Parassitologia e Sanità Pubblica Veterinaria: i ditteri vettori
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- Marino Orsini
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1 Parassitologia e Sanità Pubblica Veterinaria: i ditteri vettori Virus Schallemberg: l'ultimo arrivato Walter Mignone Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'aosta Genova 8 Giugno 2012
2 BACKGROUND Agosto 2011: in Germania numerosi casi di malattia in bovini adulti (riduzione della produzione lattea, diarrea, febbre, perdita di peso) Sintomi simili anche in Olanda Invio campioni al laboratorio nazionale di riferimento per BTV (sospetto di nuovi casi di Bluetongue) MA Risultati negativi ai principali virus che causano malattia in bovini: BTV, EHDV, FMDV, BHV-1, MKFV, BVDV, RVFV, BEFV Isolamento di un nuovo virus denominato SCHMALLENBERG (città di provenienza dei primi casi identificati)
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5 25 sierotipi Akabane e Shamonda sono i + simili a virus di Schmallenberg Virus trasmessi da vettori: culicoides/zanzare Malattie moderate ma con infezioni fetali: aborti e malformazioni
6 Sintomatologia clinica: RUMINANTI ADULTI SINTOMI ASPECIFICI: 2. Diarrea 3. Perdita di peso 4. Febbre 5. Riduzione della produzione lattea
7 Sintomatologia clinica: INFEZIONI FETALI Malformazioni congenite: 2. Artrogrifosi 3. Scoliosi 4. Ipoplasia cerebrale 5. Idranencefalia 6. Natimortalità
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9 POTENZIALE ZOONOTICO
10 POTENZIALE ZOONOTICO
11 DIFFUSIONE GEOGRAFICA
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13 CASI ITALIANI 1 CAPRETTO + 2 BOVINI
14 Riscontrati in Provincia di Treviso 1 feto caprino di razza Camosciata delle Alpi Il 2 febbraio scorso, una delle capre presenti in azienda aveva partorito un capretto di taglia ridotta ma vitale. Il 4 febbraio la capra è deceduta. L'esame anatomopatologico condotto sull'animale ha evidenziato la presenza di un feto in posizione distocica (trasversale dorsale) che ha provocato la lacerazione della parete dell'utero e conseguente peritonite purulenta. Sulla carcassa della madre non è stato possibile effetuare prelievi. A carico del feto si osservavano edema sottocutaneo a livello della testa, del collo e delle spalle; scoliosi, artrogrifosi e anchilosi di alcune articolazioni degli arti. Lo stato di conservazione del tessuto cerebrale del feto non ha consentito di valutarne la conformazione e la presenza di eventuali anomalie. Il test PCR specifico per Schmallenberg Virus, eseguito presso il Centro di Referenza Nazionale per lo Studio delle Malattie Esotiche dell'istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'abruzzo e del Molise per la conferma ufficiale, ha dato esito positivo 1 feto bovino di razza Frisona. Il 16 aprile scorso è risultato positivo alla prova della PCR per il virus di Schmallenberg. Si tratta di un aborto a termine in cui non erano presenti malformazioni o lesioni anatomo-patologiche evidenti. Nell'allevamento nei mesi di novembre e dicembre si sono manifestati rialzi febbrili, diarrea e calo della produzione lattea.
15 PER CAPIRE LA DISTRIBUZIONE TEMPORALE E GEOGRAFICA DEI CASI
16 RITROVAMENTO DEL VIRUS DI SCHMALLENBERG IN CULICOIDES IN: DANIMARCA ITALIA BELGIO Specie non definite Culicoides Obsoletus complex
17 Schmallenberg Virus (SBV) Come comportarsi in caso di sospetto
18 Riferimenti legislativi DGSAF P-30/05/2012 (esportazione animali vivi, seme) Protocollo Regione Piemonte 11966/DB2017 del 18/04/2012 (istruzioni operative regionali) DGAF III n del 04/04/2012 (definizione caso sospetto e confermato; istruzioni operative) DGSAF P-20/02/2012 (primo caso confermato in Italia) DGSAF III n del 08/02/2012 (attività diagnostica CESME) DGSAF III n del 27/01/2012 (SBV identificato in Regno Unito) DGSAF III n. 346 del 10/01/2012 (SBV identificato in Germania, Paesi Bassi e Belgio)
19 Quando un aborto è un sospetto aborto da SBV Ripetuti casi di aborto e nati/mortalità in bovini, ovini e caprini & Malformazioni congenite: scoliosi, artrogrifosi, deviazione del rachide cervicale, anomalie cerebrali (idranencefalia e ipoplasia) da cui atassia, paralisi, atrofie muscolari, torcicollo, brachignatia, cecità..
20 Comportamento in caso di sospetto aborto da SBV Il veterinario aziendale/allevatore deve comunicare tempestivamente il sospetto al Servizio Veterinario Il Servizio Veterinario preleva sangue alla madre (1EDTA, 1SIERO) e dispone l invio del feto abortito refrigerato il più celermente possibile (MAI CONGELARE!) e del sangue all IZS (SCHEDA SBV ABORTI) L IZS esegue analisi per diagnosi differenziale e invia campioni al CESME per diagnosi SBV (SNC, MILZA, SANGUE CON EDTA, MECONIO, PLACENTA, LIQUIDO AMNIOTICO + SANGUE CON EDTA e SIERO MADRE)
21 Diagramma di flusso - ABORTI Sospetto aborto SBV Tutti i casi di aborto Allevatore/Vet LP Vet ASL REGIONE IZS SIMAN PIEMONTE IZS IMPERIA CESME
22 Quando si tratta di caso clinico di SBV in animali adulti Ruminanti con fenomeni di diarrea e importante riduzione della produzione lattea di breve durata NON chiaramente ascrivibile ad altre cause
23 Comportamento per caso clinico di SBV in animali adulti Il veterinario aziendale/allevatore deve comunicare tempestivamente il sospetto al Servizio Veterinario Il Servizio Veterinario contatta IZS e concorda protocollo diagnostico Il Servizio Veterinario preleva sangue (1EDTA, 1SIERO) e feci e ne dispone l invio il più celermente possibile (MAI CONGELARE!) all IZS (SCHEDA CAMPIONI ORDINARI E SBV ANIMALI ADULTI) L IZS esegue analisi per diagnosi differenziale e invia campioni al CESME per diagnosi SBV, se ritenuto necessario (SANGUE E SIERO)
24 Diagramma di flusso ANIMALI ADULTI Sospetto caso clinico SBV Allevatore/Vet LP Vet ASL REGIONE Concordare con il laboratorio il protocollo diagnostico IZS IMPERIA IZS SIMAN CESME
25 Integrazione controllo esportazione animali vivi e materiale seminale Gli II.ZZ.SS. Competenti per territorio possono effettuare i test diagnostici ai fini dell esportazione per Individuare anticorpi circolanti (ELISA, SN) Individuare antigene virale (PCR) su Sangue Materiale seminale
26 ATTIVITA' DEL LABORATORIO DI ENTOMOLOGIA DELLA SEZIONE DI IMPERIA
27 SORVEGLIANZA ENTOMOLOGICA PER LA BLUE TONGUE
28 SISTEMA NAZIONALE DI SORVEGLIANZA DELLA FEBBRE CATARRALE DEGLI OVINI (BLUETONGUE) PIANO DI SORVEGLIANZA ENTOMOLOGICA 2012 Rev Pagina 1 di 8 PIANO DI SORVEGLIANZA ENTOMOLOGICA ANNO 2012 INTRODUZIONE 2 OBIETTIVI DEL PIANO 2 CRITERI GENERALI DEL PIANO 3 METODOLOGIA 3 PIANO DI ATTIVITÁ 3 Trappole mobili 3
29 OBIETTIVI DEL PIANO DI SORVEGLIANZA ENTOMOLOGICA: 1. distribuzione geografica e dinamica di popolazione di C. imicola 2. segnalazione precoce della presenza di Culicoides spp. su tutto il territorio nazionale 3. definizione delle mappe di rischio con previsioni su densità e dinamica delle popolazioni vettore 4. ruolo di altre specie di Culicoides spp. come potenziali vettori
30 TRAPPOLE MOBILI 1. determinazione di presenza e abbondanza di C. imicola e di altre specie di Culicoides in caso di focolaio o di sieroconversione TRAPPOLE FISSE 1. indicazioni sulla ripresa di attività dei vettori 2. aggiornamento continuo della mappa di distribuzione e determinazione della dinamica stagionale di C. imicola 3. studio del possibile ruolo di altre specie di Culicoides sul territorio nazionale
31 FREQUENZA DELLE CATTURE Durata Frequenza (singola cattura x ore) (n. catture x gg) Trappole mobili x 1 gg Trappole fisse ogni 7 gg
32 Gestione del campione Prelievo da parte dell'asl Invio alla sezione competente per territorio dell'izs PLVA Invio al laboratorio di entomologia della sezione di Imperia dell'izs PLVA (conta e identificazione Culicoides spp.) Invio al CESME
33 Culicoides Classe: Insecta Sottoclasse: Pterigoidea Ordine: Diptera Sottordine: Nematocera Famiglia: Ceratoponidae Genere: CULICOIDES
34 Genere Culicoides Oltre 1400 specie Cosmopoliti La maggior parte è ematofaga Hanno come ospiti i mammiferi, gli uccelli e l'uomo Sono vettori di vari agenti patogeni (virus, protozoi, nematodi)
35 Biologia dei Culicoides Ciclo biologico olometabolo: Uovo larva (3 mute) pupa adulto Condizioni favorevoli per lo sviluppo larvale: luoghi umidi ricchi di materiale organico in decomposizione di origine animale o vegetale
36 Biologia dei Culicoides Gli adulti sono attivi tra il tramonto e l'alba I maschi si nutrono zuccherine di origine vegetale di sostanze Solo le femmine sono ematofaghe Dopo 2-3 giorni dal pasto di sangue la femmina depone uova
37 Replicazione virale Il virus dopo il pasto di sangue: 1. Raggiunge l'intestino tenue 2. Penetra nelle cellule dell'epitelio Primo ciclo di replicazione 3. Passa nell'emocele Altri cicli di replicazione 4. Raggiunge gli organi bersaglio Ghiandole Infezione nuovo salivari ospite
38 VETTORI della BT Nel mondo la Blue Tongue è trasmessa da circa 30 specie di Culicoides. In Europa meridionale i tre vettori sono C.imicola, C.obsoletus, C.pulicaris.
39 Definizione VETTORE CERTO Una specie di Culicoides è considerata vettore di Blue Tongue se: Il virus può essere isolato da femmine adulte non ingorgate La specie è sempre associata geograficamente alla malattia È possibile infettare sperimentalmente (con pasti di sangue in vitro o in vivo) l'insetto È dimostrata la trasmissione del virus da parte dell'insetto in condizioni sperimentali presenza della
40 Ad oggi... C.imicola VETTORE CERTO C.obsoletus C.pulicaris VETTORI SOSPETTI
41 Culicoides imicola
42 Culicoides imicola Responsabile per il 90% della trasmissione della BT Specie Afro-asiatica Si riproduce e resta attivo se la T massima giornaliera non scende sotto i 12,5 C A T più basse per diversi giorni la sopravvivenza è garantita da larve e pupe (indispensabile ambiente umido) Ha un range di volo attivo molto limitato, ma ha possibilità di essere trasportato dal vento a grandi distanze
43 Culicoides obsoletus complex Ha un'efficienza vettoriale 100 volte inferiore a C.imicola E' molto diffuso in Italia E'dotato di maggiore resistenza al freddo rispetto a C.imicola
44 Culicoides pulicaris complex Molto abbondante in Italia, soprattutto nelle regioni meridionali
45 Carattere fondamentale per l'identificazione è la maculazione delle ali speciespecifica
46 PIANO NAZIONALE SORVEGLIANZA ENCEFALOMIELITE WEST NILE 2 trappole previste dal 2010 attualmente sono posizionate nel comune di Pietra Marazzi (AL) Catture mensili di Aedes spp. e Culex spp (BG Sentinel Light trap) gestione IZS PLV Sezione di Imperia ASL Alessandria
47 Il progetto REDLAV, acronimo di "resau transfrontalier de demoustication et de lutte anti vectorielle" (progetto transfrontaliero dimostrativo di lotta antivettoriale) è finanziato all'interno del Programma Operativo Transfrontaliero Italia/Francia "Marittimo" ed è destinato a sviluppare/migliorare la governance delle istituzioni coinvolte nella gestione delle misure di lotta anti-vettoriale. L'obiettivo del progetto è contenere e/o prevenire l'eventuale diffusione di malattie nell'uomo scatenate dagli insetti (i vettori) attraverso la creazione di un network costituito dagli enti locali che nei territori delle regioni coinvolte nel programma "Marittimo" (Sardegna, Liguria, Toscana e Corsica) si occupano di promuovere specifiche politiche sul tema.
48 ALTRE ATTIVITA' DEL LABORATORIO DI ENTOMOLOGIA
49 Sclerodermus domesticus Ordine: Hymenoptera Famiglia: Bethilidae Dimensioni: 3-4 mm
50 Sclerodermus domesticus Femmine prive di ali Maschi alati E' un parassita di larve di insetti che vivono nel legno
51 Sclerodermus domesticus In mancanza delle prede abituali, le femmine possono pungere l'uomo Dermatite papulosa (possibili anche orticaria, febbre e malessere generale) Punture da febbraio a settembre inoltrato, con massima attività in aprile-maggio
52 Cimex lectularius Ordine: Rhynchota Famiglia: Cimicidae Dimensioni: 6-7 mm circa
53 Cimex lectularius E' un ectoparassita ematofago dell'uomo, ma in mancanza di questo succhia il sangue anche degli animali domestici, del pollame, degli uccelli e dei pipistrelli.
54 Cimex lectularius L'uovo si schiude dopo 5.5 giorni a 28 C fino a 48 giorni a 15 C. La femmina depone fino a 350 uova. Dall'uovo fuoriesce una ninfa che attraversa 4 mute prima di diventare adulto. Gli adulti succhiano il sangue ogni 3-7 giorni, con frequenza maggiore quando la T ambiente è più elevata. Le larve devono nutrirsi di sangue prima di ogni muta.
55 Cimex lectularius Le cimici dei letti sono attive di notte e si nascondono durante il giorno. I loro rifugi preferiti sono le fessure e le cavità nelle immediate vicinanze di letti e divani, su cui il loro ospite dorme. In caso di forte infestazione, nel locale si sente uno sgradevole odore dolciastro. Inoltre si possono vedere delle macchie scure dovute ai loro escrementi sulla biancheria, sui sentieri di passaggio e davanti ai loro rifugi.
56 Cimex lectularius Per pungere il suo ospite, la cimice dei letti cerca un posto adeguato sulle parti libere del corpo: collo, viso, petto, avambracci, polpacci. Spesso punge parecchie volte alla ricerca di un capillare, provocando delle pustole pruriginose della dimensione di una lenticchia fino ad una moneta da un centesimo. Nel caso di ipersensibilità o allergia, le punture possono provocare estese infiammazione della pelle e disturbi dello stato generale (anafilassi o asma).
57 GRAZIE PER L'ATTENZIONE
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