MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA
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- Marcella Grilli
- 7 anni fa
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1 MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA Titolo: Io mi oriento Obiettivo: (espresso in termini di competenza) Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Ordine di scuola e classi di riferimento: secondaria I grado terza media Durata del progetto: 2 mesi 3 incontri Periodicità degli incontri: un incontro ogni due settimane 1 incontro: Io mi conosco Io mi conosco 1h e 30' Presentazione del percorso e illustrazione della competenza obiettivo. Riflessione sulle risorse personali, sui punti di forza e i punti di debolezza, sui vincoli e sulle opportunità. Gli alunni sono sollecitati a riflettere a partire da un questionario (Scheda 1) o da un'analisi SWOT (scheda 2). Le considerazioni degli alunni vengono trascritte in modo sintetico su una lavagna a fogli mobili o su LIM. È importante trovare collegamenti e caratteristiche comuni e sollecitare la riflessione sul rapporto tra le risorse individuate (capacità, punti di forza ecc.) e problemi da affrontare (punti di 1
2 debolezza, criticità ecc.). Conclusione 15' 2 incontro: Ho paura del futuro? Io ho paura del futuro? 1h e 30' Conclusione 15' Introduzione dell'incontro a partire dai risultati del precedente e dalla ripresa della competenza obiettivo. Lettura ad alta voce di un brano sul la scuola e sulle scelte scolastiche (per es. da Valeria Parrella Mosca più balena, Roma, Minimum Fax, 2003). Produzione scritta individuale a partire dalla traccia Riflessioni e timori del passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla scuola secondaria di II grado. L'esercizio può essere svolto anche in piccoli gruppi. 3 incontro: Sfatiamo le paure Sfatiamo le paure 1h e 30' Introduzione dell'incontro a partire dai risultati dell'incontro precedente e dalla ripresa della competenza obiettivo. L insegnante riporta in classe attraverso schemi o tabelle le paure ricorrenti emerse dagli elaborati scritti, in modo da sollecitare una discussione sull'argomento. Lavoro di gruppo (max 5 alunni): 2
3 Conclusioni 15' l'insegnante invita gli alunni a cercare insieme strategie per superare i timori o le incertezze individuate. I gruppi condividono le soluzioni trovate. 3
4 Scheda 1. Domande stimolo 1. Quali sono le tue materie preferite? 2. c è un attività o una disciplina che ti riesce in modo facile 3. cosa ti piacerebbe fare dopo la scuola 4. quali sono le tue doti maggiori 5. quali i tuoi difetti 6. quali sono le cose che ti fanno arrabbiare 7. riferisci a te stesso tre aggettivi 8. qual è l ultimo libro che hai letto o che ricordi 9. sei contento quando gli altri dicono di te cose positive? 4
5 Scheda 2. Analisi SWOT L analisi SWOT (Strength, Weakness, Opportunity, Threat) evidenzia potenzialità e criticità della tua associazione. I Punti di Forza sono le aree d eccellenza del servizio, i valori, le risorse, le vocazioni e le specializzazioni. I Punti di Debolezza (criticità) sono, invece, gli elementi negativi che frenano la crescita del servizio e che spesso sono migliorabili. In sintesi sono le carenze ed i problemi non risolti. Punti di Forza e Debolezza sono tutte quelle caratteristiche proprie del servizio e degli operatori. Le Opportunità sono, invece, i possibili vantaggi esterni al servizio da valorizzare a proprio favore (leggi, eventi, situazioni sociali etc.). Le Minacce (pericoli) al contrario, sono quegli eventi esterni o mutamenti futuri che potrebbero avere un impatto negativo sul servizio. Occorre tenerne conto cercando di minimizzarli e, se non è possibile, adeguarvi la strategia restando comunque fedeli alla propria missione. Punti di forza Punti di debolezza Possibilità Pericoli 5
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