RIFLESSIONI METODOLOGICHE

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1 PROGETTO TITOLO Gli oggetti dell aula AREA linguistica (Italiano) SCUOLA Elementare: classe 1 OBIETTIVO Distinguere il genere e il numero dei nomi RIFLESSIONI METODOLOGICHE I bambini arrivano a scuola che già sanno formulare frasi per chiedere informazioni, dare risposte, esprimere opinioni e idee, descrivere oggetti e persone e raccontare azioni. Tali competenze nella maggior parte dei casi sono automatiche e dipendono dagli stimoli che ricevono dall'ambiente circostante. La scuola non deve far altro che incrementare gli stimoli e sviluppare le capacità necessarie per la costruzione di frasi semplici e chiare. INDICAZIONI DI LAVORO Comunichiamo ai bambini che ci occuperemo degli oggetti che si trovano nell'aula. Indichiamo degli oggetti e chiediamo loro di nominarli. Il presupposto dell'attività che segue sta nella conoscenza del lessico di base relativo. Prendiamo un oggetto alla volta e poniamo delle semplici domande, alle quali i bambini risponderanno con frasi anch esse semplici: "Che cosa è questo (mostrando un temperino)?" "E' un temperino" Mano a mano variamo le domande introducendo la distinzione maschilefemminile: "Che cosa è questa ( marcando la a di questa)?" "E' una matita."

2 Ancora: "Questo è un temperino mentre questa è una matita" Chiediamo come mai per alcuni nomi si usa questo e per altri questa. Lasciamo loro il tempo di esprimersi, cerchiamo di capire quali idee hanno in proposito e confrontiamoci. Invitiamoli ora a trovare e a raggruppare i nomi degli oggetti maschili e quelli femminili. Consegniamo dei cartellini sui quali faremo disegnare gli oggetti poi nominiamoli e distinguiamo i nomi maschili da quelli femminili. Ricordiamo ai bambini che ciascuno degli oggetti disegnati ha un suo nome e che, se vogliamo fare un cartellone con il gruppo dei maschili e dei femminili (ma possiamo anche chiamarli nomi che stanno bene con questo o questa), dobbiamo appunto scrivere su ogni cartellino il nome dell'oggetto. MATITA FARFALLA PENNA GOMMA CHIAV CESTINO COMPUTER LEONE LIBRO GALLO GATTO Prima di comporre il cartellone lasciamo che i bambini vadano alla ricerca di regolarità riflettendo sui nomi: certamente scopriranno che i nomi femminili terminano per a, talvolta anche per e; che i nomi maschili finiscono generalmente per o, talvolta anche per e.

3 Cerchiamo insieme - nomi femminili che terminano con a - nomi femminili che terminano con e - nomi maschili che terminano con o - nomi maschili che terminano con e Proseguiamo con le domande introducendo la distinzione singolare-plurale. "Che cosa sono questi (marcando la parola sono e la i di questi)?" "Sono dei libri." "Che cosa sono queste?" "Sono delle matite." Ancora: "Questi sono dei libri mentre queste sono delle matite" Chiediamo come sopra perché con alcuni nomi si usa questi e con altri queste. Ascoltiamoli discutere, e lasciamo che traggano da soli le conclusioni. Invitiamoli ora a trovare e a raggruppare i nomi maschili plurali e femminili plurali. LIBRI GOMME

4 Consegniamo dei cartellini su ciascuno dei quali chiediamo di disegnare gli oggetti esaminati (uno o più), e con questi costruiamo cartelloni dove raggruppiamo nomi maschili singolari, maschili plurali, femminili singolari e femminili plurali. NOMI FEMMINILI PLURALI MATIT GOMM FORBICI PENNE C è qualche nome femminile che al plurale ha desinenza i? NOMI MASCHILI PLURALI CESTINI LIBRI FERMAGLI Continuiamo l'attività mostrando nuovi oggetti e ponendo domande riguardanti la forma e il colore. "Com'è la palla?" "La palla è rotonda." "Com'è la penna?" "La penna è lunga." "Com'è il libro?" "Il libro è rettangolare." "Di che colore è la lavagna?" "La lavagna è verde."

5 Lasciamo ora che i bambini si organizzino per proseguire da soli l'attività, che decidano le modalità di conduzione, scelgano gli oggetti da osservare e stabiliscano come descriverli. Un esempio possibile: - Oggetto: la palla - Componiamo tre frasi (una sulla forma, una sul materiale, una sul colore) La palla è rotonda. La palla è di gomma. La palla è per metà gialla, per metà verde. Trasformiamo le frasi dal singolare al plurale.

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