Da tempo si fa scarso uso di. Una scelta che conquista VIVAIO E PAESAGGIO VEGETALE / PIANTE ESEMPLARI

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1 VIVAIO E PAESAGGIO VEGETALE / PIANTE ESEMPLARI estratto da ACER Il Verde editoriale MIlano Visitare i vivai di coltivazione può offrire grandi opportunità di conoscenza delle tante specie vegetali. Si possono trovare suggerimenti e ispirazioni più che al tavolo di lavoro, superare soluzioni precostituite e adottare scelte azzardate che possono sembrare impossibili. Una di queste è l utilizzo di piante esemplari che troviamo sempre meno nei progetti e negli impianti. Il loro utilizzo non è agevole, ma di certo lo risulterebbe se conoscessimo, oltre ai pregi ornamentali e botanici, i segreti della loro coltivazione. Tutto ciò non ha nulla in comune con l abitudine di trapiantare i preziosi ulivi delle nostre regioni mediterranee e portarli in tutto il resto del Paese Acer davidii: gli aceri, soprattutto quelli a corteccia striata, sono tra le piante più indicate da impiegare come esemplari per il valore ornamentale del tronco e dei rami. 2. Zolla di Taxus baccata: la lavorazione dell apparato radicale (zollatura) per il trapianto è fondamentale per la conservazione della vitalità e della qualità vivaistica delle piante esemplari. 3. Acer saccharum Green Mountain : le piante esemplari di questa varietà esaltano in modo particolare l impianto isolato o il punto focale dell area verde. 4. Tilia tomentosa: i tigli sono tra le piante esemplari più utilizzate per filari, parchi o elementi strutturali del verde urbano, soprattutto nel Nord Europa, Una scelta che conquista Da tempo si fa scarso uso di piante arboree esemplari, per dimensione o rarità botanica, nella progettazione e costruzione delle varie tipologie di paesaggio, dal verde urbano al giardino. Per ragioni economiche o per scarsa conoscenza delle specie e del loro impiego, queste piante esemplari sono messe ai margini delle scelte tecniche e progettuali. Eppure la storia vivaistica italiana ed europea conferma che i vivai, da sempre, sono stati luoghi di conservazione e allevamento di piante esemplari e hanno sempre avuto, come oggi, un ricco patrimonio di piante di medie e grandi dimensioni, costantemente lavorate e pronte per il reimpianto nelle diverse situazioni di ricostruzione paesaggistica. Visitare i vivai di produzione per conoscere queste tipologie di piante e imparare a valutarle nella loro qualità di formazione e tecnica può risultare fondamentale per il progettista e le imprese per condividere con il committente la loro appropriata collocazione. Concedersi la scelta di una pianta esemplare e di grandi dimensioni non è un privilegio o una manifestazione di eccesso progettuale o compositivo. È una scelta tecnica d impianto, che fa parte del metodo progettuale ed è espressione immediata di una qualità estetica del progetto che si basa sull uso della vegetazione più matura e già formalmente consolidata. Tutta la vegetazione di nuovo impianto proveniente dal vivaio è infatti destinata a essere curata e formata nell allevamento post-impianto per ottenere forme e volumi desiderati inseriti nel contesto del paesaggio. Le piante esemplari invece non richiedono altra cura che un monitoraggio nella fase di attecchimento e consolidamento nel luogo d impianto definitivo. Note vivaistiche sulla coltivazione La coltivazione vivaistica di piante esemplari è pratica ordinaria in numerosi vivai, anche di piccole dimensioni, specializzati in verde urbano, paesaggistica e giardinaggio. In termini vivaistici le piante esemplari, ai sensi delle ACER 1/2011 4

2 TABELLA 1 - MISURE DI PARTENZA DELLE PIANTE ESEMPLARI Dimensioni piante I grandezza II grandezza III grandezza Grandi arbusti che possono diventare alberi Circonferenza tronco (cm) Oltre 0 Oltre 0 Oltre 30 Oltre 2 Trapianti minimi (n.) 4 4 Generi e specie di riferimento Aesculus, Celtis, Fagus, Fraxinus, Populus, Platanus, Pterocarya fraxinifolia, Quercus, Tilia, Ulmus Acer platanoides, Betula, Carpinus, Corylus, Gleditsia, Prunus Acer campestre, Acer negundo, Ligustrum sinense, Malus, Magnolia kobus, Morus, Pyrus, Sorbus Acer japonicum, Cornus, Lagerstroemia indica, Hibiscus syriacus, Photinia x fraseri, Rhododendron, Camellia japonica dove si usano solo taglie da cm.. Fagus sylvatica: i vivai italiani possiedono faggi esemplari con foglie verdi o rosso purpuree ideali per l impiego paesaggistico, molto richiesti anche dal mercato estero. norme European nurserystock association (Ena) per la qualità della produzione vivaistica, hanno misure che superano lo standard vivaistico di dimensione commerciale: per gli alberi di I e II grandezza si considera standard una taglia con una circonferenza del tronco fino a 0 cm, misurata a 1 m dal colletto. Oltre questo valore, gli alberi sono considerati extra misura e quindi esemplari, ma certamente non monumentali. Per esempio, faggi, platani, tigli, ippocastani, frassini, querce con una circonferenza di 0-60 cm possono raggiungere un altezza di m; sono misure importanti e in grado di rappresentare la maestosità della loro specie, ma non sono sufficienti per renderli monumentali. Nonostante la taglia, le piante esemplari devono conservare alcuni requisiti. Innanzitutto è fondamentale che possano essere trasportati. Escludendo l elicottero, che si usa in situazioni eccezionali, è bene considerare l ordinaria TABELLA 2 - DIFFERENZE TRA ALBERI ESEMPLARI E PIANTE ADULTE IN UN GRUPPO FORESTALE Alberi in gruppo in forma boscata Comunità o gruppo vegetale Stress e pressione ambientale minima o contenuta dalla comunità vegetazionale Ampia tolleranza verso attecchimento o germinabilità Maturità del prodotto in fase giovanile (talea radicata, fitocella, astone) Frequenti interventi di manutenzione post-impianto Generica tipologia del prodotto vivaistico Fruibilità delle realizzazioni selvicolturali scarsa o dopo lunghi periodi Alberi esemplari a uso paesaggistico Individualità dei vegetali Stress e pressione ambientale massima Non tolleranza di fallanze, sostituzioni individuali Maturità del prodotto in fase adulta e autosufficiente Manutenzione post-impianto minima o tendente a zero nei primi anni Scelta di prodotto in base a uso, funzione, forma o colore specifico Fruibilità delle funzioni del verde ornamentale e paesaggistico immediata o a breve periodo possibilità di trasportare queste piante su automezzi e su strada, il cui costo è superiore a quello relativo agli alberi di 4- m di altezza, ma comunque accessibile e in linea con quello della pianta. Le piante esemplari sono sottoposte a due differenti lavorazioni: quelle per il contenimento dell apparato radicale, per trasportare la pianta più agevolmente, interessano le radici primarie e secondarie senza pregiudicare la sanità e le funzioni di assorbimento radicale; quelle che riguardano il fusto e il mantenimento della forma della chioma hanno anche il compito di favorire il rinnovamento delle gemme e delle ramificazioni primarie, secondarie e terziarie della chioma stessa. Le piante di piccola e media taglia (III grandezza) che giungono a una dimensione in piena maturità al massimo di 6-8 m e numerose specie arbustive che possono svilupparsi fino alla forma- ACER 1/2011

3 LA PIANTA PREFERITA DA... Giordano Gilardelli, titolare dell omonima azienda, decano e maestro tra i vivaisti italiani, ha fatto conoscere la tradizione e la qualità delle produzioni di piante da esterno in tutta Europa e nel mondo, fino nel lontano Oriente, dove coltiva amicizie e rapporti professionali con i migliori maestri vivaisti giapponesi Il vivaista Giordano Gilardelli. Non è facile scegliere una pianta preferita senza fare ingiustizia a tante altre. Tuttavia, per la mia passione e per la storia della mia azienda, non posso che indicare gli aceri. In particolare Acer palmatum e Acer japonicum di cui abbiamo selezionato, nel corso degli anni, alcune varietà riconosciute a livello internazionale. Il genere Acer possiede molte specie utilizzate per realizzazioni domestiche e per grandi parchi e viali urbani. Il nostro impegno aziendale è costante nel selezionare varietà con maggiori valore paesaggistico e di adattabilità all ambiente urbano. Tra le varie specie, oggi è Acer rubrum quella sulla quale siamo più attivi nella selezione per il verde urbano, di ampio utilizzo per le alberate. Acer shirasawanum Aureum, tra le specialità dei Vivai Gilardelli. A cosa si deve la specializzazione della sua azienda sugli aceri? È stata un intuizione scaturita da una visita durante i primi anni 60 ad alcuni vivai olandesi a trasformare la forte passione per gli aceri in una vera e propria attività produttiva. Vidi che vaste coltivazioni di giovani piante di acero giapponese avvenivano sotto la copertura di stuoie di canne di bambù per la protezione dal freddo e dalle gelate tardive del Nord Europa. Pensai che in Italia poteva essere coltivato con maggiore efficacia e in grandi quantità. Così, col tempo ho messo a punto un sistema di coltivazione specializzato, integrato successivamente da un mio nuovo sistema di protezione dell innesto che consente di preservare la marza e al contempo crea una specie di microclima adatto a favorire la fase di attecchimento. Fu un successo: da quel momento la mia passione giovanile diventò la specializzazione che ha reso famosi i Vivai Gilardelli. A quali novità sta lavorando? Attualmente mi sta offrendo buone gratificazioni professionali la selezione su Cornus kousa chinensis, pianta nota con forma arbustiva, ma che può diventare anche un albero di 4- m con aspetti floreali di ottima qualità. Le ultime selezioni nate sono la varietà C. kousa chinensis Charlotte, con fiore grande di colore rosa chiaro, battezzata nella recente mostra espositiva di Baden Baden (Germania), e la varietà Gioia di colore rosa più intenso. Entrambe portano il nome delle mie nipoti, ultime nate nella famiglia Gilardelli. Confesso che l attenzione al genere Cornus non è un tradimento alla predilezione degli aceri, ma una scommessa su piante tipiche della nostra Brianza che a mio parere avranno un grande futuro perché possono essere impiegate e valorizzate dai paesaggisti nel verde privato e pubblico, come arbusti e come giovani piante. Oltre alle recenti selezioni di Cornus, oggi in fase di propagazione e moltiplicazione, abbiamo messo sul mercato numerose selezioni di varietà. Per citarne solo alcune, tra gli aceri: Acer shirasawanum Jordan, Acer palmatum Fireglow, Green Globe, Green Lace, Red autumn lace, Red flash e Summer gold, e tra le latifoglie: Acer rubrum Red king, Fagus sylvatica purpurea FG, Quercus robur FG, nelle quali la sigla FG sta per Fratelli Gilardelli. Qual è il valore della vivaistica? La vivaistica oggi è migliorata sia nella conoscenza tecnica che nei sistemi colturali, con grandi progressi dovuti alla nuova meccanizzazione e alle conoscenze di fisiologia botanica. Purtroppo però l interesse e la competenza di molti professionisti è ancora assai superficiale, dal momento che conoscono la vivaistica e le piante dai libri e dalla stampa. È da molti anni che noi realizziamo un catalogo con l indicazione del numero dei trapianti, ma non è compreso il significato e non viene attribuito il giusto riconoscimento qualitativo al prodotto. Ancora oggi domina, nella valutazione e nella scelta delle piante, l unico criterio del prezzo, mentre i requisiti o gli standard di qualità di coltivazione non vengono presi in considerazione. Noi, come tutte le altre migliori aziende di coltivazione, abbiamo macchinari di rizollatura e di formazione delle piante, ma i tecnici non le conoscono e non apprezzano il lavoro di formazione e mantenimento delle piante. Abbiamo molte taglie di piante arboree, ma la maggior parte delle vendite si realizza con le misure standard di cm e 20-2 cm. I vivai con piante esemplari in Italia sono pochi e scarsamente frequentati, diversamente da quel che accade all estero, dove tecnici e committenti si contendono i migliori esemplari per parchi e giardini. Un ulteriore aspetto che mi auguro sia valorizzato della nostra disciplina vivaistica è la conoscenza delle varietà. La qualità progettuale di un paesaggista si misura anche sul grado di conoscenza delle piante e delle loro differenze, delle singole particolarità botaniche e di sviluppo. Le specie si conoscono camminando e visitando con costanza i vivai di produzione, favorendo una certa umiltà e serenità di confronto tra produttori e progettisti. Ho sempre sostenuto fin dalle origini della paesaggistica in Italia, negli anni 70 e 80, il ruolo indispensabile del dialogo e confronto tra chi produce e chi progetta. Siamo sulla buona strada, ma ancora non basta. A.V. ACER 1/2011 6

4 VIVAIO E PAESAGGIO VEGETALE Liriodendron tulipifera Fastigiata : specie molto richiesta per filari in particolare nella forma fastigiata che, ordinata e adatta ad ambienti molto stretti, non richiede potature. 2. Paulownia imperialis: pianta esemplare da utilizzare soprattutto isolata in parchi e giardini. In Italia è in coltivazione e disponibile ma poco richiesta. 3. Nuovo impianto di Tilia cordata presso il Palazzo reale di Stoccolma (Svezia): la scelta di piante di medie e grandi dimensioni formate correttamente in vivaio è ideale per la formazione di viali importanti. 4. Magnolia grandiflora Galisoniensis : coltivata ad alberello in vivaio con chioma di 2,4 m è funzionale all arredo urbano. zione di un albero diventano esemplari a misure inferiori. Per esempio aceri giapponesi, cornioli, rododendri e camelie possono essere considerati esemplari a 3 m di altezza, anche se possono giungere fino a 4- m di altezza e oltre in situazioni di buona radicazione e con suolo di qualità (tabella 1). Infine è importante anche non confondere il valore e la funzione delle piante esemplari e mature con quelle adulte presenti nelle formazioni boscate o nei parchi. È importante comprendere le differenze vivaistiche e gestionali tra piante esemplari e piante da impianto forestale maturo (tabella 2). Nella progettazione paesaggistica Gli alberi e le piante di maggiori dimensioni sono in tutte le aree verdi le protagoniste della scena e si esprimono come i solisti di un orchestra, indipendentemente dal luogo e dalla collocazione. In natura e nei giardini storici è facile trovare esemplari in forma isolata o a piccoli gruppi. Basti pensare a faggi, querce, platani o altre specie che si presentano con grande maestosità ed espressione sia in un bosco sia in un filare, sia in forma isolata in qualche area montana o collinare. Queste forme isolate, proprio per il contrasto con ciò che le circonda, assumono un aspetto ancora più esaltante. Se poi la loro singolarità è sottolineata dalla longevità secolare, acquistano un alone di immortalità. Aree verdi di piccole e medie dimensioni possono anch esse avere i loro protagonisti tra le specie a portamento ridotto di grande bellezza ed effetto estetico e scenografico. I grandi spazi possono tollerare più protagonisti, mentre negli spazi ridotti è preferibile avere uno o pochi esemplari, magari molto diversificati tra loro, di conformazione slanciata o contorta uno, con colorazione e portamento nanizzante l altro. Non dimentichiamo, tuttavia, che i solisti si esprimono nel contesto di un coro o di una sinfonia. Gli alberi e arbusti di grandi o medie dimensioni formano la struttura del parco e del paesaggio, mentre la loro collocazione solitaria Quanto costano gli alberi esemplari? Ivalori unitari degli alberi esemplari indicati nella tabella 3 (pag. 8) sono ricavati da una valutazione dei prezzi medi di mercato a livello nazionale e pertanto possono scostarsi da quelli praticati dai singoli vivai specializzati. La valutazione ha tenuto conto delle peculiarità delle piante esemplari: forma e dimensione, quantità e reperibilità sul mercato. In molte città europee le realizzazioni di verde urbano e paesaggistico con piante esemplari o di grandi dimensioni è all ordine del giorno; tuttavia questi impianti seguono una metodologia di progettazione e fornitura con tempi adeguati di coltivazione e allevamento, ovvero con contratti pluriennali di coltivazione. A ciò è correlata anche la definizione dei costi e dei tempi di fornitura e di impianto. Si tenga presente che le piante esemplari hanno in media oltre 12 anni di coltivazione in vivaio e sono vive e trasportabili. In tabella 3 sono riportati i valori franco vivaio di molte piante esemplari appartenenti a diverse specie arboree allevate e commercializzate nel nostro Paese. In Francia, Belgio, Germania e Olanda questi valori sono molto più elevati, anche fino a tre volte quello italiano, ciononostante queste piante hanno una diffusione maggiore che in Italia, e in questi Paesi non si può certo dire che non sappiano apprezzare questi elementi vegetali. 7 ACER 1/2011

5 VIVAIO E PAESAGGIO VEGETALE TABELLA 3 - VALORE UNITARIO DI ALCUNE PIANTE ESEMPLARI NEL MERCATO ITALIANO E NEL MERCATO TEDESCO Genere Specie Varietà Circon- Mercato Mercato ferenza italiano tedesco (cm) (Euro/cad.) (Euro/cad.) Acer davidii Acer griseum Acer palmatum Varie Acer platanoides Crimson King Acer platanoides Drummondii Acer pseudoplatanus Aesculus x Carnea Briotii Aesculus hippocastanum Baumannii Betula alba Betula albosinensis Betula utilis Jacquemontii Camellia japonica Carpinus betulus Catalpa bignonioides Ceratonia siliqua Cercis siliquastrum Cinnamomum camphora Citrus aurantium Cornus florida Rubra Crataegus monogyna Davidia involucrata Fagus sylvatica Atropunicea Fagus sylvatica Dawyck Fagus sylvatica Asplenifolia Fagus sylvatica Purpurea tricolor Fraxinus ornus si addice dove si desidera creare un punto visivo di attrazione, un punto focale importante. La loro disposizione crea la forma, la geometria e i riempimenti di volume più consistenti. Gli alberi che formano l intelaiatura vengono impiegati nella funzione di filare rettilineo o curvilineo, o di macchie per creare un bosco, per le barriere a siepe e per disegni geometrici. Nei giardini di piccole e medie dimensioni sono frequentemente assoggettati a scelte funzionali di ombreggiamento, privacy, alberate di via pedonale o di piazza di sosta. Il numero di specie impiegate è generalmente limitato, proprio per creare omogeneità di gruppi vegetali ed evitare confusione di forme e di stili. Come le piante esemplari, anche questo gruppo di piante che compongono la struttura o scheletro del giardino emerge dalla massa vegetale: sono anch esse stabili punti di riferimento che conferiscono ordine e una lettura visiva immediata della forma del parco o del giardino. Per la loro importanza estetica, queste piante vanno scelte con età e forme omogenee, ben lavorate e sane. Le dimensioni dell area verde e il rapporto con il resto del paesaggio verde saranno da guida per la scelta della taglia e del colore delle fioriture. Le piante esemplari per definizione sono quelle con particolari caratteristiche morfologiche o estetiche, ma si può dire senza dubbio che tutte le piante arboree e arbustive possono essere utilizzate come piante esemplari se hanno qualità formali e dimensionali idonee o apprezzate dal progettista e dal committente come tali. A fianco delle piante esemplari e di intelaiatura non vanno dimenticate le piante di rifinitura e di arredo. Le più idonee per svolgere queste funzioni sono le specie tappezzanti, arbustive, quelle con fioriture basse e le perenni. Le piante esemplari infatti sono messe in particolare risalto dalle piante che formano una vera e propria pavimentazione al di sotto della loro chioma e che competono per altezza e volumi ingombranti. Angelo Vavassori agronomo, esperto del settore florovivaistico ACER 1/2011 8

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