Miglioramento della. impianti elettrici esistenti. sicurezza e del comfort negli IES2005

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1 IES2005 Miglioramento della sicurezza e del comfort negli impianti elettrici esistenti

2 Miglioramento della sicurezza e del comfort negli impianti elettrici esistenti edizione gennaio 2005 Redazione a cura della Formazione Tecnica Responsabile: Giuseppe Mezzadri Redattore: Carlo Petrini Grafica: Studio dal Verme Tenti Stampa:?????? 1

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4 Premessa In Italia è allarme per la sicurezza elettrica: le abitazioni con impianti non a norma sono 12 milioni (due su tre); il 38% circa degli incendi in luoghi pubblici o aperti al pubblico (quali scuole, alberghi, centri commerciali, luoghi di spettacolo) hanno origine da problemi sull impianto elettrico. Manca una cultura adeguata in materia di sicurezza elettrica. Inoltre l aumento di potenza elettrica nelle abitazioni anche a seguito delle vendite record di condizionatori (previsti 2 milioni solo nel 2004) non fa che aumentare il rischio. Questo è quanto ha affermato PROSIEL 1 - associazione per la promozione della cultura e dell uso sicuro ed efficiente dell energia elettrica - nella conferenza stampa tenutasi a Milano il 19-luglio Nell autunno dello stesso anno, in occasione del Mese della sicurezza elettrica Prosiel lancia un iniziativa pilota indirizzata ai cittadini delle città campione di Bari e Reggio Emilia con campagne dirette di comunicazione e informazione sulla sicurezza, prevenzioni dei rischi e interventi gratuiti di check-up sugli impianti elettrici privati. Queste iniziative fanno seguito ad un indagine affidata a Demosckopea nei primi mesi dell anno , nella quale risulta che il 2/3 del totale delle abitazioni costruite prima del 1990 (anno di entrata in vigore della legge 46/90), non rispettano la legislazione sulla sicurezza elettrica. Secondo l indagine il 13% delle abitazioni è a rischio incendio per motivi elettrici (es. il corto circuito); il 52% degli impianti è a rischio fulminazione per presenza di componenti danneggiati e il 18% presenta il medesimo rischio ma per mancanza di un interruttore differenziale. Il 73% delle abitazioni che non hanno subito intervento sull impianto elettrico negli ultimi dieci anni presenta situazioni di rischio e, quel che è peggio, il 30% di quelle che hanno subito revisioni (pari al 52% del totale delle abitazioni) hanno tuttora problemi di sicurezza elettrica. La necessità di sensibilizzare e promuovere concretamente i temi della sicurezza elettrica vede Prosiel impegnata nel dialogo con le Istituzioni per rendere più efficace il sistema di verifiche (già previsto dalla legge) e introdurre un sistema di verifiche periodiche. La BTicino, in qualità di socio ANIE, vuole dare il suo diretto contributo nella battaglia per la sicurezza elettrica fornendo agli operatori di settore un utile strumento per verificare i rischi insiti in impianti realizzati prima dell entrata in vigore della legge 46/90. Rischi che dall indagine Demosckopea risultano principalmente essere l innesco e la propagazione incendi nelle condutture montanti e la fulminazione per contatto diretto e indiretto sui componenti. La verifica dei rischi ipotizzabili o possibili è stata fatta suddividendo l impianto, a valle del contatore di energia, in tre parti: A montanti e dorsali principali B quadri elettrici e centralini C unità abitative e locali annessi. Per ogni parte, insieme alla metodologia di valutazione del rischio, abbiamo descritto le possibili soluzioni per riportare l impianto ai minimi di sicurezza previsti dalla legislazione vigenze. Il fascicolo è corredato di quattro allegati esplicativi delle soluzioni adottate e di utili suggerimenti per migliorare il confort e la sicurezza delle abitazioni. Miglioramenti che proposti all utente finale nella fase di verifica dell impianto non mancheranno di suscitare il suo interesse. 1 i soci: ANIE, ENEL, FIERA MILANO TECH, IMQ, CEI, FEDERENERGIA, FNGDME, ASSISTAL, UNC 2 vedi 2 Rapporto Prosiel sulla Sicurezza Elettrica

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6 INDICE PAG A Montanti e dorsali principali (valutazione dei rischi e provvedimenti da adottare) 6-17 Condutture protette a monte dal solo limitatore del Distributore. (schema 1) 6 Condutture protette a monte dal limitatore del Distributore e da un interruttore differenziale privo di relé magnetotermici. (schema 2) 8 Condutture protette a monte da un interruttore magnetotermico privo di relé differenziale. (schema 3) 10 Note esplicative. 12 Esempi di apparecchiature da installare per eliminare i rischi accertati. 14 Andamento I 2 t dell interruttore installato sul nuovo contatore elettronico (63A curva C) a confronto con l I 2 t sopportabile dai cavi in PVC. (grafico 1) 16 Caratteristiche d intervento dell interruttore installato sul nuovo contatore elettronico e curve di intervento dello sganciatore elettronico. (grafico 2) 17 B Quadri elettrici e centralini (valutazione dei rischi e provvedimenti da adottare) Quadri elettrici e centralini di classe I installati ad incasso o a parete. 18 Esempi di contenitori per l eliminazione dei rischi accertati. 20 C Unità abitative e locali annessi (valutazione dei rischi e provvedimenti da adottare) Scatole portapparecchi con supporti e/o placche di copertura in metallo. (1) 22 Prese a spina con alveoli non schermati. (2) 23 Adattatori multipli sovrapposti. (3) 23 Esempi di componentistica per l eliminazione dei rischi accertati 24 Allegati Protezione contro i contatti indiretti del montante unità abitativa e della dorsale locali annessi con interruttore differenziale di tipo S. (allegato 1) 30 Scelta dei cavi per le condutture montanti delle unità abitative e le dorsali principali dei locali annessi. (allegato 2) 32 Miglioramento del confort e della sicurezza nella casa con il sistema di automazione domestica My-Home. (allegato 3) 38 Protezione contro le sovratensioni di apparecchiature e utilizzatori sensibili all interno della casa. (allegato 4) 44 5

7 Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi 6

8 montanti e dorsali principali - A schema 1 Condutture protette a monte dal solo limitatore del Distributore VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE (vedi note esplicative a pag ) POTENZA CONTRATTUALE montante unità abitativa 3kW 4,5 kw 6 kw 10 kw dorsale box - cantina 3kW 4,5 kw 1 2 RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER GUASTO DA CORTO CIRCUITO con sezione conduttori (mm 2 ) 1,5 2,5 4 2, ,5 2,5 4 2,5 4 6 RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER SOVRACCARICO Iz (A) 17, , con In generale (o In deriv.) _<Iz con In generale (o In deriv.) >Iz RISCHIO DI FOLGORAZIONE PER CONTATTO INDIRETTO 3 con componenti di classe II con componenti di classe I RISCHIO NO RISCHIO PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI (vedi alcuni esempi di apparecchiature per l eliminazione dei rischi accertati a pag ) 1 corto circuito Installare un interruttore magnetotermico immediatamente a valle del contatore di energia con In tale da limitare l energia passante (A 2 s) nei cavi: per cavi 1,5 mm 2 In max 25A - per cavi 2,5 mm 2 In max 40A. 2 sovraccarico Sostituire l interruttore generale del quadro unità abitativa con un magnetotermico differenziale (Idn 30 ma) avente In uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz. Se il rischio di sovraccarico è presente solo per le dorsali dei locali annessi, installare un interruttore magnetotermico dedicato immediatamente a valle del contatore di energia o un interruttore magnetotermico in ogni locale annesso. In ogni caso la In deve essere uguale o minore della portata max della conduttura (In <_ Iz) 1+2 corto circuito + sovraccarico Installare un interruttore magnetotermico immediatamente a valle del contatore di energia con In uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz corto circuito + sovraccarico + contatto indiretto sovraccarico + contatto indiretto Installare un interruttore magnetotermico differenziale 1 immediatamente a valle del contatore di energia con In uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz. Se il rischio di contatto indiretto, sovraccarico e/o c.to-c.to è presente solo nelle dorsali dei locali annessi, installare un interruttore magnetotermico differenziale dedicato (Idn 30mA) immediatamente a valle del contatore di energia con In uguale o minore della portata max della conduttura (In <_ Iz) 3 contatto indiretto 1 Se nei montanti unità abitative e nelle dorsali dei locali annessi è collegato il PE, il differenziale può essere di tipo selettivo (Idn 300mA). In caso contrario deve avere Idn <_ 30mA (vedi allegato 1). 7

9 Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi 8

10 montanti e dorsali principali - A VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE (vedi note esplicative a pag ) schema 2 Condutture protette a monte dal solo limitatore del Distributore e da un interruttore differenziale privo di relé magnetotermici POTENZA CONTRATTUALE montante unità abitativa 3kW 4,5 kw 6 kw 10 kw dorsale box - cantina 3kW 4,5 kw RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER GUASTO DA CORTO CIRCUITO con sezione conduttori (mm 2 ) 1,5 2,5 4 2, ,5 2,5 4 2,5 4 6 RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER SOVRACCARICO Iz (A) 17, , con In generale (o In deriv.) _<Iz con In generale (o In deriv.) >Iz RISCHIO DI FOLGORAZIONE PER CONTATTO INDIRETTO con componenti di classe II o I RISCHIO NO RISCHIO PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI (vedi alcuni esempi di apparecchiature per l eliminazione dei rischi accertati a pag ) 1 corto circuito 1+2 corto circuito + sovraccarico 2 sovraccarico Installare un interruttore magnetotermico differenziale (Idn 30 ma) immediatamente a valle del contatore di energia con In tale da limitare l energia passante (A 2 s) nei cavi: per cavi 1,5 mm 2 In max 25A - per cavi 2,5 mm 2 In max 40A Installare un interruttore magnetotermico differenziale (Idn 30 ma) immediatamente a valle del contatore di energia con In uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz. Se il rischio di sovraccarico è presente solo nelle dorsali dei locali annessi, installare un interruttore magnetotermico dedicato immediatamente a valle dell interruttore utente, con In uguale o minore della portata max della conduttura (In <_ Iz). N.B. Si ricorda che un differenziale puro deve essere protetto da corto circuito a monte (back-up) con un dispositivo indicato dal costruttore dell apparecchio. Se è presente un differenziale privo di sganciatori magnetotermici immediatamente a valle del contatore del distributore, si consiglia di sostituirlo con uno provvisto di relè magnetotermici in quanto non è sempre possibile garantire il back-up con il dispositivo limitatore del distributore. 9

11 Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi 10

12 montanti e dorsali principali - A schema 3 Condutture protette a monte da un interruttore magnetotermico privo di relè differenziale. VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE (vedi note esplicative a pag ) POTENZA CONTRATTUALE montante unità abitativa 3kW 4,5 kw 6 kw 10 kw dorsale box - cantina 3kW 4,5 kw 1 2 RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER GUASTO DA CORTO CIRCUITO con In utente (A) _< e sezione conduttori (mm 2 ) _< 1,5 2,5 4 2, ,5 2,5 4 2,5 4 6 RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER SOVRACCARICO Iz (A) con In generale (o In deriv.) _<Iz con In generale (o In deriv.) >Iz 17, , RISCHIO DI FOLGORAZIONE PER CONTATTO INDIRETTO 3 con componenti di classe II con componenti di classe I RISCHIO NO RISCHIO PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI (vedi alcuni esempi di apparecchiature per l eliminazione dei rischi accertati a pag ) 1 corto circuito Non è presente il rischio di corto circuito se la In dell interruttore automatico magnetotermico immediatamente a valle del contatore di energia e le sezioni della conduttura rientrano tra i valori indicati in tabella. In caso contrario si deve adeguare l interruttore o la conduttura. (N.B = In inferiori a quelle indicate non consentono l intero prelievo della fornitura contrattuale) 2 sovraccarico Se la In dell interruttore automatico magnetotermico a valle del contatore di energia (In utente) o la somma degli interruttori derivati nel centralino ( In deriv) sono <_ Iz, la conduttura si considera protetta da sovraccarico rispettivamente a monte o a valle. In caso contrario sostituire l interruttore utente a valle del contatore con uno avente In <_ Iz; oppure sostituire l interruttore generale del centralino unità abitativa con un magnetotermico differenziale (Idn 30 ma) avente: In <_ Iz. Se il rischio di sovraccarico è presente solo nelle dorsali dei locali annessi, installare interruttore magnetotermico dedicato immediatamente a valle del contatore di energia o un interruttore magnetotermico in ogni locale annesso. In ogni caso la In deve essere uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz corto circuito + sovraccarico corto circuito + sovraccarico + contatto indiretto sovraccarico + contatto indiretto contatto indiretto Sostituire l interruttore magnetotermico immediatamente a valle del contatore di energia con uno avente In uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz. Sostituire l interruttore immediatamente a valle del contatore di energia con un magnetotermico differenziale 2 avente In uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz. Se il rischio di contatto indiretto, sovraccarico e/o corto circuito è presente solo nelle dorsali dei locali annessi, installare un interruttore magnetotermico differenziale dedicato (Idn 30 ma) immediatamente a valle del contatore di energia con In uguale o minore della portata max della conduttura (In <_ Iz.) 2 Se nei montanti unità abitative e nelle dorsali dei locali annessi è collegato il PE, il differenziale può essere di tipo selettivo (Idn 300mA). In caso contrario deve avere Idn <_ 30mA (vedi allegato 1). 11

13 Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi POTENZA CONTRATTUALE Ai fini dei calcoli per la determinazione dei rischi ipotizzabili abbiamo considerato le seguenti caratteristiche del dispositivo di protezione dell Ente distributore di energia: Interruttore automatico magnetotermico curva C In 63A; Energia passante lasciata transitare (vedi grafico 1 a pag. 16); Soglia max di intervento dello sganciatore elettronico in funzione della potenza contrattuale (vedi grafico 2 a pag.17). 1. RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER GUASTO DA CORTO CIRCUITO (vedi allegato 2 - Scelta dei cavi per le condutture montanti...) Per evitare l innesco dell incendio si deve verificare che i dispositivi di protezione installati a monte della conduttura siano in grado di limitare la corrente di guasto a quella massima sopportabile senza danno dai cavi stessi (A 2 s). Come è evidente dal grafico 1 di pag. 16, il dispositivo di protezione installato sui nuovi gruppi di misura integrati non protegge dal cortocircuito i conduttori di sezioni <_ 2,5 mm 2. La Iz (portata della conduttura) indicata in tabella è relativa a due cavi attivi isolati in PVC senza guaina (N07V-K) posati: - in tubo o canale o canaletta in aria o a parete - in tubo o canale sottointonaco; - in tubo o canale in cunicolo aperto o ventilato. In edifici dove le unità abitative e il locali annessi si trovano a grande distanza dal contatore del distributore è importante valutare anche la caduta di tensione. La Norma CEI 64-8 art. 473 (commento) consente di utilizzare l'interruttore automatico del distributore come dispositivo di sezionamento e protezione da c.to-c.to delle linea montante se: - è accessibile all utente e conforme alle specifiche norme e adatto allo scopo - la conduttura montante è adeguatamente protetta a valle da sovraccarico - la conduttura montante è costruita in modo da rendere minimo il rischio di corto circuito ivi compresa la protezione meccanica, termica e contro l umidità. 12

14 montanti e dorsali principali - A note esplicative 2. RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER SOVRACCARICO (vedi allegato 2 - Scelta dei cavi per le condutture montanti...) Per evitare il danneggiamento dei cavi e l innesco dell incendio si deve verificare che la corrente nominale dei dispositivi magnetotermici installati a monte della conduttura (In utente), o quelli installati a valle (es. nel centralino unità abitativa - In gen o In deriv.), sia uguale o minore della portata della conduttura stessa (In <_ Iz). La Norma CEI 64-8 art consente di proteggere la conduttura dal sovraccarico anche con dispositivi installati a valle. 3. RISCHIO DI FOLGORAZIONE PER CONTATTO INDIRETTO (vedi allegato 2 - Scelta dei cavi per le condutture montanti...) Per evitare la folgorazione da contatto indiretto si deve verificare che la conduttura sia stata realizzata con componenti di classe II. In alternativa a monte deve essere previsto un dispositivo differenziale avente Idn <_ 30mA oppure con Idn uguale o minore al rapporto tra la massima tensione di contatto ammessa e la resistenza del dispersore al quale sono collegate le masse (Idn <_ 50/R T ). La soluzione più indicata per la protezione dai contatti indiretti delle condutture montanti e/o dorsali principali, in edifici di civile abitazione, é mediante componenti di classe II o con isolamento equivalente (vedi commento all art CEI 64-8), oppure mediante interruzione automatica dell alimentazione (vedi art CEI 64-8). 13

15 Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi Tipo di rischio Rischio presente nella colonna montante dell unità abitativa e nella dorsale di alimentazione dei locali annessi Rischio presente solo nella dorsale di alimentazione dei locali annessi 1 solo corto circuito 1+2 solo corto circuito + sovraccarico corto circuito + sovraccarico + contatto indiretto 2+3 sovraccarico + contatto indiretto 3 solo contatto indiretto 2 solo sovraccarico Installare un interruttore magnetotermico con In _< Iz immediatamente a valle del contatore energia (a). Se è presente il rischio di contatto indiretto l interruttore magnetotermico deve essere anche differenziale di tipo S Sostituire l interruttore c con uno adeguato (In _< Iz) o assicurarsi che la somma delle In degli interruttori automatici magnetotermici derivati (c 1 - c 2 ) non superi la portata della conduttura ( In _< Iz) Installare un interruttore magnetotermico dedicato con In _< Iz immediatamente a valle del contatore energia (punto b). Se è presente il rischio di contatto indiretto l interruttore magnetotermico deve essere anche differenziale di tipo generale (istantaneo). In caso sia presente solo il rischio di sovraccarico, in alternativa a quanto sopra è possibile installare interruttori automatici magnetotermici in ogni locale annesso (b 1 - b 2 ) assicurandosi che la somma delle In non superi la portata della conduttura dorsale ( In _< Iz) 14

16 montanti e dorsali principali - A esempi di apparecchiature da installare per eliminare i rischi accertati Riferimento a schema 1 (contratti da 3 kw) BTDIN 60 - Icn 6000A / curva C / automatico magnetotermico magnetotermico differenziale Idn = 30 ma Rischio articolo n poli mod.din note esplicative F881N/16 F81N/16 F82/16 1+N 1 1+N 2 2P 2 BTDIN 45 - Icn 4500A / curva C / automatico magnetotermico differenziale Idn = 30 manetotermico differenziale Idn = 30 ma Rischio articolo n poli mod.din note esplicative 2 G8813A/16AC G8130/16AC F81NA/16 + G23/32AC G8230/16AC F82A/16 + G23/32AC G8813A/16A F81NA/16 + G23/32A F82A/16 + G23/32A 1+N 2 1+N 4 1+N 4 2P 4 2P 4 1+N 2 1+N 4 2P 4 Differenziale tipo AC che protegge da correnti di guasto verso terra di tipo alternato Differenziale tipo A che protegge sia da correnti di guasto verso terra di tipo alternato, sia di tipo pulsante unidirezionale F81NA/16 + G23/32AH F82A/16 + G23/32AH 1+N 4 2P 4 Differenziale tipo AH uguale al tipo A ma con elevata resistenza alle sovratensioni causate dai disturbi atmosferici e/o dovuti a manovre sulla rete BTDIN 60 - Icn 6000A / curva C / automatico magnetotermico differenziale Idn = 300 ma - tipo S Rischio articolo n poli mod.din note esplicative F81N/16 + G24/32AS F82/16 + G24/32AS 1+N 4 2P 4 Differenziale tipo S uguale al tipo A e selettivo nei confronti del differenziali da 30mA ESEMPIO DI INTERRUTTORI Btdin (vedi anche CATALOGHI GENERALI 04/05 Installazione e Distribuzione) F881N/.. F81NA/... F81N/... F82A/... F82/... G8813A/.. G8130/...AC G8230/...AC G23/..AC G23/..A G23/..AH G24/..AS 15

17 Andamento I 2 t dell interruttore installato sul nuovo contatore elettronico (63A curva C) a confronto con l I 2 t sopportabile dai cavi in PVC Come visibile dal grafico i cavi isolati in PVC di sezione < 2,5 mm 2 non sono adeguatamente protetti in caso di guasto da corto circuito 1 Le curve caratteristiche di intervento sono relative ai limitatori ENEL e tratte dal Supplemento TUTTONORMEL giugno

18 montanti e dorsali principali - A grafici Caratteristiche d intervento dell interruttore installato sul nuovo contatore elettronico e curve di intervento dello sganciatore elettronico La corrente di non intervento dello sganciatore elettronico installato sui nuovi contatori elettronici varia in funzione della potenza contrattuale. 2 Le curve caratteristiche di intervento sono relative ai limitatori ENEL e tratte dal Supplemento TUTTONORMEL giugno

19 Verifica dei rischi ipotizzabili o possibili nei quadri elettrici (e centralini) con struttura metallica Rischi ipotizzabili o possibili nei quadri elettrici e/o centralini di classe I Condutture metalliche di gas, acqua, riscaldamento e/o elementi metallici facenti parte della struttura dell edificio

20 quadri elettrici e centralini - B Incassati nella muratura con scatola e/o pannello di copertura in metallo o con scatola in metallo e pannelli di copertura in materiale isolante. Installati in vista a parete (o incasso parziale) con scatola e/o pannello di copertura in metallo. VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE 1 La mancanza del conduttore di protezione (PE) collegato al dispersore di terra e opportunamente coordinato con il dispositivo differenziale installato a monte della conduttura secondo la condizione Ra Idn <_ 50 (art cei 64-8) comporta, in caso di cedimento dell isolamento principale dei componenti interni (es. cavi), il rischio di folgorazione per contatto indiretto. 2 La presenza di un collegamento (o contatto) del contenitore metallico del centralino con parti metalliche non facenti parte dell impianto elettrico masse estranee 1 e la mancanza del PE (vedi sopra), comporta il rischio di folgorazione per contatto indiretto anche nelle unità abitative e nelle parti comuni dell edificio dove non è avvenuto il guasto. PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI (vedi esempi di quadri elettrici e centralini per eliminare i rischi accertati a pag ) per quadri incassati nella muratura: - realizzare il collegamento con l impianto di terra opportunamente coordinato con il dispositivo differenziale installato a monte della conduttura* secondo la condizione: Ra Idn <_ 50; oppure - sostituire il centralino con uno di materiale isolante per quadri installati a parete in vista o a incasso parziale: - sostituire il centralino con uno in materiale isolante; oppure - realizzare il collegamento con l impianto di terra opportunamente coordinato con il dispositivo differenziale installato a monte della conduttura* secondo la condizione: Ra Idn <_ 50 *Il dispositivo differenziale può essere installato anche come interruttore generale all interno dello stesso quadro. In questo caso la conduttura a monte deve essere del tipo a doppio isolamento e il collegamento al dispositivo differenziale realizzato a regola d arte 2 1 Parte conduttrice non facenti parte dell impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra. 2 art commento - CEI

21 CONTENITORI IN RESINA DA PARETE Centralino ad isolamento completo secondo norma CEI EN (CEI 17-13/1) paragrafo Calotte da parete Centralini Idroboard da parete Centralini Idroboard da parete Grado IP N moduli da 17,5 mm installabili (n file) (2x12) 36 (2x18) 36 (3x12) 54 IP40 F115/2D F115/4D F115/6DF115/8D IP40 F117/4D F117/8D F117/12D F117/24D F117/36D F117/24D IP55 F107/4D F107/8D F107/12D F107/24D F107/36D2 F107/36D3 F107/54D CENTRALINI MULTIBOARD IN RESINA Centralino ad isolamento completo secondo norma CEI EN (CEI 17-13/1) paragrafo Centralini da parete Centralini da incasso Grado IP N moduli da 17,5 mm installabili (n file) (2x12) 36 (2x18) 36 (3x12) IP40 F105P/8D F105P/12D F105P/24D F105P/36D2 F105P/36D3 F105P/54D F105P/72D IP40 F215P/4D F215P/6D F215P/8D F215P/12D F215P/18D F215P/24D F215P/36D2 F215P/36D3 F215P/54D F215P/72D IP55 F215PB/4D F215PB/6D F215PB/8D F215PB/12D F215PB/18D F215PB/24D Scatola da incasso non compresa Scatola da incasso compresa N.B. Per dettagli dimensionali vedi Catalogo generale Installazione 2003/

22 quadri elettrici o centralini - B esempio di contenitori per l eliminazione dei rischi accertati (vedi anche CATALOGHI GENERALI 04/05 Installazione e Distribuzione) QUADRI MODULARI TIBOARD IN RESINA Centralino ad isolamento completo secondo norma CEI EN (CEI 17-13/1) paragrafo Quadri da parete completi di pannelli Quadri da parete da completare con pannelli Quadri da incasso completi di pannelli Grado IP N moduli da 17,5 mm installabili (n file) IP41 con porta / IP30 senza porta E55/72C E55/96C E55/120C E55/144C IP41 con porta / IP30 senza porta E55/72M E55/96M E55/120M E55/144M IP41 con porta / IP30 senza porta E55/72I E55/96I 21

23 Verifica dei rischi ipotizzabili o possibili all interno delle unità abitative e dei locali ad esse annessi (box-solai-cantine-ecc.) Rischi ipotizzabili o possibili all interno delle unità abitative e nei locali ad esse annessi Scatole portapparecchi con supporti e/o placche di copertura in metallo VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE 1 La mancanza della messa e terra del telaietto metallico (PE collegato al dispersore di terra e opportunamente coordinato con il dispositivo differenziale installato a monte della conduttura secondo la condizione Ra Idn 50 - art CEI 64-8), comporta, in caso di cedimento dell isolamento principale dei cavi, il rischio di folgorazione per contatto indiretto PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI (alcuni esempi di componentistica per eliminare i rischi accertati a pag. 24/28) 1 - sostituire il telaietto metallico con uno di materiale isolante; oppure - sostituire la placca di finitura metallica con una di materiale isolante o con una di metallo provvista di sottoplaccha isolante; oppure - collegare il PE (se esistente) al telaietto metallico; NB = al fine di garantire l installazione a regola d arte le placche di finitura e telaietti devono essere dello stesso costruttore. Art CEI

24 unita abitative e locali annessi - C Prese a spina con alveoli NON schermati Adattatori multipli sovrapposti 2 3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE 2 Possibilità di inserire negli alveoli attivi della presa, oltre a spine non rispondenti alla vigente normativa elettrica, anche corpi metallici estranei, come esempio chiodi ferretti, ecc, in particolare da parte di bambini. Rischio di fulminazione diretta. 3 L eccessivo peso degli adattatori e delle relative spine, deforma nel tempo gli alveoli della presa e genera sovratemperature che possono essere la causa dell innesco d incendio. PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI (alcuni esempi di componentistica per eliminare i rischi accertati a pag. 29) 2 - sostituire le prese, in particolare quelle facilmente accessibili ai bambini, con quelle provviste di schermi sugli alveoli. 3 - aumentare il numero delle prese da incasso in quel punto. oppure - sostituire gli adattatori multipli con multiprese mobili 23

25 Verifica dei rischi ipotizzabili o possibili all interno delle unità abitative e dei locali ad esse annessi (box-solai-cantine-ecc.) COMPONENTI PER SERIE CIVILI COMPONIBILI INSTALLAZIONI DA INCASSO 5 1 telaio con struttura reticolare di irrigidimento, che impedisce la flessione del supporto portapparecchi fori di fissaggio asolati, per il corretto allineamento orizzontale 3 apparecchi ad ingombro ridotto, per riservare maggior spazio utile ai collegamenti placche di finitura in materiali e colori diversi, per adattarsi a qualsiasi esigenza 5 viti a filetto lungo e taglio combinato chepermettono l utilizzo di cacciaviti a taglio o a croce 6 tappi coprivite, utilizzabili come sigillo di garanzia antimanomissione dell impianto realizzato INSTALLAZIONI DA PARETE contenitore IP55 contenitore IP40 coperchio IP55 per Light coperchio IP55 per Living International 24

26 unita abitative e locali annessi - C esempi di componentistica per l eliminazione dei rischi accertati (vedi anche CATALOGO GENERALE 04/05 - Installazione) COMPONENTI PER SERIE CIVILI COMPONIBILI INSTALLAZIONI DA INCASSO 500 C4702G la soluzione ideale per l offerta base in tutte le nuove costruzioni, comoda da montare su scatola tonda, si adatta perfettamente anche al rifacimento di vecchi impianti elettrici. Inoltre Luna si installa all esterno, nei contenitori protetti Nuova Idrobox per Luna, e a parete, nell apposita scatola a 3 posti. 503E C4703 C C INSTALLAZIONE DA PARETE INSTALLAZIONE DA ESTERNO 503BP C C

27 COMPONENTI PER SERIE CIVILI COMPONIBILI MATIX INSTALLAZIONE DA PARETE INSTALLAZIONI DA INCASSO una ampia gamma di soluzioni installative con la massima installabilità su tutte le scatole normalmente in uso COMPONENTI PER SERIE CIVILI COMPONIBILI Magic MATIX Coperchi per installazione incassata delle apparecchiature Magic e Màtix in scatola art. 502 (capienza 2 moduli) o scatola 503 (capienza 3 moduli) S S Contenitori da parete orizzontali completi di base e coperchio- IP55. Per apparecchi Magic e Màtix con apposito adattatore fornito a corredo

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