Per una vita libera dal tabacco Dichiarazioni internazionali

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1 Per una vita libera dal tabacco Dichiarazioni internazionali

2 Ogni fumatore e ogni fumatrice dovrebbero avere l opportunità di essere destinatari del messaggio che possono smettere di fumare e che in questo possono ottenere adeguato sostegno (J. E. Asvall, Direttore Regionale per l Europa dell Organizzazione Mondiale della Sanità)

3 Premessa Strategia della salute per tutti: Obiettivo 17 - Tabacco, alcool e sostanze psicoattive Entro l anno 2000, in tutti gli Stati Membri dovrebbe essere ridotto in modo significativo il consumo dannoso per la salute di sostanze che producono dipendenza, come l alcool, il tabacco e le droghe psicoattive. È accertato che gli stili di vita costituiscono importanti fattori causali per la salute di una popolazione. Fra questi l abitudine al fumo è stata riconosciuta come una delle cause più importanti che provocano malattie di estrema gravità come il cancro del polmone, l ischemia coronarica, la bronchite cronica e l enfisema. Sta anche destando preoccupazione l aumento del numero di neonati di basso peso nati da donne che hanno fumato durante il periodo della gravidanza e l insorgenza di tumori e di altre malattie in persone che non fumano, ma che sono esposte al fumo di tabacco. Il modello generale del fumo in Europa è cambiato in modo significativo negli ultimi trent anni. La situazione è migliorata laddove sono state introdotte politiche integrate tese al controllo del tabacco e adeguati programmi di educazione sanitaria. I bersagli delle strategie di marketing più aggressive da parte dell industria del tabacco sono le donne e i giovani. Gli effetti dannosi dell abitudine al fumo, dal punto di vista sociale ed economico, sono ormai ampiamente accertati. Gli ultimi dati dell Ufficio Europeo dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) confermano che il tabacco è il killer numero 1 in Europa. Nel 1996, il tabacco ha ucciso 1,2 milioni di persone residenti in Europa che sono in totale 850 milioni; ciò corrisponde al 14% dei decessi oppure a 1 ogni 7 decessi. In Danimarca si stima che un terzo delle morti di donne fra i 35 e i 69 anni di età, sono attribuibili al fumo. Mentre il numero di adulti che fumano è in calo, il numero di giovani che cominciano a fumare è in aumento. Il 20% dei ragazzi e delle ragazze di 15 anni fumano. Poiché la nicotina crea dipendenza, una volta che queste persone iniziano a fumare, continuano per un periodo di almeno 20 anni prima di smettere. Per affrontare questo immane pericolo per la salute, devono essere attuate azioni più energiche per evitare che i giovani comincino a fumare e per fare in modo che l opinione pubblica si faccia interprete di azioni più decise contro il tabacco. Non è più accettabile permettere la pubblicità al tabacco in alcuna forma. Altri modi che si possono adottare per controllare l epidemia è aumentare il prezzo delle sigarette e rendere liberi dal fumo quanti più luoghi pubblici possibili.

4 L'abitudine al fumo (assieme al consumo di alcol) sono degli importanti determinanti delle condizioni di salute. Negli ultimi anni l'istat effettua delle rilevazioni campionarie con la finalità di misurare questi fenomeni. In Provincia di Trento le rilevazioni effettuate nel 1993 e nel 1994 mostrano una significativa riduzione della percentuale di fumatori in età 14 anni e oltre. In particolare in provincia di Trento sono passati da 21,2% a 18,7%. In corrispondenza, i non fumatori sono aumentati passando dal 58,5% al 62,0%. La tavola che segue mostra il confronto dei dati sull'abitudine al fumo per zona geografica riferiti al Abitudine al fumo Ex Non FUMATORI DI NUMERO DI SIGARETTE FUMATE Fumator fumatori fumatori i Sigari Pipa Sigarett Media - di e Trento 18,7 15,9 62,0-2,1 97, ,7 31,7 44,0 7,6 Nord 22,3 21,4 55,4 0,8 1,0 97, ,7 29,0 41,4 9,6 Est Italia 25,1 19,6 54,1 0,7 0,8 98, ,6 27,9 45,7 11,6 La percentuale di fumatori in provincia di Trento è pari al 18,7% ed è minore rispetto al dato analogo espresso dal Nord-Est e a livello nazionale. I non fumatori in Provincia di Trento sono quasi l'8% in più rispetto al dato medio nazionale e il 6,6% in più rispetto al dato espresso dalle Regioni del Nord-Est. Questo dato mostra come in provincia di Trento, l obiettivo 17 della Strategia della salute per tutti, che prevede di raggiungere entro l anno 2000 un numero di non fumatori pari al 20%, sia già stato conseguito. In ogni caso si ritiene opportuna la programmazione e la realizzazione di azioni che consentano quantomeno di mantenere, se non di aumentare la percentuale dei non fumatori. La presente pubblicazione contiene i seguenti documenti: Carta per una vita libera dal tabacco Dieci strategie per un Europa libera dal fumo Dichiarazione sul tabacco delle Associazioni dei Medici Carta dei Farmacisti sull Azione contro il tabacco

5 Carta per una vita libera dal tabacco Conferenza Europea sulle Politiche nei confronti del tabacco. Madrid, 7-11 novembre 1988 Gli spazi all aperto liberi da fumo di tabacco costituiscono una componente essenziale del diritto ad un ambiente salubre e non inquinato. Ogni bambino e adolescente hanno il diritto ad essere protetti dalla pubblicità del tabacco e a ricevere l educazione e l aiuto necessari per resistere alla tentazione di cominciare ad usare tabacco in qualunque forma. Tutti i cittadini hanno diritto a vivere in spazi pubblici e su mezzi di trasporto liberi dal fumo. Sul posto di lavoro ogni lavoratore ha il diritto di respirare aria non inquinata dal fumo di tabacco. Ogni fumatore ha il diritto di ricevere l incoraggiamento e l aiuto a smettere di fumare. Ogni cittadino ha il diritto di essere informato sui gravi rischi dell abitudine al fumo.

6 Per fare in modo che ogni persona in Europa possa godere dei diritti contenuti nella Carta, i partecipanti alla Conferenza raccomandano di seguire 10 strategie. Dieci strategie per un Europa libera dal fumo 1. Riconoscere e mantenere il diritto dei cittadini a scegliere una vita libera dal fumo. 2. Stabilire nella legge il diritto a disporre di ambienti comuni liberi dal fumo. 3. Proibire la pubblicità e la promozione del tabacco e le sponsorizzazioni da parte dell industria del tabacco. 4. Informare ciascun membro della comunità del pericolo derivante dall uso del tabacco nonché dell ampiezza della sua diffusione. 5. Assicurare la più ampia disponibilità di aiuto ai fumatori che desiderano smettere di fumare. 6. Imporre un imposta di importo almeno pari all 1% sull ammontare delle tasse derivanti dalle vendite di tabacco allo scopo di finanziare specifiche attività di controllo sul tabacco e di promozione della salute. 7. Istituire graduali disincentivi finanziari. 8. Proibire nuovi metodi di distribuzione della nicotina e bloccare le future strategie di mercato dell industria del tabacco. 9. Tenere sotto controllo l ampiezza del fenomeno e valutare l efficacia delle contromisure adottate. 10. Realizzare alleanze fra tutti i settori della comunità che desiderano svolgere un ruolo attivo nella promozione della salute.

7 Dichiarazione sul tabacco delle Associazioni dei Medici Il Forum Europeo delle Associazioni dei Medici e l Organizzazione Mondiale della Sanità nel loro incontro a Copenaghen del 6-8 febbraio , richiamando le precedenti Dichiarazioni sul controllo del tabacco di Basilea (1992), di Budapest (1994) e di Stoccolma (1996), conscio del successo ottenuto dal Gruppo di Azione contro il Tabacco relativamente alla proibizione di fumare sui voli aerei, deciso a fare in modo che continuino ad essere realizzate tutte le azioni possibili per ridurre la morbilità e la mortalità legata alle malattie provocate dal fumo, sollecita tutte le Associazioni Mediche nazionali a collaborare nella realizzazione delle seguenti azioni: 1. Impegnarsi in azioni positive finalizzate alla promozione dell educazione relativa ai rischi ed agli effetti del fumo nonché della costruzione di un clima di opinione per raggiungere in tutti gli Stati una normativa integrata ed efficace per il controllo del tabacco. Queste azioni dovranno includere pressioni sui governi perché, ad esempio, proibiscano la pubblicità diretta ed indiretta, e rendano liberi dal fumo i locali dove si erogano servizi sanitari, inclusi gli studi dei medici, le scuole e le università. 2. Da parte delle Associazioni Mediche che hanno competenza nelle attività relative al controllo del tabacco, dare assistenza, consigli e sostegno a quelle Associazioni Mediche che li richiedono, in particolare quelle degli Stati dell Europa centrale e dell Est e degli Stati che hanno recentemente raggiunto l indipendenza. Il Forum Europeo del Centro per le Risorse contro il Tabacco delle Associazioni Mediche, ubicato presso l Associazione Britannica dei Medici, coordinerà queste azioni in collaborazione con l Organizzazione Mondiale della Sanità. 3. Al fine di valutare il successo dell attività volta a ridurre il fumo fra i medici, intraprendere ricerche epidemiologiche sul fumo da parte dei medici utilizzando il modello dell Organizzazione Mondiale della Sanità, cominciando già nel 1997 una raccolta di dati di base al fine di avere i risultati disponibili per il Forum del Produrre per i propri membri materiali e corsi per smettere di fumare al fine di dare sostegno alla riduzione del fumo nei medici, utilizzando, se opportuno, il materiale dell Organizzazione Mondiale della Sanità. 5. Attuare azioni di monitoraggio sul fumo, incluso quello passivo, attraverso attività di sostegno continuative al divieto di fumare sugli aerei, negli aeroporti, nei luoghi e sui trasporti pubblici. 6. Riferire annualmente alla apposita Task Force delle attività per ridurre l abitudine al fumo dei propri membri e della popolazione in generale. 1 A questo incontro l Italia non ha partecipato (N.d.R.)

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9 I Farmacisti aiutano i fumatori a smettere. I Farmacisti in Europa hanno unito le forze per aiutare i fumatori a smettere. Il Forum Europeo dei Farmacisti, che include le associazioni dei farmacisti di 31 Stati europei e l Ufficio Europeo dell Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno adottato la nuova Carta dei Farmacisti per l Azione contro il Tabacco che ha lo scopo di coinvolgere i farmacisti in programmi, realizzati all interno delle comunità presso cui prestano servizio, finalizzati a smettere di fumare. Con l aiuto di manifesti e di altro materiale che propongono consigli ai fumatori che richiedono farmaci per problemi legati al fumo, i farmacisti di tutta Europa hanno avuto notevole successo nell aumentare la consapevolezza dei rischi per la salute e nell aiutare i fumatori a smettere. Il Forum Europeo dei Farmacisti, sulla base di questi successi, utilizzando ciò che ha imparato, sta producendo importanti materiali. Il nuovo manuale del Forum Il ruolo del farmacista nello smetter di fumare verrà pubblicato da parte dell Organizzazione Mondiale della sanità in un opuscolo della serie Smoke-free Europe. Carta dei Farmacisti per l Azione contro il Tabacco Si sollecitano i farmacisti a contribuire ad un Europa libera dal fumo attraverso: l offerta di modelli di ruolo; la proibizione di fumare in farmacia nell ottica della protezione dai rischi del fumo passivo, in particolare per le categorie più vulnerabili, fra cui i bambini e coloro che soffrono d asma; la evidenziazione dei rischi per la salute connessi al fumo; l incoraggiamento ai fumatori a smettere; la disponibilità a dare consigli, aiuto e sostegno ai fumatori che desiderano smettere; la sollecitazione ai governi a proibire la pubblicità del tabacco.

10 Materiale illustrativo e informazioni sui corsi di dissuefazione nei confronti del fumo in provincia di Trento si possono ottenere ai seguenti indirizzi: Azienda provinciale per i servizi sanitari Direzione per la promozione e l educazione alla salute Via Degasperi, Trento tel fax Azienda provinciale per i servizi sanitari Servizio di alcologia Via Rosmini, Trento tel Laboratorio antifumo c/o Lega per Lotta contro i Tumori - sezione trentina Via Grazioli, Trento tel fax Associazione A.M.A. Auto Mutuo Aiuto Via Petrarca, Trento tel

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