Bimestrale n. 4 luglio-agosto 2010
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- Filiberto Pinto
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1 Bimestrale n. 4 luglio-agosto 2010 Poste Italiane S.p.A. Sped. abb. post. DL353/2003 (conv. in L. 2702/2004 n. 46) art. 1 comm. 2 DCB Roma. In caso di mancato recapito rinviare a Roma per la restituzione al mittente previo pagamento resi Organo Ufficiale dell Unitalsi
2 4-15 SPECIALE BAMBINI IN MISSIONE DI PACE I cuccioli dell Unitalsi ambasciatori di pace in Europa di Massimiliano Fiore 16 INDIA Cuore di latte, iniziati i lavori della scuola di Giovanni Punzi 17 NUOVI PROGETTI UNITALSI Basta un click INTERVISTA Giusy Versace: la mia forza nello sport e a Lourdes di M.F. 22 NOVITÀ Amministratore di sostegno. Ampliati i doveri 24 ARBITRI SENZA FISCHIETTO Educare e formare Notizie dalle sedi In preghiera con la mente, con il corpo e con il cuore RIFLESSIONE di mons. Luigi Moretti assistente ecclesiastico nazionale er poter conoscere, la nostra mente non basta. La pedagogia ci dice che occorre anche il corpo, ci dice che, per insegnare bene ad un bambino a conoscere la realtà, è necessario stimolare tutti i suoi cinque sensi. Una conoscenza solo intellettuale è limitata, per questo le scuole ben fatte prevedono una stimolazione totale, a tutto campo dei bambini; sedersi al banchetto ed ascoltare è solo uno dei mezzi di conoscenza offerti che viene integrato da esperienze manuali, olfattive, uditive Così il bambino assimila di più e meglio. Perché faccio questa premessa pedagogica? Perché penso alla preghiera di noi cristiani che inizia sempre con il coinvolgimento del corpo. Iniziamo a pregare muovendo prima il nostro corpo, portando una mano sulla fronte, poi sul petto, poi su ciascuna delle spalle. E il Segno della Croce. I movimenti del nostro corpo nella preghiera sono piuttosto limitati, noi stessi poi, li limitiamo al massimo, muovendoci lo stretto indispensabile. Se guardate l ingresso di una chiesa, con i fedeli che entrano ed escono, potete vedere le varietà di modi con cui si fa il segno della Croce, chi è davvero partecipe di quello che fa, chi è molto sbrigativo, chi si vergogna, chi tira un piede indietro facendo una specie di inchino, chi prolunga il segno della Croce baciandosi la mano come ricordo di quando ai bambini si diceva, a fine preghiera, manda un bacetto a Gesù. Partecipando bene, anche con il corpo, alla preghiera possiamo essere più consapevoli riguardo a ciò che abbiamo nel cuore. Fare bene il segno della Croce è necessario ed è di esempio a tutti. Sappiamo bene quanto sia importante far vedere la cura che mettiamo nel pregare, nel modo in cui manifestiamo il nostro essere alla presenza di Dio. Un amico musulmano mi disse tutto il suo stupore nel vedere le persone nelle chiese cristiane: chi parlava, chi si muoveva per i banchi, per lui era impensabile non essere composti ed uniti nei gesti e nelle preghiere comuni. Bernadette era una bambina al momento delle apparizioni, la Madonna fece il segno della Croce prima di lei ed ecco che la mano della piccola si sbloccò ed anche lei fece questo segno provando subito tanta serenità. Il segno della Croce ci caratterizza come cristiani. Attraverso la croce ricordiamo la nostra appartenenza al Signore, a Gesù che ci ha salvati, a Gesù che è passato attraverso il dolore ma che, con questo passaggio, ci ha aperto la strada per la Resurrezione. Il dolore, la croce, non ci deve far paura, è solo la porta di ingresso per la Resurrezione. Pensiamolo con la mente, diciamolo con la voce e partecipiamo a questa bella realtà con tutto il nostro corpo. Il segno della croce è un segno di gioia, apparteniamo al Signore, la grandezza di Dio si è riversata su di noi, piccole creature e peccatori. Al pellegrinaggio nazionale a Lourdes attendo tanta partecipazione degli unitalsiani e tanta cura nella preghiera.
3 Quando i bambini educano gli adulti EDITORIALE ari bambini, credo sia arrivato il tempo di ringraziarvi tutti per il cammino speciale che abbiamo fatto insieme in questi anni. Nessuno ci avrebbe creduto se gli avessimo detto anni fa che proprio i bambini tutti! avrebbero dovuto aiutare gli adulti a imparare a vivere la pace. E invece è andata proprio così: grazie a voi e con voi, girando per l Italia e per il mondo, gli adulti hanno cominciato a capire che la pace non è un progetto teorico ma una ben concreta esperienza di vita, ordinaria e semplice, come ordinaria e semplice è la vita di tante famiglie e di tanti bambini. Guardandovi in questi anni, in questi pellegrinaggi pensati per voi ma divenuti alla fine ciò che voi piccoli avete deciso che fossero (senza riunioni, senza riflessioni, ma seguendo il vostro istinto e il vostro stupore), mi sono sempre chiesto, sorridendo, perché il Signore ci ha detto che per entrare nel Regno dei Cieli bisogna diventare come bambini. Non ho mai creduto che volesse dire che dobbiamo fare come i bambini, perché a volte anche i piccoli sono capaci di non fare il bene o di diventare strambi imitatori del nostro modo di vivere. Vi ho guardati a lungo, mentre eravate in braccio ai vostri genitori o correvate nei corridoi degli alberghi, mentre sgranavate gli occhi guardando il grande spettacolo di Eurodisney, mentre osservavate, con travolgente curiosità e con gli occhi luminosi, il corpo di Santa Bernadette a Never (così piccola che qualcuno di voi ha pensato che anche lei fosse una bambina!), mentre ridevate di gusto navigando in battello sulla Senna a Parigi: era la stessa meraviglia, la stessa curiosità, lo stesso sorriso che avevate in Terra Santa Bambini, in quello che resterà il pellegrinaggio più straordinario, più colorato, più travolgente, più carico di Dio che l Unitalsi abbia fatto a mia memoria. Insomma, vi ho osservati a lungo, a volte non riuscendo a guardare senza turbarmi la sofferenza di tanti di voi e di tanti vostri genitori, tante volte commuovendomi per come questa sofferenza si scioglieva nella tenerezza dei piccoli gesti e dei piccoli progressi che solo gli occhi e l amore di mamma e papà riuscivano a scorgere. Alla fine credo di aver capito, sobbalzando di gioia perché se ho capito bene davvero il nostro Dio è un padre affascinante. Solo voi bambini sapete stupirvi di quanto vi accade; solo voi bambini sapete ancora sorprendervi per le bellezze inaspettate, piccole o grandi che siano; solo voi bambini sapete gioire anche per gli avvenimenti piccoli e inspiegabili della vita; solo voi bambini sapete apprezzare la tenerezza senza farvi domande e senza pronunciare centinaia di però. Per incontrare Dio, per farsi prendere dalla sua bellezza, per capire la sua strategia della tenerezza bisogna essere così, bisogna essere come voi: se non ci meraviglieremo, se non ci stupiremo ogni giorno dell amore di Dio per noi, se non ci sapremo abbandonare alla tenerezza del Padre non entreremo mai. Continueremo, bambini, con i vostri genitori e con tutti quelli che invece di cercare scuse per non esserci troveranno coraggio e risorse per esserci, a viaggiare per il mondo per conoscere il sorriso della pace; continueremo, bambini, a essere pellegrini che si divertono, perché pretendere da voi che viviate le stesse esperienze dei grandi andando solo per santuari è ancora una volta non conoscervi davvero; continueremo, bambini, a proporre incontri e feste e case di accoglienza e viaggi e colori e tanto altro ancora senza arrenderci alle immotivate paure e alle esagerate prudenze dei normalizzatori della gioia ; insomma continueremo a volervi bene tutti, uno ad uno, e a provare a costruire con voi un cammino di accoglienza, di sostegno e di pace. Ripartiremo con il nostro percorso di pace: ci vedremo a Roma a maggio 2011! Sarà una grande occasione per continuare ad imparare che bisogna aprirsi alla conoscenza di altri bambini, di altri genitori, di altri volontari che vengono da altre Regioni e da altri Paesi, perché aprendosi alla diversità e alla novità si evita di rinchiudersi nel proprio territorio a difendere esclusivamente tradizioni e abitudini. Per imparare la pace. La diversità e lo stupore ci faranno pellegrini di pace. Grazie bambini, grazie papà, mamme, nonne, zie, grazie volontari, grazie sacerdoti, grazie medici e infermieri. Grazie a tutti coloro che hanno condiviso e continueranno a condividere questo perdersi di amore per i bambini, a cominciare dai bambini che soffrono. Grazie. Pace. Sempre. di Antonio Diella presidente nazionale 3
4 a cura di Massimiliano Fiore Presidente Ass. Tutti a Scuola Parigi I cuccioli dell Unitalsi ambasciatori di pace in Europa Q uest anno è toccata a Parigi. E la VIIma edizione del pellegrinaggio bambini ha cambiato nome: non più Bambini di Pace, ma Bambini in Missione di Pace. Secondo monsignor Benedetto Tuzia, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma che ha accompagnato i pellegrini in Francia, dopo l abilitazione ottenuta durante il viaggio in Terra Santa, ora i bambini sono diventati piccoli ambasciatori di pace in Europa. Raddoppiano rispetto al 2009 i partecipanti al pellegrinaggio Bambini di Pace : l anno scorso, in Terra Santa, erano 600. Segno, questo, che l idea di un pellegrinaggio pensato appositamente per i ragazzini fino ai 14 anni registra un successo sempre più grande. Un percorso di crescita iniziato nel 2004 con la prima edizione di Bambini di Pace di Assisi. Sui passi di San Francesco, i piccoli avevano ripercorso il tema della Creazione; l anno successivo, sempre nella cittadina umbra, quello della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto. Nel 2006 e nel 2008 i giovanissimi erano stati accolti a Lourdes, dove avevano imparato a tenere sempre accesa la luce nel cuore con l aiuto di Maria. Nel 2007 era stata la volta di Gardaland, dove avevano giocato, riso, scherzato, trovato un oasi di gioia e serenità. Ma avevano anche capito che, seppure importante e rigenerante, quella non era ancora la Terra Promessa. L anno scorso erano arrivati fino in Terra Santa, per conoscere da vicino i luoghi di Gesù. I piccoli partecipanti crescono e coinvolgono i più piccoli, i propri fratelli, ad un pellegrinaggio oramai diventato un percorso formativo centrale della propria evangelizzazione. 4
5 In festa ai piedi della Torre Eiffel Una festa animata ai piedi della Torre Eiffel. Così i partecipanti a Bambini in Missione di Pace hanno inaugurato la settima edizione del pellegrinaggio. Sul palco Antonio Diella, il presidente nazionale dell Unitalsi, e altri volontari hanno intrattenuto i piccoli dell Unitalsi con canti e animazioni, ripercorrendo le precedenti edizioni del pellegrinaggio che hanno radunato bambini di tutta Italia a Lourdes, Gardaland, Assisi e Terra Santa. A contraddistinguere i partecipanti, un originale copricapo a forma di pappagallo, ribattezzato Papparcobaleno, mascotte di questa edizione. Ciascuno di voi bambini ha annunciato il Presidente Nazionale, Antonio Diella, assegnando un incarico speciale ai più piccoli è un ambasciatore di pace. Dobbiamo raccontare a tutti quelli che incontreremo le esperienze che abbiamo vissuto durante i pellegrinaggi, perchè la gente viva felice. Una festa con giochi, musica e animazione ai piedi della Torre Eiffel, lungo Champs de Mars, ha dato il via al pellegrinaggio Bambini in Missione di Pace svoltosi a Parigi, Disneyland e Nevers dal 4 al 9 settembre. Oltre mille persone, tra cui 350 bambini, disabili e non, provenienti da tutta Italia, hanno colorato le vie del parco parigino. L Unitalsi da diversi anni affronta il tema della pace con i bambini ha detto Antonio Diella e l avvicinamento ad altri paesi e popoli è il metodo per costruire la pace, incontrando persone. Ospite d eccezione al pellegrinaggio è stato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha accompagnato l iniziativa fino a lunedì. L esperienza del pellegrinaggio deve tornare presente nelle nostre coscienze ha detto il primo cittadino della Capitale è un modo di professare la fede, ma anche un incontro tra popoli e culture lontani da conflitti e interessi. Il pellegrinaggio dei bambini è un investimento per il futuro. Alemanno ha anche ricordato che il Comune di Roma ha coinvolto 12 famiglie disagiate al pellegrinaggio e che questo è uno dei tanti passaggi di collaborazione con l Unitalsi. Nel 2011 a Roma Il Presidente Diella a Champs de Mars inaugura il pellegrinaggio. A sinistra: conferenza stampa presso l Ambasciata francese a Parigi alla presenza dell ambasciatore Caracciolo e del Sindaco di Roma Gianni Alemanno La prossima edizione del Pellegrinaggio Bambini in Missione di Pace si terrà a Roma nel Lo ha annunciato il presidente dell associazione, Antonio Diella, durante la conferenza stampa tenutasi nell Ambasciata d Italia a Parigi, alla presenza dell Ambasciatore, Giovanni Caracciolo, e del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dove è stata inaugurata la 7ma edizione del pellegrinaggio a misura di bambino. Milleduecento partecipanti, 350 bambini che sono rimasti in Francia dal 4 al 9 settembre. L anno scorso, durante il pellegrinaggio in Terra Santa ha detto Antonio Diella c è stato dato un mandato: portare la pace in Europa. Continueremo quindi a girare le capitali europee per diffondere la pace con il linguaggio dei bambini e per dire che la nostra identità non ha pretese ma esiste. Antonio Diella ha aggiunto che dopo Parigi, l Unitalsi farà tappa nella capitale italiana, perchè anche in Italia c è bisogno di costruire luoghi d incontro. Contiamo di portare a Roma tanti bimbi italiani, ma anche tanti stranieri per condividere con noi questa esperienza. 5
6 Notre Dame È cominciato in Cattedrale il pellegrinaggio dei bambini Notre Dame di Parigi oggi è diventata cattedrale di pace grazie a voi bambini. Così l Arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois, ha salutato i bambini e le famiglie che hanno partecipato al pellegrinaggio Bambini in Missione di Pace, organizzato dall Unitalsi a Parigi, Disneyland-Paris e Nevers. In una cattedrale insolita, colorata per l occasione da girandole della pace utilizzate dai piccoli per animare la funzione, i pellegrini hanno cominciato la loro domenica nella capitale francese. Eravamo timidi e preoccupati in questa cattedrale ha detto il presidente dell Unitalsi, Antonio Diella, durante la messa ma dobbiamo dire grazie perchè ci ha accolto con gioia e abbiamo capito di far parte di un unica famiglia. Con i nostri bambini pregheremo per la pace e per la Chiesa di Francia, che sentiamo anche nostra. Per noi Chiesa italiana o Chiesa francese è sempre Chiesa di Cristo. Al termine della funzione, l Unitalsi ha donato al cardinale Vingt-Trois la lampada di Terra Santa che accompagna i pellegrinaggi, mentre una delegazione dell associazione assieme al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha visitato la cappella capitolare del Santo Sepolcro dove per l occasione sono state esposte alcune reliquie custodite a Notre Dame: un frammento della corona di spine, della croce e dei chiodi con cui sarebbe stato crocefisso Gesù Cristo. Le reliquie sono esposte per la preghiera dei fedeli solo il primo venerdì del mese, il Venerdì Santo e in poche altre festività; a custodirle sono i Cavalieri del Santo Sepolcro. xxxxx
7 Il Cardinale Vingt-Trois: questo è un momento di fede I bambini sono messaggeri di pace, sono protagonisti che possono cambiare davvero qualcosa nel mondo, fanno nascere sentimenti di convivialità nel cuore degli altri. Così il cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, ha salutato i pellegrini dell iniziativa Bambini in Missione di Pace promossa a Parigi. Questi giovani ha detto Alemanno: qui ci sono le radici cristiane Nella cattedrale di Notre Dame, come nelle tante chiese del nostro continente, è scritta la storia dell Europa, la nostra civiltà, la nostra cultura, la nostra identità. Nessuno può cancellare questa verità profonda, queste radici cristiane della nostra Europa che un giorno saranno proclamate a gran voce nelle leggi fondamentali dell Unione Europea. Lo ha detto il sindaco di Roma nell intervento durante la Messa celebrata a Notre Dame dall Arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois, in occasione del pellegrinaggio Bambini in Missione di Pace promosso dall Unitalsi. Questa fede, questa cultura ha aggiunto il primo cittadino ci insegnano ad amare e ad accogliere tutti gli uomini, tutte le donne e tutti i bambini, rispettando ogni differenza e ogni cultura. Ecco perché affidiamo a questi bambini la nostra speranza di pace, il nostro desiderio di giustizia, la nostra ricerca di verità. Ci vuole l ingenuità di un bambino per disarmare tutti i conflitti e tutti gli odi che dilaniano l umanità, per gridare che il re è nudo contro tutti coloro che predicano l odio per accrescere il loro potere. l Arcivescovo che ha celebrato una solenne messa nella Cattedrale di Notre-Dame sono spesso segnati dalla malattia e dall handicap. È bene che abbiamo l occasione di lasciare il loro luogo abituale per fare un viaggio che è di preghiera, principalmente, ma è anche un grande momento di speranza per loro, per vedere che non sono emarginati a causa della loro malattia. Questo è anche un momento di fede perché non si deve credere in Dio solo quando va tutto bene, ma anche nella sofferenza. È un viaggio anche di speranza. Perchè la pace non è minacciata dalle identità dei popoli, dalle loro differenze, dal loro desiderio di giustizia, ma da coloro che dalla guerra traggono ricchezza, potere e orgoglio. Tutte cose che i bambini non sanno neppure che cosa siano. Ecco perché è bella e vera questa missione di pace che l Unitalsi ha affidato a voi bambini, che da tanti anni raggiungete i posti più lontani, che oggi siete a Parigi e che l anno prossimo sarete a Roma. Dopo la messa nella cattedrale di Notre Dame, i piccoli pellegrini dell Unitalsi hanno portato il loro messaggio di pace camminando per la città francese. Hanno organizzato giochi e animazioni a Montmartre, storico quartiere degli artisti, e a bordo di tre battelli speciali lungo la Senna, uno dei quali ha ospitato anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha seguito tappa dopo tappa il pellegrinaggio dei Bambini in Missione di Pace. È una gioia vedere questi ragazzi, i colori, i canti, l animazione. Danno tanta speranza, ha commentato il primo cittadino. 7
8 Gli angeli I bimbi accompagnati da oltre 400 volontari C i 8 sono circa 400 giovani in Italia, di diverse età, che durante l estate, invece di investire i propri risparmi in una vacanza-sballo a Ibiza, decidono di partire per un viaggio alternativo: il Pellegrinaggio Bambini dell UNITALSI. Anche quest anno, in centinaia si sono messi a disposizione delle famiglie e dei bambini con disabilità per regalare loro un momento di festa, vacanza e preghiera. A raccontare i loro meriti sono Alessandro Pinna ed Emanuele Trancalini, delegati dalla presidenza nazionale all organizzazione del pellegrinaggio Bambini in Missione di Pace, che hanno coordinato i 400 volontari provenienti da tutta Italia. Un viaggio come questo dà molte emozioni vere spiega Trancalini in posti come Ibiza il cuore e la testa vibrano sul momento, ma la mattina, quando ci si sveglia, non c è più nulla. Invece qui, al risveglio, tutto è reale. Quando organizziamo questo pellegrinaggio aggiunge tutti lavorano duramente: ci sono giovani dai 20 anni in su, membri dello staff tecnico che, per organizzare questi 5 giorni di pellegrinaggio, durante l anno si incontrano in media una volta ogni tre giorni. Negli ultimi mesi, prima di partire, per questi ragazzi non esistono più neanche i fine settimana. I volontari a Parigi si dividono tra quelli che assistono i bambini disabili durante il pellegrinaggio la maggior parte e chi si occupa dell animazione. Aiutare una famiglia nell assistenza di un disabile dice Trancalini è un modo per dare un po di respiro ai genitori. Molto spesso non hanno neppure il tempo di stare insieme ed è importante per loro riscoprire il senso e la vita di coppia. Organizzare l animazione afferma Alessandro Pinna, Presidente della Sottosezione Unitalsi di Roma vuol dire solo pensare ai giochi. L animazione è il cuore del pellegrinaggio. Si preparano costumi, canti, spettacoli. E tutto viene realizzato all interno dell associazione. Questi 400 ragazzi, concludono Pinna e Trancalini, per cinque giorni all anno diventano una sorta di angeli per le famiglie con bambini in difficoltà: Sono giovani che imparano a voler bene a persone che vogliono bene e che, finito il pellegrinaggio, non spariscono ma si rimboccano subito le maniche per cominciare a preparare l edizione successiva.
9 xxxxx Una mamma: grazie Unitalsi è stato un sogno bellissimo Cara Unitalsi, di ritorno da questo viaggio meraviglioso abbiamo avuto l impressione di vivere in uno splendido sogno un sogno realizzato solo grazie a voi e, ripeto, grazie a voi che con il vostro impegno quotidiano avete permesso a noi e altre famiglie di far sì che tutto questo potesse diventare realtà! Dire grazie sarebbe solo retorica, ci vorrebbe non so la luna o le stelle per dimostrarvi la mia gratitudine di madre, per darvi la mia sensazione di estrema felicità quando avete fatto di tutto per starmi accanto, per permettere a Jacopo di vivere il suo sogno più bello, di fare una foto mentre cerca di estrarre la spada dalla roccia, o di salire su un vagoncino di una di quelle giostre meravigliose nel parco Disneyland. Abbiamo visitato luoghi meravigliosi e incantati, visto monumenti maestosi e bellissimi, ci siamo immersi nella quiete dove Santa Bernadette è vissuta, dopo Lourdes. Ma penso che si possa andare in mille luoghi fantastici, in molti Santuari, ma è fondamentale chi ci accompagna e se chi accompagna è l Unitalsi, non contano più le 31 ore di viaggio concluse in piena notte, lo spirito è sempre quello giusto; allora non hai più paura della tua vita perché sai che c è sempre qualcuno che ti aiuterà a ritrovare il sorriso anche nei momenti più bui! La vostra organizzazione cura tutti i dettagli, sempre perfetta, i giochi, i balli, le maschere meglio del parco parigino. La pioggia non ci ha aiutati, ma il vostro sorriso ha fatto sempre splendere il sole, vi basti pensare che tra Spiderman e Superman i super eroi di Jacopo sono i volontari dell Unitalsi, tant è che a Loreto, mentre il suo palloncino con la preghiera a Maria volava verso il cielo, lui mi ha confidato che ha chiesto alla nostra Mamma Celeste di poter vestire quella divisa da grande. Insomma, la missione di pace ha funzionato. Adesso il mondo sa di cosa è capace un esercito di berretti blu con carità scritto sul cuore; le risate, seppur alcune volte silenziose, dei bimbi hanno fatto rumore tra l indifferenza della gente che adesso è consapevole che il nostro è un mondo di pace e di amore! Grazie. di Fabiana Gentile 9
10 Disneyland Emozione e tanta felicità nel Parco dei divertimenti chi per l emozione l altra notte non è riuscito a chiudere occhio. Chi stamattina, in attesa di incontrare i propri beniamini, non stava nella pelle. E chi oggi ha realizzato il sogno di una vita. La giornata a Disneyland Paris, organizzata per i bambini in pellegrinaggio a C è Parigi con l Unitalsi, non ha deluso le aspettative della vigilia: i piccoli ambasciatori di pace, arrivati nella capitale francese per portare un messaggio di amicizia a tutte le persone, hanno apprezzato oltremodo la scelta dell associazione di trascorrere due giornate della trasferta nel parco divertimenti dedicato ai personaggi Disney. Sono arrivati in 1.200, di cui 350 bambini, disabili e non. Tutti riconoscibili perché in testa indossavano un copricapo a forma di pappagallo, ribattezzato Papparcobaleno e diventato mascotte del pellegrinaggio. Venire a Disneyland era il mio sogno ha detto Nicole, 12 anni, di Bolzano questo pellegrinaggio è anche un occasione per stare insieme e divertirsi. Asia, 7 anni, di Roma non vedeva l ora di incontrare Topolino e Tiana, la protagonista de La principessa e il ranocchio : è la seconda volta che viene a Parigi, ma 10 per lei questo viaggio è speciale perché insegna ai bambini a stare insieme. Gabriele, 7 anni, di Roma, prima di arrivare a Disneyland era molto emozionato e sognava di conoscere i personaggi e le attrazioni dedicate a Star Wars. Per Nicola, 12 anni, di Latina, quella con l Unitalsi è stata la più bella vacanza fatta finora: Di Disneyland mi piace tutto ha confessato in questi giorni mi sono divertito molto e ho conosciuto anche nuovi amici. Ma oltre a scattare foto con Topolino, le principesse, Cip e Ciop e Pinocchio, in questa giornata a Disneyland, per Arianna, 9 anni, c è qualcosa di più. Anche con il gioco, secondo la piccola pellegrina originaria di Latina, si può trasmettere la pace che è amore e libertà e si può costruire assieme ai bambini disabili. Vederli felici, come oggi, è una cosa bellissima. Anche per un altra bambina di nome Alice, 12 anni, di Palestrina, la trasferta a Parigi con il fratello è stata un momento importante: Durante questo viaggio ho scoperto di aver voglia di aiutare chi è in difficoltà. Non sapevo di avere questa qualità. È bellissimo.
11 Diella: per i bimbi un giorno di gioia Un pellegrinaggio dedicato ai bambini deve adeguarsi alla loro vita. Per questo i momenti di solidarietà e di aiuto verso gli altri devono essere accompagnati da momenti che per i bimbi siano di vera gioia. Così il presidente dell Unitalsi, Antonio Diella, motiva la decisione di accompagnare i pellegrini della VII edizione di Bambini in Missione di Pace organizzata a Parigi, anche a Disneyland. Il pellegrinaggio è un cammino di fraternità che prevede l esperienza di preghiera in un santuario, integrata con momenti di umanità. Anche le giornate passate in un parco divertimenti sono un esperienza utile per i bambini per sperimentare la gioia e per crescere insieme nella pace. Inoltre, sottolinea Diella, Disneyland Paris è una grande esperienza nell immaginario dei bambini: consentire a tutti, anche alle persone disagiate, di accedervi è importante. Chi vive in situazioni di disagio non deve accontentarsi di avere di meno rispetto agli altri. Testimonianze Due madri entusiaste A Disneyland Paris, i piccoli pellegrini dell Unitalsi hanno trascorso due intere giornate al parco divertimenti francese. I partecipanti a Bambini in missione di pace, dopo una foto di gruppo assieme a Mickey Mouse e al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, hanno incontrato i personaggi delle fiabe e testato il loro coraggio nelle attrazioni più emozionanti. Tra i partecipanti, si contano circa 350 bambini tra i 2 e 14 anni; numerosi i disabili. Conosco l Unitalsi da sei anni spiega Filippa, mamma di due ragazze con disabilità solitamente siamo sempre chiusi in casa perché non è facile muoversi. Ma durante questi pellegrinaggi le mie figlie diventano altre persone. Non vedevano l ora di arrivare a Disneyland, è una novità per loro. Augusta, mamma di un ragazzo disabile di 19 anni, racconta che da 16 anni partecipa ai pellegrinaggi dell Unitalsi. Sono esperienze che aiutano spiega perché questi ragazzi possono stare insieme agli altri, confrontarsi. E per loro questa è vita, il loro mondo, dove possono fare nuove amicizie. Cecilia, Walter, Alessia, Tatiana e Iris. È questa la squadra che ogni giorno mamma Claudia deve allenare. È una famiglia molto numerosa, che riesce a funzionare perchè c è molta collaborazione. Un gruppo molto unito, che ogni anno attende con ansia il pellegrinaggio dei bambini dell Unitalsi. Hanno già partecipato ad alcune edizioni, tra cui quella a Lourdes. Vivono a Bari. Mio marito racconta Claudia, di origine messicana è spesso via per lavoro, ma non mi spaventa rimanere da sola con i miei cinque figli. Se c è la fede in Dio tutto è meno complicato. In questi giorni sono partiti tutti per Parigi, ad eccezione di Cecilia, la figlia maggiore. Walter, 18 anni, ha la sindrome di Down. È molto attivo nell Unitalsi: in futuro, dice, vuole diventare barelliere e accompagnare i malati a Lourdes. E poi come tutti i neomaggiorenni ha un sogno nel cassetto: prendere la patente. Per me lui è un dono dice mamma Claudia è nato per creare legami d amore e umanità. Alessia, Tatiana e Iris, rispettivamente 12, 9 e 3 anni, sono entusiaste del pellegrinaggio a Parigi e soprattutto delle giornate a Disneyland Paris. Si sono divertite sulle attrazioni, senza dimenticare quale è il messaggio di pace di cui sono ambasciatrici per conto dell Unitalsi in Europa e nel mondo: Fratellanza, uguaglianza e umanità, sottolinea la portavoce, Alessia. Questo pellegrinaggio conclude Claudia mi serve per coltivare la mia spiritualità, mi ricarica. E offre a lei e famiglia una buona dose di forza per ricominciare poi l anno scolastico. Nella nostra famiglia, raccontano mamma e figlie, è sempre una grande festa. Anche se Walter, costretto a vivere solo con 4 donne, dissente: in realtà è un manicomio, chiosa sorridendo. 11
12 A Nevers In pullman nella cittadina dove riposa Bernadette xxxxx Sono partiti all alba, a bordo di 23 pullman. Hanno salutato per l ultima volta il villaggio di Disneyland Paris, dove hanno trascorso gli ultimi giorni tra la città e il parco divertimenti. La destinazione è Nevers. I partecipanti al pellegrinaggio Bambini in Missione di Pace, hanno concluso il pellegrinaggio nella cittadina dove riposa il corpo intatto di Bernadette. Secondo il programma, dopo un momento di animazione e festa, i piccoli hanno potuto omaggiare il corpo della Santa. A seguire, la messa di saluto nella cattedrale di Nevers e la partenza per l Italia in attesa dell ap- 12 puntamento del 2011 a Roma. Come già annunciato dal presidente, Antonio Diella, la VIII edizione del pellegrinaggio a misura di bambino si terrà nella capitale d Italia. Sarà quella la prossima città europea dove i bambini avranno il compito di portare la pace, hanno sottolineato i volontari dell associazione. Da quest anno infatti, dopo il mandato ricevuto l anno scorso durante il pellegrinaggio in Terra Santa, i bambini dell Unitalsi sono diventati ambasciatori di pace in Europa e di anno in anno percorreranno il Vecchio Continente per incontrare nuovi amici e lasciare loro un messaggio di pace.
13 Prima ero scettica ora mi sono ricreduta Prima di partire per Parigi ero un po scettica nei confronti di questo pellegrinaggio. Sia per il grande numero di partecipanti, sia perché non sono mai stata una cattolica praticante. Ma mi sono dovuta ricredere: ho visto un mondo nuovo che mi ha arricchita. Federica, originaria di Roma e mamma di due bimbi di 1 e 4 anni, è al suo primo pellegrinaggio organizzato dall Unitalsi. Il marito, attivo invece da anni nell associazione, è riuscito finalmente a convincerla a partire. E ora ammette Federica non vedo l ora di partire per il pellegrinaggio nazionale a Lourdes. A Parigi, Federica ha conosciuto un mondo che spesso rimane sconosciuto: ho visto molti bambini disabili felici e altrettanti genitori sereni. Una bellissima atmosfera dove tutti i bambini, disabili e non, hanno giocato assieme senza accorgersi delle differenze. La chiusura del pellegrinaggio nella Cattedrale di Nevers
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15 L entusiasmo ha vinto la sfida con la stanchezza Ho partecipato con la comunità educativa per minori La casa di Gigi, dove lavoro come educatrice, al pellegrinaggio Bambini in missione di pace promosso dall U.n.i.t.a.l.s.i. lo scorso settembre a Parigi e Nevers. Scegliere di far partire un intera comunità è davvero una missione, che inizia molto prima della data di partenza. Eccoci la mattina del 3 settembre: tutti i nostri bambini, di età compresa tra uno e quindici anni, e i loro accompagnatori pronti per diventare i protagonisti di un esperienza non facile da dimenticare. Emozione, curiosità e attesa per i bambini, responsabilità, qualche timore e un pizzico di incoscienza per gli adulti. Una scommessa e una sfida alla stanchezza, con l entusiasmo che non si spegne ma cresce - nonostante i lunghi preparativi - e ci porta alla stazione di Ancona, carichi di vita, pronti per salire su quel treno. Bambini e adulti insieme, per abbattere quella distanza tra educatore ed educando, per dare un valore aggiunto alla nostra professione e tentare di lasciare un segno, anche minimo, nella vita di questi bambini, che spesso non sono poi tanto bambini. L atmosfera è stata fin da subito piena di allegria: musica, clown, palloncini, colori, voglia di giocare e condividere sono stati i nostri fedeli compagni di viaggio. La sensazione era proprio quella di essere nel posto giusto con le persone giuste. Un posto ideale per testimoniare ai nostri bambini che nel mondo di diversità ce n è tanta e che questa diventa un problema solo se siamo noi a permetterglielo. La coinvolgente festa di Champs de Mars, la suggestiva Messa nella cattedrale di Notre-Dame, il tour della Senna in battello cantando e ballando, sono solo alcuni dei momenti la cui atmosfera è difficile da narrare a parole. E ancora, il fiabesco mondo di Disneyland Paris con le sue ambientazioni, i numerosi giochi e le fantastiche parate dei personaggi ci hanno caricato di un allegria sempre più accesa che ci ha accompagnato fino all ultima giornata a Nevers e durante tutto il viaggio di rientro in Italia. Tornati alla stazione di Ancona la stanchezza si faceva sentire ma la gioia di esserci stata mi urlava davvero dentro. Nelle ore successive maturava in me la consapevolezza che esperienze del genere segnano noi e loro ed hanno una potenza e una valenza, umana prima ancora che educativa, che forse nessuna futura distanza che ci separerà da questi bambini potrà cancellare. Non si tratta del primo pellegrinaggio che faccio con loro, ma sicuramente è stato quello toccante perché nell insieme è stato un viaggio che ha parlato la lingua dei bambini che è una lingua semplice, ingenua ed essenziale. Uno dei ritornelli che ci hanno accompagnato diceva è festa, è festa, ci son proprio tutti, chiunque può entrare anche senza bussare. Non serve l invito o il visto d ingresso, basta che agli altri si porti rispetto. Ed è stata davvero una festa continua. Non lo so dove saranno tra cinque, dieci, quindici anni questi bambini. Ma rendere possibili esperienze di questo tipo nelle comunità educative per minori dà un grande valore aggiunto a quel tempo, breve o lungo, che il bambino si trova a dover trascorrere in comunità. Solo vivendo insieme momenti come questi, che permettono densa e intensa partecipazione di chi educa e chi è educato, possiamo testimoniare i valori che vogliamo lasciare a questi bambini e allo stesso tempo ridefinire a noi stessi qual è il senso del nostro compito educativo. È l unico vero obiettivo che possiamo inseguire: prima ancora di qualsiasi sfida di carattere educativo siamo chiamati a vincere la sfida dell amore, del donarci, del metterci in gioco come persone. Anna Capriotti presidente sottosezione Ascoli Piceno 15
16 INDIA di Giovanni Punzi consigliere nazionale Cuore di latte Iniziati i lavori di una scuola al villaggio di Sallypatti 16 P erché Signore? È questa la domanda che mi porto dentro mentre l aereo inizia a rullare sulla pista di Madurai, nel sud est dell India, per riportarmi a casa dopo i pochi giorni vissuti all inizio di settembre con i miei compagni di un viaggio del cuore,marco, Angelo, Simone ed Anna nella missione St. Mary of Leuca, delle suore della Congregazione delle Figlie di Santa Maria di Leuca e dopo aver incontrato il volto di tanti poveri, gli occhi di tanti bambini e gli arti mutilati di tanti lebbrosi. Perché Signore? Ancora oggi, tante persone non possono vivere dignitosamente, avere cibo a sufficienza e acqua potabile senza dover percorrere a piedi nudi chilometri e chilometri, anche su strade polverose e sotto il sole cocente, per raggiungere il pozzo più vicino e riempire un codau, bidoncino di acqua da bollire, prima di potersi dissetare. Perché Signore? A tanti bambini ancora oggi vengono negati i diritti all infanzia, il diritto all educazione, il diritto al gioco. Al Villaggio di Sallypatti, grazie alla sensibilità e al contributo della nostra Associazione sono iniziati i lavori della costruzione di una scuola per i bambini più piccoli, lavori che per fine anno, probabilmente, termineranno e permetteranno, finalmente, a quei bambini di avere alcuni locali degni di essere chiamati scuola. Perdonami Signore, se non ti ringrazio mai abbastanza per i doni che quotidianamente mi dai e che non utilizzo a pieno, magari sprecandone parte e mi perdo nella ricerca affannosa di cose superflue. Perdonami Signore, se, pur avendo tanto, dai miei occhi non traspare la stessa gioia e la stessa serenità che ho visto negli occhi di quei bambini. Donami Signore una buona vista del cuore perché sappia riconoscerti nel volto del fratello della porta accanto e in quello della porta lontana e sappia farmi suo prossimo per accoglierlo con quello che sono e che ho e che Tu mi hai dato, per essere così qui in terra un piccolo riflesso del Tuo Amore e poter gustare sin d ora la gioia dell incontro con Te. Vieni benedetto dal Padre mio, perché ero povero, piccolo, ammalato e Tu mi hai accolto! Giovanni Punzi insieme agli alunni della scuola di Sallypatti
17 PROGETTI Basta un click Facile rintracciare i disabili in caso di grosse calamità Nel 2006 l Assemblea Generale dell ONU ha approvato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità. Fra i vari temi da essa affrontati spicca l indicazione agli stati membri per l adozione di tutte quelle misure necessarie per garantire la protezione e la sicurezza delle persone con disabilità in situazioni di rischio, incluse le situazioni di conflitto armato, le emergenze umanitarie e le catastrofi naturali. In questo contesto si inserisce il progetto I luoghi della disabilità in un click attraverso il quale l UNITALSI si propone di implementare una banca dati informatica che possa costituire una utile base di partenza per i Comuni e gli Enti Locali che sono chiamati a realizzare un efficace piano per la gestione delle emergenze dando la possibilità ai soci disabili dell Associazione, attraverso la sistematizzazione e l inserimento dei dati in possesso delle Sezioni e Sottosezioni, di incrementare le capacità di co- municazione, di socializzazione e la possibilità di accesso ad attività lavorative. La base di dati contiene informazioni circa l ubicazione sul territorio dei soci UNI- TALSI disabili e non autosufficienti che, in caso di calamità, facilita l intervento della Protezione Civile che è quindi in condizione di conoscere esattamente dove intervenire per evacuare le persone non autonome. Ulteriore supporto alle operazioni di Protezione Civile in caso di emergenza è dato dall inserimento nel data base dei dati dei volontari di Protezione Civile UNITALSI che possono essere attivati rapidamente in caso di calamità. Il progetto è stato avviato il 17 luglio Il computer in un batter d occhi Con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009, il Parlamento italiano ha ratificato la Convenzione ONU per i di- ritti delle persone con disabilità. Essa infatti recepisce una concezione della disabilità che, oltre a ribadire il principio della dignità, individua nel contesto culturale e sociale il fattore determinante per l esperienza che il soggetto portatore di handicap fa della propria condizione. L art. 24 della Convenzione, dedicato all educazione, riconosce il diritto all istruzione delle persone con disabilità (...) senza discriminazioni e su base di pari opportunità garantendo un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli e un apprendimento continuo lungo tutto l arco della vita. Ciò premesso, con il progetto Il computer in un batter d occhi l UNITALSI vuole promuovere l inclusione sociale delle persone disabili attraverso la formazione post scolastica finalizzata ad un inserimento lavorativo e all acquisizione di una sempre maggiore autonomia. A tale scopo l UNITALSI ha selezionato, fra quelli esistenti, i prodotti informatici messi a punto da un ingegnere disabile e commercializzati da A.I.D.A. srl (Ausili di Informatica per Disabili e Anziani). Tali prodotti sono di facile apprendimento ed uso e, per la loro adattabilità, soddisfano le esigenze di una vasta categoria di soggetti affetti anche da gravi disabilità. L UNITALSI. prevede di fornire ai 45 destinatari del progetto tali ausili che consentono l utilizzo dei supporti informatici più comuni a persone che, per il tipo di patologia, non vi hanno accesso e di accrescere, quindi, la loro formazione, la loro capacità di relazione e di comunicazione. Il progetto è stato avviato il 17 luglio
18 INTERVISTA di Massimiliano Fiore Amore e fede Giusy Versace: la mia forza nello sport e a Lourdes Atelier e sfilate di moda. Aeroporti e trolley, in giro per la celebre azienda di famiglia. Due settimane al mese, quattro giorni su sette lontana da casa: in giro per il mondo a controllare le boutique, su e giù dagli aerei, negli alberghi. Era la vita di Giusy Versace, bellissima e giovane donna in carriera che a causa di un terribile incidente stradale perde entrambe 18 le gambe. La sua vita cambia e oggi dopo la lunga e sofferta riabilitazione è la prima sprinter italiana amputata agli arti inferiori. Nata a Reggio Calabria, ma milanese d adozione, è la nuova promessa dell atletica italiana, che a giugno, ai campionati italiani di Imola, ha corso i 100 metri in Dopo soli 3 mesi di allenamento, la bellissima 33enne è già una promessa delle prossime Paraolimpiadi a Londra Giusy, dove hai trovato la forza di reagire? In realtà me lo chiedo ancora. Certamente la famiglia è stata fondamentale perché nessuno dei miei affetti più cari mi ha mai lasciata sola neanche un momento per piangere. Ero e sono circondata da amore, solidarietà e ottimismo. Non mi hanno mai fatta sentire invalida ma solo in un momento di difficoltà. Credo che il segreto stia nel guardare il rovescio della medaglia. Piangere, purtroppo, non ci fa tornare indietro. Parlami del tuo rapporto con Lourdes e l Unitalsi? Lourdes è stata una promessa, l Unitalsi una seconda famiglia. Quando ebbi l incidente feci un voto alla Madonna cui sono molto devota Se tornerò a camminare verrò a ringraziarti e così fu. Mia zia, già allora sorella dell Unitalsi mi portò con sé nel pellegrinaggio nazionale del Rimasi estasiata e da allora non me ne sono mai più voluta distaccare. L anno successivo partii come sorella ed oggi sono molto fiera di esserlo. Ogni anno il mio pensiero è lì, e appena posso cerco di coinvolgere altre persone ad andarci. In molti descrivono Lourdes come un posto triste con tanta sofferenza, invece ho scoperto un posto magico dove governano sorrisi e fede. Sport e disabilità hanno dimostrato che possono coesistere e
19 Giusy Versace parteciperà alle prossime Paralimpiadi di Londra nel 2012 raggiungere risultati sorprendenti. Lo sport certamente aiuta oltre che il corpo ancor di più la mente. Serve a farti sentire uguale agli altri, meno solo, ma soprattutto senza limiti. I limiti ce li poniamo noi e lo sport aiuta a superarli e poi, diciamocelo, a volte i limiti stanno solo negli occhi di chi ci guarda. In questa tragica vicenda il cognome che porti ti ha ostacolato o aiutato? Sono certa che davanti a certe cose siamo tutti uguali. Ho dovuto trovare la forza dentro me stessa. Sicuramente l affetto delle persone a me care, come anche quello di Santo Versace, è stato per me davvero prezioso ma lo sarebbe stato comunque anche se il nome fosse stato un altro. Il lavoro, gli allenamenti e l impegno nell associazione Disabili no limits. È stata fondata da un amputato, ex atleta paralimpico che ho conosciuto sui campi d atletica e ritrovato a Milano; così, nel gennaio del 2010, mi ha fatto conoscere l associazione. Ho sposato subito la causa poiché si trattava di raccogliere fondi per donare protesi ai mutilati dei paesi svantaggiati, vittime di mine antiuomo o terremoti ma anche in Italia alle persone economicamente disagiate. Purtroppo non tutti sanno che il Sistema Sanitario Nazionale non concede ausili tecnologicamente avanzati e grazie all associazione cerco di aiutare chi non può permetterseli. All estero questo è concesso quasi sempre in automatico, in Italia invece siamo un po indietro. La tecnologia aiuta ad avere una vita migliore ma ha anche un costo elevato e non tutti possono permettersela. Aiutare mi aiuta a trovare un senso a quanto mi è capitato, così, lo scorso 28 maggio, ho accettato di diventare presidente di Disabili No Limits. Spero di riuscire a portare avanti questa bella causa, però è necessario trovare gente disposta ad aiutare. Purtroppo o per fortuna è più facile raccogliere denaro che trovare gente desiderosa di fare volontariato. 19
20 PERUGIA di Francesca Rossi sezione Umbra Casa Diletta Realizzata con i risparmi accoglierà fino a 5 ospiti Una nuova pagina segna la storia dell Unitalsi. Anche l Umbria ha visto la realizzazione di un sogno che da tempo bramava negli animi dei soci e principalmente del Presidente Giorgio Becherini che ne ha fortemente voluto la concretizzazione. Il giorno 3 Luglio, a Perugia in Via Campo di Marte 4/q, adiacente la sede regionale, alla presenza del Vescovo di Assisi Mons. Sergio Goretti, del Presidente Nazionale, Antonio Diella, del vice-presidente Nazionale, Salvatore Pagliuca, del Presidente della sezione umbra Giorgio Becherini insieme al Consiglio e ai Presidenti della sottosezione è stata inaugurata Casa Diletta. Un piccolo miracolo realizzato con i risparmi che, anno dopo anno, sono stati accantonati con un unico obiettivo: concretizzare il nostro amore, con un tangibile segno di carità! CASA DILETTA è idonea ad accogliere dai 4 ai 5 ospiti. È costituita da 2 camere da letto luminose e spaziose, da un ampio bagno, cucinasoggiorno e una utilissima dispensa. Di notevole rilievo è l esecuzione della struttura murale e dell arredamento, realizzati nel massimo rispetto delle esigenze di ospiti con disabilità. La casa è situata in un luogo strategico, a circa 200 mt. dalla principale stazione ferroviaria di Perugia., e circa 30 mt. dalla fermata dell autobus. Oltre alla magnifica Casa Diletta, è stato inaugurato un ascensore che permetterà il facile accesso sia all appartamento che alla nostra sede regionale. Da qualche anno a I responsabili nazionali inaugurano Casa Diletta 20
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