- l organizzazione del lavoro è più armonica e rispettosa dei valori;
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- Albano Meli
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1 Innanzitutto voglio ringraziare le donne della Commissione Pari Opportunità che mi hanno indicato per la Presidenza del nuovo organismo previsto nello Statuto approvato nell ultimo Congresso di Legacoop e la Direzione nel suo insieme che ha condiviso questa indicazione. Considero questo incarico una dimostrazione di stima nei miei confronti. Nello stesso tempo sento la grande responsabilità di contribuire a fare del lavoro della Commissione uno strumento importante delle politiche di pari opportunità ed in particolare di genere all interno del sistema Legacoop. Questo con una grande attenzione verso l esterno, in rapporto con le altre organizzazioni di rappresentanza, con il mondo della politica, dell economia e della cultura nel paese. Ho accettato questo incarico, anche se, come tutti sapete, il mio impegno professionale è e rimane nel Fondo Mutualistico, quindi tengo a sottolineare il fatto che il mio sarà uno dei contributi perché insieme alle altre componenti della Commissione abbiamo concordato di impostare il lavoro futuro utilizzando un approccio di forte collegialità. D altra parte, quando si è deciso di utilizzare come criterio per indicare come Presidente della Commissione una donna impegnata in ruoli dirigenziali in una impresa, in un territorio o in una società di sistema, si è voluto indicare una collocazione non separata della stessa Commissione rispetto alle dinamiche e ai luoghi di definizione della politica dell organizzazione. In questo senso credo che l esperienza che ho maturato e il mio operare all interno del Fondo Mutualistico rappresentino una condizione che può facilitare lo start up della Commissione stessa. Voglio dare particolare enfasi a questo aspetto, che è stato affrontato con le altre componenti della Commissione e con la Presidenza Legacoop, per cui l imprinting che si intende dare al lavoro della Commissione è di stretta integrazione con i momenti di definizione delle scelte politico- strategiche in termini di progetti territoriali e settoriali nonché di approfondimento in alcune aree di interesse prioritario per l organizzazione; a partire da, in particolare dall attività delle commissioni, delle aree progettuali e dei gruppi di lavoro decisi in sede congressuale. Le politiche e le azioni per le pari opportunità ed in particolare per la parità di genere e l integrazione in una prospettiva di parità dei settori di rispettiva competenza (il cosiddetto mainstreaming) sono tra i principali indicatori di qualità nell operare delle diverse configurazioni istituzionali. Per le imprese, poi, la pratica della parità è comunemente considerata un fattore critico di successo, oltre ad essere compresa nel set degli indicatori che consentono di misurare lo stato d avanzamento dei processi di responsabilità sociale. Ritengo che l istituzione della Commissione ed il pieno inserimento del lavoro della stessa nell agenda politico-strategica di Legacoop contribuisca al nucleo portante dei valori che contraddistinguono la cooperazione come un esperienza imprenditoriale originale, capace di coniugare democrazia economica e socialità.
2 Il percorso di parità, oggi, in Italia e, anche, se con accentuazioni diverse, in Europa, si presenta caratterizzato da alcuni fattori evolutivi, ma ancora da molte criticità. E sicuramente aumentato il tasso di occupazione femminile (oggi siamo al 57,4%, media dell Unione Europea, contro il 46,3 in Italia). Si è evidenziata una sensibile riduzione del divario nel tasso di occupazione tra donne e uomini, tuttavia la persistenza ancora di un divario soprattutto tra i giovani rappresenta un fattore anomalo, in particolare se si tiene conto del superiore tasso di successo scolastico ed universitario delle giovani donne. Siamo, comunque, almeno in Italia ancora lontani dallo standard fissato dall agenda di Lisbona del 60% di donne lavoratrici nel A fronte dell avvenuto miglioramento quantitativo, però, ancora carente è l aspetto qualitativo del lavoro femminile. Per quanto riguarda gli indicatori della retribuzione, della segregazione del mercato del lavoro e della presenza delle donne nei posti decisionali non si registrano significativi miglioramenti. Inoltre, nella conciliazione tra vita professionale e vita privata, nel ricorso a modalità di lavoro che valorizzino le competenze, nella salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, persistono ancora forti divari. Una recente ricerca della McKinsey sul tema Donne e leadership. Verso un futuro più femminile presentata ad un convegno del Sole 24 Ore, e relativa ad un panel di 231 imprese pubbliche e private, ha messo in luce che avere più donne ai vertici delle imprese non è solo una questione etico-sociale, ma è economicamente vantaggioso per questi motivi: - l organizzazione del lavoro è più armonica e rispettosa dei valori; - è migliore il processo decisionale, in quanto c è una minore tendenza ai giochi di potere (aggiungo io c è una maggiore stabilità e fedeltà all azienda); - sono migliori i risultati economico-finanziari; - c è una maggiore propensione all innovazione; - le donne decidono la maggior parte dei comportamenti di consumo quindi sono in grado di valutare il successo dei prodotti. Nonostante questi risultati la realtà della leadership al femminile è disastrosa: il 55% dei laureati in Europa è donna, ma nelle prime 50 aziende quotate solo l 11% dei comitati esecutivi e dei bord è donna; in Italia la percentuale scende al 3%. Nel nostro paese sono donne solo un manager su 10 e un componente di consiglio di amministrazione su tre. In Italia, quindi, fanalino di coda rispetto all Europa penultima prima del Lussemburgo - è necessario un cambio di cultura e di regole aziendali a favore della meritocrazia piuttosto che ai criteri di cooptazione spesso usati per le nomine.
3 E su tutti questi temi che la Commissione Pari opportunità di recente costituzione intende dare il suo contributo all interno dell organizzazione, ma anche come parte integrante delle politiche complessive di Legacoop. Si tratta, quindi, di mettere la questione delle pari opportunità sul piano della valorizzazione del capitale umano, risorsa sempre più strategica nelle imprese. Tutto questo partendo da un analisi dei dati che ci riguardano che dice che sull universo delle cooperative associate, la percentuale di donne occupate rispetto all occupazione totale è pari al 55,1% e che quella dei soci donne sul totale è pari al 52,9%. Incidenza, quella dell occupazione femminile nelle cooperative, che è superiore a quella evidenziata rispetto alle altre tipologie di imprese e che è cresciuta di più rispetto a questa. Non possiamo, però, dimenticare che la presenza femminile nelle imprese cooperativa riguarda prevalentemente il settore dei servizi e, al suo interno, il comparto dei servizi sociali. Inoltre, e questo è un aspetto su cui dovremo lavorare, è necessario verificare come questa presenza si articoli nei diversi ruoli aziendali, in particolare in quelli di gestione ed apicali delle cooperative. A questo punto mi accingo a fornire alcune indicazioni su come è stato costruito il Regolamento della Commissione. La prima parte è relativa alle finalità e ai compiti del nuovo organismo. Le finalità sono state così formulate: promuovere e diffondere nelle imprese cooperative, nell organizzazione e nelle sue articolazioni territoriali e settoriali, politiche di pari opportunità; promuovere ed agevolare la crescita di specifiche strutture organizzative territoriali e settoriali; promuovere all esterno la diffusione delle buone pratiche, delle esperienze e delle proposte cooperative sul tema delle pari opportunità. Sono indicati i seguenti compiti della Commissione: La Commissione organizza iniziative per la promozione di politiche di pari opportunità; La Commissione definisce un piano annuale di attività che viene presentato alla Direzione Nazionale Legacoop entro il 31 marzo di ciascun anno;
4 La Commissione organizza una volta all anno una riunione con le delegate all Assemblea Generale; La Commissione promuove una volta all'anno un Forum nazionale con cooperatrici presenti in organismi di parità e di pari opportunità in Enti comunali, provinciali, regionali, nazionali ed europei; La Commissione promuove e cura i rapporti con Enti ed Organismi con i quali individua forme, anche continuative, di collaborazione, di coordinamento, di iniziativa e programmi comuni. Cura inoltre i rapporti con ogni altro soggetto che concorra alla realizzazione delle finalità della Commissione stessa. Circa la composizione della Commissione, si prevede che ne facciano parte le donne elette nella Direzione Nazionale, nell equilibrio della rappresentanza territoriale e settoriale, nonché le o i responsabili per le politiche di pari opportunità che si costituiranno. Il numero massimo dei componenti è fissato in 35. Relativamente alla seconda parte del Regolamento, Struttura e Funzionamento, è previsto che la Commissione, sulla base di una rosa di candidature, individui un nominativo da proporre alla Direzione Legacoop, che, se approva, nomina la/il Presidente. E previsto che la/il Presidente rappresenti, convochi e presieda la Commissione. E previsto, come organo della Commissione, un Comitato esecutivo costituito da non più di otto componenti. Al fine di organizzare al meglio le proprie attività, e previsto che la Commissione possa dotarsi di: specifici gruppi di lavoro, utilizzando presenze e competenze anche esterne alla Commissione e alla Direzione Nazionale, oltre ad altre forme organizzative e di discussione, decise di volta in volta, e utili al raggiungimento delle sue finalità. Circa il funzionamento, è prevista una riunione della Commissione almeno ogni due mesi su convocazione della/ del Presidente o di un quinto delle/dei componenti. Le decisioni sono assunte con voto palese e a maggioranza. E previsto un supporto tecnico e/o di coordinamento della Commissione.
5 La sede è fissata nella sede di Legacoop e le/i componenti restano in carica fino alla successiva scadenza congressuale. Le/i componenti decadono alla terza assenza continuativa non giustificata. Di questo la Commissione dà comunicazione alla Direzione Nazionale. La Commissione, laddove se ne presenti la necessità/opportunità, propone alla Direzione la cooptazione di nuove/i componenti. Infine, è previsto che la/il presidente della Commissione presenti e definisca il budget per il funzionamento della Commissione con la Presidenza di Legacoop. Illustrato il Regolamento, passo ad alcune ancora del tutto preliminari indicazioni sul piano di attività che sono emerse dalla discussione svoltasi al suo interno da quando la Commissione è stata costituita. Si tratta ancora di prime indicazioni che vanno articolate ulteriormente, ma che ci servono anche per individuare alcune priorità, gli obiettivi di più breve periodo ed i tempi che ci diamo per raggiungerli e comunicarli. Un tema a cui diamo importanza è l efficienza nel raggiungimento di alcuni traguardi. In questo senso ci daremo obiettivi compatibili con le risorse disponibili e con i contributi che riusciremo a mettere in campo. Lo slogan potrebbe essere pochi progetti, ma chiari e verificabili in termini di obiettivi e di risultati. Sono quattro le linee di attività individuate: 1) informazione e monitoraggio sulla presenza delle donne in tutte le articolazioni del sistema Legacoop; 2) progettazione di percorsi formativi rivolti all inserimento delle donne in ruoli di gestione delle imprese e, comunque, alti nell organizzazione; 3) promozione di impresa cooperativa al femminile (a questo proposito segnalo un dato dell Osservatorio dell Imprenditoria Femminile per cui su 1,2 milioni di imprese al femminile sono cooperative prevalentemente presenti nel settore sociale); 4) conoscenza e messa in rete delle best practices in materia di bilancio di genere e conciliazione all interno dell organizzazione nelle sue articolazioni, ma anche in rapporto a quanto realizzato fuori. Rispetto a queste quattro direttrici, la priorità che ci siamo date riguarda a breve una ricerca per la ricognizione della presenza femminile raccordando e mettendo a sistema il lavoro che già è stato fatto o si sta facendo nei diversi territori ed arrivando a fornire entro l anno un quadro puntuale alla Direzione, che risulterà il presupposto necessario per portare avanti il piano più complessivo di attività. L obiettivo di più lungo periodo, in questa area di attività, è quello di dar vita ad un Osservatorio Stabile sulla presenza femminile nella cooperazione associata a Legacoop che dia conto dello stato dell arte e dell evoluzione non solo degli aspetti quantitativi, ma che misuri anche la qualità dell occupazione femminile.
6 Concludo questo mio intervento di avvio all attività della Commissione, augurandomi che, con il contributo di tutti, le azioni da mettere in campo per le pari opportunità diventino uno dei modi qualificanti di dialogo di Legacoop con le altre organizzazioni e con le istituzioni. Da questo punto di vista credo che sia necessario ipotizzare quanti più momenti possibili di confronto tra la Commissione e donne impegnate su questi temi nel mondo delle istituzioni (nazionali e comunitarie) della politica, dell impresa, della cultura. Una delle iniziative che ritengo possa a breve essere organizzata è un incontro con donne elette nei diversi schieramenti, al fine di contribuire a promuovere anche attraverso la lente delle pari opportunità, una conoscenza dell impresa cooperativa e delle sue peculiarità a tutto l arco politico e per confrontare reciproci programmi ed impegni. Infine, è chiaro che questa Commissione nasce in un organizzazione di imprese ed il suo specifico ambito di attività sarà riferito al tema donna-lavoro-impresa, ma vogliamo anche essere un soggetto che fa cultura sulle politiche più complessive di difesa dei diritti delle donne. Ci siamo a tale proposito, per esempio, espresse a sostegno della legge 194 e per una maternità libera e consapevole in occasione dei gravi fatti lesivi di tali diritti accaduti a Napoli recentemente. Su questi temi continueremo ad essere presenti. Ancora grazie e buon lavoro a tutte.
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