è di ettari contraddistinti da diversi ambienti, i valloni, l'area del prato-pascolo e le sommità delle rocche tufacee, centro storico di Barbarano compreso. All'interno dello splendido scenario naturalistico delle profonde forre fluviali, dalla ricca vegetazione, si trovano le testimonianze archeologiche più rilevanti: la Necropoli etrusca di San Giuliano e la rocca medievale di Marturanum LA GEOLOGIA Il settore più settentrionale del Parco è caratterizzato dalla presenza di vasti plateau di tufo: essi si sono formati con l'accumulo ed il successivo compattamento dei detriti vulcanici del vicino complesso vicano, l'odierno lago di Vico.
4 Sopra gli strati di roccia del Pliocene, calcari, marne e argille, si sono depositate nel Pleistocene grandi quantità di ceneri, lapilli e pomici che, assumendo la consistenza della roccia, hanno dato luogo al "tufo rosso a scorie nere", la caratteristica roccia locale entro cui gli scalpellini etruschi hanno scavato con maestria le grandi camere funerarie e con cui, soprattutto in età medievale, sono state costruite le caratteristiche abitazioni della città abbandonata di Marturanum e dell'attuale Barbarano Romano. Questi strati di roccia tufacea sono stati in seguito profondamente incisi dall'azione erosiva dei corsi d'acqua, di portata notevolmente maggiore nel periodo post-glaciale, che hanno creato delle profonde e spettacolari forre, dalle pareti scoscese alte sino a settanta metri. Lo scavo millenario dei torrenti ha scoperto lo strato di roccia calcarea presente prima delle eruzioni vicane, assai meno erodibile del tufo, caratterizzante il letto dei torrenti stessi e del principale corso d'acqua, il Biedano, affluente del Marta. Su un'alta rocca tufacea sorgeva l'antica Marturanum e su un'altra, assai più scoscesa e quindi più facilmente difendibile dagli attacchi del nemico, Barbarano. Anche il centro storico della medievale Barbarano, cui si accede attraverso una porta cinquecentesca che attraversa le rosse mura merlate, fa parte dell'area protetta. Il settore meridionale del Parco, denominato "il Quarto" dall'antica consuetudine di dividere in quattro parti i territori comunali a seconda dell'uso che se ne faceva, è adibito dall'età medievale al pascolo brado di vacche e cavalli maremmani.
5 Questa pratica secolare ha portato ad una forte alterazione del manto vegetazionale dell'area che, lontano dallo stato climax della vegetazione stessa, si presenta in alcuni tratti come una prateria secondaria, in cui riescono solo a sopravvivere radi boschetti di piante spinose e non commestibili per gli erbivori. In quest'area troviamo la presenza di strati di flysch, con argille, marne e calcari compatti. Rare le lenti di tufo, quasi del tutto asportate dall'azione degli agenti meteorici. La scarsa permeabilità di questo suolo, non trattiene le acque pluviali tanto che nei periodi di magra i piccoli corsi d'acqua sono asciutti, i pascoli si seccano ed i proprietari degli animali al pascolo sono costretti ad alimentare con il fieno tagliato in primavera e conservato i propri capi. Questo territorio, dall'aspetto aspro e selvaggio ed in cui riescono a sopravvivere solo le razze maremmane, temprate dai millenni in un ambiente talvolta ostile, è molto suggestivo e costituisce la caratteristica "Maremma laziale" LA VEGETAZIONE
6 La copertura vegetazionale è condizionata da diversi fattori, tra cui il soleggiamento, il tipo di suolo e l'umidità: distinguiamo così tre ambienti, le forre, il prato pascolo e la sommità degli acrocori tufacei. 1.4.A LE FORRE Sul fondo delle forre c'è un particolare microclima, legato all'elevata umidità ed allo scarso soleggiamento; la permeabilità dei tufi fa in modo che le acque meteoriche ne attraversino gli strati e sgorghino alla base delle pareti di tufo ove sono gli strati calcarei assai meno permeabili. Torrenti e piccoli corsi d'acqua perenni alimentano una fitta vegetazione igrofita tra cui prosperano il carpino nero e quello bianco (Ostrya carpinifolia e Carpinus betulus), il nocciolo (Corylus avellana), l'ontano (Alnus glutinosa), e persino il faggio (Fagus sylvatica), sebbene ci si trovi ben al di sotto del limite altimetrico della specie. Felci di diverse specie, tra cui la rara Osmunda regalis, e verdi muschi, azzurre pervinche, gialle primule, violette, ciclamini fucsia e rosse bacche del pungitopo, colorano nelle diverse stagioni il fitto sottobosco, creando una policromia affascinante che si accende di colore con i rari raggi di sole che riescono a forare la folta chioma degli alberi. Le pareti tufacee esposte al sole ospitano invece una vegetazione più legata al clima mediterraneo: sulle rossastre falesie prosperano, abbarbicati alle rocce, esemplari secolari di leccio (Quercus ilex), bianche fioriture di erica (Erica arborea), vaste formazioni di licheni dal colore arancione acceso. 1.4.B LA SOMMITA DELLE ALTURE TUFACEE Sopra i pianori tufacei si assiste spesso alla coltivazione della vite e dell'olivo, nonché alla presenza di orti e frutteti in cui abili mani riescono a far crescere moltissimi frutti della terra. Nelle aree non sottoposte a coltura, crescono boschetti di roverella (Quercus pubescens) frammisti ad altre piante tipiche della vegetazione mediterranea, tra cui la ginestra (Spartium junceum), il corbezzolo (Arbutus unedo), la fillirea (Phillyrea latypholia), il nespolo nostrano (Mespilus germanica), il biancospino (Crataegus monogyna) e la rosa canina. Diverse le specie legate al clima particolarmente caldo ed asciutto quali il profumatissimo timo (Thymus serpillum), il cisto dai grandi fiori bianchi (Cistus salvifolius) e diverse specie di orchidee selvatiche. 1.4.C IL PRATO PASCOLO Nell'area del Quarto prosperano solo le piante che non sono appetite dagli erbivori che, con l'alimentazione quotidiana, hanno inconsciamente operato una forte selezione che ha favorito le piante spinose o velenose. Tra le prime segnaliamo la marruca (Paliurus spinachristi), il prugnolo (Prunus spinosa), il pero selvatico (Pyrus pyraster), il rovo (Rubus sp.), il biancospino (Crataegus sp.), il melo selvatico (Malus sylvestris) e l'asparago (Asparagus acutifolia). Tra le piante velenose o comunque sgradevoli ricordiamo l'asfodelo (Asphodelus ramosus) e la parte aerea del gigaro (Arum maculatum). Diverse orchidee impreziosiscono il brullo pascolo LA FAUNA
7 Le pareti delle forre ospitano nidi e posatoi di diversi rapaci tra cui la poiana (Buteo buteo) ed il gheppio (Falco tinnumculus); fino alla metà degli anni '70 vi nidificava anche un avvoltoio, il capovaccaio (Neophron percnopterus) o Avvoltoio degli Egizi, che aveva come territorio di nutrimento le vaste estensioni dei pascoli in cui si cibava delle carogne degli animali morti. La netta diminuzione delle attività di allevamento ha fatto mancare il necessario apporto alimentare a quest'animale africano, che ha preferito non trascorrere più in queste zone il periodo estivo. Attualmente due esemplari sono collocati in una grande voliera ai piedi del paese di Barbarano, in vista di una reintroduzione della specie. Tra gli altri rappresentanti dell'avifauna ricordiamo il picchio verde (Picus viridis), il gufo (Asio otus), la civetta (Athene noctua), il barbagianni (Tyto alba), la ghiandaia marina (Coracias garrulus) e la gazza (Pica pica). Nel Parco si trovano diversi mammiferi tra cui il cinghiale (Sus scrofa), il gatto selvatico (Felis silvestris), il tasso (Meles meles), la volpe (Vulpes vulpes) e l'istrice (Istrix cristata). Tra gli anfibi importante la presenza della salamandrina dagli occhiali (Salamandra terdigitata), del tritone (Triturus cristatus, T. italicus, T. vulgaris), dell'ululone a ventre giallo (Bombina variegata) e della raganella verde (Hyla arborea). Tra i serpenti troviamo la biscia dal collare (Natrix natrix), il cervone (Elaphe longissima quatuorlineata) e la luscengola (Anguis fragilis). Presenti esemplari di tartaruga terrestre (Testudo hermanni). La limpidezza e pulizia di alcuni corsi d'acqua è testimoniata tra l'altro dalla presenza di larve di tricotteri, insetti che allo stadio larvale vivono nelle acque basse e calme costruendosi una teca di sassolini o frammenti legnosi. 1.6 LE RISORSE STORICO-ARCHEOLOGICHE Una particolarità del Parco Marturanum è quella di avere rilevanti testimonianze del passato immerse in un ambiente naturale assai ben conservato. Passeggiando lungo i sentieri naturalistici si resta stupefatti dalle facciate rupestri delle tombe etrusche i cui ingressi oscuri si aprono improvvisi tra la vegetazione. L'unicità poi della Necropoli
8 è quella di offrire un panorama completo sullo sviluppo dell'architettura funebre di questo popolo, dalle tombe a pozzo e fossa dell'età del Ferro ai grandi tumuli orientalizzanti, dalle tombe a rupestri arcaiche a quelle a dado ellenistiche: scendendo nel fondo della forra sembra di scendere nel tempo, dal VII al III secolo a.c.. Circondata dalle numerose necropoli è la rocca di San Giuliano, dalle imponenti mura difensive in tufo, forse sede dell'abitato etrusco, in seguito di quello medievale di Marturanum, abbandonato all'inizio del II millennio per motivi di sicurezza a favore del sito dell'attuale Barbarano: sulla rocca restano le suggestive strutture della chiesa romanica di San Giuliano, dalla struttura semicrollata a tre navate, con pitture del XIV e XV secolo. Accanto ad essa un romitorio dove, sembra, abbia dimorato un eremita fino alla fine del secolo scorso: dal piccolo balcone lo sguardo, rivolto attorno a 360, spazia sul settore settentrionale dell'area protetta, non disturbato da alcuna costruzione ed opera dell'uomo. Nel settore meridionale del Parco (area del Quarto) rimangono i resti del tracciato romano della Via Clodia che, dopo aver attraversato i pascoli, scompaiono nel Bosco della Bandita, una cerreta ad alto fusto.
Parco Regionale di Marturanum Comune di Barbarano Romano (VT)
INTEGRATED LANDSCAPE PARK. A PLAN FOR AN INNOVATIVE AND RESPONSIBLE LANDSCAPE GOVERNANCE OF "MARGINAL" AREAS PROGETTO LANDSIBLE meeting del 21 ottobre 2006, Chiusa Pesio Parco Regionale di Marturanum Comune
DettagliVIVAIO. Specie arboree V 001 1,00 5,00 10,00. Piccolo * Medio * Grande * Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE 1,00 5,00 10,00
VIVAIO Specie arboree V 001 Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE * * * V 002 Fam. Aceracee Acero Italiano ACER OPALUS V 003 V 004 V 005 V 006 Fam. Aceracee Acero Minore ACERO MONSPESSULANUM Fam.
DettagliSpett.le Consiglio Regionale del Lazio Segreteria Generale Via della Pisana, Roma. Roma, 16/02/2010
Spett.le Consiglio Regionale del Lazio Segreteria Generale Via della Pisana, 1301 00163 Roma Roma, 16/02/2010 Oggetto: Progetto Territoriale Ippovia Valle degli Etruschi L Associazione Terre d Etruria
DettagliRifugio Escursionistico Riserva Naturale del Pigelleto Monte Amiata -
La Riserva Naturale del Pigelleto La Riserva Naturale del Pigelleto, istituita dalla provincia di Siena nel 1996, è collocata sul versante sud occidentale del Monte Amiata e si estende per 862 Ha ad una
DettagliAnello sulla Montagna dei Fiori
Anello sulla Montagna dei Fiori Monti Gemelli DATA ESCURSIONE: ORA PARTENZA: RITROVO: DISLIVELLO: DISTANZA: DIFFICOLTA TECNICA: DURATA: ACCOMPAGNATORI: Equipaggiamento Consigliato: 8 Giugno 2014 7.30 Parcheggio
DettagliIl Parco Regionale di Portofino
Scuola 21: Un mondo biodiverso Esplorazione dell argomento e Problematizzazione: Visita al Parco Regionale di Portofino Il Parco Regionale di Portofino Dove Il Parco di Portofino è situato 30 Km a levante
DettagliZone fitoclimatiche GLI AR I BUSTI DEL CAS C T AS ANETUM T
Zone fitoclimatiche GLI ARBUSTI DEL CASTANETUM IL TERRITORIO ITALIANO La morfologia e le condizioni climatiche sono così varie che sono presenti numerosi ecosistemi. La vegetazione si è diffusa e affermata
DettagliA SCUOLA NEI PARCHI: GUARDIANI DELLA NATURA. Progetto didattico a.s Classe 5 Istituto Scolastico Paritario Santa Maria della Pieve
A SCUOLA NEI PARCHI: GUARDIANI DELLA NATURA Progetto didattico a.s. 2013-2014 Classe 5 Istituto Scolastico Paritario Santa Maria della Pieve CHE COS È VALLEVECCHIA ValleVecchia è un area costiera protetta.
DettagliI laghi EUROPA CROAZIA. Plitvicedi Maria Luisa Vargiu. giugno GEOMONDO - 26
I laghi EUROPA CROAZIA di Plitvicedi Maria Luisa Vargiu giugno 2011 - GEOMONDO - 26 Non molto lontano dai nostri confini (circa 215 km da Trieste) possiamo raggiungere un luogo di particolare bellezza
DettagliCiascuna visita ha inizio con la proiezione di un breve filmato introduttivo.
Percorsi di visita Percorsi di visita La durata complessiva di ciascun percorso include i trasferimenti e la sosta ristoro, durante la quale (dalle ore 12.30 alle ore 14.30 a seconda del percorso) è possibile
DettagliFARNIA - Quercus robur. NOCCIOLO - Corylus avellana. "Sono un arbusto alto fino a 7 metri, vivo dalla pianura alla montagna,
FARNIA - Quercus robur "Sono la pianta più importante del bosco di pianura, sono alta e forte e ho una bella chioma, in autunno perdo le foglie, con il mio legno si costruiscono mobili e si accendono i
DettagliI grandi biomi terrestri
I grandi biomi terrestri BIOMA: complesso di ecosistemi di un area geografica caratterizzato dalla vegetazione dominate. Si distinguono per alcune caratteristiche delle piante quali struttura (le forme
DettagliGRUPPI GARGANO. Una serie di escursioni per piccoli e grandi gruppi tra borghi antichi, riserve naturali, parchi marini e siti archeologici.
GRUPPI GARGANO Una serie di escursioni per piccoli e grandi gruppi tra borghi antichi, riserve naturali, parchi marini e siti archeologici. La Foresta Umbra Cuore verde del Parco Nazionale del Gargano,
DettagliEtna Tour escursione e Parco dell Etna: Le querce secolari di monte Egitto
Etna Tour escursione e Parco dell Etna: Le querce secolari di monte Egitto Il percorso è ubicato sul versante occidentale dell Etna, a quote comprese fra i 1.150 m. slm e i 1600. Un itinerario affascinante,
DettagliErickson. Cosa studia la geografia, gli spazi terrestri e gli spazi acquatici. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes
Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Carlo Scataglini GEOGRAFIA facile per la classe TERZA Cosa studia la geografia, gli
DettagliSCOPRI CON NOI IL MAGREDO
SCOPRI CON NOI IL MAGREDO DOVE SI TROVANO I magredi si trovano nell alta pianura pordenonese del Friuli. Sono situati tra i greti dei torrenti Cellina e Meduna, tra i piedi delle Prealpi e le risorgive.
DettagliELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO
ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ALLEGATO C ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera 30a 60020 SIROLO (AN) TEL. 071.9331161 FAX.
Dettagli1.1 Paesaggio e Clima
1.1 Paesaggio e Clima La prevalente origine vulcanica del territorio della provincia di Viterbo tenderebbe a favorire una certa omogeneità floristico-vegetazionale che è invece arricchita dalla presenza
DettagliVegetazione Forestale Emiliana
Vegetazione Forestale Emiliana Fascia collinare Le definizioni di bosco, arbusteto e cespuglieto, definite nelle PMPF (L.R. 4 settembre 1981, n. 30) sono le seguenti: I boschi sono definiti in base a una
DettagliEL 02d: RELAZIONE TECNICA FORESTALE
COMUNE DI MONTALCINO Provincia di Siena VARIANTE AL P.R.G. VIGENTE RELATIVA A SOTTO-ZONA Sotto-zona C4c ricettiva alberghiera di Castiglion del Bosco in loc. Castiglion del Bosco - (art. 60 comma c4c)
DettagliPerimetro dell azienda agricola La Casetta con i fabbricati aziendali visibili in parte
Azienda Agricola La Casetta L azienda agricola La Casetta si trova a circa 1,5 km da Montecastelli Pisano. Il piccolo borgo, - fondato tra il 1186 e il 1204 per opera del vescovo Ildebrando e del conte
DettagliSCHEDA DI RILEVAMENTO FAUNISTICO
Allegato 3 - LA COMPONENTE FAUNISTICA DEL SIC DEI MONTI DELLA MADDALENA POR CAMPANIA 2000-2006 MISURA 1.9-PROGETTI MONOSETTORIALI REGIONE CAMPANIA MISURA 1.9 PROGETTI MONOSETTORIALI Recupero, valorizzazione
DettagliIl bosco è un terreno coperto di alberi, arbusti e anche luogo di relazioni tra animali e vegetazione; ad esempio gli scoiattoli che vivono tra le
Il bosco è un terreno coperto di alberi, arbusti e anche luogo di relazioni tra animali e vegetazione; ad esempio gli scoiattoli che vivono tra le chiome degli alberi, o i picchi che trovano sotto la corteccia
DettagliI Nostri monumenti botanici: il Leccio ed il Pioppo Bianco - Comune di Sant'Antioco Martedì 04 Maggio :00
Continua la presentazione delle specie più importanti dell isola di Sant Antioco con una delle due querce, il Leccio, e una nota sul Pioppo bianco. Quercus ilex L. Nome italiano - Quercia, Leccio Nome
DettagliITINERARI NATURALISTICI A SAN GIULIANO TERME
ITINERARI NATURALISTICI A SAN GIULIANO TERME Il territorio del Comune di San Giuliano Terme, posto al centro degli itinerari della Strada dell Olio Monti Pisani, offre un ampia gamma di itinerari naturalistici
DettagliUN VIAGGIO IDEALE: 1. Lo studio del paesaggio
UN VIAGGIO IDEALE: 1. Lo studio del paesaggio 1 Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell avere nuovi occhi (Marcel Proust) 2 Questi nuovi occhi ci serviranno per leggere
DettagliIL CLIMA MEDITERRANEO MEDITERRANEA
IL CLIMA MEDITERRANEO E LA MACCHIA MEDITERRANEA Il clima mediterraneo, secondo la classificazione climatica è il meno esteso dei climi temperati. È caratterizzato da un lungo periodo di siccità estiva
DettagliLa montagna. Ghiacciai. Clima e vegetazione
La montagna Le montagne sono disposte in modo ordinato lungo una catena montuosa o in un massiccio (non in linea). I rilievi sono costituiti da versanti delimitati in cima dai crinali (o spartiacque) e
DettagliMATERA - MONTESCAGLIOSO "La via dei pellegrini" tra santuari, chiese rupestri e masserie fortificate
Itinerario I MATERA - MONTESCAGLIOSO "La via dei pellegrini" tra santuari, chiese rupestri e masserie fortificate Lunghezza totale del percorso: Km 15 grado di difficoltà: EEA (escursionisti esperti con
DettagliDIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO LABORATORIO DI ETOLOGIA v. Accademia Albertina, 13-10123 TORINO - Italy Tel. Prof. C. Giacoma (011) 6704558 Laboratori (011)
DettagliITALIA Terme di Maremma
Terme di Maremma di Paolo Castellani luglio - agosto - 2011 - GEOMONDO - 54 Le acque calde provenienti dai plutoni vulcanici del Monte Amiata e dei Monti Vulsini regalano all entroterra della Maremma un
DettagliParco Regionale del Conero. Una passeggiata tra Mare e Monti tra Natura e Cultura
Parco Regionale del Conero Una passeggiata tra Mare e Monti tra Natura e Cultura Itinerari Gli Itinerari sono principalmente in discesa e comunque con poca pendenza in modo da poter godere maggiormente
DettagliFEDERAZIONE REGIONALE CAMPEGGIATORI BASILICATA IN COLLABORAZIONE CON I CLUB FEDERATI INVITA I SOCI A UN EVENTO DI REGIONE BASILICATA
FEDERAZIONE REGIONALE CAMPEGGIATORI BASILICATA IN COLLABORAZIONE CON I CLUB FEDERATI INVITA I SOCI A UN EVENTO DI REGIONE BASILICATA PROGETTO REGIONALE DIPARTIMENTO AGRICOLTURA COMUNE DI RAPONE DAL PAESE
DettagliLA PIANURA PADANA SI ESTENDE TRA LE ALPI E L APPENNINO SETTENTRIONALE
LA PIANURA PADANA SI ESTENDE TRA LE ALPI E L APPENNINO SETTENTRIONALE MILIONI DI ANNI FA C ERA IL MARE, I DETRITI TRASPORTATI DAI FIUMI CHE SCENDEVANO DALLE MONTAGNE SI SONO ACCUMULATI SUL FONDO DEL MARE
DettagliLa carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda.
La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda. paesaggio alpino = verde paesaggio appenninico = rosso paesaggio padano = giallo paesaggio
Dettagli- Censimento degli alberi monumentali - Uso del suolo
Dott. Marco Bagnoli - Censimento degli alberi monumentali - Uso del suolo ALBERI MONUMENTALI Quadro normativo: - la legge n. 60 del 1998 della Regione Toscana definisce alberi monumentali di alto pregio
Dettagli3.4 Gli Habitat tutelati Nel presente paragrafo vengono riportate le informazioni in nostro possesso relative alla aree naturali tutelate.
3.4 Gli Habitat tutelati Nel presente paragrafo vengono riportate le informazioni in nostro possesso relative alla aree naturali tutelate. 3.4.1 La Rete Natura 2000 La Regione Lazio con D.G.R. 2146 del
DettagliRepertorio Cartografico REGIONE UMBRIA
Repertorio Cartografico REGIONE UMBRIA Geografia regionale È una tra le più piccole regioni italiane e l unica, dell Italia peninsulare, a non essere bagnata dal mare. I suoi abitanti contano circa 815.000
DettagliGLI AMBIENTI IN EUROPA E NEL MONDO LA TUNDRA LA TAIGA LA PRATERIA E LA STEPPA LA FORESTA DI CADUCIFOGLIE...
GLI AMBIENTI IN EUROPA E NEL MONDO LA TUNDRA...- 1 - LA TAIGA...- 2 - LA PRATERIA E LA STEPPA...- 3 - LA FORESTA DI CADUCIFOGLIE...- 4 - L AMBIENTE ATLANTICO...- 5 - L AMBIENTE MEDITERRANEO...- 6 - L A
DettagliIl week-end con le escursioni dei Millenari di Puglia tra mare, ulivi, sentieri, grotte panoramiche e la collina di Caranna
Il week-end con le escursioni dei Millenari di Puglia tra mare, ulivi, sentieri, grotte panoramiche e la collina di Caranna In bici in natura tra il mare e gli ulivi da Masseria Lamasanta SABATO 21 MARZO
DettagliUna mattinata a Casa Marina nel Parco Regionale dei Colli Euganei.
Una mattinata a Casa Marina nel Parco Regionale dei Colli Euganei. Percorso Albero e Bosco Pluriclasse: Classi 2^ e 3^ Il 7 aprile eravamo tutti entusiasti. La tensione iniziò a salire ancora di più dopo
DettagliLIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072
LIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072 Workshop tecnico, Ancona 30 ottobre 2013 Foto: Luisa Vielmi Annette
DettagliIL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli
IL GIARDINO ROCCIOSO QUANDO È NATO? Origini che risalgono al Rinascimento (1350-1550); ricchi Signori collezionavano pietre, spugne, conchiglie, ossa di animali acquatici, ecc Periodo del paesaggismo inglese
DettagliTra Terra e Mare. Itinerari storico-naturalistici alla scoperta della Pausilypon Imperiale...
Tra Terra e Mare Itinerari storico-naturalistici alla scoperta della Pausilypon Imperiale... 1. ITINERARI STORICO-NATURALISTICI AL PARCO ARCHEOLOGICO DEL PAUSILYPON Si parte dall ingresso della Grotta
DettagliArcipelaghi e isole d Italia
L Isola di Vulcano, in primo piano, nelle Eolie. La penisola italiana è circondata, oltre che dalla Sicilia e dalla Sardegna, che sono le isole più grandi del Mediterraneo, anche da numerosi arcipelaghi
DettagliBiologia Ecologia. Zoologia BIOLOGIA MARINA. Protezione ambiente. Chimica. Oceanografia
Zoologia Biologia Ecologia BIOLOGIA MARINA Protezione ambiente Oceanografia Chimica L acqua ricopre il 71% della superfice terrestre, 360 milioni km 2 suddivisi in 5 Oceani Oceano Artico Mare Glaciale
DettagliLE FORME DEL TERRITORIO
VOLUME 1 CAPITOLO 1 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE LE FORME DEL TERRITORIO 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: carta geografica... altezza...
DettagliPROGETTO per la rappresentazione della flora sul percorso naturalistico verso Monte Cacume
Associazione Regione Lazio Istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento Progetto Uno PROGETTO per la rappresentazione della flora sul percorso naturalistico verso Monte Cacume Scuola: Patrica Capoluogo
DettagliSpesso la pianura è attraversata da corsi d'acqua e per questo è un ambiente favorevole a molte attività umane e soprattutto all'agricoltura.
LA PIANURA La pianura ha un'altitudine inferiore a 200 metri. In pianura non ci sono i rilievi. Le strade sono comode, molto trafficate, poco tortuose e prive ripide salite e discese. Ci sono autostrade,
DettagliALLEGATO 9.1 - CARATTERISTICHE STAZIONALI, DEL SOPRASSUOLO E COSTI DI UTILIZZAZIONE PER LE PARTICELLE DELLE AREE SPERIMENTALI MOGFUS
ALLEGATO 9.1 - CARATTERISTICHE STAZIONALI, DEL SOPRASSUOLO E COSTI DI UTILIZZAZIONE PER LE PARTICELLE DELLE AREE SPERIMENTALI MOGFUS Provincia Comune Località Ente gestore Quota Descrizione Area Sperimentale
DettagliLE TORBIERE DI MARCARIA & I LAGHI DI MANTOVA
LE TORBIERE DI MARCARIA & I LAGHI DI MANTOVA PARCO DEL MINCIO Il Parco regionale del Mincio è un area naturale protetta della Lombardia situato nella provincia di Mantova. Interessa la valle del fiume
DettagliTOUR NELLE OASI WWF DELLA MAREMMA. per GRUPPI
TOUR NELLE OASI WWF DELLA MAREMMA per GRUPPI Le Oasi WWF della Laguna di Orbetello e quella del Lago di Burano rappresentano non solo zone umide ricche di biodiversità, ma anche fra le più accoglienti
DettagliI rilievi. Mondadori Education
I rilievi I rilievi italiani che superano i 600 m di altezza sono suddividi tra le Alpi, che si estendono da ovest a est nella parte settentrionale della penisola, e gli Appennini, che invece la attraversano
DettagliIl clima sulla Terra. e i diversi ambienti
Il clima sulla Terra e i diversi ambienti L'uomo ha tracciato idealmente altre linee per potersi meglio orientare sulla terra: queste linee si chiamano paralleli e meridiani. Meridiani e paralleli formano
DettagliCORTONA TAPPA 34 CORTONA POZZUOLO. Regione: Toscana Prov. Arezzo. Km 24,5 Dislivello Percorso E
CORTONA Regione: Toscana Prov. Arezzo TAPPA 34 CORTONA POZZUOLO Km 24,5 Dislivello +220-360 Percorso E Antichissima città etrusca e principale centro culturale e turistico della Val di Chiana aretina,
DettagliUnità 8 - Il clima e le sue variazioni
1 1. I climi del pianeta: le fasce climatiche Nella Terra si distinguono in base alla latitudine: 5 GRANDI FASCE CLIMATICHE delimitate da isoterme 1 FASCIA CALDA TROPICALE 2 FASCE TEMPERATE 2 FASCE FREDDE
DettagliCHIOMA E PORTAMENTO FOGLIE FIORI FRUTTI FLORA ENDEMICA. Fino a 3 m Fino a 2 m Espanso Foglia caduca Eliofilo Xerotollerante
ARBUSTO MEDIO FOGLIE CADUCHE PALIURUS SPINA CHRISTI Spinacristi, Marruca FLORA ENDEMICA Fino a 3 m Fino a 2 m Eliofilo Xerotollerante Primaverile. Fiori a cinque petali di colore giallo riuniti in piccoli
DettagliSCHEDA DI OFFERTA PREZZI UNITARI
Fornitura franco cantiere di alberi delle seguenti specie: Quercus robur in zolla-rete coltivata in vaso air pot con almeno 6 trapianti, circonferenza fusto 60-70 cm altezza complessiva 700-900 cm larghezza
DettagliGLI APPENNINI. Completa la mappa degli Appennini e usala per lo studio. Si dividono in: Gran Sasso. Maiella. Vesuvio
GLI APPENNINI Completa la mappa degli Appennini e usala per lo studio. Si estendono per 1300km dalla alla. Ligure: montagne che scendono ripide verso il mare, coltivate con. Toscano: caratterizzato dalle
DettagliIl Rifugio Alpino Castellonchio è situato al interno del complesso demaniale Giogo-Casaglia, uno
Floraefauna 09/13 2 Base Scout Castellonchio - Flora e fauna 1. Le foreste del Giogo Casaglia 2. La flora 3. La fauna 1. Le foreste del Giogo Casaglia Il Rifugio Alpino Castellonchio è situato al interno
DettagliTemperato freddo con estate calda
nivale seminivale Temperato freddo con inverno lungo Temperato fresco Temperato freddo con estate calda Arido freddo Mediterraneo Arido caldo Tundra Taiga Foresta temperata Steppa Macchia mediterranea
DettagliAttività aggiuntive Nuovo Gulliver News n Gennaio Dopo l osservazione delle immagini, completa la tabella scrivendo le differenze.
3 a geografia Attività aggiuntive Nuovo Gulliver News n. 174 - Gennaio 2016 ATTIVITÀ n. 1 Dopo l osservazione delle immagini, completa la tabella scrivendo le differenze. ELEMENTI COLLINA MONTAGNA CIME
DettagliGLI ALBERI DI CASCINA MOGLIONI
! GLI ALBERI DI CASCINA MOGLIONI!! È grande il popolo degli alberi; sparso dalle paludi alle vette, dai climi torridi a quelli gelidi; innumerevoli alberi sulla terra in migliaia di specie. ( ) Se loro
DettagliLAZIO 5 Aprile 1988, n. 18 TUTELA DI ALCUNE SPECIE DELLA FAUNA MINORE
LAZIO 5 Aprile 1988, n. 18 TUTELA DI ALCUNE SPECIE DELLA FAUNA MINORE Art. 1 La Regione persegue il fine di assicurare la conservazione della flora e della fauna selvatica minore e del loro habitat con
Dettagliil bosco visto da Montalcino
il bosco visto da Montalcino Metà del territorio del Comune di Montalcino, cioè 12.000 ettari, è coperto da bosco la caratteristica macchia mediterranea dove crescono spontanee centodue specie di piante
DettagliNel Parco del Gran Paradiso vivono protetti: aquile reali, stambecchi, camosci.
Animali in pericolo Leggi e rifletti; poi, dopo aver colorato la cartina, ritaglia e incolla i nomi degli animali in corrispondenza del Parco nel quale vengono protetti. EDUCAZIONE AMBIENTALE Nel Parco
DettagliI Fontanili VALORE ECOLOGICO DEI CORSI D ACQUAD. Rogge. Fontanili. elevato valore reale o potenziale ELEMENTI DELLA RETE ECOLOGICA
Crema 26 febbraio 2008 I Fontanili dott. agr. Giambattista Merigo Studio Agriter VALORE ECOLOGICO DEI CORSI D ACQUAD Rogge Fontanili elevato valore reale o potenziale ELEMENTI DELLA RETE ECOLOGICA AMBIENTI
DettagliL'acqua che scende dal cielo (pioggia, neve) finisce nel mare (acque esterne) o sulla superficie terrestre formando:
L'acqua che scende dal cielo (pioggia, neve) finisce nel mare (acque esterne) o sulla superficie terrestre formando: 1) laghi 2) fiumi 3) falde acquifere LE FALDE ACQUIFERE L'acqua penetra nel terreno
DettagliI Vulcani. Del Mediterraneo
I Vulcani Del Mediterraneo Il vulcano è una struttura geologica complessa generata all'interno della crosta terrestre dalla risalita, in seguito ad attività eruttiva, di massa rocciosa fusa, il magma,
DettagliClimi e ambienti. Tempo atmosferico e clima
Climi e ambienti Tempo atmosferico e clima Il tempo atmosferico indica le condizioni meteorologiche di un luogo per un periodo di tempo molto breve. Quando in un luogo c è il sole, ad esempio, diciamo
DettagliI BIOMI. La tundra e La foresta decidua temperata
I BIOMI La tundra e La foresta decidua temperata Cos è un bioma? Prima di tutto iniziamo dicendo cos è un bioma. Un BIOMA e' un ambiente terrestre individuato e classificato dalle modalita di crescita
Dettaglilessico di base in piccoli testi il rilievo
il rilievo Montagna /monte Catena montuosa Massiccio Vetta / cima Territorio Rilievo Colle / collina Pianura Sul livello del mare Forma / formare Comprendere Sul territorio vivono gli esseri viventi: uomini,
DettagliSulla Terra possiamo distinguere quattro parti strettamente connesse tra loro: 1. idrosfera 2. atmosfera 3. litosfera 4. biosfera Possiamo definire
IL SISTEMA TERRA Sulla Terra possiamo distinguere quattro parti strettamente connesse tra loro: 1. idrosfera 2. atmosfera 3. litosfera 4. biosfera Possiamo definire la Terra un sistema, cioè un insieme
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze della terra e dell ambiente Corso di laurea triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura Uso delle aree aperte da parte di medio mammiferi nel
DettagliINFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE
REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano
DettagliTrattativa Riservata. Rif Casali di lusso in vendita a Cetona.
Rif 0406 Casali di lusso in vendita a Cetona www.villecasalirealestate.com/immobile/405/casali-di-lusso-in-vendita-a-cetona Trattativa Riservata Area Crete Senesi Comune Provincia Regione Nazione Cetona
DettagliCamargue. Il delta del Rodano nella regione della Camargue
Camargue Il delta del Rodano nella regione della Camargue La Camargue è la zona umida a sud di Arles, in Francia, fra il Mar Mediterraneo e i due bracci del delta del Rodano. Il braccio orientale si chiama
DettagliALLA SCOPERTA DEL PARCO DEI MUGHETTI PROGRAMMA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LE SCUOLE DEI COMUNI DEL PARCO
ALLA SCOPERTA DEL PARCO DEI MUGHETTI PROGRAMMA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LE SCUOLE DEI COMUNI DEL PARCO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 INTRODUZIONE Tra le finalità istitutive del Parco dei Mughetti è compresa
DettagliScuola Secondaria di Primo Grado Classe 1^ sezione E Anno scolastico 2012-13 La storia La Villa Reale e le Ville La vegetazione La fauna Il Lambro e i corsi d acqua Le attrezzature sportive L idea del
DettagliCORSO APICOLTURA 2015
PAOLO CHIUSOLE & GABRIELE DEIMICHEI CORSO APICOLTURA 2015 FLORA D INTERESSE APISTICO SECONDA LEZIONE ROVERETO - MERCOLEDÌ 18/03/2015 L apicoltore deve oltre che lavorare bene con le api, anche conoscere
DettagliCOMUNE DI PITIGLIANO PROVINCIA DI GROSSETO. REGOLAMENTO URBANISTICO Norme. Appendice B6 Elenco delle essenze vegetazionali tipiche
COMUNE DI PITIGLIANO PROVINCIA DI GROSSETO REGOLAMENTO URBANISTICO Norme. Appendice B6 Elenco delle essenze vegetazionali tipiche gennaio 2015 Regolamento urbanistico Appendice B6. Elenco delle essenze
DettagliLUBRIANO. Km 19/16,2 dislivello Percorso E. Regione: Lazio Prov. Viterbo TAPPA 40 LUBRIANO-CIVITA - MONTEFIASCONE
LUBRIANO Regione: Lazio Prov. Viterbo TAPPA 40 LUBRIANO-CIVITA - MONTEFIASCONE Km 19/16,2 dislivello +430-230 Percorso E Lubriano è un comune di 956 abitanti della provincia di Viterbo, situato sulle verdi
DettagliLIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072
LIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072 RAPPORTO TECNICO DELLE ATTIVITA SVOLTE 2013 2015 Foto: Luisa Vielmi
DettagliCarta di identità Nome: tartaruga
Carta di identità Nome: tartaruga TARTARUGHE IN ITALIA In Italia, sono state importate nel corso dei decenni numerose specie diverse di tartarughe, ma le sole specie di tartarughe autoctone italiane sono:
DettagliPASSO DOPO PASSO A PIEDI NELLA TUSCIA LAZIO ITALY
PASSO DOPO PASSO A PIEDI NELLA TUSCIA LAZIO ITALY Via Francesco Petrarca,22 01033 Civita Castellana Vt Lazio tel. 0761 516188-599297 fax 0761 517555 e-mail info@quartospazio.com - www.quartospazio.it TUSCIA
DettagliIPPOVIE - INFO & COSTI
IPPOVIE - INFO & COSTI Campo del Gavazzi Prezzo: 55 Durata: 2 ore e 30 minuti Cos è incluso nel prezzo: L itinerario a cavallo tra gli animali selvatici con degustazione vino e formaggi. Il costo è comprensivo
DettagliPhillyrea angustifolia L. Arbutus unedo L. Pistacia lentiscus L. Ruscus aculeatus L.
Le specie mediterranee presentano diversi ritmi fenologici Specie sclerofille sempreverdi (es. Arbutus unedo L., Phillyrea spp., Pistacia lentiscus L., Ruscus aculeatus L.) che limitano la loro attività
DettagliCampagnano di Roma Dintorni
Campagnano di Roma Dintorni Localita vicine a Campagnano di Roma B Formello C Magliano D Mazzano G Sacrofano Lago di Bracciano: laghi vicino a Campagnano di Roma Il lago di Bracciano è situato nel complesso
DettagliBOSCHI RESIDUI COLLINARI DEL PAESAGGIO AGRARIO SUBCOSTIERO TRA IL TORRENTE ARZILLA E IL FIUME METAURO (COMUNE DI FANO PU)
UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Agraria Corso di laurea in Scienze Forestali ed Ambientali BOSCHI RESIDUI COLLINARI DEL PAESAGGIO AGRARIO SUBCOSTIERO TRA IL TORRENTE ARZILLA E IL FIUME METAURO
DettagliALLEGATO 1. Specie vegetali
ALLEGATO 1. Specie vegetali Classificazione delle specie vegetali in relazione sia alle caratteristiche della specie botanica sia in relazione al contesto territoriale bolognese. Classificazione in base
DettagliUn sistema di canali principali che partono dalle bocche di porto, attraverso una rete di canali minori, penetrano sino nelle aree più interne Nella
La Laguna di Venezia La laguna di Venezia è un ambiente umido che si trova lungo la costa del mare Adriatico e che comunica con il mare attraverso dei varchi chiamati bocche di porto. Un sistema di canali
DettagliSENTIERI DEL MONTE SISERNO
SENTIERI DEL MONTE SISERNO P1 (centro abitato 236 m s.l.m.-sella 695 m s.l.m) Raccontato dai ragazzi del Progetto EUREKA 25 novembre 2009 Per attraversare il monte Siserno c'è una strada che parte da Villa
DettagliParco Nazionale del Circeo
Parco Nazionale del Circeo Geografia del parco Situato lungo la costa tirrenica del Lazio, comprende la zona di Latina, Sabaudia, Terracina e Anzio e costituisce una delle aree nazionali protette in Italia
DettagliProposte di istituzione di nuovi Monumenti Naturali Laghetti in località Semblera proposta di istituzione di Monumento Naturale Procedimento Amministrativo L istituzione di Monumenti Naturali è normata
DettagliSimboli cartografici
Simboli cartografici Autostrada Strada riservata ai veicoli a motore. SGC Strada di Grande Comunicazione S.S. Strade Strada Statale Strade Importanti; Altre Strade Carrarecce; Sentieri Strade in genere
DettagliCASTELFRANCO MUSEI UN MUSEO PER LA SCUOLA PROPOSTE DIDATTICHE PER L ANNO SCOLASTICO
CASTELFRANCO MUSEI UN MUSEO PER LA SCUOLA PROPOSTE DIDATTICHE PER L ANNO SCOLASTICO 2016-2017 Per l anno scolastico 2016-2017 i musei del Comune di Castelfranco di Sotto propongono una serie diversificata
DettagliL AMBIENTE E GLI ECOSISTEMI
L AMBIENTE E GLI ECOSISTEMI Ci sono moltissimi esseri viventi come le piante, gli animali e gli uomini, che abitano insieme. Questi organismi vivono in luoghi diversi che si chiamano ambienti. I pesci
Dettaglicisterna del Comune - ripetitore Tempa rossa iazzo del Comune Masseria Murgia Gattini
1. Da Iazzo a Iazzo E un itinerario affascinante, che ci porta nel cuore del Parco in una zona poco antropizzata e, per questo regno indiscusso di numerose specie animali e vegetali. La presenza dell uomo,
DettagliDalla storia sappiamo che le antiche civiltà si svilupparono lungo i fiumi.
La collina è un rilievo alto dai 200 ai 600 metri. Di solito tra le montagne e la pianura ci sono le colline. Come in pianura anche in collina l uomo costruisce case e coltiva la terra. A questa altezza
DettagliLEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ
LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ DELLA TERRA. E ALIMENTATO DA FIUMI CHIAMATI IMMISSARI, DA SORGENTI, DA GHIACCIAI
Dettagli