Rapporto Annuale Regionale 2007

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1 ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Rapporto Annuale Regionale 2007 Emilia Romagna

2 Rapporto Annuale 2007 Comitato di redazione regionale Referente: Lucia Pirazzoli Silvana Di Stefano Lucia Pirazzoli Fernando Renzetti Stampato dalla Tipografia INAIL - Milano

3 Il Rapporto regionale 2007 Indice Introduzione del Direttore Regionale Prima Parte Andamento infortunistico e malattie professionali 1.1. Situazione socio-economica in Emilia Romagna Dati su popolazione e occupazione Infortuni denunciati e andamento infortunistico Infortuni indennizzati Infortuni e lavoratori stranieri Infortuni e lavoratori parasubordinati Infortuni e lavoratori interinali Gli indicatori di rischio per territorio e settore di attività economica 59 Seconda Parte Monografie Conclusioni Il mercato del lavoro dell Emilia-Romagna nel di Maurizio Marengon, Servizio Lavoro, Regione Emilia-Romagna Il sistema semplificato di gestione della sicurezza sul lavoro per le piccole imprese applicato sul territorio di Forlì 80 di Fernando Renzetti, Roberto Santarelli e Luigi Trimarchi - Professionisti Contarp Consulenza Tecnica per gli accertamenti dei rischi professionali della Direzione Regionale INAIL Emilia Romagna Riflessioni del Coordinamento Regionale Inail dei Comitati consultivi provinciali 92

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5 Introduzione del Direttore Regionale Siamo ormai giunti alla ottava edizione del Rapporto regionale su infortuni e malattie professionali, e quanto mai oggi, all alba dell entrata in vigore del Testo Unico sulla sicurezza e salute nell ambiente di lavoro, una riflessione si impone. Questa riflessione non può che partire dal dato statistico, considerato nella sua fisiologica provvisorietà e non esaustività, ma deve proseguire sul terreno più fertile della consapevolezza che non si può fare prevenzione senza lavorare anche sulla cultura della prevenzione stessa. Allora partiamo dal dato: in Emilia Romagna sono gli infortuni sul lavoro avvenuti nel 2007 e denunciati all Inail, con un calo del 2% rispetto all anno precedente e comunque a conferma del trend in negativo degli ultimi anni. Per quanto riguarda gli infortuni mortali in regione risultano denunciati all Inail 111 casi nel 2007, anche in questo caso con una significativa diminuzione (-9%) rispetto allo scorso anno. Anche a livello nazionale si è registrata la stessa flessione in negativo:-1,7% relativamente alle denunce pervenute e -12,8% rispetto alle morti bianche. A tal proposito la trasparenza del dato e la corretta analisi del fenomeno ci impongono di precisare che nel computo degli infortuni il nostro sistema ricomprende sia gli infortuni in itinere sia quelli avvenuti sulla strada in occasione di lavoro. In Emilia Romagna l incidenza di tale tipologia di infortuni sul totale dei mortali si mantiene ben al di sopra del 50%. Se poi consideriamo il panorama europeo, alla luce di una corretta lettura del dato l Italia si colloca in linea con la media degli altri paesi europei per quanto riguarda gli infortuni mortali. E chiaro, però, che se da un lato i dati evidenziano una flessione in negativo, dall altro mai come ora il tema delle morti bianche è oggetto di attenzione da parte delle componenti governative e sociali, in quanto evento di forte drammaticità sia dal punto di vista sociale che familiare. E il definitivo varo del Testo Unico è una conferma di questa attenzione e della doverosa risposta a una esigenza fortemente sociale. E allora l interrogativo che ci poniamo a livello regionale, in quanto Inail, è come fare prevenzione in maniera efficace e mirata su un territorio fortemente industrializzato, seppur caratterizzato dalla piccola e media impresa e dall altro come possiamo contribuire al transito da una logica di adempimento a una logica di sviluppo della cultura della sicurezza. L impegno sul versante della informazione, formazione e consulenza, competenze oramai pienamente riconosciute dalla legge, è costante e supportato da oramai consolidati rapporti di collaborazione con Regione Emilia Romagna e Università degli Studi di Bologna. A livello di singole province si registrano peraltro, alcune buone pratiche, frutto delle sinergie attivate con gli altri organismi che si occupano di prevenzione. Ma ulteriore stimolo ci viene dalla consapevolezza che solo il dialogo costruttivo con le parti sociali potrà portare a risultati seri e apprezzabili. Alessandro Crisci 5

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7 Prima parte Andamento infortunistico e Malattie Professionali

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9 1.1. Situazione socio-economica in Emilia Romagna Il 2007 si è caratterizzato come anno di primato per l economia dell Emilia-Romagna, per una crescita sostenuta e per una variazione del PIL pari al 2%, contro la media italiana dell 1,8%,confermando la regione quale leader della ripresa nazionale e, fatto ancora più importante, sui medesimi livelli di crescita dei principali competitori europei. La domanda interna è apparsa in recupero, grazie soprattutto all accelerazione della spesa per consumi delle famiglie, aumentata nel 2007 del 2,4%, rispetto all incremento del 2% del Si tratta del migliore aumento percentuale del Paese, davanti a Friuli- Venezia Giulia (+2,3%) e Veneto (+2,2%). Un ulteriore spinta alla domanda interna è venuta dagli investimenti fissi lordi per i quali è stato prospettato un aumento reale del 4,1%, più elevato rispetto a quanto previsto nel Paese (+3,5%) e nel Nord-est (+3,1%), oltre che in accelerazione rispetto all andamento del 2006 (+3,9%). L export appare tra i più forti sostegni alla crescita; il 2007 si è infatti chiuso con un aumento reale consistente (+4,3%), nonostante il rallentamento rispetto al forte incremento del 5% del L evoluzione dell Emilia-Romagna è apparsa leggermente più contenuta in rapporto a quella del nord-est (+4,6%), ma superiore a quella nazionale (+3,6 per cento), mantenendosi saldamente prima come valore dell export pro capite e della dinamica di crescita negli ultimi 10 anni. Tra i settori, è da sottolineare la conferma dei grandi risultati dell industria meccanica e una ripresa nell abbigliamento e dell industria edile, passata dalla crescita dell 1,3% del 2006 all incremento dell 1,8% del 2007, mentre l agricoltura dovrebbe invertire la tendenza negativa emersa nel La demografia delle imprese è stata caratterizzata da un nuovo aumento della consistenza delle imprese, pari allo 0,6% e da un saldo positivo, tra iscrizioni e cessazioni. In ambito nazionale l Emilia-Romagna è risultata la quinta regione italiana in termini di diffusione delle imprese sulla popolazione, con imprese ogni abitanti. I settori più dinamici sono risultati pesca, costruzioni e attività immobiliari, compresi i servizi di noleggio, informatici, ricerca e sviluppo. Si è ulteriormente rafforzato il peso delle società di capitale. L andamento del mercato del lavoro è stato caratterizzato da uno scenario virtuoso, rappresentato dalla crescita dell occupazione per unità di lavoro (+0,8%) e dalla riduzione del tasso di disoccupazione. I risultati congiunturali confermano dunque il quadro di una regione solida e dinamica, nonostante un contesto nazionale ed internazionale che evidenzia alcune difficoltà. Questa sua tenuta è il frutto della progressiva affermazione di un nuovo sistema produttivo radicato nel territorio ma fortemente aperto all innovazione e alla competizione, fondato su filiere strategiche ad elevata specializzazione produttiva in grado di integrarsi con il sistema regionale della conoscenza e con i diversi fattori della competizione. Si è spettatori dell evoluzione di un sistema economico e sociale dove competitività, sostenibilità e coesione sociale sono i fattori chiave sempre più integrati fra loro che caratterizzano quel modello di crescita virtuoso promosso e sostenuto dall Unione Europea. 9

10 1.2. Dati su popolazione e occupazione Secondo l Istat, nella media del 2007 la popolazione è aumentata in Emilia Romagna dello 0,9 %, in linea con il Nord-Est e l Italia entrambe con +0,8%. Nel 2007 i dati di rilevazione Istat delle forze di lavoro evidenziano una crescita dell occupazione e una consistente diminuzione del tasso di disoccupazione. Parte consistente di tale dinamica è dovuta all aumento dei cittadini residenti di origine straniera. L aumento complessivo di occupati, seppure in rallentamento rispetto all anno precedente, è rimasto relativamente sostenuto anche nel 2007 sia a livello nazionale che regionale: le rilevazioni Istat hanno stimato che sono circa gli occupati 1 in regione, vale a dire l 1,8% in piu rispetto alla media del 2006, equivalente, in termini assoluti a circa persone. L andamento dell Emilia Romagna è risultato meno dinamico rispetto all evoluzione del 2006 sul 2005 (+2,5%), ma più rilevante rispetto a quanto avvenuto in Italia (+1,0%) e nel Nord-Est (+1,2%) nel Nel 2007 l incidenza degli occupati sulla popolazione in età anni è stata la più alta in Italia con un tasso di occupazione 2 del 70,3% (nel 2006 era del 69,4%), davanti a Valle d Aosta (68,1%), Lombardia (66,8%) e Veneto (65,8%). La media nazionale è del 58,7%. 80% 70,3% 70% 60% 67,6% 58,7% Emilia Romagna Nord-Est Italia 50% Tasso di occupazione 1 Persone in età lavorativa che possiedono una occupazione oppure che hanno effettuato ore di lavoro nel periodo di riferimento della rilevazione ISTAT. 2 Rapporto tra gli occupati (15-64) e la corrispondente popolazione di riferimento. 10

11 Il tasso di disoccupazione 3 in Emilia Romagna è sceso dal 3,4% al 2,9% (nel Nord-Est dal 3,6% al 3,1% e in Italia dal 6,8% al 6,1%) e insieme al Trentino-Alto Adige è il piu contenuto a livello nazionale. 9% 7% 5% 3% 2,9% 3,1% 6,1% Emilia Romagna Nord-Est Italia 1% Tasso di disoccupazione E molto elevata anche la partecipazione al lavoro: nel 2007 il tasso di attività 4 è risultato il migliore del Paese (72,4%) precedendo Valle d Aosta (70,4%), Lombardia (69,2%) e Trentino-Alto Adige (68,3%). La media nazionale è del 62,5%. 80% 72,4% 70% 60% 69,8% 62,5% Emilia Romagna Nord-Est Italia 50% Tasso di attività Questa situazione è stata determinata anche dalla forte partecipazione delle donne al lavoro, pari al 64,5% della popolazione, davanti a Valle d Aosta (62,3%) e Lombardia (59,3%). Per quanto riguarda, in particolare, l occupazione femminile si evidenzia una situazione analoga a quella dell anno precedente in cui l Emilia Romagna mantiene dei livelli superiori rispetto al Nord-Est e all Italia: 43,3 % le occupate sul totale della forza lavoro ( 41,6% nel Nord-Est e 39,4 % in Italia). Inoltre, per la forza lavoro esclusivamente femminile, il tasso di occupazione è aumentato sia in regione (dal 61,6% al 62,1%), sia nel Nord-Est (dal 57,0% al 57,5%) che in Italia (dal 46,3% al 46,7%). L evoluzione degli occupati per rami di attività economica, registra un calo in Agricoltura (dal 4,3% al 3,9%) e un leggero aumento sia in Industria (dal 35,2% al 35,5%), che nel settore delle Costruzioni (dal 7,1% al 7,6%). 3 Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. 4 Rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro (15-64) e la corrispondente popolazione di riferimento. 11

12 In tale settore si registra una sensibile crescita anche a livello nazionale per quanto riguarda i lavoratori dipendenti (+ 3,4%) e i lavoratori indipendenti (+ 2,1%). Rimane pressochè invariato il settore dei Servizi (dal 60,5% al 60,6%) e, nell ambito dello stesso, il Commercio dal 16,2% al 16,0%. Un ulteriore segnale del dinamismo del mercato del lavoro emiliano-romagnolo viene dalla Banca Dati Assicurati dell Inail che nel 2007 ha registrato in Emilia Romagna assunzioni, a fronte di cessazioni, per un saldo positivo di unità. Da sottolineare il forte impatto degli stranieri extracomunitari, che hanno dato corpo a assunzioni rispetto a cessazioni, con un saldo attivo di lavoratori, che per il 2006 erano

13 Tav.1 - Popolazione* per sesso e classe di età - Media 2007 Sesso < e oltre Totale Maschi Femmine Emilia Romagna Nord-Est Italia (*) in migliaia Tav.2 - Forze di lavoro* - Media 2007 In cerca di occupazione Sesso Occupati Con precedenti esperienze lavorative Senza precedenti esperienze lavorative Totale Totale Maschi Femmine Emilia Romagna Nord-Est Italia (*) in migliaia Tav.3 - Non Forze di lavoro* - Media 2007 Sesso Cercano lavoro non attivamente Non cercano ma disponibili a lavorare Non disponibili a lavorare Non forza di lavoro < 15 anni Non forze lavoro >64 anni Totale Maschi Femmine Emilia Romagna Nord-Est Italia (*) in migliaia 13

14 Tav.4 - Principali indicatori del mercato del lavoro - Media 2007 (valori percentuali) Sesso Tassi di attività Tassi di occupazione Tassi di disoccupazione Maschi 80,1 78,4 2,1 Femmine 64,5 62,1 3,9 Emilia Romagna 72,4 70,3 2,9 Nord-Est 69,8 67,6 3,1 Italia 62,5 58,7 6,1 Tav. 5 Occupati* per settore di attività e sesso - Media 2007 Settori Sesso Totale di attività economica Maschi Femmine Numero % % femmine su Totale Agricoltura ,9 28,9 Industria ,5 27,8 di cui: Costruzioni ,6 7,3 Servizi ,6 53,3 di cui: Commercio ,0 45,6 Emilia Romagna ,0 43,3 (*) in migliaia 14

15 1.3. Infortuni denunciati e andamento infortunistico Sono gli infortuni sul lavoro avvenuti in Emilia Romagna nel 2007 e denunciati all Inail, con un calo del 2,0% rispetto all anno precedente (circa casi in meno), contro il -1,7% che si era registrato nel 2006 rispetto al 2005 (circa infortuni in meno). Degli infortuni 2007, si sono verificati nell Industria e Servizi, in Agricoltura e tra i dipendenti dello Stato. Il calo infortunistico è risultato più consistente, come ormai di consuetudine, in Agricoltura (-8,4%) e sostenuto, comunque, anche nell Industria e Servizi (-1,6%), mentre per i dipendenti dello Stato si è registrato un aumento dello 3,6%, sulla scia degli incrementi già osservati negli anni precedenti e in linea con il trand in aumento sia del nord Est (+1,7%) che del valore nazionale (+1,4%). In ogni caso si tratta di 88 casi in più rispetto al 2006 a livello regionale. Ricordiamo che i Dipendenti statali sono tutelati direttamente dalle Amministrazioni Centrali dello Stato, ma l assicurazione è comunque gestita dall Inail con una speciale forma di gestione per conto. 5 Tav.6 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo e denunciati all' INAIL per gestione Gestione Variazione % rispetto anno precedente 2006/ / 2006 Agricoltura ,8 % - 8,4 % Industria e Servizi ,6 % - 1,6 % Conto Stato ,6 % + 3,6 % Emilia Romagna ,7 % - 2,0 % Nord-Est ,8 % - 2,2 % Italia ,4 % - 1,7 % Il calo complessivo degli infortuni in Emilia Romagna del 2,0%, assume comunque maggior rilievo se lo rapportiamo ai dati sull occupazione che, come abbiamo già sottolineato, segnano un +1,8% del numero di occupati e un tasso di occupazione del +1,3% /2006 Numero occupati (*) ,8 % Tasso di occupazione 69,4 70,3 + 1,3 % Numero infortuni denunciati ,0 % (*) in migliaia 5 La Gestione Conto Stato è regolamentata dal DM 10 ottobre Nel Conto Stato rientrano anche gli studenti delle scuole pubbliche, che non vengono però considerati nelle presenti statistiche che fanno riferimento al solo mondo del lavoro. 15

16 TOTALE INFORTUNI DENUNCIATI IN EMILIA ROMAGNA In termini assoluti, in regione si concentrano il 14,3% degli infortuni totali collocando l Emilia Romagna al secondo posto subito dopo la Lombardia con il 17,0% degli infortuni; un dato che conferma l elevata industrializzazione del territorio con conseguente elevato numero di occupati. Tav. 7 Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo e denunciati all INAIL per provincia, regione, gestione e anno Regioni Agricoltura Industria e servizi Conto Stato Piemonte Valle d'aosta Lombardia Liguria Trentino A. Adige Veneto Friuli V. Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-Est ITALIA

17 Spostando l attenzione a livello locale, nel 2007 nel settore Agricoltura la maggior parte degli infortuni (18,1%), si sono verificati nella provincia di Forlì-Cesena, segue la provincia di Ravenna con il 17,2% mentre nel 2006 il dato nelle due province era invertito; in Industria e Servizi il 22,0% di infortuni sono avvenuti nella provincia di Bologna, mentre la provincia di Modena segue, come consistenza di infortuni, con il 18,7%; per i dipendenti dello Stato sono sempre Bologna e Modena le due province con il maggior numero di infortuni (rispettivamente 25,6% e 16,9%). Tav. 8 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo e denunciati all' INAIL per provincia, gestione e anno Province Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna Nord-Est ITALIA Territorio Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato variazione percentuale rispetto anno precedente Emilia Romagna - 2,8 % - 8,4 % - 1,6 % - 1,6 % + 0,6 % + 3,6 % Nord-Est - 2,6 % - 7,2 % - 0,8 % - 1,9 % + 2,0 % + 1,7 % ITALIA - 5,1 % - 9,4% - 1,0 % - 1,2 % + 0,5 % + 1,4 % 17

18 Per quanto riguarda gli infortuni mortali in Emilia Romagna risultano denunciati all Inail nel casi di cui 11 in Agricoltura, 100 in Industria e Servizi e nessuno per la gestione Conto Stato. Rispetto all anno precedente (122 casi denunciati) si registra una diminuizione complessiva del -9,0%, in linea con il dato del Nord-Est (-7,0%) e dell Italia (-12,7%) TOTALE INFORTUNI MORTALI DENUNCIATI IN EMILIA ROMAGNA Tav. 9 INFORTUNI MORTALI sul lavoro avvenuti nel periodo e denunciati all'inail per gestione e anno Gestione Variazione % rispetto anno precedente Agricoltura ,7% - 8,3% Industria e Servizi ,0 % - 7,4 % Conto Stato % % Emilia Romagna ,6 % - 9,0 % Nord-Est ,4 % - 7,0 % ITALIA ,8 % - 12,7 % 18

19 A livello nazionale tutte le regioni a parte Basilicata e Marche hanno registrato un calo degli infortuni mortali, a volte modesto, a volte molto sensibile: in Liguria si è passati da 37 a 15 casi mortali, in Abruzzo da 41 a 25, in Toscana da 99 a 68. Tav. 10 Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo e denunciati all INAIL per provincia, regione e anno TUTTE LE GESTIONI Province Totale infortuni Infortuni mortali e regioni Piemonte Valle d'aosta Lombardia Liguria Trentino A. Adige Veneto Friuli V. G Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-Est ITALIA

20 Tav. 11 INFORTUNI MORTALI sul lavoro avvenuti nel periodo e denunciati all INAIL per provincia, regione, gestione e anno Province e Agricoltura Industria e servizi Conto Stato Regioni Piemonte Valle d'aosta Lombardia Liguria Trentino A. Adige Veneto Friuli V. Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA

21 A livello locale il dato confortante del calo degli infortuni mortali è da imputarsi a tutte le province in misura più o meno sensibile: Rimini da 10 a 4 casi, Ravenna da 16 a 11, Modena da 18 a 13, Piacenza da 9 a 5, Bologna da 30 a 26. Unica eccezione: Reggio Emilia (da 5 a 20 casi di cui 11 sono infortuni stradali vedi tab n.13-14). Occorre, comunque sottolineare che il numero di infortuni mortali del 2007 è da considerarsi provvisorio, a causa sia dei tempi tecnici di accertamento e definizione dei casi mortali, sia per i criteri di rilevazione adottati che considerano i decessi avvenuti entro 180 giorni dalla data dell evento. Tav.12 INFORTUNI MORTALI sul lavoro avvenuti nel periodo e denunciati all'inail per provincia, gestione e anno Territorio Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna Nord-est ITALIA Territorio Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato variazione percentuale rispetto anno precedente Emilia Romagna - 7,7 % - 8,3 % - 13 % - 7,4 % % % Nord-est - 3,6 % 0 + 6,3% - 6,0 % +100 % - 83,0 % ITALIA - 12,1 % - 21,0 % + 7,2 % - 12,2 % - 20,0 % + 16,7% 21

22 L analisi del fenomeno infortunistico deve comunque essere approfondita con l esame del rischio da circolazione stradale che incide in maniera determinante sul verificarsi dell evento accidentale con percentuali altissime sul totale degli infortuni. Ricordiamo brevemente che per infortunio stradale si intende l evento avvenuto nella pubblica via e causato da circolazione stradale, indipendentemente dal fatto che si tratti di infortunio occorso nell esercizio di una attività lavorativa o in itinere. Per infortunio in itinere si intende invece quello occorso nel tragitto casa-lavoro. L infortunio in itinere, in crescita anche a livello nazionale: +2,2% rispetto al 2006) e l infortunio stradale in generale, sono infortuni che non avvengono nell effettivo esercizio della attività lavorativa, ma nell ambito della circolazione stradale dove è richiesta una diversa valutazione della natura del rischio che determina il fenomeno infortunistico. Da qui segnaliamo alcune iniziative regionali nate negli ultimi anni che stanno cercando di aggredire tale fenomeno con azioni mirate in ambito prevenzionale (Convenzione con l Osservatorio sulla Sicurezza Stradale della Regione Emilia Romagna e Convenzione con la CNA regionale sull autotrasporto). Nel 2007 si sono verificati in Agricoltura 376 infortuni stradali (4,5% del totale: 8.276), mentre in Industria e Servizi (14,5% del totale: ). Di questi 4 sono risultati mortali in Agricoltura (36% del totale: 11) e 64 in Industria e Servizi (64% del totale: 100). Tav.13 - INFORTUNI STRADALI avvenuti nel periodo e denunciati all'inail per provincia e anno AGRICOLTURA Territorio Totale infortuni Mortali Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna % su totale infortuni 4,7 % 4,5 % 25,0 % 36,0 % Nord-Est ITALIA

23 INDUSTRIA E SERVIZI Territorio Totale infortuni Mortali Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna % su totale infortuni 14,4 % 14,5 % 61,1 % 64,0 % Nord-Est ITALIA Rispetto al totale degli infortuni avvenuti per la gestione Industria e Agricoltura ( ), gli infortuni stradali sono stati ovvero il 13,9%. % INFORTUNI STRADALI SUL TOTALE (IND.+AGR.) ANNO 2007 INFORTUNI STRADALI 13,9% TOTALE INFORTUNI 86,1% La percentuale sale notevolmente se consideriamo gli infortuni mortali stradali: 68 su un totale di 111 eventi mortali (senza considerare la gestione Conto Stato che nel 2007 non ha avuto casi mortali) ovvero il 61,2%. TOTALE INFORTUNI 38,8% % INFORTUNI MORTALI STRADALI SUL TOTALE (IND.+AGR.) ANNO 2007 INFORTUNI STRADALI 61,2% 23

24 Per quanto riguarda invece gli infortuni in itinere sono 262 in Agricoltura (3,2% del totale: 8.276) e in Industria e Servizi (9,9% del totale: ). Tav.14 - INFORTUNI IN ITINERE avvenuti nel periodo e denunciati all'inail per provincia e anno AGRICOLTURA Territorio Totale infortuni Mortali Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna % su totale infortuni 3,3 % 3,2 % 8,3 % 18,0 % Nord-Est ITALIA INDUSTRIA E SERVIZI Territorio Totale infortuni Mortali Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna % su totale infortuni 9,9 % 9,9 % 24,1 % 32,0 % Nord-Est ITALIA

25 Sul complesso degli infortuni denunciati (Industria e Agricoltura) l incidenza degli infortuni in itinere è del 9,5%. La percentuale sale al 30,6% per i casi mortali. % INFORTUNI ITINERE SUL TOTALE (IND.+AGR.) ANNO 2007 INFORTUNI ITINERE 9,5% TOTALE INFORTUNI 90,5% % INFORTUNI MORTALI ITINERE SUL TOTALE (IND.+AGR.) ANNO 2007 INFORTUNI ITINERE 30,6% TOTALE INFORTUNI 69,4% L esame degli infortuni 2007 per settore di attività economica, condotta per la gestione Industria e Servizi sulla base dei codici Ateco 2002, consente di evidenziare, come risulta dal grafico, una ripartizione in termini percentuali così distribuita: Industrie manifatturiere 29%, Costruzioni 11%, Commercio 9%, Trasporti 8%, Attività immobiliari e servizi alle imprese 6%, Altri servizi 2%. 25

26 % INFORTUNI 2007 PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA Non determinato 35% Industrie manifatturiere 29% Altri servizi 2% Costruzioni 11% Attività immobiliari e servizi alle imprese 6% Trasporti 8% Commercio 9% Gli infortuni mortali nel 2007, invece, si sono verificati per il 29% nei Trasporti, il 24% nelle Costruzioni, il 20% nell Industrie manifatturiere, il 13% nel Commercio e il 4% nelle Attività immobiliari e servizi alle imprese così come per gli Altri servizi. % INFORTUNI MORTALI 2007 PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA Attività immobiliari e servizi alle imprese 4% Altri servizi 4% Non determinato 4% Industrie manifatturiere 20% Trasporti 29% Sanità e servizi sociali 2% Commercio 13% Costruzioni 24% A livello settoriale, inoltre, l analisi per territorio consente di evidenziare un tessuto economico concentrato essenzialmente sull industria manifatturiera con la presenza di importanti distretti industriali: meccanica nelle province di Modena (24,6% di infortuni del settore), Reggio Emilia (19,8%) e Bologna (18,2%); Industria dei metalli con Bologna 26

27 19,2%, Modena 18,3% e Reggio Emilia 16,5%; ceramica soprattutto nel distretto di Modena (42,1%); alimentare a Parma (26,2%) e Modena (18,4%); tessile ancora a Modena (33,8%). Nell ambito dell Industria i settori in controtendenza che hanno fatto registrare un aumento degli infortuni sono: pesca da 20 a 30 infortuni (+50%); altri servizi pubblici (+8%) e commercio al dettaglio (+1%). Il numero maggiore di eventi mortali si è verificato nel 2007 nei trasporti e non più nel settore delle costruzioni come negli ultimi anni: in particolare nella provincia di Bologna (7 casi), seguita da Reggio Emilia (5) e Modena, Parma e Ravenna (4). 27

28 Tav.15 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2007 e denunciati all'inail per gestione, settore di attività economica e territorio EMILIA ROMAGNA Settore di Attività Economica (Codice Ateco) Bologna Ferrara Forlì- Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna Italia A Agrindustria B Pesca C Estrazione di minerali DA Ind. Alimentare DB Ind. tessile e abbigliamento DC Ind. conciaria DD Ind. del legno DE Ind. della carta DF Ind. del petrolio DG Ind. chimica DH Ind. della gomma e plastica DI Ind. lav. minerali non metalliferi DJ Ind. dei metalli DK Ind. meccanica DL Ind. macchine elettriche DM Ind. fabbricaz. mezzi trasporto DN Altre industrie D Totale Industrie manifatturiere E Elettricità, gas, acqua F Costruzioni INDUSTRIA G50 Commercio e riparazione auto G51 Commercio all'ingrosso G52 Commercio al dettaglio G Totale commercio H Alberghi e ristoranti I Trasporti J Intermediazione finanziaria K Attività immobil. / servizi imprese L Pubblica Amministrazione M Istruzione N Sanità e servizi sociali O Altri servizi pubblici P Personale domestico SERVIZI Non determinato (*) INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA DIPENDENTI CONTO STATO COMPLESSO GESTIONI (*) trattasi principalmente di casi con assenza dal lavoro non superiore a 3 giorni, per i quali non c'è l'obbligo della denuncia da parte del datore di lavoro 28

29 Tav.16 Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel 2007 e denunciati all'inail per gestione, settore di attività economica e territorio EMILIA ROMAGNA Settore di Attività Economica (Codice Ateco) Bologna Ferrara Forlì- Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna A Agrindustria B Pesca C Estrazione di minerali DA Ind. Alimentare DB Ind. tessile e abbigliamento DC Ind. conciaria DD Ind. del legno DE Ind. della carta DF Ind. del petrolio DG Ind. chimica DH Ind. della gomma e plastica DI Ind. lav. minerali non metalliferi DJ Ind. dei metalli DK Ind. meccanica DL Ind. macchine elettriche DM Ind. fabbricaz. mezzi trasporto DN Altre industrie D Totale Industrie manifatturiere E Elettricità, gas, acqua F Costruzioni INDUSTRIA G50 Commercio e riparazione auto G51 Commercio all'ingrosso G52 Commercio al dettaglio G Totale commercio H Alberghi e ristoranti I Trasporti J Intermediazione finanziaria K Attività immobil. / servizi imprese L Pubblica Amministrazione M Istruzione N Sanità e servizi sociali O Altri servizi pubblici P Personale domestico SERVIZI Non determinato (*) INDUSTRIA E SERVIZI Italia AGRICOLTURA DIPENDENTI CONTO STATO COMPLESSO GESTIONI

30 Il confronto tra i dati degli infortuni e gli occupati per settore di attività economica rafforza il risultato positivo del calo infortunistico: in Agricoltura il trend in diminuzione del livello occupazionale del 2007 è stato del -6,1% a fronte di un calo di infortuni dell 8,4%; in Industria a fronte di un aumento degli occupati del 2,7% gli infortuni sono diminuiti dell 8,8%; ancora piu significativo è il dato dell edilizia dove il calo dell 8,8% degli infortuni è a fronte di un aumento occupazionale dell 8,0%. Per i Servizi in generale registriamo che, a fronte di un aumento dell 1,9% del livello occupazionale, gli infortuni sono diminuiti del 3,2%; nell ambito dei Servizi il settore del Commercio presenta un trend comunque positivo se consideriamo che gli infortuni sono diminuiti dell 1,3% con un numero di occupati che, invece è sostanzialmente stabile: +0,6%. Tav.17 - Occupati per settore di attività e numero di infortuni-anno 2007 Settori Occupati(*) Infortuni di attività economica / /2006 Agricoltura 77-6,1 % ,4 % Industria ,7 % ,3 % di cui: Costruzioni ,0 % ,8 % Servizi ,9 % ,2 % di cui: Commercio ,6% ,3 % Emilia Romagna ,8 % ,0 % (*) in migliaia 30

31 In termini assoluti è il settore delle Costruzioni quello che riporta il maggior numero di infortuni per il 2007 con casi denunciati, seguito dai Trasporti (9.063), Industria dei metalli (8.004) e Industria meccanica (6.976). SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA CON MAGGIORE NUMERO DI INFORTUNI-ANNO 2007 Costruzioni Trasporti Industria dei metalli Industria meccanica Attività immobiliari e servizi alle imprese Commercio al dettaglio Sanità e servizi sociali Altri servizi pubblici Il settore di attività con il maggior numero di infortuni mortali, sempre in termini assoluti, per il 2007 non è più quello tradizionale delle Costruzioni (23), ma quello dei Trasporti (27), segue Commercio all ingrosso (9). SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA CON MAGGIORE NUMERO DI INF. MORTALI -ANNO 2007 Trasporti 27 Costruzioni 23 Commercio all'ingrosso 9 Attività immobiliari e servizi alle imprese 4 Industria dei metalli 4 Altri servizi pubblici

32 Analizzando i dati riferiti ai 4 settori tariffari Inail, risulta che in Emilia Romagna l Industria e il Terziario presentano le percentuali piu alte di infortunio: l Industria ( casi) rappresenta circa il 24,8 % del totale (27,2% in Italia); il Terziario (27.359) raggiunge il 20,9% del totale (22,2% in Italia); l Artigianato con si attesta al 14,8% (Italia 14,3%). A livello locale, come per il 2006, si conferma la preponderanza di infortuni nell Industria in quasi tutte le province, ad eccezione di Ravenna e Rimini dove prevale il Terziario; a Rimini, inoltre, il secondo settore tariffario con il maggior numero di infortuni è l Artigianato e non l Industria. Tav.18 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2007 e denunciati all'inail per provincia e settore tariffario INDUSTRIA E SERVIZI Territorio Industria Artigianato Terziario Altre Attivita' Non Determinato Totale Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna Nord-Est ITALIA Per quanto riguarda i casi mortali, dei 100 infortuni complessivi 40 si sono verificati nell Industria, 31 nell Artigianato e 23 nel Terziario. A livello territoriale dei 26 casi mortali della provincia di Bologna 14 riguardano l Industria, 7 il Terziario e 3 l Artigianato; nelle altre province la distribuzione per settore tariffario vede prevalere l Artigianato per Ferrara, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Tav.19 - INFORTUNI MORTALI avvenuti nell'anno 2007 e denunciati all'inail per provincia e settore tariffario INDUSTRIA E SERVIZI Territorio Industria Artigianato Terziario Altre Attivita' Non Determinato Totale Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia Romagna Nord-Est ITALIA

33 1.4. Infortuni indennizzati Prima di analizzare i dati relativi agli infortuni indennizzati, occorre ricordare che in caso di danno biologico, definito come lesione all integrità psicofisica della persona, suscettibile di accertamento medico legale (art. 13 D.Lgs. 38/2000), le menomazioni conseguenti vengono indennizzate in base alle seguenti percentuali: fino al 5%: nessun indennizzo per danno biologico (franchigia) e per conseguenze patrimoniali; dal 6% al 15%: indennizzo del danno biologico in capitale e nessun indennizzo per conseguenze patrimoniali; dal 16%: indennizzo del danno biologico in rendita e indennizzo con ulteriore quota di rendita per conseguenze patrimoniali. Per temporanea, invece, si intende la prestazione economica erogata dall Inail come indennizzo per mancata retribuzione, qualora l infortunio o la malattia professionale derivino da causa lavorativa e l inabilità comporti l astensione dal lavoro per piu di tre giorni. I dati riguardanti gli infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo , denunciati ed indennizzati a tutto il 30 aprile 2007 evidenziano come, nel complesso di tutti i settori, il 62% dei casi denunciati ottiene un indennizzo dall Istituto. Tav.20 - Infortuni sul lavoro avvenuti in Emilia Romagna nel periodo denunciati all'inail e indennizzati a tutto il per anno, gestione e tipo di conseguenza Gestione Agricoltura Industria e Servizi Conto Stato Emilia Romagna Anni DENUNCE Totali di cui mortali Temporanea INDENNIZZI Permanente in in Totale capitale rendita Morte Totale

34 La percentuale si attesta intorno al 59,5% per il pagamento della temporanea, al 3,0% per la liquidazione in capitale e inferiore all 1,0% per l indennizzo in rendita. Per gli infortuni mortali la percentuale aumenta notevolmente: nel 2007, per esempio, sui 111 casi denunciati 106 sono stati indennizzati pari al 95,5%. Percentuale infortuni indennizzati sui denunciati Anni Temporanea In capitale In rendita Morte Totale Emilia Romagna ,1 % 3,4% 0,6 % 97,0 % 62,0 % ,7 % 3,7% 0,6 % 100,1 % 63,0 % ,5 % 3,0% 0,4 % 95,0 % 62,0 % Con riferimento alle singole gestioni, si conferma per il 2007 che in Agricoltura è maggiore la percentuale dei casi indennizzati 81,0% a fronte del 60,6% dell Industria e Servizi e del 61,4% dei dipendenti dello Stato Percentuale infortuni indennizzati sui denunciati solo totale Agricoltura 81,0 % Industria e Servizi 60,6 % Dipendenti Conto Stato 61,4 % La propensione al danno permanente ovvero il rapporto tra eventi denunciati ed eventi con conseguenze permanenti indennizzate in capitale o in rendita, consente di evidenziare la maggiore pericolosità delle lavorazioni agricole: per il 2007 su casi denunciati in Agricoltura 409 sono stati indennizzati 4,9%; in Industria e Servizi la percentuale è del 2,1% (2.507 su ), mentre nella gestione Conto Stato è del 2,6% (65 su 2.530). 34

35 Tav.21 - Infortuni sul lavoro avvenuti in Emilia Romagna nel periodo , denunciati all'inail e indennizzati a tutto il per settore di attività economica, anno e tipo di conseguenza INDUSTRIA E SERVIZI di cui indennizzati Settore di attività economica (codice Ateco) di cui A+B C DA DB DC DD DE DF DG DH DI DJ DK DL Segue INDUSTRIA Anni Casi avvenuti e denunciati Temporanea 35 in capitale Permanente in rendita Totale Morte TOTALE Agrindustria e Pesca Estrazione di minerali Industria alimentare Industria tessile e abbigliam.to Industria conciaria Industria del legno Industria della carta Industria del petrolio Industria chimica Industria della gomma e plastica Industria lav minerali non metalliferi Industria dei metalli Industria meccanica Industria macchine elettriche

36 Settore di attività economica (codice Ateco) Industria DM fabbricazione di DN D Anni Casi avvenuti e denunciati Temporanea di cui indennizzati Permanente in in capitale rendita Totale Morte TOTALE trasporto Altre Industrie Totale Industrie manifatturiere E Elettricità, gas, acqua F Costruzioni SERVIZI di cui G Commercio H Alberghi e ristoranti I Trasporti e Comunicazioni J Intermediazione finanziaria K Attività immobil. e serv imprese L Pubblica Amministrazione M Istruzione N Sanità e servizi sociali O Altri Servizi pubblici Personale P domestico Non determinato INDUSTRIA E SERVIZI

37 La ripartizione dei dati sulla base del Settore Tariffario Inail consente di registrare nel triennio una media di casi indennizzati del 85,5% circa per l Industria e l Artigianato, dell 82,3% per il Terziario e del 79% per le altre attività ( che comprendono il settore del credito, delle assicurazioni e dei tributi, il settore attività varie dell Inps, nonché tutti i datori di lavoro pubblici). Tav.22 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo in Emilia Romagna denunciati all'inail e indennizzati a tutto il per anno, settore tariffario INAIL (1) e tipo di conseguenza INDUSTRIA E SERVIZI Settore Tariffario INAIL Industria DENUNCE Anni Totali di cui mortali Temporanea INDENNIZZI Permanente in in capitale rendita Totale Morte Totale Artigianato Terziario Altre attività (1) esclusi i casi con settore tariffario non determinato 37

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