pag. 1/7 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2012

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "pag. 1/7 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2012"

Transcript

1 pag. 1/7 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2012 luglio 2012

2 pag. 2/7 Premessa Il presente protocollo integra e parzialmente modifica le linee operative indicate nel precedente (versione giugno 2011), sulla base dell esperienza e delle criticità osservate e discusse collettivamente. Scopo del protocollo rimane quello di favorire l identificazione precoce del maggior numero possibile dei casi di malattie trasmesse da vettori nel nostro territorio, facilitando in tal modo la presa in carico clinica dei pazienti e la sorveglianza epidemiologica, e permettendo di intraprendere tempestivamente le necessarie misure di controllo ove fosse necessario, in sinergia con la sorveglianza entomologica e veterinaria. Razionale I dati di sorveglianza 2011 sono riportati sinteticamente in Tabella 1. Le principali criticità osservate, e discusse in due successive riunioni presso la Direzione Prevenzione, sono state: a) Mancata compilazione in molti casi delle schede di notifica, soprattutto per i casi negativi ai test di primo livello (mancanza di denominatore); b) Inadeguatezza del flusso informativo (esiguo numero di schede pervenute alla Direzione Prevenzione tra quelle compilate); c) Sottonotifica, in particolare, delle febbri di West Nile rispetto ai casi neuroinvasivi; d) Irregolare insufficiente raccordo con le strutture deputate alla sorveglianza entomologica. Principali soluzioni proposte alle criticità osservate Per rispondere alle criticità sopra segnalate, si sono convenute le seguenti modifiche alle linee operative previste (il precedente protocollo rimane naturalmente valido per tutti gli aspetti non modificati). Il sistema di notifica e richiesta esami viene semplificato. In particolare: a) non si richiede più la compilazione della scheda completa di notifica per i casi possibili di dengue e chikungunya risultati negativi ai test rapidi, ma solo la compilazione di una tabella riassuntiva da parte delle U.O. Malattie Infettive e dei Laboratori di Microbiologia (allegato 4). La scheda di notifica andrà compilata per i casi risultati positivi ai test rapidi e che quindi saranno inviati al Laboratorio di riferimento di Padova. Il caso probabile di dengue o chikungunya viene segnalato in tempo reale per fax al SISP, il quale provvederà a segnalarlo per la stessa via alla Direzione Prevenzione, ma anche all IZSV di Legnaro a un numero di telefono dedicato. L IZSV segnalerà alla Direzione Prevenzione e al SISP, via fax e via mail se, in base alla densità vettoriale della zona da cui proviene il caso, è necessario avviare le misure di controllo vettoriale prima della conferma del caso. b) per quanto riguarda le febbri da WNV, si utilizzerà una scheda semplificata per la richiesta di esami di I e di II livello (allegato 6), mentre la scheda di notifica (allegato 7) verrà compilata dal medico dell U.O. Malattie infettive/tropicali, che la trasmetterà al SISP, solo per i casi confermati, questo anche alla luce dell alto tasso di falsi positivi ai test ELISA di I livello. c) Settimanalmente, la Direzione Prevenzione invierà una mail a tutti i referenti dei Laboratori di Microbiologia/U.O. Malattie Infettive per chiedere se vi siano stati nuovi casi esaminati delle malattie sotto sorveglianza (sia con esito positivo che negativo). Se nessun paziente è stato sottoposto ad esame basterà rispondere alla mail con la dicitura zero casi. Se almeno un paziente è stato esaminato dovrà essere inviata per i

3 pag. 3/7 Linee operative casi di dengue e chikungunya la tabella (allegato 4) e per i casi possibili di febbre da West-Nile la scheda di richiesta esami (allegato 6) alla Direzione Prevenzione tramite stesso mezzo o via fax ) LIVELLO A. Unità Pronto Soccorso, medici medicina generale, PLS: 1.1 Casi febbrili di importazione (Dengue e Chikungunia) Soggetti febbrili (con T ascellare 38 C), di qualsiasi età, con storia di viaggio in paese tropicale: i pazienti dovranno essere inviati all UNITÀ OPERATIVA DI MALATTIE INFETTIVE/TROPICALI di riferimento della propria zona per VISITA ENTRO LE 24 ORE. 1.2 Casi febbrili senza storia recente di viaggi in paesi endemici (West-Nile) Soggetti febbrili (con T ascellare 38 C), senza storia di viaggio recente, di età 15 anni 1 che si presentano al medico curante o al PS degli ospedali e rispondono alla definizione di caso sospetto autoctono dovranno essere inviati ALL UNITÀ OPERATIVA DI MALATTIE INFETTIVE/ TROPICALI di riferimento per la propria zona PER VISITA ENTRO LE 24 ORE. 2) LIVELLO B. Unità operative di malattie infettive/tropicali), U.O. di microbiologia e/o laboratori di Padova, Belluno, Legnago, Negrar, Rovigo, Santorso, Treviso, Venezia-Mestre, Verona, Vicenza. 2.1 Casi febbrili di importazione (Dengue, Chikungunya) L unità operativa dovrà procedere al normale work-up diagnostico per le febbri di importazione (compresa la ricerca tempestiva della malaria qualora vi siano i presupposti epidemiologici) e, nei casi che rispondano alla definizione di caso possibile alla gestione clinica, all esecuzione dei test rapidi (vedi allegato 3) e all invio al Laboratorio di riferimento di Padova, per il test di conferma dei campioni risultati positivi (accompagnati dalla scheda di segnalazione, allegato 5). NB. I test rapidi vengono eseguiti presso l U.O. di Malattie Infettive per Treviso, nel laboratorio per tutti gli altri centri. La tabella riassuntiva deve essere sempre compilata per ogni caso sottoposto a test rapido, anche se negativo. Se un test rapido risulta positivo, il caso diventa probabile e va segnalato immediatamente (per telefono, fax o ) al SISP dell ULSS competente territorialmente con la scheda di segnalazione (allegato 5). La stessa scheda di segnalazione accompagnerà l invio del campione al Laboratorio di riferimento di Padova e sostituirà ogni altro modulo di richiesta. Il medico del SISP che riceve la segnalazione la inoltrerà in tempo reale alla Direzione Prevenzione via fax , tel ) e segnalerà il caso telefonicamente ai seguenti numeri 1 Si propone in una prima fase di limitare il protocollo agli adulti per la maggior frequenza di febbri aspecifiche esantematiche nei bambini, oltre alla minor frequenza e gravità di WNV negli stessi

4 pag. 4/7 dell IZSV: Tel ( ), per valutare quali misure intraprendere in relazione alla densità vettoriale della zona. Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica avvierà tempestivamente le misure di controllo vettoriale alla conferma del caso, mentre in attesa della conferma avvierà le azioni di preallerta. 2.2 Casi febbrili autoctoni Il medico di medicina generale (MMG) o di PS che visita un paziente che risponda alla definizione di caso possibile lo invierà all U.O. di Malattie infettive/tropicali con richiesta di visita entro le 24 ore. L unità operativa dovrà procedere al normale work-up diagnostico del caso febbrile e, nei casi che rispondano alla definizione di caso possibile al prelievo del campione ematico sul quale verranno eseguiti i test immunoenzimatici (Laboratorio di riferimento di PD e U.O. di Microbiologia di RO, TV, VE, VR, Santorso), e/o di conferma (Laboratorio di riferimento di PD) e alla compilazione della scheda di richiesta esame (allegato 6). Nel caso di un elevato sospetto clinico per dengue o chikungunya si procederà all iter diagnostico anche per queste ultime, pur in assenza di storia di viaggio. Modalità organizzative particolari per la provincia di Treviso Trattandosi della provincia in cui nel 2011, si è verificato il maggior numero di casi di malattia di West Nile, i Responsabili delle U.O. di Malattie infettive/tropicali e Microbiologia hanno concordato di procedere con le modalità organizzative di seguito schematizzate. Il caso possibile può essere inviato con scheda di richiesta esame test di I livello (allegato 6) direttamente dai MMG a un centro prelievi abilitato delle ULSS 7 (Pieve di Soligo e Conegliano) e ULSS 8 (Asolo, Montebelluna e Castelfranco Veneto), che provvederanno a inviare i campioni all U.O. di Microbiologia dell Ospedale Ca Foncello di Treviso che esegue i test di primo livello. I campioni positivi verranno inviati al Laboratorio di riferimento di Padova per la conferma. 3) LIVELLO C. Laboratorio Regionale di riferimento (U.O. di Microbiologia, Padova). Il Laboratorio Regionale di riferimento riceve i campioni che pervengono dalle strutture di livello B, corredate dalle schede di segnalazione o di richiesta esami (per la WNF), esegue i test rapidi e immunoenzimatici se non precedentemente eseguiti, e i test di conferma come indicato in allegato 3. Il caso confermato viene comunicato dal Laboratorio Regionale di riferimento al SISP dell ULSS competente territorialmente e al laboratorio da cui è pervenuta la richiesta, entro 24 h dal completamento del test, inviando per fax o la scheda di notifica completata nelle parti di competenza per Dengue e Chikungunya (Allegato 5) o il referto analisi per West-nile. L esito degli esami viene inviato via anche alla Direzione Prevenzione. Nel caso di test molecolare per WNV, Dengue e CHIKV il tempo di risposta è ore lavorative dal ricevimento del campione. Se il risultato è positivo, viene comunicato subito, mentre se il risultato è negativo si attende in genere il risultato dei test sierologici per decidere eventuali approfondimenti. Quindi il laboratorio

5 pag. 5/7 che ha inviato il campione riceverà l eventuale risposta positiva dei test molecolari nei tempi indicati, mentre un attesa più lunga significherà che i primi test molecolari sono risultati negativi. Il SISP attiverà l inchiesta epidemiologica, l eventuale ricerca dei contatti e l avvio delle azioni necessarie al controllo della malattia. Definizioni di caso febbrile importato (dengue, chikungunya) a) Caso possibile di dengue e/o chikungunya: paziente con: Febbre ( 38 C) iniziata da 7 giorni o meno; Recente ( 15 gg.) rientro da area potenzialmente endemica di dengue e/o chikungunya (VEDI MAPPE EPIDEMIOLOGICHE IN ALLEGATO 8) 2 ; Assenza di causa evidente dello stato febbrile (come infezione vie urinarie, infezione vie respiratorie, faringotonsillite); Assenza di leucocitosi (GB totali < 10000/µl). b) Caso probabile (di dengue e/o chikungunya): caso sospetto con test rapido positivo. c) Caso confermato (di dengue e/o chikungunya): caso confermato dal laboratorio di riferimento mediante PCR, isolamento virale e/o sieroconversione o aumento di titolo di test anticorpali. Definizioni di caso autoctono (West Nile Fever) a) Caso possibile autoctono di febbre di West Nile: Febbre ( 38 C) di recente insorgenza ( 7 giorni); Assenza di meningoencefalite o altri sintomi e segni di malattia neuroinvasiva (NB in presenza di tali segni e/o di meningoencefalite a liquor limpido andrà immediatamente attivato quanto previsto dalla Circolare Ministeriale Sorveglianza dei casi umani delle malattie trasmesse da vettori con particolare riferimento alla Chikungunya, Dengue e West Nile Disease Aggiornamento 2012 Assenza di causa evidente dello stato febbrile (come infezione vie urinarie, infezione vie respiratorie, faringotonsillite); Assenza di leucocitosi (GB totali < 10000/µl) 3 b) Caso probabile di febbre di West Nile: positività al test di I livello c) Caso confermato autoctono di febbre di West Nile: Test di conferma positivo 2 Nota bene: molte delle aree indicate sono anche a rischio malarico, la febbre può essere l unico sintomo di una malaria! 3 Il criterio laboratoristico non è necessario se il test viene richiesto direttamente dal MMG

6 pag. 6/7 SCHEMA RIASSUNTIVO PROCEDURE E RESPONSABILI STRUTTURA DI LIVELLO A: -medici di medicina generale, PLS -medici di pronto soccorso STRUTTURA DI LIVELLO B: U.O. di malattie infettive/tropicali. U.O.di Microbiologia o Lab. di Verona, Treviso, Vicenza, Rovigo, Venezia Mestre, Belluno, Legnago, Santorso (Ulss 4) STRUTTURA DI LIVELLO C: Laboratorio Regionale di riferimento di Padova. DENGUE E CHIKUNGUNYA CASO POSSIBILE CASO PROBABILE CASO CONFERMATO DEFINIZIONE DI CASO -febbre 38 da meno di 7 gg. -recente ( 15 gg) rientro da area endemica -assenza di causa evidente v. sopra, e assenza leucocitosi (GB <10.000/μL) Caso possibile con test rapido positivo Caso probabile con test di conferma positivo LIVELLO AZIONE A B B C invio a U.O malattie infettive/tropicali per VISITA ENTRO LE 24 ORE Eseguire test rapido, compilare Tabella Allegato 4* Invio campione PD con scheda notifica, e stessa scheda al SISP (entro 24 h)** scheda notifica completata all U.O. malattie infettive/trop., al SISP ** (entro 24 h) e comunicazione via mail alla Direzione Prevenzione *La tabella viene tenuta assieme ai test rapidi dove vengono effettuati: per Treviso, presso l U.O. di Malattie infettive, per tutti gli altri centri presso il lab. / microbiologia ** Il SISP trasmetterà copia della scheda via fax alla Direzione Prevenzione WEST NILE FEVER CASO POSSIBILE DEFINIZIONE DI CASO -febbre 38 da meno di 7 gg. -assenza di causa evidente LIVELLO AZIONE A invio a U.O Malattie infettive/tropicali per VISITA ENTRO LE 24 ORE, oppure inviare a centro prelievi abilitato (vedi sotto) con scheda di richiesta (allegato 6) B Invio campione con scheda di richiesta (All.6) *** B (lab) Invio campione PD con scheda di richiesta All.6 (entro 24 h) v. sopra, e assenza leucocitosi(gb <10.000/μL) CASO PROBABILE v. sopra, test sierologici I liv. positivi CASO CONFERMATO Test di II livello positivo C Invio referto al medico richiedente e al SISP (entro 24 h) e comunicazione via mail alla Direzione Prevenzione *** Nota bene: i test ELISA di I livello per West Nile vengono eseguiti a: Padova, Rovigo, Santorso, Treviso, Venezia Mestre, Verona. Altri centri prelievi abilitati sono quelli delle ULSS 7 (Pieve di Soligo e Conegliano) e ULSS 8 (Asolo, Montebelluna e Castelfranco Veneto), che invieranno i campioni all U.O. di microbiologia di Treviso. Vicenza invierà i campioni a Padova, Negrar invierà a Verona.

7 pag. 7/7 Tabella 1. Dati relativi agli anni precedenti DENGUE 2 4 CHIK 1 0 WNF WNND 1 retr. 5 (4 retr.) 0 6 (1 fatal) 14/79 (17,7%) 1/79 (1,2%) 4/38 (11%) 3/57 (5%) 2/29 (6,9%) + 8 prima del 15/6 0/29 3/51 (5,9%) 8 (2 fatal)

Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2013 ALLEGATI. Giugno 2013

Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2013 ALLEGATI. Giugno 2013 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2013 Giugno 2013 ALLEGATI Allegato 1. Diagramma di flusso delle febbri estive di importazione Allegato 2. Diagramma di flusso

Dettagli

Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2015 ALLEGATI. giugno 2015

Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2015 ALLEGATI. giugno 2015 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2015 giugno 2015 ALLEGATI Allegato 1. Diagramma di flusso delle febbri estive di importazione Allegato 2. Diagramma di flusso

Dettagli

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano

WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano WEST NILE: La sorveglianza integrata: un successo Italiano Caterina Rizzo, MD LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI 19 Aprile

Dettagli

West Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Novembre 2008 ore 16:00. hanno permesso di evidenziare ulteriori 98 focolai d infezione.

West Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Novembre 2008 ore 16:00. hanno permesso di evidenziare ulteriori 98 focolai d infezione. West Nile Disease N. 45 24 Novembre 28 ore 6: Situazione epidemiologica 24 Novembre 28 I focolai confermati fino ad oggi sono 7, distribuiti in 8 province (Figura e Tabella ). Le seguenti azioni di sorveglianza

Dettagli

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016

MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016 MALATTIE EMERGENTI TRASMESSE DA VETTORI - DENGUE, CHIKUNGUNYA, ZIKA, WEST NILE anno 2016 A giugno 2016, il della Direzione Sanità della Regione Piemonte ha emanato, con DD n. 327 del 09.06. 2016, il PIANO

Dettagli

West Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Ottobre 2008 ore 17:00

West Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Ottobre 2008 ore 17:00 West Nile Disease N. 13 7 Ottobre 2008 ore 17:00 Situazione epidemiologica 7 Ottobre 2008 Ad oggi sono stati segnalati 20 cavalli che hanno avuto sintomatologia clinica riferibile a West Nile disease (WND)

Dettagli

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale UOC di Microbiologia e Virologia DAI di Patologia e Diagnostica AOUI di Verona MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI E SORVEGLIANZA DELLE

Dettagli

PROTOCOLLO OPERITIVO PER LA GESTIONE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTERESSANTI LA ASL RM A

PROTOCOLLO OPERITIVO PER LA GESTIONE DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI INTERESSANTI LA ASL RM A Sede Legale: Via Ariosto, 3 00185 Roma P.I. 04735671002 Prot. N. Del Dipartimento di Prevenzione S.I.S.P U.O.S.Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Responsabile: Dr.ssa ERCOLE Andreina Sede: Via

Dettagli

Protocollo per la sorveglianza passiva delle febbri estive in Regione Veneto

Protocollo per la sorveglianza passiva delle febbri estive in Regione Veneto giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2010 del 03 agosto 2010 pag. 1/16 Protocollo per la sorveglianza passiva delle febbri estive in Regione Veneto Luglio 2010 ALLEGATOA alla Dgr n. 2010

Dettagli

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015

REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015 REPORT WEST NILE DISEASE (WND) Anno 2015 Gennaio 2016 Redazione a cura della DG Welfare-Regione Lombardia, IZLER e Centro Regionale Sangue 1 Sorveglianza West Nile Disease Anno 2015 Il presente report

Dettagli

Bollettino epidemiologico 2016

Bollettino epidemiologico 2016 Bollettino epidemiologico 2016 1 Situazione epidemiologica 2 Piano di sorveglianza 3 Risultati delle attività di sorveglianza 4 Definizione di caso negli equidi 28 luglio 2016 n. 4 1 Situazione epidemiologica

Dettagli

ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA

ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA Pag. 1 di 6 ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI 3.1 MISURE SANITARIE PREVISTE IN PRESENZA DI CIRCOLAZIONE VIRALE... 2 3.1.1 COMPETENZE DEL LIVELLO CENTRALE Autorità Centrale... 2 3.1.1.1 Definizione della zona

Dettagli

La sorveglianza della legionellosi

La sorveglianza della legionellosi La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali Flussi informativi per la sorveglianza ed il controllo della legionellosi Bianca Maria Borrini Dipartimento di Sanità Pubblica

Dettagli

Tutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL

Tutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL La segnalazione Tutti i casi di malattia invasiva batterica: meningiti, sepsi, altre forme invasive batteriche sono eventi oggetto di segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità

Dettagli

Gruppo di lavoro in Puglia

Gruppo di lavoro in Puglia Regione Puglia Sviluppo di un sistema di sorveglianza nazionale della febbre Chikungunya: l esperienza della Regione Puglia Francesca Fortunato e Rosa Prato Cervia, 9 maggio 2011 Gruppo di lavoro in Puglia

Dettagli

Blue Tongue situazione epidemiologica in Italia e aspetti normativi. Treviso 30 aprile 2008

Blue Tongue situazione epidemiologica in Italia e aspetti normativi. Treviso 30 aprile 2008 Blue Tongue situazione epidemiologica in Italia e aspetti normativi Treviso 30 aprile 2008 Situazione epidemiologica Analisi del rischio introduzione e circolazione 1 Flussi animali da zone a rischio Consistenza

Dettagli

Linee operative per la sorveglianza delle arbovirosi nella Regione Veneto Anno 2016 Versione 15/06/2016 ALLEGATI

Linee operative per la sorveglianza delle arbovirosi nella Regione Veneto Anno 2016 Versione 15/06/2016 ALLEGATI Linee operative per la sorveglianza delle arbovirosi nella Regione Veneto Anno 2016 Versione 15/06/2016 ALLEGATI Allegato 1. Diagramma di flusso delle arbovirosi autoctone (possibili casi di WNF, pz con

Dettagli

ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie

ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie ASL MILANO 1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U. O.C. Igiene e Sanità Pubblica Area tematica Malattie Infettive e strutture sanitarie Morbillo: situazione nel territorio dell Asl Milano 1 al 30 giugno

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 46 del 11 Maggio 2016 pag. 1/5

Allegato A al Decreto n. 46 del 11 Maggio 2016 pag. 1/5 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 46 del 11 Maggio 2016 pag. 1/5 ELENCO DEI CENTRI AUTORIZZATI ALLA PRESCRIZIONE DI FARMACI BIOLOGICI PER IL PAZIENTE ADULTO E PEDIATRICO AREA REUMATOLOGICA, DERMATOLOGICA

Dettagli

Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE

Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE Blue tongue - 2015 In data 21 Agosto 2015 è stato segnalato un sospetto clinico di BT in un allevamento nella regione di Allier, nella Francia

Dettagli

Protocollo per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anni 2011-2012

Protocollo per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anni 2011-2012 giunta regionale 9^ legislatura pag. 1/9 Protocollo per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anni 2011-2012 giugno 2011 pag. 2/9 Premessa Il presente protocollo sviluppa e parzialmente

Dettagli

Proposta campionamento a seguito di positività per Blue tongue in Regione Veneto

Proposta campionamento a seguito di positività per Blue tongue in Regione Veneto Proposta campionamento a seguito di positività per Blue tongue in Regione Veneto In data 31 agosto 2016 è stato confermato da parte del CRN un sospetto Blue tongue in un gregge che effettua il pascolo

Dettagli

Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore. Le attività di disinfestazione da. Monselice, 25 febbraio 2015

Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore. Le attività di disinfestazione da. Monselice, 25 febbraio 2015 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore Le attività di disinfestazione da zanzare Monselice, 25 febbraio 2015 Dr.ssa Anna Ferraresso Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento

Dettagli

PADOVA, 20 settembre 2012

PADOVA, 20 settembre 2012 Emergenze infettive: modello di risposta provinciale in Alto Adige PADOVA, 20 settembre 2012 Josef Simeoni, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell AS di Bolzano e primario del SISP del cs di Bolzano

Dettagli

POIA n. 04 PROTOCOLLO INTERAZIENDALE ACCERTAMENTO DEL TASSO ALCOOLEMICO IN PRONTO SOCCORSO

POIA n. 04 PROTOCOLLO INTERAZIENDALE ACCERTAMENTO DEL TASSO ALCOOLEMICO IN PRONTO SOCCORSO Pagina 1 di 8 Revisione Data Causale 0 20/07/2009 Prima stesura 1 Recepimento nuovo format aziendale Fasi Funzioni Firma Data Resp. UO PS Nottola USL 7 Redazione Resp. UF Laboratorio AOUS Verifica Approvazione

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 07/07/2015

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 07/07/2015 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya:

Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya: Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya: dall esperienza dell Emilia-Romagna allo sviluppo del sistema nazionale Cervia, 9 maggio 2011 Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Regione

Dettagli

CONFERMA DIAGNOSTICA IN CASO DI MORBILLO

CONFERMA DIAGNOSTICA IN CASO DI MORBILLO CONFERMA DIAGNOSTICA IN CASO DI MORBILLO Ai fini della segnalazione al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si intende per morbillo una forma morbosa caratterizzata da: febbre superiore a 38 C esantema

Dettagli

Rete di rilevamento dati clinico epidemiologici

Rete di rilevamento dati clinico epidemiologici Rete di rilevamento dati clinico epidemiologici Manuale Operativo per il Medico Sentinella fase sperimentale Revisione A2012 Premessa alla fase sperimentale Con la stagione 2012/2013 il Ciri inaugura un

Dettagli

Bollettino epidemiologico WND 8 novembre 2013, n. 13. West Nile Disease in Italia nel 2013

Bollettino epidemiologico WND 8 novembre 2013, n. 13. West Nile Disease in Italia nel 2013 8 novembre 03, n. 3 West Nile Disease in Italia nel 03 8 novembre 03, n. 3 Introduzione Situazione epidemiologica 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli sinantropici 5 Sorveglianza avicoli 6 Sorveglianza

Dettagli

SARS - CoV. Sindrome respiratoria acuta grave (SARS) IO 13. Rev. 01 del 23 settembre 2010 Pag. 1/10

SARS - CoV. Sindrome respiratoria acuta grave (SARS) IO 13. Rev. 01 del 23 settembre 2010 Pag. 1/10 Pag. 1/10 Sindrome respiratoria acuta grave SARS - CoV File Redazione Dott. Giuliana Bonizzato Direzione Medica Ospedaliera Dott. Stefania Bertoldo - Servizio Prevenzione Protezione Data applicazione 15

Dettagli

SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA

SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale

Dettagli

Determinare le specie e le densità dei Culicidi nelle aree campione prescelte

Determinare le specie e le densità dei Culicidi nelle aree campione prescelte WND in Veneto: progetto finalizzato al monitoraggio della presenza, identificazione di specie, densità e differenze ecologiche di Culicidi nelle aree del Veneto interessate dalla circolazione del virus

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/2009 del 04/08/2009

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 4/2009 del 04/08/2009 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive

Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Seminario Le malattie da vettore - 4 aprile 2012 Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Annalisa Santi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n del 29 novembre 2016 pag. 1/6

ALLEGATOB alla Dgr n del 29 novembre 2016 pag. 1/6 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 1935 del 29 novembre 2016 pag. 1/6 LINEE DI INDIRIZZO PER IL RECUPERO DELLE COPERTURE VACCINALI ALLEGATOB alla Dgr n. 1935 del 29 novembre 2016 pag.

Dettagli

QUALITÀ DEI DATI DEL FLUSSO APT. Appendice al rapporto: LA TUTELA DELLA SALUTE MENTALE NEL VENETO Anno 2009 dati anno 2008

QUALITÀ DEI DATI DEL FLUSSO APT. Appendice al rapporto: LA TUTELA DELLA SALUTE MENTALE NEL VENETO Anno 2009 dati anno 2008 QUALITÀ DEI DATI DEL FLUSSO APT Appendice al rapporto: LA TUTELA DELLA SALUTE MENTALE NEL VENETO Anno 2009 dati anno 2008 Ottobre 2009 Elaborazioni statistiche e redazione: Francesco Avossa, Giovanni Milan,

Dettagli

Modelli integrati di analisi del rischio: esperienze e contributi della sanità pubblica umana

Modelli integrati di analisi del rischio: esperienze e contributi della sanità pubblica umana Modelli integrati di analisi del rischio: esperienze e contributi della sanità pubblica umana Silvia Declich, Caterina Rizzo Reparto Epidemiologia delle Malattie Infettive Centro Nazionale di Epidemiologia,

Dettagli

Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale

Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Bologna 17 maggio 2013 Annalisa Lombardini & Silvano Natalini 1 D.P.R. 8 febbraio 1954 n.320 art. 5 comunicazione reciproca

Dettagli

UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 7 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 7 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Delibera n. 490 del 30/04/2015 REGIONE DEL VENETO UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 7 PIEVE DI SOLIGO DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE L`anno duemilaquindici, il giorno trenta del mese di Aprile Il Direttore

Dettagli

Salute Pubblica ed Emergenza Immigrazione (SPEIM)

Salute Pubblica ed Emergenza Immigrazione (SPEIM) Salute Pubblica ed Emergenza Immigrazione (SPEIM) versione finale Protocollo Operativo della Sorveglianza Sindromica per le malattie infettive rivolto alle popolazioni migranti ospitate nei Centri per

Dettagli

Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA

Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Il sistema di sorveglianza nazionale - dal 2005 D.M. del 14 ottobre 2004: a partire dal 1 gennaio 2005, l infezione

Dettagli

ALLEGATO D Dgr n. del pag. 1/9

ALLEGATO D Dgr n. del pag. 1/9 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO D Dgr n. del pag. /9 Centro di Riferimento Regionale Meningiti atteriche UNIVERSITÀ DI PADOVA Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica, Sede di Igiene,.

Dettagli

Accesso alla prestazione. Esami microbiologici UTENTI ESTERNI

Accesso alla prestazione. Esami microbiologici UTENTI ESTERNI UTENTI ESTERNI Accesso alla prestazione ORARIO ATTIVITA UO: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.00 sabato dalle ore 8.00 alle ore 16.00 domenica e giorni festivi dalle ore 8.00 alle ore 13.00

Dettagli

PROTOCOLLO Per il trattamento dell iperpiressia. nei pazienti sottoposti ad intervento di protesi d anca e di ginocchio PROTOCOLLO

PROTOCOLLO Per il trattamento dell iperpiressia. nei pazienti sottoposti ad intervento di protesi d anca e di ginocchio PROTOCOLLO nei pazienti sottoposti ad intervento PRCIO 18 Data 18/08/2008 Pagina 1 di 8 PROTOCOLLO INDICE 1. SCHEDA RIASSUNTIVA 2 2. SCOPO 3 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 3 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA 4 5. FASI OPERATIVE

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione. G. Napoletano

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione. G. Napoletano AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Indicatori di performance e di risultati nei programmi di controllo della diffusione delle malattie infettive Regione Veneto G. Napoletano Padova 04.11.2011

Dettagli

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Anatomia Patologica. Guida ai Servizi

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Anatomia Patologica. Guida ai Servizi Ospedale Ca Foncello di Treviso Anatomia Patologica Guida ai Servizi L Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica effettua indagini di laboratorio su campioni di diversa tipologia con lo scopo di

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 3 del 7 agosto 2015

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 3 del 7 agosto 2015 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- Sede Legale: Via Bianchi, 9 25124 Brescia

Dettagli

WND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna

WND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna Seminario: Focolaio di Malattia di West Nile in Italia WND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna Marco Tamba Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia-Romagna

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014

AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia

Dettagli

Sorveglianza di Chikungunya (ChikV) e Dengue (DenV). Monitoraggio e lotta alla Zanzara tigre (Aedes albopictus) nella Provincia di Pesaro e Urbino.

Sorveglianza di Chikungunya (ChikV) e Dengue (DenV). Monitoraggio e lotta alla Zanzara tigre (Aedes albopictus) nella Provincia di Pesaro e Urbino. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL UMBRIA E DELLE MARCHE, PERUGIA. - SEZIONE DI ANCONA - Sorveglianza di Chikungunya (ChikV) e Dengue (DenV). Monitoraggio e lotta alla Zanzara tigre (Aedes albopictus)

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 66 del 7 giugno 2017 pag. 1/4

Allegato A al Decreto n. 66 del 7 giugno 2017 pag. 1/4 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 66 del 7 giugno 2017 pag. 1/4 Elenco dei centri autorizzati alla prescrizione di apixaban (Eliquis ), dabigatran (Pradaxa ), edoxaban (Lixiana ) e rivaroxaban

Dettagli

Comitato Pandemico Regionale 28 luglio 2009

Comitato Pandemico Regionale 28 luglio 2009 REGIONE MARCHE Giunta Regionale SERVIZIO SALUTE POSIZIONE DI FUNZIONE SANITA PUBBLICA Ancona, 30 luglio 2009 Comitato Pandemico Regionale 28 luglio 2009 Nota 4 Indicazioni operative provvisorie finalizzate

Dettagli

Totale

Totale FONTE INPS REGIONE: Veneto Ordinaria Straordinaria ANNO 2009 MESE Gennaio 432.928 31.995 464.923 Febbraio 841.733 53.450 895.183 Marzo 1.198.729 155.248 1.353.977 Aprile 2.213.711 308.222 2.521.933 Maggio

Dettagli

Procedura. Direzione Strategica. Gestione degli infortuni biologici dei lavoratori dell Azienda USL Valle d Aosta Pag. 1 di 9. Stato delle revisioni

Procedura. Direzione Strategica. Gestione degli infortuni biologici dei lavoratori dell Azienda USL Valle d Aosta Pag. 1 di 9. Stato delle revisioni dell Azienda USL Valle d Aosta Pag. 1 di 9 Stato delle revisioni Indice rev. Data Par n Pag n Sintesi della modifica 0 28/11/2011 Prima emissione Redazione A.Mombelloni M.Tumiati 1. Oggetto e scopo La

Dettagli

ALLEGATO. Modalità di attuazione del piano di sorveglianza per Aethina tumida sul territorio italiano

ALLEGATO. Modalità di attuazione del piano di sorveglianza per Aethina tumida sul territorio italiano ALLEGATO Modalità di attuazione del piano di sorveglianza per Aethina tumida sul territorio italiano Criteri per l esecuzione di un piano di sorveglianza negli apiari per la ricerca di Aethina tumida Il

Dettagli

Protocollo per la sorveglianza passiva delle febbri estive in Regione Veneto

Protocollo per la sorveglianza passiva delle febbri estive in Regione Veneto Protocollo per la sorveglianza passiva delle febbri estive in Regione Veneto Luglio 2010 1 Premessa Il presente protocollo indica alcune linee operative a integrazione dei precedenti protocolli regionali

Dettagli

Con il presente documento si forniscono le istruzioni operative per l applicazione delle linee guida nel territorio della Regione Piemonte.

Con il presente documento si forniscono le istruzioni operative per l applicazione delle linee guida nel territorio della Regione Piemonte. ISTRUZIONI OPERATIVE PER L APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA MINISTERIALI IN MATERIA DI CONTROLLO E DI CERTIFICAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA PREMESSA La Regione Piemonte con Deliberazione

Dettagli

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI L. Spallanzani, Roma La malattia da virus Ebola (MVE)

Dettagli

Le sindromi influenzali in Piemonte

Le sindromi influenzali in Piemonte Le sindromi influenzali in Piemonte 18 a settimana 21 dal 3 al 1 maggio AGGIORNAMENTO alla 18a settimana 21 (dal 3 al 1 maggio 21) L incidenza totale delle sindromi influenzali è a livelli di base (,8

Dettagli

da PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL.

da PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL. ALLEGATO A Indicazioni tecniche e operative in attuazione delle Linee guida per l adozione dei Piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della Paratubercolosi

Dettagli

REGIONE COD PROVINCIA COD COMUNE COD ASL COD. COGNOME NOME (iniziali) SESSO M F CONIUGATO si no N conviventi

REGIONE COD PROVINCIA COD COMUNE COD ASL COD. COGNOME NOME (iniziali) SESSO M F CONIUGATO si no N conviventi Allegato 1 MINISTERO DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE - UFFICIO III MALATTIE INFETTIVE E PROFILASSI INTERNAZIONALE - OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO NAZIONALE SCHEDA PER LA NOTIFICA DI MORBO

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA E DELL NNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi Internazionale ex DG PREV A: ASSESSORATI ALLA

Dettagli

Federfarma Veneto. Unione Regionale dei Titolari di Farmacia della Regione Veneto

Federfarma Veneto. Unione Regionale dei Titolari di Farmacia della Regione Veneto Federfarma Veneto Unione Regionale dei Titolari di Farmacia della Regione Veneto Data 29/09/2008 Ufficio Segreteria Prot. 432/2008 Notiziario n. 029/2008 OGGETTO: Vi trasmettiamo circolare Federfarma prot.

Dettagli

I compiti del Servizio Igiene Pubblica nell ambito della sorveglianza sanitaria delle malattie infettive trasmesse da vettori.

I compiti del Servizio Igiene Pubblica nell ambito della sorveglianza sanitaria delle malattie infettive trasmesse da vettori. West Nile Disease e altre malattie a trasmissione vettoriale nel territorio regionale. I compiti del Dipartimento di Sanità Pubblica Venerdì 15 aprile 2011 Sala Galloni I compiti del Servizio Igiene Pubblica

Dettagli

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1/12 del 21/08/2012

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1/12 del 21/08/2012 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA

Dettagli

Malattie trasmesse da alimenti Procedura ASL VCO

Malattie trasmesse da alimenti Procedura ASL VCO Malattie trasmesse da alimenti Procedura ASL VCO Dott. Paolo Ferrari Torino 4.10.2012 Perchè sono nate? Nell ASL VCO la Pronta Disponibilità viene svolta in modo alternato da Medici SIAN e SISP. Una procedura

Dettagli

APPLICAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELL ASL DI BOLOGNA

APPLICAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELL ASL DI BOLOGNA APPLICAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA NEL TERRITORIO DELL ASL DI BOLOGNA Francesca Matteucci Azienda USL di Bologna OBIETTIVI Sorveglianza e controllo nelle strutture

Dettagli

Decreto Ministeriale 21 dicembre 2001

Decreto Ministeriale 21 dicembre 2001 Decreto Ministeriale 21 dicembre 2001 Sorveglianza obbligatoria della Malattia di Creutzfeldt-Jakob (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 8 del 10 gennaio 2002) IL MINISTRO DELLA SALUTE VISTO il testo

Dettagli

Allegato B al Decreto n. 147 /2016 pag. 1/5

Allegato B al Decreto n. 147 /2016 pag. 1/5 giunta regionale Allegato B al Decreto n. 147 /2016 pag. 1/5 Elenco dei centri autorizzati alla prescrizione di apixaban (Eliquis ), dabigatran (Pradaxa ), edoxaban (Lixiana ) e rivaroxaban (Xarelto )

Dettagli

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna

Le malattie da vettore in Emilia-Romagna Seminario regionale Le malattie da vettore in Emilia-Romagna West Nile Disease Le sorveglianze: dati storici e prospettive 2012 La sorveglianza sanitaria Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica

Dettagli

Allegato B al Decreto n. 147 del 28/12/2016 pag. 1/5

Allegato B al Decreto n. 147 del 28/12/2016 pag. 1/5 giunta regionale Allegato B al Decreto n. 147 del 28/12/2016 pag. 1/5 Elenco dei centri autorizzati alla prescrizione di apixaban (Eliquis ), dabigatran (Pradaxa ), edoxaban (Lixiana ) e rivaroxaban (Xarelto

Dettagli

/09/2011 ACCATRE

/09/2011 ACCATRE Richiesta DETRAZIONI Versione 01.00 del 30/09/2011 - C.F. e P. IVA 03805200270 30020 Marcon (VE) Via Lombardi, 14/6 Tel. 041 5952788 r.a. Fax 041 5952795 - e-mail: info@accatre.it - reg. Imprese VE n 03805200270

Dettagli

L Allattamento Materno nella Regione Veneto

L Allattamento Materno nella Regione Veneto L Allattamento Materno nella Regione Veneto Politiche, Programmi, Azioni INIZIATIVE A LIVELLO INTERNAZIONALE 1989: Nascita dei 10 Passi per allattare al seno con successo (Ginevra) 1990: Dichiarazione

Dettagli

Programma Nazionale Esiti - PNE

Programma Nazionale Esiti - PNE Programma Nazionale Esiti - PNE Edizione 2015 ANALISI PER STRUTTURA OSPEDALIERA RISULTATI PER LA REGIONE VENETO IRCCS Istituto Oncologico Veneto INDICATORI PROCEDURE CHIRURGICHE PRESENTAZIONE La misura

Dettagli

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO OSPEDALE CIVILE DI CHIOGGIA U.O.C NEFROLOGIA E DIALISI DIRETTORE DOTT. MICHELE URSO PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO Dottor Michele Urso Dottor Massimo Naccari (MMG)

Dettagli

LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI

LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI Mod. S5 Rev. 6 del 12/10/2015, Pagina 1 di 5 LA SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE VIRALI EMERGENTI E RIEMERGENTI IN ITALIA: FOCUS SU ZIKA, WESTNILE E ALTRE ARBOVIROSI 19 Aprile 2016 organizzato da ISTITUTO SUPERIORE

Dettagli

Protocollo di emergenza. Sorveglianza e lotta al vettore Chikungunya Dengue - West Nile. dal 15 giugno al 15 novembre.

Protocollo di emergenza. Sorveglianza e lotta al vettore Chikungunya Dengue - West Nile. dal 15 giugno al 15 novembre. Protocollo di emergenza Sorveglianza e lotta al vettore Chikungunya Dengue - West Nile dal 15 giugno al 15 novembre 19 luglio 2010 1 SORVEGLIANZA CHIKUNGUNYA O DENGUE Obiettivi Identificazione precoce

Dettagli

SCHEDA DI SORVEGLIANZA DELLA LEGIONELLOSI

SCHEDA DI SORVEGLIANZA DELLA LEGIONELLOSI Scheda n. 3 REGIONE PUGLIA MINISTERO DELLA SALUTE ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÁ Assessorato al Welfare Dir. Generale della Prevenzione Registro Nazionale delle Legionellosi SCHEDA DI SORVEGLIANZA DELLA

Dettagli

Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita

Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita Bianca Maria Borrini Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della Rosolia congenita. Corso ROSOLIA CONGENITA

Dettagli

Gruppo di Lavoro PDTA Testa - Collo Coordinatori: Maria Grazia Ghi, Lucio Loreggian, Roberto Spinato

Gruppo di Lavoro PDTA Testa - Collo Coordinatori: Maria Grazia Ghi, Lucio Loreggian, Roberto Spinato Gruppo di Lavoro PDTA Testa - Collo Coordinatori: Maria Grazia Ghi, Lucio Loreggian, Roberto Spinato Componenti Affiliazione ALONGI FILIPPO Direttore UOC Radioterapia - Ospedale Sacro Cuore Don Calabria

Dettagli

La gravidanza nella salute globale

La gravidanza nella salute globale La gravidanza nella salute globale MALATTIE PREVENIBILI CON VACCINO: Morbillo, parotite, rosolia, varicella Nadia Gussetti VERONA 15 16 Dicembre 2016 Lettera Circolare del 20/02/2013 Obiettivi della sorveglianza

Dettagli

ISTRUZIONI PER CONVALIDA E TRASMISSIONE MVV MEDIANTE P.E.C.

ISTRUZIONI PER CONVALIDA E TRASMISSIONE MVV MEDIANTE P.E.C. ISTRUZIONI PER CONVALIDA E TRASMISSIONE MVV MEDIANTE P.E.C. Per le informazioni più approfondite si rimanda agli allegati: allegato 1 - allegato Decreto prot. 1021 del 17 giugno 2014: allegato 2 - esempi

Dettagli

Interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica a seguito di segnalazione di caso di legionellosi nelle strutture recettive

Interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica a seguito di segnalazione di caso di legionellosi nelle strutture recettive Interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica a seguito di segnalazione di caso di legionellosi nelle strutture recettive Prevenire e ridurre il rischio legionella nelle strutture recettive 28 settembre

Dettagli

Il nuovo sistema informativo sorveglianza delle malattie

Il nuovo sistema informativo sorveglianza delle malattie Il nuovo sistema informativo sorveglianza delle malattie infettive: SMI Bologna, 23 febbraio 2012 Sistema di sorveglianza del Centro Europeo di Controllo delle Malattie Infettive (ECDC) A livello europeo

Dettagli

U.O.C. Medicina del Lavoro Direttore: Prof. Marcello Lotti ERGONOMIA. Responsabile: Dott. Stefano Maso CARTA. Ospedale Giustinianeo 2 piano

U.O.C. Medicina del Lavoro Direttore: Prof. Marcello Lotti ERGONOMIA. Responsabile: Dott. Stefano Maso CARTA. Ospedale Giustinianeo 2 piano U.O.C. Medicina del Lavoro Direttore: Prof. Marcello Lotti ERGONOMIA Responsabile: Dott. Stefano Maso CARTA DI ACCOGLIENZA Ospedale Giustinianeo 2 piano 1 Ospedale Giustinianeo 2 piano 2 Presentazione

Dettagli

Direzione Generale Sanità Pubblica Veterinaria Alimenti e Nutrizione Ufficio VI REGIONI E PROVINCE AUTONOME ASSESSORATI SANITA SERVIZI VETERINARI

Direzione Generale Sanità Pubblica Veterinaria Alimenti e Nutrizione Ufficio VI REGIONI E PROVINCE AUTONOME ASSESSORATI SANITA SERVIZI VETERINARI Ministero della Salute Direzione Generale Sanità Pubblica Veterinaria Alimenti e Nutrizione Ufficio VI REGIONI E PROVINCE AUTONOME ASSESSORATI SANITA SERVIZI VETERINARI CEA IZS-TORINO COVEPI IZS-TERAMO

Dettagli

VENETO. Spesa del pubblico per Territorio 220.000.000 44.497.191 9.000.000. 0 km 20 40 60 80 100

VENETO. Spesa del pubblico per Territorio 220.000.000 44.497.191 9.000.000. 0 km 20 40 60 80 100 Spesa del pubblico per Territorio 220.000.000 VENETO 44.497.191 9.000.000 539 0 km 20 40 60 80 100 10 a 99 Belluno Provincia di Belluno - Attività cinematografica 540 0 km 20 40 60 Belluno Provincia di

Dettagli

Guida alla gestione delle domande per l A.S di Dote Scuola componente Merito

Guida alla gestione delle domande per l A.S di Dote Scuola componente Merito Guida alla gestione delle domande per l A.S. 2016-2017 di Dote Scuola componente Merito Questo documento contiene informazioni utili al personale delle scuole paritarie per utilizzare l applicativo web

Dettagli

ATTIVITA SVOLTA DALLE COMMISSIONI DI VALUTAZIONE DI AREA VASTA SUI FARMACI (CTAV)

ATTIVITA SVOLTA DALLE COMMISSIONI DI VALUTAZIONE DI AREA VASTA SUI FARMACI (CTAV) ATTIVITA SVOLTA DALLE COMMISSIONI DI VALUTAZIONE DI AREA VASTA SUI FARMACI (CTAV) Nella Regione del Veneto sono state individuate 5 Aree Vaste: Area Vasta di cenza: N ASL 4 Area Vasta di Treviso e Belluno:

Dettagli

TREVISO - 2 - Gestione richieste URGENTI

TREVISO - 2 - Gestione richieste URGENTI DIREZIONE SANITARIA DI OSPEDALE CRITERI E PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE RICHIESTE DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI URGENTI Ultima revisione: 05/09/2014 Questo documento contiene informazioni finalizzate

Dettagli

Tavolo tecnico Prevenzione delle Infezioni in Comunità

Tavolo tecnico Prevenzione delle Infezioni in Comunità Tavolo tecnico Prevenzione delle Infezioni in Comunità Intervento a cura di: Stefania Boncinelli e Francesca Visco Sc Accreditamento e Vigilanza Area Socio Sanitaria Premessa 11,8 infezioni per 1000 person-day

Dettagli

La sorveglianza delle malattie infettive emergenti e riemergenti: il contributo della sanità pubblica

La sorveglianza delle malattie infettive emergenti e riemergenti: il contributo della sanità pubblica Bologna 8 giugno 2013 La sorveglianza delle malattie infettive emergenti e riemergenti: il contributo della sanità pubblica Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Regione Emilia-Romagna Malattia

Dettagli

LE FEBBRI ESTIVE IN ITALIA E NELLA REGIONE VENETO: IL PUNTO SULLA STAGIONE 2011

LE FEBBRI ESTIVE IN ITALIA E NELLA REGIONE VENETO: IL PUNTO SULLA STAGIONE 2011 LE FEBBRI ESTIVE IN ITALIA E NELLA REGIONE VENETO: IL PUNTO SULLA STAGIONE 2011 Zeno Bisoffi zeno.bisoffi@sacrocuore.it, Federico Gobbi federico.gobbi@sacrocuore.it Centro per le Malattie Tropicali, Ospedale

Dettagli

WEST NILE DISEASE (WND)

WEST NILE DISEASE (WND) WEST NILE DISEASE (WND) Report di attività 2016 LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE FINALE A partire dal mese di luglio 2016, i Servizi Veterinari delle Az-ULSS, hanno iniziato l attività di controllo sugli

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA E DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi Internazionale ex DG PREV A: ASSESSORATI ALLA

Dettagli

REPORT COMUNICAZIONI INVIATE PER TERRITORIO

REPORT COMUNICAZIONI INVIATE PER TERRITORIO REPORT COMUNICAZIONI INVIATE PER TERRITORIO Invii dal 02 marzo 2015 al 07 marzo 2015 Numero comunicazioni prodotte Importo F24 iniziale DIREZIONE PROVINCIALE BELLUNO DIREZIONE PROVINCIALE PADOVA DIREZIONE

Dettagli

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI INFORMAZIONI PERSONALI Nome BUFFON LUCA Data di nascita 26/06/1965 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Dirigente Veterinario di Primo Livello ASL DI ASOLO Staff -

Dettagli

I GIRASOLI AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE. Ulss 16 Padova PROVINCIA DI ROVIGO

I GIRASOLI AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE. Ulss 16 Padova PROVINCIA DI ROVIGO Equipe Specialistica Interprovinciale di Protezione dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e delle loro famiglie I GIRASOLI Ulss 16 Padova Avvio il 1/1/24 come centro per le provincie

Dettagli

Malattie trasmesse da vettori. Donatella Tiberti Giorgia Ramella

Malattie trasmesse da vettori. Donatella Tiberti Giorgia Ramella Malattie trasmesse da vettori Donatella Tiberti Giorgia Ramella MTV Interesse per la Sanità pubblica: Incremento viaggi internazionali per numero, distanze, complessità di itinerario ed attività (457 milioni

Dettagli