17/12/2012. Una sfida e un occasione. Monitoraggio della biodiversità per il 3 Rapporto della Direttiva Habitat. Obiettivo finale.

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1 Una sfida e un occasione Monitoraggio della biodiversità per il 3 Rapporto della Direttiva Habitat verso un sistema nazionale di monitoraggio, per una conservazione basata sulla conoscenza Piero Genovesi, Anna Alonzi, Pierangela Angelini, Stefania Ercole, Francesca Ronchi ISPRA Il monitoraggio della Biodiversità nelle aree Natura 2000 Teatro Centrale Carlsberg - Roma, 14 dicembre 2012 L Italia deve completare il 3 Rapporto della Direttiva Habitat, in un quadro di carenze di risorse, tempi strettissimi e usando il complesso schema tecnico imposto dalla Commissione Europea Il lavoro condotto da associazioni, regioni, parchi ed istituti di ricerca, la recente approvazione della Strategia Nazionale Biodiversità, l istituzione dell Osservatorio Nazionale Biodiversità, la creazione della Rete Nazionale degli Osservatori Regionali, creano opportunità per arrivare ad un sistema nazionale coordinato per il monitoraggio della biodiversità Dove siamo Per la redazione del 3 Rapporto è stato siglato un protocollo d intesa tra, Regioni ed ISPRA Attivazione di una rete di osservatori regionali Elaborazione da parte di ISPRA di Linee guida per il monitoraggio Omogeneità di interpretazione Assicurare la raccolta e compilazione dei dati in modo standardizzato Obiettivo finale Definire lo stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario favorevole : non si richiede un cambiamento delle strategie di gestione sfavorevole-inadeguato : è necessario un cambiamento delle politiche di gestione sfavorevole-cattivo : specie in serio pericolo di estinzione (almeno a livello locale). Risultati potrebbero comportare obblighi e impegni per lo Stato e per le regioni Quadro normativo comunitario Stati Membri UE chiamati a compilare rapporti per ciascuna specie e ciascun habitat di interesse comunitario Per l intero territorio nazionale - non per la sola rete Natura e per ciascuna Regione Biogeografica in cui la specie o l habitat sono presenti Specie e habitat italiani da rendicontare : 216 specie animali 113 specie vegetali 134 habitat (126 terrestri, 8 marini) 1

2 L Italia dovrà quindi predisporre: 568 schede per le specie animali e vegetali 281 schede per gli habitat Numero di schede per gli habitat Confronto tra numero di schede attese dall Italia (verde), Danimarca e Gran Bretagna. Fonte: elaborazione ISPRA su dati tratti da Article17DataBase ( FR IT DE BG AT DK CZ GR SI IE LV CY HU Carenze conoscitive Valutazione estesa a gruppi tassonomici sui quali ci sono forti carenze di informazioni 5% 12% specie animali anellidi pesci 21% 17% 13% anfibi rettili mammiferi artropodi cephalaspidomorphi cnidari echinodermi molluschi 31% Dati richiesti per la valutazione Consistenza e trend delle popolazioni, in termini numerici Distribuzione e range, con valori di superficie Area idonea alla presenza Habitat idoneo a scala nazionale Iter di valutazione imposto dalla EC Confronto con valori favorevoli di riferimento Accettabile un percorso decisionale approssimato, ma comunque rigoroso 2

3 Cruciale valutare i trend Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb. (All. II) II National Report (period ) Cruciale valutare i trend Kosteletzkya pentacarpos Ecologia: paludi subsalse del litorale Areale globale: molto frazionato S. Europa (da Spagna a Russia) Inizi XX sec. Diffusa in 6 regioni, nel 2005 presente in 3, attualmente solo in Veneto. Range Punta Sabbioni (Venezia) Stato di conservazione: MED Inadeguato CON Inadeguato (dati: Lista Rossa Nazionale; luglio 2012 CR critically endangered) 2012 Stato di conservazione: MED Estinta CON Inadeguato? Valutare le prospettive future Minacce Misure Piani di azione... Valutazione esperto Raccolta dati regionali Per facilitare la compilazione delle schede regionali, ISPRA ha predisposto un database relazionale, modificato ed integrato sulla base dei suggerimenti e delle richieste delle Regioni Stato reale Popolazione Trend futuro Stato futuro Prospettive Range Trend futuro Stato futuro Prospettive Area idonea Trend futuro Stato futuro Prospettive Prospettive future Schede ricevute dalle regioni (dati parziali) Schede ricevute dalle regioni (dati parziali) Regione / Provincia autonoma Specie animali Specie vegetali Specie fuori art. 17 TOT Specie Habitat ABRUZZO BASILICATA P.A. BOLZANO CALABRIA CAMPANIA EM. ROMAGNA FR. VEN. G LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE sta completando sta completando PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA Invio dati ieri Invio dati ieri SICILIA notte notte TOSCANA P.A. TRENTO UMBRIA VAL D'AOSTA VENETO TOTALI ABRUZZO BASILICATA P.A. BOLZANO CALABRIA CAMPANIA EM. ROMAGNA FR. VEN. G. LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA P.A. TRENTO UMBRIA VAL D'AOSTA VENETO Specie animali Specie vegetali Specie fuori art. 17 3

4 Schede ricevute dalle regioni (dati parziali) ABRUZZO BASILICATA P.A. BOLZANO CALABRIA CAMPANIA EM. FR. VEN. G. LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA P.A. TRENTO UMBRIA VAL D'AOSTA VENETO Habitat Mappe ricevute dalle regioni (dati parziali) Regione / Provincia Mappe di autonoma distribuzione ABRUZZO BASILICATA da completare P.A. BOLZANO 136 CALABRIA 70 CAMPANIA 28 EM. ROMAGNA 149 FR. VEN. G. 318 LAZIO 98 LIGURIA 203 LOMBARDIA 276 MARCHE MOLISE 109 PIEMONTE 196 PUGLIA 125 SARDEGNA 178 SICILIA 64 TOSCANA 17 P.A. TRENTO 163 UMBRIA VAL D'AOSTA 94 VENETO TOTALI 2224 Emys orbicularis Aggregazione dei dati Confronto con dati precedenti Valutazione altre fonti di dati Supporto esperti Euproctus platycephalus distribuzione report

5 Euproctus platycephalus dati 2012 Euproctus platycephalus distribuzione 2012 Euproctus platycephalus range 2012 Lutra lutra distribuzione report Lutra lutra dati 2012 Lutra lutra areale Piano d Azione Nazionale (Panzacchi et al., 2011) 5

6 Lutra lutra distribuzione 2012 Lutra lutra range 2012 Il contributo del mondo della ricerca Raccolta di dati relativi alle aree N2000 Integrazione e valutazione dei dati con il supporto delle società scientifiche nazionali La Società Botanica Italiana sta realizzando un analisi di scala nazionale dei dati di habitat e specie Per le specie animali creato un tavolo di coordinamento con Unione Zoologica Italiana, Com. Scientifico Fauna d Italia, Associazione Teriologica Italiana, Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri, Associazione Ittiologi Acque Dolci, Societas Herpetologica Italica. Prima riunione 4 dicembre scorso, piena disponibilità a collaborare Dati su stato di attuazione della direttiva Habitat e misure intraprese: Designazione dei siti Piani di gestione adottati Misure di compensazione adottate Misure per la coerenza Rete N2000 Reintroduzioni Analisi dei parametri (e.g. consistenza, trend, pressioni e minacce, ecologia) cruciali per permettere le valutazioni nazionali Sistema delle oasi del WWF Italia Principi per future attività di monitoraggio Obiettivo: identificare metodologie che ottimizzino attività di monitoraggio di Regioni, Parchi, altri soggetti assicurino miglior rapporto costi/benefici permettano aggregazione dei dati su scala nazionale siano sinergiche con altri impegni (Dir. Acque, Marine strategy, etc.) Ex.: programma di monitoraggio cetacei Fonte: Giancarlo Lauriano ISPRA. Programma co-finanziato 6

7 Ex.: programma di monitoraggio cetacei Ex.: monitoraggio del Lupo in Appennino Fonte: Giancarlo Lauriano ISPRA Fonte: Ettore Randi ISPRA Ex.: monitoraggio del Lupo in Appennino stima CMR della popolazione in Emilia-Romagna Abbondanza media N hat = 124 lupi (95%CI = ) Sum2000 Autu2000 Win2001 Spri2001 Sum2001 Autu2001 Win2002 Spri2002 Sum2002 Autu2002 Win2003 Spri2003 Sum2003 Autu2003 Win2004 Spri2004 Sum2004 Autu2004 Win2005 Spri2005 Sum2005 Autu2005 Win2006 Spri2006 Sum2006 Autu2006 Win2007 Abbondanza media branchi lupi CMR 124 lupi (95%CI = ) Conclusioni Stesura del 3 Rapporto Direttiva Habitat possibile solo grazie alla collaborazione ed al contributo di regioni, parchi, associazioni ed esperti Stimolo per Monitoraggio un sistema ex-art. nazionale 17 Direttiva Habitat coordinato e partecipativo Riunione di monitoraggio Società Scientifiche in ambito Strategia Nazionale Biodiversità, Osservatorio Nazionale, Rete degli Osservatori offrono un opportunità Contributo di Associazioni, Parchi, Università anche per fornire le conoscenze su consistenza, trend, minacce, ecologia indispensabili per le valutazioni 7

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