COMMENTO DEI RISULTATI DELLE VEQ DROGHE D ABUSO CICLO 2014
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1 COMMENTO DEI RISULTATI DELLE VEQ DROGHE D ABUSO CICLO 2014 Dott. Nicoletta Cini Laboratorio Generale Settore Farmacotossicologia
2 La definizione più appropriata di VEQ [ External Quality Assessment (EQA)] è quella fornita da Adam Uldall che la ritiene una attività professionale integrata di assicurazione di qualità dei laboratori clinici. In tutta Europa la dizione VEQ (EQA) contraddistingue i programmi volontari, a fini prevalentemente educativi, attraverso i quali i laboratori clinici si confrontano per esaminare e migliorare le prestazioni e la concordanza dei risultati. Ceriotti F. et al Linee guida per la gestione dei programmi di Valutazione Esterna di Qualità LigandAssay 18 (1) 2013, 12-31
3 Per i programmi di tipo educativo la situazione è per certi versi opposta: poiché non sono previste sanzioni legate a risultati non soddisfacenti, i campioni di controllo possono, anzi devono, essere trattati allo stesso modo dei campioni dei pazienti. Per questo motivo nei programmi di tipo educativo si adottano, generalmente, limiti di accettabilità più ristretti (che rispecchiano lo stato dell'arte) e quindi riflettono in modo più realistico la qualità delle prestazioni dei laboratori. Il vantaggio che ne deriva è che questa modalità di verifica sembra più adatta ad apportare un miglioramento della qualità e a stimolare la valutazione delle prestazioni in rapporto alle specifiche di qualità. Occorre, tuttavia, superare la netta ed inconciliabile contrapposizione fra sistemi educativi e sistemi fiscali, cercando un integrazione fra questi due approcci. Infatti, se il fine ultimo è quello di garantire ai cittadini la qualità delle prestazioni dei laboratori e il laboratorio è obbligato a partecipare ai programmi di VEQ, non è sufficiente partecipare a prescindere dai risultati ottenuti, ma la VEQ deve essere uno strumento per giudicare se la qualità dei risultati forniti da un dato laboratorio è sufficiente o meno. L'ente organizzatore deve mettere in atto dei sistemi di "allarme" per i laboratori che forniscono prestazioni non soddisfacenti, invitandoli a ricercare le cause di tali prestazioni e a porre in atto le azioni correttive del caso.
4 La VEQ deve essere finalizzata a promuovere e supportare il miglioramento delle prestazione dei servizi di Medicina di Laboratorio al fine ultimo di migliorare la cura e la sicurezza dei pazienti. Pertanto la VEQ deve essere in grado di: 1.valutare le prestazioni analitiche del singolo laboratorio e favorirne il miglioramento. 2. identificare il bias (inesattezza) del singolo laboratorio clinico nel confronto con altri laboratori per promuovere l uniformità dei risultati ottenuti in laboratori differenti. 3. permettere ai laboratori partecipanti di valutare il bias e le eventuali interferenze dei metodi e sistemi diagnostici utilizzati, fornendo quindi un informazione affidabile sulla qualità dei metodi e sull eventuale necessità di sostituire il metodo in uso 4. Identificare i laboratori a rischio di prestazioni di scarsa qualità
5 ANALISI DI SCREENING ANALISI PRELIMINARI CHE DETERMINANO, IN RIFERIMENTO AD UN VALORE DI CUT-OFF PRESTABILITO, UN RISULTATO PRESUNTIVO (PROBABILE NEGATIVITÀ O POSITIVITA -NON NEGATIVITÀ) DI UN CAMPIONE RISPETTO AD UNA SOSTANZA OD UNA CLASSE DI SOSTANZE. Linee Guida per Strutture dotate di Laboratori per gli accertamenti di Sostanze d'abuso con Finalità Tossicologico-Forensi e Medico-Legali - Revisione n. 4 del 6 dicembre 2012
6 7.2. Metodi di screening... I metodi di screening sono tuttavia caratterizzati da ridotta specificità (dato qualitativo) ed elevata inaccuratezza (dato quantitativo) in particolare quando nel campione sono presenti più specie chimiche in grado di essere rilevate ma non discriminate dal metodo (es. composto immodificato e suoi metaboliti, varie tipologie di specie simili di composti). Questi metodi, per le loro caratteristiche intrinseche, producono esclusivamente un risultato di tipo presuntivo, vale a dire la probabile negatività (assenza) o positività (presenza, meglio definita come "non negatività") del campione rispetto ad un analita, o più spesso a una classe di sostanze, relativamente a un valore di cut-off prestabilito dal metodo.
7 L'effettuazione di Analisi di screening mediante l'impiego di kit e di calibratori direttamente forniti dalle ditte produttrici è ammessa purché l'analisi sia eseguita secondo le indicazioni di matrice biologica e il valore di cut-off definiti dal produttore, e non vi sia alcun tipo di adattamento del metodo. E' altresì da rilevare che il valore di cut-off definito dalla ditta produttrice di un kit analitico di screening potrebbe essere diverso dai valori di cut-off stabiliti da specifici accordi o normative. Peraltro, anche nell'ambito della tossicologia forense esistono fattispecie che possono richiedere l'individuazione di valori di cut-off differenti. Non è, pertanto, corretto adottare incondizionatamente il cut-off proposto dal produttore. Nel caso in cui sia necessario individuare un valore di cut-off differente, il metodo di screening deve in ogni caso essere sottoposto a rivalidazione. Il risultato di una Analisi di screening non può essere espresso in termini quantitativi ma unicamente sotto forma di positività (presenza) o di negatività (assenza) di un analita o classe di sostanze nel campione.
8 QUESTI PROCESSI ANALITICI SONO QUINDI: PRELIMINARI IN RELAZIONE A CUT-OFF ORIGINANO DA CONCETTI DI REFERTAZIONE PURAMENTE QUALITATIVI
9 SONO ESEGUITE UTILIZZANDO METODI LA CUI SPECIFICITÀ E SENSIBILITÀ DIPENDONO DALL ANTICORPO IMPIEGATO. SONO METODICHE CARATTERIZZATE DA: ELEVATA VELOCITÀ DI ANALISI NON NECESSITANO DI PRETRATTAMENTO DEL CAMPIONE ELEVATA CAPACITÀ DI AUTOMAZIONE BASSO COSTO ELEVATA SENSIBILITÀ LIMITATI A POCHI ANALITI
10 AL PROGRAMMA 2014 HANNO PARTECIPATO 261 LABORATORI AI PARTECIPANTI VENGONO RICHIESTE INFORMAZIONI RIGUARDO AL: METODO STRUMENTO REATTIVO UTILIZZATO PER IL DOSAGGIO CUT-OFF MINIMA CONCENTRAZIONE MISURABILE (LLOQ). I RISULTATI INVIATI POSSONO ESSERE QUANTITATIVI E QUALITATIVI.
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15 AMFETAMINE MDMA BENZODIAZEPINE BARBITURICI CANNABINOIDI COCAINA METADONE OPPIACEI BUPRENORFINA EDDP ANALITI
16 CEDIA: Metodi omogenei,enzimatici ; Ditta Olympus, Microgenics. I.L. ecc. EMIT: Metodi omogenei,enzimatici ; Ditta Syva, ecc. EMIT-BECKMAN: Metodo omogeneo,enzimatico ; Ditta Beckman EMIT-DIMENSION: Metodo omogeneo,enzimatico ; Ditta Siemens (Strumento Dimension) EMIT-I.L.: Metodo omogeneo,enzimatico Ditta I.L. FPIA: Metodi a fluorescenza polarizzata, Ditta Abbott ( Strumento AXSYM ) IMMUNO CROMATOG.: Metodi che usano membrane sensibilizzate, Ditta Biosite,Medic ecc. KIMS: Metodo turbidimetrico, Ditta Roche
17 BENZODIAZEPINE
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19 CANNABINOIDI
20 CANNABINOIDI
21 CANNABINOIDI
22 CANNABINOIDI
23 CANNABINOIDI
24 METADONE E BUPRENORFINA VENGONO RICHIESTI NELLE URINE: A. VERIFICARE LA LORO PRESENZA. B. VERIFICARE L ASSUNZIONE DEL FARMACO DA PARTE DEI PAZIENTI IN CURA NEI SERT.
25 METADONE E BUPRENORFINA POSSIBILITÀ DI FALSI POSITIVI PER AGGIUNTA DEL FARMACO DIRETTAMENTE AL CAMPIONE DI URINA. POSSIBILITÀ DI FALSI NEGATIVI CONSIDERANDO CHE LE MOLECOLE TAL QUALI SI TROVANO SOLO IN MINIMA PARTE NEL CAMPIONE URINARIO. PER QUESTO MOTIVO MOLTO PIÙ UTILE IL DOSAGGIO DEI LORO METABOLITI, EDDP PER IL METADONE E LA NORBUPRENORFINA PER LA BUPRENORFINA.
26 METADONE IL METABOLITA PRINCIPALE DEL METADONE E L EDDP (2-ETILIDENE-1,5- DIMETIL-3,3-DIFENILPIRROLIDINA). NEI CAMPIONI URINARI NON ADULTERATI LA CONCENTRAZIONE DELL EDDP È MOLTO MAGGIORE A QUELLA DEL METADONE.
27 BUPRENORFINA LA BUPRENORFINA VIENE DEALCHILATA NEL FEGATO PORTANDO ALLA FORMAZIONE DELLA NORBUPRENORFINA, IL SUO METABOLITA PRINCIPALE. LA NORBUPRENORFINA HA ATTIVITÀ FARMACOLOGICA. A CAUSA DELLA ELEVATA LIPOFILICITÀ, ENTRAMBE LE MOLECOLE VENGONO CONIUGATE CON ACIDO GLUCURONICO PER ESSERE ELIMINATE. CIRCA IL 70% DEI CONIUGATI GLUCURONIDI VIENE ELIMINATO NELLE FECI; IL RESTANTE VIENE ESCRETO NELLE URINE. LA QUANTITÀ DI BUPRENORFINA TAL QUALE NELLE URINE È MOLTO PICCOLA.
28 METADONE
29 METADONE
30 BUPRENORFINA
31 BUPRENORFINA
32 CUT-OFF LIMITE DI CONCENTRAZIONE, DEFINITO IN MANIERA CONVEZIONALE O ARBITRARIA, PER STABILIRE LA NEGATIVITÀ OVVERO LA POSITIVITÀ (NON NEGATIVITÀ NEL CASO DI ANALISI DI SCREENING) DI UN CAMPIONE.
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34 LIMITE INFERIORE DI QUANTIFICAZIONE, LOWER LIMIT OF QUANTIFICATION (LLOQ) LA CONCENTRAZIONE O QUANTITÀ PIÙ PICCOLA DI ANALITA CHE IL METODO È IN GRADO DI MISURARE CON SUFFICIENTE ACCURATEZZA E PRECISIONE. LIMITE DI RIVELABILITÀ, LIMIT OF DETECTION (LOD) LA PIÙ PICCOLA QUANTITÀ DI UN ANALITA IN UN CAMPIONE CHE DETERMINA UN SEGNALE DISTINGUIBILE DAL SEGNALE PRODOTTO DA UN CONTROLLO NEGATIVO (BIANCO)
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37 INVIO DEI DATI: INDICAZIONI PER GLI OPERATORI RIPORTARE SEMPRE SIA I DATI QUANTITATIVI CHE QUALITATIVI
38 INVIO DEI DATI: INDICAZIONI PER I PROVIDER FORNIRE CAMPIONI PIÙ VARIABILI PER QUANTO RIGUARDA LA CONCENTRAZIONE DEI DIVERSI ANALITI. RENDERE CHIARO IL PANNELLO DI INVIO DEI DATI, SOPRATTUTTO PER QUANTO RIGUARDA I DATI QUALITATIVI
39 CDT (CARBOHYDRATE-DEFICIENT TRANSFERRIN) LA CDT È UN INDICATORE DI MODIFICAZIONI METABOLICHE ALCOOL CORRELATE. LA SUA CONCENTRAZIONE SIERICA È INFERIORE AL 2% DELLA TRANSFERRINA TOTALE ED AUMENTA A SEGUITO DI ABUSO ALCOLICO CRONICO. LA CDT È UN MARCATORE CARATTERIZZATO DA UN ALTA SPECIFICITÀ DIAGNOSTICA
40 AL PROGRAMMA 2014 HANNO PARTECIPATO 132 LABORATORI IL PROGRAMMA DI VEQ PREVEDE L INVIO DI 6 CAMPIONI PER OGNI CAMPIONE NELL ELABORATO VIENE RIPORTATO IL RISULTATO OTTENUTO DAL LABORATORIO ED I CORRISPONDENTI INDICI STATISTICI DI DISPERSIONE ED INESSATTEZZA RIFERITI AI RISULTATI DI TUTTI I PARTECIPANTI ED A QUELLI DEI PARTECIPANTI CHE USANO LO STESSO METODO E/O SISTEMA, RISPETTO AL VALORE DI RIFERIMENTO COSTITUITO DALLA MEDIA DI CONSENSO
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44 GRAZIE PER L ATTENZIONE!
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