Corso di Analisi di Bilancio e Contabilità
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- Edoardo Tonelli
- 7 anni fa
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1 L analisi di bilancio consente di valutare lo stato di salute di un azienda, tramite il calcolo e l interpretazione di una serie di quozienti a partire dal bilancio riclassificato. 1
2 Si parte dal bilancio CIVILISTICO (s.p.+c.e) e si procede con la sua RICLASSIFICAZIONE. Quindi si procede a mutarne la forma ma non la sostanza allo scopo di poter procedere con il calcolo degli indici. 2
3 Gli indici sono dei rapporti tra categorie contabili estratte dal bilancio riclassificato. Un volta calcolati gli indici occorre interpretarli, sia come singoli risultati, sia all interno di un quadro più generale. 3
4 Gli indici sono in grado di segnalare cosa non funziona all interno di un azienda, o per lo meno di indicare l area in cui esiste un problema. Coloro che effettuano le analisi di bilancio sono soggetti interessati allo stato di salute dell azienda quindi prima di tutto il proprietario. 4
5 Spesso analisi per indici vengono eseguite da banche sui bilanci delle aziende che chiedono i finanziamenti. Di solito si prendono in considerazione gli ultimi 3 bilanci, allo scopo di capire qual è la recente situazione e soprattutto come essa potrà evolvere nel futuro. 5
6 Lo scopo della banca è quello di valutare la SOLVIBILITA del cliente, quindi farà il necessario per capire se quest ultimo, in futuro, sarà in grado di restituire gli eventuali finanziamenti concessi. 6
7 RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO CIVILISTICO Consiste in una trasformazione formale del bilancio civilistico nessun conto originario verrà omesso e nessun nuovo conto verrà inserito. 7
8 RICLASSIFICAZIONE dello Stato Patrimoniale Civilistico Lo stato patrimoniale FINANZIARIO si presenta nel seguente modo: 8
9 IMPIEGHI EURO FONTI EURO 1) Immob immat; 2) Immob mat.; 3) Immob fin. A) ATTIVO IMMOBILIZZATO 4) Magazzino; 5) Liquidità differite; 6) Liquidità immediate B) ATTIVO CIRCOLANTE CAPITALE INVESTITO (=A+B) 7) Capitale Sociale 8) Riserve 9) Utile netto C) PATRIMONIO NETTO D) PASSIVITA CONSOLIDATE E) PASSIVITA CORRENTI CAPITALE ACQUISITO (=C+D+E) 9
10 IMPIEGHI=INVESTIMENTI in: immobilizzazioni (es acquisto di macchinari); Nel magazzino (la merce ferma in magazzino in attesa di essere ceduta); Nelle liquidità differite (es. crediti vs. clienti); nelle liquidità immediate (es. conti correnti bancari) 10
11 FONTI=FINANZIAMENTI : capitale proprio ; capitale di terzi con scadenza inferiore a 12 m (scoperti di conto corrente); capitale di terzi con scadenza superiore a 12 m (es mutui); 11
12 Impieghi= COME INVESTO IL DENARO Fonti= DOVE PRENDO IL DENARO PER FARE GLI INVESTIMENTI 12
13 Per stato patrimoniale secondo il criterio finanziario si intende che nello schema di riclassificazione le categorie contabili sono ordinate secondo un criterio di LIQUIDITA CRESCENTE. Negli IMPIEGHI l attivo immobilizzato è meno liquido dell attivo circolante (quindi si passa dal meno liquido al più liquido). 13
14 Anche le fonti sono riclassificate secondo il criterio di liquidità crescente. Il patrimonio netto potrebbe teoricamente restare vincolato all azienda per tutta la durata dell azienda stessa, mentre le passività consolidate comprendono i debiti con scadenza superiore a 12 mesi. Tra le passività correnti sono inclusi i debiti a breve scadenza inferiore a 12 mesi. 14
15 Per giungere allo stato patrimoniale finanziario, si parte dallo stato patrimoniale civilistico. 15
16 RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO CIVILISTICO Si perviene alla riclassificazione del conto economico a produzione effettuata e valore aggiunto partendo dal conto economico civilistico. 16
17 Uguale UTILE NETTO CONTO ECONOMICO A PRODUZIONE EFFETTUATA E VALORE AGGIUNTO PRODUZIONE EFFETTUATA Meno COSTI ESTERNI Uguale VALORE AGGIUNTO Meno Costi del Personale Uguale MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL) Meno ammortamenti Meno accantonamenti Meno svalutazioni Uguale REDDITO OPERATIVO Meno Gestione Tributaria Più o meno Gestione Finanziaria Più o meno Gestione Straordinaria Più o meno Gestione Atipica Uguale UTILE NETTO 17
18 Produzione effettuata: tutto il valore della produzione; Costi esterni: costi sostenuti per realizzare la produzione, esclusi i costi del personale; Valore aggiunto: risultato molto significativo, indica se è opportuno che l impresa continui nella propria attività, nel senso che se non si dà valore aggiunto al cliente, si perdono i clienti e si viene espulsi dal mercato; 18
19 Reddito Operativo: è il risultato della gestione caratteristica d impresa. Quindi corrisponde alla differenza tra ricavi operativi e costi operativi; Gestione finanziaria: può essere sia positiva che negativa, in quanto comprende sia oneri finanziari (es. interessi passivi su mutui o interessi passivi bancari) che proventi finanziari (ad es. interessi attivi su titoli); 19
20 Gestione straordinaria: può essere sia positiva che negativa, in quanto comprende sia oneri straordinari (es. costi collegati ad imprevedibili eventi negativi, non assicurati o non assicurabili) e proventi straordinari (ricavi collegati ad eventi imprevedibili, ad es. l incasso di un credito da un cliente dopo 5 anni); 20
21 Gestione atipica: può essere sia positiva che negativa, in quanto include costi e ricavi derivanti da attività extracaratteristiche, ad es. affitti attivi incassati da un impresa industriale per immobili in locazione ad uso abitazione 21
22 Utile netto: naturalmente è un risultato importante, tuttavia anche se fosse negativo (cio è se fosse una perdita), non necessariamente indicherebbe una situazione aziendale catastrofica. E possibile infatti, che la perdita sia dovuta ad eventi straordinari o atipici. 22
23 INDICI DI SOLIDITA PATRIMONIALE Valutano la misura in cui il patrimonio netto dell azienda: è equilibrato rispetto ai debiti (INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA); è in grado di aumentare grazie agli utili reinvestiti (INDICE DI SOLIDITA DEL CAPITALE SOCIALE); 23
24 è in grado di finanziare gli investimenti a lungo termine maggiormente rischiosi (PATRIMONIO NETTO TANGIBILE) 24
25 INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE ACQUISITO Un valore basso dell indice segnala un ELEVATO INDEBITAMENTO 25
26 INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE ACQUISITO Esempio: un azienda ha un patrimonio netto di euro e un capitale acquisito di euro
27 INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE ACQUISITO = patrimonio netto = passività correnti e consolidate = denaro proprio 27
28 INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE ACQUISITO / = 0,2 L indice segnala un elevato indebitamento e quindi un elevata dipendenza dai terzi finanziatori. Questo significa che se i finanziatori chiudono i rubinetti del debito, l azienda rischi l insolvenza, in quanto non è più in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento. 28
29 INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE ACQUISITO se indice = 1 Il patrimonio netto è = al capitale acquisito Situazione inesistente nella realtà significherebbe che l azienda non ha debiti 29
30 INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE ACQUISITO se indice = 0,5 Il patrimonio netto è = alla metà del capitale acquisito le fonti di finanziamento sono suddivise a metà tra denaro proprio e denaro ottenuto in prestito SITUAZIONE INTERMEDIA di EQUILIBRIO 30
31 INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE ACQUISITO se indice = 0 Il patrimonio netto è NULLO! situazione limite, non esiste nella realtà, trattasi di azienda che si finanzia esclusivamente tramite debito. 31
32 INDICE DI SOLIDITA DEL CAPITALE SOCIALE : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE SOCIALE se indice = 1 Il patrimonio netto è UGUALE al capitale sociale. Il patrimonio netto è unicamente composto dal capitale sociale, poiché non esistono né riserve, né utili. 32
33 INDICE DI SOLIDITA DEL CAPITALE SOCIALE : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE SOCIALE se indice = 0 Il patrimonio netto è DIMINUITO a causa di una riduzione del capitale sociale. (perdita d esercizio, capitale completamente eroso). 33
34 INDICE DI SOLIDITA DEL CAPITALE SOCIALE : PATRIMONIO NETTO / CAPITALE SOCIALE Più l indice è ELEVATO, più il capitale sociale è SOLIDO, poiché quanto più utile produce un azienda e quanto più utile reinveste tanto migliore è la sua situazione. 34
35 PATRIMONIO NETTO TANGIBILE : PATRIMONIO NETTO IMMOB. IMMAT. Il patrimonio netto tangibile è un MARGINE, in quanto ottenuto dalla DIFFERENZA tra due valori 35
36 PATRIMONIO NETTO TANGIBILE : PATRIMONIO NETTO IMMOB. IMMAT. Se il patrimonio netto tangibile è POSITIVO, indica la capacità del patrimonio netto di coprire almeno gli investimenti più rischiosi (immobilizzazioni immateriali) 36
37 PATRIMONIO NETTO TANGIBILE : PATRIMONIO NETTO IMMOB. IMMAT. Ad esempio, le SPESE DI PUBBLICITA capitalizzate costituiscono un grosso investimento di lungo termine, con rendimento incerto, quindi è meglio non finanziarle con il debito, ma con il denaro proprio (patrimonio netto). 37
38 MARGINE DI TESORERIA: (LIQUIDITA IMMEDIATE+ LIQUIDITA DIFF.) PASSIVITA CORRENTI Tale margine effettua un confronto fra liquidità (immediate+diff.) e passività correnti, segnalando se l azienda è o non è in grado di fare fronte alla restituzione delle passività correnti (cio è di debiti con scadenza inferiore a 12 mesi) tramite l utilizzo della liquidità disponi bile. 38
39 MARGINE DI TESORERIA: (LIQUIDITA IMMEDIATE+ LIQUIDITA DIFF.) PASSIVITA CORRENTI > di zero: l azienda è in grado di restituire i debiti a breve scadenza, utilizzando la liquidità disponibile (composta da crediti, cassa, c/c bancario) 39
40 MARGINE DI TESORERIA: (LIQUIDITA IMMEDIATE+ LIQUIDITA DIFF.) PASSIVITA CORRENTI < di zero: l azienda andrà incontro a tensioni finanziarie di breve periodo, cioè è esposta al rischio di mancata restituzione dei prestiti ottenuti 40
41 INDICE DI LIQUIDITA : (LIQUIDITA IMMEDIATE+ LIQUIDITA DIFF.) /PASSIVITA CORRENTI < di 1: l azienda è incapace di fare fronte al pagamento dei debiti di breve termine 41
42 CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (CCN): (LIQUIDITA IMMEDIATE+ LIQUIDITA DIFF.+ MAGAZZINO) - PASSIVITA CORRENTI Tale margine effettua un confronto tra attivo circolante ( =liquidità immediate e diff.+magazzino) e passività correnti, segnalando se l azienda e o non è in grado di fare fronte alla restituzione delle passività correnti (cio è di debiti con scadenza inferiore a 12 mesi) tramite l utilizzo dell intero attivo circolante. 42
43 CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (CCN): (LIQUIDITA IMMEDIATE+ LIQUIDITA DIFF.+ MAGAZZINO) - PASSIVITA CORRENTI ccn > 0; l azienda è in grado di restituire i debiti a breve scadenza, utilizzando la liquidità disponibile più il magazzino; 43
44 INDICE DI DISPONIBILITA (LIQUIDITA IMMEDIATE+ LIQUIDITA DIFF.+ MAGAZZINO) / PASSIVITA CORRENTI < 1; segnala l incapacità dell azienda di far fronte al pagamento dei debiti a breve termine; 44
45 INDICE DI DISPONIBILITA (LIQUIDITA IMMEDIATE+ LIQUIDITA DIFF.+ MAGAZZINO) / PASSIVITA CORRENTI > 1; segnala la capacità dell azienda di far fronte alla restituzione delle passività correnti. 45
46 MARGINE DI STRUTTURA PATRIMONIO NETTO- ATTIVO IMMOBILIZZATO Misura la capacità dell azienda di finanziare l intero attivo immobilizzato unicamente tramite fonti di denaro proprio. Un azienda equilibrata dovrebbe finanziare gli investimenti a lungo termine tramite fonti a lungo termine 46
47 MARGINE DI STRUTTURA PATRIMONIO NETTO- ATTIVO IMMOBILIZZATO Tramite il margine di struttura è possibile verificare se l azienda finanzia gli investimenti a lungo termine solo con patrimonio netto. Ciò sarebbe auspicabile (ma difficilmente riscontrabile nella realtà) in quanto le passività consolidate essendo debiti costano di più (in termini di interessi passivi) rispetto al patrimonio netto. 47
48 MARGINE DI STRUTTURA PATRIMONIO NETTO- ATTIVO IMMOBILIZZATO < 0: l azienda non è in grado di finanziare gli investimenti in attivo immobilizzato tramite la fonte di finanziamento meno onerosa (=patrimonio netto). 48
49 MARGINE DI STRUTTURA PATRIMONIO NETTO- ATTIVO IMMOBILIZZATO > 0: l azienda, finanziando l attivo immobilizzato con denaro proprio, non ha bisogno di ricorrere al debito a lungo termine verso banche (es. mutui), perché deve soltanto finanziarie l attivo circolante (naturalmente tramite debiti a breve termine). onerosa (=patrimonio netto). 49
50 INDICE DI AUTOCOPERTURA DEL CAPITALE FISSO PATRIMONIO NETTO/ATTIVO IMMOBILIZZATO > 1: l azienda, finanziando l attivo immobilizzato con denaro proprio, non ha bisogno di ricorrere al debito a lungo termine verso banche (es. mutui), perché deve soltanto finanziarie l attivo circolante (naturalmente tramite debiti a breve termine). onerosa (=patrimonio netto). 50
51 INDICE DI REDDITIVITA SONO INDICI POTENTISSIMI Se l azienda ha qualcosa che non va, ciò è sicuramente rilevabile tramite gli indici di redditività. Viceversa gli indici patrimoniali e finanziari rilevano soltanto problemi di natura patrimoniale e finanziaria. 51
52 INDICE DI REDDITIVITA Valutano la capacità remunerativa del flusso di ricavi aziendali. In sostanza rispondo alla domanda: QUANTO HA RESO IL DENARO INVESTITO A VARIO TITOLO NELL AZIENDA? Si suddividono in INDICI DI REDDIVITA GLOBALE E INDICI DI REDDIVITA OPERATIVA. 52
53 INDICE DI REDDITIVITA GLOBALE ROE Gli indici di redditività GLOBALE dell azienda, valutano sia al redditività operativa (derivante dalle gestione caratteristica) sia quella extra contabile (derivante dalla gestione extra-caratteristica) 53
54 ROE= RETURN ON EQUITY (redditività del capitale proprio) ROE= UTILE NETTO/PATRIONIO NETTO 54
55 RETURN ON SALES= ROS= TASSO DI REDDITIVITA DELLE VENDITE ROS= REDDITO OPERATIVO/VENDITE L indice misura percentualmente la reddività delle vendite 55
56 RETURN ON SALES= ROS= TASSO DI REDDITIVITA DELLE VENDITE Esempio: un azienda ha un reddito operativo pari a euro ed un fatturato di euro 56
57 RETURN ON SALES= ROS= TASSO DI REDDITIVITA DELLE VENDITE ROS= / = 7,5% Ciò significa che da ogni 100 euro di fatturato l azienda riesce a trattenere solo 7,5 euro: i restanti 92,5 euro sono assorbiti dai costi operativi. 57
58 RETURN ON INVESTMENT= ROI= TASSO DI REDDITIVITA OPERATIVA ROI= REDDITO OPERATIVO/ CAPITALE INVESTITO OPERATIVO Per capitale investito operativo si intende il capitale investito meno tutti gli investimenti extracaratteristici (ad. Es. per un impresa industriale gli immobili affittati ad uso abitativo 58
59 Considerato che le voci significative del capitale investito operativo (x un azienda industriale) sono: Immobilizzazioni; Crediti commerciali; magazzino 59
60 E dato che la rotazione delle immobilizzazioni sarà sicuramente bassa, in quanto le stesse restano vincolate all azienda per lunghissimi periodi di tempo, occorre concentrarsi su due indici veramente significati: - Tasso di rotazione del magazzino; - Tasso di rotazione dei crediti commerciali 60
61 - Tasso di rotazione del magazzino Se la rotazione del magazzino aumento è un buon segno significa che stiamo vendendo di più e quindi più volte nel corso di un anno svuotiamo completamente e riempiamo nuovamente il magazzino. Viceversa se la rotazione diminuisce, stiamo vendendo meno 61
62 - Tasso di rotazione dei crediti commerciali Se esso aumenta significa che si sta riducendo la durata media dei crediti e quindi si incassa prima. Viceversa, se il tasso di rotazione diminuisce: la durata media dei crediti si allunga e noi incasseremo sempre più tardi. 62
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