Insieme per aiutarli a crescere

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1 ASILO NIDO DRAGHETTO Insieme per aiutarli a crescere Il bambino porta infatti da un luogo all altro ciò che gli uni pensano degli altri: è sempre un child between, un bambino tra mondi diversi, mondi spesso im-mediati, mondi fra i quali manca la mediazione degli adulti, un idea educativa condivisa fra gli adulti che unifichi le diverse esperienze di vita che il bambino costruisce frequentando ambienti diversi, oggi, in età sempre più precoci. Milani P. (2009), L educazione che coinvolge famiglie, scuola, comunità, in De Pra M., Scalari P. (a cura di), Nascere e crescere. Il mestiere dei genitori, Molfetta (BA), La Meridiana, p

2 Incontro tra nido e famiglie 9 Febbraio 2015 A cura di Maria Loredana Lucamante psicopedagogista 2

3 Premessa Né la scuola, né la famiglia possono farcela da sole oggi. Educare è troppo difficile, è un compito che non sopporta più la solitudine. (Paola Milani) Nido e famiglie hanno bisogno di sentirsi insieme ad affrontare il compito, speciale, magico ma anche impegnativo della crescita dei più piccoli. Per questo motivo è importante che il servizio educativo si confronti con i genitori non solo sulle proposte didattiche, sul fare dei bambini, ma soprattutto sui processi, sui metodi, sugli atteggiamenti educativi. E importante, anche che educatrici e genitori si ricavino uno spazio di riflessione e di analisi per poter trarre nuove energie utili nella relazione con i bambini. Su queste considerazioni, le educatrici del nido Draghetto hanno ideato e realizzato l incontro con i genitori tenutosi il giorno 9 febbraio E stato creato un ambiente accogliente, silenzioso; eliminati gli arredi e sostituiti con morbidi piumini; ci si è seduti per terra per ritrovare anche nella postura un elemento di contatto con le origini, con la terra, con la parte più intima di sé. La distanza fisica tra i partecipanti si è così ridotta, la vicinanza fisica è diventata gradualmente anche vicinanza emotiva. 3

4 La presenza di tutto il personale del nido (comprese le ausiliarie e il personale di cucina), ha avuto il valore di sottolineare l impegno continuo a condividere la maniera di saper stare con i bambini, con i loro bisogni di crescita, con le loro fragilità e con i loro progressi verso l autonomia e la conquista della identità. Ai genitori sono state proposte alcune frasi che corrispondono ad altrettanti atteggiamenti educativi presenti nel lavoro al nido e nell approccio con i bambini: è stato particolarmente interessante raccogliere i commenti dei genitori alle stesse frasi. La riflessione che è seguita nel gruppo e che ho cercato di raccogliere il più fedelmente possibile, costituisce per gli operatori del nido uno strumento di conoscenza e di condivisione prezioso mi auguro che possa essere gradito anche dai genitori. 4

5 Frase n. 1 Dobbiamo accompagnarli verso il loro futuro mantenendo la giusta distanza Mantenere la giusta distanza dai propri figli serve a poterli osservare meglio e a lasciarli liberi di sviluppare la loro personalità. Questo pensiero è razionale ma, istintivamente, la tendenza del genitore è quella di tenere il bambino vicino a sé e di essere poco attento al naturale progressivo distacco. Da questo punto di vista l esperienza del nido aiuta molto, tanto il bambino a staccarsi quanto il genitore a sperimentare la separazione e ad elaborarla. Scegliere il nido ha avuto anche il valore di scegliere la modalità della separazione per favorire la crescita. Spesso i pareri che derivano dal confronto con l esterno, non solo famiglia ma anche specialisti come pediatri, non sono del tutto favorevoli al fatto che il bambino si separi dalla madre durante il primo anno di vita. Per alcuni il benessere psicologico del bambino passerebbe attraverso una prolungata vicinanza alla madre, procrastinando la separazione ai tre anni con l ingresso alla scuola dell infanzia. 5

6 Pur considerando importante porre la distanza, spesso per il genitore non è facile gestire le richieste del bambino di continue attenzioni. La difficoltà è dovuta anche al fatto che il genitore vorrebbe vedere il bambino autonomo, ad esempio nel gioco, mentre il bambino richiede la presenza dell adulto. D altra parte la difficoltà del bambino di avviarsi all autonomia è anche dovuta al fatto che il genitore non riesce a mettere la giusta distanza e quindi non riesce a dare al bambino la possibilità di fare esperienza. Non è tanto la distanza dal punto di vista fisico che ha un peso, ad esempio giocare con il bambino piuttosto che chiedergli di giocare da solo, quanto la distanza di tipo psicologico, il riconoscerlo come un essere altro da noi. Mantenere la distanza significa anche non caricare di eccessive aspettative che spesso sono frutto della proiezione e della preoccupazione del genitore. E meglio accompagnare i bambini, non sostituirsi a loro, con atteggiamento di disponibilità e apertura, osservando i cambiamenti e accogliendoli con naturalezza. 6

7 Frase n. 2 Se c è qualcosa che desideriamo cambiare nel bambino, dovremmo prima esaminarlo bene e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi (Carl Gustav Jung) Mettersi in discussione è fondamentale in tutte le situazioni, soprattutto per quanto riguarda la crescita dei figli e la genitorialità. E importante analizzare il rapporto con i propri genitori: a volte si propongono schemi e modalità educative che abbiamo criticato da figli. E necessario rompere la catena se si desidera produrre un cambiamento. Il cambiamento è faticoso, a volte è più semplice perpetuare lo stato di fatto anche se non soddisfacente. Per produrre un cambiamento è necessario prendere coscienza di cosa si vuole cambiare. Ma cosa si intende per cambiare il bambino? Fargli fare o farlo diventare quello che il genitore ha in testa? Spesso il genitore ha in mente modelli di bambino perfetto o anche modelli che vengono trasmessi dai propri genitori o dalla società. Poi ci sono i confronti, soprattutto rispetto alla precocità di alcune conquiste (tenersi pulito, camminare, parlare). In tutto questo è fondamentale che il genitore conservi la capacità di osservare e di restare in ascolto del proprio bambino. Questo 7

8 aiuta a cogliere l individualità di ciascun bambino, a rispettare i suoi tempi, a sostenere il suo particolare e unico sviluppo. Frase n.3 Le identità in costruzione dei bambini hanno bisogno di un educatore capace di dare spazio ai loro sguardi, al loro fare, alle loro emozioni, ai loro pensieri.(nice Terzi,Psicologa) Se si osservano i bambini e ci si mette in ascolto dei loro bisogni, l adulto non ha bisogno di proporre e può concedersi di porsi in una situazione di accompagnamento. Così non ci si vive come genitore che deve insegnare qualcosa ma sono i bambini stessi a fornire spunti rispetto ai loro interessi, alle loro capacità, ai loro cambiamenti. Il genitore si inserisce in questa pista tracciata dai bambini. Si può dire che, se si mantiene questo atteggiamento, sono i bambini che insegnano ai genitori e non viceversa. Bisogna cogliere il momento restando in una situazione di ascolto. Ogni bambino è un essere unico. Questo pensiero è importante per evitare di omologare in una società, che tende all omologazione dei bisogni, della crescita, dello sviluppo. Alla realizzazione del progetto di vita del figlio, partecipano con pari dignità madre e padre ognuno con il suo codice (materno e paterno), entrambi fondamentali. Non c è il genitore che propone il 8

9 modello migliore: si tratta di mettere in gioco tutte le proprie capacità e competenze e di apprezzarne le differenze. Bisogna sforzarsi di evitare il rischio di anticipare, di preconizzare; è necessario rispettare il bambino nei suoi tempi e nei suoi bisogni. Frase n. 4 I bambini devono sentirsi liberi di esprimere al meglio le loro emozioni e i loro bisogni. E i bisogni e le emozioni dei genitori dove trovano la possibilità di esprimersi? Se siamo sempre occupati e presi dai bambini, dove vanno a finire? E importante che i genitori trovino uno spazio e un tempo per prendersi cura dei propri bisogni e delle proprie emozioni. Chi educa deve stare attento a non anticipare il bisogno, a non sostituirsi ai bambini e a promuovere nei bambini una progressiva consapevolezza dei bisogni e anche delle emozioni. 9

10 Frase 5 Ogni bambino è unico,portatore di competenze, abilità, fantasia, creatività emozioni Per prendere consapevolezza di ciò è necessario osservare, mettersi in ascolto. Su questa necessità sorgono a volte problemi di relazione con i nonni nella condivisione di regole e atteggiamenti educativi. Da qui emerge la necessità di confronto sui modelli genitoriali. I bambini sanno distinguere i contesti e sanno come comportarsi nei diversi contesti. Sanno che ciò che è concesso dai nonni, può non esserlo con i genitori o al nido. I bambini sono capaci anche di cogliere le fragilità degli adulti e sanno da chi possono ottenere o come sfruttare la poca coerenza tra gli adulti. L atteggiamento del genitore, la sua autorevolezza, è fondamentale dal punto di vista educativo per il bambino. Anche per le educatrici è necessaria una continua messa in discussione e confronto dei diversi modelli educativi per poter trovare coerenza e autorevolezza. Conclusioni Nelle riflessioni riportate, ricorrono alcune parole chiave che corrispondono ad altrettanti aspetti fondamentali della relazione educativa tra adulto e bambino. Ascolto Confronto Condivisione Rispetto Bisogni Emozioni 10

11 Mi sembra che possano costituire una giusta conclusione di questa esperienza e porsi come indicazioni e richiami preziosi nel rapporto quotidiano tra adulti educanti e bambini. Sarà difficile Lasciarti al mondo E tenere un pezzetto per me E nel bel mezzo del Tuo girotondo Non poterti proteggere Sarà difficile Ma sarà fin troppo semplice Mentre tu ti giri E continui a ridere (Luciano Ligabue, A modo tuo) 11

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