Gestione della classe Applicazioni pratiche
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- Gianfranco Fiore
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1 Gestione della classe Applicazioni pratiche Sintesi delle indicazioni presenti nel testo C.M. Charles, Gestire la classe, LAS, Roma 2002 Caso 1- Cristina non vuole lavorare Cristina ha un carattere molto docile. Socializza poco con i compagni e non crea mai problemi alla classe. Ma a dispetto dei grandi sforzi dell insegnante, non lavora. Di rado porta a termine un compito. Se ne sta semplicemente li, senza fare alcuno sforzo. [ Gestione educativa e insegnamento democratico di J. Kounin e R. Dreikurs ] Tratti dell insegnante che influenzano il controllo della classe: 1. L essere presente 4. la responsabilità 2. slancio e scorrevolezza 5. la sovrapposizione e la 3. allertamento di gruppo e saturazione obbligo di rendere conto 6. la capacità di stimolare 1. Fornire interessanti attività di apprendimento con varietà e sfida. 2. Osservare e parlare con C. su cosa a lei piace fare a scuola e inserire alcune delle sue attività preferite nelle lezioni. 3. Invitare C. a colloqui prima che incominci a lavorare allo scopo di coinvolgerla. Se è restia a parlare, porle delle domande alle quali può all inizio rispondere dicendo sì o no muovendo su e giù il pollice. Se risponde coinvolgerla di più. 4. Quando C. esegue qualche lavoro, riconoscere il suo progresso. Sfidarla a impegnarsi. 5. Assegnare a C. responsabilità in attività di gruppo. Perseverare. Non ignorarla semplicemente perché si rifiuta di lavorare. 1. Senso di appartenenza 2. Gli studenti scelgono il loro comportamento 3. I falsi obiettivi 4. Distinzione tra Incoraggiamento e Lode 5. Conseguenze logiche vs Punizione 1. Identificare il falso obiettivo di C.: l insegnante può controllare la propria reazione all apatia di C. e notare le reazioni degli altri studenti quando tenta di correggerla. 2. Se il falso obiettivo di C. è catturare l attenzione, conviene ingnorarla quando si comporta male e chiedere aiuto e collaborazione in altri momenti.
2 3. Se il falso obiettivo è di cercare potere, ammettere che C. ha potere: Non riesco a farti fare il compito. Che cosa pensi che dovrei fare? 4. Se il falso obiettivo è cercare la vendetta, chiedere agli altri membri della classe di incoraggiarla e darle un sostegno. 5. Se il falso obiettivo è ostentare sicurezza, incoraggiarla di frequente e darle continuo sostegno. 6. Affrontare C. con il suo falso obiettivo e portarla a discutere sul suo obiettivo e comportamento. [ Modellare il comportamento tramite la comunicazione secondo Skinner ] 1. Rinforzi sociali grafici come attività 2. Regole disinteresse-lode 3. regole-ricompensa-punizione 4. Tentare di scoprire un rinforzo sociale al quale C. risponda, come la vicinanza fisica, una pacca sulla spalla, un sorriso, o una parola gentile. Segnalarla se è brava e applicare il rinforzo in quel momento. 5. Reiterare le regole di classe che riguardano il lavoro e il completamento dei compiti assegnati. Lodare C. pubblicamente o privatamente. 6. Se C. non risponde a rinforzi sociali, cercarne di più forti. Tentare di usare punti, pegni, oppure oggetti tangibili per rinforza e modellare il miglioramento. 7. Stipulare un contratto con C. e i suoi genitori, ai quali si può rivolgere una richiesta di aiuto. Identificare una ricompensa che sia particolarmente attraente per C. Descrivere a grandi linee ciò che deve fare per guadagnare la ricompensa. Rinforzare ogni miglioramento. [ La Disciplina Assertiva di L. e M. Carter ] 1. Stile ostile non assertivo assertivo 2. Dire come ci si aspetta che si comportino 3. Ripetizioni positive 4. Riconoscimento positivo 5. Gerarchia di disciplina 6. Usare il corpo: lo sguardo, entrare in classe, menzionare il nome,lode di vicinanza 7. Da comportamento reattivo a comportamento proattivo
3 1. Con calma e chiarezza comunicare a Cristina le aspettative di classe. Riorientare il suo comportamento fuori compito. Parlarle in privato per stabilire il motivo per cui non sta svolgendo il suo lavoro e che cosa l insegnante potrebbe fare per aiutarla. Fornirle con regolarità riconoscimento personale e tentare di costruire un legame di cura e fiducia. Mettersi in contatto con i genitori di C. Vedere se possono fornire elementi che aiutino l insegnante a lavorare con lei. Se necessario fare un piano di comportamento individualizzato per aiutare C. ad impegnarsi nel lavoro. [ la Disciplina Positiva di classe di Fredric Jones ] Gruppi di abilità dell insegnante: 1. La struttura della classe per scoraggiare il comportamento scorretto ( il lavoro della campanella ) 2. la fissazione dei limiti tramite il linguaggio del corpo 3. la formazione alla responsabilità tramite l incentivo 4. l offerta di aiuto efficace a. Tenere con lei un frequente contatto con gli occhi. Perfino quando guarda in basso, l insegnante dovrebbe accertarsi di guardarla di rettamente. C. ne sarà consapevole e questo può metterla in una situazione spiacevole al punto da spingerla a ricominciare a lavorare. b. Spostarsi vicino a C. Fermarsi accanto a lei mentre presenta la lezione. c. Dare spesso aiuto a C. durante il lavoro al posto. Controllare diverse volte il modo in cui va avanti durante la lezione. Dare specifici suggerimenti e rapidamente allontanarsi. d. Stabilire un personale sistema incentivante con C.: ad esempio una certa quantità di lavoro le può consentire di guadagnare un attività che a lei piace molto. e. Stabilire un sistema in cui il lavoro di C. possa procurare ricompense per l intera classe. [ La Disciplina Cooperativa di Linda Albert ] 1. Ricerca di attenzione 2. Ricerca di potere 3. Ricerca di vendetta 4. Evitamento del fallimento
4 Le tre C: Capacità Connessione Controllo a) Io Posso b) rendere tangibile l apprendimento 1. Siamo connessi : le 5 A a) Attenzione Accettazione Apprezzamento Affermazione - Affetto 2. Abbiamo un codice di condotta a) quando c è un problema le 6 D: Definire-Dichiarare-Descrivere-Discutere-Decidere-Determinare a. lavorare con impegno sulle tre C (Capacità Connessione - Controllo) con C. Darle compiti che possa svolgere con facilità in modo che si senta più capace, poi gradualmente aumentare le difficoltà, insegnando un nuovo passo alla volta. Aiutarla a connettersi tramite un sistema amico del cuore con un altro studente e la partecipazione a un piccolo lavoro di gruppo. Darle opportunità di contribuire condividendo informazioni con la classe su hobby, fratelli e cose simili. Forse ella possiede un abilità che può insegnare ad un altro studente. Incoraggiarla in tutte le occasioni. Parlarle, chiederle se c è qualcosa che le impedisce di completare il lavoro. Mostrare che la si aiuterà ogni volta che si può. [ La Disciplina come Autocontrollo di Thomas Gordon ] 1. Concetto di Autorità :competenza E funzione J accordi C - potere P 2. La finestra di comportamento: di chi è il problema? 3. Raggruppamento di abilità: aiuto-prevenzione-confronto 4. Riconoscere che il problema appartiene all insegnante e non a C. 1. Non tentare di forzare C. a completare i compiti. 2. Usare messaggi-io per comunicare la preoccupazione dell insegnante a C. 3. Incoraggiare C. a comunicare qualcosa che riguarda i compiti. Utilizzare la modalità dell ascolto attivo. 4. Invitare C. a suggerire delle soluzioni al problema 5. Usare messaggi-io per comunicare con l intera classe quanto sia importante che tutti, insegnante e studenti allo stesso modo, completino il lavoro che da loro ci si attende. Ma evitare qualsiasi riferimento a C.
5 [ La Disciplina Non Coercitiva di William Glasser ] 1. I bisogni degli studenti: appartenenza, potere, divertimento,libertà 2. Insegnamento di qualità a) clima b) esplicitare l utilità di quello che si impara o si chiede di fare c) fare il meglio che si può d) autovalutarsi e) qualità è benessere f) qualità ed ecologia ( mai distruttivo ) 3. Riflettere sulla classe e sul programma per tentare di determinare se racchiudono ostacoli che impediscono a C. di soddisfare i suoi bisogni di Appartenenza, Potere, Divertimento e Libertà. Discutere con C. senza incolparla ma rilevando la scarsa produttività del lavoro e chiedendo qual è il problema e che cosa potrebbe fare per dare aiuto. In quella discussione l insegnante potrebbe porre a C domande di questo tipo: a) Hai un problema con questo lavoro, non è vero? Non c è nulla che posso fare per aiutarti a risolverlo? b) Non c è nulla che potrei fare per rendere la classe più interessante per te? c) Non c è nulla in questa classe che ti piace in modo particolare? d) Non c è niente che abbiamo discusso in classe che ti piacerebbe imparare molto, molto bene? e) Cosa potrei fare di diverso che potrebbe aiutarti a voler imparare? Non esiste una formula magica, l insegnante può solo incoraggiare e sostenere mostrando amicizia. [ La Disciplina con Dignità di Richard Curwin e Allen Mendler ] 1. Aiutare a recuperare la speranza 2. Dignità, se è danneggiata gli studenti si riprendono il controllo 3. Conseguenze, regola di insubordinazione, contratto 4. Conseguenze logiche: fare giusto ciò che è fatto sbagliato 5. Conseguenze educative: insegnare come comportarsi in modo opportuno 6. Considera che C. si comporti così a causa di gravi sentimenti di incapacità. Può darsi che si stia proteggendo non mettendosi alla prova. a) Mettersi in rapporto con C. come persona. Chiacchierare con lei in maniera informale della sua vita e dei suoi interessi.
6 b) Trovare argomenti che interessano C. Costruire lezioni di classe intorno a lei. Assegnarle del lavoro individuale che l aiuti a diventare più competente nelle sue aree di speciale interesse. c) Avere un colloquio privato con C.Chiederle come pensa che a scuola possa essere più attraente per lei. Mostrarle di avere interesse per lei. [ La Disciplina Interna di Barbara Coloroso ] 1. Punizione: le tre F: paura Lotta Fuga ( fear, flighting, fleeing ) 2. Disciplina: Ragionevoli Semplici di valore Pratiche Mancanza grave: le tre R: Restituzione Risoluzione - Riconciliazione 4. C. vedo che il lavoro non è finito. Questo è in contrasto con l accordo d classe. Sembra che ci sia un problema. Mi chiedo cosa possiamo fare per risolverlo. Forse potremmo pensare a qualche possibile soluzione e arrivare a un piano per aiutarti a finire il lavoro. Mi piacerebbe vederti fare questo. 5. Cristina potrebbe identificare alcune soluzioni: chiedere un aiuto supplementare, lavorare con un altro studente, copiare le risposte durante la revisione o fare altri esercizi da un altro compito per ricuperare quelli che ha tralasciato. Supponiamo che abbia scelto di lavorare con Sandra: Ora che hai studiato con Sandra, come ti sembra che vadano le cose? E una soluzione soddisfacente questa? Mi fa piacere che tu abbia risolto il problema e che stai portando a termine il lavoro. 6. L insegnante ascolta C. senza esprimere giudizi l aiuta a valutare le opzioni. Se una opzione non funziona l insegnante sostiene C. nuovamente nel processo di decisione. [ Oltre la Disciplina di Alfie Kohn ] 1. Adesione e fastidio 2. Scopi di disciplina vs metodi di disciplina 3. E il curricolo al centro non la disciplina 4. Assenza di regole e contratti 5. Stabilire un contatto 6. Dal primo giorno in cui C. entra nella classe stabilire una relazione di fiducia e di cura con lei e con tutti gli altri studenti. Cercare di mettersi nei suoi panni, e immaginare la situazione sperando perciò di comprendere la sua difficoltà a partecipare. Esaminare la
7 situazione di classe e di se stessi per vedere se il problema sta qui. Parlare a C. con gentilezza. 7. Valutare insieme la possibilità di escogitare una soluzione, un piano per risolvere il problema. Chiedere opinioni a C. e coinvolgerla completamente. 8. Rimanere flessibili dopo aver deciso il piano. [ La Disciplina Sinergetica di C.M. Charles ] 1. Sinergia: condizione caratterizzata da alto livello di energia, creatività e produttività. 2. Sta succedendo qualcosa e penso che sia il caso che ne parliamo adesso insieme adesso. Mettiamo le sedie in cerchio 3. E necessario: a) Senso etico b) Fiducia c) Carisma d) Comunicazione e) Interesse f) Accordi di classe g) Coopetizione 4. Valutare gli sforzi di C., la sua condotta generale, vedere se si può accertare perché non sta lavorando. Poi con un tono pacato, amichevole, si potrebbe dire: C. vedo che questo lavoro non è terminato. L accordo della nostra classe è tentare di fare sempre del nostro meglio. C è qualcosa del compito che ti preoccupa? Se indica una difficoltà, ad esempio che il compito è troppo difficile o che non riesce a comprenderlo, l insegnante potrebbe rispondere: Che cosa pensi potrebbe aiutarti? Probabilmente C. inizierà a lavorare. Se non lo fa l insegnante potrebbe dire: C. questo lavoro è importante e io voglio aiutarti a comprenderlo. Ti piacerebbe tentare di? Egli elenca due opzioni Se non è sufficiente dirà a C. che nella prossima lezione coinvolgerà la classe per discutere e chiedere un consiglio su come aiutare ogni studente ad imparare.
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