SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO"

Transcript

1 SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO E la misura di una radiazione elettromagnetica assorbita o prodotta dalla materia. L emissione d onde elettromagnetiche, da parte di un analista, scaturisce da tre tipi di energia a cui sottoporre l analita stesso: 1. energia termica 2. energia elettrica 3. energia radiante L assorbimento, invece, è l alterazione d intensità di radiazione elettromagnetica causata dalla presenza dell analita. Le applicazioni della spettroscopia di assorbimento rivestono notevole importanza sia in campo qualitativo che in campo quantitativo. RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA Forma di energia trasmessa nello spazio ad alta velocità. La teoria sulle radiazioni elettromagnetiche si basa sull integrazione delle teorie onda-particella. PROPRIETA ONDULATORIE DELLA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA La radiazione elettromagnetica è un onda sinusoidale. E un campo di forza elettrico che oscilla con un periodo che va da 0 al massimo di ampiezza A. L oscillazione avviene perpendicolarmente alla direzione di propagazione dell onda. Un campo elettrico è una quantità vettoriale e la radiazione rappresenta l andamento, di questo vettore, nel tempo t (preso un punto fisso nello spazio). 1

2 Rappresentazione di un raggio di radiazione monocromatica polarizzata nel piano. (a)campi elettrico e magnetico ad angolo retto l uno con l altro e con la direzione di propagazione. (b)rappresentazione bidimensionale del vettore elettrico. PARAMETRI D ONDA Periodo (P): tempo intercorso tra un massimo d onda e il successivo Frequenza ( ): numero di oscillazioni in 1 secondo; è il reciproco del periodo e dipende dalla sorgente di radiazione. Velocità di propagazione ( v i ): è funzione della densità del mezzo e della frequenza Lunghezza d onda ( ) :distanza lineare tra massimi e minimi di un onda. Angstrom ( A ): unità di misura della lunghezza d onda ed equivale a m Numero d onda ( v ): è definito come il reciproco della lunghezza d onda e rappresenta il numero di onde per cm. Intensità (I): potere radiante per unità di angolo solido. 2

3 PROPRIETA PARTICELLARI DELLA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA Si basa sul postulato che la radiazione elettromagnetica sia costituita da pacchetti discreti d energia chiamati fotoni o quanti. L energia del fotone dipende dalla frequenza della radiazione ed è data da: E h* v 34 dove h è la costante di Planck ( J*s). Possiamo correlare l energia della radiazione alla lunghezza d onda e al numero d onda: h* c E h * c * v dove c è la velocità della luce nel vuoto. Si noti come il numero d onda, analogamente alla frequenza, sia direttamente proporzionale all energia. SPETTRO ELETTROMAGNETICO 3

4 MISURA DELL ASSORBIMETO E la misura delle interazioni tra radiazione e le pareti della cella contenente la soluzione da analizzare. La perdita di potere radiante per riflessione; nell interfaccia aria-vetro equivale circa al 4%. L assorbanza di una soluzione è definita dall equazione: A log 10T log P 0 P tale legge è nota come legge di Beer. I limiti di tale legge sono rappresentati da deviazioni strumentali e da deviazioni chimiche(dipendenti da variazione di concentrazione). Per concentrazioni minori a 0.01M le interazioni legate alla concentrazione, portano all alterazione delle assorbanze specifiche molari, con il risultato di ottenere rette non lineari. L aumento della concentrazione porta all aumento dell indice di rifrazione che è un fattore principale dell assorbanza. Deviazioni apparenti della legge di Beer si osservano quando un analita si associa, si dissocia, o reagisce con un solvente per dare un prodotto che ha uno spettro di assorbimento diverso da quello dell analita. Un comune esempio di questo comportamento è riscontrabile in soluzioni acquose di indicatori acido/base. ESERCIZIO 5 Le assorbanze specifiche molari dell'acido debole Hln (Ka = )e la sua base coniugata In a 430 nm e a 570 nm sono state determinate per mezzo di misure delle soluzioni fortemente acide o fortemente basiche dell'indicatore (condizioni in cui essenzialmente tutto l'indicatore era nelle forme Hln e In, rispettivamente). I risultati furono i seguenti HIn In

5 Derivate i dati di assorbanza(celletta di 1 cm)alle due lunghezze d onda per le soluzioni non tamponate con concentrazioni totali di indicatore che 5 variano da 2 10 a M. Calcoliamo le concentrazioni molari di [HIn] e [ In ] in una soluzione in cui la concentrazione totale dell indicatore è M. Valgono e HIn H In K a = =[H + ]*[In - ]/[HIn] Dall equazione del processo di dissociazione si ricava [H + ]=[In - ] Inoltre la somma delle concentrazioni delle due specie dell indicatore deve uguagliare la concentrazione totale molare dell indicatore. Così, [HIn] + [In - ] = La sostituzione di queste relazioni nell espressione per K a seguente espressione porta alla In In Un riarrangiamento porta all espressione quadratica [ In ] [ In ] La soluzione positiva di questa equazione è [In - ] = [HIn] = = Siamo ora in grado di calcolare le assorbanze alle due lunghezze d onda. 5

6 A = HIn b[hin] + In - b[in - ] A *1.00* *1.00* Analogamente a 570 nm, A *1.00* *1.00* E ora possibile tracciare un grafico che dimostra l andamento delle curve di assorbanza alle due lunghezze d onda considerate come si può ben notare, all aumentare della concentrazione dell indicatore, le curve assumono un andamento non lineare, specialmente alla lunghezza d onda di 570 nm. DEVIAZIONI STRUMENTALI Sono imputabili a strumenti incapaci di produrre radiazioni monocromatiche. PROCESSO DI ASSORBIMENTO Dal momento che gli elettroni danno salti discreti di energia, e che il loro numero è limitato, l assorbimento avviene solo se l energia del fotone è 6

7 uguale o maggiore alla differenza di energia tra stato fondamentale e stato eccitato. Passando dagli atomi alle molecole i livelli energetici aumentano e gli spettri di assorbimento sono più complessi. CURVE SPETTRALI Uno spettro di assorbimento riporta in ascissa le lunghezze d onda( ) e in ordinata le assorbanze, le trasmittanza o il log delle assorbanze, rispettivamente rappresentati nelle figure (a), (b), (c). Gli spettri espressi in trasmittanza (a), danno una maggiore risoluzione, mentre quelli espressi in funzione dell assorbanza (b) sono meno evidenti. Gli spettri espressi in funzione del log delle assorbanze (c), dette anche estinzioni, si presentano più piatti rispetto a quelli rappresentati in funzione delle trasmittanze, come pure rispetto a quelli espressi in funzione delle assorbanze. 7

8 RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA Atomi, ioni, molecole hanno un numero limitato di livelli energetici discreti e quantizzati. Lo stato fondamentale rappresenta il livello energetico più basso occupato dagli elettroni, invece lo stato eccitato rappresenta un livello energetico più alto; tale stato è più instabile. Quando l elettrone torna ad uno stato energetico inferiore o allo stato fondamentale si genera uno stato di emissione o decadimento. Lo spettro di emissione rappresenta l energia emessa da una sostanza in funzione di e varia da sostanza in sostanza. Lo spettro di emissione di atomi eccitati si presenta come una banda discontinua meglio nota come spettro a righe; lo spettro di emissione di molecole eccitate, invece, si presenta come una banda a righe ravvicinate. Ciò si spiega per il fatto che l energia totale di una molecola è il risultato della somma di energie di varia natura: E tot = E elettronica + E vibrazionale + E rotazionale Lo spettro di una sostanza solida incandescente si presenta come una banda continua. Le caratteristiche dello spettro di emissione è un utile indice per l identificazione delle sostanze in esame. ASSORBIMENTO Una sostanza in un mezzo trasparente sposta in modo selettivo alcune frequenze delle radiazioni elettromagnetiche. Il fotone assorbito trasforma una sostanza M nella forma eccitata M *. L energia assorbita si libera sotto forma di calore in secondi. Per decomposizione fotochimica della forma eccitata M * è possibile la formazione di prodotti secondari con l emissione di radiazioni particolari, incluse nella fascia del visibile, e l instaurarsi di fenomeni quali la fluorescenza o la fosforescenza. 8

9 LEGGE DI BEER Misura l assorbimento, calcolando la diminuzione dell intensità di un fascio di radiazioni per interazione con sostanze assorbenti nel suo cammino ottico. Un fascio monocromatico di radiazioni di potere radiante P 0 si attenua attraversando una soluzione di 1litro di concentrazione c. La variazione subita è - P = k*p 0 * N in cui P 0 è il potere radiante incidente, k è una costante, N è la variazione continua. La figura sopra rappresenta schematicamente, nell apparato sperimentale, l attenuazione della radiazione con potenza iniziale P 0 ad opera della soluzione contenente c mol/l di un soluto assorbente e un cammino ottico di lunghezza b cm(p<p 0 ). Espressione dell assorbanza è, come già discusso in precedenza, la legge di Beer P A = log 0 b * c P in cui è l assorbanza specifica molare, b è il cammino ottico in cm, c è la concentrazione mol/l della soluzione. Volendo calcolare l assorbanza di più sostanze è necessario effettuare la sommatoria delle singole assorbanze A tot = A 1 + A 2 + A A i = 1 *b 1 *c *b 2 *c *b 3 *c 3 * + + i *b i *c i 9

10 TERMINOLOGIA DELLA AMERICAN SOCIETY FOR TESTING MATERIALS P Trasmittanza (T): T P 0 P0 Assorbanza (A) o Estinzione (E): A log P Assorbanza specifica molare o coefficiente di estinzione molare ( ): A b * c Assorbanza specifica o coefficiente di estinzione (k): k A b * c La trasmittanza è la porzione di radiazione incidente che viene trasmessa dalla soluzione e viene espressa in %. ESERCIZIO Una soluzione di KMnO 4, M, ha una assorbanza A= Usando una cella di spessore di 1 cm, =525, calcolare la trasmittanza % La trasmittanza è uguale a l'assorbanza è P0 A log P T P P 0 è evidente che nell espressione dell assorbanza compare il reciproco della trasmittanza, dunque 1 A log T effettuando i dovuti calcoli, sfruttando i dati del testo, si ricava che T T * % 10

11 ASSORBIMENTO UV-VIS E riferito all energia dei salti elettronici che in definitiva è l energia maggiore. Ad ogni spettro UV, di qualunque stato elettronico di una molecola, corrisponde uno stato di energia vibrazionale e di energia rotazionale; per questo motivo il risultato dello spettro UV-VIS di una molecola consiste in una o più bande spettrali. Grazie alle misure di assorbimento è possibile effettuare analisi quantitative e qualitative di numerose molecole organiche. COMPOSTI ORGANICI L assorbimento di radiazioni da parte di composti organici per valori di lunghezza d onda compresi tra 180 e 780 nm, deriva da interazioni tra fotoni ed elettroni che partecipano direttamente ad un legame o che sono localizzati attorno ad eternatomi come N, O, S, Cl. I singoli legami(es. C-C, C-H) assorbono raggi UV, detti UV del vuoto, con lunghezze d onda minori a 180 nm; i legami doppi, tripli e i doppietti non condivisi sono legati più debolmente e sono perciò più facilmente eccitati dalle radiazioni. Gruppi funzionali insaturi organici che assorbono nelle regioni UV- VIS sono noti come cromofori. Si riporta nella figura a lato un tipico esempio di spettro effettuato con radiazioni UV. COMPOSTI INORGANICI 11

12 In generale, gli ioni e i complessi degli elementi delle prime due serie di transizione assorbono bande ampie di radiazioni visibili in almeno uno dei loro stati di ossidazione e sono, di conseguenza, colorati. In tal caso l assorbimento comporta transizioni fra orbitali d pieni e vuoti, con energie che dipendono dai legami che complessano gli ioni metallici. Le differenze di energia fra questi orbitali d (e così la posizione del corrispondente picco di assorbimento) dipendono dalla posizione dell elemento nella tavola periodica, dal suo stato di ossidazione, e dalla natura degli elementi. Gli spettri di assorbimento degli ioni delle serie di transizione di lantanidi e attinidi differiscono da quelli degli altri elementi metallici di transizione; gli elettroni responsabili dell assorbimento sono schermati dalle influenze esterne da elettroni che occupano orbitali con numero quantico principale maggiore. Come risultato, le bande tendono ad essere più strette e relativamente non influenzate dalle specie coinvolte nei legami con elettroni esterni (fig. a seguire). a) b) c) d) STRUMENTI TIPICI PER MISURE DI ASSORBIMENTO Gli strumenti usati sono composti da: 1. sorgente stabile di energia 2. selettore di lunghezza d onda 3. contenitori trasparenti per il campione 4. rivelatore(trasduttore di energia in segnale elettrico) 5. dispositivo di lettura 12

13 La sorgente luminosa deve avere alcune caratteristiche molto importanti: 1. intensità sufficiente 2. radiazione continua 3. uscita stabile Per esperienze di spettroscopia di assorbimento nel UV le lampade utilizzate sono quelle ad idrogeno e a deuterio(figura a sinistra) che hanno lunghezze d onda che vanno da 180 nm fino a valori superiori a 375 nm. In queste lampade i gas devono trovarsi allo stato gassoso ed in stato eccitato,tramite scarica elettrica tra i due elettrodi. Per quanto riguarda, invece, il campo del visibile, le lampade utilizzate sono al tungsteno(figura a destra) che emettono luce con lunghezza d onda compresa tra 320 e 2500 nm. L inconveniente di queste lampade è che l intensità del fascio emesso in uscita è soggetto a variazioni dovute a sbalzi di tensione; per ovviare a questo problema è opportuno, dunque, l utilizzo di stabilizzatori che mantengano la tensione costante su un valore di circa 6V.Per controllare e selezionare la lunghezza d onda è necessario l utilizzo di strumenti atti al restringimento del rang delle lunghezze d onda. I vantaggi di queste tecniche sono: 1. riconducibilità alla legge di Beer 2. abbattimento delle interferenze 13

14 3. aumento della sensibilità In base alla larghezza di banda, viene espressa la % di trasmittanza. Nel grafico, riportato di seguito, si noti la curva A con una banda di 50 nm, mentre la curva B ha una banda di 10 nm. Nel caso della curva B l altezza diventa maggiore di circa 3 volte. Per migliorare la qualità delle radiazioni utilizzate in spettroscopia, si utilizzano filtri di assorbimento, che eliminano radiazioni con lunghezze d onda di nm. I filtri più economici sono quelli di vetro che emettono bande che coprono in campo del visibile. Esistono, inoltre, filtri che emettono bande strette e assorbono essi stessi un 10% del raggio incidente. Un altro filtro utilizzato è quello di tipo cut-off che ha valori di trasmittanza pari al 100% nel visibile e 0% nel 14

15 resto dello spettro. Nella figura a lato è riportata: (a) la sezione trasversale schematica di un filtro ad interferenza, (b) lo schema che dimostra le condizioni di interferenza costruttiva su cui di basa il meccanismo di filtrazione e correzione della lunghezza d onda del raggio incidente. La radiazione attraversa il primo strato ed è in parte riflessa. Un altra parte passa attraverso lo strato di dielettrico e incontra il secondo strato. Il raggio subisce una ulteriore riflessione, creando così una maggiore selettività. Le nuove radiazioni che passano attraverso il filtro incontrano le altre: se sono in fase con esse, vengono rafforzate, mentre se sono fuori fase sono annullate. La trasmittanza di questo tipo di filtri è del 1.5%. MONOCROMATORI I monocromatori sono in generale di due tipi, uno dei quali impiega un reticolo per disperdere la radiazione nelle sue lunghezze d onda componenti; l altro utilizza un prisma per lo stesso scopo. I primi strumenti spettroscopici erano del tipo a prisma. Attualmente comunque, quasi tutti i monocromatori commercialmente disponibili sono basati su reticoli a riflessione in quanto sono meno costosi dei prismi e rendono possibile la progettazione di strumenti più 15

16 compatti e più semplici. La Figura a destra mostra il disegno di un tipico monocromatore a reticolo. La radiazione emessa da una sorgente arriva sul monocromatore attraverso una stretta fenditura rettangolare. La radiazione è poi collimata da uno specchio concavo, dispositivo che produce un raggio parallelo il quale a sua volta colpisce la superficie di un reticolo a riflessione. La dispersione angolare è il risultato della diffrazione che si ha sulla superficie riflettente. Le due lunghezze d onda sono focalizzate da un altro specchio concavo sul piano focale del monocromatore, dove appaiono come due immagini della fenditura di ingresso, una per 1 e l altra per 2. Ruotando il reticolo, sia 1 che 2 possono essere focalizzate sulla fenditura di uscita del monocromatore. Nei monocromatori a prisma, invece, la dispersione della radiazioni è prodotta da un prisma di materiale birifrangente (calcite) sfaccettato a 60, in modo che la radiazione entri ed esca dalla stessa faccia. Le radiazioni incidenti oltre l angolo limite sono annullate per riflessione(vd. Figura a sinistra). CONTENITORI PER CAMPIONI I contenitori per il campione che sono usualmente chiamati cellette o cuvette, devono avere finestre costruite con un materiale trasparente nella regione spettrale di interesse. Quarzo, o silice fusa, è richiesto per la regione ultravioletta (sotto 50 nm) e può essere usato nella regione visibile e fino a circa 3000 nm nel1 infrarosso. A causa del suo basso costo, il vetro silicato è generalmente usato nella regione fra 375 e 2000 nm. Anche i contenitori di plastica hanno trovato applicazione nella regione visibile. Il più comune materiale trasparente per gli studi nell infrarosso è il cloruro di sodio cristallino. Le migliori cellette hanno finestre che sono normali alla direzione del raggio per minimizzare le perdite dovute alla riflessione. La lunghezza di celletta più comune per gli studi nelle regioni ultravioletta e visibile è 1 cm. Possono essere acquistati anche altri cammini ottici, da quelli inferiori a 0,1 cm fino a 10 cm. Per ragioni di economia, talvolta si utilizzano cellette cilindriche. Occorre una attenzione particolare per replicare la posizione di tali cellette rispetto al raggio; altrimenti variazioni nella lunghezza del cammino ottico 16

17 e perdite da riflessione alla superficie curva possono causare errori significativi. La qualità dei dati spettroscopici dipende criticamente dal modo in cui le cellette accoppiate sono usate e conservate. Impronte digitali, grasso, o altri depositi sulle pareti alterano marcatamente le caratteristiche di trasmissione di una celletta. Di conseguenza è obbligatoria la pulizia prima e dopo l uso, ed occorre aver cura di evitare di toccare le finestre dopo che la pulizia è stata completata. Le cellette calibrate non devono essere mai seccate per riscaldamento in un forno o su una fiamma perché questo potrebbe causare un danno fisico o un cambiamento nella lunghezza del cammino ottico. Tali cellette dovrebbero essere regolarmente calibrate l una rispetto all altra con una soluzione assorbente. RIVELATORI E TRASDUTTORI DI RADIAZIONI Un rivelatore è un dispositivo in grado di indicare l esistenza di un qualche fenomeno fisico. Un trasduttore è un tipo speciale di rivelatore che converte segnali, come intensità luminosa, ph, massa e temperatura in segnali elettrici che possono essere in seguito amplificati, manipolati, e finalmente convertiti in numeri proporzionali alla grandezza del segnale originale. Il trasduttore ideale per la radiazione elettromagnetica risponde rapidamente a bassi livelli di energia radiante su un ampio intervallo di lunghezze d onda. In aggiunta, produce un segnale elettrico che è facilmente amplificato ed ha un livello di rumore relativamente basso. Infine, è essenziale che il segnale elettrico prodotto dal trasduttore sia direttamente proporzionale alla potenza P del raggio: G KP K' dove G è la risposta elettrica del rivelatore in unità di corrente, resistenza o potenziale. La costante di proporzionalità K misura la sensibilità del rivelatore in termini di risposta elettrica per unità di potenza radiante. Molti rivelatori esibiscono una risposta piccola e costante, nota come corrente di fondo K, anche quando nessuna radiazione colpisce la loro superficie. Strumenti con rivelatori che hanno una risposta con corrente di fondo significativa sono ordinariamente equipaggiati con un circuito compensante che permette la sottrazione di un segnale proporzionale alla corrente di fondo, per ridurre K a zero. Così, in condizioni ordinarie, possiamo scrivere 17

18 G KP Esistono vari tipi di rivelatori, ma quelli maggiormente utilizzati sono: fotocelle, rispondono nel visibile; tubi fotomoltiplicatori (figura a sinistra), consistono di un catodo e un anodo a filamento saldati in un contenitore trasparente sotto vuoto e di un diodo mantenuto ad un potenziale di 90V più elevato rispetto al catodo, sono strumenti molto sensibili e non producono radiazioni di fondo, rispondono nell ultravioletto e nell infrarosso; celle fotovoltaiche (o barrier-layer, figura a destra), hanno sensibilità massima a circa 550 nm, con una risposta che cade a circa il 10% del massimo a 350 e 750 nm; fototubi (figura sotto), consistono di un catodo e un anodo a filamento saldati in un contenitore trasparente sotto vuoto,molto simili ai tubi fotomoltiplicatori, ma senza diodo, producono una piccola corrente di fondo. 18

19 STRUMENTI OTTICI Un colorimetro è uno strumento per misure di assorbimento in cui l occhio umano è il rivelatore. Sono richiesti uno o più standard di confronto ogni volta che lo strumento è utilizzato. Un fotometro è uno strumento fotoelettrico che può essere utilizzato per le misure di assorbimento, emissione, o fluorescenza con la radiazione ultravioletta, visibile, o infrarossa. Un fotometro si distingue perché usa i filtri di assorbimento o interferenza per la selezione delle lunghezze d onda ed un dispositivo fotoelettrico per la misura della potenza radiante. Gli strumenti di questo tipo che sono utilizzati per le misure di assorbimento con radiazione visibile sono talvolta chiamati colorimetri fotoelettrici o anche semplicemente colorimetri. I fotometri per i metodi di assorbimento offrono i vantaggi di basso costo, semplicità, robustezza, trasportabilità, e facilità di manutenzione. Inoltre, dove non è importante (e spesso non lo è) un alta purezza spettrale, l accuratezza e la precisione delle misure realizzate con un fotometro possono raggiungere quelle fatte con uno spettrofotometro. Gli svantaggi dei fotometri sono la loro minore versatilità, la loro incapacità di produrre spettri interi, e la loro generalmente più ampia larghezza di banda effettiva. 19

20 La figura è un diagramma di un semplice fotometro a raggio singolo utilizzato per misure quantitative nella regione visibile. I fotometri di questo tipo sono ordinariamente provvisti di parecchi filtri, ciascuno dei quali trasmette una differente porzione dello spettro visibile. Un altro importante strumento utilizzato è lo spettrofotometro. In commercio sono disponibili decine di modelli prodotti da vari costruttori di strumentazione scientifica. Alcuni sono progettati soltanto per la regione spettrale del visibile. Altri hanno intervalli di lavoro che si estendono da 180 a 200 nm nella regione dell ultravioletto attraverso l intera regione del visibile fino a 750 o 800 nm. Alcuni modelli, infine, operano nella regione dell ultravioletto/visibile e nel vicino infrarosso fino a 3000 nm. Si utilizzano due tipi di spettrofotometro: quello a raggio singolo e quello a doppio raggio. Gli spettrofotometri a raggio singolo sono equipaggiati con una sorgente di luce a filamento di tungsteno alimentata con un alimentatore stabilizzato. L intensità della radiazione della lampada è sufficientemente costante da fornire dati di assorbimento riproducibili. La radiazione emessa dalla sorgente passa attraverso una fenditura fissa e giunge sulla superficie di un reticolo di diffrazione. La radiazione diffratta passa quindi attraverso una fenditura di uscita fino alla celletta del campione o del riferimento ed infine al fototubo. Il segnale elettrico amplificato dal rivelatore alimenta un contatore dotato di una scala lineare in trasmittanza percentuale; vi è anche una scala logaritmica che è calibrata in assorbanza. Gli strumenti a raggio singolo, sono più che idonei per misure di assorbimento quantitative ad una singola lunghezza d onda. In tal caso, semplicità della strumentazione, basso costo e facilità di manutenzione costituiscono vantaggi apprezzabili. 20

21 Parecchi costruttori di strumentazione scientifica offrono strumenti a raggio singolo per misure sia nell ultravioletto che nel visibile. Il valore di lunghezza d onda inferiore per tali strumenti varia da 190 a 210 nm mentre quello superiore da 800 a 1000 nm. Tutti sono forniti di lampade intercambiabili al tungsteno e al deuterio o ad idrogeno. La maggior parte di tali strumenti impiega quali rivelatori tubi fotomoltiplicatori e reticoli quali elementi di dispersione della radiazione. Alcuni sono dotati di dispositivi digitali di lettura, altri utilizzano dei contatori. Gli spettrofotometri a doppio raggio (figura in basso) sono dotati di sorgenti luminose al deuterio/tungsteno intercambiabili, di un monocromatore a reticolo di riflessione, e di un rivelatore a fotomoltiplicatore. L elemento che divide il fascio è un disco circolare azionato da motore, o chopper, che è diviso in tre segmenti, uno dei quali è trasparente, il secondo riflettente e il terzo opaco. Ad ogni rotazione il rivelatore riceve tre segnali, il primo corrisponde a P 0 il secondo a P, e il terzo alla corrente di fondo. I segnali elettrici risultanti sono poi processati elettronicamente per dare la trasmittanza o l assorbanza su un dispositivo di lettura. 21

22 MODI DI OPERARE IN SPETTROFOTOMETRIA Occorre scegliere la lunghezza d onda opportuna, che solitamente è quella massima poiché è riconducibile alla legge di Beer. Vi sono molti fattori che influenzano il dato sperimentale dell assorbanza e l incremento dell errore: 1. scelta del solvente 2. utilizzazione di standard poco puri 3. ph 4. concentrazione dell analita 5. opportuna calibratura delle cuvette e loro pulizia 22

SPETTROFOTOMETRIA UV/VIS

SPETTROFOTOMETRIA UV/VIS SPETTROFOTOMETRIA UV/VIS TECNICHE SPETTROSCOPICHE Le tecniche spettroscopiche sono tutte quelle tecniche basate sull interazione tra la materia e le radiazioni elettromagnetiche. La luce, il calore ed

Dettagli

TECNICHE SPETTROSCOPICHE

TECNICHE SPETTROSCOPICHE TECNICHE SPETTROSCOPICHE L interazione delle radiazioni elettromagnetiche con la materia e essenzialmente un fenomeno quantico, che dipende sia dalle proprieta della radiazione sia dalla natura della materia

Dettagli

Spettroscopia UV-visibile

Spettroscopia UV-visibile Spettroscopia UV-visibile Cosa si misura: Trasmittanza ed Assorbanza Molti composti assorbono la radiazione elettromagnetica nelle regioni del visibile (vis) e dell ultravioletto (UV). Nel diagramma sottostante

Dettagli

S P E T T R O S C O P I A. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie Dr.ssa Rosa Terracciano

S P E T T R O S C O P I A. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie Dr.ssa Rosa Terracciano S P E T T R O S C O P I A SPETTROSCOPIA I PARTE Cenni generali di spettroscopia: La radiazione elettromagnetica e i parametri che la caratterizzano Le regioni dello spettro elettromagnetico Interazioni

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA SPETTROMETRIA

INTRODUZIONE ALLA SPETTROMETRIA INTRODUZIONE ALLA SPETTROMETRIA La misurazione dell assorbimento e dell emissione di radiazione da parte della materia è chiamata spettrometria. Gli strumenti specifici usati nella spettrometria sono chiamati

Dettagli

Lo Spettro Elettromagnetico

Lo Spettro Elettromagnetico Spettroscopia 1 Lo Spettro Elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è costituito da un insieme continuo di radiazioni (campi elettrici e magnetici che variano nel tempo, autogenerandosi) che va dai

Dettagli

SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO

SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO L applicazione della spettroscopia UV-Vis ai singoli atomi piuttosto che alle molecole complesse è detta Spettroscopia di Assorbimento Atomico. L assorbimento di un

Dettagli

Schema a blocchi di uno spettrofluorimetro

Schema a blocchi di uno spettrofluorimetro MONOCROMATORE EMISSIONE EM Schema a blocchi di uno spettrofluorimetro MONOCROMATORE ECCITAZIONE SORGENTE EXC RIVELATORE (TUBO FOTOMOLTIPLICATORE) Anche il DNA assorbe nell UV Cosa determina l assorbanza

Dettagli

Applicazioni della Spettroscopia UV-vis all analisi delle proteine

Applicazioni della Spettroscopia UV-vis all analisi delle proteine Applicazioni della Spettroscopia UV-vis all analisi delle proteine La radiazione elettromagnetica Con il termine radiazione s intende normalmente ogni forma di energia che si propaga mediante onde o particelle

Dettagli

Strumentazione per la spettroscopia di assorbimento

Strumentazione per la spettroscopia di assorbimento Strumentazione per la spettroscopia di assorbimento Schema a blocchi sorgente h selettore di lunghezza d onda h cella di misura h corrente elettrica rivelatore sistema di acquisizione e visualizzazione

Dettagli

Spettroscopia. Spettroscopia

Spettroscopia. Spettroscopia Spettroscopia Spettroscopia IR Spettroscopia NMR Spettrometria di massa 1 Spettroscopia E un insieme di tecniche che permettono di ottenere informazioni sulla struttura di una molecola attraverso l interazione

Dettagli

Profili di trasmissione dei filtri interferenziali del telescopio PSPT

Profili di trasmissione dei filtri interferenziali del telescopio PSPT I.N.A.F Osservatorio Astronomico di Roma Profili di trasmissione dei filtri interferenziali del telescopio PSPT Mauro Centrone Fabrizio Giorgi Nota tecnica - 2003 1 Introduzione I filtri interferenziali

Dettagli

Fenomeni quantistici

Fenomeni quantistici Fenomeni quantistici 1. Radiazione di corpo nero Leggi di Wien e di Stefan-Boltzman Equipartizione dell energia classica Correzione quantistica di Planck 2. Effetto fotoelettrico XIII - 0 Radiazione da

Dettagli

METODI SPETTROSCOPICI

METODI SPETTROSCOPICI METODI SPETTROSCOPICI Si basano sulla interazione e misura della elettromagnetica con l analita. radiazione Si possono dividere generalmente in metodi di assorbimento (attenuazione di un fascio di radiazione)

Dettagli

Spettroscopia: introduzione.

Spettroscopia: introduzione. Spettroscopia: introduzione. Le tecniche spettroscopiche di indagine strutturale utilizzano l'interazione di una radiazione elettromagnetica con le molecole del campione in esame per ricavare informazioni

Dettagli

vi dipende dalla composizione del mezzo che attraversa

vi dipende dalla composizione del mezzo che attraversa LA SPETTROSCOPIA Le tecniche spettroscopiche si basano sull assorbimento o sulla emissione di una radiazione elettromagnetica da parte di un atomo o di una molecola La radiazione elettromagnetica è una

Dettagli

La Spettroscopia in Biologia

La Spettroscopia in Biologia La Spettroscopia in Biologia Linda Avesani Dip. Scientifico e Tecnologico Università di Verona Spettroscopia e Proprietà della luce La spettroscopia in biologia studia la struttura e la dinamica delle

Dettagli

Spettroscopia nell ultravioletto e nel visibile

Spettroscopia nell ultravioletto e nel visibile Spettroscopia nell ultravioletto e nel visibile Sono le regioni dello spettro elettromagnetico maggiormente utilizzate nelle ricerche in campo biomedico Le radiazioni elettromagnetiche e lo spettro Una

Dettagli

ASSORBIMENTO UV-VIS. Atomo

ASSORBIMENTO UV-VIS. Atomo ASSRBIMET UV-VIS 1 Atomo Molecola E 3 E 2 Livelli elettronici (interazioni UV) A Tipi di vibrazione molecolare: E 1 E 0 sottolivelli vibrazionali (interazioni IR) sottolivelli rotazionali (interazioni

Dettagli

Spettrofotometria nel visibile

Spettrofotometria nel visibile Spettrofotometria nel visibile 1. Introduzione 2. I diversi tipi di radiazione elettromagnetica 3. Lo spettro del visibile 4. Da luce policromatica a luce monocromatica 5. Gli strumenti 6. Struttura generale

Dettagli

Apparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini

Apparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini Apparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Apparecchiature radiologiche per analisi industriali e ricerca Le apparecchiature a raggi X utilizzate nell industria utilizzano

Dettagli

Dosaggio delle proteine

Dosaggio delle proteine Laboratorio Integrato 4 Lezione n.2 Dosaggio delle proteine Dott.ssa Francesca Zazzeroni METODI PER EFFETTUARE UN DOSAGGIO PROTEICO 1-Metodo del Biureto - il reattivo del biureto consiste in una soluzione

Dettagli

Storicamente, il termine spettroscopia era riferito ad una branca

Storicamente, il termine spettroscopia era riferito ad una branca INTRODUZIONE AI METODI SPETTROCHIMICI Storicamente, il termine spettroscopia era riferito ad una branca della scienza in cui la luce (cioè la radiazione visibile) era risolta nelle sue lunghezze d onda

Dettagli

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA Anno accademico 2013/14 Figure utili da libri di testo Onde & Oscillazioni Corso A Studenti con il cognome che

Dettagli

Esperienze di spettrofotometria per la scuola, con arduino

Esperienze di spettrofotometria per la scuola, con arduino Esperienze di spettrofotometria per la scuola, con arduino Andrea Canesi (1), Daniele Grosso (2) 1. Ministero della Pubblica Istruzione Liceo Classico e Linguistico C. Colombo, Genova 2. Università di

Dettagli

SECONDA UNIVERSITA DI NAPOLI Di.S.T.A.Bi.F. SPETTROSCOPIA

SECONDA UNIVERSITA DI NAPOLI Di.S.T.A.Bi.F. SPETTROSCOPIA SECONDA UNIVERSITA DI NAPOLI Di.S.T.A.Bi.F. SPETTROSCOPIA 1 Telerilevamento NASA, aprile 1999 La tecnica che impiega la luce per ottenere informazioni sulle proprietàfisicheochimichediuncampioneprendeilnomedi

Dettagli

LA PRODUZIONE DEI RAGGI X

LA PRODUZIONE DEI RAGGI X UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia LA PRODUZIONE DEI RAGGI X A.A. 2015-2016 Tecniche di Radiodiagnostica

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA Anno Accademico 007-008 CORSO di FISCA ED APPLICAZIONE DEI LASERS Questionario del Primo appello della Sessione Estiva NOME: COGNOME: MATRICOLA: VOTO: /30 COSTANTI

Dettagli

Capitolo 8 La struttura dell atomo

Capitolo 8 La struttura dell atomo Capitolo 8 La struttura dell atomo 1. La doppia natura della luce 2. La «luce» degli atomi 3. L atomo di Bohr 4. La doppia natura dell elettrone 5. L elettrone e la meccanica quantistica 6. L equazione

Dettagli

Spettroscopia di assorbimento nel visibile e nell ultravioletto. Carlo I.G. Tuberoso Appunti didattici uso laboratorio ver. 00

Spettroscopia di assorbimento nel visibile e nell ultravioletto. Carlo I.G. Tuberoso Appunti didattici uso laboratorio ver. 00 Spettroscopia di assorbimento nel visibile e nell ultravioletto Carlo I.G. Tuberoso Appunti didattici uso laboratorio ver. 00 I metodi spettroscopici di analisi si basano sulla misura della radiazione

Dettagli

Sottodiscipline della Chimica Fisica Storicamente

Sottodiscipline della Chimica Fisica Storicamente Sottodiscipline della Chimica Fisica Storicamente Termodinamica Chimica. Si occupa di tutti i processi (principalmente macroscopici) legati all energia e al suo scambio, nelle varie forme che esso può

Dettagli

a. Cromatografia su colonna; b. Cromatografia su lastra sottile (TLC); c. High Pressure Liquid Cromatography (HPLC); d. Gas-Cromatografia (GC).

a. Cromatografia su colonna; b. Cromatografia su lastra sottile (TLC); c. High Pressure Liquid Cromatography (HPLC); d. Gas-Cromatografia (GC). Tecniche analitiche per l analisi di matrici ambientali Dr. Chiara Ponzoni Dr. Maria Cannio Tecniche Spettroscopiche: a. Spettrometria UV-Visibile (UV-Vis); b. Spettrometria IR (IR); c. Spettrometria di

Dettagli

Trasmissione di calore per radiazione

Trasmissione di calore per radiazione Trasmissione di calore per radiazione Sia la conduzione che la convezione, per poter avvenire, presuppongono l esistenza di un mezzo materiale. Esiste una terza modalità di trasmissione del calore: la

Dettagli

La radiazione infrarossa si trova nella parte dello spettro elettromagnetico tra le regioni del visibile e delle microonde. La porzione di maggiore

La radiazione infrarossa si trova nella parte dello spettro elettromagnetico tra le regioni del visibile e delle microonde. La porzione di maggiore La radiazione infrarossa si trova nella parte dello spettro elettromagnetico tra le regioni del visibile e delle microonde. La porzione di maggiore interesse per la spettroscopia IR è quella compresa tra

Dettagli

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA Anno accademico 2013/14 Figure utili da libri di testo Onde & Oscillazioni Corso A Studenti con il cognome che

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE AMEDEO AVOGADRO PROGRAMMA SVOLTO

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE AMEDEO AVOGADRO PROGRAMMA SVOLTO ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE AMEDEO AVOGADRO PROGRAMMA SVOLTO DISCIPLINA Analisi chimica elaborazione dati e laboratorio CLASSE IV SEZ. A indirizzo CHIMICA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 INSEGNANTI Prof.ssa

Dettagli

CARATTERISTICHE DELLE STELLE

CARATTERISTICHE DELLE STELLE CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre

Dettagli

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta I rivelatori Osservare il microcosmo Cose prima mai viste L occhio umano non riesce a distinguere oggetti con dimensioni inferiori a 0,1 mm (10-4 m). I primi microscopi vennero prodotti in Olanda alla

Dettagli

Spettroscopia molecolare: interazioni luce-materia

Spettroscopia molecolare: interazioni luce-materia Spettroscopia molecolare: interazioni luce-materia Nella spettroscopia molecolare il campione è irradiato con luce avente λ nell UV, nel visibile o nell infrarosso. Le molecole di cui è costituito il campione

Dettagli

* SPETTROSCOPIA ATOMICA INTRODUZIONE - 1

* SPETTROSCOPIA ATOMICA INTRODUZIONE - 1 * SPETTROSCOPIA ATOMICA INTRODUZIONE - 1 Principio I componenti del campione sono portati in forma atomica (atomi o ioni singoli) in fase gassosa Si valuta l'interazione tra gli analiti e la radiazione

Dettagli

L irraggiamento termico

L irraggiamento termico L irraggiamento termico Trasmissione del Calore - 42 Il calore può essere fornito anche mediante energia elettromagnetica; ciò accade perché quando un fotone, associato ad una lunghezza d onda compresa

Dettagli

Corso di Laboratorio di Biofotonica

Corso di Laboratorio di Biofotonica SAIENZA Università di Roma Laurea magistrale in Ingegneria delle Nanotecnologie A.A. 2015-2016 Corso di Laboratorio di Biofotonica rof. Francesco Michelotti SAIENZA Università di Roma Facoltà di Ingegneria

Dettagli

Teoria Atomica di Dalton

Teoria Atomica di Dalton Teoria Atomica di Dalton Il concetto moderno della materia si origina nel 1806 con la teoria atomica di John Dalton: Ogni elementoè composto di atomi. Gli atomi di un dato elemento sono uguali. Gli atomi

Dettagli

Generalità delle onde elettromagnetiche

Generalità delle onde elettromagnetiche Generalità delle onde elettromagnetiche Ampiezza massima: E max (B max ) Lunghezza d onda: (m) E max (B max ) Periodo: (s) Frequenza: = 1 (s-1 ) Numero d onda: = 1 (m-1 ) = v Velocità della luce nel vuoto

Dettagli

Lezione 22 - Ottica geometrica

Lezione 22 - Ottica geometrica Lezione 22 - Ottica geometrica E possibile, in certe condizioni particolari, prescindere dal carattere ondulatorio della radiazione luminosa e descrivere la propagazione della luce usando linee rette e

Dettagli

Componenti. 1/3. Lampada al Neon:

Componenti. 1/3. Lampada al Neon: Lampade al Neon. Componenti. Funzionamento. Caratteristiche elettriche. Analogie e differenze (neon-incandescenza). Conduzione del gas. Forma geometrica. Smaltimento RAEE. Spettro luminoso. Componenti.

Dettagli

Sorgenti di radiazione luminosa

Sorgenti di radiazione luminosa Sorgenti di radiazione luminosa Quello che differenzia le fonti di luce (e quindi la qualità della radiazione emessa) è il meccanismo con cui viene generata l onda elettromagnetica. Poiché l onda trasporta

Dettagli

MA + H + MAH + Materiale: 500 cc di soluzione di NaOH 0.01 M 500 cc di soluzione di HCl 0.01 M fresca Metil-arancio (MA) Etanolo Acqua distillata

MA + H + MAH + Materiale: 500 cc di soluzione di NaOH 0.01 M 500 cc di soluzione di HCl 0.01 M fresca Metil-arancio (MA) Etanolo Acqua distillata Cambiamenti nell aspetto degli spettri di assorbimento elettronico del metilarancio in funzione del ph a seguito della reazione di protonazione del metilarancio. Scopo dell esperimento è osservare la variazione

Dettagli

Le onde elettromagnetiche

Le onde elettromagnetiche Campi elettrici variabili... Proprietà delle onde elettromagnetiche L intuizione di Maxwell (1831-1879) Faraday ed Henry misero in evidenza che un campo magnetico variabile genera un campo elettrico indotto.

Dettagli

Produzione di un fascio di raggi x

Produzione di un fascio di raggi x Produzione di un fascio di raggi x WWW.SLIDETUBE.IT Un fascio di elettroni penetra nella materia, dando origine a: produzione di elettroni secondari (raggi delta) emissione X caratteristica bremsstrahlung

Dettagli

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione LA LUCE Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione Perché vediamo gli oggetti? Perché vediamo gli oggetti? Noi vediamo gli oggetti perché da essi

Dettagli

La legge. Il colorimetro. L esperienza. Realizzato da. August Beer ( ) Johann Heinrich Lambert ( )

La legge. Il colorimetro. L esperienza. Realizzato da. August Beer ( ) Johann Heinrich Lambert ( ) LA LEGGE DI LAMBERT-BEER BEER Esperienza con il sensore colorimetrico La legge Il colorimetro August Beer (1825-1863) L esperienza Johann Heinrich Lambert (1728-1777) Realizzato da La legge di Lambert

Dettagli

La rifrazione della luce

La rifrazione della luce La rifrazione della luce E. Modica erasmo@galois.it Istituto Provinciale di Cultura e Lingue Ninni Cassarà A.S. 2010/2011 Il bastone spezzato La rifrazione e le sue leggi Il bastone spezzato Definizione

Dettagli

Lo schema a blocchi di uno spettrofotometro

Lo schema a blocchi di uno spettrofotometro Prof.ssa Grazia Maria La Torre è il seguente: Lo schema a blocchi di uno spettrofotometro SORGENTE SISTEMA DISPERSIVO CELLA PORTACAMPIONI RIVELATORE REGISTRATORE LA SORGENTE delle radiazioni elettromagnetiche

Dettagli

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può essere molto variabile a seconda della composizione: si passa

Dettagli

LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO

LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO cresce cresce Raggi γ Raggi X UV IR Micio onde Onde radio Medio corte medie lunghe Processo: Eccitazione dei nuclei atomici Lontano Vicino Lontano Transizione degli e-interni

Dettagli

Esp. 4: Spettrofotometro

Esp. 4: Spettrofotometro Esp. 4: Spettrofotometro Spettrofotometria Reticolo di diffrazione d sinϑ = mλ Schermo Nel nostro esp. Si acquisisce al variare dell angolo l intensità luminosa. Noi riusciamo a misurare solo il primo

Dettagli

L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria

L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria Università del Salento Progetto Lauree Scientifiche Attività formativa Modulo 1 L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria Vincenzo Orofino Gruppo di Astrofisica LA LUCE Natura della

Dettagli

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA M. Marengo INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA Servizio di Fisica Sanitaria Ospedale Policlinico S.Orsola - Malpighi, Bologna mario.marengo@unibo.it Si definiscono radiazioni ionizzanti tutte le

Dettagli

Master Class di Ottica. Interferenza

Master Class di Ottica. Interferenza Master Class di Ottica 6 marzo 2012 Interferenza Dr. Eleonora Nagali La luce 1/2 Sir Isaac Newton 1642-1727 Augustin-Jean Fresnel Christiaan Huygens 1629-1695 1788-1827 Christiaan Huygens: in analogia

Dettagli

1. La luce delle stelle

1. La luce delle stelle 1. La luce delle stelle 2. La scala delle magnitudini La luminosità delle stelle appare diversa a occhio nudo. Ipparco di Nicea creò, intorno al 120 a.c., una scala di luminosità che assegnava il valore

Dettagli

Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation

Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation Laser? Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation Produce un fascio coerente di radiazione ottica da una stimolazione elettronica, ionica, o transizione molecolare a più alti livelli energetici

Dettagli

Un percorso di ottica parte III. Ottica ondulatoria

Un percorso di ottica parte III. Ottica ondulatoria Un percorso di ottica parte III Ottica ondulatoria Isabella Soletta Liceo Fermi Alghero Documento riadattato da MyZanichelli.it Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare con materiali

Dettagli

Spettroscopia e spettrometria ottica. Francesco Nobili

Spettroscopia e spettrometria ottica. Francesco Nobili Spettroscopia e spettrometria ottica Francesco Nobili SPETTROSCOPIA OTTICA Nelle tecniche spettroscopiche si analizza l intensità dell interazione radiazione-materia a varie lunghezze d onda Tale interazione

Dettagli

IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO

IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO IL MATERIALE CONTENUTO IN QUESTE DIAPOSITIVE E AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO PER L UNIVERSITA DI TERAMO LE IMMAGINE CONTENUTE SONO SCARICATE DAI SITI WEB DI CUI SONO RIPORTATI I LINK METODOLOGIE BIOCHIMICHE

Dettagli

POSSIBILI DOMANDE PER L ESAME DI CHIMICA ANALITICA

POSSIBILI DOMANDE PER L ESAME DI CHIMICA ANALITICA POSSIBILI DOMANDE PER L ESAME DI CHIMICA ANALITICA 1 Come si definisce la chimica analitica? 2 Come si definisce un componente da determinare? 3 Quali sono i metodi di analisi in chimica analitica? Descriverli

Dettagli

Radiazione elettromagnetica

Radiazione elettromagnetica Radiazione elettromagnetica Si tratta di un fenomeno ondulatorio dato dalla propagazione in fase del campo elettrico e del campo magnetico, oscillanti in piani tra loro ortogonali e ortogonali alla direzione

Dettagli

Grandezze fisiche e loro misura

Grandezze fisiche e loro misura Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e che implicano grandezze misurabili. - Sono

Dettagli

Capitolo 15. L interferenza e la natura ondulatoria della luce. Copyright 2009 Zanichelli editore

Capitolo 15. L interferenza e la natura ondulatoria della luce. Copyright 2009 Zanichelli editore Capitolo 15 L interferenza e la natura ondulatoria della luce 15.2 Il principio di sovrapposizione e l interferenza della luce Quando due onde luminose passano per uno stesso punto, i loro effetti si sommano

Dettagli

Ottica fisica - Diffrazione

Ottica fisica - Diffrazione Ottica fisica - Diffrazione 1. Diffrazione di Fraunhofer 2. Risoluzione di una lente 3. Reticoli di diffrazione IX - 0 Diffrazione Interferenza di un onda con se stessa, in presenza di aperture od ostacoli

Dettagli

L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria

L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria Università del Salento Progetto Lauree Scientifiche Attività formativa Modulo 1 L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria Vincenzo Orofino Gruppo di Astrofisica LA LUCE Natura della

Dettagli

La Teoria dei Quanti e la Struttura Elettronica degli Atomi. Capitolo 7

La Teoria dei Quanti e la Struttura Elettronica degli Atomi. Capitolo 7 La Teoria dei Quanti e la Struttura Elettronica degli Atomi Capitolo 7 Proprietà delle Onde Lunghezza d onda (λ) E la distanza tra due punti identici su due onde successive. Ampiezza è la distanza verticale

Dettagli

Spettroscopia atomica

Spettroscopia atomica Spettroscopia atomica La spettroscopia atomica è una tecnica di indagine qualitativa e quantitativa, in cui una sostanza viene decomposta negli atomi che la costituiscono tramite una fiamma, un fornetto

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3

sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3 sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3 PLS Astronomia Secondo anno I. Cose è uno SPETTRO e come si costruisce II. Gli spettri delle stelle: che informazioni fisiche ci forniscono? (osservazione di

Dettagli

Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia

Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia Roberto Casalbuoni Dipartimento di Fisica e Astronomia, Sezione INFN Istituto G. Galilei per la Fisica Teorica (GGI), Terza Cultura Firenze - casalbuoni@fi.infn.it

Dettagli

OTTICA E LABORATORIO

OTTICA E LABORATORIO PROGRAMMA DI OTTICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2014-2015 Classe IV P indirizzo OTTICO Prof. Giuseppe CORSINO Programma di OTTICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2013-2014 Classe IV P indirizzo OTTICO

Dettagli

Laboratorio di Ottica e Spettroscopia

Laboratorio di Ottica e Spettroscopia Laboratorio di Ottica e Spettroscopia Quarta lezione Applicazione di tecniche di diffrazione (Laboratorio II) Antonio Maggio e Luigi Scelsi Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di

Dettagli

La titolazione è un metodo di analisi chimica per la misura della concentrazione di una data sostanza in soluzione.

La titolazione è un metodo di analisi chimica per la misura della concentrazione di una data sostanza in soluzione. Tecniche di analisi chimica Prof. Marcello Romagnoli Titolazione La titolazione è un metodo di analisi chimica per la misura della concentrazione di una data sostanza in soluzione. Una quantità nota del

Dettagli

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE Scopo dell esperimento: studiare l ottica geometrica e i fenomeni di diffrazione MATERIALE A DISPOSIZIONE: 1 banco ottico 1 blocco di plexiglass 2 lenti con

Dettagli

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari. Spettrofotometria. Con questo termine si intende l utilizzo della luce nella misura delle concentrazioni chimiche. Per affrontare questo argomento dovremo conoscere: Natura e proprietà della luce. Cosa

Dettagli

Astronomia Strumenti di analisi

Astronomia Strumenti di analisi Corso facoltativo Astronomia Strumenti di analisi Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte E: Strumenti di analisi Radiazione elettromagnetica Interazione radiazione - materia Redshift Misura

Dettagli

Lezione n. 26. Principi generali della spettroscopia IR. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1

Lezione n. 26. Principi generali della spettroscopia IR. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Chimica Fisica - Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Lezione n. 26 Principi generali della spettroscopia IR 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Spettroscopia infrarossa (1) - La spettroscopia infrarossa studia

Dettagli

SPETTROSCOPIO A RETICOLO

SPETTROSCOPIO A RETICOLO SPETTROSCOPIO A RETICOLO Scopo dell esperienza: determinazione passo del reticolo separazione tra le due righe del doppietto della luce gialla del sodio determinazione della lunghezza d onda di un fascio

Dettagli

L atomo di Bohr. Argomenti. Al tempo di Bohr. Spettri atomici 19/03/2010

L atomo di Bohr. Argomenti. Al tempo di Bohr. Spettri atomici 19/03/2010 Argomenti Spettri atomici Modelli atomici Effetto Zeeman Equazione di Schrödinger L atomo di Bohr Numeri quantici Atomi con più elettroni Al tempo di Bohr Lo spettroscopio è uno strumento utilizzato per

Dettagli

Come vediamo. La luce: aspetti fisici. Cos è la luce? Concetti fondamentali:

Come vediamo. La luce: aspetti fisici. Cos è la luce? Concetti fondamentali: La luce in fisica La luce: aspetti fisici Cos è la luce? Concetti fondamentali: - velocità, ampiezza, lunghezza d onda - assorbimento - riflessione -rifrazione - diffrazione - indice di rifrazione - temperatura

Dettagli

Chimica-Fisica Biologica.

Chimica-Fisica Biologica. Chimica-Fisica Biologica http://people.unica.it/flaminiacesaremarincola/ Il Il BIOLOGO MOLECOLARE studia negli organismi viventi i meccanismi molecolari fisiologici e patologici, concentrandosi in particolare

Dettagli

LE ONDE E I FONDAMENTI DELLA TEORIA QUANTISTICA

LE ONDE E I FONDAMENTI DELLA TEORIA QUANTISTICA LE ONDE E I FONDAMENTI DELLA TEORIA QUANTISTICA I PROBLEMI DEL MODELLO PLANETARIO F Secondo Rutherford l elettrone si muoverebbe sulla sua orbita in equilibrio tra la forza elettrica di attrazione del

Dettagli

Spettro elettromagnetico

Spettro elettromagnetico Spettro elettromagnetico Sorgenti Finestre Tipo Oggetti rilevabili Raggi γ ev Raggi X Lunghezza d onda E hc = hν = = λ 12. 39 λ( A o ) Visibile Infrarosso icro onde Onde-radio Dimensione degli oggetti

Dettagli

OGRAMMA DI CHIMICA 2016

OGRAMMA DI CHIMICA 2016 ISTITUT TO DI ISTRUZIONE SUPERIORE M MARIANO IV D ARBOREA Sede distaccata IPSIA di GHILARZA PRO OGRAMMA DI CHIMICA A.S. 2015-2016 2016 Classe: I sez. A Docenti: Federica Piras, Carmelo Floris PARTE TEORICA

Dettagli

Identificazione di un composto organico:

Identificazione di un composto organico: Identificazione di un composto organico: Laboratorio di Chimica Organica II? O O NO 2 Identificazione di un composto organico: Laboratorio di Chimica Organica II? Analisi elementare: formula bruta (C x

Dettagli

La luce. Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni)

La luce. Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni) La luce Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni) Le onde luminose onde elettromagnetiche con frequenza compresa tra 4. 10 14 e 8. 10 la lunghezza d onda e compresa fra 400nm e 750nm 10 14 Hz 14

Dettagli

SPETTROSCOPIA ATOMICA

SPETTROSCOPIA ATOMICA SPETTROSCOPIA ATOMICA Corso di laurea in Tecnologie Alimentari La spettroscopia atomica studia l assorbimento, l emissione o la fluorescenza di atomi o di ioni metallici. Le regioni dello spettro interessate

Dettagli

Le Caratteristiche della Luce

Le Caratteristiche della Luce 7. L Atomo Le Caratteristiche della Luce Quanti e Fotoni Spettri Atomici e Livelli Energetici L Atomo di Bohr I Modelli dell Atomo - Orbitali atomici - I numeri quantici e gli orbitali atomici - Lo spin

Dettagli

Radiazione e Materia. Insegnamento di Chimica Generale CCS CHI e MAT. Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione

Radiazione e Materia. Insegnamento di Chimica Generale CCS CHI e MAT. Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Insegnamento di Chimica Generale 083424 - CCS CHI e MAT Radiazione e Materia Prof. Dipartimento CMIC Giulio Natta http://iscamap.chem.polimi.it/citterio

Dettagli

La candela. La storia della realizzazione della candela

La candela. La storia della realizzazione della candela La candela La storia della realizzazione della candela 1860 La prima realizzazione di riferimento per la misura delle luce utilizza delle candele ricavate dal grasso di balena (spermaceti). 1898 Il passo

Dettagli

Introduzione ai fenomeni di polarizzazione. Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti

Introduzione ai fenomeni di polarizzazione. Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti Introduzione ai fenomeni di polarizzazione Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti VIDEO POLARIZZAZIONE IN UN IPAD, RICAPITOLANDO Impiegando occhiali aventi lenti polaroid e un display a cristalli liquidi

Dettagli

Il corpo nero e l ipotesi di Planck

Il corpo nero e l ipotesi di Planck Il corpo nero e l ipotesi di Planck La crisi della fisica classica Alla fine del XIX secolo ci sono ancora del fenomeni che la fisica classica non riesce a spiegare: lo spettro d irraggiamento del corpo

Dettagli

La legge di Lambert-Beer

La legge di Lambert-Beer La legge di Lambert-Beer In questa esperienza determinerete la concentrazione di una soluzione incognita di permanganato di potassio per via spettrofotometrica. Generalita La spettroscopia si occupa dell

Dettagli