L educazione dai comuni alla scolastica. A cura di: Bernardini chiara

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1 L educazione dai comuni alla scolastica A cura di: Bernardini chiara

2 Unità 1: L educazione dai comuni alla scolastica Indice: Capitolo 1: L educazione laica nel basso medioevo Capitolo 2: L epoca d oro della scolastica e il suo modello educativo Capitolo 3: Un modello alternativo la Pedagogia Araba Divisione temporale del Medioevo

3 Capitolo 1: L educazione laica nel basso medioevo L educazione laica nel basso medioevo

4 Capitolo 1: L educazione laica nel basso medioevo Monaci amanuensi intenti a ricopiare testi sacri la nascita delle prime università in Europa

5 Capitolo 1: L educazione laica nel basso medioevo Esempio di scuola medievale con la presenza di un maestro insieme agli allievi

6 Capitolo 2: L epoca d oro della scolastica e il suo modello educativo L epoca d oro della scolastica e il suo modello educativo

7 Capitolo 2: L epoca d oro della scolastica e il suo modello educativo Ugo di San Vittore Tommaso D Aquino Bonaventura da Bagnoreggio

8 Capitolo 2 : L epoca d oro della scolastica e il suo modello educativo Insegnamento delle materie scientifiche in una scuola

9 Capitolo 3: Un modello alternativo la pedagogia Araba La Pedagogia Araba

10 Capitolo 3: Un modello alternativo la pedagogia Araba confronto tra il profeta Maometto e la religione Cristiana Il libro sacro per i Mussulmani :il corano

11 In conclusione: Le istituzioni dell'educazione formale devono tener conto dei principi della pedagogia nella stesura del progetto educativo. Secondo alcuni autori ] la pedagogia è scienza in quanto costituita da un organico sistema di saperi. Il destinatario dei prodotti teorici e pratici della pedagogia è l'uomo, che è il soggetto agente e, nel contempo, anche l'oggetto primario delle pratiche educative. Egli è il destinatario di questa scienza e, pertanto, il fine di tutta la ricerca pedagogica. Il suo fine ultimo, secondo Pellerey non è quello di creare teorie generali dell'educazione (a quello servirebbero, in questa interpretazione, le altre scienze dell'educazione e della formazione), ma di costituire modelli di intervento educativo spendibili nella pratica educativa immediata. Per fare questo la pedagogia rivisita e rielabora modelli di intervento già proposti e/o attuati, ed esamina e valuta risorse, strumenti e contesti già disponibili per progettare e attuare un intervento educativo; fatto ciò, la pedagogia - sempre per il Pellerey - organizza strategicamente le sue conoscenze per individuare un possibile percorso educativo da realizzare ed elabora un progetto che sta alla base dell'intervento educativo da attuare.alcuni autori, a tal proposito, precisano che lo scopo della pedagogia non starebbe nella formulazione teorica, ma nella risoluzione di problemi pratici dell'esperienza educativa. È grazie alla progettazione che la pedagogia può formulare le basi di un intervento educativo riferito però a uno specifico contesto: non si può creare un progetto educativo unico per tutto e tutti, ma la pedagogia si fa carico dell'analisi di ogni situazione problematica presentata progettandone una possibile risoluzione.

12 Umanesimo, Rinascimento e Educazione A cura di : Chiara Bernardini

13 Unita 2 : Umanesimo, Rinascimento e Educazione Indice : Capitolo 1: L Italia tra Umanesimo e Rinascimento Capitolo 2: La pedagogia Umanistica e Rinascimentale in Europa L uomo impegnato nelle scoperte scientifiche

14 Capitolo1: L Italia tra Umanesimo e Rinascimento L Italia tra Umanesimo e Rinascimento

15 Capitolo1: L Italia tra Umanesimo e Rinascimento Francesco Petrarca Leonardo Bruni

16 Capitolo1: L Italia tra Umanesimo e Rinascimento Immagine riguardante lo studio dei testi antichi

17 Capitolo 2:La pedagogia Umanistica e Rinascimentale In Europa La Pedagogia Umanistica e Rinascimentale In Europa

18 Capitolo 2:La pedagogia Umanistica e Rinascimentale In Europa Erasmo Da Rotterdam Michel de Montaigne

19 Capitolo 2:La pedagogia Umanistica e Rinascimentale In Europa Donne nel periodo dell Umanesimo in Europa

20 In conclusione : Per "Umanesimo" si intende quel vasto movimento culturale che, iniziato negli ultimi decenni del Trecento e diffusosi nel Quattrocento, ha come caratteristica principale la riscoperta dell'uomo attraverso la ricerca e la letteratura dei classici latini e greci: humanae litterae o studia humanitatis, da cui appunto trae origine il termine "Umanesimo". Questa riscoperta è un'indispensabile premessa culturale del Rinascimento, con la quale la generazione dell'età umanistica sottolinea una netta distanza tra il mondo medioevale, caratterizzato da una visione della vita, che poneva Dio al centro dell'universo e imponeva all'uomo una totale sottomissione al volere e al potere della Chiesa e la loro visione in cui l'uomo è posto al centro dell'universo ed è considerato artefice, padrone del proprio destino. Si diffonde una grande fiducia nell'intelligenza umana; si esaltano, in particolar modo, la dignità dell'uomo, la sua superiorità sugli altri esseri naturali, le sue innumerevoli capacità creative. Inoltre si afferma il concetto di humanitas, inteso come la voglia di conoscenza che distingue l'uomo da tutti gli altri esseri animati. Centri di diffusione della nuova cultura sono soprattutto le grandi corti signorili, in particolare la corte di Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, presso la quale si riuniscono moltissimi artisti e letterati del tempo. Infatti anche durante l'umanesimo si rinnovano le arti, la scultura e cominciano ad apparire alcuni personaggi importanti come Leonardo Da Vinci. L'umanesimo è la cultura del Rinascimento; tra i due concetti vi è dunque una sorta di vicinanza: il primo si riferisce al movimento ideologico culturale legato all'esigenza di ricollegarsi al mondo greco-latino; mentre il secondo si riferisce alle manifestazioni artistiche e fenomeni di costume, come la quasi totale scomparsa delle rappresentazioni di Dio e dei santi, sostituite dalle rappresentazioni dell'uomo. Il Rinascimento italiano politicamente terminò con la morte di Lorenzo il Magnifico (1492), mentre culturalmente proseguì per tutto il secolo successivo, fino agli inizi del XVII secolo. In questo periodo c'è anche un umanesimo monastico il quale non si riduce al camaldolese Ambrogio Traversari; ad esempio nell'ordine delle Clarisse si riconoscono delle vere e proprie monache-umaniste, quali Camilla da Varano

21 Linea del tempo Rinascimento

22 La Pedagogia nell étà della riforma A cura di: Chiara Bernardini

23 Unità 3 : La Pedagogia nell ètà della riforma Indice: Capitolo 1: La Pedagogia della riforma protestante Capitolo 2: La Pedagogia della riforma cattolica Divisione dell Europa nelle varie correnti religiosi

24 Linea del tempo Riforma e Controriforma

25 Capitolo 1: La Pedagogia della riforma protestante L Italia tra Umanesimo e Rinascimento

26 Capitolo 1: La Pedagogia della riforma protestante Filippo Melantone Esempio di scuola Luterana aperta a tutti

27 Capitolo 1: La Pedagogia della riforma protestante Lutero brucia la bolla di Papa Leone X

28 Capitolo 2: La Pedagogia della riforma cattolica La pedagogia della riforma Cattolica

29 Capitolo 2: La Pedagogia della riforma cattolica Ignazio di Loyola Silvio Antoniano

30 Capitolo 2: La Pedagogia della riforma cattolica Riunione dei più prestigiosi rappresentati della riforma

31 In conclusione: La Riforma fu un vasto movimento religioso, che ebbe origine in Germania e che poi si diffuse ampiamente in Europa. Le cause di essa furono numerose. La prima e la più importante fu la decadenza religiosa e morale del clero, che suscitava vivo malcontento nei fedeli. Già nel XV secolo un grande papa, Pio II, riconosceva la gravità della situazione, e suggeriva agli ecclesiastici per uscire da un simile stato di cose e riacquistare la fiducia dei fedeli temperanza, castità, zelo per la Fede e disprezzo per la terra. Ma il suo appello non fu accolto, se tanto tempo dopo un altro buon papa, l'olandese Adriano VI, il precettore dell'imperatore Carlo V, doveva riconoscere che molti ecclesiastici si erano allontanati dalla retta via, perciò la Corte romana doveva essere curata. Inoltre è da tener presente il risveglio del sentimento nazionale, specialmente in Germania, che spingeva a vedere la Chiesa romana come una rivale e una sfruttatrice del mondo tedesco. I vasti possessi territoriali e le grandi ricchezze della Chiesa in Europa suscitavano sentimenti di invidia ed il vivo desiderio di appropriarsene. La causa occasionale del movimento della Riforma ebbe origine dalla questione delle indulgenze. La Chiesa, per consuetudine antica, concedeva l'indulgenza, cioè il perdono, a coloro i quali avessero fatto delle offerte in favore di opere pie. Il papa Leone X aveva bisogno di danaro per portare a termine la Basilica di San Pietro e per combattere i Turchi. A questo scopo nel 1517 bandì un'indulgenza speciale, in Germania ci furono purtroppo gli abusi e gli eccessi. Le indulgenze furono vendute scandalosamente. Un monaco agostiniano, Martin Lutero protestò contro il traffico delle indulgenze e affisse sulla porta della cattedrale di Wittemberg le sue 95 Tesi contro le indulgenze cioè argomenti per confutare la legittimità delle indulgenze. Il papa lo scomunicò; Lutero rispose bruciando sulla pubblica piazza la Bolla pontificia. Si era ormai all'aperta ribellione

32 L Educazione Nel seicento A cura di : Chiara Bernardini

33 Unità 4: L Educazione nel Seicento Indice: Capitolo 1: L educazione nel mondo protestante Capitolo 2 : Educazione Pedagogia in Francia Esempio di educazione nel Seicento

34 Capitolo 1:L Educazione nel Mondo Protestante L Educazione nel mondo protestante

35 Capitolo 1:L Educazione nel Mondo Protestante Comenio Francesco Bacone

36 Capitolo 2: Educazione e Pedagogia in Francia una prima forma di studio scientifico- tecnologico con Galileo Galilei

37 Capitolo 2: Educazione e Pedagogia in Francia Educazione e Pedagogia In Francia

38 Capitolo 2: Educazione e Pedagogia in Francia Jacques-benigne Bossuet Fenelon

39 Capitolo 2: Educazione e Pedagogia in Francia Esempio di Educazione tipica Francese

40 In conclusione:la pedagogia è la scienza umana che studia l'educazione e la formazione dell'uomo nella sua interezza ovvero lo studio dell'uomo nel suo intero ciclo di vita. Quindi, al contrario di ciò che si è soliti pensare secondo un ovvio luogo comune, il pedagogista non si occupa esclusivamente dei bambini e dell'infanzia, ma anche di adolescenti, giovani, adulti, anziani e disabili ovvero delle altre fasi della vita. Insieme alle altre Scienze Umane si rivolge dunque ai contesti formali, non-formali e informali dove avviene il processo di "trasformatività" proprio della pedagogia stessa. La Pedagogia si occupa anche dell'educazione scolastica e dell'apprendimento dei soggetti, ma non è questo il suo unico fine euristico. Il fine euristico della pedagogia è l'uomo che si relaziona con l'altro da sé (educazione) e che si relaziona con se stesso (formazione). Il Pedagogista studia l'umano e ciò che riguarda l'uomo e la sua esistenza. Nell'ambito della pedagogia italiana il pedagogista Riccardo Massa ha proposto di usare il termine formazione per indicare sia l'educazione (ovvero il processo di formazione globale della personalità) sia l'istruzione (ovvero il processo di trasmissione da parte di un individuo e di acquisizione di competenze e di conoscenze da parte dell'individuo che viene istruito). L'educazione (secondo i modelli teorici elaborati dai pedagogisti) ha tre coordinate: Il sapere (le conoscenze teoriche). Il saper fare (le competenze pratiche o abilità). Il saper essere (modo il cui un individuo mette in campo il saper fare e il saper essere). Lo studio della pedagogia è stato recentemente rivalutato dalle più alte istituzioni educative italiane, le quali, nel 2010, hanno creato un liceo (il liceo delle scienze umane) che ha come materie base la psicologia, la sociologia, l'antropologia, la metodologia della ricerca ed appunto la pedagogia riunite in uno studio di un'unica materia chiamata Scienze umane. È molto importante precisare di come la Pedagogia sia una scienza influenzata dalle più alte espressioni culturali che si sono succedute nel corso dei secoli, come la Filosofia (dalla quale le Scienze dell'educazione traggono moltissimi concetti base), la Letteratura, l'arte e la Storia.

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