1. Lungo il Lago di Galilea

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1 Diocesi di Treviso Ufficio Catechistico 1. Lungo il Lago di Galilea Itinerario per l iniziazione cristiana dei fanciulli ~ Proposta per la sperimentazione ~ ~ Testo pro manuscripto ~

2 UNA PROPOSTA DA SPERIMENTARE Indicazioni per le parrocchie La trasmissione della fede oggi: una questione da affrontare seriamente Le difficoltà che oggi incontrano numerosi catechisti non sono riconducibili ad aspetti organizzativi o metodologici. Molte volte si ha l impressione di una distanza difficilmente colmabile tra le proposte catechistiche della comunità cristiana e la situazione di coloro ai quali ci si rivolge. Viviamo in un contesto che, pur conservando numerosi riferimenti cristiani, riduce talvolta la fede ad alcune espressioni di natura aggregativa o culturale, smarrendo il fecondo legame tra la fede e la vita, perdendo il contatto con la bella notizia di Gesù e della sua Pasqua. Tale impoverimento sembra contrassegnare anche la vita di molti battezzati, incapaci di cogliere adeguatamente la novità che deriva dal Battesimo e dalla vita nuova in Cristo. Di questa situazione risente anche la trasmissione della fede alle giovani generazioni che rischia di trasformarsi in un processo di socializzazione religiosa, senza cogliere il valore della proposta cristiana e comprenderne le conseguenze sul piano dell appartenenza a Cristo nella Chiesa. Lo stesso catechismo, che ancora interessa un considerevole numero di ragazzi, può diventare una specie di appuntamento programmato, similmente a scuola, sport e attività che caratterizzano il mondo della fanciullezza e della preadolescenza. Ci si va perché ci sono andati i genitori o i fratelli più grandi o perché ci vanno anche gli amici. La socializzazione religiosa non è un aspetto deteriore. Essa aiuta a individuare pur sempre un riferimento importante per la crescita e può aprire la strada ad una diversa comprensione di quanto porta con sé. Scrive il Vescovo Andrea Bruno Mazzocato nella Lettera pastorale 2007/2008: 74. Nella nostra Diocesi quasi tutti i genitori favoriscono la partecipazione dei figli al catechismo che porta ai sacramenti dell iniziazione cristiana. Questa è certamente una grazia del Signore da valorizzare in ogni modo, pur di fronte alle difficoltà non piccole che stiamo incontrando. Nello stesso tempo però ci si deve chiedere se non vi siano delle modalità attraverso cui ripensare le proposte formative della comunità, tenendo conto delle difficoltà che si stanno vivendo. Continua il Vescovo: Dai sacerdoti e dai catechisti mi viene fatto frequentemente notare che l attuale impostazione del catechismo fatica sempre più a formare le giovani generazioni alla vita spirituale, sacramentale e morale. Forse è giunto il tempo in cui il Signore ci chiede di affrontare con saggezza e coraggio questo aspetto così importante della pastorale. Avremo bisogno di luce dallo Spirito Santo per sostituire l attuale impostazione a classi di età con una nuova forma che dovrà essere senz altro affidabile. Una volta fatto il passo, infatti, non sarà più possibile tornare indietro. Quello che ci sta di fronte è dunque un tempo importante per elaborare qualche ipotesi: per riflettere insieme e operare il necessario discernimento, ma anche per individuare qualche strada, osservandone l affidabilità. Ripensare la catechesi dell iniziazione cristiana La catechesi dell iniziazione cristiana da qualche anno è al centro di una riflessione che riguarda l intera Chiesa italiana. Scrivono i Vescovi: 2

3 Fino ad oggi i sacramenti del Battesimo, dell Eucaristia e della Confermazione venivano ricevuti nel contesto di una vita familiare per lo più già orientata a Cristo, sostenuti da un percorso catechistico di preparazione. Ora, invece, ci sono famiglie che non chiedono più il Battesimo per i loro bambini; ragazzi battezzati che non accedono più agli altri sacramenti dell iniziazione; e se vi accedono, non poche volte disertano la Messa domenicale; troppi, infine, dopo aver ricevuto il sacramento della Confermazione scompaiono dalla vita ecclesiale. Questi fenomeni non assumono la stessa rilevanza in ogni parte del Paese, ma c è chi parla di crisi dell iniziazione cristiana dei fanciulli. Nel contempo, non sono ovunque presenti cammini conosciuti e sperimentati di iniziazione per ragazzi, giovani e adulti desiderosi di entrare a far parte della famiglia della Chiesa (CEI, Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, 7). Anche noi vogliamo proporre un percorso sperimentale, legato ai processi dell iniziazione cristiana e della catechesi che l accompagna, persuasi di poter offrire una risposta ad una sfida che sta diventando sempre più impegnativa. Cristiani non si nasce, ma si diventa, diceva Tertulliano, un autore dei primi secoli, ma oggi c è il rischio di nascere cristiani senza diventarlo mai. Iniziazione cristiana è dunque il processo mediante il quale anche oggi si diventa cristiani. Il cristiano diventa tale mediante i sacramenti, ma essi hanno bisogno di essere accolti, compresi e liberati nella vita, per non essere cristiani solo in virtù di una registrazione anagrafica. La catechesi è il cammino che aiuta il cristiano ad accorgersi e a comprendere la bellezza della vita nuova che ha ricevuto in dono, a scoprirne l autore, lasciandosi guidare sul terreno della conoscenza e dell esperienza. Una catechesi che illumina, facendosi annuncio, spiegazione, approfondimento e una catechesi che prende per mano e guida a scoprire la vita cristiana ovunque essa si giochi. Le direttrici del rinnovamento I catechismi dell iniziazione cristiana sono stati pubblicati nel Forse però non è stato colto adeguatamente il progetto che informava la loro stesura. Attualmente si sta cercando di recuperare alcune direttrici che guidano questa stagione di rinnovamento. Sono le stesse che abbiamo tenuto presenti nell elaborare la nostra proposta. 1. La comunità genera alla fede. Essa è il grembo nel quale lo Spirito continua a generare nuovi cristiani. E mentre la comunità genera, rigenera se stessa: madre e figlia nello stesso tempo. Questo itinerario non è un sussidio didattico per catechisti: vuol essere piuttosto un modo con cui una comunità cristiana si rende consapevole di un ruolo fondamentale che le appartiene, in virtù della fecondità di cui Dio stesso la rende capace. Sarà dunque importante che la proposta sia il più possibile condivisa e responsabilmente assunta: sacerdoti, consiglio pastorale, catechisti e genitori saranno i primi interlocutori. 2. Un percorso unitario e a tappe. L itinerario dell iniziazione cristiana è caratterizzato dai sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell Eucaristia. Dai documenti viene un appello a ripensare l unità dei tre sacramenti. Comprendiamo che il percorso che ci è chiesto di fare è più ampio di un anno di catechismo. C'è dunque un progetto che crescerà pazientemente e che nelle linee generali è abbozzato. Lavoreremo a tappe, secondo una logica catecumenale, cercando di integrare vari gradi del cammino. Partiamo dall avvio del catechismo in parrocchia (verso i 6-7 anni), perché ci sembra un momento particolarmente sentito e partecipato. È chiaro però che dovremo abbracciare l intero arco dell iniziazione cristiana, dal Battesimo agli anni mistagogici dell adolescenza. 3. Il ruolo dei genitori. Se il vero grembo che genera alla fede è la comunità, non possiamo dimenticare il ruolo che in essa assume la famiglia cui spetta il primo e fondamentale intervento educativo alla fede. Cercheremo di recuperare ciò che ogni famiglia può offrire, senza pretendere l omologazione ad uno standard. Al di là delle risposte che potremo avere, ci sembra importante che i fanciulli possano percepire per lo meno la presenza di un gruppo di adulti in grado di testimoniare con coerenza e gioia la bellezza della fede che hanno ricevuto e che trasmettono. 3

4 4. Tutta la vita cristiana. La fede non è solo il catechismo ma esperienza di ascolto, di celebrazione e di preghiera, di vita di comunione nella comunità, di servizio e attenzione concreta alle esigenze dell altro. Il fanciullo dovrà incontrare tale ricchezza. Per questo vogliamo liberarci da un idea troppo scolastica del catechismo, evitando anche di parlare di classi. 5. Tutto l uomo è coinvolto. La fede non riguarda solo la testa, ma il corpo, le emozioni e i sentimenti, l intelligenza, la volontà. Una catechesi in grado di valorizzare tutta l umanità di un fanciullo, la cui conoscenza è ancora legata ad elementi concreti e visibili. Per questo cercheremo di valorizzare esperienze diverse da quella più marcatamente intellettuale della lettura e delle spiegazioni. 6. Far percepire il lieto annuncio. La catechesi segue normalmente il primo annuncio. Oggi vediamo che non è sempre possibile rispettare tale ordine. Ci sarà bisogno dunque di una catechesi che in se stessa lasci risuonare l annuncio di Gesù. Nei due anni del percorso ci sarà la possibilità di incontrare la bella notizia di Gesù e su Gesù nei suoi elementi essenziali. Non vogliamo fare un corso ma vivere una scoperta. 7. Privilegiare la narrazione. La catechesi ha molti linguaggi a disposizione, ma la narrazione è quello che appartiene maggiormente agli inizi della fede: coinvolge nella storia narrata e nella vicenda di chi narra. Costruisce appartenenza. Per questo catechisti e genitori, molto spesso, saranno chiamati a narrare. 8. L uso dei catechismi. Li usiamo secondo il criterio che ne ha ispirato la stesura. Il catechismo è compreso anche se non viene sempre utilizzato, facendo ricorso ad altre esperienze che i catechismi stessi non mancano di indicare. Sullo sfondo delle nostre proposte ci sono il Catechismo dei Bambini Lasciate che i bambini vengano a me e quello dei fanciulli Io sono con voi. In alcuni momenti li adopereremo direttamente. 9. Traditio e redditio. Sono due termini che ci ricordano che la fede è consegnata e restituita. Per questo ci saranno dei momenti a carattere celebrativo che segnano tale scambio. Vogliamo che la proposta sia responsabilmente offerta e consapevolmente assunta. Dagli incontri all incontro Il percorso conduce all ascolto della bella notizia di Gesù e all incontro con lui, nella scoperta e nell accoglienza della sua presenza e azione. Alcuni personaggi evangelici ci accompagneranno nel cammino. Ci parleranno del loro incontro con Gesù, aiutandoci a scoprire chi è e come lo si può raggiungere oggi. L ambiente è quello del Lago di Galilea, dove Gesù vive la prima parte della sua vita pubblica. Ci accompagnerà nel cammino il racconto di Marco, considerato da qualcuno il vangelo dei catecumeni per la semplicità, l essenzialità e la freschezza delle sue pagine. Incontreremo i seguenti personaggi e racconti; ciascuno offrirà un messaggio che riguarda Gesù e il mistero della sua persona. - Un rabbi circondato da grandi e bambini. Il papà di Benjamin racconta (Mc 10,13-16). - Gesù amico degli uomini, percorre le nostre strade: stare con lui è continua sorpresa. Un discepolo pescatore racconta (Mc 1, 16-20). - Gesù nato a Betlemme nasce ancora tra noi. Maria racconta (Mc 3, 31-35; Lc 1,26-38 / Lc 2,1-20). - Gesù vive nel villaggio di Nazaret con la sua famiglia. Giuseppe racconta (Mc 1,9; Mc 6,3). - Gesù dona amicizia, salute e gioia di vivere. Il lebbroso guarito racconta (Mc 1,39-45). - Gesù vicino nel momento della paura. La barca tra le onde racconta (Mc 4,35-41). - Gesù possiede una parola che fa meraviglie. Il sordomuto guarito racconta (Mc 7,31-37). 4

5 Lo sviluppo dell itinerario e la modalità di proposta L itinerario è composto da 24 incontri: - 6 per genitori, - 13 per i bambini, - 5 incontri insieme, genitori e figli a carattere celebrativo. La prima unità è rivolta soprattutto ai genitori; sono infatti previsti tre incontri formativi, dei quali solo il terzo è introduttivo all itinerario. I primi due vertono sulla consapevolezza di essere adulti educatori alla fede. Possono essere una premessa all itinerario o essere rivolti a genitori di bambini iscritti alla scuola materna o al catechismo tradizionale. Generalmente ogni unità propone due incontri per i bambini, uno introdotto dal racconto del personaggio, l altro in cui i bambini vivono e approfondiscono l annuncio che hanno ascoltato. Nelle parrocchie in cui il catechismo viene proposto ogni quindici giorni e con tempi prolungati questi due incontri possono essere accorpati in uno unico. Lavoro in équipe La natura di questo percorso domanda necessariamente la presenza corresponsabile di più soggetti, non solo per la preparazione del materiale e l organizzazione, ma anche per la differente testimonianza richiesta e per un più marcato riferimento alla comunità. Dove è possibile è preferibile formare un équipe costituita da un catechista coordinatore, alcuni genitori (preferibilmente una coppia), un giovane animatore, con la guida del parroco o di un altro sacerdote. Ciascuno interverrà con la sua sensibilità e i suoi compiti, ma sempre in maniera unitaria e organica. La sperimentazione Il percorso andrà rispettato nella sua organicità, ma ci possono essere delle integrazioni o modifiche che ogni comunità ragionevolmente potrà operare. Ogni cambiamento tuttavia dovrà essere segnalato in fase di verifica, in modo da consentire il passaggio dalla fase sperimentale a quella del perfezionamento. Il cammino Sulle strade di Gesù è un occasione per cominciare un processo di rinnovamento che sembra quanto mai auspicabile. Esso tuttavia non è ancora generalizzabile a tutte le parrocchie. Viene offerto pertanto ad alcune di esse in termini sperimentali, previo accordo con l Ufficio catechistico, in modo da cogliere adeguatamente le esigenze della proposta e valutare insieme le condizioni di possibilità da parte della comunità interessata. Grazie! La proposta è elaborata da un équipe dell Ufficio catechistico. Alla realizzazione hanno contribuito però anche la Commissione diocesana per l evangelizzazione e la catechesi e circa duecento catechisti che nel corso del laboratorio Catechisti in action 2007 hanno sviluppato alcune parti, verificandone l adeguatezza mediante la loro sensibilità e preparazione. A tutti un vivo ringraziamento insieme alla riconoscenza verso quanti contribuiranno ulteriormente offrendo la loro disponibilità, competenza e creatività a servizio di una più efficace azione catechistica. Don Gerardo Giacometti Direttore UCD Treviso, 1 marzo