CONTROLLO MICROBIOLOGICO AMBIENTALE NELLE SALE OPERATORIE

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1 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 1 di 11 CONTROLLO MICROBIOLOGICO AMBIENTALE NELLE SALE OPERATORIE Procedura REV. DATA REV. DATA REV. DATA RGQ DG DG FUNZ. FIRMA FUNZ. FIRMA FUNZ. FIRMA PREPARATO VERIFICATO APPROVATO

2 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 2 di 11 INDICE 1. INTRODUZIONE 3 2. SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE 2.1 Scopo del documento descrittivo 2.2 Scopo dei controlli microbiologici ambientali 2.3 Ambito di applicazione 2.4 Sale operatorie (elenco, attività, caratteristiche) 2.5 Responsabilità dei monitoraggi ambientali e frequenze 3. RIFERIMENTI Normativi 3.2 Bibliografici 3.3 Documenti aziendali correlati 4. DEFINIZIONI E TERMINI 5. PROCEDURE OPERATIVE 5.1 Generalità 5.2 Prelievi Modalità operative comuni per la determinazione della CBT nell aria Determinazione nell aria immessa in sala operatoria Determinazione nell aria del campo operatorio a sala pronta Determinazione della carica batterica sulle superfici Compilazione scheda 5.3 Analisi dei campioni 5.4 Comunicazioni 5.5 parametri microbiologici ALLEGATI ALLEGATO 1: Calendario attività di monitoraggio ALLEGATO 2: Diagramma di flusso

3 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 3 di INTRODUZIONE La sala operatoria rappresenta un ambiente complesso, storicamente considerato ad alto rischio in quanto l intervento chirurgico che vi si compie, espone necessariamente il paziente ad un elevato rischio infettivo. Le particolari attenzioni sono programmate al fine di garantire la sicurezza di pazienti e di operatori. La classificazione delle sale operatorie come reparti ad alto rischio infettivo è tale in quanto in esse si registrano effettivamente elevati valori di incidenza di infezione ospedaliera. La contaminazione batterica all interno del blocco operatorio è prevalentemente imputabile a microrganismi aerodispersi, la cui fonte d importazione primaria è rappresentata dal personale: équipe operatoria e pazienti. Altre fonti secondarie sono rappresentate dalla difettosa immissione d aria dall impianto di VCCC (ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata) o dalla contaminazione dello strumentario introdotto. Nell'ambito di una valutazione complessiva delle condizioni ambientali di una sala operatoria si ritiene importante considerare il livello di inquinamento microbiologico, essendo tale parametro strettamente correlato alle procedure di sanificazione e di controllo igienico del blocco operatorio. Per un controllo microbiologico ambientale routinario sono sufficienti rilevazioni quantitative della carica microbica totale. Scopo dei rilevamenti è quello di identificare le sorgenti di infezione e di sottoporre a verifica l'efficacia delle norme comportamentali adottate dal personale ed i protocolli di pulizia attuati nella sala. I prelievi devono quindi interessare tutte le aree circostanti il tavolo operatorio a rischio, nonché le zone di ingresso dell'aria dagli impianti di condizionamento. La qualità dell aria può essere controllata mediante l esposizione nell ambiente di piastre contenenti adatti terreni di coltura agarizzati che consentono di evidenziare, dopo incubazione, i germi legati a particelle sedimentabili. Il controllo batteriologico dell aria è effettuato con il metodo del campionamento attivo. Tale metodo prevede l aspirazione di quantità fisse e predeterminate di aria ed esprime il suo livello di contaminazione microbica con un dato standardizzabile e riproducibile quale il numero di microrganismi per mc di aria.

4 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 4 di SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE 2.1 Scopo del documento descrittivo Scopo del presente documento è quello di fornire il supporto organizzativo e procedurale necessario per la determinazione microbiologica ambientale delle sale operatorie. Vengono individuate le figure che intervengono nel processo, le modalità d intervento, la sequenza degli eventi, le modalità di registrazione. Si è ritenuto utile iniziare il documento con alcuni riferimenti bibliografici e normativi. 2.2 Scopo dei controlli microbiologici ambientali Il controllo microbiologico ambientale della sala operatoria si pone come principale obbiettivo la programmata sorveglianza (monitoraggio) della qualità dell aria e delle superfici in ambienti ad alto rischio tendente all abbattimento della carica microbica ambientale nel suo insieme, tramite la valutazione e la verifica dei seguenti parametri: - corretta applicazione delle norme comportamentali adottate dal personale sanitario, - efficacia delle procedure di sanificazione messe in atto, - corretto funzionamento dell impianto di VCCC (ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata) con particolare riguardo alla filtrazione dell aria. 2.3 Ambito di applicazione Le procedure descritte nel presente documento riguardano: - Le sale operatorie operative della CALABRODENTAL SRL, oggetto dei controlli. - Il SGQ, per l attuazione delle procedure operative e la verifica della corretta applicazione dei comportamenti. - Il laboratorio analisi, per l esecuzione delle analisi dei campioni prelevati. - La Direzione sanitaria, per il supporto organizzativo e le comunicazioni ai Reparti. - L Ufficio tecnico, per la sostituzione e manutenzione dei filtri. 2.4 Sale operatorie (elenco, attività, caratteristiche) Le sale operatorie aziendali attualmente operative sono 2. L elenco, le attività e le caratteristiche tecniche delle sale operatorie aziendali, riferite all anno 2008, sono riportate nella scheda allegata. 2.5 Responsabilità dei monitoraggi ambientali e frequenze La caposala è responsabile delle attività di monitoraggio microbiologico a partire dal 2011 si effettueranno 2 campionamenti semestrali come da programma allegato. 3. RIFERIMENTI 3.1 Normativi - linee guida ISPESL - orientamenti in tema di controllo microbiologico dell ambiente di sala operatoria (Indicazioni della Regione Piemonte)

5 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 5 di Bibliografici - Indagine conoscitiva nazionale sulle attività di sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere negli ospedali pubblici italiani Dalla indagine, condotta nel 2000 dall Istituto Superiore di Sanità (Rapporti ISTISAN 01/04/2001), su 428 presidi ospedalieri rispondenti all indagine risulta che: o 215 ospedali (50,2%) indicano di effettuare di routine controlli microbiologici ambientali, o 54(36%) campionano di routine l aria, o 157 (36.7%) campionano di routine le superfici in sala operatoria. - La valutazione ambientale delle sale operatorie: esperienza in una azienda ospedaliera marchigiana. E. Martini, R. Bruschi, L. Fontana, S. Savini, MM. D Errico. View & Review, settembre/novembre 1999, Inquinamento ambientale nelle sale operatorie. A. Azara, MD. Masia, I. Maida, G Sotgiu, GL: Giaconi, R Gusinu, View & Review, gennaio 2000, Protezione da agenti biologici in sala operatoria: significato delle caratteristiche microbiologiche e tipologia degli interventi in alcune aziende marchigiane. R. Ricci, R Lombardi Documenti aziendali correlati - Istruzione operativa 16: Prevenzione rischio biologico - Istruzione operativa 17: Check list pre-operatoria 4. DEFINIZIONI E TERMINI Nel documento sono utilizzate sigle ed acronimi di cui riportiamo l estensione: - CBT Conta Batterica Totale - CFU Unità Formanti Colonie - DEA Dipartimento Emergenza Accettazione - ISPESL Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro - PCA Plate Counte Agar - VCCC Ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata 5. PROCEDURE OPERATIVE 5.1 Generalità Il controllo microbiologico in sala operatoria comprende la quantificazione della carica batterica mesofila totale (CBT) nei seguenti siti di indagine: - Aria immessa dall impianto VCCC, in ingresso alla sala operatoria (in uscita da filtri assoluti). - Aria ambiente in prossimità del campo operatorio a sala pronta.

6 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 6 di 11 - Superfici ambientali e di lavoro (arredi, pareti, pavimenti ecc.) della sala operatoria. Per ogni seduta analitica, in base alle specifiche esigenze, necessità e possibilità, è programmabile la determinazione in tutti i siti d indagine previsti o solo in parte di essi. I siti d indagine previsti, le modalità di prelievo, la formulazione dei risultati analitici, ed i valori di riferimento sono programmati in conformità con quanto indicato nelle "Linee guida per la definizione degli standard di sicurezza e di igiene ambientale dei reparti operatori pubblicate nel luglio 1999 dall ISPESL. Il personale addetto al prelievo, al trasporto, al trattamento dei campioni, alla lettura dei risultati ed alla compilazione e trasmissione delle schede, è quello della società Biochimica Control SRL. 5.2 Prelievi Modalità operative comuni per la determinazione della CBT nell aria Nella seduta analitica, ad ogni cambio della piastra, è sufficiente pulire la superficie interna ed esterna della testata di aspirazione del campionatore con garza sterile imbevuta di clorexidina. A fine di ogni singolo campionamento la piastra viene rimossa, etichettata con indicazione del tipo di prelievo, registrata nell apposita scheda descrittiva della seduta analitica e riposta in appositi contenitori. A fine seduta, le piastre campionate vengono trasportate in laboratorio Determinazione nell aria immessa in sala operatoria In ciascuna sala operatoria deve essere garantito un volume minimo di campionamento di 2000 litri di aria in uscita dai filtri assoluti terminali. Il prelievo deve essere effettuato con campionatore attivo posto a breve distanza (circa 2 5 centimetri) dalle bocchette d ingresso dell aria dell impianto VCCC Determinazione nell aria del campo operatorio a sala pronta I prelievi sono da effettuare in condizioni di AT-REST (sala vuota, non operativa). il campionamento deve essere effettuato tramite campionatori attivi posti ad una altezza di un metro nelle vicinanze del tavolo operatorio dopo il termine delle operazione di sanificazione della sala e dopo che questa sia rimasta chiusa e vuota per almeno minuti. (Linee guida ISPESL) Determinazione della carica batterica sulle superfici I prelievi per le superfici ambientali sono effettuate utilizzando piastre sterili a contatto Rodac PCA (Plate Count Agar) di 60 mm di diametro (superficie 15 cm2) (laboratorio esterno). Le piastre sulla quali si trova solidificato il terreno nutritivo agarizzato per la determinazione della CBT, vengono poste a contatto con le superfici in esame e premute leggermente. A fine campionamento le piastre vengono riposte in appositi contenitori, etichettate con indicazione del sito di prelievo, registrate nell apposita scheda descrittiva della seduta analitica e trasportate in laboratorio. In ciascuna sala operatoria sono state

7 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 7 di 11 individuate delle superfici campione su cui effettuare i controlli. In particolare: pareti, pavimenti, scialitica, tavolo madre, tavolo servitore, apparecchiature elettromedicali, e altre superfici (arredi, base letto operatorio). I prelievi sulle superfici possono essere effettuati in concomitanza con i prelievi dell aria Compilazione scheda I dati generici riguardanti la seduta (date, ora, sala, condizioni sala, prelevatori, altro) ed i dati tecnici dei singoli prelievi della seduta (ambiente o superficie di prelievo, volume di campionamento, flusso di campionamento, tempo di campionamento, distanze di prelievo, altro) sono da registrare a cura dei prelevatori nell apposita scheda descrittiva della seduta analitica. La documentazione inerente i controlli microbiologici ambientali (schede, verbali, conclusioni, comunicazioni, altro) è archiviata a cura dell ICI nei locali della Direzione Sanitaria e custodita per un periodo non inferiore a cinque anni. 5.3 Analisi dei campioni A fine seduta analitica, le piastre campionate nella seduta analitica vengono trasportate, a cura dei prelevatori, in laboratorio ed incubate a 37 C. Dopo almeno 48 ore di incubazione le piastre vengono lette a cura del personale della Biochimica Control. Viene contato il numero delle colonie presenti per ogni piastra ed i risultati vengono espressi in CFU/m3 (Unità Formanti Colonie per metro cubo d aria) per le determinazione dell aria ed in CFU/cm2 (Unità Formanti Colonie per centimetro quadrato) per le determinazione delle superfici. Le rilevazioni (numero di colonie per piastra e CFU/Unità di misura, sono registrate nella scheda descrittiva della seduta analitica. 5.4 Comunicazioni Copia della scheda descrittiva della seduta analitica, comprensiva degli esiti e degli eventuali commenti, viene trasmessa, a cura dei compilatori, alla Direzione Sanitaria. Assieme alla copia della scheda descrittiva, i prelevatori compilano e trasmettono alla Direzione Sanitaria una breve Relazione comprensiva dell interpretazione dei risultati e delle conclusioni. La documentazione inerente i controlli microbiologici ambientali (schede, relazioni, verbali, conclusioni, comunicazioni, altro) è archiviata a cura dell ICI nei locali della Direzione Sanitaria e custodita per un periodo non inferiore a cinque anni. La Direzione Sanitaria provvede a trasmettere al Responsabile, ed al RGQ, comunicazione riassuntiva con gli esiti e le conclusioni del controllo. 5.5 parametri microbiologici Valori estrapolati da linea guida monitoraggio microbiologico INAIL Valori di carica batterica

8 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 8 di Valori di carica micetica Valori limite IMA

9 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 9 di 11

10 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 10 di 11 Allegato 1: Calendario attività di monitoraggio TIPOLOGIA CAMPIONI ENTE NUMERO Febbraio Aprile Maggio Agosto Settembre Novembre CAMPIONI I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

11 Ident.Doc.PRO Rev. 01 del Pag 11 di 11

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