Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 14 gennaio

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1 ICONE DI ORIGINE GRECA RUSSA-RUMENA ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA via Andrea Costa 31 tel n. 1 ICONE DI ORIGINE GRECA RUSSA-RUMENA ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA via Andrea Costa 31 tel Editoriale Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì - 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Saggezza Mi ha colpito l attore Christian De Sica che dalle pagine del Corriere della Sera ha attaccato le pellicole di colleghi che con grandi sforzi, sacrifici e passione scelgono di raccontare storie che non riguardano necessariamente il Natale in giro per il mondo tra mogli, figli e amanti. Ma ancor più mi ha colpito quando ha detto che un film di Natale come il suo è lo specchio dell Italia di oggi. È vero, c è un involgarimento che è nella morbosità con cui si scrive e si legge dei vizi altrui, spiati con avidità, facendo capire che così fan tutti, e chi non ci sta è un illuso. Eppure il grande Hitchcock, che aveva sempre un occhio attento alle storie, diceva che realizzare un film non è altro che raccontare una storia e ovviamente la storia deve essere buona. E aggiungeva: Io non cerco di portare sullo schermo un cosiddetto pezzo di vita, perché la gente può trovare tutti i pezzi di vita che desidera sul marciapiede di fronte al cinema e non deve neanche pagare per vederli. Ma, dicono, la volgarità vende, dunque bisogna andare incontro alla richiesta del mercato. Senza pensare che quel mercato siamo noi, il nostro paese, i nostri figli. A cui vorremmo lasciare qualcosa di meglio che le battute dei cinepanettoni. Ecco, quello specchio d Italia che purtroppo in tanti sono andati a vedere manca di tante cose silenziose: affetti, lavoro, solidarietà, carità, coscienze che resistono a questo imbarbarimento collettivo, con la segreta attesa di vedere qualcosa che dia speranza. Per riconoscere un senso buono, perfino fra le righe di una storia dolorosa. Le fiabe che si raccontano ai bambini hanno sempre un lieto fine e, se non ce l hanno ci restano malissimo. Vorrei sperare che in tanti siamo ancora un po bambini. Gesualdo Purziani Ne sappiamo qualcosa anche noi, visto che il porto di Ancona, ad appena 30 km da qui, è una delle porte di ingresso più frequenti di immigrati irregolari e, soprattutto, di minori non accompagnati. Tanto che diversi comuni, tra cui Senigallia, si sono fatti promotori di una campagna per cambiare la normativa attuale che pur tutelando sufficientemente i minorenni, fa gravare costi sociali ed economici sugli enti locali, spesso piccoli comuni. Poi però, quando diventano maggiorenni, ogni strumento di protezione svanisce e in appena un giorno si diventa clandestini, con tutto quello che in Italia questa condizione comporta. Il tema della Giornata mondiale delle migrazioni I migranti e i rifugiati minorenni del 2010, che si celebrerà nelle nostre parrocchie domenica 17 gennaio prossimo, porta l attenzione a una particolare fi gura oggi in mobilità: i minori migranti e rifugiati. In soli otto anni, i minori stranieri in Italia sono passati dai del 2001 agli del 2008 (Dati Dossier Statistico immigrazione Caritas/Migrantes 2009). Oggi sono il 22,2% della popolazione straniera regolarmente residente. Annualmente, via mare e via terra, per nascita o per ricongiungimento familiare o per tratta, in fuga da 24 guerre e disastri ambientali, tra fame, siccità e violenze, nascosti spesso nelle stive di navi, nei camion, negli autobus, arrivano in Italia oltre minori: sono volti di bambini, ragazzi, giovani nati in Italia (65.000) o giunti in seguito al ricongiungimento familiare (35.000). Nel 2008, quasi mille bambini, con (700) o senza (300) i genitori, sono arrivati in Italia con una richiesta d asilo perché provenienti in particolare: dall Afghanistan, da Kabul e Ghazni; dall Etiopia, dalla capitale Addis Abeba, dall Eritrea, dalla città di Asmara; dall Iraq, da Baghdad e Mossul. Leggendo i dati dell Osservatorio del Comitato per i minori stranieri e dell Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) si tratta di una realtà in crescita, che fortemente interpella le istituzioni e la coscienza civile in Italia. Si tratta, mediamente, per ogni anno di questoultimo triennio ( ), di minori che sono arrivati in Italia senza un riferimento e accompagnamento genitoriale e familiare. In questi anni, il 50% dei minori non accompagnati è stato accolto in famiglia; dell altro 50%, il 40% è stato accolto in istituti e comunità, mentre quasi il 10% è irreperibile. Un dato di cui poco si parla riguarda i minori Italiani nel mondo. Oggi l Italia vede ancora presenti nel mondo oltre minori di origine italiana, il 16,4% degli emigranti italiani. La metà proviene da famiglie delle regioni meridionali dell Italia, oltre il 30% dalle famiglie del Nord Italia e il 15% dalle famiglie del Centro Italia. C è un mondo, anche in Italia di alcune migliaia di minori per qualcuno corrisponde addirittura alla metà dei Una settimana dedicata all Ecumenismo. E in arrivo Jules Cave Piccoli migranti Giornata delle Migrazioni 17 gennaio stimati in Italia - che vivono nelle comunità delle minoranze rom, sinti e camminanti. E un mondo in movimento, in cammino per i quali non sempre alla conoscenza corrisponde la capacità di tutela della salute, dell istruzione, anche se bisogna segnalare l interessante esperienza dei patti di legalità e di solidarietà. Già questi primi elementi mostrano la complessità delle problematiche legate al fenomeno dei minori stranieri, emigranti, immigrati e rifugiati, attorno ai quali è cresciuta anche nella comunità cristiana, in collaborazione con le istituzioni, un attenzione culturale e politica, un servizio, una casa, una famiglia. Attorno ai diversi volti di minori stranieri, per evitare violenze, sfruttamento e abusi, ma anche per promuovere l inclusione, è messa alla prova la capacità istituzionale di tutela dei diritti fondamentali dei minori, primo tra tutti il diritto di famiglia in Italia e all estero. La difficoltà è passare da un diritto a un servizio e a un servizio in rete, cioè garantire ai minori una città e una casa. A questo proposito, in Italia soprattutto nella collaborazione tra Comuni, enti ecclesiali, associazioni e cooperative, servizi sanitari e scuole, sono nati percorsi sperimentali di pronto intervento, di ospitalità, di accompagnamento, di formazione che hanno costruito città e casa attorno ai minori non accompagnati. Ma tanto c è ancora da fare. IN QUESTO NUMERO Sono molto contenta dell invito del vostro vescovo, grazie! Il caro mons. Orlandoni mi sembra molto inglese e parla la nostra lingua, quindi lo sento già come fratello maggiore. Mi siete entrati profondamente nel cuore, anche se i nostri incontri sono rari. Per ora saluto tutti i cari fratelli con i quali abbiamo voglia di vivere le parole del Signore che invita i suoi discepoli ad essere una cosa sola. La pastora anglicana Jules Cave tornerà a Senigallia, che ha avuto modo di conoscere negli scorsi anni, in occasione della settimana di preghiera per l Unità dei cristiani ed ha voluto anticipare la sua venuta con questo cordiale ed affettuoso saluto. La accoglieremo il prossimo giovedì 21 gennaio, in modo particolare alle ore 18.00, presso il cinema Gabbiano, per un incontro - intervista di conoscenza della Chiesa anglicana e delle prospettive del dialogo ecumenico. La sera dello stesso giovedì, alle ore 21.15, nella Cattedrale di Senigallia ci sarà invece la veglia ecumenica di preghiera insieme ad esponenti di altre confessioni cristiane presenti nel nostro territorio. Sarà interessante ascoltare la sua testimonianza e condivedere le attese attuali delle chiese cristiane in un cammino ecumenico, per nulla facile, ma pieno di belle sorprese. G.P. Anche nelle Marche c è violenza sulle donne pag. 3 Il nostro pellegrinaggio in Terra Santa pagg. 8-9

2 2 attualità Un immigrato è un essere umano D ue fatti hanno attirato, in modo particolare, la mia attenzione in questi ultimi giorni: il caso della condizione dei migranti, che cercano una vita migliore in Paesi che hanno bisogno, per diversi motivi, della loro presenza, e le situazioni conflittuali, in varie parti del mondo, in cui i cristiani sono oggetto di attacchi, anche violenti. Bisogna ripartire dal cuore del problema! Bisogna ripartire dal signifi cato della persona! Un immigrato è un essere umano, differente per provenienza, cultura, e tradizioni, ma è una persona da rispettare e con diritti e doveri, in particolare, nell ambito del lavoro, dove è più facile la tentazione dello sfruttamento, ma anche nell ambito delle condizioni concrete di vita. La violenza non deve essere mai per nessuno la via per risolvere le diffi coltà. Il problema è anzitutto umano! Invito, a guardare il volto dell altro e a scoprire che egli ha un anima, una storia e una vita: è una persona e Dio lo ama come ama me. Vorrei fare simili considerazioni per ciò che riguarda l uomo nella sua diversità religiosa. La violenza verso i cristiani in alcuni Paesi ha suscitato lo sdegno di molti, anche perché si è manifestata nei giorni più sacri della tradizione cristiana. Occorre che le Istituzioni sia politiche, sia religiose non vengano meno lo ribadisco alle proprie responsabilità. Non può esserci violenza nel nome di Dio, né si può pensare di onorarlo offendendo la dignità e la libertà dei propri simili. Benedetto XVI (Dopo Angelus, 10 gennaio 2010) Stare accanto La testimonianza di don Dino, responsabile della pastorale Migrantes della diocesi di Ancona - Osimo. Nella foto, don Dino celebra la S. Messa di Prima Comunione con alcuni ragazzi Rom. migrazionisono oltre 4 milioni gli immigrati Numeri e volti Alla fine del 2008 i cittadini stranieri residenti in Italia sono diventati ma, come spiega il Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes, si arriva a circa includendo anche le presenze regolari non ancora registrate in anagrafe e viene superata la soglia dei 4 milioni e mezzo se si tiene conto anche delle 300 mila persone per le quali è stata richiesta la regolarizzazione nel settore familiare. La loro incidenza sulla popolazione è del 7% (quindi, al di sopra della media europea) e, per la prima volta, gli immigrati superano il numero dei cittadini italiani emigrati all estero (circa 4 milioni). Nell Unione Europea l Italia si colloca, insieme alla Spagna, subito dopo la Germania, che conta 7 milioni di immigrati. Non si compone con queste statistiche la tendenza a ritenere che il fenomeno migratorio in Italia non sia rilevante oche si riduca ai sbarchi avvenuti nel corso dell anno o che sia costituito in prevalenza da irregolari. Ci si chiede anche spesso se non convenga aiutare i paesi di provenienza a casa loro,anziché accoglierne gli immigrati. Si tratta di questione sconnessa dalla realtà, specialmente in questo periodo in cui ben poco si investe per sostenere lo sviluppo delle aree povere. Ad esempio, la Moldavia, un paese con 2 milioni di abitanti e il 16% della popolazione all estero, riceve dalla rimesse il 35% del Pil nazionale: si può immaginare cosa capiterebbe se, in cambio di un improbabile aiuto in loco, venisse meno il contributo degli emigrati di quel Paese. Per gli immigrati insediatisi in Italia continua a prevalere la concentrazione nel Nord (62% rispetto al 25% del Centro e al 13% del Meridione), altrettanto avviene per la provenienza europea (53,6%, per più della metà da Paesi comunitari). Seguono gli africani (24,1%), gli asiatici (15,8%) e gli americani (18,1%). Le prime 5 collettività superano la metà dell intera presenza (800 mila romeni, 440 mila albanesi, 400 mila marocchini, 170 mila cinesi e 150 mila ucraini). L immigrazione è di grande utilità anche per l Italia, non solo a livello economico e occupazionale, ma anche sul piano demografi co. L età media degli stranieri è di 31 anni, contro i 43 degli italiani e tra C è chi li benedice perché sono una nuova forza lavorativa, anche se oggi c è poco lavoro, e c è chi li demonizza perché ci vede poco o nulla di buono. Siamo ottimisti nel dire che ormai un 10% della nostra società è composta da gente così detta extra-comunitaria. Ma ci sono scuole che hanno la maggioranza, in alcune classi, di bambini stranieri, o in alcune aree di Ancona in cui delle classi sono completamente straniere, questo succede anche in alcuni pesi dell entroterra marchigiano. Non so se una famiglia anconetana vede bene il fatto che un figlio vada in una scuola dove una buona parte è straniera! Non so se una famiglia cristiana è contenta se una propria figlia anconetana si fidanza con un giovane nero. Ci sono parrocchie ad Ancona dove più del 50% non è più italiano. La fotografia della Chiesa, della società va ristampata a colori. E non si può parlare più solo l italiano. È fatto scontato che normalmente uno straniero non di lingua neolatina ha bisogno almeno di 5 anni per riuscire a comunicare discretamente in italiano. I figli che vanno a scuola lo fanno in meno di un anno. Non pensiamo che gli altri debbono imparare subito l italiano o peggio per loro! Quanti preti parlano più di una lingua, quanti medici nel pronto soccorso o di famiglia sono poliglotti, quanti insegnanti capiscono altre lingue, e i poliziotti o pubblici ufficiali di servizi sociali e pubblici uffici? Succederà che questi figli di stranieri, che a casa parlano due o tre lingue un giorno vinceranno concorsi di pubblico impiego perché sono più preparati. Noi non ci stiamo preparando a vivere una civiltà multietnica, anche se ci vestiamo e mangiamo multietnicamente. La società si sta trasformando molto rapidamente, e noi pensiamo di continuare come sempre. Non so se noi viviamo il presente o ci illudiamo che il passato sia ancora il presente. Il profeta non è uno che inventa e indovina, ma uno che sa leggere il passato, il presente e sa interpretare il futuro. Poveri noi se il futuro ci cade addosso con sorpresa cogliendoci impreparati. Molte cose sono da rivedere, nei contenuti, nei metodi, certe alzate d ingegno sono indice di immaturità. Ho seguito in questi giorni delle vicende di cronaca riportate da i cittadini stranieri gli ultrasessantacinquenni sono appena il 2%. Questi aspetti ritornano nel Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale sulle migrazioni, che si sofferma in particolare sugli immigrati di seconda generazione. Più di un quinto della popolazione straniera è costituita da minori ( ), cinque punti percentuali in più rispetto a quanto avviene tra gli italiani (22% contro 16,7%). I nuovi nati da entrambi i genitori stranieri (72.472) hanno inciso nel 2008 per il 12,6% sulle nascite totali registrate in Italia, ma il loro apporto è pari a un sesto se si considerano anche i fi gli di un solo genitore straniero. Ad essi si sono aggiunti altri minori venuti a seguito di ricongiungimento familiare. E così, tra nati in Italia e ricongiunti, il 2008 è stato l anno in cui i minori, per la prima volta, sono aumentati di oltre 100 mila unità. L immigrazione è dunque anche una ricchezza demografica per la popolazione italiana, che va incontro al futuro con un tasso di invecchiamento accentuato; questo problema si pone specialmente per i Comuni con meno di abitanti, molti dei quali senza questo supporto sarebbero a rischio di spopolamento. Gli alunni fi gli di genitori stranieri, nell anno scolastico 2008/2009, sono saliti a su un totale di iscritti, per un incidenza del 7%. L aumento annuale è stato di unità, pari a circa il 10%. L incidenza più elevata si registra nelle scuole elementari (8,3%) e, a livello regionale, in Emilia Romagna e in Umbria, dove viene superato il 12%, mentre si scende al 2% al Sud e nelle Isole. Di questi studenti, 1 ogni 6 è romeno, 1 ogni 7 albanese e 1 ogni 8 marocchino, ma si rileva di fatto una miriade di nazionalità, veramente un mondo in classe, come mettono in evidenza i progetti interculturali. A dire il vero si tratta di alunni stranieri per modo di dire, perché quasi 4 su 10 (37%) sono nati in Italia e del nostro. Paese si considerano cittadini, mentre il rapporto sale a ben 7 su 10 tra gli iscritti alla scuola dell infanzia. Si pone, così, la necessità di un pacchetto integrazione, del quale purtroppo poco si parla. Franco Pittau alcuni giornali, e ho avuto modo di avvicinarmi al fatto: una baracca di un povero cristiano, senza futuro, sotto il ponte di una superstrada viene demolita con orgoglio da parte dell amministrazione comunale con tanto di vanto del sindaco, che si è fatto paladino e garante di legalità, di civiltà e di decoro. E a tanta vergogna si è aggiunta un auto pubblicità con un megaposter (in foto sotto), forse come monito o in attesa di applausi. Ci rammarica il fatto che il problema di quello sfrattato è peggiorato, quindi il problema non è stato risolto, ma solo trasferito. Mi sorprende e mi fa vergognare che quella stessa amministrazione e sindaco compreso pochi mesi fa innalzò un altro manifesto come paladino del crocefisso nei luoghi pubblici. Povero Cristo! Non so se costoro hanno mai sentito il Vangelo: qualunque cosa avete fatto a loro l avete fatto a me! Forse sarebbe più onesto per quella amministrazione tirare giù tutti i crocefissi dai luoghi pubblici almeno fino a quando non riescono a risolvere i loro problemi sociali onestamente, umanamente, altrimenti si danno la zappa ai piedi, e senza dubbio questi colpi di scena politici forse fanno guadagnare qualche voto in più, ma c è il rischio che ti fanno saltare la vita eterna. È inutile celebrare la giornata dell immigrato, qui bisogna vivere ogni giorno con lui. Non solo loro si devono integrare con noi, ma anche noi ci dobbiamo integrare con loro. Accogliere non vuol dire solo aprire la porta e fare entrare, ma anche dare spazio, partecipare, prendere parte. Ci sono parrocchie che hanno nel consiglio parrocchiale nuove etnie, perché nessuno deve sentirsi straniero, ci sono circoscrizioni, con rappresentanti di varie etnie: chi ha aperto gli occhi si è accorto che qualche altro è arrivato. L immigrato fa festa quando ci incontra, e fa festa quando abbiamo il coraggio di farlo sedere a mensa con noi, quando i nostri figli giocano con i suoi figli, quando i figli vanno a ballare insieme e a pregare e a suonare in chiesa insieme. Questo è segno di civiltà e vera ecclesialità. Questa è la festa dell immigrato, un giorno non serve come calmante di coscienze, è ben altro lo spirito cristiano. don Dino Cecconi Asteriski * IlPapa: l ateismo. L 11 gennaio, il Papa ha ricevuto il Corpo Diplomatico di 178 Stati, tra i quali per la prima volta i Diplomatici della Federazione Russa. Il Papa ha ricordato che l ateismo,cioè la negazione di Dio sfigura la libertà della persona ma devasta anche la creazione. Un esempio? I regimi atei dell Est Europa: sistemi che rifiutando la verità sull uomo hanno ferito anche la natura. Bellissima l affermazione: La Chiesa è aperta a tutti, perché in Dio esiste per gli altri. * Marche: elezioni. Settimana decisiva per le alleanze e le candidature per le prossime elezioni regionali. Intanto Spacca, secondo la classifica di Ipr-Marketing, incassa il 53% dei consensi. * Senigallia: Ipsia. L ex collegio delle FF.SS., poi sede Ipsia, è meta notturna di sbandati. Tuttavia, anche loro, hanno diritto di proteggersi dal freddo. * Senigallia: fitness. Rimettersi in forma, dopo le abbuffate natalizie e di fine anno, è l obiettivo dell assalto ai fitness di Senigallia. * Ostra: storia. Diventa anche storico oltreché liturgista mons. U.Gasparini con gli studi che va completando sulla chiesa di Santa Croce, in vista di una consistente pubblicazione. Sarà così l erede dello storico mons.angelo Mencucci di Ostra, famoso soprattutto per i tre volumi ponderosi sulla Diocesi di Senigallia. * Ostra Vetere: musica. Si è tenuto domenica 10 gennaio ad Ostra Vetere, nella chiesa di Santa Maria di Piazza, il Concerto d inverno della banda musicale di Ostra Vetere e Barbara. La manifestazione è stata promossa dall Associazione Concerto Cittadino Giovan Battista Pergolesi e dall Amministrazione comunale sotto l egida dell Anbima, con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Ostra Vetere. Il concerto è stato diretto dal maestro Filiberto Campolucci. Come sempre stimolante il programma che il corpo bandistico ha proposto al pubblico, spaziando su una molteplicità di generi musicali: dalle tradizionali partiture per banda alla musica operistica, dalla musica d ascolto alla musica leggera. Dopo i successi ottenuti dalle ragazze e dai ragazzi della Banda cittadina in tutta Italia e dopo il gemellaggio dell Associazione concertistica con i colleghi della città francese di Urzy, il concerto ha rappresentato un momento particolare ed un appuntamento musicale per la bravura e le eccezionali capacità di questi giovani nell eseguire brani di alto contenuto artistico. Giuseppe Cionchi

3 3 territorio Regione Testimonianze a margine della recente legge regionale Violenza sulle donne Una legge contro la violenza sulle donne. Le Marche non sono un isola felice: la violenza contro le donne, diffusa in tutto il Paese, coinvolge anche una Regione all apparenza tranquilla. Le rilevazioni più recenti dell Istat mostrano una Regione che con il 34,4% di donne, che hanno subito violenza fisica o sessuale da un uomo nel corso della vita, supera il dato nazionale del 31,9. E il 16,4% di queste donne marchigiane ha subito abusi all interno delle mura domestiche. Il fenomeno poi non è relegato solo alle straniere, anzi: su 132 donne che si sono presentate al centro antiviolenza di Ancona, nel 2008, le italiane erano esattamente il triplo delle immigrate; in soli 6 mesi di attività (ha aperto a maggio di quest anno) il centro antiviolenza di Sant Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, ha avuto più di 30 richieste; un analogo centro nella provincia di Pesaro, in attività dallo scorso aprile, ha già avuto 50 contatti per casi di violenza. Perciò, la Regione ha varato la legge 32/2008 Interventi contro la violenza sulle donne che ha stabilito l istituzione del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere e ha dato l avvio alla creazione di centri antiviolenza in ognuna delle 5 province. Nel testo della legge la Regione riconosce che ogni forma o grado di violenza contro le donne costituisce una violenza di genere e una violazione dei diritti umani e specifica che per violenza di genere si intende la violenza sessuale e qualsiasi forma di persecuzione o violenza fisica, psicologica ed economica che un uomo esercita su una donna in ambito familiare o lavorativo. La legge è stata finanziata nel primo anno con euro, uno stanziamento che è stato confermato per il Violenze lunghe 20 anni. Il mostro è dentro casa : è l amara constatazione di Annalia Savini, dell associazione On the road e responsabile del centro antiviolenza Percorsi donna di Sant Elpidio a Mare. Savini, che fa parte di un associazione che si occupa da anni di donne vittime della tratta, è convinta che le violenze, soprattutto quelle domestiche, sono un problema sommerso, e molte sono le donne che non si riconoscono il diritto di essere libere e autonome. Enrica Scarpetta, operatrice presso lo stesso sportello, offre un quadro inquietante: A noi si sono rivolte donne con storie di abusi, alle spalle, che durano anche da vent anni. Aspettano a fare qualcosa perché vogliono che i figli crescano con entrambi i genitori, ma li rendono testimoni delle violenze subite. Il primo contatto è quasi sempre telefonico, poi si valuta insieme il percorso da compiere, anche con l aiuto del consulente legale interno. Se la donna decide di denunciare - dice Scarpetta - avvertiamo i servizi sociali, oppure la accompagniamo all ospedale, dai carabinieri o la indirizziamo da legali che offrono il gratuito patrocinio. Quando prendono consapevolezza del torto subito, e decidono per la denuncia, querela o separazione, non tornano indietro. Differenza di genere, un valore. Per Cornelia Lanzani, delle Acli marchigiane e già presidente della Commissione per le Pari opportunità della Provincia di Macerata, era giusto che la Regione si dotasse di questa legge. La violenza di genere è purtroppo un dato di fatto e nel nostro territorio sono successi anche dei fatti di cronaca terribili, come la donna buttata nel cassonetto dall ex marito. Il problema, per Lanzani, è soprattutto culturale perché non c è tolleranza per la diversità: occorrono percorsi educativi sul dialogo, declinato a 360 gradi. La differenza di genere è un valore - sottolinea ancora - e non è più tollerabile che sia la causa di violenze ingiustificate. Per noi credenti poi è un dovere valorizzare questa differenza, perché nel piano di Dio c è lo sviluppo delle potenzialità di ogni persona e certamente delle donne. Lanzani nota che far passare la cultura di genere è difficile anche nei circoli della propria associazione e più diffusamente nell ambiente ecclesiale, dove si rischia che l affermazione del valore della femminilità rimanga spesso solo di principio. Un emergenza continua. Anche nell esperienza di Alessia Savi, responsabile di Casa Valentina, struttura che nel maceratese accoglie donne in difficoltà con minori, ci sono storie di violenze consumate dentro le mura domestiche. I casi ci arrivano a volte dai servizi sociali, ma a volte le segnalazioni provengono dal Centro d ascolto e di prima accoglienza della Caritas, che ha voluto la realizzazione di una struttura come la nostra per rispondere alle richieste di aiuto delle donne, dice. Nella valutazione globalmente positiva della legge regionale, Savi comunque sottolinea le difficoltà di chi sta in prima linea e nota come le risorse messe a disposizione dalla Regione siano molto esigue. Adesso si parla molto di più di violenza esercitata sulle donne - afferma - ma le richieste che ci arrivano sono continue e sempre sull onda dell emergenza. Noi cerchiamo di creare dei percorsi di autonomia per le donne che accogliamo, ma sono processi lunghi, soprattutto se sono coinvolti dei minori. a cura di Simona Mengascini Marche Contro il rischio della soppressione Difensori civici difensori civici delle Marche lanciano un appello I al parlamento, al governo e a tutte le forze politiche perché si apra al più presto un confronto nell ambito del progetto di nuovo Codice delle Autonomie in merito alla figura del difensore civico. La gratuità, l indipendenza e la neutralità sono da sempre le basi sulle quali si fonda la difesa civica e come tali sono garanzie di fronte ai cittadini si legge in una nota -. Al contrario la legge finanziaria 2010 dispone la soppressione del Difensore civico locale perché ritenuto un costo della politica da tagliare. Il governo pone la questione in termini di fiducia, quindi l argomento non è oggetto di discussione. Tale previsione appare in contrasto con la Costituzione, posto che la disciplina della difesa civica è attribuita all autonomia statutaria degli enti locali. Effettuare questi tagli significa anche andare in direzione opposta a quella di tutti gli altri paesi europei, che hanno un sistema nazionale di difesa civica. In particolare viene sottratto al cittadino uno strumento stragiudiziale per la segnalazione dei comportamenti scorretti o illegittimi e delle omissioni del pubblico dipendente e del responsabile del servizio, questione sulla quale l attuale governo ha dimostrato una particolare sensibilità. La difesa civica è totalmente gratuita e tutela i cittadini nei confronti della pubblica amministrazione prosegue la nota -. La capacità di instaurare il confronto tra il cittadino e le istituzioni, e in particolar modo le autorità comunali, fa sì che il difensore civico sia ormai un punto di riferimento per numerosi utenti che vedono in qualche modo messa in dubbio l imparzialità e l efficienza della P.A. Sotto il profilo economico il difensore civico assicura risparmi all amministrazione, perché evita spese giudiziarie e riduce il contenzioso del comune, migliora il servizio offerto e comunque i compensi corrisposti sono inferiori a quelli di norma attribuiti a un consulente esterno. Il difensore civico tutela le fasce più deboli della cittadinanza, che non hanno possibilità di rivolgersi ad altri interlocutori per far valere le loro ragioni, e quindi indirettamente svolge anche la funzione di ammortizzatore sociale. Si tratta di un istanza già evidenziata e largamente condivisa a livello nazionale, che il Coordinamento delle Marche, nato per cercare di sopperire agli attuali problemi della difesa civica, non può che ribadire. Concessioni balneari Abbiamo donato una stazione radio ad un parrocchia in Camerun In questi giorni ci ha telefonato don Patrice Wetjen, giovane parroco della Cattedrale di Edea in Camerun ringraziandoci a nome suo e del vescovo per il dono della stazione radiofonica che gli abbiamo fatto. Una radio per il Camerun pronta per l uso, con le antenne, il trasmettitore e tutto il necessario per poter parlare ai cristiani del Camerun. Lunedì 7 dicembre è finalmente sbarcata una cassa con tutto il materiale e le istruzioni per istallare la radio. Servirà per promuovere evangelizzazione in quel terrorio in cui alcune sette cristiane stanno facendo proseliti, soprattutto attraverso trasmissioni radiofoniche. Ci tenevamo che arrivasse per Natale, il dono della nostra diocesi ad una chiesa sorella. Estendere fino a un massimo di venti anni la durata delle concessioni dei beni del demanio marittimo con finalità turistico-ricreative. E quanto prevede la proposta di legge Norme per l attuazione delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo, approvata dalla Giunta regionale e trasmessa all Assemblea legislativa per l adozione. Spiega Vittoriano Solazzi, assessore regionale al Turismo: La Regione Marche ha adeguato la durata delle concessioni al parametro già individuato dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 col quale si stabilisce che le concessioni possono avere durata superiore ai sei anni e, comunque, non superiore ai venti anni: una scelta dettata dall entità e della rilevanza economica delle opere da realizzare. Non si può non tenere conto delle peculiarità della piccola impresa balneare italiana e marchigiana che non ha eguali in Europa, dei capitali investiti per qualificare l azienda e valorizzare l offerta balneare. Lo abbiamo spedito noi di Radio Duomo e Voce Misena, a nome della nostra diocesi, sicuri di poter contare sulla vostra solidarietà. Ora è tempo di raccolta fondi per sostenere questa bella impresa. Contiamo sugli ascoltatori di Radio Duomo e sui lettori di Voce Misena. Le offerte si raccolgono in redazione o si possono aggiungere all abbonamento 2010 sul conto corrente postale che riceverete insieme al giornale. Block Notes Le Marche e Hoffman Nonostante le quasi inevitabili polemiche, per la Regione Marche l operazione Hoffman ha superato gli obiettivi di promozione delle Marche ed è diventata un operazione di promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Così il presidente della Regione Gian Mario Spacca ad alla conferenza per la presentazione della versione definitiva dello spot Marche: le scoprirai all Infinito (nella versione da 120 e 30 ) alla quale hanno partecipato anche il regista Giampiero Solari e il responsabile di Europroduciones Stefano Torrisi. Quando abbiamo pensato a questa complessa operazione - ha proseguito Spacca - volevamo trasmettere un immagine unitaria delle Marche nel mondo. Volevamo suscitare suggestioni e curiosità nei confronti della nostra terra sia per i mercati turistici, ma anche per dare più valore aggiunto al lavoro dei marchigiani: ai vini, ai prodotti tipici, ai prodotti del manifatturiero, come le scarpe per esempio. Le reazioni sono andate al di là delle nostre stesse aspettative e ne siamo più che soddisfatti. La maggior parte dei commenti è straordinariamente positiva e per certi versi inusitata. Perfino l Accademia della Crusca è scesa in campo per esprimere il suo apprezzamento nei confronti dello spot attraverso il presidente onorario Andrea Rigoni, per non parlare di tanti intellettuali di prestigio come Umberto Piersanti, Davide Rondoni, Giorgio De Rienzo. Sono convinto che questa operazione abbia tutte le potenzialità per diventare una pietra miliare nel mondo della comunicazione. Oltre a tutti i quotidiani e televisioni nazionali, di Hoffman e delle Marche hanno parlato anche quotidiani e riviste internazionali: dal New York Times al Daily Mail, da Variety alla Reuters al Sidney Morning Herald. A queste prestigiose testate si aggiungono giornali riviste di settore, siti internet specializzati di ogni parte del mondo: inglesi, spagnoli, danesi, messicani, tedeschi, austriaci, addirittura thailandesi e indiani. Oggi - ha concluso Spacca - presentiamo la versione definitiva dello spot che ha tenuto conto dei suggerimenti e delle osservazioni arrivate dai marchigiani dopo la condivisione delle bozze di lavoro in rete. Abbiamo infatti fatto in modo che anche questa, come tante altre iniziative della Regione, avesse la massima condivisione da parte della nostra comunità. Lo spot andrà in onda dal 24 gennaio al 13 febbraio sulle reti Rai, Mediaset, La 7 e su Sky con oltre mille passaggi prevalentemente in prime time.

4 4 Senigallia Un progetto attivato dal Comune di Senigallia con fondi Ue Contro la tratta Un progetto ambizioso è stato attivato dal Comune di Senigallia to. Nella seconda fase saranno ideati così un ampliamento del partenaria- e che si svilupperà nei prossimi due gli strumenti idonei a svolgere le attività anni grazie a un contributo europeo di indagine presso le persone a di euro, pari all 80% della rischio e gli altri destinatari del progetto, somma necessaria ( euro circa). associazionismo compreso. La Il piano - si legge in una nota terza sarà la fase di indagine: dopo - rientra all interno del programma aver formato le persone incaricate di europeo Daphne ed è stato nominato eseguirla, essa riguarderà 2500 uo- con l acronimo Rap Vite, ovvero mini e donne immigrati in 10 diver- Ricerca Azione Partecipata Vittime si Paesi europei. La quarta fase sarà Tratta Esseri Umani e spiega come dedicata a costruire e sperimentare i suoi destinatari vadano individuati in modo trasversale in tutte le città nelle donne immigrate provenienti partner degli strumenti di lotta, elaborando dall Africa subsahariana e dall Europa un piano d azione che porti dell Est che risultino vittime di alcune a prevenire i fenomeni criminali e specifiche casistiche criminali: attuare programmi di assistenza per la tratta degli esseri umani, innanzi le donne e le adolescenti immigrate: tutto, ma anche i crimini d onore e questo passaggio prevede una formazione i matrimoni forzati all interno delle professionale erogata anche loro comunità. online e un attività parallela porta a L intera attività progettuale si esplicherà porta in favore delle donne immi- concretamente in cinque fasi grate, così da insegnare loro come specifiche. La prima prevede di identificare combattere la violenza e conoscere i i profili delle categorie da servizi del territorio che operano nel coinvolgere e in questo modo strutturare settore. La quinta e ultima fase sarà adeguatamente le capacità dedicata a conferenze, pubblicazioni professionali, istituzionali e associative e numerose altre comunicazioni a liglio al fine di poter indagare al mevello di siti web. i settori del progetto e ottenere M.B. La serata finale della prima edizione di High School Music Festival, una rassegna musicale per gruppi e solisti organizzata nella Provincia di Ancona, si svolgerà domenica prossima, 17 gennaio, al teatro La Fenice di Senigallia. L intera manifestazione, che si è avvalsa del patrocinio del Comune di Senigallia, è stata ideata dall Associazione Culturale Liceo Musicale A. Toscanini e sostenuta attraverso una collaborazione con il McDonald s di Senigallia. All appuntamento conclusivo di domenica (che avrà inizio alle ore 17,30) sono stati ammessi i seguenti finalisti: una solista, Alessandra Spinelli; un duo, Francesco della flora; un quartetto, Taproom; e ben cinque band, cioè Decay of Lying, The Unreason, Enosis, Vicarus e Jasmine. Nelle due scuole paritarie E tempo di iscrizioni Per i genitori a gennaio iniziano i tanti interrogativi e le tante proposte per iscrivere a scuola i propri figli, a partire dalla scuola dell Infanzia. Quest anno c è ancora un silenzio surreale: il Ministero dell Istruzione non ha emanato alcuna circolare esplicativa con i criteri per le iscrizioni del prossimo anno scolastico Le famiglie stanno cercando informazioni e le scuole non sanno dare risposte certe. Le due scuole materne paritarie di Senigallia hanno ragionato e cercato i punti fermi su cui orientarsi per dare qualche risposta alle famiglie che sentono l urgenza di informarsi e di conoscere le diverse proposte educative che le scuole possono offrire a sostegno della loro fatica quotidiana di educatori. Le scuole materne Ada Bianchi e San Vincenzo accolgono le nuove famiglie e i loro bambini dal 18 gennaio per fornire informazioni, illustrare i propri spazi, raccontare la propria proposta educativa e consegnare il proprio Progetto Educativo. Potranno iscriversi alla scuola materna tutti i bambini che compiono tre anni entro dicembre 2010, se ci saranno posti disponibili potranno iniziare la frequenza nell anno scolastico anche i bambini che compiranno tre anni entro febbraio Le rispettive segreterie saranno aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili. La scuola materna San Vincenzo ha anche uno spazio per i più piccoli denominato Centro per l Infanzia, un servizio con personale e spazi propri, autorizzato e accreditato dal Comune di Senigallia. Rimossa l antenna vicina all ospedale Centralina smog Rimossa l antenna della Wind dal parcheggio di via Po mentre per combattere lo smog arriveranno presto nuove centraline. La bonifica di questa mattina ha detto l assessore all Ambiente, Simone Ceresoni rappresenta per noi un passo importante perché questa antenna, installata dalla Wind tra la fine degli anni 90 e gli inizi del 2000, era troppo vicina alle abitazioni e ad un altro obiettivo sensibile, ossia l ospedale. Il traliccio, che rimarrà in piedi perché utilizzato anche dall Enel, si trova nel parcheggio accessibile da via Po e Stradone Misa. Non verrà ricollocato da altre parti ha assicurato Ceresoni perché quelle presenti sul territorio comunale sono piu che sufficienti. Si tratta della terza ad essere stata rimossa. La prima era stata quella dell hotel Cristina e la seconda quella posizionata sopra la sede di Bucci. Una di queste è stata ricollocata nel parco delle Saline e l assessore garantisce che, con i dati rilevati dalla centralina, che monitora il sito tutti i giorni 24 ore su 24, segnalano la totale assenza di elettrosmog. Sono invece in arrivo nuove centraline per l inquinamento atmosferico. Verranno collocate in piu punti della città. Il motivo per cui i dati di Senigallia sono i peggiori della provincia sono dovuti al fatto che la centralina della Penna rileva lo smog effettivo prodotto dai gas di scarico e non quello di sottofondo. Le centraline più moderne riportano la presenza di polveri sottili nell area e non quella diretta dei gas di scarico che ovviamente è maggiore. Per questo motivo i dati riferiti a Senigallia sono tanto alti. Tra i provvedimenti messi in campo, per contrastare l inquinamento atmosferico, l assessore ha ricordato l aggiornamento del Piano generale del traffico urbano, al cui interno ricade anche il progetto finanziato dal Ministero sul trasporto. Tutte soluzioni in grado di fornire un alternativa alle automobili private, incentivando l uso dei mezzi pubblici. Da ultimo c è anche il provvedimento sulle caldaie dove è già in distribuzione il bollino verde. Nel mese di aprile partiranno i controlli per accertarsi che le verifiche siano state eseguite e che tutti abbiano il bollino verde. M.G. notizie della settimana Succede a Senigallia a denti stretti * L hanno seguita in borghese per un paio d ore poi quando ha messo mano alla dose per cederla ad un giovane l hanno presa e arrestata in flagranza di reato. E accaduto a Porto Potenza attorno alle 18 ma l intervento lampo dei carabinieri è nato e si è sviluppato nel primo pomeriggio prevalentemente ad Osimo. Una giovane 31enne originaria di Senigallia (M. V. sono le iniziali) è stata notata insieme ad un gruppo di giovani, alcuni dei quali già noti alle forze dell ordine per precedenti nel mondo della droga. * Dopo accurate indagini condotte dagli agenti della Sezione anticrimine del Commissariato hanno denunciato a piede libero G.Q., di anni 45, siciliano, ma residente a Rimini, per i reati di incendio e simulazione di reato. I fatti contestati, risalenti ad alcuni mesi fa, si riferiscono all avvenuto incendio di una autovettura in località Montignano. Ha simulato un furto al fine di riscuotere il compenso assicurativo. * Procede speditamente l applicazione del protocollo d intesa sottoscritto a dicembre dalla Provincia di Ancona e da Autostrade per l Italia Spa relativo alla gestione delle procedure espropriative per la realizzazione della terza corsia lungo l A14. Sono stati nominati i direttori dei lavori dei lotti di ampliamento i cui lavori sono già stati consegnati. Per quanto riguarda il tratto del lotto 3 Fano-Senigallia, il responsabile individuato è l ingegnere Giulio Grezzi di Mondolfo. * Momenti di paura in centro, sotto i Portici Ercolani. Alle ore circa di lunedì 11 gennaio un auto è andata in fiamme sotto gli occhi di numerosi passanti. Ad un primo momento sembra addirittura che il conducente non si fosse accorto di nulla. Avvisato anche da altri conducenti, l uomo ha accostato ed è sceso dall auto man mano che dal vano motore uscivano le prime fiamme. * Ancora un successo per il musical Forza, venite gente! messo in scena alla Fenice, domenica scorsa, dai giovani della Diocesi di Senigallia. In tanti hanno dovuto rinunciare all ingresso, visto che il teatro non aveva più un posto a sedere. * Nuova rassegna alla Piccola Fenice di Senigallia a cura del Circolo Cinema Linea D Ombra - Ficc. A partire da martedì 12 fino al 26 gennaio, tre pellicole verranno proiettate nell ambito de I documentari di Werner Herzog Estetica di un ossessione. Meno vigili Garage inagibile per la Polizia municipale, costretta inoltre ad operare con macchine vecchie e sotto organico. E quanto riscontrato dal Pdl. I vigili urbani stanno facendo i salti mortali nelle condizioni in cui devono lavorare denuncia Gabriele Girolimetti - Hanno in dotazione 12 auto più una della Protezione civile, tutte sui km e di queste cinque hanno più di km. Due auto addirittura sono rimaste ferme per mesi perché mancavano i soldi per sistemarle e far passare la revisione. I riparatori e le officine inoltre attendono da mesi i pagamenti. Uno dei compiti principali della Polizia municipale è quello di garantire l intervento più rapido possibile ovunque. Visto che solo tre auto hanno le gomme termiche ci chiediamo come si possa affrontare una qualsiasi emergenza neve. Il Pdl riferisce inoltre che le automobili sono costrette a rimanere fuori perché il garage, che si trova sotto la scuola Marchetti, è stato dichiarato inagibile. Da mesi quattro agenti sono in maternità e solo due ne sono state rimpiazzate. Gli agenti in servizio sono 39 quando la legge regionale prevede che siano uno ogni 1000 abitanti, quindi ce ne vorrebbero almeno altri 4. Ai tempi di Roberto Oreficini, i consiglieri del Pdl ricordano che la Polizia municipale contava una cinquantina di vigili ma con il tempo in questo settore dell apparato comunale si è investito sempre di meno. Anche nel 2010 sottolinea Gabriele Cameruccio i fondi che vengono lasciati alle Polizia municipale sono inadeguati ed insufficienti. La Giunta ha stabilito di investire per le strade, i progetti e la stessa Polizia municipale il 51,56% del euro di multe preventivate per il a cura di Giuseppe Nicoli Dill al monc in piazza l edizione 2010 di illumino di meno La torcia energetica Passerà anche a Senigallia la fiaccola alimentata con fonti pulite La Torcia su Roma nell ambito di M illumino di meno. La data sembra essere quella del 2 febbraio, giorno in cui un gruppo sportivo di Senigallia farà passare la fiaccola in pieno stile olimpico per le vie cittadine. M Illumino di Meno, la Giornata del Risparmio Energetico lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su Radio 2, si celebrerà come ogni anno da sei edizioni a questa parte a Roma il 12 febbraio. Per l occasione verranno spenti diversi monumenti e l illuminazione pubblica. Un modo silenzioso per ricordare l entrata in vigore del protocollo di Kyoto. Oltre a Senigallia, la manifestazione per sensibilizzare sul tema del risparmio energetico coivolgerà anche altre città delle Marche, da nord a sud, toccando Pesaro (1 febbraio), Ancona (il 3) e San Benedetto del Tronto (il 4). Sono passate le vacanze e le imprese edili, a Senigallia, hanno ripreso i lavori in corso. Non si può dire altrettanto dell Impresa che sta costruendo il sottopassaggio pedonale e ciclabile in via Lucca, a fianco della chiesa di S.Maria Goretti. Alla data dell 11 gennaio i lavori sono ancora fermi e indietro e la stagione estiva si avvicina. Non vediamo in ciò molto impegno. I disagi per gli automobilisti continuano perché la zona da tanto tempo è chiusa al traffico e non si può passare da via Podesti. Il complesso della Villa Mastai-De Bellegarde, alle Grazie, edificio storico di grande pregiolegato da sempre al passato della città, da molti anni chiuso e in stato di abbandono, è stato acquistato e ne è stato predisposto un progetto che è all attenzione dell Amministrazione comunale. La previsione è di realizzarvi residenze seguendo le indicazioni della Soprintendenza. L obiettivo è quello di far rivivere un luogo importante della città, cercando di far conservare al complesso la sua originaria bellezza in quanto è molto suggestivo. La solidarietà dei senigalliesi e degli abitanti dei paesi della Diocesi ha arricchito il Fondo di solidarietà lanciato dalla Caritas diocesana. Ci fa piacere segnalarlo perché chi ancora non vi avesse aderito, e desiderasse farlo, è sempre in tempo. Basta rivolgersi alla Caritas. Possono accedere al bonus gas, relativo alla fornitura di gas naturale nell abitazione di residenza, tutti i clienti domestici che abbiano un valore Isee inferiore o uguale a oppure, nel caso di famiglie con almeno quattro figli a carico, inferiore o uguale a L agevolazione può essere richiesta anche da coloro che, in presenza dei sopraindicati requisiti di residenza e valore Isee, utilizzano impianti di riscaldamento condominiali a gas naturale. Ci si può rivolgere agli uffici comunali.

5 Incontro nell ambito della Scuola di Pace di Senigallia Idee di città Giovedì 14 gennaio, alle ore 21.00, all Auditorium San Rocco terzo appuntamento del Corso Generale della Scuola di Pace Vincenzo Buccelletti. Dopo quella di Tonio Dell Olio, ancora una testimonianza, quella del Collettivo 99, costituito da giovani aquilani, amanti della loro città, che hanno scelto questo tema per comunicare il dramma che hanno vissuto in questi mesi: Riconversione dopo la ricostruzione. I giovani ci esporranno la loro Idea di Città-Territorio, dal momento che si tratta di professionisti e tecnici provvisti di nuove idee su come creare la città del futuro, anche risalendo alle loro radici, cui rimanda il numero 99, che è quello che lega L Aquila alle sue origini, ai 99 castelli che, secondo la leggenda, contribuirono alla sua fondazione nel 1254 e che ne segnarono indelebilmente il tessuto intarsiandolo di 99 chiese, 99 piazze e fontane, e da cui, ancora una volta, il Collettivo intende ripartire. La loro sarà la parola più vera e più fedele sui fatti intervenuti durante e dopo la calamità che ha sconvolto l Abruzzo, ma anche l intero Paese. Oltre ai rappresentanti dei giovani, sarà presente la signora Stefania Pezzopane, Presidente della Provincia de L Aquila, simpatica figura di donna la cui capacità, trasparenza e onestà di amministratrice è divenuta nota in tutta Italia. La signora ci ha dichiarato che sarà felice di incontare anche la Presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, anche lei presente alla serata, dal momento che si conoscono personalmente. Completerà questo bel gruppo Carlo Scataglini, insegnante specializzato di L Aquila; formatore sulle metodologie di recupero e sostegno, e docente a acontratto di Didattica della matematica per l integrazione presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell Università di L Aquila. Ha pubblicato numerosi libri di narrativa, di cui ricordiamo solo l ultimo per l attinenza che ha con le vicende accadute. Si tratta di una favola, edita da Erickson, dal titolo Le formiche sono più forti del terremoto (con prefazione di Giovanni Floris), una favola sulle emozioni, l amicizia, la cooperazione, la rinascita. Gli ospiti della serata: i giovani del Collettivo 99, Stefania Pezzopane, Presidente della Provincia de L Aquila e Carlo Scataglini, insegnante e scrittore Domenica 17, alla fenice Nell anno di Chopin Nell anno di Chopin, anche la Stagione concertistica di Senigallia si prepara a onorare il grande compositore polacco, con un Concerto in salotto, domenica 17 gennaio, alle 17, alla Rotonda a Mare. Il 2010 segna infatti il bicentenario della nascita del poeta del pianoforte come è stato definito dal Parlamento di Varsavia, che ha approvato un ampio calendario di manifestazioni ufficiali in patria. Tanti paesi e istituzioni nel mondo si apprestano a celebrarlo. L appuntamento pensato dalla Stagione concertistica di Senigallia che confluisce nella più ampia Stagione Unica di Teatro Musica e Danza in corso tra Rotonda e Teatro La Fenice, vedrà insieme un ensemble di eccellenti interpreti, i Virtuosi Italiani e la pianista Jin Ju, con un programma incentrato su uno Chopin notissimo ma anche sconosciuto. Saranno infatti eseguite due note partiture, il Concerto n. 1 in Mi min. op. 11 per pianoforte e orchestra e il Concerto n. 2 in Fa min. op. 21 per pianoforte e orchestra, proposte però nella versione originale dell autore per pianoforte e quintetto d archi. Si tratta infatti di una rarissima ma originale versione cameristica dei Concerti per pianoforte e orchestra, nella quale il virtuosismo appariscente si trasforma come per magia in un colloquio musicale intimo e affascinante. A Senigallia, domenica 17 gennaio, saranno affiancati da una interprete di grande sensibilità, la pianista Jin Ju che suscita consensi di pubblico e critica specie da quando, nel 2002, ha vinto il 3 Premio al Concorso Pianistico Internazionale Čajkovskij di Mosca. La critica britannica ha scritto che Jin Ju è tra i più emozionanti giovani pianisti della scena concertistica internazionale. Ha inoltre ottenuto riconoscimenti al Concorso Internazionale Rumeno di Bucarest e al China National Piano Competition (1996), all UNISA International Piano Competition e al primo Concorso Pianistico Internazionale Theodor Leschetizky (2000), al Beethoven Society Competition di Londra (2001) e al Concorso Reine Elisabeth di Bruxelles (2003). La Stagione concertistica fa parte della Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica di Senigallia, realizzata dal Comune di Senigallia, in collaborazione con Amat e Ente Concerti di Pesaro. Informazioni: o o 5 Senigallia i dati raccolti dalla cna ancona Edizilia, il tracollo Che tracollo! Attesa con timore e annunciata già da tempo, è arrivata, confermata dai dati sulla movimentazione dell Albo artigiani della provincia di Ancona, la notizia del collasso del settore edilizia. Accompagnato da quello degli impiantisti. In sostanza dice Stefano Sargentoni, vice direttore Cna provincia Ancona l edilizia ha chiuso l anno 2009 con un saldo pari a 28 dato da 297 nuove imprese e 325 cancellazioni. Gli impiantisti hanno chiuso a 43 derivante da 49 iscrizioni e 92 cancellazioni. Era esattamente ciò che sapevamo sarebbe accaduto commenta Giuseppe Maddaloni, responsabile dell Unione Cna Impianti della provincia di Ancona la crisi edilizia ha portato in fondo al baratro anche il settore impiantisti che nel corso dell anno precedente si era retto grazie alle ristrutturazioni. Fermate anche quelle, la situazione è chiara: non si costruisce, non si ristruttura, non c è lavoro per gli impiantisti, pertanto le imprese che chiudono non vengono rimpiazzate da nuove aperture. La grave difficoltà che sta investendo il comparto dell impiantistica ha portato la Cna Unione Impianti a chiedere a livello nazionale la costituzione di un tavolo di lavoro che possa confrontarsi con il Ministero dell industria. Lo stallo prima, e la caduta poi, di edilizia e impianti sono indicatori molto significativi dello stato della crisi: le sorti della nostra economia si sono sempre rette soprattutto su questi che, andando in blocco, rischiano di far peggiorare una situazione già critica. Anche i numeri dell Istat aggiunge Sargentoni fotografano una realtà grave e preoccupante raccontando con dolorosa precisione la portata vera della crisi. Non oso pensare a cosa sarebbe successo se gli artigiani e le piccole imprese non avessero comunque fatto argine. A fronte di settori che danno chiari segnali negativi, infatti, oltre all edilizia e agli impiantisti ci sono anche la meccanica e il tessile-abbigliamento-calzature, ce ne sono altri che invece continuano a reggere, come gli alimentari o i servizi alla persona. Ma queste imprese non possono fare tutto da sole. Azioni concrete e di grande portata vanno messe in campo senza indugi per rilanciare l economia e salvare l occupazione. Per quanto riguarda la situazione nelle zone territoriali della provincia, colpisce il 50 della zona di Senigallia che però è anche una delle zone più corpose in quanto conta parecchi comuni. Nella zona Sud il saldo tra nuove imprese e imprese cessate è pari a 31; nella zona di Jesi a 29; nella zona di Fabriano a 9 e nella zona di Ancona a 6. In quest ultima area, colpisce il 10 di Falconara, un comune ormai alle prese con diverse problematiche. In linea generale, la Cna ricorda che per la prima volta dopo anni, l Albo delle imprese artigiane della provincia di Ancona ha perso posizioni: le imprese sono scese a quota (erano nel 2008) e che il peggio, numericamente parlando, potrebbe ancora venire in quanto i dati delle cancellazioni verranno conteggiati nella loro globalità in questi primi mesi del V.S. Il direttore di Zona territoriale 4, Maurizio Bevilacqua, ripercorre le non facili tappe che hanno portato a questo traguardo. I nuovi reparti. Il nuovo monoblocco è una realtà Dopo tanti anni, finalmente sono giunti al La progettazione degli aspetti architettonico - Importantissima anche la realizzazione del termine i lavori nel nuovo Monoblocco strutturali nonché l organizzazione dei servizi nuovo Pronto Soccorso, della nuova Camera del Presidio Ospedaliero di Senigallia, che verrà inaugurato domenica 17 gennaio Si tratta della dimostrazione concreta che il nosocomio senigalliese non solo non sarà ridimensionato ma, anzi, la nuova struttura che verrà consegnata ai cittadini costituisce una grande opportunità, una forte e solida base per il futuro della sanità locale. Servirà per ricollocare i servizi sanitari in spazi più moderni e funzionali, oltre che per realizzare una migliore organizzazione del lavoro. L immobile sarà occupato su tre piani da degenze e nell ultimo dal Comparto Operatorio e dalle Sale Parto di Ostetricia e Ginecologia. La loro complanarità con l attuale Reparto rende tutta la struttura sanitaria adatta a raccogliere al meglio le esigenze della gente e favorire una migliore operatività del personale che, attualmente, si trova ad intervenire in spazi troppo esigui. Il nostro operato in questi anni ha saputo prevalere sull ottica del ridimensionamento dei servizi; si è rivolto verso l ottimizzazione delle risorse, a lorovolta indirizzate al continuo miglioramento della qualità delle prestazioni erogate; esigenza primaria dei cittadini. Nella struttura non verranno collocati nuovi reparti o servizi, ma quelli già esistenti troveranno una collocazione in ambienti nuovi, sempre più confortevoli, con innegabili vantaggi per i cittadini che usufruiranno delle prestazioni sanitarie della nostra Zona territoriale. è stata pensata con lo scopo di perseguire l obiettivo della funzionalità. Il forte supporto delle istituzioni locali, dei cittadini, delle Associazioni è stato determinante anche in quei momenti in cui le vicende esterne potevano far apparire in discussione il progetto. Il completamento della nuova struttura s inserisce in un programma d importanti progetti di sviluppo realizzati negli ultimi anni, grazie ad azioni infrastrutturali ed organizzative rilevanti nella Z.T. 4 che, nel 2009, ha segnato un investimento pro-capite per la nostra sanità di euro, superiore alla media regionale. Nell ultimo quinquennio si è registrato un investimento di 569 milioni di euro per la Zona territoriale 4, con un incremento annuale del 18%. Tra le cose realizzate, risultano degni di citazione il miglioramento igienico - sanitario e la tinteggiatura dei locali di numerose Unità Operative (UTIC, Ostetricia e Ginecologia, Ortopedia, Chirurgia, Otorino, Psichiatria, Gastroenterologia). Inoltre, siamo intervenuti nella messa a norma di vari locali, nella cablatura e implementazione di una rete informatica, nella sistemazione dei Front Office, delle Casse e del CUP telefonico, nell attivazione di un moderno sistema telefonico. All interno dell Area Ospedaliera di Senigallia, è stata risistemata e revisionata l intera circolazione interna, per convogliare l utenza in percorsi lontani dal Pronto Soccorso. Calda, del ponte di collegamento tra il Corpo Centrale ed il Monoblocco, della nuova Centrale di Sterilizzazione (dotata attualmente delle più moderne tecnologie). In tutto questo, il nuovo Monoblocco appare un punto d arrivo decisivo; ma esso può leggersi come un altrettanto decisivo punto di partenza, per standardizzare nel tempo l erogazione di servizi sanitari di buon livello, tenendo sempre in primo piano l aspetto umano dell assistenza. L orgoglio che ci sentiamo di rappresentare è quello di avere realizzato una sanità a misura di cittadino, in cui lo stesso si sente soggetto attivo nella tutela della salute. Una sanità in cui anche ogni fragilità, compresi i soggetti anziani, ha la certezza di essere ben rappresentata dalla collettività e tutelata nelle proprie esigenze.un ringraziamento sincero va ai nostri operatori, la risorsa più grande. Grazie alla loro abnegazione, professionalità, umanità e spirito di sacrificio, abbiamo superato egregiamente i momenti di difficoltà che, inevitabilmente, accadono in ogni organizzazione. Tante sono ancora le criticità da superare, tante le cose da fare. Ma, certamente, abbiamo posto basi solide per guardare al futuro con ottimismo; consapevoli che consegneremo ai giovani un patrimonio solo da migliorare. Maurizio Bevilacqua Direttore di Zona Z.T. 4 Misa Sanità - gennaio 2010

6 6 14 gennaio 2009 Chiesa C è vita in parrocchia Nuovi locali Acli a San Silvestro All insegna delle novità si apre il 2010 nella Parrocchia di San Silvestro a Senigallia. Con l inizio dell anno viene proposto all utilizzo dei soci il ristrutturato circolo Acli, cuore pulsante delle attività sociali e ricreative della borgata sulle colline senigalliesi. Un intervento che è stato possibile (e che ancora è in parte da concludere), grazie alla partecipazione davvero corale di tutti commenta con soddisfazione il parroco Don Domenico volontari che hanno lavorato e contribuito per fornire la parrocchia di uno spazio moderno e confortevole per una istituzione storica del nostro territorio. Il complesso parrocchiale di San Silvestro è stato danneggiato gravemente nel 1997 dal sisma che interessò le Marche e l Umbria e da allora è inagibile, costringendo i fedeli a servirsi di un modulo abitativo, un container, quale luogo di culto. Nel 2009 sono iniziati i restauri alla chiesa, grazie ad un parziale intervento economico della Regione e della Conferenza Episcopale Italiana: ancora resta molto da fare, ma sin dall inizio abbiamo puntato al recupero dei locali pastorali ed aggregativi delle Acli. Con una superficie utile di circa 85 metri quadri, con la sede per il bar e lo spazio per l area gioco e socializzazione, il circolo Acli di San Silvestro si presenta come una struttura razionale e confortevole, anche per la scelta dei materiale e la creatività dei soci che hanno saputo utilizzare al meglio gli spazi esistenti, per un sodalizio che conta 200 iscritti. Ringrazio davvero di cuore tutti i soci delle Acli, così come tutti i parrocchiani, perché stanno tangibilmente impegnandosi per ridar vita alla chiesa ed ai locali pastorali di San Silvestro, che da sempre hanno costituito il cuore della frazione. L augurio è che questo anno appena entrato ci possa restituire anche la parrocchiale, il centro della fede e della comunione dove celebrare insieme la vita da credenti. Una scuola in Bangladesh pensando a Marietta Recententemente all Oasi di Corinaldo è stato proiettato un Dvd sull inaugurazione della nuova scuola per tanti/e bambini/e povere del Bangladesh. Presente l animatore di tante simili iniziative, Quinto Chiarucci, che ha presentato la sua esperienza missionaria che porta avanti da cinque anni, dedicando a questa zona povera sei mesi di ogni anno, nel nome di Mariulina, di cui è devotissimo. Il Rettore ha dato il via alla costruzione di detta scuola e si augura di essere seguito da generosi benefattori per coprire il debito, anche se la Scuola è già aperta e funzionante per accogliere tante bambini/e dell associazione Rishilpi che da trent anni lavora in quella zona poverissima del Bangladesh. Si può aiutare un bambino/a con un adozione a distanza (euro 150 all anno) che dà la possibilità a chi è stato adottato di frequentare la scuola, di ricevere un educazione umana e morale, fino alla maggiore età. L esempio ci viene da Quinto che nei mesi che passa in Italia, con la sua convincente testimonianza missionaria, è arrivato a raccogliere ben 500 adozioni. C è posto per tutti. Pellegrinaggi a Medjugorje La Socrate Viaggi comunica le date dei pellegrinaggi a Medjugorje per l anno I pellegrinaggi verranno effettuati in pullman e aliscafo con partenza dal porto di Ancona. Durante il pellegrinaggio a Medjugorje sono previste: - Via Crucis al Monte Krizevac - Rosario alla collina delle apparizioni. Ecco le date: 6 13 aprile 2010 / 5-12 ottobre 2010 (via terra). Quota di partecipazione: euro 350,00 euro 250,00 per bambini dai 3 ai 10 anni, vhr comprende viaggio in pullman con pernottamento sia in andata (1 giorno) che al ritorno (penultimo giorno) a Gospic pullman a disposizione per gli ulteriori spostamenti previsti in loco pensione completa, bevande include ai pasti quota assicurativa medico-bagaglio (Assicurazione Aci Global). Non comprende il pranzo del primo giorno e ultimo giorno: tutto quanto non espressamente menzionato ne La quota comprende. 1-7 agosto 2010, agosto Quota di partecipazione: euro 350,00 luglio; euro 400,00 agosto; euro 250,00 per bambini dai 3 ai 10 anni. Prenotazioni presso Socrate Viaggi, Via Carducci, 7 Senigallia tel. 071/60332; fax 071/ indirizzo socrateviaggi@hotmail.com Attività Avulss Gli iscritti all Avulss (Associazione Volontari Unità Locali Socio - Sanitarie) di Senigallia hanno partecipato il 5 gennaio 2010 ad un incontro conviviale presso l Hotel Palace. Erano presenti pure amici e parenti, nonché alcuni ospiti delle Residenze e della Casa di Riposo Opera Pia Mastai Ferretti. Il presidente, Giancarlo Girolimini, ha rivolto il suo saluto ai partecipanti, invitando tutti ad una preghiera in ricordo di don Giacomo Luzietti, fondatore dell Avulss, del quale è in corso la richiesta per la causa di beatificazione. L occasione è stata importante per creare comunità fra gli associati, impegnati nei vari settori: Ospedale, Opera Pia, Casa protetta, domicilio e CAV (Centro Aiuto Vita) nonché per consolidare i rapporti e riallacciare i legami con i volontari sostenitori. E stata anche l opportunità per farsi gli auguri per un nuovo anno di lavoro, ricco di iniziative di solidarietà. Hanno rallegrato tutti, con le loro poesie, la preside Renata Sellani, Edda Baioni, Mafalda Ferri ed il consuocero Carlo Barbieri. Angela Mazzotti senigalliaintervista a don Paolo Montesi, cappellano della Polizia di Stato Una parrocchia particolare Nella giornata del 21 dicembre 2009 alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione della cappella allestita all interno del XIV Reparto Mobile della Polizia di Stato di Senigallia. La cerimonia si è aperta con il saluto ai presenti da parte del Vice Questore aggiunto dott. Claudio Cappellieri, Dirigente del suddetto reparto e dall intervento di Mons. Giuseppe Orlandoni, coadiuvato da don Paolo Gasperini, il quale ha introdotto il cammino Sinodale intrapreso da questa Diocesi. Successivamente è stata celebrata la prima l i t u r - gia eucaristica officiata da parte di Mons.Orlandoni, durante la quale la nuova cappella è stata benedetta. Al termine della celebrazione il Dirigente del Reparto ha consegnato alcuni diplomi di benemerenza al personale dipendente che, durante l espletamento del proprio servizio, si è distinto in maniera meritevole. Don Paolo Montesi è il cappellano del XIV Reparto Mobile della Polizia di Stato di Senigallia. Don Paolo, come e quando inizia il suo servizio all interno di questa realtà? Quattro anni fa il Vescovo Giuseppe, in modo del tutto inaspettato, mi chiese Giornata del dialogo ebraico - cristiano di occuparmi dell allora Scuola Allievi Agenti di Polizia, subentrando, come cappellano, a don Luciano Guerri. Nel 2008, poi, con la chiusura della Scuola, il Ministero dell Interno decise di creare il XIV Reparto Mobile. Anche in questa circostanza, il Vescovo mi confermò nell incarico di cappellano. Quali sono i suoi compiti, le sue mansioni in una comunità così particolare? Direi che il mio ruolo si può riassumere in una presenza accanto al personale della Polizia di Stato. L operatore di Polizia sa, che nell espletamento del suo delicato servizio, può contare anche sull apporto spirituale di un sacerdote. E come riesce a coniugare questo incarico con quello di parroco? Per me è stato non tanto un appesantimento, quanto un arricchimento del mio essere sacerdote. Entrare in contatto con la realtà della Polizia di Stato mi ha certamente aiutato ad allargare gli orizzonti ed a conoscere un ambiente ricco di umanità, di dedizione nello svolgimento del proprio servizio, con una particolare attenzione a quelle frange che vivono ai margini della società. Infatti, dal di fuori, non sempre ci si rende conto che dietro la divisa c è una persona che, per lavoro, affronta le situazioni di disagio, si trova sempre in prima linea, svolgendo un rilevante compito di mediazione sociale. Questa realtà non appare quasi mai ed i poliziotti vi provvedono, grazie anche all importante sostegno delle loro famiglie. E la nuova Cappella? Avevo in mente questa idea già nella mia prima esperienza pastorale nella Scuola, notando che mancava un punto di riferimento spirituale. Il confronto con il personale del Reparto ha rafforzato poi questo sogno, questa progettualità, fino a giungere al momento della sua concreta realizzazione. Il 21 dicembre scorso siamo così arrivati alla cerimonia di inaugurazione con la presenza del Sindaco di Senigallia Luana Angeloni, del Questore di Ancona dott. Giorgio Iacobone, del dott. Rosario Rossetti del Ministero dell Interno in rappresentanza del Direttore del Servizio Reparti Speciali, del Dirigente del Commissariato di Senigallia dott. Roberto Palcani, di tutte le autorità territoriali civili e militari e del personale della Polizia di Stato in servizio ed in pensione. Come si è svolta la cerimonia? Il nostro Vescovo Giuseppe ha tenuto una riflessione sull essere Chiesa oggi, cui ha fatto seguito la presentazione del Sinodo Diocesano da parte di don Paolo Gasperini, vicario episcopale per la pastorale. La celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo, con annessa benedizione dei locali, ha, quindi, costituito il momento centrale della mattinata. Mi piace ringraziare il Dirigente del XIV Reparto Mobile dott. Claudio Cappellieri ed i suoi collaboratori, nonché ricordare con affetto tutto il personale e le famiglie dell Anps l Associazione Nazionale Polizia di Stato, che raduna i tanti Poliziotti in pensione della nostra città e che ha contribuito in maniera determinante alle spese per l allestimento della Cappella. Le prospettive per il futuro? Anzitutto ringrazio il Signore ed il nostro Vescovo per questo incarico, motivo di autentica crescita umana e cristiana. Spero di potere contribuire, con l aiuto di Dio, allo sviluppo di un clima di vera e propria familiarità accanto a tutti ed a ciascun poliziotto di Senigallia. a cura di M.G. chiesa Intervista al prof. Giancarlo Galeazzi, coordinatore del Progetto culturale La fede fa i conti con la cultura Intervista Rabbini e teologi cattolici insieme per la Giornata per l approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei che si celebra il 17 gennaio e che nel 2010 sarà suggellata dalla visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma. Tavole rotonde, riflessioni e momenti in sinagoga. Diverse sono le iniziative messe in programma per questa giornata dedicata quest anno al quarto comandamento, secondo la numerazione ebraica, della santificazione del Sabato : Ricordati del giorno di Sabato per santificarlo. A fare il punto delle iniziative promosse in Italia per la Giornata è il Centro per l ecumenismo in Italia dell Istituto San Bernardino di Venezia ( al prof.giancarlo Galeazzi, coordinatore regionale per il Progetto culturale nelle Marche. Prof.Galeazzi muoviamo da una definizione del Progetto Culturale. Il Progetto culturale della Chiesa in Italia (Pc) è una iniziativa intrapresa dalla Conferenza Episcopale Italiana al fine di rendere più organica e incisiva la presenza dei cattolici nella vita socio-culturale del Paese. Il Pc, avviato quindici anni or sono, è incentrato sul binomio fede e cultura per mostrare il nesso indisgiungibile e fecondo che esiste tra le due dimensioni, che anche etimologicamente sono strettamente collegate (culto e cultura) e che solo una malintesa laicità (cioè il laicismo) ha preteso di dividere o addirittura contrapporre. L idea che si va facendo strada nel tempo della post-secolarizzazione è che l intera società abbia tutto da guadagnare dal tenere distinte e unite fede e cultura. Lungo questo percorso quali temi sono stati affrontati dal Progetto Culturale? Fermo restando lo scopo, che è quello di elaborare (o rielaborare) cultura e, insieme, di comunicare (e condividere) cultura, il Progetto culturale ha messo a tema inizialmente una prima proposta e successivamente tre piste : libertà (individuale e sociale), identità (civile e cristiana) e verità (scientifica e sapienziale); attualmente segnala come prioritaria una questione: la questione antropologica, nel cui ambito ha al momento collocato due tematiche, quella su Dio oggi e quella su la sfida educativa. Così a Roma si è svolto nei giorni scorsi il grande convegno teologico (vi ha partecipato tra gli altri il presidente del Meic di Ancona, Girolamo Valenza) che ha avuto carattere internazionale con la presenza di studiosi di diversa impostazione e provenienza: un successo che ha sottolineato l attualità del tema: in sé e in riferimento alla questione antropologica. Così sulla sfida educativa il Comitato per il Pc ha chiamato a lavorare un qualificato gruppo di studiosi, il cui lavoro ha trovato ora espressione nell omonimo volume che, prefato dal card. Ruini, è stato pubblicato da Laterza ed è oggetto di approfondimento e discussione in molteplici presentazioni che un po in tutta Italia vengono fatte: ad Ancona attraverso un confronto dialogico tra il cardinale Ruini e il filosofo Alfieri che si è svolto nell aula magna d ateneo della Università Politecnica delle Marche ed è stato coordinato dal rettore Pacetti, da me introdotto, e concluso dall Arcivescovo di Ancona, mons.menichelli. Quale il contributo che il Progetto culturale può dare alla pastorale? Tutto quanto è stato fatto e continua ad essere fatto ha una connotazione sicuramente pastorale, dal momento che vuole contribuire alla attuazione della cosiddetta pastorale ordinaria, rendendola consapevole che con la cultura essa ha un duplice collegamento, nel senso che la pastorale, per un verso, è essa stessa cultura, cioè è un fatto culturale e, per un altro verso, fa riferimento alla culturale, cioè al dibattito culturale in corso, di cui si deve alimentare e che deve in qualche modo alimentare. E in questa ottica che si può parlare di pastorale pensata ovvero della necessità di un pensare pastoralmente come condizione per realizzare una pastorale che non si esaurisca nell attivismo né si chiuda in qualche forma di clericalismo, ma si costituisce come luogo di una pastorale integrata, che veda la comunità ecclesiale impegnata a crescere come tale e ad essere al servizio dell intera comunità sociale. Tutto ciò si rende particolarmente manifesto a proposito della cosiddetta sfida educativa, questione che, comunque si caratterizzi, per tutti rappresenta una emergenza o, quanto meno, un urgenza, nel senso che la necessità di tornare a educare costituisce imperativo indilazionabile per tutti coloro che hanno a cuore il futuro stesso della società.

7 14 gennaio Chiesa diocesi Un organismo in rappresentanza di tante realtà diocesane Questione di stile All inizio del nuovo anno solare riprende con lena il cammino sinodale. Domandiamoci: quali atteggiamenti e quali attitudini maturare in noi e nelle nostre comunità, perché il Sinodo diventi uno strumento efficace di rinnovamento della nostra Chiesa diocesana e della nostra azione pastorale, e non costituisca un motivo di ansia o di angoscia? Lasciamoci interpellare da Cristo. In questo tempo Cristo ci chiede: Che cosa state facendo del mio Vangelo? Come lo annunciate? La Chiesa che è in Senigallia, mia Sposa, è capace di interpellare gli uomini di oggi? Chi riuscite a raggiungere con l annuncio del Vangelo? Sono queste alcune delle domande che Gesù fa risuonare dentro di noi. Esse non sono segno di smarrimento o di incertezza o di delusione, ma sono espressione dell amore verso Dio e verso l uomo che il Signore Gesù ha posto dentro di noi; sono manifestazione del nostro desiderio di essere fedeli al progetto di Dio e al servizio dell uomo d oggi. Tutto parte da Gesù Cristo, dall essere visitati dalla sua grazia, dall essere chiamati a continuare la sua missione nel mondo. «È nella consapevolezza del Risorto tra noi, che ci poniamo oggi la domanda rivolta a Pietro a Gerusalemme, subito dopo il suo discorso di Pentecoste: Che cosa dobbiamo fare?» (cf. Novo Millennio Ineunte, 29). Gesù ci dice: Fate bella la Chiesa, mia Sposa, fatela diventare una comunità fraterna e solidale, specchio della Trinità, gloria vivente di Dio, manifestazione, epifania dell amore del Padre e del Figlio nella gioia dello Spirito. Ecco il primo atteggiamento da coltivare, per vivere il Sinodo: dare ascolto alle domande che Cristo Sposo fa risuonare dentro di noi, membri della Chiesa, sua Sposa. Ma a queste domande e a questo invito vogliamo che rispondano insieme tutti i battezzati della nostra Chiesa diocesana, perché tutti siamo responsabili della vita della nostra Chiesa e della sua missione. Lo stile di vita che deve caratterizzare A mondolfo è attivo un centro di ascolto della caritas parrocchiale: AUMENTANO I CONTATTI Più di un osservatorio Mondolfo ha i suoi problemi sociali. E questo che emerge dall analisi del Centro di Ascolto Caritas, circa le situazioni di povertà e bisogni presenti sul territorio. Forse non una novità, ma la crescente situazione di disagio è settimanalmente avvertita dagli operatori del servizio di via XX Settembre, letteralmente invasi di richieste. Non c è settimana che durante l apertura del Centro di Ascolto Caritas sottolineano i volontari non ci siano delle vere e proprie code di persone che chiedono il nostro aiuto, per i bisogni più vari, perlopiù comunque legati alla mancanza di lavoro. Largo spazio è dato all argomento sull ultimo numero del bollettino parrocchiale, proprio con l intento di sensibilizzare l intera comunità alla problematica. Non vi è settore, se si fa eccezione forse per l alimentare, che non sia stato toccato da questa crisi. Mobile, meccanica, edilizia, nautica, autotrasporto, tessile-abbigliamento, manifattura. Secondo alcune associazioni di categoria vi è il rischio concreto che la situazione possa aggravarsi ulteriormente, puntualizza il parroco don Aldo. Per far fronte ad un aspetto di questa emergenza, il Centro di Ascolto Caritas ha attivato, proprio alla vigilia delle recenti festività natalizie, anche una raccolta straordinaria di viveri e generi di prima necessità a lunga conservazione. Sono sempre più numerose, infatti, le persone costrette a chiedere l aiuto offerto dalla Caritas ed è solo grazie alla generosità di tutti, che il Centro di Ascolto può riuscire a far fronte a queste crescenti necessità. Qualcuno potrebbe chiedersi il perché di interventi da parte della Chiesa. Occorre dire puntualizza il parroco idee da condividere la comunità ecclesiale è la sinodalità. La sinodalità è una dimensione fondamentale della Chiesa, che si manifesta nella comunione ecclesiale, nella collaborazione vicendevole (partecipazione), nel discernimento comunitario dei segni dei tempi, nella ricerca condivisa della volontà di Dio. Di fatto, ogni volta che ci riuniamo all interno della Chiesa per esprimere la nostra identità di credenti e per pensare il nostro agire in sintonia con il Vangelo, noi viviamo la dimensione sinodale della Chiesa. Il sinodo diocesano è una espressione della sinodalità della Chiesa ed è al servizio della sinodalità; quello ha un carattere straordinario, questa ha una carattere permanente. A fondamento della sinodalità della Chiesa ci sono tre fattori: l ecclesiologia di comunione; la corresponsabilità e la partecipazione ecclesiale; l impegno per la missione nel mondo. Di questo vedremo nei prossimi articoli. don Paolo Gasperini - che è insito nella Chiesa l ordinaria prossimità e vicinanza alle famiglie e l impegno di gesti di solidarietà concreta e diretta, ma anche la possibilità di intraprendere vie nuove capaci di esprimere la vicinanza in situazioni di emergenti crisi cercando di arrivare anche a combattere le cause strutturali dell esclusione e della povertà. Per far fronte a questa situazione, la Parrocchia di Mondolfo partecipa attivamente al Fondo di Solidarietà Diocesano promosso dal vescovo Orlandoni, al quale ha inizialmente contribuito con circa 400 euro raccolti nella Giornata diocesana della carità. A tale fondo si può contribuire da parte dei singoli e delle famiglie, in modo continuativo prosegue don Aldo - attraverso l iniziativa denominata Social Caritas proposta dalla Caritas diocesana. A.B. La settimana di preghiera per l unità dei cristiani ha come tema voi saretete testimoni di tutto ciò Cento anni di ecumenismo Voi sarete testimoni di tutto ciò (Luca 24,48). È il tema della Settimana di preghiera per l unità dei cristiani che ogni anno per iniziativa congiunta del Pontificio Consiglio per l unità dei cristiani e del Consiglio mondiale delle Chiese si celebra in tutto l emisfero Nord del pianeta dal 18 al 25 gennaio. Il tema del 2010 si collega al ricordo della Conferenza missionaria internazionale di Edimburgo che viene riconosciuta come l inizio ufficiale del Movimento ecumenico moderno. Nei giorni del giugno 1910, oltre mille delegati, appartenenti ai diversi rami del protestantesimo e dell anglicanesimo, a cui si unì anche un ortodosso, si incontrarono nella città scozzese per riflettere insieme sulla necessità di giungere all unità al fine di annunciare credibilmente il Vangelo di Gesù. Come ogni anno i tre rappresentanti delle Chiese cristiane in Italia rivolgono alle diocesi e alle comunità un messaggio comune. Nel messaggio si sottolinea il legame che c è tra missione e comunione nella vita dei cristiani. Sappiamo bene, infatti, che l evangelizzazione è tanto più efficace quanto più i discepoli di Gesù possono mostrare la loro comunione, la loro unità. Da questa constatazione emerge in maniera più forte la contraddizione che c è tra le divisioni dei cristiani e l obbligo che comunque essi hanno di un annuncio credibile. Lo scriveva Giovanni Paolo II, nell enciclica Ut Unum Sint : Come annunciare il Vangelo della riconciliazione senza al contempo impegnarsi ad operare per la riconciliazione dei cristiani?. La Settimana di preghiera è anche un momento di bilancio per le Chiese. Abbiamo ringraziato il Signore scrivono Paglia, Maselli e Gennadios per il cammino ecumenico che le Chiese e le Comunità ecclesiali hanno compiuto in Italia soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II. Ed aggiungono: Certo, a noi viene chiesto di non lasciare nulla di intentato per compiere quei passi che ci portano verso l unità. Abbiamo, infatti, riconosciuto il pericolo di cadere nella sottile tentazione di assuefarci alla divisione, di convivere troppo facilmente con la ferita della disunione, ritenendola una condizione insuperabile.i rappresentanti delle Chiese passano in rassegna le sfide che nel Paese chiedono un impegno comune : Basti pensare alla diffusione di quella mentalità materialistica che sta allontanando sempre più dal Vangelo uomini e donne, giovani e adulti, ed anche adolescenti e bambini. L attitudine egocentrica che ne consegue spinge a ripiegarsi su se stessi privilegiando i propri interessi e dimenticando quelli dei poveri, dei deboli, degli immigrati, degli angari e di coloro che non hanno né voce né posto nella società. Non possiamo non guardare preoccupati questa involuzione che avvelena le radici stesse della convivenza nel nostro Paese. C è poi un ambito di azione che preoccupa particolarmente le Chiese: Un fenomeno che ci riguarda da vicino e che chiede a noi tutti una rinnovata generosità. Ci riferiamo alla immigrazione cristiana nel nostro Paese. Si tratta di centinaia di migliaia di fratelli e sorelle sia ortodossi che evangelici, oltre che cattolici, che sono approdati in Italia per cercare una vita migliore. La loro venuta è come una preghiera rivolta anche a noi perché ricevano una risposta di amore. Sono previste iniziative in tutte le diocesi italiane. A fare il punto dei programmi previsti giorno per giorno in ogni città è il Centro per l ecumenismo in Italia dell Istituto di Studi ecumenici San Bernardino (wwww.centroecumenismo.it). dg in agenda LA SETTIMANA DEL VESCOVO Giovedì 14 gennaio Ore 9.30: Aggiornamento del Clero (incontro in Seminario con Mons. G. Perego) Sabato 16 gennaio Ore 10.00: Incontro Sinodale con i Sindaci in Episcopio Ore 21.00: Inaugurazione Organo a Ostra Vetere Domenica 17 gennaio Ore 8.00: S.Messa in onore di S.Antonio a Vallone Ore 17.00: Inaugurazione monoblocco all Ospedale Lunedì 18 gennaio Ore 10.00: Riunione Vicari foranei Martedì 19 gennaio Ore 11.30: Incontro dei Religiosi a S.Martino Ore 21.00: Commissione Centrale del Sinodo Mercoledì 20 gennaio Ore 10.00: S.Messa in Cattedrale per i Vigili Urbani Giovedì 21 gennaio Ore 18.00: Incontro ecumenico al Gabbiano Ore 21.15: Preghiera ecumenica in Cattedrale Venerdì 22 gennaio Ore 17.00: Incontro Sinodale con il mondo del lavoro Domenica 24 gennaio Ore 11.15: S.Messa a Piticchio in onore di S.Sebastiano Incontri promossi dall Istituto Toniolo In questi mesi si sono manifestati i limiti del modello di sviluppo finora prevalente, rendendone urgente una profonda revisione ed evidenziando la necessità di intervenire significativamente su mentalità, stili di vita, sistemi di produzione e regole di scambio. Lo dichiarano gli organizzatori del convegno La priorità del lavoro tra crisi e risorse (14 gennaio, Palermo), primo appuntamento del ciclo di quattro seminari promossi dall Istituto Toniolo di Studi Superiori (ente fondatore dell Università Cattolica del Sacro Cuore) per riflettere su aspetti cardine dell attuale crisi economica. A Palermo si tratterà del tema del lavoro, problema centrale per l Italia del Sud e non solo; a Napoli, il 20 gennaio, saranno approfonditi gli aspetti legati alla questione ambientale; a Verona, il 6 febbraio, ci si confronterà sui modelli di impresa; infine, il 19 febbraio ad Ancona si parlerà di welfare, sanità e incidenza sulla spesa pubblica. L Istituto Toniolo promuove, nell ambito della ricerca scientifica, il contributo dell Ateneo dei cattolici italiani e, spiegano gli organizzatori, intende rivolgere alla realtà ecclesiale e al Paese intero una riflessione sintetica che fornisca alcuni strumenti utili, avendo come obiettivo quello di ridare all uomo il proprio ruolo centrale nella società. Info: I bambini per i bambini del mondo Benin, Guyana, Bangladesh, Azerbaigian e Papua Nuova Guinea: sono i cinque Paesi scelti dalla Pontificia Opera dell Infanzia Missionaria per altrettanti progetti di solidarietà da realizzare con i fondi raccolti il 6 gennaio, in occasione della Giornata missionaria dei bambini. A ricordarlo oggi è L Osservatore Romano, sottolineando con le parole del Papa all Angelus dell Epifania che l iniziativa educa i ragazzi a formarsi una mentalità aperta al mondo e a essere solidali con i loro coetanei più disagiati. Nel 2010 per l Africa si punta su una struttura per l assistenza alimentare e medico-sanitaria destinata a orfani e bambini considerati stregoni nella diocesi beninese di Djougou. In America Latina, le offerte prenderanno la strada della diocesi di Georgetown, in Guyana, per la costruzione di un centro di assistenza alimentare, medica e scolastica per piccoli orfani, abbandonati, in difficoltà. Due i progetti per l Asia: nella diocesi di Khulna, in Bangladesh, verrà realizzata una struttura per l assistenza scolastica e sociale dei bambini Dalit (gli intoccabili ), mentre nella diocesi azera di Baku verrà edificata una struttura scolastica, ricreativa e di formazione cristiana per bambini abbandonati. In Oceania, infine, i risparmi della gioventù missionaria serviranno per un centro destinato ai minori con problemi respiratori nella diocesi di Bougainville in Papua-Nuova Guinea. Assistenti dell Unitalsi a convegno Siate imitatori di Gesù Cristo : su questo tema sono invitati a riflettere assistenti e sacerdoti appartenenti all Unitalsi nel convegno tenutosi a Roma dall 11 al 13 gennaio. All inizio del quinquennio ha scritto mons. Luigi Marrucci, vice assistente nazionale Unitalsi in una lettera inviata ai destinatari del convegno - ci siamo riuniti a Roma, in assemblea, per riflettere insieme sul tema della preghiera e del servizio di carità: lo specifico dell associazione ecclesiale Unitalsi. A conclusione del quinquennio, un altro momento collegiale è sembrato opportuno, riflettendo questa volta sul sacerdozio, a motivo dell anno sacerdotale che stiamo vivendo, senza dimenticare lo specifico del nostro ministero nell associazione. Il primo giorno è prevista la relazione del sociologo Luca Diotallevi e la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura. Il 12 gennaio, dopo la messa con mons. Luigi Moretti, vicegerente di Roma e assistente nazionale Unitalsi, ci saranno le relazioni del card. Camillo Ruini, di mons. Mariano Crociata, segretario della Cei, di mons. Romano Rossi, vescovo di Civita Castellana. L ultimo giorno la messa nella basilica di San Pietro sarà presieduta dal card. Angelo Comastri, cui seguirà la partecipazione all Udienza del Papa.

8 il paginone il paginone Appena tre lattine... re quelle vecchie lattine: per quei tre marmocchi si tratta davvero di un grande tesoro. In mezzo a tutti quei cumuli di immondizia hanno scovato un grande tesoro, una ricchezza impressionante. Loro che forse la ricchezza non sanno cosa sia, loro che non giocano di fronte a videogames, wii e quant altro, loro che forse nemmeno ci vanno a scuola, loro che non sanno che quelle lattine di qualche multinazionale magari sono l oro che fornisce razzi e armi varie ai loro grandi. Loro non sanno eppure giocano, eppure continuano a divertirsi, ignari o forse consapevoli di ciò che sta accadendo 200 metri più sotto sopra una spianata, dentro una città che sembra non aver mai pace. Accanto a questo insolito campo che nasconde strane perle preziose due case bianche tetto rosso e inferriate alle finestre. Dopo due giorni in Israele non chiedo più a Samér chi ci abita lì dentro: sono ebrei, inconfondibili in queste case con il tetto rosso e come in questo caso sormontate da bandiere di Israele. Ecco l immagine più bella che ho di questo pellegrinaggio in Terra Santa: bambini che giocano che si divertono comunque, che ci comunicano vita, che sanno tirar su un banchetto e vendere cose inutili agli occhi di noi grandi ma utilissime ai piccoli. Girovagando per il mondo il turista attento guarda La Terra Santa vista da un angolatura particolare E sco dal luogo in cui il Signore ci ha consegnato la preghiera dei figli di Dio, il Pater noster, e lungo la strada, in un terreno, vedo tre bambini tutti intenti a raccogliere non so che cosa di preciso: sembrano lattine di coca cola o birra, magari lasciate lì, in mezzo ad un campo pieno di cumuli di terra, dal solito turista occidentale e subito chiedo a Samér, mia fidata guida, cosa stiano facendo: mi dice che raccolgono lattine per poi venderle. Un po come quando ero bambino e mi divertivo a fare piccoli banchetti fuori casa con gli amici in cui vendevamo limonate o vecchi giornaletti ormai vecchi ma per qualcuno molto interessanti: quello per noi era un modo per divertirsi, essere in movimento, guadagnare quei piccoli spicci per andare a comperare caramelle e porcherie varie al bar Acli in parrocchia. Per questi tre bambini, forse, è la stessa cosa, solo che con delle lattine vecchie e vuote che ci si può fare? Mi metto nelle loro menti voglio ritornare bambino, stupirmi per una cosa che ho trovato, mettere in moto la mia fantasia creatrice per pensare a come utilizza- Giovani in Terra Santa il Vescovo Giuseppe quasi un Sinodo... in trasferta E sempre una grazia, un vero dono del Signore, il poter visitare i luoghi che sono alle sorgenti della nostra fede, i luoghi che conservano la memoria viva della vicenda di Gesù e dove è possibile calcarne le orme. Sono particolarmente lieto dell esperienza vissuta con i 120 giovani della Diocesi durante il nostro pellegrinaggio in Terra Santa. E stata una forte esperienza di fede e allo stesso tempo una bella e promettente esperienza di Chiesa. Esperienza di fede: tutti i luoghi visitati (da Betlemme a Gerusalemme, Nazareth, Cafarnao, Monte delle Beatitudini, Tabor, deserto ) ci hanno parlato dell amore infinito di Dio che ha dato al mondo il suo Figlio unigenito: tutto quello che Gesù ha detto e fatto è espressione di questo grande amore. Esperienza di Chiesa: giovani, sacerdoti e vescovo abbiamo camminato insieme, sperimentando la bellezza della comunione, dell amicizia, della condivisione. Si è percepita la realtà vera e profonda della Chiesa: concretamente si è vissuto un momento di autentico Sinodo diocesano. Mentre ringrazio gli organizzatori del pellegrinaggio per il loro servizio mi rallegro per l esperienza e la testimonianza vissuta dai nostri giovani in questa indimenticabile circostanza e auguro loro di continuare il cammino fatto insieme, vivendo gioiosamente e con entusiasmo la propria fede e sentendosi membri attivi e corresponsabili della nostra Chiesa locale. + Giuseppe, vescovo sul lago di Tiberiade testimonianze dal pellegrinaggio diocesano dei giovani, 30 dicembre gennaio 2010 Aprire il Vangelo è ancor più bello La paura e l entusiamo del primo volo della vita H o iniziato il pellegrinaggio in terra santa con la trepidazione e la paura del primo volo della mia vita. Devo dire che è stata una bella coincidenza: staccarmi dalla mia terra, dal mio orizzonte, da ciò che conosco e ritrovarmi a sorvolare le nuvole per atterrare in una terra nuova, la terra di Gesù. La terra che mi sono trovata a percorrere non mi era sconosciuta: ogni luogo dava forma alle parole del Vangelo. Percorrere le strade di Gerusalemme, salire sul monte Tabor, camminare nel deserto tutto ha per me voluto dire dare concretezza al Vangelo, a Gesù: la meravigliosa concretezza di un Dio che si fa uomo e vive fra la sua gente. Abbiamo seguito i suoi passi passando dallo stupore della grotta di Betlemme alla gioia del sepolcro vuoto. Ed è proprio con la gioia della risurrezione che abbiamo continuato il viaggio nella Galilea, dove Gesù ha predicato, dove è vissuto con i suoi discepoli. Ciò che mi ha permesso di gustare in pienezza questo pellegrinaggio è stato il fatto di viverlo con la mia Chiesa: i volti che erano con me incarnavano ciò che il Vangelo proclamava. Ritornare a casa ha voluto dire riprendere il cammino nella mia terra santa, sapendo che Gesù cammina con me, come noi pellegrini abbiamo camminato insieme nella Sua terra. Ciò che ha dato concretezza al Vangelo non sono stati solamente i luoghi visitati, ma l incontro con la fede e la vita dei cristiani che oggi vivono in quella terra: tra le difficoltà, l indifferenza, vi è la fede in un Dio Padre che ama e che ci rende tutti fratelli. Fare questo pellegrinaggio ha significato accostarsi al Signore e innamorarsi della sua presenza viva, così da desiderare di sentirlo vicino ogni giorno, perché è la Sua presenza a rendere bella ogni cosa. Dopo questo pellegrinaggio, aprire il Vangelo in questa mia terra santa è ancora più bello. Maria Savini Un mosaico di fedi e culture Ora la Terra Santa è dentro di noi La testimonianza di chi vive il cristianesimo in una terra difficile La suggestione dei luoghi che hanno visto nascere la fede N nel prossimo numero, altre testimonianze e fotografie onostante i giorni del nostro pellegrinaggio non siano stati moltissimi (una settimana) i luoghi visitati sono stati parecchi. Abbiamo camminato per la città di Betlemme, dove Gesù è nato. Abbiamo visto Nazaret dove Egli ha vissuto in semplicità buona parte della sua vita prima di iniziare la sua missione. Abbiamo pregato nella Città Santa di Gerusalemme nella quale è morto e poi risorto. Più che i luoghi, però, ciò che colpisce e che ti rimane dentro sono le contraddizioni che vive quella terra. Nonostante i Cristiani lì siano la netta minoranza rispetto agli ebrei e ai musulmani (i credenti in Cristo in tutto sono circa l 1% del totale della popolazione) a loro volta, al loro interno, non mancano gli attriti e le ostilità tra le varie Chiese (Cattolici, Ortodossi, Armeni, Copti, Siriaci, Etiopi) generati spesso da motivi tutt altro che importanti. Da qui una prima considerazione: Dio ci è venuto incontro anche quando ha scelto di incarnarsi in una terra che da sempre, nella sua storia, ha visto convivenze difficili, conflitti, sangue, dove cioè l uomo invece di trovare l armonia è riuscito a mostrare il peggio di sé. Ci hanno guidato nelle riflessioni delle varie tappe sei preti della nostra Diocesi e il Vescovo e visitare quei luoghi che testimoniano la vita di Cristo in compagnia del successore degli apostoli che guida la nostra Chiesa di Senigallia, ha dato un maggiore senso di comunità, sulle orme di quelle primissime Chiese che proprio lì hanno visto la luce. L ultima considerazione che ci portiamo a casa ce l ha suggerita la testimonianza di alcuni giovani cristiani che abbiamo incontrato a Nazaret. Dopo averci parlato di tutte le difficoltà che incontrano nel vivere alla luce del sole la loro fede, ci hanno fatto riflettere sulla fortuna che noi abbiamo qui, dove il poter essere cristiani non ci fa correre alcun rischio, né ci costa alcun sacrificio. Andrea Giovannetti E disse loro: Seguitemi,... (Matteo 4;19) e noi, centoventi pellegrini della diocesi di Senigallia, lo abbiamo seguito fino al luogo dove tutto ha avuto inizio, dove Maria ha pronuncito il suo fiat, dove Gesù si è fatto uomo, ci ha insegnato ad amare e pregare ed è morto e risorto per noi, il luogo che per questo chiamiamo Terra Santa. E così sulle orme di Gesù Cristo abbiamo ripercorso i passi della fede lungo le strade di Betlemme, Nazareth e Gerusalemme, sulla cima del Tabor e delmonte delle Beatitudini, presso ole sponde del fiume Giordano ed attraverso le acque del lago Tiberiade, accompagnati dalla lettura dei testi Sacri, da momenti di preghiera personale e collettiva e da un continuo senso di stupore misto a gioia e meraviglia. Un pellegrinaggio in cui abbiamo avuto l onore di camminare accanto al nostro Vescovo, che con un inesauribile energia ci ha dato un vero esempio di cristianità, attraverso i passi faticosi, ma sempre decisi, lungo il terreno ripido del deserto di Gerico o attraverso le parole ispirate durante le omelie quotidiane. Un esperienza intensa indubbiamente, difficile da descrivere perchè vissuta nel profondo, ma proprio per questo capace di lasciare un segno indelebile nel cuore dei pellegrini. Per me questo pellegrinaggio è stata una vera scoperta per ritrovare le radici della fede cristiana e per avvicianarmi a Gesù ripercorrendo spiritualmente e materialmente quelle stesse pietre che il suo piede toccò duemila anni fa, rendendole per noi Pietre vive. Come scrisse Papa Giovanni Paolo II nella sua lettera, questa testimonianza ci ha permesso di inserirci [...] in quella lunga catena di persone che da 2000 anni sono andate a cercare le orme di Dio in quella terra, giustamente chiamata santa [...] dove gli animi dei cristiani più consapevoli miravano solo ad incontrare la memoria viva di Cristo. Ed è stato facile trovarla, anzi direi quasi impossibile non percepirla immergendoci nella preghiera alla contemplazione del Santo Sepolcro, culmine assoluto della nostra esperienza di Fede cristiana e testimonianza dell amore vero e senza limiti del Dio vivente che tutto può. Nonostante la natura profondamente personale di questa visita ai luoghi di Cristo, posso dire con certezza che essa ha il potere di unire tutti i credenti, li unisce in Cristo, nella fede e nell appartenza alla Chiesa, nata appunto proprio lì, in quei luoghi. La storia della vita di Gesù che tutti noi conosciamo ha preso vita e si è ripetuta ancora una volta, cominciando dalla visita alla basilica della natività a Betlemme e seguendo con tutti i luoghi dei miracoli, gli stenti del deserto, la sofferenza della passione nell orto degli Ulivi fino alla morte sulla croce. Attraverso la Via Crucis per le strade di Gerusalemme abbiamo sofferto con Cristo le pene della Croce e sentito la forza di quell amore che inchioda. Infine l ultimo giorno sul Tabor trasfigurati anche noi, siamo scesi dal monte e tornati a casa con la consapevolezza di non aver vissuto una breve parentesi, ma, come ci ha ricordato il vescovo, una carica per vivere concretamente la nostra vita di cristiani nella nostra realtà, perchè è importante che attraverso la preghiera, il dialogo ed il confronto percepiamo il disegno di amore di Dio[...]. Infatti, Ognuno di noi può compiere cose grandi per la propria comunità, poichè la Terra Santa, ora, è dentro di noi. Teodora Consalvo ciò che altri non vedono; spesso si ferma e fotografa bambini che giocano, spesso pensa ai bambini del suo paese, fa confronti, si chiede perché ancora in molti paesi i più piccoli soffrano per le fissazioni dei grandi, perché bambini debbano morire perché altri si fanno saltare in aria in un mercato o venire uccisi da razzi intelligenti sparati per colpire il nemico. E che ne pensate poi dei bambini costretti a vivere dentro un villaggio circondato da un muro alto dieci metri? Di solito il bambino cerca l infinito, l orizzonte, guarda al futuro, sogna cieli e terre lontane, vaga alla ricerca di lattine nei campi fuori delle case. Il Signore Gesù da buon osservatore chiamava i bambini a sé, si arrabbiava con i discepoli sapientoni e i farisei dotti perché mettevano da parte i piccoli: ma nel tempio qualche anno prima ad inaugurare un tempo nuovo e a istruire vecchi rabbini, farisei e dottori del tempio c era proprio un ragazzino di 12 anni! Il Regno nuovo si inaugura con un neonato..ed oggi questo nostro nuovo mondo incomincia con un bambino? Sono ritornato in Terra santa a distanza di dieci anni: allora era il regalo per i 18 anni, ora c era la curiosità di vedere come sono cambiate le cose. A quel tempo la novità del primo viaggio in aereo fuori dell Italia mi entusiasmava molto, adesso sono partito senza troppi desideri di novità; o meglio, conoscendo un po le vicende politiche sapevo a cosa andavo incontro in parte, mentre dal altra speravo di potermi godere un vero pellegrinaggio che rinvigorisse la fede e ravvivasse la certezza di un mondo nuovo. Dieci anni fa si viaggiava senza troppi problemi tra Gerusalemme e Betlemme, adesso diciamo pure di si, sebbene c è un muro alto dieci metri che devi passare attraverso un ceck-point. Allora come ora vedi giovanissimi militari, ragazzi e ragazze che a 18 anni stanno ai posti di blocco con mitran, berretti e tuta mimetica, che controllano passaporti e autovetture, che se gli gira male ti fanno scendere e ti controllano anche dentro le mutande (scusate l esempio, ma rende bene l idea). Allora ripenso a quei tre bambini che giocano con le lattine, coltivo nel cuore il desiderio forte che questi tre marmocchi fra dieci anni staranno ancora lì a giocare, non con le lattine, magari a carte, magari a sbaciucchiarsi con qualche ragazza, vestiti con jeans strappati e felpe alla moda, con la sigaretta tra le mani, con una risata sguaiata sul volto perché si sono detti qualche cavolata..così me li immagino. Si voglio crederci a questo desiderio, voglio credere che fra dieci anni cadranno muri e steccati, fossati e trincee; voglio sperare che lì dove si è compiuto il mistero della comunione fra gli uomini, lì dove Cristo ci ha insegnato la preghiera dei fratelli, si compia di nuovo il mistero dell unione fra le genti in cammino verso Gerusalemme, il percorso di tutte le tribù di Jhwh verso la città santa verso la Gerusalemme del cielo! Nel frattempo, chissà dove in quella terra, altri piccoli rovistano in cerca di lattine: chissà se quei tre che ho visto hanno fatto affari, chissà quante lattine avranno trovato! Quei tre volti tutti presi dal cercare il loro prezioso petrolio, con le mani nella terra a scavare e spostare copertoni di vecchie macchine e lamiere di ogni tipo mi rimandano alla mente il nome con cui l amico Samer ha chiamato la sua piccola bambina di cinque mesi: Veronica. Un nome particolare qui in oriente, gli ho detto, e lui, da cristiano speciale mi ha risposto è il vero volto. Si prego il Signore che il vero volto di Veronica e di tutti i bambini d oriente intenti a cercare lattine sia il volto nuovo, quello gioioso, brillante, scanzonato, curioso e fantasioso che porti speranza e pace nella terra di Gesù. don Filippo Savini scendendo dal Monte Tabor

9 Servizio Salute MARCHE: UNA REGIONE IN SALUTE Più salute sostenuta da una sanità attenta ai bisogni reali dei cittadini L assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani Puntiamo sul potenziamento del sistema sanitario pubblico e universalistico, in grado di garantire a tutti i cittadini marchigiani, al di là del loro reddito o del luogo in cui vivono, pari livelli di assistenza, equità di accesso e di ripartizione delle risorse, appropriatezza delle prestazioni attraverso: la riduzione delle liste di attesa; il pieno sostegno ai processi di integrazione socio-sanitaria, sia a livello di programmazione regionale sia a livello di integrazione tra ambiti sociali, zone territoriali e distretti sanitari; il consolidamento dell assetto istituzionale del sistema sanitario regionale, secondo le indicazioni della L.R. 13/2003; il consolidamento della via marchigiana all organizzazione sanitaria, secondo il modello sempre più apprezzato anche a livello nazionale, come recentemente evidenziato dalle ricerche dell Università Bocconi, e caratterizzato dalla diffusione spinta sul territorio dei servizi sanitari vicini al cittadino, dalla stretta integrazione socio-sanitaria, e dall accentramento delle funzioni amministrative comuni; la conferma del percorso programmato di riduzione del deficit sanitario, in un quadro nazionale di garanzia degli stanziamenti programmati ed effettivamente trasferiti dal Fondo sanitario nazionale; la definizione di uno specifico presidio organizzativo per la politica del farmaco; l integrazione tra organizzazione sanitaria territoriale e ospedaliera per il potenziamento dell attività di prevenzione e di emergenza; la partecipazione sul territorio degli Enti locali, dei cittadini, del terzo settore, nella definizione degli obiettivi di salute socio-sanitari della propria comunità. Con il Piano Sanitario più salute per i cittadini Con i livelli essenziali di assistenza (LEA). Il cittadino è il cuore del sistema e tutto deve essere alla sua portata. Nascono bacini omogenei (Area Vasta) e attraverso soglie operative standard di attività ben individuate. Aggregazioni di strutture ospedaliere. Con la riduzione delle liste di attesa. Con il Centro unico regionale (CUP) per facilitare l accesso alle prestazioni ambulatoriali e libertà di scelta. Ancora non tutto è a posto, ma si sono fatti significativi passi in avanti: l obiettivo è di arrivare a circa 5 milioni prestazioni annue con 11 mila contatti giornalieri. Con la riduzione della mobilità passiva che pesa sulle nostre casse per 136 milioni di euro ogni anno. Per questo si è data un organizzazione più funzionale al nord e al sud della Regione. E, poi, hanno preso forma accordi con Emilia Romagna e Toscana, per concordare politiche tariffarie, nel caso di prestazioni fuori regione. Aumentano qualità ed efficienza della spesa sanitaria p MARCHE AI PRIMI POSTI IN ITALIA Garantendo interventi appropriati. Per ogni paziente quello più adeguato: dall altissima specializzazione sanitaria per acuti fino all intervento assistenziale. Le Marche vantano eccellenze nelle reti delle radioterapie, delle emodinamiche, degli ambulatori per immigrati, dell emergenza, dell assistenza domiciliare, che vede una forte integrazione socio-sanitaria. Con la promozione della salute. La prevenzione diventa prioritaria. Medico di medicina generale e pediatra hanno un ruolo di orientamento nel percorso assistenziale del cittadino, stabiliscono le priorità nelle fasi da svolgere in ambito territoriale, domiciliare e ospedaliero, a seconda della complessità e intensità del problema. Con il consolidamento in tutto il territorio della rete della sicurezza, negli ambienti di vita e di lavoro. Con il Governo Clinico. Un approccio nuovo, che ha il suo punto di forza nell integrazione dei servizi. Il paziente entra in un percorso e viene seguito dalla diagnostica e i profili di cura diventano più efficienti. Un cambiamento culturale profondo che investe professionisti e operatori che imparano a progettare insieme. Si migliora la qualità, si riducono gli errori, i costi. Con l integrazione sociosanitaria per un approccio condiviso, sociale e sanitario alle problematiche della salute. E quando il paziente supera la fase della cura sanitaria entrano in gioco altri tipi di servizi, come quelli sociali. La figura dell operatore sociosanitario viene riqualificata per rispondere alla sempre più esigente domanda di qualità nei servizi nel sistema del welfare regionale. Con la ricerca e l innovazione. Attraverso il contributo delle università, la sperimentazione di nuovi percorsi e tecnologie nei processi di cura, il sostegno a programmi di ricerca nei campi dell impiego di cellule staminali, del trapianto di organi, della medicina molecolare, dell impiego delle nano e biotecnologie, ecc. Con la sanità elettronica con la diffusione di soluzioni innovative per facilitare le modalità di prenotazione, accesso e fruibilità delle prestazioni sanitarie. Processo di informatizzazione con soluzioni di telecomunicazione che rendono indipendenti il luogo dove si effettua l indagine rispetto ai luoghi dove hanno sedi le competenze. NUOVI SERVIZI E MAGGIORI PRESTAZIONI CON I CONTI IN ORDINE NELLA SANITÀ Certificata la qualità del sistema sanitario marchigiano AI PRIMI POSTI IN ITALIA ANCHE PER LA QUALITÀ DEI SERVIZI SANITARI IQS: INDICATORE COMPOSITO DI QUALITÀ SANITARIA Marche, la Regione di tutti i Cittadini

10 11 Territorio mondolfoiniziati i lavori per rendere il Bartolini ospedale di comunità ospedale di comunità che, entro il prossimo anno 2011 dovrebbe vedere il Bartolini riaprire il tanto atteso reparto di degenza. Lo aveva promesso il Sindaco Pietro Cavallo e con lui l intera Giunta Comunale, avevano dato la massima assicurazione l Assessore Regionale Mezzonali e Solazzi, la cosa era stata confermata dal direttore generale ZT 3Asur Aldo La casa della salute L anno nuovo si apre all insegna Ricci che aveva esposto pure l elenco delle novità e di una sincera positiva dei lavori ed il crono programma: speranza che sia davvero giun- e, entro dicembre, le impalcature ta l ora per una ormai improrogabile riqualificazione della sanità a favore hanno iniziato a circondare l intero ospedale, primo evidente passo per dei cittadini di Mondolfo e dell intera l avvio dei lavori. Ospedale generale bassa Valle del Cesano, a lungo con 120 posti letto, il Bartolini aveva colpevolmente dimenticati. Hanno visto dapprima la fusione con l ospedale infatti preso materialmente avvio i S.Croce di Fano dando vita agli lavori al nosocomio cittadino per la ospedali unificati di Fano e Mondolfo, sua attesissima trasformazione in e poi aveva conosciuto un progressivo smantellamento, sino alla chiusura totale dei reparti di degenza (fatto contro il quale tutta la popolazione dei comuni della zona era insorta negli anni 80) e l apertura di un articolato servizio di poliambulatori, dotati anche di radiologia. Ora il destino del Bartolini sembra risorgere, La casa della salute o ospedale di comunità che dir si voglia ha spiegato il direttore Ricci è da intendersi come una struttura pubblica dove trovano allocazione in uno stesso spazio fisico, qui all interno del Bartolini, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, ivi compresi gli ambulatori dei medici di medicina generale (i medici di famiglia, per intendersi) e quelli dei medici di medicina specialistica ambulatoriale, nonché prestazioni sociali, sociosanitarie ed amministrative. Il Bartolini sarà dunque un luogo dove 24 ore al giorno saranno presenti medici per dare risposte di primo livello, attraverso i medici di medicina generale per 12 ore e per 12 ore la presenza della guardia medica, a servizio di un bacino che, fra Mondolfo, Monteporzio e S.Costanzo, raggiunge le persone. Ciò creerà un unicum assieme al reparto di degenza (circa 20 posti letto), ai poliambulatori, alla fisioterapia, alla diagnostica per immagini. E, in effetti, mentre prendono avvio i lavori del primo stralcio con un intervento che riguarderà la tinteggiatura e risanamento igienico sanitario nel piano seminterrato, terra e secondo, la realizzazione di un palestra per la fisioterapia assieme ad un nuovo ingresso al reparto; l adeguamento dell impiantistica e la riconversione dell ambulatorio radiografico in diagnostica ecografica dotata di moderni sistemi integrati Ris/Pacs, nonché la sistemazione degli ambulatori per i medici di medicina generale che qui potranno portare la loro sede, oggi sparsa per la città, già da fine dicembre è stato attivato il servizio ecografico, e decine di utenti di Mondolfo e dell hinterland, limitando disagi e trasferimenti, possono in cinque minuti d auto giungere al Bartolini per indagini ecografiche, eseguite direttamente dal Dott. Carlo Amodio. Direttore dell Unità Operativa di Radiologia del S.Croce di Fano, per un indirizzo di qualità che ovviamente a Mondolfo non vogliono a carattere temporaneo. Alessandro Berluti A Castelvecchio è di scena la tradizione Canti della Pasquella In una suggestiva notte piovosa, l intero centro storico si è trasformato in poesia viva, con i Cantori a muoversi per le vie, i vicoli, la piazza ed il borgo. A Castelvecchio di Monteporzio è stata riproposta la Pasquella, antico canto di questua ed augurio, che ha per sfondo la sorgiva cultura dell ospitalità. I Cantori della Pasquella hanno bussato alle porte delle abitazioni e sono stati accolti con il calore di sempre. Calcando i cappelli a larghe tese e coperti dai lunghi mantelli, hanno annunciato la venuta del Messia e hanno ricordato il passaggio della Befana, accompagnati dal suono della fisarmonica e della chitarra, sull allegro ritmo scandito dai tipici strumenti a percussione. I Pasquellanti hanno anche augurato la prospera sorte per ii nuovo anno, richiedendo, in una sorta di scambio, cibo, vino ed affini. L operazione culturale è stata pienamente espressa, nella rivitalizzazione dei frammenti di cultura popolare (che costituivano buona parte dell essenza della civiltà rurale), tradotti in attualissimo messaggio. Da qui l innesto nel tronco della solida tradizione di significative energie giovanili. Gli stornelli (poggianti su una solida base concettuale) si sono puntualmente aperti all improvvisazione arguta, cogliendo al volo lo spunto proveniente dal singolo sito, dalla singola famiglia, dalla specifica situazione. A Castelvecchio, il tutto ha mantenuto un profilo particolare, per via di quel genius loci impastato di bonaria ironia, gusto di vivere, piacere dello stare insieme, capacità coinvolgente. Il senso dello spettacolo ed il senso della misura hanno rispecchiato la dimensione della profonda onestà, dell elevato senso civico, della vivacità imprenditoriale. La veicolazione del messaggio (servizi anche su Rai Tre e Tvrs) si è avvalsa della professionale collaborazione di Ivo Serra e del suo Angolo dell Immagine. Umberto Martinelli Il comune di Serra de Conti in visita allo stabilimento Lordflex s Incontri con il lavoro Il Comune di Serra de Conti ha inaugurato nei giorni scorsi una serie di incontri con gli imprenditori e le realtà aziendali operanti nel territorio: tali incontri sono stati programmati per rinsaldare il vincolo collaborativo fra l amministrazione cittadina, le imprese e la platea dei lavoratori, e si articolano su una visita degli opifici e su un successivo scambio di opinioni attraverso il quale i rappresentanti del comune acquisiscono ulteriori elementi di conoscenza sulle attività d impresa ed offrono, contestualmente, ai titolari delle varie attività informazioni utili sul piano amministrativo. Il primo di tali incontri ha avuto luogo presso lo stabilimento della Lordflex s, azienda attiva nella fabbricazione di materassi e accessori per il benessere, ed oggi presente anche sul mercato internazionale con una forte rete distributiva. La delegazione del Comune di Serra de Conti, guidata dal sindaco Arduino Tassi e dal vicesindaco Pieramelio Baldelli e composta da assessori, consiglieri comunali e funzionari amministrativi, è stata accolta dai titolari della azienda, che sta per iniziare il suo 44 anno di attività essendo stata avviata nel E stato lo stesso fondatore di Lordflex s, Guerrino Bini, a guidare la delegazione del Comune in una visita ai vari settori dell opificio, e ad illustrare l attività della ditta con l aiuto di un agile serie di slade. Presente con una vasta produzione di materassi a molle, materassi in lattice e in waterform, reti, sommier e altri accessori per il benessere, tutti accuratamente testati e realizzati con materiale di prima qualità, la Lordflex s occupa nello stabilimento di Serra de Conti 25 dipendenti e vanta una rete di vendita che, tra concessionari, collaboratori e rappresentanti, fa salire a circa un centinaio i lavoratori occupati direttamente o indirettamente. E oggi ramificata in varie parti del mondo: in Italia, oltre che a Serra de Conti, ha sedi operative a Mariano Comense e Mariglianella, mentre sul mercato estero è presente con proprie sedi, tra l altro, a Mosca, San Pietroburgo, Kiev, Minsk, Novosibirsk. L ampia serie di certificazioni (Uni En Iso 9001:2000, Consorzio Produttori Materassi di Qualità, Catas, Woolmark- Pura Lana Vergine, X-Static, EuroLatex Eco Standard ecc.) documenta la qualità tecnologica dei suoi prodotti, che escono da un ciclo di lavorazione che, come ha spiegato Guerrino Bini al sindaco Tassi ed alla delegazione del Comune, è composto da macchinari in massima parte concepiti e brevettati dalla Lordflex s. I rappresentanti del Comune hanno preso atto della attività della Lordflex s, assicurando - per quanto nelle competenze dell ente locale - ogni attenzione per le aziende del luogo, nell ottica di favorire quanto più possibile - pur in momenti non facili come quello che sta attualmente vivendo l economia- la realtà imprenditoriale e il mondo del lavoro. Raoul Mancinelli Il brigadiere Pasquali va in pensione Dopo 35 anni di servizio lascia l Arma dei Carabinieri il Brigadiere capo Marcello Pasquali. Dall aprile del 1991 era in servizio presso la Stazione dei CC di Ripe, ma nell arma v è entrato nel Originario di Ascoli Piceno nel corso della sua lunga carriera era stato insignito delle croci d argento e d oro per rispettivamente 16 e 25 anni di attività. Dopo aver svolto con grande dedizione e spirito di servizio gli incarichi assegnatigli, Pasquali ha fatto sapere che rimarrà nel Comune di Ripe dove continuerà a vivere con la sua famiglia. Corinaldo: assemblea Turbogas Sabato 16 gennaio alle ore 20.45, presso l ex sala da ballo Lanterna Azzurra di Madonna del Piano di Corinaldo, si terrà una pubblica assemblea al fine di continuare l informazione e la conoscenza degli effetti ed impatti che potrebbe produrre sul territorio e sulla salute, la prospettata realizzazione della centrale termoelettrica da 870 MWe nella zona Zipa di Corinaldo. Barbara investe sull ambiente ed incentiva la raccolta differenziata Un comune che ricicla Un grazie ai cittadini per la collaborazione e l impegno a migliorarsi in futuro. Anche nell edizione 2009 dei Comuni Ricicloni Barbara è stata premiata per aver superato il 45% di raccolta differenziata nel 2008, piazzandosi quattordicesima nella graduatoria finale regionale con un invidiabile 54,86%. Ma non vuol fermarsi. I ringraziamenti verso tutti i cittadini per l impegno e la collaborazione nella differenziazione dei rifiuti sono d obbligo e rappresentano il punto di partenza per migliorare i risultati; un obiettivo ambizioso se si considera che sono ben 247 i comuni nelle Marche e che distinguersi nei primi posti della graduatoria è già motivo di grande soddisfazione per gli sforzi profusi. Il premio, ritirato dal sindaco Serrani lo scorso novembre ed equivalente a più di 4.000, verrà riutilizzato per le pubbliche necessità dei cittadini. L impegno da parte dell Amministrazione per contribuire a ridurre i rifiuti prosegue con la delibera approvata di recente in consiglio comunale, che prevede una riduzione del 10% della Tarsu a chi richieda e utilizzi correttamente una compostiera domestica. La delibera scaturisce dall adesione al progetto provinciale per l incentivazione dell attività di compostaggio domestico e prevede, a chi ne farà richiesta, la consegna di una compostiera in comodato d uso gratuito per la produzione di compost casalingo, che verrà consegnata insieme ad una guida per l uso. Il cittadino che la riceverà (o che l abbia già ricevuta in precedenza), oltre che ad essere tenuto a mantenere in buono stato la compostiera e a rispettare altre regole tecniche, potrà quindi usufruire di una riduzione sulla tassa dei rifiuti e potrà utilizzare al tempo stesso il compost prodotto come fertilizzante sui propri terreni. Scegliere di usare in casa propria una compostiera in cui conferire i rifiuti organici vuol dire quindi ridurre i rifiuti prodotti (anche se differenziati) e i relativi oneri gestionali comunali per il loro smaltimento. Leonardo Pasqualini Festa di fine anno a Montignano Passano gli anni e aumentano i consensi. Il cenone organizzato dalla Caritas di Montignano, quest anno con la collaborazione dell Oratorio, nel salone parrocchiale, è diventato ormai una realtà importante, come le altre tradizioni del paese. E come potrebbe non esserlo, considerate la qualità del cibo, l ottima organizzazione e la compagnia? È stata una festa senza età, a cui hanno partecipato anche diversi bambini, improvvisandosi camerieri e contribuendo così all ottima riuscita della serata. Tra musiche e poesie, si è arrivati dunque al momento di dare l addio al Il conto alla rovescia, i fuochi d artificio e i classici brindisi con lo spumante hanno dato, invece, il benvenuto al Con la speranza che si possa tornare a festeggiare insieme anche il prossimo anno, montignanesi e non sono quindi tornati a casa felici e con la pancia piena. Alessia Pongetti.

11 12 Cultura culturain vista dell appuntamento di aprile, parla il vescovo di Macerata Claudio Giuliodori Le sfide dei testimoni digitali Chiesa, tecnologie digitali e nuovi linguaggi mediatici saranno al centro di Testimoni digitali, il convegno che si terrà a Roma dal 22 al 24 aprile 2010 a distanza di quasi otto anni da Parabole mediatiche. Quella del 2002 fu l occasione per prendere coscienza dello scenario in cui la Chiesa italiana rinnovava il suo impegno nel mondo della comunicazione alla luce degli orientamenti pastorali per il decennio ricorda il vescovo di Macerata Claudio Giuliodori, presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali. Oggi il contesto delle comunicazioni sociali è profondamente cambiato e gli strumenti mediatici hanno subito una innovazione che incide sullo stile di vita delle persone. La vera novità di questo appuntamento rispetto al precedente meeting del 2002 è solo la parola digitale? Gli obiettivi sono molteplici: principalmente si vuole rafforzare l attenzione della comunità ecclesiale alla comunicazione nel contesto dell evangelizzazione. Oggi il fattore che incide maggiormente sul mutamento sociale è l innovazione tecnologica, soprattutto nel campo dei media. Ebbene, con il convegno si vuole elaborare una riflessione che aiuti tutti a integrare il messaggio del Vangelo dentro questa nuova cultura digitale. Per la riuscita dell iniziativa, che ci auguriamo possa registrare un ampia partecipazione, puntiamo sui contenuti che saranno proposti alla realtà ecclesiale e, soprattutto, ad un mondo che si interroga sul futuro. Siamo infatti consapevoli che ad ogni passaggio tecnologico corrisponde una ridefinizione dell umano, che finisce per incidere sull esperienza quotidiana. È il caso, ad esempio, della tv in cui, come scriveva ne La pelle della cultura De Kerchove, il rapporto tra una persona e uno schermo oggettivo è finito? Siamo nell era dell user friendly, cioè di software e di applicazioni di facile usabilità che accompagnano per mano la persona utente digitale grazie a interfacce grafiche gradevoli e all uso di pulsanti intuitivi e menù immediati. Al riguardo occorre far crescere nella Chiesa la consapevolezza che tutti i linguaggi dell era ipermediale o cross-mediale interpellano la testimonianza credente. Si chiede alla comunità cristiana di affinare la propria presenza e il proprio impegno nel flusso informatico, sulla scia degli insegnamenti di Giovanni Paolo II prima e di Benedetto XVI oggi. Tutto ciò senza dimenticare di riconoscere e valorizzare la dimensione interpersonale che resta principio e termine di ogni autentica comunicazione. Questa dimensione non rischia di essere intaccata dalle diverse forme di connessioni telematiche che generano a volte attraverso i social network relazioni virtuali? Certamente, ma chi si occupa di comunicazioni sociali, e mi riferisco soprattutto all Animatore della comunicazione e della cultura, deve affrontare la sfida di leggere l universo della comunicazione in termini di risposta educativa. È questa la principale responsabilità: favorire il percorso di crescita umana e spirituale educando, in modo particolare le nuove generazioni, ad interagire positivamente, ma anche criticamente, con questa nuova condizione del vivere digitale. a cura di Vincenzo Grienti Avvenire barbaraspazio di grande fascino che può ospitare incontri culturali, mostre, eventi. Se n è parlato in un incontro. Palazzo Mattei, luogo di cultura Decorazioni pittoriche di inizio 800, con motivi floreali, stemma e iniziali dei suoi proprietari. Nel pia- al Caravaggio ospitandolo nel palazzo avito di Roma, abi- della casata, famosa per aver commissionato diverse opere no nobile palazzo Mattei si presenta in tutta la sua raffinatezza, offrendo una cornice ideale alla promozione di sciandone testimonianza in due stemmi. Qui nacque infatterà entro queste mura fino agli albori del Novecento, la- eventi culturali e rassegne espositive. Cosi è stato per la ti agli inizi del Settecento il conte Mario, vicario imperiale mostra fotografica di Angelo Papi, così si è confermato in dell imperatore d Austria nel governo di Trieste, quando la occasione dell incontro sul tema Il palazzo Mattei di Barbara nella storia. Nuove documentazioni su fasi costruttil Impero d Austria ed aveva superato Venezia per traffico città alto-adriatica costituiva il più importante porto delve e proprietari, sviluppato dal prof. Ettore Baldetti. Sarà commerciale. Nel secolo successivo, mentre assurgeva alle così anche in futuro? L interrogativo ha suonato come un massime onorificenze ecclesiastiche un consanguineo prelato di Pergola, il cardinale Mario Mattei, acquisiva altresì auspicio nel corso dell appuntamento che ha ripercorso le vicissitudini storiche della nobile casata ed ha ricostruito le la parentela e l eredità della prestigiosa famiglia la mamma del poeta Giacomo Leopardi, Adelaide Antici, moglie vicenda architettonica della sua dimora ubicata nel centro storico. I primi esponenti della famiglia Mattei arrivarono del conte recanatese Monaldo, grazie al matrimonio del a Barbara nei primi anni del Settecento, centro amministrativo della facoltosa abbazia benedettino-romualdina romano dei Mattei, potendo così fregiarsi del blasone e di- fratello Carlo con l ultima discendente dell eminente ramo di Santa Maria di Sitria, sita alle pendici appenniniche del sporre delle provvidenziali risorse finanziarie. Fu proprio Monte Catria, forse al seguito del nuovo amministratore l archivio della famiglia recanatese ad essere teatro nel 1993 pontificio cardinale Sebastiano Andrea Tanara, succeduto del sensazionale ritrovamento della documentazione che al collega, abate commendatario, Carlo Barberini. Un ramo ha permesso a Francesca Cappelletti di riscoprire a Dublino l opera del Caravaggio, La cattura di Cristo, poi oggetto di un best-seller da parte del narratore americano Jonathan Harr: Il Caravaggio perduto. Tre sono le fasi edificatorie dell edificio: l originaria struttura architettonica risale probabilmente al 1561, anche con la funzione di casa-torre per difendere le mura orientali del borgo e proteggere dall alto il bastioncino castellano di NE, come si può desumere da un epigrafe su mattone, riutilizzato per la costruzione del nuovo edificio. Con l arrivo dei Mattei si registrò un primo ampliamento di inizio 700 che riguarda anche tutta la parte posteriore, con una balconata realizzata anche con finalità ispettive e di controllo della strada extraurbana e del limitrofo giardino. Un secondo ampliamento con intenti decorativo-monumentali di metà 700 riguarda solo l ala destra, abitata dal conte Mario Mattei, le cui fortune economico-politiche erano temporaneamente assimilabili a quelle di un doge veneziano. La discontinuità fra le due strutture verrà infatti coperta dalla scialbatura e dissimulata dalle decorazioni in pietra dei finestroni. Leonardo Pasqualini fotografiagli scatti del senigalliese Gabriele Moroni pubblicati sul NYTimes Le foto del decennio Senigallia è storicamente la Città ni simbolo del terremoto. In particolare la fotografia di Gabriele Moroni della fotografia. Lo dimostrano le civiche raccolte del Gruppo Misa, dell uomo con il casco in mano è tra conservate dal Museo cittadino. Ma quelle segnalate dal NYT, edizione lo dimostra anche la cronaca quotidiana. Chi scorra in questi giorni in 2000/2010. on line, per documentare il decennio Internet la fotogallery del New York Con emozione ho potuto costatare Times potrà avere la soddisfazione di che le drammatiche immagini del sisma, che si devono a Moroni com- vedere che il grande giornale americano ha scelto tre foto del fotografo menta il prof Bugatti, direttore del senigalliese Gabriele Moroni addirittura per rappresentare il meglio degli tatamente nella storia della fotografia Musinf sono entrate dunque meri- scatti fotogiornalistici del decennio. del decennio. Sono poi grato a Moroni ha aggiunto il direttore del Museo Si tratta delle immagini del terremoto dell Aquila, scattate da Gabriele civico per aver voluto subito donare Moroni, che erano state pubblicate al Musinf le tre stampe 30x40, che da Repubblica on line tra le immagi- sono state scelte dal New York Times. Il prof. Stefano Schiavoni, consigliere comunale delegato ai progetti della fotografia, ringraziando Gabriele Moroni per aver voluto donare all istituzione civica le tre fotografie ha anche programmato con il Musinf e con Giorgio Pegoli, che coordina il corso di fotogiornalismo, un prossimo incontro di Gabriele Moroni con gli iscritti al corso. Nell occasione è stato chiesto a Moroni di illustrare la sua attività foto giornalistica e anche le suites fotografiche, che erano state presentate in due mostre locali nel 2009 con immagini non di reportage, raccolte sotto il titolo titolo Cieli Manifesti. Il calendario del Rione Porto L Associazione Culturale Rione Porto ha pubblicato il nuovo calendario 2010 Un ànn sa quéi d l Pòrt che è giunto, ormai, al quinto anno consecutivo. La pubblicazione, come di consueto, si articola sostanzialmente in tre parti: alla grafica del calendario fanno da cornice una ricerca storica accompagnata da documentazione fotografica curata dalla Francesca Chiavelli su eventi od aspetti particolari del Rione Porto e che quest anno ha riguardato l culèg e proposte enogastronomiche elaborate dall Istituto Alberghiero Panzini di Senigallia. Giuliano Bedini Concerto a Brugnetto Alunni e insegnanti a lezione di tg. Si apre ad Ancona la terza edizione del Progetto Co.Re.Com. Marche RAI Produrre televisione in classe. Anche per il 2010, il Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche ha scelto di finanziare interamente l iniziativa che consente agli alunni di alcune scuole marchigiane di trasformare la propria classe in una vera redazione giornalistica e di realizzare di proprio pugno un telegiornale a misura di bambino. Già dal 12 gennaio 2010, ad Ancona i primi laboratori per gli alunni e i seminari formativi per i docenti. Scorribande, gara di gruppi Soundsick (Fabriano) si aggiudicano la penultima serata di qualificazione di Scorribande, concerti-gara per qualsiasi genere musicale in corso a Senigallia fino al 6 marzo. La serata riservata ai gruppi in gara per la categoria brani propri si è svolta lo scorso sabato 9 gennaio al Gratis Club, che anche quest anno ospita la manifestazione arrivata alla sua XIV edizione. Questa la classifica della serata: Soundsick (Fabriano), Ohm (Jesi, Monte San Vito), Malibustesi (Montelupone), Auteven (Marzocca), Das Milchparadies (Senigallia). Il trio di Fabriano si è esibito per primo e ha subito convinto la giuria, distinguendosi per la capacità di arrangiare i brani mescolando diversi stili musicali (grunge, rock melodico alternativo, psichedelica, ecc). I Soundsick si sono già imposti in diversi concorsi tra cui nel 2009 Divino di Cupramontana e Foro Boario Live di Tolentino. La formazione è composta da Ilario Onibokun a chitarra e voce, Valentino Teodori a basso e voce, Alexander Onibokun a batteria e voce. Secondi sia sul palco che nella classifica sono stati gli Ohm (Jesi, Monte San Vito), che hanno espresso buone capacità tecniche e una professionalità ampiamente apprezzata tra i criteri di valutazione ufficiali di Scorribande. Hanno proposto brani propri rifacendosi a metal progressive & numetal. Terzi i Malibustesi (Montelupone), arrivati idealmente dalle spiagge di Malibù a quelle di Senigallia. L ultimo numero di Sestante E in distribuzione in questi giorni nelle librerie di Senigallia l ultimo numero della rivista Sestante curata dal circolo di iniziativa Culturale che chiude così la XIX serie e il XXV anno di attività. All interno del 96 fascicolo sono diversi i temi trattati: dall arte alla mobilità urbana, dai beni culturali ai memoriali di alcuni celebri personaggi, in una riscoperta del territorio e dei suoi animatori più o meno protagonisti. Ma anche questo numero ha un nodo centrale su cui si è riflettuto e questa volta è la rubrica Questi cattolici..., uno spazio curato da Fabio Serpilli, il quale ha provveduto a lanciare su internet una provocazione cui molti hanno risposto tanto da sorprendere lo stesso curatore per la quatità, la qualità e la varietà degli interventi. Oltre 230 sono gli scambi d opinione finora registrati dei quali purtroppo si è potuto dare spazio solo ad una ventina che riassumessero e inquadrassero la discussione senza nascondere alcuni aspetti e privilegiarne altri. La domanda girata su internet era la seguente, raccolta dopo una chiacchierata a spasso per il corso di Senigallia: Cosa fanno i cattolici?, uno spunto per riflettere sulla crisi del cattolicesimo politico e sull atteggiamento della e nella società. Uno spunto che ha dato molti frutti e molti interventi, tanto da far valutare ai curatori della rubrica e in generale della rivista su una eventuale pubblicazione integrale di tutti gli interventi.

12 13 Spettacolo teatro Alla Fenice di Senigallia, venerdì 21 gennaio, l evento I giochi di Play Spettacolari, emozionanti, immaginifici, sul palco del Teatro La Fenice di Senigallia arrivano i sorprendenti Kataklò, venerdì 15 gennaio 2010 alle 21, con Play, lavoro ispirato allo sport tra ironia e poesia, libero da competizione. L appuntamento rientra nella Stagione Unica di Teatro Musica e Danza di Senigallia. Strutturato a quadri, Play racconta storie di sport, fagocitando lo spettatore in un incantesimo visivo fatto di gesti atletici e armoniosa danza, di suggestioni attraverso simmetrie, suoni e luci calibrate ed emozionanti. Lo stile di Kataklò Athletic Dance Theatre è inconfondibile, elegante, divertente, sorprendente. Le coreografie sono frutto della sensibilità e dell esperienza della fondatrice e direttore artistico della compagnia, Giulia Staccioli, campionessa di ginnastica ritmica (Los Angeles 84 e Seoul 88), che ha poi affermato le sue qualità di interprete entrando nei Momix e studiando sotto la guida di Moses Pendleton. Da quell esperienza nel 1995 mette a punto il progetto dei Kataklò, con un equipe tutta italiana oggi fiore all occhiello dell arte performativa nazionale e rappresentante del phisical theatre che sa regalare stupori a un pubblico internazionale. In scena in tutto il mondo, ogni produzione di questa compagnia nasce dall esplorazione del gesto atletico e dal suo incontro con altre discipline, con altre esperienze corporee, dalla danza all acrobatica, dalla mimica allo humour, con un attenzione all impatto visivo, all innovazione e alla spettacolarità. Il sorprendente Play si trova attualmente in tournée in tutta Italia ed è stato appositamente ideato per rappresentare l Italia alle Olimpiadi della Cultura di Pechino 2008 su invito del Ministero della Cultura cinese e con l alto patrocinio del Ministero per gli Affari esteri, dell Istituto Italiano di cultura e dell Ambasciata italiana. In Play azioni e ambientazioni sono istantanee sotto l effetto di ripresa e montaggio. Una corsa che diviene puro ritmo, un fioretto pronto a scoccare, una bicicletta che evoca altri tempi, gambe che cantano in sincronia, un bizzarro arbitro e un portiere a testa in giù. Play è fatto di cartoline di sport da luoghi ed epoche lontani. Intuizioni geniali alludono al mondo acquatico di creature fantastiche che guizzano come sirene immerse in atmosfere lunari. Senza passi falsi due ballerine si fronteggiano. Un duello in punta di fioretto pronto a tirare una stoccata. Affascinante la rilettura arguta di oggetti di uso comune: bastoni, palloni, biciclette, occhiali e scarponi da sci. Per i ruoli danzati Staccioli si è avvalsa della preziosa collaborazione di Jessica Gandini, al suo fianco dal 2006, anno in cui ai Kataklò viene affidato lo spettacolo della cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino La raffinata colonna sonora di Play è firmata dal noto compositore Ajad a sostegno e completamento della forza evocativa delle coreografie, così come i costumi, sempre accuratissimi, sono di Sara Costantini. Bellissimo il disegno luci di Andrea Mostachetti capace di cogliere ogni riflesso. I performer in scena sono: Maria Agatiello, Elisa Bazzocchi, Paolo Benedetti, Eleonora Di Vita, Leonardo Fumarola, Serena Rampon, Marco Ticli, Marco Zanetti. Il nome Kataklò deriva dal greco antico e significa Io ballo piegandomi e contorcendomi. La ricercatezza della scrittura coreografica e teatrale di Kataklò ha l emozionante potere di comporre scenari surreali, di creare illusionismi e abbattere le barriere dell immaginazione superando ogni confine culturale, linguistico e generazionale. La Stagione unica di teatro, musica e danza di Senigallia è realizzata dal Comune di Senigallia (Assessorato alla Cultura), in collaborazione con Amat e Ente Concerti di Pesaro (cartellone musicale a cura del Maestro Federico Mondelci). Per tutti gli spettacoli in scena al Teatro La Fenice, la Biglietteria è aperta nei giorni giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16,30 alle 20,30. Stesso orario sarà osservato il giorno prima e il giorno stesso dello spettacolo nel caso dei serali. Info Alessandro Piccinini chiaravalleal teatro Valle un thriller I 39 scalini Un famoso thriller di John Buchan, alla base di un ancor più famoso film di Alfred Hitchcock del 1935; una storia di spionaggio, piena di avventure, inseguimenti spettacolari e colpi di scena diventa, per mano di Patrick Barlow, una commedia divertentissima per un protagonista, una bella (che interpreta tutte le maliarde) e due attori-clown che fanno tutti gli altri personaggi. Londra. Durante uno spettacolo teatrale in cui si esibisce Mister Memoria, Richard Hannay, giovane canadese, incontra una donna che dice di chiamarsi Annabella Smith che gli chiede di ospitarla in casa sua. La donna è seguita, ma con un espediente riesce ad uscire dal teatro, confondendosi tra la calca. Annabella confessa a Richard di essere una spia e la notte stessa verrà assassinata con un coltello piantato nella schiena da qualcuno entrato in casa di nascosto. Prima di morire Annabella fa in tempo a mostrare a Richard una cartina della Scozia con indicata una località, accennandogli anche dei 39 scalini, una congrega di pericolose e spietate spie. Richard si sente in pericolo di vita, e decide di raggiungere la Scozia. Ma la polizia, scoperto il cadavere, comincia a dargli una caccia spietata. La lunga fuga, in compagnia dell avvenente Pamela è costellata da molti tradimenti e Richard se la caverà in modo brillante in un convegno politico, in una casa abitata da un vecchio piuttosto avido e manesco, nella brughiera scozzese, in un albergo gestito da una simpatica donna e, alla fine, addirittura in casa del nemico. I 39 SCALINI di John Buchan, con Roberto Ciufoli, Nini Salerno, Urbano Barberini e Barbara Terrinoni, regia di Maria Aitken. Giovedì, Chiaravalle. IL MUSEO DELL EMIGRAZIONE Macerata, in occasione del Consiglio dei Marchigiani all estero e della VI Conferenza Regionale dei A marchigiani nel mondo, tenutasi dal 7 al 10 dicembre scorso, è stato presentato il programma triennale degli interventi regionali 2010/2012 per i marchigiani nel mondo. Tra le proposte pianificate, anche la costituzione di un Museo Regionale dell Emigrazione a cui il Servizio Internazionalizzazione della Regione Marche sta cominciando a lavorare concretamente in collaborazione con le Amministrazioni Provinciali. A questo scopo il servizio Internazionalizzazione della Regione Marche conta sulla collaborazione delle Associazioni dei marchigiani all estero e sugli Enti Territoriali, Province e Comuni, ma anche soggetti privati, per raccogliere il materiale necessario. Tutti i documenti originali, fotografie, lettere autografe, testi, giornali e riviste d epoca, oggetti, e tutto ciò che può essere utile per ricostruire la storia della nostra Regione nel mondo, verranno catalogati ed in seguito esposti indicando la provenienza e la proprietà. Informazioni al numero della Regione Marche Concerto a Barbara Musaico Dopo un estate densa di impegni e soddisfazioni, Marco Petrucci torna sulla scena con il suo trio acustico, i Musaico, per il primo concerto del L appuntamento è a Barbara per sabato 16 gennaio alle ore all Insomnia Club, per un viaggio che toccherà alcune delle più significative tappe della storia della musica d autore. La band acustica proporrà ovviamente nel corso dello spettacolo i brani scritti da Petrucci per i Nomadi nell ambito della collaborazione che dura ormai dal 1994 tra il cantautore senigalliese ed il gruppo emiliano capitanato da Beppe Carletti. L ingresso al concerto è libero. I Musaico nascono dall incontro tra Marco Petrucci, Renzo Ripesi e Claudio Marchetti, cantautore il primo, poliedrico musicista, cantante ed attore di teatro il secondo, virtuoso musicista in erba il terzo. Tre artisti marchigiani che hanno tracciato percorsi musicali paralleli, ma pervasi da una identica passione per le proprie radici e per le proprie terre, semi comuni di piante che inevitabilmente, crescendo, hanno iniziato ad intrecciare i rispettivi rami. Ed è proprio da questo intreccio che nasce la musica meticcia dei Musaico, che tenta di rappresentare alcune tra le espressioni più alte dell arte un po come le Muse della mitologia greca e che assembla tre generazioni, esperienze e periodi storici diversi un po come tessere di un Mosaico. Lo spettacolo acustico che ne viene fuori è un inebriante viaggio tra le sensazioni, gli odori e i colori di alcune tra le più belle canzoni della musica d autore italiana. C.I. il taccuin Stefano Zamboni, Libertà, Edizioni Paoline, pagg. 104, euro 10 In queste pagine vengono offerte otto mani). Nella mentalità corrente si tende meditazioni, che ci introducono alla a pensare che la libertà sia essenzialmente un dato di fatto. Così la si associa im- figura biblica della libertà. Quattro sono riferite all Antico Testamento (il dramma mediatamente con l idea di un diritto da del peccato nella Genesi, l avventura dell esodo, le figure di Giobbe e Geremia) e di un avventura da vivere. Per la Bibbia, salvaguardare, più che con la persuasione quattro al Nuovo (il messaggio delle beatitudini, il significato della libertà nel cap. una volta per sempre; è sempre minaccia- invece, la libertà è non è mai posseduta 8 del Vangelo di Giovanni, il rapporto tra ta; può essere persa, ritrovata, obnubilata, libertà e persecuzione negli Atti e la legge conquistata, approfondita. Un dramma, della libertà in Paolo nella Lettera ai Ro- un rischio. MOSTRE Senigallia- Nell ambito del progetto Senigallia Città della Fotografia inaugurata una mostra del pittore Giovanni Schiaroli, che rimarrà aperta nel Palazzo del Duca di Senigallia (piazza del Duca) fino al prossimo 31 gennaio (con orario di visita tutti i giorni dalle 17 alle 19). Un viaggio nell anima delle Marche è il titolo di questa mostra, che rappresenta le tante ricordanze di 40 anni vissuti con la spatola e il pennello a raffigurare le situazioni più intime della sua regione Marche e i viaggi antichi di Leopardi e Manzoni nel tempo delle sue storie. Serra de Conti - Francesco Tomassini, un musicista sospeso. Sospeso perché irrisolto a causa della scomparsa prematura, avvenuta poco prima di Natale di 45 anni fa. Ma già brillante polistrumentista e affermato maestro di banda, sperimentatore nel jazz, collaboratore di case discografiche nazionali. Questa mostra vuole ricordare il librimeditazioni tratte dall Antico e dal Nuovo Testamento Bibbia e libertà musicista e l uomo Francesco Tomassini a 45 anni dalla sua scomparsa Chiesa di San Michele, 9/31 gennaio Orari di apertura: sabato 17,00-19,00; domenica 10,30-12,30/17,00-19,00. MUSICA Senigallia - Auditorium San Rocco, venerdì 15 gennaio, ore Unisensus. I suoni del mondo. Senigallia - I suoni del mondo, Rotonda a Mare, ore 17.00, con I Virtuosi Italiani, Concerto in salotto. EVENTI Senigallia - Lunedì 18 gennaio 2010 si terrà a Senigallia (Finis Africae Country House, S. P. Sant Angelo, 155), la Conferenza delle Associazioni e dei rappresentanti delle Associazioni nei Coordinamenti d Ambito sul tema Politiche e servizi per la disabilità nelle Marche. Cinema multisala Gabbiano cinemagabbiano@vsmail.it - tel da venerdì 15 gennaio A SINGLE MAN Un film di Tom Ford. Con Colin Firth, Julianne Moore, Nicholas Hoult, Matthew Goode, Jon Kortajarena Usa Los Angeles, George Falconer è un uomo solo. Professore inglese di letteratura all università, George ha perso in un incidente il compagno amato da sedici anni. Incapace di reagire al lutto e all afflizione, riordina carte, oggetti e sentimenti e decide di togliersi la vita con un colpo di pistola. Proveranno a ripararlo e a trattenerlo sul baratro, Charley, una vecchia amica delusa e disillusa, e Kenny, uno studente disponibile e sensibile. Sabato: ; domenica ; lunedì, martedì, mercoledì e venerdì SOUL KITCHEN Un film di Fatih Akin. Con Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Birol Ünel, Anna Bederke, 99 - Germania Ad Amburgo, un cuoco di origine greca, Zinos, gestisce un infimo ristorante denominato Soul Kitchen. La clientela abituale sono i rozzi abitanti della periferia, interessati solo a tracannare birra e ingurgitare piatti surgelati o preconfezionati. Dentro e fuori dal Soul Kitchen ruota tutto il microuniverso di Zinos e relativi problemi: e viziata fidanzata Nadine è una giornalista rampante in partenza per la Cina, il fratello Illias un ladruncolo in libertà vigilata con il vizio del gioco, la cameriera Lucia, ecc. Sabato: ; domenica ; lunedì, martedì, mercoledì e venerdì Cinema SUASA - Castelleone di Suasa La principessa e il ranocchio Sabato 16 gennaio - ore domenica 17 gennaio - ore e 21.00

13 14 sport vigor La Vigor vince in casa con la Vis Macerata. Poi si arrende per un netto 2 a 0 in casa fermana Risultati a corrente alterna VIGOR 2 VIS MACERATA 1 Inizia bene l anno la Vigor battendo al Goffredo Bianchelli la Vis Macerata, diretta concorrente alla retrocessione. Una befana gradita al pubblico senigalliese che non assaporava una vittoria della propria squadra sul suo terreno dal lontano 25 di ottobre 2009, quando batté per 1 a 0 la Cingolana con un preciso colpo di testa di Nataloni. Tre punti in classifica che fanno dire all allenatore Favi a fine incontro: La squadra, pur trovatasi in svantaggio, ha saputo reagire con decisione e compattezza. Penso che questa vittoria sia ben meritata. So che il percorso è ancora lungo e difficile per arrivare alla salvezza, ma noi non molleremo mai, dando sempre il meglio di noi stessi. Ed ora la partita: squadre attente a non scoprirsi, difesa rigida al centrocampo in continuo movimento. 26, la Vis Macerata passa in vantaggio su autorete di Rizzotto, pressato da tergo da Verrazzo. La Vigor reagisce e al 42 Paniconi, su calcio piazzato dal limite, indovina l angolino basso alla destra del portiere. Inizio ripresa con la Vigor in attacco. 58, Paniconi quanto mai insidioso oggi entra in area ma viene falciato da tergo da Ramaccini. Rigore che Savelli trasforma. Ramaccini viene espulso per proteste in occasione del rigore. Nulla più fino alla fine. Questo avviene il 6 di gennaio; ora aspettiamo il verdetto di domenica 10, quando la Vigor giocherà a Fermo. VIGOR: Petrini 6, Nataloni 6, Rizzotto 6, Guerra 6,5, Giraldi 6,5, Mosca 6,5, Savelli 7,5, Candelaresi 7, Pesaresi 7, Paniconi 7, Tantuccio 6. All. Favi. VIS MACERATA: Bertani, Luciani M., Scoccia, Ramaccioni, Cangiano, Cotichelli, Natalini, Marcolini (25 st Luciani E.), De Luca (8 st Testa), Verazzo, Moreno (21 st. Gementoni). All. Trillini. Arbitro: Pignotti di S.Benedetto. Reti: 26 Rizzotto (aut.), 42 Paniconi, 58 Savelli (rig.). Note: spettatori 200 circa. Espulso Ramaccioni al 13 st. FERMANA 2 VIGOR 0 La squadra locale si è dimostrata troppo forte per poter pensare di lasciare il campo della Fermana indenne, così la Vigor ha dovuto subire l ennesima sconfitta in trasferta. Il campionato è ancora lungo, ma queste continue pause promettono poco di buono. La squadra è quella che è: grande volontà, determinazione, impegno, ma manca quel qualcosa che al momento non possiede: la via del gol. Domenica prossima si torna a giocare al Bianchelli contro il Grottammare. La vittoria è quanto mai necessaria. FERMANA: Ruspantini, Troli, Cardinali, Giuliodori, Cameli, Cristofari, Petrucci (35 st Tonelli), Angelini, Cicotello (15 st. Cazzella), Cacciatori, Pompei (5 st De Reggi). A disp. Paolini, Colella, Simoni, Marchetti. All. De Amicis. VIGOR: Petrini, Nataloni, Guerra, Mosca (4 st. Paniconi), Rizzotto, Giorgini, Savelli, Candelaresi, Pesaresi (35 st Nacciarriti), Smerilli, Tantuccio (13 st Cercaci). A disp. Minardi, Fraboni, Giovine, Messersì. All. Favi. Arbitro: Paoletti di Ascoli Piceno. Reti: 26 e 36 pt Cicotello. Note: Spettatori circa 1000, ammoniti Candelaresi, Giorgini, Cristofari. CLASSIFICA: Sambenedettese 44, Fermana 40, Urbania 38, Vis Pesaro 36, P.S.Lazzaro 34, Jesina 33, Real Metauro 31, Grottammare 30,Montegiorgio 27, Biagio Nazzaro 27, Montegranaro 27, Fortitudo 25, Tolentino 25, F.Maceratese 24, Cingolana 23, Castelfrettese 23, Osimana 22, Vigor 16, Urbino 15, Vis Macerata 15. Giancarlo Mazzotti CAMPIONATO NAZIONALE MASCHILE SEriE B DILETTANTI Inizio anno col botto GOLDENGAS 98 T. DE PASSERI 82 STAMURA AN 67 GOLDENGAS 78 L anno non poteva iniziare meglio di così per la Goldengas regalando ai propri sostenitori, oltre 400 al palazzetto, questa importante vittoria che cancella la prima sconfitta a inizio campionato subita in terra d Abruzzo. Inizio incontro esplosivo per i due contendenti. Da una parte Esposito, dall altra Meleo che, con i suoi 19 punti chiude il primo quarto sul 29 a 25. Nel secondo quarto si ha l esplosione di Amici che con due bombe consecutive dà l allungo alla Goldengas definitivamente: Alla ripresa del gioco i vari Gnaccarini (foto), Maddaloni, Pierantoni, Penserini non danno tregua alla retroguardia abruzzese e il crollo è inevitabile: Ultimo quarto senza storia. I locali gestiscono il vantaggio, gli ospiti si accontentano di quello che hanno ottenuto. Goldengas: Gnaccarini 13, Pierantoni 12, Maddaloni 7, Penserini 11, Kosanovic 10, Filippetti 8, Esposito 17, Ruggio, Papa, Amici 20. All. Regini. Torre De Passeri: Porfido 6, Elica 10, De pallacanestro, serie c 2 maschile Un altra sconfitta Angelis, Patricelli, Musso 12, Santarelli 4, Meleo 28, Franceschelli, Brandimarte 8, Fucek 14. All. Tempera. Arbitri: Marota di San Benedetto e Giancabilla di Bologna. Parziali: 29-25; 54-43; Note: spettatori 400 circa. Nel derby di domenica 10 ad Ancona, contro la Stamura, la Goldengas ha inanellato la quarta vittoria consecutiva, vincendo per 78 a 67 e consolidando così il suo terzo posto in classifica. Per i biancorossi senigalliesi non è stata una passeggiata l incontro con gli anconetani, difficile come sempre si è rivelato il derby contro i cugini dorici, così ha detto Regini a fine incontro. Domenica prossima incontro casalingo contro la forte formazione romagnola del Faenza. All andata i biancorossi vinsero in trasferta per 77 a 71. Sapranno ripetersi? Stamura Ancona: Magrini 15, Cernivani 20, Crescentini 8, Pozzetti 2, Principi 5, Piunti 12, Monaci 5, Bellesi, Giorgini, Chiorri. Allenatori: Liviabella-Cingolani. Goldengas: Gnaccarini 16, Penserini 3, Esposito 22, Pierantoni 11, Amici 3, Maddaloni 19, Filippetti, Kosanovic 4, Papa, Pagini. Allenatore Regini. Arbitri: Vassallo e Melchionda di Roma. Note: Questi i parziali della gara: al 1 quarto; al 2 quarto; al terzo quarto. Classifica: Recanati 24, Albignasego 22, Faenza 20, Goldengas 20, Chieti 18, Bassano 16, Budrio 16, Ravenna 14, Fossombrone 14, Civitanova 14, Gualdo Tadino 10, Torre de Passeri 10, Roncade 8, Stamura Ancona 4. G.M. MACERATESE 93 MARZOCCA 60 MARZOCCA 72 S.BENEDETTO 61 Inizio anno nel migliore dei modi per il Marzocca. Non poteva succedere diversamente contro la capolista Macerata, anche in considerazione che il Marzocca attualmente, dopo i già noti infortuni, pur avendo inseriti nuovi elementi non riesce ad esprimere un gioco tale da dare risultati concreti. Così a Macerata ha abbassato bandiera e i 33 punti di divario parlano da soli. Domenica, superando il S.Benedetto, il Marzocca muove finalmente la classifica portandosi a quota 14. Sabato prossimo altro duro scontro col Montegranaro. Classifica: Basket Maceratese 32, Montegranaro 30, Recanati 24, Vigor Matelica 22, Pedaso 22, P.S.Giorgio 20, Pisaurum Pesaro 18, Chiaravalle 16, Sacrata Picena 16, S.Benedetto 16, Marzocca 14, Fano 12, US Loreto Pesaro 10, Montemarciano 8, Jesi 8, Fermo 4. G.M. PALLACANESTro FEMMINBILE SEriE B d eccellenza Poche speranze per i play off ARDA 62 SENIGALLIA 49 SENIGALLIA 41 ALPO 57 Alla Savini Impianti, dopo l odierna sconfitta, restano poche speranze di poter disputare i play off. Ci si aspettava qualcosa di più da queste ragazze, ma alcuni infortuni durante il campionato hanno impedito a volte di giocare al meglio. Nell ultimo incontro di campionato la Savini Impianti viene superata in casa dall ALPÔ di Verona e precipita in Poole retrocessione. Classifica: Vigarano 28, Forlì 18, Sambonifacio 18, Arda 16, Alpo Basket 14, Senigallia 10, Civitanova 6, Pesaro 2. G.M. Ciclismo Cicli Cingolani, volo nel fango Società leader (classifica a punteggio): Cicli Cingolani. Signori di categoria: Alessio Mancini (A1), Emanuele Apis (A2), Alessio Olivi (A3). I biancorossi pianellari lasciano il solito vistoso segno. Il sole quasi primaverile ed il fango in abbondanza contraddistinguono la tappa della fermana Girola Valtenna, ultima prova di rifinitura in vista dell annunciato e atteso Tricolore piceno che patron Mariano Vesperini allestirà domenica prossima a Castel di Lama sull anello dell Ecoservices di Giuseppe Traini. Il collegio di giuria (Tordini, Mezzabotta, Rutili, Pignotti) gestisce 82 motivati specialisti. In assoluto, Alessio Olivi e Rosario Pecci emergono scioltamente dalla pesantezza del fondo imponendosi nelle due corse del Master Ciclocross uispino, al suo 14 atto stagionale sull anello dell Azienda Agricola Ferracuti, per l organizzazione della New Pupilli di Traini e Damen. Aldo Pavoni rimane capofila dei supergentlemen. Migliore dei giovanissimi è Simone Traini. Per domenica, si nutrono non poche speranze di andare a medaglia. Il ricordo del trionfo casalingo di Cannella è ancora vivissimo. Due anni fa, il gesto atletico ed il successo di Alessio Olivi sono stati applauditi ed incorniciati tra le cose più belle del cross marchigiano degli ultimi tempi. Classifiche A1: 1.Alessio Mancini (Cicli Cingolani); 2.Alessandro Dell Orso; Federico Biondi; 4.Federico Soricetti; 5.Fabio Marino. A2: 1.Emanuele Apis (Cicli Cingolani); 2.Massimo Viozzi; 3.Bruno Lucidi; 4.Gianluca Accattapà; 5.Rocco Valloscuro. A3: 1.Alessio Olivi (Cicli Cingolani); 2.Stefano Santini: 3.Massimiliano Bonaduce; 4.Alberto Puerini; 5.Paolo Eugeni. A4: 1.Rosario La stagione agonistica 2009/2010 è da poco iniziata. L Associazione sportiva Tennistavolo spiaggia di velluto si è guadagnata la partecipazione alla serie C1 Nazionale con la vittoria del campionato 2008/2009. La seconda squadra della società partecipa invece al campionato regionale di C2. A metà del girone di andata la prima squadra, composta dal giovane Daniele Nicolini, Andrea Pannelli, Fabrizio Buffarini e dall intramontabile Renato Appolloni, è al secondo posto in classifica nel proprio girone che vede iscritta anche l altra squadra cittadina di Senigallia. In serie C2 la formazione senigalliese, composta da tre talentuosi giovani della categoria allievi: Lorenzo Rossi, Alessandro Franchini, Nicolò Appolloni e da un altro grande del passato, Mauro Pesaresi, si trova attualmente al 2 posto in classifica, affiancata da altre due Società che schierano atleti molto più blasonati. Grandi soddisfazioni dei tecnici e dei dirigenti della Società per la convocazione in Nazionale Allievi per stage e tornei internazionali dell atleta Nicolò Appolloni Pecci (Picenum Plast); 2.Giovanni Tittoni; 3.Giulio Conti; 4.Graziano Malatesta; 5.Fabrizio Pirani. A5: 1.Aldo Pavoni (Team Co.Bo. Pavoni); 2.Mario Giulianelli; 3.Raffaele Egidi; 4.Adamo Re; 5.Elvio Bocchini. A6: 1.Pio Sorci (P.Cesenate); 2.Biagio Lunardini; 3.Livio Moretti; 4.Paolo Soricetti; 5.Giuseppe Ruggeri. Giovani: 1.Simone Traini (Pupilli); 2.Francesco Ciccola. Società Punteggio: 1.Cicli Cingolani; 2.Pupilli Grottazzolina; 3.Picenum Plast. Società Partecipazione: 1.New Pupilli Grottazzolina; 2.Cicli Cingolani; 3. Picenum Plast. Umberto Martinelli Foto: Alessio Olivi Notizie dal tennistavolo senigalliese e per i successi ottenuti dai ragazzi, sempre presenti nei primi posti ai tornei nazionali e regionali. Dal mese di ottobre sono iniziati i corsi per i giovani che vogliono avvicinarsi alla disciplina del tennistavolo presso la palestra del Liceo Scientifico E. Medi in piazza E.Toti. Evidenti difficoltà si sono presentate nell ultimo mese per inserire i giovani nell orario dei corsi per mancanza di spazio e di giorni a disposizione della Società che dispone solo di 6 tavoli tre giorni a settimana). Molto successo sta ottenendo l iniziativa per una convenzione stipulata dalla Società con la Scuola Elementare Giovanni Pascoli, che vede partecipi gli alunni delle quarte e quinte che si recano settimanalmente nella palestra della Società per cercare di apprendere le prime basi di questo sport. Le lezioni vengono impartite gratuitamente dagli istruttori federali coadiuvati dal professor Renato Appolloni. Visto il successo suscitato tra gli scolari e docenti, l iniziativa verrà ripetuta con altre scuole della città appena terminato il primo ciclo.

14 LA PAROLA DI DIO Is 62,1-5 Salmo 95 1Cor 12,4-11 Gv 2,1-12 di Paolo Curtaz Pellegrinaggio diocesano dei giovani in Terra Santa - preghiera a Cana 17 GENNAIO 2010 II domenica del Tempo ordinario Nozze tra Dio e l uomo Un inserzione Giovannea in quest anno dedicato a Luca, con uno dei brani di vangelo più sconcertanti e pregnanti della Bibbia: le nozze di Cana. Diciamolo subito: Gesù non esalta il consumo di bevande alcoliche e questo brano non è passato alla storia per la colossale sbronza di questo matrimonio atipico. Anzi, a leggerlo bene è un matrimonio veramente strano: manca la sposa, il ruolo dello sposo è appena accennato. Ma Giovanni, l unico che parla di questo che fu il primo segno di Gesù, è sempre da prendere con le pinze, essendo i suoi scritti complessi e simbolici. Vi do, allora, una delle interpretazioni più accettate dagli studiosi, che vedono in questo brano il rinnovo dell alleanza tra Dio e il suo popolo Israele. Alleanza divenuta stanca, svuotata di senso, resa difficile dall abitudine e dalle vicissitudini della quotidianità. Le giare usate per la purificazione sono evidente simbolo di questa difficoltà: sono in pietra, materiale che richiama la staticità, il peso, l assenza di flessibilità, e sono sei, cioè sette numero della perfezione meno uno. Maria, figlia di Israele, la parte del popolo attenta alla Parola, fedele alla promessa, si accorge dell assenza del vino, segno della gioia messianica. E Gesù interviene, è lui il vero sposo, lui che prende l acqua e la trasforma nel vino della nuova alleanza. Co-protagonisti di questa miracolosa conclusione sono i servi: perplessi e scocciati all inizio, assecondano le bizzarre richieste dell ospite ed ottengono il prodigio. Essi sono l immagine della parte fedele di Israele, che non si scoraggia, che tiene duro, che resta fedele. La sposa, evidentemente, la grande assente, è la nuova umanità, il nuovo Israele, la comunità dei credenti che ascolta e celebra questo brano delle nozze di Cana. Iniziando il tempo ordinario, veniamo coinvolti in questo straordinario vangelo che ci ricorda nei primi giorni dell anno nuovo alcune verità che ci mettono di buon umore. Giovanni dice: se accogli Dio tutto diventa festa. Se accogli la nuova Alleanza (Dio vuole te, vuole proprio te) tutto si apre allo stupore e alla meraviglia. La vita grigia che rischia di rovinarci l umore (che matrimonio è, una festa senza vino?) diventa stupore, meraviglia, gioia intensa. La mia vita ordinaria diventa festa memorabile, evento inatteso e gratuito. E possibile svegliarsi il lunedì mattina contenti di andare incontro alla settimana lavorativa? Sì: Dio trasforma la tua acqua in vino e tutto diventa festa, ciò che di creativo e di intenso mancava alla nostra vita ci viene restituito da questo Dio che ha a cuore il mio cammino di uomo. Ma ci sono due condizioni, banali, semplici, essenziali. La prima è l offrire, il donare. Gesù chiede di riempire le giare d acqua. E noi cosa siamo disposti ad offrire? Tempo? Intelligenza? Disponibilità? I servi compiono senza capire, un po perplessi, ma obbediscono. Anche noi alle volte stentiamo a compiere i gesti che la vita ci pone davanti: non li comprendiamo. Perché pregare? Perché restare onesti? Perché dare il meglio? Non vincono forse i furbi? Non prevalgono forse i violenti? I servi non capiscono ma si adeguano: la fedeltà è valore, la costanza diventa stupore. Signore, fatico ma tengo uno spazio di preghiera quotidiana. Signore fatico, ma voglio incontrare i miei fratelli per celebrare la tua presenza. Signore fatico, ma credo che tu voglia fare della mia vita un dono per gli altri... La seconda condizione è imitare l atteggiamento di Maria. Sono le uniche parole che dice Maria nel vangelo di Giovanni: Fate quello che vi dirà. Occorre riscoprire il discepolato, la sequela del Maestro. Occorre togliere quella sottile sufficienza (arroganza?) che ci fa tutti sapienti teologi perché abbiamo (sic!) sopportato qualche anno di catechismo nell infanzia. No: così non si resta cristiani, così non si diventa discepoli. A chi lo desidera Dio propone un cammino, un percorso di luce in luce, che ci porta a scoprire le nuove nozze tra Dio e l umanità. Nozze a cui posso partecipare e che posso addirittura favorire, giorno per giorno, attimo per attimo, realizzando il sogno di Dio. Ma occorre disponibilità, obbedienza al vangelo, sequela motivata. Un buon inizio d anno, no? RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI In pellegrinaggio a Roma La Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia organizza la gita-pellegrinaggio a Roma domenica 7 febbraio 2010 nel 132 anniversario della morte del Beato Pio IX. Programma: 5,00 partenza dall Opera Pia; 9,30 (circa) arrivo a Roma Santuario Madonna del Buon Consiglio (Genazzano); 12,00 pranzo al ristorante; 15,30: a San Lorenzo al Verano (Roma) per partecipare alla solenne concelebrazione della S.Messa sulla tomba del Beato Papa Pio IX; 18,00 partenza per Senigallia con sosta per cena al sacco; 22,30 circa arrivo a Senigallia. Note organizzative: quota per il viaggio euro 22,00; quota per il pranzo euro 23,00 per un totale di euro 45,00. I posti in pullman saranno quelli assegnati al momento della prenotazione. Le prenotazioni si ricevono alla Portineria dell Opera Pia Mastai Ferretti (tel ). Il Museo e la biblioteca, con annessa visione della rassegna stampa di Pio IX al Palazzo Mastai, sono aperti dal lunedì al sabato : ore 9,00 12,00 / 16,00 18,00 (tel ). Il DVD su Pio IX si può avere presso il Museo Pio IX, oppure in Curia presso la segretaria Lea, a offerta minima di euro 5. E in visione la rassegna-stampa sulla beatificazione del Pontefice. 15 penultima IN BREVE MONTERADO Consiglio Pastorale alla grande, lunedì 11 gennaio dalle ore 20,30 in poi, con la presenza di Angela (segretaria), Anna, Daniele, Giuseppe, Giusy, Lamberto, Luca, Michela, Natale, Valeria, Velio. All ordine del giorno il cammino sinodale con l evangelizzazione (per la quale si conferma il provvidenziale incontro di cultura religiosa con Parlami di Gesù il terzo sabato del mese dalle 15 alle 16 e che per sabato 16 gennaio prevede l intervento del giovane pellegrino Giacomo, partecipante con il Vescovo e 120 giovani, alla visita in Palestina); con la liturgia, per la quale si prevede un ulteriore impegno del Gruppo Corale per l animazione più partecipata al ritornello dei canti e alle letture; con la Caritas, che ha nuovi risultati di un impegno mensile da parte di circa venti famiglie, creando un fondo base, in collegamento con la Caritas diocesana e con l Assistente Sociale del Comune. La festa di sant Antonio ha il programma ormai consolidato con le Messe alle 9 e alle 11, la convivialità anche con i parroci viciniori, il Rosario alle ore 15 e la benedizione degli animali alle ore 15,30. AUGURI, CARO GIANCARLO A Giancarlo Mazzotti, che ha compiuto 80 anni il 3 gennaio e che scrive da più di quaranta anni sul nostro settimanale dei tanti aspetti della vita sportiva senigalliese, senza dimenticare i suoi exploit come corridore podista, la Voce Misena - con i suoi collaboratori e i suoi lettori - augura di vivere felicemente i futuri anni, deliziando sempre i lettori del nostro settimanale con i suoi servizi preziosi e inappuntabili. Con questi auguri pubblichiamo la foto-vignetta del nostro pittore senigalliese G.Autuzzi, realizzata nell anno IL PRESEPIO DI STELLIO BOZZI Potrebbe sembrare un inutile ripetizione parlare tutti gli anni del Presepio di Stellio Bozzi, il non vedente, che puntualmente a Natale ne costruisce uno. Ma non è così, perché ogni anno cambia il mezzo di trasporto per far viaggiare la Natività. Gesù non è rimasto a Betlemme; quando è diventato adulto ha iniziato il suo continuo camminare nei luoghi della Palestina per incontrare altra gente e predicare la sua missione di fede a tutti i popoli. In questi ultimi anni abbiamo visto i presepi di Stellio sugli automezzi, sulle navi e perfino su una spaziale. Quest anno vediamo la Natività sulla groppa di un cammello, quale mezzo indispensabile per attraversare il deserto. Nella foto, Stellio con la sua fidata cagnolina Betty, vicino al presepio che ha costruito con tanta passione anche senza avere il dono della vista. Rino Girolimetti LA NATIVITA VISTA DA AMELIO Le festività si sono concluse, ma il Presepio itinerante di Amalio Martinelli è sempre vivo. L artigiano di Barbara lavora infatti tutto l anno intorno alla sua creatura e sta già pensando alla prossima rappresentazione della Natività. L ultimo allestimento sarà ancora visitabile fino a tutto febbraio, al Ristorante L Ancora di Senigallia, che ha avuto tra gli ospiti eccellenti anche i Cantori della Pasquella e Luigi Livi, docente al Rossini di Pesaro. Amalio e l operatore Michael De Vita stanno progettando un Presepio stabile, destinato a trasformarsi in Museo del Presepio ed in Museo Diffuso del Presepio, con in primo piano la riproduzione dei Castelli e dei Borghi delle Valli del Misa, del Nevola, del Cesano. Settimanale della Diocesi di Senigallia Tel Fax P.zza Garibaldi, Senigallia (An) redazione@vocemisena.it Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola ( Abbonamento annuo ordinario: 35 da versare sul cc.postale n Tiratura: 4000 copie Associato alla Fisc - Federazione italiana settimanali cattolici La testata La Voce Misena fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250.

15 Abbonamenti 2010 Euro 35,00 - ordinario Euro 50,00 - amico Euro 100,00 - sostenitore - versamento sul conto corrente postale intestato a Voce Misena (P.zza Garibaldi, 3 Senigallia) - in redazione, dalle ore 9.30 alle 11.30; - presso la Libreria Mastai di Senigallia - sul sito Che sia un anno di Pace auguri da Voce Misena

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