Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola

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1 Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola I libri per ragazzi scritti dai ragazzi. Racconti che rendono i bambini e i giovani scrittori protagonisti di un attività che coinvolge l Italia e tanti altri Paesi europei ed extraeuropei in una fantastica avventura che grazie alla scrittura determina di volta in volta un filo che accomuna, unisce, coinvolge l attorno Bimed Edizioni Il racconto viene pubblicato all interno della Collana annuale della Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola, un format che guarda al racconto come a un bene di fondamentale rilevanza per la formazione delle nuove generazioni in grado di determinare relazioni, contaminazioni, confronto, interazione, crescita comune e tanto altro ancora

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3 IN VIAGGIO A BORDO DELLO ZEPPELIN Partendo dall incipit di Tullio Visioli e con il coordinamento dei propri docenti, hanno scritto il racconto gli studenti delle scuole e delle classi appresso indicate: Istituto Comprensivo Salvemini Battipaglia (SA) - classe V A Istituto Comprensivo Vincenzo Mennella Lacco Ameno Ischia (NA) - classe VB Istituto Comprensivo A. Manzoni Mugnano del Cardinale (AV) - classi I B/C - II A/B/C Istituto Comprensivo Pescara VI Scuola Sec. di I grado B. Croce classe I D Istituto Comprensivo Calcedonia Scuola Sec. di I grado De Filippis-Pastorino Salerno - classi I/llI F Istituto Comprensivo Tremestieri Scuola Sec. di I grado G. Martino Messina - classe II C Istituto Comprensivo Tremestieri Scuola Sec. di I grado G. Martino Messina - classe I A Istituto Comprensivo Santi Savarino Scuola Sec. di I grado Respighi Roma classe II L Istituto Comprensivo di Montemiletto (AV) - Scuola Sec. di I grado - classe III B Istituto Comprensivo - Scuola Sec. di I Grado Respighi di Roma classe II H Editing a cura di: Antonio Pappalardo

4 Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo Associazione di Enti Locali per l Educational e la Cultura - Ente Formatore per Docenti Istituzione Promotrice della Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola in Italia e all Estero Direzione e progetto scientifico Andrea Iovino Responsabile di redazione e per le procedure Alberto Fienga Coordinamento organizzativo e didattico Ermelinda Garofano Responsabile per l impianto editoriale Antonio Pappalardo Revisione editoriale Francesco Rossi, Shasa Buonino, Ilaria Mascolo, Maria Cristina Folino Gestione esecutiva del Format Angelo Di Maso, Adele Spagnuolo Grafica di Copertina : Bimed Station Impaginazione Tullio Rinaldi Piattaforma escriba UNISA, Dipartimento di Informatica Progetto Prof. Vittorio Scarano, realizzazione Dott. Raffaele Spinelli Gennaro Coppola, webmaster BIMED Pubbliche Relazioni Nicoletta Antoniello Amministrazione Rosanna Crupi, Annarita Cuozzo I libretti della Staffetta non possono essere in alcun modo posti in distribuzione commerciale

5 RINGRAZIAMENTI I racconti pubblicati nella Collana della Staffetta di Scrittura Bimed/ Exposcuola 2014/15 si realizzano anche grazie al contributo erogato in favore della Staffetta dai Comuni che finanziano l azione intesa come esercizio di rilevante qualità per la formazione delle nuove generazioni. Tra gli Enti che contribuiscono alla pubblicazione della Collana Staffetta 2015 citiamo: Ambasciata d Italia in Libano, Ascea, Atripalda, Bellosguardo, Borgaro Torinese, Castelletto Monferrato, Favignana, Ivrea, Moncalieri, Montemiletto, Osasco, Piaggine, Pinerolo, Saint-Vincent, Santena, Siano. La Staffetta di Scrittura riceve un rilevante contributo per l organizzazione degli Eventi di presentazione dei Racconti 2015 dai Comuni di: Bellosguardo, Moncalieri, Pinerolo, Procida, Salerno, e dal Parco Nazionale del Gargano/Riserva Naturale Marina Isole Tremiti. Si coglie l occasione per ringraziare i tantissimi uomini e donne che hanno operato per il buon esito della Staffetta 2015 e che nella scuola, nelle istituzioni e nel mondo delle associazioni promuovono l interazione con i format che Bimed annualmente pone in essere in favore delle nuove generazioni. Ringraziamenti e tanta gratitudine per gli scrittori che annualmente redigono il proprio incipit per la Staffetta e lo donano a questa straordinaria azione qualificando lo start up dell iniziativa. Un ringraziamento particolare alle Direzioni Regionali Scolastiche e agli Uffici Scolastici Provinciali che si sono prodigati in favore dell iniziativa e a Legambiente per l autorevole apporto tecnico reso alla Staffetta. Vivi ringraziamenti ad ALPEGA Fattoria Didattica che ci ha permesso di collegare la scrittura al mondo della natura e all educazione verso il nostro Attorno. Infine, ringraziamenti ossequiosi vanno a S. E. l On. Giorgio Napolitano che ha insignito la Staffetta 2014 con uno dei premi più ambiti per le istituzioni che operano in ambito alla cultura e al fare cultura, la Medaglia di Rappresentanza della Repubblica Italiana giusto dispositivo SGPR25/09/ P del PROT SCA/GN/1047-2

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7 By Bimed Edizioni Dipartimento tematico della Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo (Associazione di Enti Locali per l Educational e la Cultura) Via della Quercia, Capezzano (SA), ITALY Tel. 089/ fax 089/ info@bimed.net La Collana dei Raccontiadiecimilamani 2015 viene stampata in parte su carta riciclata. È questa una scelta importante cui giungiamo grazie al contributo di autorevoli partner (Sabox e Cartesar) che con noi condividono il rispetto della tutela ambientale come vision culturale imprescindibile per chi intende contribuire alla qualificazione e allo sviluppo della società contemporanea anche attraverso la preservazione delle risorse naturali. E gli alberi sono risorse ineludibili per il futuro di ognuno di noi Parte della carta utilizzata per stampare i racconti proviene da station di recupero e riciclo di materiali di scarto. La Pubblicazione è inserita nella collana della Staffetta di Scrittura Bimed/Exposcuola 2014/2015 Riservati tutti i diritti, anche di traduzione, in Italia e all estero. Nessuna parte può essere riprodotta (fotocopia, microfilm o altro mezzo) senza l autorizzazione scritta dell Editore. La pubblicazione non è immessa nei circuiti di distribuzione e commercializzazione e rientra tra i prodotti formativi di Bimed destinati unicamente alle scuole partecipanti l annuale Staffetta di Scrittura Bimed/ExpoScuola.

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9 La Staffetta 2014/15 riceve: l adesione del Presidente della Repubblica e sua Medaglia di rappresentanza Patrocini: Senato della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Giustizia, Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

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11 PRESENTAZIONE Con la Staffetta quest anno tanti studenti hanno lavorato sul tema della volontà. È un tema complesso che, però, ci ha permesso di interloquire con i ragazzi sulle grandi questioni del nostro tempo. Lo abbiamo fatto con i bambini della primaria e dell infanzia e lo abbiamo fatto con i ragazzi delle medie e i giovani delle superiori. È stato un viaggio bellissimo, per certi versi divertente, per altri, impegnativo Ma ciò che maggiormente colpisce è che la comunità della scuola italiana nel suo insieme, ancora una volta, ha dato prova di straordinaria tenuta. Una tenuta di qualità che accomuna la nostra scuola dalla primaria alla secondaria superiore. Provare a organizzare un esercizio attorno alla volontà significa costringere le nuove generazioni a indicare il proprio volere, la propria visione, quello che immagini ci sia davanti a te e quanto questa immaginazione accomuni l individuo al proprio contesto. Alla fine della giostra troviamo dei racconti strepitosi, ricchi di fantasia, articolati in una dimensione letteraria molto variegata ma che nel suo insieme dimostra il valore del nostro corpo docente che in ogni livello d istruzione è assolutamente capace di governare la narrazione e tutti i valori formativi che sono insiti nel progetto e nella costruzione di un racconto. Un racconto, ricordiamolo, che è il frutto di un confronto e di una scrittura di gruppo cioè, è frutto di un esercizio in cui una squadra, o una classe se preferite, unita attorno a un obiettivo riesce a dimensionare, con le parole, LA STORIA. Trasferite tutto questo nel sistema Paese e avrete un modello, il modello da seguire per qualificare il nostro tempo e i nostri spazi. Grazie alle maestre e ai maestri, in generale, ai docenti che si sono sobbarcati le difficoltà che sono insite nella Staffetta di scrittura, grazie ai dirigenti scolastici e agli scrittori, senza la loro volontà e la loro disponibilità non avremmo lo start up della Staffetta che si giova della generosità che è nelle parole di chi si dedica per professione alla scrittura e di chi de/tiene la responsabilità della nostra irrinunciabile scuola. Grazie agli sponsor, grazie agli amministratori comunali che investono sulla Staffetta e l educational, grazie alla filiera dei tecnici e grazie a quanti lontani dai riflettori giorno dopo giorno si dedicano a

12 questa straordinaria avventura di comunità. Un grazie particolare, all On. Giorgio Napolitano che, ancora una volta, ha voluto premiare la Staffetta con la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana, un encomio che ci gratifica e ci ripaga del lavoro che consente a ognuno di noi, oltretutto, di sentire l orgoglio del cammino che ci tiene insieme e tiene insieme il passato, il presente e il futuro del mondo di cui siamo parte. Andrea Iovino

13 L imprescindibile per l innovazione è nella scrittura È il terzo anno che in partnership con Bimed promuoviamo sul territorio nazionale la Staffetta di Scrittura Creativa e di Legalità che, oramai, ha valicato i confini nazionali coinvolgendo gli studenti di Paesi che vanno dall America Latina al Medio Oriente e all Europa. Per noi che abbiamo come mission quella di affermare i valori aggiunti della cultura digitale resta, quest azione, un opportunità imperdibile per la disseminazione di ciò che grazie all innovazione cambierà in meglio la vita del contesto planetario. Grazie alla Staffetta le nuove tecnologie si vanno affermando sempre di più nella scuola italiana e anche nella didattica si determinano cambiamenti dei metodi di apprendimento e di insegnamento. L interazione tra cultura digitale e Staffetta consente, inoltre, di incidere positivamente sullo sviluppo del pensiero critico e delle competenze digitali che, insieme all alfabetizzazione, danno modo ai giovani di comprendere appieno i linguaggi e le determinanti positive dell innovazione tecnologica. L idea di organizzare attorno alla Staffetta la strategia di ingresso organico dell informatica nella scuola è, tra l altro, una modalità di relazione unica tra il contesto degli adulti e gli studenti che sono, oggi, nativi digitali di seconda generazione, dunque, entità che hanno dentro se stessi gli strumenti per poter governare la relazione con gli oggetti che sono parte integrante dell innovazione che utilizziamo giornalmente. Certipass è sempre più impegnata in favore della diffusione della cultura digitale e continua a operare in linea con le Raccomandazioni Comunitarie che indicano nell innovazione e nell acquisizione delle competenze digitali la possibilità evolutiva del contesto sociale contemporaneo. Poter raccontare a una comunità così vasta, com è quella di Bimed, delle grandi opportunità che derivano dalla cultura digitale e dalla capacità di gestire in sicurezza la relazione con i contesti informatici, è di per sé una occasione imperdibile. Ci è apparso doveroso partecipare anche quest anno con slancio alla Staffetta Bimed proprio perché siamo certi che attraverso la scrittura potremo determinare una cultura in grado di collegare la creatività e i saperi tradizionali alle moderne

14 tecnologie e a un idea di digitale in grado di affermare il valore del confronto, della contaminazione, dell incontro e della sussidiarietà. I docenti chiamati a utilizzare una piattaforma telematica insieme ai giovani che scrivono, loro, una parte del racconto; la possibilità, poi, di vivere e condividere grazie al web con tanti altri studenti la storia che evolve grazie al contributo della scuola è una dimensione unica e felice. Il libro che avete tra le mani è la prova tangibile di un lavoro unico nel suo genere, dai tantissimi valori aggiunti che racchiude in sé lo slancio nel liberare futuro collegando la nostra storia, le nostre tradizioni e la nostra civiltà all innovazione tecnologica e alla cultura digitale. Certipass è ben lieta di essere parte integrante di questo percorso, perché l innovazione è cultura, prima che procedimento tecnologico. Il Presidente Domenico PONTRANDOLFO

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17 INCIPIT Tullio Visioli I viaggi di Nicolino «Non vedo l ora di finire i compiti!» Era questa l esclamazione quasi quotidiana di Nicolino che così poteva dedicarsi alle sue letture preferite: libri di avventure che parlavano di viaggi per mare e per terra, di terre sconosciute, piene di sorprese, di pericoli e di terre da esplorare, dove l uomo, nonostante il progresso, non era ancora arrivato. Ogni sera, nello studio che divideva con la sorellina Marella (più piccola di due anni), roteava il suo mappamondo in rilievo, ne scorreva, con le mani, mari, continenti, ogni minimo dettaglio e puntava il dito dove immaginava che nessuno si fosse mai avventurato. «Questa piccola isola, questo puntolino disperso nell Oceania o il cuore di una foresta nel centro dell Africa» E pensava tra sé e sé: Chissà se ci abita qualcuno, chissà

18 che non si possa incontrare una civiltà sconosciuta con costumi differenti dai nostri, conoscenze incredibili nel campo della medicina e chissà come sarà la loro cucina o la loro musica! E il sabato pomeriggio di ogni fine settimana si faceva accompagnare dal nonno Bartolo per una passeggiata fino alla stazione dei treni, e guardava ammirato arrivi e partenze di quei prodigi meccanici, dei quali conosceva nomi, modelli e destinazioni. Non si era certo fatto mancare le occasioni per andare a visitare un aeroporto o un porto marittimo. Conosceva anche la storia dei mezzi di trasporto del passato e una cosa lo affascinava in maniera speciale: la storia dei dirigibili. Di questi sapeva praticamente tutto: tutti i modelli, la storia, i successi e gli insuccessi, le biografie dei personaggi legati a questo curioso mezzo di trasporto, come il leggendario conte Von Zeppelin o il generale Nobile, artefici, entrambi, di imprese audaci e talvolta sfortunate. Cosa avrebbe dato per viaggiare su un dirigibile e di questo argomento parlava e discuteva con i compagni di scuola e, a volte,

19 ne parlava nei temi che assegnavano le maestre. E forse sarebbe rimasto un sogno, di quelli che, quando si diventa grandi, svaniscono piano piano e lasciano spazio a tanti altri sogni e desideri, se non fosse avvenuto un fatto insolito. Una mattina Nicolino si accorse che a scuola era arrivato un nuovo bidello. Aveva un aria buffa e austera al tempo stesso, portava un berretto simile a quelli dei capistazione, una divisa di foggia militare e sfoggiava due baffi bianchi da tricheco con le punte all insù, di quelli che non si usavano quasi più, se non sulle etichette delle bottiglie di birra. «Questa faccia l ho già vista da qualche parte, ma non ricordo bene né dove, né quando. E quando parla ha un accento stranissimo, chissà da dove viene!» Ma i bidelli, che oggi si chiamano collaboratori scolastici, anche se quasi tutti li continuano a chiamare bidelli, si sa, sono tra i migliori amici dei bambini e anche questo baffuto personaggio non tardò ad attirarsi le simpatie dei bambini, soprattutto perché sapeva scherzare con quel suo buffo modo di parlare e perché portava sempre a

20 scuola dei bellissimi libri illustrati sugli animali, sui dinosauri, sui treni, sulle automobili, sulle città, sui dirigibili. Dirigibili? Sì, proprio loro! E c erano disegni, progetti, foto d epoca. Nicolino durante la ricreazione andò come stregato a sfogliare questo grande libro e, curioso com era, avrebbe voluto fare qualche domanda al bidello misterioso. Il bidello con accento tedesco: «Nicolino, ti piacerebbe viaggiare su un dirigibile? Se vuoi io ti posso aiutare e, se proprio lo desideri, ti posso far partire da subito!» «Da subito?» rispose Nicolino «Ma perderei troppi giorni di scuola, metterei la mia famiglia in allarme, non saprei proprio come fare» «Non preoccuparti» rispose Ferdinando, perché era questo il suo nome «viaggerai per giorni e giorni e quando sarai rientrato non sarà trascorso nemmeno un istante! Ma ricorda bene che hai dieci viaggi in dirigibile a disposizione, potrai andare dove vuoi a condizione di portarmi ogni volta da ogni località che avrai visitato la registrazione di una musica e una ricetta di cucina. Questa

21 è l unica cosa che ti chiedo: dieci ricette di cucina e dieci registrazioni musicali diverse. Alla fine del decimo viaggio, il dirigibile ritornerà esattamente qui, in questo spazio e in questo istante». «Ma come sarà possibile?» domandò Nicolino. «Vai a pagina 42 del libro, aprilo e scorri la mano sulla parola Zeppelin, apparirà una scala, come quella degli aerei, che ti condurrà su un dirigibile e lì comincerà la tua avventura».

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23 capitolo primo Inizia l avventura: è tempo di rivedere gli amici Un grande e scintillante dirigibile lo attendeva. Nella parte superiore aveva dei grandi pannelli solari che producevano energia per i motori e ondeggiava nell aria come un enorme pallone. A un tratto il portellone della gondola si aprì e il ragazzo poté entrare nel dirigibile. Un equipaggio di sei persone lo attendeva. Nicolino era molto emozionato, il cuore gli batteva a mille e sentiva la gioia scoppiargli in petto. L interno del dirigibile era ampio e spazioso: c erano comode poltrone, tavolini e una plancia di comando molto moderna. Tutto era in acciaio e carbonio, ai lati vi erano tante immagini di vecchi dirigibili e dei loro piloti: il famoso e sfortunato Hindeburg, che si incendiò nei cieli del New Jersey, e Umberto Nobile, sorridente, durante la prima impresa al Polo Nord, quella più fortunata. C era anche una vecchia fotografia del conte Von Zeppelin e Nicolino notò la Capitolo primo 23

24 24 Inizia grande somiglianza con Ferdinando, il bidello della scuola. Che fossero lontani parenti? La voce del secondo pilota lo distrasse dai suoi pensieri: «Comandante, tutto è pronto per partire». Comandante? Ma quando mai aveva pilotato un dirigibile! Ora però erano sospesi tra realtà e fantasia, quindi poteva succedere di tutto! Si sedette al posto di pilotaggio, indossò la cuffia, prese i comandi e l enorme aeronave partì silenziosamente. All orizzonte il cielo aveva i bagliori del tramonto. Come sarebbe stato bello rivedere il suo amico Atenas! Avevano frequentato insieme la prima, la seconda e la terza, elementare poi Atenas, insieme alla sua famiglia, era tornato al suo Paese, la Bulgaria, ma l amicizia fra i due ragazzi non era finita: si mandavano mail, si scrivevano lettere, si telefonavano, si erano anche visti su skype e Nicolino aveva sempre detto che prima o poi sarebbe andato trovarlo. Era giunto il momento: aveva un dirigibile a disposizione per puntare la rotta verso una delle città più antiche d Europa. l avventura: è tempo di rivedere gli amici

25 Ed ecco Sofia, bellissima, meta di turisti con le sue quarantasette chiese, le sue moschee. Atenas, avvertito con una mail, li andò a prendere. I due bambini si abbracciarono felici e Nicolino fece visitare il dirigibile all amico che domandò: «Ma come hai fatto a pilotare una cosa del genere?» «Tutto merito di Ferdinando» rispose Nicolino e raccontò all amico tutti i particolari della vicenda. Atenas ascoltò sbalordito il racconto dell amico e poi commentò: «Visita più posti che puoi e al ritorno mi racconterai tutto». Quindi di corsa a visitare Sofia, i posti più famosi e quelli meno noti, le strade, le piazze, i monumenti, le chiese, i musei, le moschee Fu una giornata memorabile! A sera Atenas portò Nicolino a casa sua dove la madre aveva preparato una cena con i fiocchi. I genitori di Atenas furono felici di vedere Nicolino, lo abbracciarono e il ragazzo si sentì in famiglia, come sempre gli capitava quando stava con loro. La mamma di Atenas aveva preparato un tipico dolce bulgaro: la Capitolo primo 25

26 26 Inizia baklava, a base di pastafrolla, farcito con noci tritate e pistacchi. Era come al solito squisito e Nicolino chiese la ricetta in modo da poterlo rifare e mangiare in altre occasioni. Venne il momento dei saluti: baci, abbracci e la promessa di sentirsi e rivedersi presto. «Ti manderò una foto, una cartolina da ogni posto che visiterò» disse Nicolino. «Le aspetterò con ansia e così sarà come se fossi anch io con te» rispose Atenas. Poi il dirigibile ripartì e andò a zonzo lasciandosi cullare dal vento. Sorvolò la Piazza Rossa a Mosca, i fiordi norvegesi, salutò la Sirenetta a Copenaghen, udì il suono delle cornamuse scozzesi e le note di un concerto alla Royal British Hall di Londra; sfiorò il Big Ben e poi scese a Roma, la città eterna. Tutto era magico; nell aeronave si stava in allegria e si mangiava il dolce bulgaro fatto dalla madre di Atenas. Che strano, il dolce era magico, non finiva mai! È come le amicizie sincere rifletté Nicolino che non finiscono mai e restano sempre come il primo giorno. l avventura: è tempo di rivedere gli amici

27 Poi il ragazzo pensò a un altra amica: Silvia. Quante volte lei gli aveva parlato di Rio de Janeiro, la città dov era nata. Questa era l occasione buona per andarci! Fecero rotta verso il Brasile, sorvolarono l Oceano che si stendeva calmo e placido sotto di loro e Nicolino pensò che fosse bellissimo viaggiare, conoscere luoghi, abitudini, lingue e tradizioni diverse ed era una fortuna avere amici provenienti da nazioni diverse. Atterrarono sulla spiaggia di Copacabana, colorata e piena di gente. Quante cose nuove e belle si imparavano! Era immerso in questi pensieri quando una voce conosciuta lo chiamò: «Nicolino, che ci fai qui?» Era Silvia, la sua amica. Si abbracciarono e il ragazzo le spiegò: «Ferdinando mi ha permesso di vivere questa splendida avventura». «Ferdinando è un tipo speciale» commentò Silvia «È buono, vuole bene a noi bambini, è gentile e simpatico anche se alle volte sembra un personaggio di un altro secolo». «È vero! Anzi, somiglia al conte Von Zeppelin, uno dei più importanti costruttori di dirigibili». «Davvero!» esclamò sorpresa Silvia. Capitolo primo 27

28 28 Inizia Poi i ragazzi salirono sul Pan di Zucchero, sulla statua enorme del Cristo Redentore che domina la baia. Nicolino notò che vi erano alberi grandissimi. Silvia gli disse: «È il clima che fa crescere così le piante. Sai che qui in Brasile c è la Foresta Amazzonica, la più grande del mondo? Purtroppo, però, l uomo sta disboscando anche questa». Nicolino pensò che fosse il caso di fare una capatina in quella foresta e poi disse: «Certo che i grandi sono proprio strani, noi bambini dobbiamo impegnarci a non seguire il loro esempio, ma a essere più rispettosi del nostro pianeta!» In quel momento arrivò una allegra e coloratissima brigata che li catapultò nel Carnevale di Rio! Ballarono e si divertirono, ma venne ben presto l'ora di salutarsi. Baci e abbracci. Si sarebbero rivisti a scuola. Nella mente di Nicolino c erano ancora le note del samba che avevano ballato e sia lui che l equipaggio continuarono a canticchiarlo. Intanto il ragazzo aveva il CD; glielo aveva regalato Silvia. l avventura: è tempo di rivedere gli amici

29 Ricordò la promessa fatta a Ferdinando di portargli un brano musicale e una ricetta. Ecco, gli avrebbe portato la ricetta del dolce bulgaro di Atenas e il samba brasiliano, due cose che erano nel suo cuore. E adesso dove sarebbe andato? In Amazzonia? Il secondo pilota aspettava le sue istruzioni, l aeronave galleggiava nel cielo stellato. Capitolo primo 29

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31 capitolo secondo È tempo di ritrovare gli affetti «Quanti diamanti brillanti a illuminare questo firmamento! E pensare che tutti le chiamano semplicemente stelle!» Nicolino, a sentire le parole del pilota, si ritrovò come per magia nel suo studio, dove una vocina dolce e sottile diceva: «Chi ha acceso tutte quelle luci lassù? Chi abita nel cielo?» Di rimando, nella penombra della stanza, emergeva un vocione sicuro che rispondeva: «Sono stelle, piccolina mia!» E la piccola peste si avvicinava ancora di più alla finestra, schiacciava il nasino a patatina, scuoteva i suoi capelli di grano appena maturato e, con un sorriso sdentato, pregava: «Nicolino, mi porti a conoscere le stelle?» Era Marella, la più piccola di casa, tanto esile e minuta che ballava nei suoi vestitini sempre troppo grandi. Marella, attenta e curiosa a scoprire insieme a lui nuovi posti da visitare, buona e paziente nel restare a casa 31 con la mamma quando lui partiva in avanscoperta con il Capitolo secondo

32 32 nonno verso aeroporti, stazioni e porti. Marella e il nonno Il nonno e Marella Visi amati, voci rassicuranti, mani calde con cui condividere gioie e dolori. Che tuffo al cuore per Nicolino! Che vuoto dentro! Marella e il nonno Dove saranno adesso? Cosa staranno facendo? rimuginò triste Nicolino. Ecco, ora ricordava! Erano ancora in vacanza a Ischia, l isola verde, una delle perle dell arcipelago campano insieme a Capri e Procida. Era legato da sempre alla piccola casetta in riva al mare su cui spiccavano poche chiazze d intonaco rosa che cercavano di combattere la salsedine sempre in agguato; dai balconi si tuffavano frotte di gerani variopinti che diffondevano un fresco odore fin dentro casa. Una casetta semplice ma accogliente, con le tendine di rete di mare che la nonna aveva ricamato con cura e amore nelle lunghe serate ad aspettare il nonno uscito a pescare. Casetta di ricordi, con i tanti tesori regalati dal mare nelle sue giornate di ira burrascosa. È tempo di ritrovare gli affetti

33 Come non ricordare l ultima mareggiata... un rimbombo deciso lo aveva svegliato all alba di un mattino di fine estate. Insieme al nonno si era incamminato verso quel rumore che piano piano diveniva sempre più assordante, come una mandria al galoppo. Ma egli si sentiva sicuro vicino al suo gigante buono che lo incoraggiava con sguardo sereno. Le onde di panna montata si accavallavano schiumose, si mescolavano con le nubi, si allungavano e si ritiravano come un serpente pronto a mordere, per poi riprendere con energia e forza la rincorsa per infrangersi spietate sulla battigia. Allora schizzi salati solleticavano il viso di Nicolino, assorto a osservare ciò che il mare aveva donato. Anche quella volta gli abissi avevano svuotato le tasche e lui, tranquillo e felice, a capo chino aveva raccolto ninnoli, conchiglie, ossi di seppia, stelle marine senza braccia, ricci nudi come teste di uomo calvo. Il nonno, invece, con un semplice retino, aveva rastrellato mucchietti di alghe dall odore pungente, alghe che la sera stessa la 33 nonna aveva trasformato in gustose, friabili e fragranti Capitolo secondo

34 34 frittelle di mare consumate canticchiando Ischia paravis e gioventù e ballando sulle note di allegre tarantelle e balli tipici come la Ndrezzata, per poi tornare a fermarsi ad ascoltare il lento mormorio del mare calmo. Le frittelle di alghe, che un tempo erano il piatto dei vecchi pescatori nei giorni di pesca sfortunata, oggi sono invece una prelibatezza per i turisti e gli abitanti dell isola. Quanti ricordi! Quante emozioni! Doveva chiedere a suo nonno la ricetta di quella prelibatezza... e magari anche le melodie dei balli e dei canti del Sud... era ciò che aspettava Ferdinando. Quanti profumi, sapori e suoni in un solo istante davanti a quel cielo stellato! No! Nicolino non poteva partire all avventura senza gli affetti a lui più cari, senza il nonno e Marella, i suoi compagni di viaggio e di vita da sempre. Così si rivolse al secondo pilota e con decisione comandò: «40 Gradi di Latitudine Nord, 13 gradi di Longitudine Est!» Alle prime luci dell alba si ritrovarono su un isola dalla forma trapezoidale, più lunga che larga, con un giro costiero di circa 34 chilometri. È tempo di ritrovare gli affetti

35 Nicolino lo ricordava bene, più volte ne aveva percorso il periplo con il nonno per ammirarne la costa bassa e sabbiosa da est a ovest e proseguire poi verso sud con il naso all insù, sulle coste alte e rocciose. L isola si avvicinava e a dargli il buongiorno c era il Castello Aragonese, che si svegliava abbracciato dai caldi raggi del sole e poi, in avvicinamento, emergeva il Monte Epomeo, con i suoi 789 metri sul livello del mare. Il monte di Tifeo, il gigante della leggenda che, avendo fatto guerra agli dei dell Olimpo, era stato punito e lasciato incatenato sotto l isola; il gigante che per rabbia eruttava lava bollente che si trasformava in scogli, rocce e pomici; le cui lacrime, sprofondando nelle viscere vulcaniche, erano divenute acque termali per scopi terapeutici apprezzate fin dall antichità dai Greci e dai Romani che avevano colonizzato l isola, acque ancora oggi benefiche e curative per le molte persone che arrivano sull isola da tutto il mondo per trarne giovamento. Acque termali, acque marine Nicolino dall alto ammirò 35 l azzurro, limpido e cristallino mare con le vaste praterie di Capitolo secondo

36 36 Poseidonia che, dondolandosi lente e silenziose nei bassi fondali, davano la certezza di un mare pulito e sano. Ma dall alto era tutta un altra cosa. Che tristezza provò Nicolino nel notare alcune bottiglie galleggiare proprio davanti al Regno di Nettuno, l area marina protetta dell isola, che ogni anno ospitava delfini, capodogli e balenottere danzanti. Come leggendo nel pensiero il secondo pilota esclamò: «What a pity!» «È davvero un peccato!» ripeté Nicolino. Era ora di fare qualcosa contro l'inquinamento del suo mare, e a chi meglio del nonno poteva chiedere aiuto? Tanto bastò che il dirigibile si posasse lento e silenzioso sull asfalto dell eliporto dell isola che lui si ritrovò a bussare alla casetta ancora addormentata in riva al mare. «Nonno! Come stai?» Eccolo: bello, nella sua altezza imponente, con i suoi pochi capelli bianchi di latte e rosso d emozione, abbracciarlo forte e rassicurante. «Nonno, dobbiamo fare qualcosa. Il mare è usato come È tempo di ritrovare gli affetti

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