L Italia: dati geografici di base

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1 L Italia: dati geografici di base L Italia fisica ha una superficie di circa kmq mentre entro i confini politici la sua superficie è di kmq. Lungo l arco alpino confina a occidente con la Francia, a nord con la Svizzera, a nord-est con l Austria e a est con la Slovenia. Il confine marittimo è costituito a occidente dal mar Ligure, dal mar Tirreno e dal mar di Sardegna (a ovest dell isola da cui prende il nome), a sud dal mar di Sicilia, e Sud-est dal mar Ionio e a est dal mar Adriatico, comprendendo in questo confine numerose isole e arcipelaghi.

2 Geologia dell Italia L Italia, protesa nel mar Mediterraneo, fa parte dell Europa e, come tutte le altre regioni terrestri, si è formata attraverso una serie di mutamenti geologici. Tali mutamenti non sono terminati: le acque continuano la loro opera di erosione e di sedimentazione e i ghiacciai tendono a ritirarsi. Era primaria (o paleozoica: milioni anni fa): affiorarono parte delle Alpi, la Sardegna, la Corsica, parte dei rilievi della Toscana, della Calabria e della Sicilia Era secondaria (o mesozoica: milioni anni fa): si formarono sul fondo del mare enormi depositi di materiali (sedimentazione) Era terziaria (o cenozoica: 65-2 milioni anni fa): emersero depositi dell era precedente, dando luogo alla formazione delle Alpi e degli Appennini Era quaternaria (o neozoica: 2 milioni anni fa a oggi): il variare del clima diede luogo prima alla formazione di ghiacciai e poi alla costituzione della penisola come oggi è*. * In questa era apparve l uomo, che si inserì nell ambiente naturale, cercando di trasformarlo secondo le proprie necessità ed esigenze.

3 Geologia dell Italia Le aree geologicamente più antiche della penisola italiana risalgono al Paleozoico e al Mesozoico. Tra queste troviamo la Sardegna, parte del Piemonte e della Lombardia, l Alto Adige, la costa tirrenica dalla Versilia al Fiume Volturno, quella adriatica a sud di Ancona e il Salento. Queste aree, per la loro antichità geologica, sono meno soggette a terremoti.

4 Sismicità dell Italia La pericolosità sismica di un territorio è legata innanzitutto alla storia dei terremoti che in passato l hanno riguardato. Grazie a numerose testimonianze storiche, sappiamo che l Italia, negli ultimi 2500 anni, è stata interessata da più di eventi sismici di media e forte intensità (superiore al IV-V grado della scala Mercalli), dei quali circa 560 di intensità uguale o superiore all VIII grado (in media uno ogni 4 anni e mezzo). Solo nel XX secolo, ben 7 terremoti hanno avuto una magnitudo uguale o superiore a 6.5 (con effetti classificabili tra il X e XI grado Mercalli)*. * Per definire la forza di un terremoto sono utilizzate due grandezze differenti: la magnitudo e l intensità macrosismica. La magnitudo è l unità di misura che permette di esprimere l energia rilasciata dal terremoto attraverso un valore numerico della scala Richter. L intensità macrosismica è l unità di misura degli effetti provocati da un terremoto, espressa con i gradi della scala Mercalli. Fonti:

5 Sismicità dell Italia L Italia è quindi un paese ad elevata sismicità, con aree frequentemente interessate da terremoti a bassa energia (ad es. i Colli Albani a Sud di Roma, l area vesuviana, l area etnea) e altre raramente interessate da terremoti di elevata energia (ad es. l appennino calabro e la Sicilia orientale). Considerando i terremoti fino al VI grado della scala Mercalli, che producono cioè solo danni lievi, a parte la Sardegna, tutto il territorio nazionale è stato almeno una volta interessato da una scossa di questa intensità. Zona 1. È la più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti. Zona 2. Nei comuni inseriti in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti. Zona 3. I Comuni interessati in questa zona possono essere soggetti a scuotimenti modesti. Zona 4. È la meno pericolosa. Nei comuni inseriti in questa zona le possibilità di danni sismici sono basse. La sismicità più elevata si concentra nella parte centro-meridionale della penisola, lungo la dorsale appenninica interessata da alcuni tra gli eventi più forti e distruttivi che la memoria storica ricordi. Fonte:

6 Paesaggio dell Italia Il paesaggio dell Italia è assai vario, grazie a due tipi di fattori: fattori fisici (morfologia, idrografia, clima) fattori sociali (capacità delle collettività umane di mutare e adattarsi all ambiente in cui vivono) Dal punto di vista fisico si distinguono: rilievi pianure mari e isole idrografia clima, flora, fauna

7 Il rilievo occupa circa 2/5 della regione italiana ed è costituito da tre sistemi: Rilievo Sistema alpino Alpi (Occidentali, Centrali, Orientali) Prealpi (Centrali, Orientali) Colline moreniche Appennino Settentrionale Sistema appenninico Sistema sardo-corso Appennino Centrale Appennino Meridionale Appennino Insulare Rilievi sardi Rilievo corso

8 Sistema alpino Le Alpi sono il principale sistema montuoso europeo: hanno la forma di un arco che comprende, oltre l Italia, anche la Francia, la Svizzera, l Austria e, in parte, la Germania Le Alpi italiane si estendono per circa kmq e hanno una notevole influenza sulla nostra penisola: mitigano il clima, arrestando i venti freddi settentrionali sono ricche di ghiacciai e quindi di corsi d acqua usati per produrre energia elettrica sono meta del turismo internazionale

9 Trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia Lombardia Veneto Valle D Aosta Piemonte Liguria

10 Sistema alpino Da nord a sud il sistema alpino può essere diviso in 3 paesaggi: Alpi vere e proprie dividono l Italia dal resto d Europa e sono costituite da cime assai elevate, separate da ampie vallate Si dividono in Alpi occidentali, centrali e orientali Prealpi sono costituite da una serie di rilievi che si estendono a sud del paesaggio alpino; più tondeggianti e meno elevate, sono separate da valli strette Si dividono in Prealpi centrali e orientali Colline Moreniche costituite da modesti rilievi ( m) a contatto con la pianura, sono formate da materiali accumulati dai ghiacciai nel corso dei secoli

11 Alpi Occidentali dal Passo di Cadibona (Liguria) al Colle del Ferret (Val d Aosta/Svizzera) Alpi Centrali dal Colle del Ferret al Passo di Resia (Trentino Alto Adige) Alpi Orientali dal Passo di Resia al Passo di Vrata (Croazia) Col Ferret

12 Sistema alpino: Alpi La ripartizione principale delle Alpi ne distingue tre grandi parti (suddivise a loro volta in 26 sezioni e 112 gruppi)*: Alpi Occidentali Liguri - Marittime - Cozie - Graie [M. Bianco (4807m, cima più elevata d Europa) e Gran Paradiso (4061m)] Alpi Centrali Pennine - Lepontine - Retiche [M. Rosa (4633m, ) e Cervino (4478m)] Alpi Orientali Atesine - Dolomitiche [Marmolada (3342m)]- Carniche - Giulie * La Partizione delle Alpi è una classificazione della catena alpina adottata nel 1924 in occasione del IX Congresso Geografico Italiano e ufficializzata nel Le suddivisioni delle Alpi vennero stabilite sulla base del documento Nomi e limiti delle grandi parti del Sistema Alpino.

13 Prealpi Si chiamano Prealpi i rilievi montuosi di natura sedimentaria che contornano il gruppo montuoso delle Alpi e che non raggiungono altezze elevate. Si distinguono in: Prealpi centrali (Prealpi Lombarde e Venete); Prealpi orientali (Prealpi Carniche e Giulie)

14 Colline moreniche Costituite da modesti rilievi ( m) a contatto con la pianura, sono formate da materiali accumulati dai ghiacciai nel corso dei secoli. Alcune si trovano tra Brescia e il lago d Iseo (Franciacorta) e tra il basso Garda e l alto Mantovano; altre in Piemonte.

15 Economia delle aree alpine L economia delle Alpi, dove il fenomeno migratorio è molto intenso, si basa su tre elementi principali: Agricoltura (praticata nelle valli dove si sono costituiti i maggiori centri abitati) Patrimonio boschivo (di cui sono ricchi i pendii dei monti) Allevamento (praticato nei pascoli elevati) Turismo e artigianato L economia delle Prealpi, dove il fenomeno migratorio è ancora più intenso, è povera e si basa su tre fattori: Agricoltura (praticata nelle anguste valli dove sono i piccoli centri abitati. Ha poca possibilità di sviluppo, perché i terreni sono per lo più formati da roccia calcarea) Allevamento ovino e bovino (esigui pascoli) Artigianato L economia delle Colline Moreniche, densamente abitate, è ricca e si basa su un agricoltura molto varia e specializzata (vi si coltiva soprattutto la vite).

16 Paesaggi delle aree alpine Lauregno, Alta Val di Non (Trentino Alto Adige, Sud Tirolo) Funes, Val di Funes (Catena delle Odle [Geislergruppe], T. Alto Adige) Vilminore di Scalve, Val di Scalve (Alpi Orobie, Lombardia) Monte Bianco (Valle d Aosta)

17 Paesaggi delle aree alpine Prealpi Giulie (Friuli Venezia Giulia) Prealpi Orobie (Lombardia) Nevegal, Altopiano bellunese (Prealpi orientali, Veneto) Prealpi biellesi (Piemonte)

18 Paesaggi delle aree alpine Colline moreniche mantovane Colline moreniche del Garda Colline moreniche della Franciacorta

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