3 dicembre 2002 FACOLTA DI FARMACIA. Prof.ssa Maria Chiara Cassone

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1 3 dicembre 2002 FACOLTA DI FARMACIA Prof.ssa Maria Chiara Cassone Questo incontro è parte di un ciclo di conferenze svolto in 12 momenti, iniziati ad ottobre e che termineranno ad aprile. Il titolo come sapete è Mettersi in proprio: un impresa possibile! Quando mi è stato proposto, in quanto responsabile del Job placement di Farmacia, di affrontare questo tema nell ambito delle possibilità di lavoro per i nostri laureati mi sembrava che non ci fosse nulla da dire se non le cose scontate che tutti, addetti e non addetti, si immaginano per i nostri laureati, e cioè la farmacia, come titolari o collaboratori, l occupazione in industrie varie che vanno dal farmaco ai cosmetici, agli alimenti, ai prodotti erboristici, con competenze di progettazione e di analisi. Questo primo atteggiamento è anche supportato dal fatto che in questi anni, fortunatamente, non ci siamo dovuti preoccupare molto di ricerca di occupazione per i nostri laureati. Dati statistici forniti da fonti ufficiali (ALMA LAUREA, Ministero, FOFI) e indagini da noi svolte in Facoltà negli ultimi tre anni hanno fornito dati estremamente confortanti riguardo il tasso di occupazione in Italia e nella nostra realtà. ALMA LAUREA dà un tasso di occupazione ad un anno dalla laurea del 75.5% e del 15.5% di proseguimento della formazione, numeri che portano ad una bassissima disoccupazione, praticamente inesistente. Le nostre indagini, effettuate al momento dell Esame di Stato, hanno fornito dati che si avvicinano al 100% tra già occupati e offerte di lavoro per il dopo Esame. Ovviamente, però, il mondo dell occupazione è un mercato mobile, quindi non si può dormire sugli allori! Esigenze del mercato occupazionale possono essere rapidamente saturate, possono comparire numeri aumentati di aspiranti ( aumento del numero di matricole, riduzione dei tempi di laurea, laureati provenienti da altre Regioni o addirittura da altri paesi, disposti a notevole mobilità e quindi competitivi rispetto ai laureati locali). Tutto ciò deve essere previsto e perciò, come in ogni campo bisogna mettere inventiva e intraprendenza al servizio delle conoscenze, delle basi culturali e saper superare a volte le tradizioni. Questo è quello che cercherò di delineare in questo mio intervento. Nel campo del farmaco la possibilità di impresa più ovvia è la farmacia ; non ci si può svegliare al mattino e metter su una attività di produzione. In altri campi, correlati a prodotti per il mantenimento del benessere degli individui questo può essere più semplice. Cercherò quindi di tracciare la fisionomia del laureato analizzando le potenzialità presenti e future. Vorrei sottolineare che le potenzialità future molto spesso siamo noi che le creiamo, proprio attraverso a quelle componenti a cui accennavo precedentemente e cioè intraprendenza, innovatività ed aggiungo coscienza di se stessi e capacità di essere prima di tutto imprenditori di se stessi. Impresa vuol dire investimento razionale. Saper investire su se stessi su basi razionali è il primo passo! 1

2 AREA SANITARIA FACOLTA DI FARMACIA Corsi di Laurea Specialistica a ciclo unico FARMACIA CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE Corsi di Laurea ( triennali) TECNICHE ERBORISTICHE INFORMAZIONE SCIENTIFICA SUL FARMACO 2

3 Partiamo dai corsi classici, Farmacia e CTF. I corsi di laurea in Farmacia e CTF mirano a far conseguire titoli accademici che aprono le porte, dopo aver superato l Esame di abilitazione, alla professione di Farmacista ( DL.vo 8/8/1991 n. 258 Attuazione delle direttive n 85/432/CEE, n.85/433/cee e n.85/584/cee, in materia di formazione e diritto di stabilimento dei farmacisti, a norma dell art.6 della legge 30 luglio 1990, n.212). Per svolgere la professione è indispensabile l iscrizione all Albo professionale e le attività professionali per le quali è obbligatoria l iscrizione all Albo sono quelle riportate nella tabella seguente. Attività professionali per le quali è obbligatoria l iscrizione all Albo Titolare di farmacia privata Gestore provvisorio di farmacia privata Direttore responsabile di farmacia privata Collaboratore dipendente di farmacia privata Socio di società di gestione farmacia privata Direttore di farmacia comunale Farmacista dirigente nelle farmacie ospedaliere Farmacista dirigente negli uffici e servizi farmaceutici Farmacista libero professionista incaricato negli istituti di pena Direttore di stabilimento di produzione di specialità medicinali e di materie prime farmacologicamente attive Direttore di officina di produzione di cosmetici Responsabile di importazione di cosmetici da paesi extraeuropei Direttore di stabilimenti di produzione di premiacele e mangimi medicati Come già appare evidente da questo elenco, non esiste solo la farmacia come sbocco professionale. Ed anche all interno di questi campi, ormai consolidati, si stanno affacciando nuove professionalità e nuovi campi di intervento, primo fra tutti la Pharmaceutical care, cioè quel complesso di attività che fanno del farmacista, all interno del sistema sanitario, il consulente/ referente per problematiche relative all uso dei farmaci. Anche altre attività rispecchiano la qualificazione acquisita durante il corso di studi e si identificano nei seguenti campi: 1) la progettazione del farmaco, sotto il profilo farmaceutico-farmacologico e sotto il profilo tecnologico, 2) la analitica farmaceutica, che può essere sfruttata come analisi quali e quantitativa di principi attivi, come monitoraggio chimico-clinico dei farmaci, come monitoraggio di sostanze, metabolici, markers di interesse tossicologico ( si pensi solo ai problemi relativi al doping!) 3) il complesso di attività che comprendono le operazioni che vanno dalla immissione in commercio dei farmaci all analisi del suo comportamento durante l uso, cioè le attività connesse con la sperimentazione clinica dei farmaci, la informazione scientifica, la farmacovigilanza, la farmacoepidemiologia, la farmacoeconomia ecc., 4) infine la produzione, il controllo e la commercializzazione di sostanze che non sono farmaci ma che contribuiscono a mantenere il benessere (cosmetici, dietetici, integratori alimentari, 3

4 prodotti erboristici, dispositivi medici, ospedalieri, di laboratorio ecc.) o sostanze di utilità nella vita di tutti (fitosanitari, fitofarmaci, gas tossici ecc.). Da questa carrellata di possibili attività lavorative è chiaro che emerge un quadro molto variegato di possibilità a dispetto di ciò che normalmente si pensa possa fare il farmacista che è visto, nell immaginario comune, come figura dietro al banco o la massimo distributore di farmaci ai reparti, negli ospedali. Senza negare che la farmacia aperta al pubblico e quella ospedaliera siano i campi che maggiormente assorbono laureati, bisogna sottolineare che oggi le possibilità sono molte, varie e in espansione. Bisogna cercarle, dimostrare qualificazione e professionalità, a volte osare. Per una buona riuscita è comunque necessario non avere atteggiamenti di ripiego e mi spiego con un esempio. ho scelto il corso di laurea in Farmacia perché mi piaceva l idea di andare a fare il farmacista al banco ; al momento della laurea il mercato in tal campo è saturo; mi offrono di entrare in una azienda di tradizione alimentare che vuole ampliarsi nel campo degli integratori alimentari; la proposta è di entrare a far parte di un team che si occupa della messa a punto di una nuova tecnologia per la produzione appunto di un integratore; il team ha forti competenze operative ma non ha esperienza nel campo degli integratori e non ha le basi culturali sulla interazione xenobiotico-organismo. Accetto. Se accetto e mi sento come se avessi fatto una scelta non consona alla laurea che ho conseguito perché non si parla di farmaci, sarebbe un atteggiamento negativo che porterà poco a me stesso, poco all azienda, poco all idea che si avrà di un laureato in Farmacia. Se accetto e cerco di portare nel team le competenze chimiche, biologiche, tossicologiche, tecnologiche acquisite durante lo studio, sarò persona di riferimento, mi sentirò gratificato e avrò un riconoscimento della professionalità da questa o da altre Aziende, il mondo del lavoro terrà in considerazione la laurea in farmacia. Il tema del ciclo è però l impresa; e allora quali possibilità di impresa con una laurea in F,CTF (ed anche TE o ISF)? Suddividiamo le possibilità in due grandi ambiti: LA FARMACIA ALTRO La possibilità di impresa nella farmacia è rappresentata da due vie: l acquisizione di una farmacia, per concorso : requisito, curriculum idoneo e superamento di una prova d esame con acquisto come unica proprietà o come parte di una società ; requisito, disponibilità finanziaria, maggiormente raggiungibile se si intraprende la via della società. Non mi dilungo sugli aspetti pratici perché è un campo in cui è noto che cosa si andrà a fare; la redditività dell impresa può essere molto diversa a seconda della posizione della farmacia, del bacino di utenza ecc., tutte cose che possono essere meglio affrontate negli uffici di consulenza che si occupano di ciò. Andiamo ad ALTRO. Individuiamo tre aree : 4

5 1) Area produzione 2) Area attività di controllo, certificazione, potenzialità d uso dei prodotti 3) Area distribuzione e commercio Area Produzione: la possibilità di impresa oggi può esistere per prodotti di nicchia nel campo dei prodotti cosmetici, erboristici, integratori ecc. Un esempio sarà portato dalla dott.ssa Reynaldi per il campo dei cosmetici. Area Distribuzione: sempre più si va verso la grossa distribuzione, per lo meno sotto forma associativa o di cooperativa. Area Commercio: anche piccole attività commerciali sono possibili in campi non legati al farmaco. Area attività di controllo, certificazione, potenzialità d uso dei prodotti. Possiamo suddividere le possibilità in tre momenti. Controllo e certificazione qualità Agenzie di certificazione qualità Analisi chimiche Laboratori di analisi Outsourcing nel settore farmaceutico. La azienda farmaceutica moderna per essere efficiente e competitiva in un mercato che sempre più è globale o comunque soggetto alle regole del mercato globale, tende a trasferire progetti o funzioni, anche di importanza strategica, ad altri partners e ricorre sempre più all outsourcing. Partners ideali sono le CRO (Contract Research Organization), società che fanno da supporto, informazione, proposizione, nell ottimizzazione dell investimento e dell efficienza degli studi clinici. In Italia, accanto alle CRO estere, in genere a carattere multinazionale, stanno emergendo CRO italiane, una sfida per il futuro perché queste CRO locali dovranno dimostrare la loro qualità e la loro performance per poter essere scelte. Le CRO, consapevoli dell importanza del proprio ruolo nel project plan stanno crescendo e si stanno dotando di tutte quelle competenze utili a fornire un supporto di qualità all Azienda farmaceutica. Come si può ben immaginare le tipologie di competenze necessarie sono le più variegate, da competenze strettamente legate al farmaco, a competenze cliniche, a competenze economiche, a competenze gestionali. Certamente le competenze relative al farmaco possono essere ben svolte dai laureati in Farmacia o in CTF, con apporti peculiari che provengono dalla diversa impostazione metodologica nell affrontare un tema comune, il farmaco, fornita dai due corsi di laurea. Con questo, ovviamente, non vi ho fornito una possibilità di impresa, una possibilità di mettersi in proprio perché in un campo complesso come quello del farmaco non è possibile lavorare come singoli. Le leggi europee e internazionali sul farmaco prevedono sempre più l esistenza di grandi realtà, perché sempre più è indispensabile l acquisizione di conoscenze integrate ottenibili da sperimentazioni multicentriche, dalla Evidence Based Medicine, da fonti di informazioni in grado di selezionare e correttamente fornire le informazioni provenienti dal mondo della ricerca, sempre più sono indispensabili grosse risorse economiche. 5

6 Rivolgersi però a questo spazio occupazionale rappresenta quel mettere a frutto le competenze multidisciplinari acquisite in campi che non sono considerati tradizionali; vuol dire farsi conoscere, farsi riconoscere come anello indispensabile e quindi creare una esigenza. Di qui in poi sarà anche possibile diventare soggetti primari e quindi fare impresa. E chiaro che per meglio porsi sul mercato si possono ampliare ed approfondire le conoscenze di base frequentando Scuole di specializzazione, Corsi di Perfezionamento, Masters. Anche questo è fare l imprenditore di se stessi. Finora la formazione post lauream tradizionale era rappresentata, per la maggior parte, dalle Scuole di specializzazione in Farmacia Ospedaliera o Specializzazioni o Perfezionamenti in Prodotti naturali di origine vegetale o in Cosmetica. Recentemente stanno prendendo forma e diffondendosi Scuole o Master in campi che non erano considerati tradizionali per i laureati in Farmacia o CTF. Si stanno diffondendo Scuole o master in Tossicologia, in Farmacoeconomia e più recentemente sono stati istituiti Master per Associato in ricerca clinica, Master per Esperto in Farmacovigilanza, figure sempre più richieste dall Industria Farmaceutica, dalle CRO, o da altre strutture, anche pubbliche (Ospedali, Ministero, Servizi farmaceutici territoriali) che svolgono attività di monitoraggio di sperimentazioni con farmaci o di vigilanza durante l uso. Ho dato alcuni spunti, penso abbastanza nuovi, di possibilità occupazionali; ho tralasciato la figura del farmacista ospedaliero e dei servizi territoriali che potranno però essere affrontati durante la discussione oggi o in altri futuri incontri che saranno organizzati in Facoltà. Ora dò spazio a una testimonianza del mettersi in proprio si può, con l intervento della dott.ssa Reynaldi, che laureatisi con una tesi in Cosmetica ha messo bene a frutto le conoscenze acquisite e le ha coniugate con inventiva, determinazione, tenacia. 6