Seregno. L anima di Seregno Storia e identità per il punto di riferimento del commercio di qualità in Brianza

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1 dicembre/gennaio 2009 Seregno PERIODICO DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SEREGNO / L anima di Seregno Storia e identità per il punto di riferimento del commercio di qualità in Brianza Il Bilancio è sociale Presentato il primo Bilancio Sociale del Comune di Seregno Il lungo sonno L Alzheimer attraverso le parole dei famigliari Il club della boxe L Unione Sportiva Lombarda da sessant anni sul ring Seregno, città a dimensione di presepe Un concorso per le scuole elementari, una mostra in galleria Mariani e le vetrine dei commercianti 11

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3 /Sommario/dicembre-gennaio Registrazione Tribunale di Monza n del Proprietà ed Editore: Comune di Seregno Direttore Responsabile: Giacinto Mariani Redazione: Comune di Seregno Piazza Libertà, Seregno Tel Fax: Walter Todaro stampa@seregno.info Editing: Dotcom Edizioni srl via Londonio 22, Milano Tel Fax Caterina Carpitella segreteria@dotcomedizioni.com Pubblicità: Dotcom Edizioni srl Tel Fax pubblicita@dotcomedizioni.com Grafica: Francesca Forte francesca_forte@fastwebnet.it Stampa: Grafica Editoriale Printing Bologna Chiuso in redazione il editoriale di Giacinto Mariani L'anima di Seregno di Walter Todaro Il bilancio è sociale di Riccardo Baca Il bilancio spiegato ai bambini di Riccardo Baca Gianmario Alioli si racconta di Walter Todaro Dario Nobili, presidente dell'unione Commercianti e l'assessore Marco Formenti Il Comune sul web: news e marketing di Riccardo Baca Il lungo sonno di Walter Todaro Il club della boxe di Walter Todaro Appuntamenti in brianza a cura di Claudio Geniale Seregno, città a dimensione di presepe di Claudio Geniale La dieta proteica per vivere in equilibrio a cura della dott.ssa Dovra Ancona La parola ai partiti

4 Il NUMERO De ll ARMONIA

5 /comune/editoriale PERIODICO DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SEREGNO / 11 DICEMBRE/GENNAIO 2009 Seregno L anima di Seregno Storia e identità per il punto di riferimento del commercio di qualità in Brianza Il Bilancio è sociale Presentato il primo Bilancio Sociale del Comune di Seregno Il lungo sonno L Alzheimer attraverso le parole dei famigliari Il club della boxe L Unione Sportiva Lombarda da sessant anni sul ring Seregno, città a dimensione di presepe Un concorso per le scuole elementari, una mostra in galleria Mariani e le vetrine dei commercianti Con l ultimo numero dell anno 2008 di Seregno Inform@, nella sua veste rinnovata tanto nell aspetto grafico-editoriale quanto nei contenuti tematici, è tempo di effettuare delle valutazioni sull attività svolta. D altronde è soprattutto a fine anno che emerge la necessità di fare sintesi e di analizzare punti di forza e punti di debolezza della propria azione politico-amministrativa, se non altro per l obbligo legislativo di redigere il Bilancio di Previsione del prossimo anno. Questa Amministrazione, ad ogni modo, ha cercato di fare auto-critica già durante l anno in corso e lo ha manifestato in particolare attraverso due iniziative: la prima si riferisce agli ormai consueti incontri di quartiere. Scendiamo in campo a tu per tu con i nostri concittadini per raccogliere osservazioni e suggerimenti, a volte anche delle lamentele che sono sempre ben accette se motivate e finalizzate ad instaurare un rapporto costruttivo e a promuovere un processo di miglioramento. L altra iniziativa (recente) a cui mi riferisco è quella della pubblicazione del Bilancio Sociale della nostra prima metà di mandato elettorale. Molti di Voi avranno appreso la notizia dai giornali locali o avranno addirittura avuto occasione di leggerlo. E un documento che non vuole assolutamente presentarsi come un fermo immagine pubblicitario dell esistente. Un buon Bilancio Sociale è lontano da qualsiasi logica di campagna elettorale. È semmai la traduzione semplificata degli interventi realizzati (o mancati rispetto alle promesse di inizio mandato) classificati per portatori di interesse o categorie di utenti finali (esempio: anziani, studenti, sportivi, esercenti, ecc). Oltre allo stato dell arte, nel documento vengono sempre indicate le cosiddette finestre sul futuro : ossia quegli interventi/iniziative/opere o servizi di imminente o comunque già pianificata e calendarizzata attuazione. Nel Bilancio Sociale sono elencati (sia per il passato che per il prossimo anno e mezzo di mandato) numerosissimi interventi che hanno interessato quasi l intero territorio comunale. Dalla periferia al centro, dalle opere di rifacimento e di sistemazione del sottosuolo (vedasi cantieri per il teleriscaldamento) fino alla riqualificazione urbanistica di vie e piazze. È inevitabile che una simile mole di lavoro abbia creato o creerà dei disagi ai residenti e a coloro che lavorano nella nostra città. Ce ne rendiamo perfettamente conto e Vi chiediamo scusa. Non possiamo però esimerci dal ricordare che sono sacrifici forieri di vantaggi e benefici destinati alla collettività: puntiamo, infatti, a migliorare la vivibilità di Seregno e la qualità dei servizi pubblici. Questo è il nostro obiettivo, questa la nostra filosofia di governo e questo ci proponiamo di continuare a fare con il Vostro aiuto e con i Vostri consigli. Da ultimo, ma non meno importante, colgo l occasione per esprimere i più sinceri auguri di Buon Natale e felice anno nuovo. Che sia davvero, per tutti, un anno migliore.v Il Sindaco Giacinto Mariani Seregnoinform@ dicembre/gennaio

6 /comune/commercio Il rilancio dell economia riparte dalla Brianza di Walter Todaro L'anima di Seregno Storia e identità per il punto di riferimento del commercio di qualità in Brianza 301 negozi su 5 mila metri di sviluppo pedonale. Un negozio ogni 15 metri. Questi i numeri che danno l idea del peso del commercio nella realtà produttiva di Seregno. Partiamo da qui per un viaggio all interno del mondo delle attività commerciali e lo facciamo con Dario Nobili, neo presidente della delegazione dell Unione del Commercio di Seregno e con i rappresentati della loro giunta: Piero Bonfanti, Mario Giambiasi, Costantino Monti e Carlo Ratti. Quando gli proponiamo una riflessione su questi dati, il presidente ci spiega la sua visione del commercio a Seregno: un centro commerciale naturale, fatto di vie, piazze, negozi di qualità e, soprattutto, di storia. E subito pone l accento su questo aspetto, forse non abbastanza conosciuto dai seregnesi: abbiamo decine e decine di negozi con quasi un secolo di attività e questo, la nostra storia, deve essere la nostra forza, lo strumento con cui uscire da questo momento di crisi e rilanciare l economia brianzola. La storia di un azienda, di un attività commerciale costituiscono la loro identità e l identità è ciò che i consumatori più attenti cercano. Conservare gli arredi e le insegne di una volta è un punto di forza per tutti quei negozi che danno un contributo importante al prestigio e al decoro urbano. Altrimenti, se non c è identità, i consumatori vanno nei centri commerciali con cui il commerciante non può e non deve competere. La storia, i prodotti di qualità, il servizio, la continuità dell offerta sono gli elementi su cui dobbiamo lavorare per far percepire Seregno come un polo di attrazione economico commerciale per la Brianza. Come è sempre stato." La qualità. Su questo punto, in particolare, Costantino Monti batte: Seregno è il punto di riferimento del commercio di qualità in Brianza, soprattutto nell abbigliamento. Il sistema commerciale della nostra città deve continuare a puntare su prodotti di fascia medio alta per un target preciso: i 40/50enni con un buon potere d acquisto e una propensione per i prodotti, in particolare abbigliamento e alimentare, di qualità. Proponiamo a Dario Nobili di guardare un po più in là, alla Brianza. Secondo i dati dell ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza, alla fine del 2007 nel nostro territorio sono registrate quasi 68 mila imprese, una ogni 11 residenti. Ogni giorno nascono 14 imprese e il commercio ha la diffusione percentuale più alta della regione. Il fare impresa è un carattere distintivo, un fattore di sviluppo e anche di tenuta sociale. Ma le difficoltà non mancano: nel secondo trimestre 2008 l indice della produzione industriale ha registrato, in Brianza, una variazione negativa del 2,3 per cento. La crisi è reale, non è solo una crisi finanziaria. Quindi il commercio, come le famiglie, sono in difficoltà. La ricetta è una sola: ridurre le tasse per rilanciare i consumi, soprattutto quelli della classe media. Ma dobbiamo avere fiducia. Sono convinto che la Brianza, e Seregno in particolare, hanno le capacità e le potenzialità per superare la crisi e proporsi sul mercato più forti. Certo il commerciante deve trasformarsi in imprenditore a 360 gradi; bisogna capire che proprio nei momenti di crisi è necessario investire per poter restare competitivi. Dalla qualità dei prodotti alla qualità urbanistica: per Piero Bonfanti il passo è breve. Un centro storico ordinato, pulito, con un arredo urbano di qualità, una zona a traffico limitato con aree di sosta esterne facilmente accessibili e un sistema di parcheggi interni ben indicati e regolamentati: sono tutti elementi necessari per mantenere elevata la forza di attrazione di Seregno. E va dato atto all Amministrazione, in particolare all Assessorato allo Sviluppo delle Attività produttive, di lavorare in questa direzione: coniugando la riqualificazione urbanistica al sostegno alle attività commerciali e artigianali che costituiscono l anima di Seregno. L anima di Seregno. Il presidente Nobili riprende proprio questa espressione 6 dicembre/gennaio 2009 Seregnoinform@

7 per descrivere l identità profonda della città. Ma come si fa a nutrire l anima? Con eventi e iniziative comuni tra le attività commerciali. Ad esempio l idea del presepe in vetrina: siamo riusciti ad ottenere l adesione di oltre 200 negozi fra il centro e la periferia. Un bel segnale di coesione. Non dimentichiamoci che dobbiamo sostenere il commercio in tutta la città anche nelle zone più esterne e periferiche, promuovendo così la conoscenza di quei luoghi che pur non rientrando nel 'circuito del commercio' più conosciuto sanno raccontare e testimoniare l identità di Seregno. Il nostro viaggio attraverso il commercio seregnese si conclude in Inghilterra. E ormai riconosciuto da tutti che il commercio del centro città ha bisogno di sviluppare strumenti specifici per diventare più competitivo rispetto ai centri commerciali. Il punto da cui partire è il riconoscimento del centro commerciale naturale come riferimento competitivo rispetto al quale definire le azioni di rilancio, sia da parte delle associazioni di categoria sia da parte delle Amministrazioni. Questi strumenti vanno sotto il nome di 'Town Centre Management', una tecnica ormai consolidata nel mondo anglosassone, ma ancora agli inizi nel nostro Paese. Se vogliamo sostenere i negozi del centro storico dobbiamo adottare questo modello, spingendo l acceleratore sulla partnership pubblico privato. Chiudiamo il nostro incontro con Dario Nobili con l idea che Seregno possa continuare ad essere, anche in futuro, il polo dello shopping di qualità per tutta la Brianza. La sfida, però, si può vincere solo insieme, ci ricorda il neo presidente, solo se tutti, associazioni di categoria ed enti pubblici, corrono verso lo stesso obiettivo: lo sviluppo della città. Ci dipingono come un gruppo di potere, una lobby che condiziona i politici, conclude Nobili. Ma non è così. L associazione ha il dovere istituzionale di rappresentare alla politica le necessità dei propri iscritti, di dialogare con essa e di perseguire interessi comuni senza perdere di vista il contesto del territorio in cui vive. Le piccole imprese del commercio e dei servizi sono un elemento insostituibile per chiunque voglia rilanciare un modello di sviluppo brianzolo aperto alla dimensione internazionale. E, a tale proposito, mi piace ricordare, una frase cara al nostro presidente Carlo Sangalli: per ogni insegna che si spegne, muore un pezzo di città. Salvaguardare l'esistente Tre domande all assessore allo Sviluppo delle Attività Produttive Marco Formenti sulla situazione del commercio Dario Nobili e Marco Formenti Domanda: Il commercio a Seregno è un punto di riferimento per tutta la Brianza. In quale direzione sta lavorando l Amministrazione per confermare questo primato? Formenti: Nella nostra città il mondo del commercio continua ad essere il settore trainante. Oggi stiamo lavorando con l obiettivo di tutelare le attività commerciali e artigianali, il vero valore aggiunto si Seregno, e sostenere, attraverso la riqualificazione del centro, il loro sviluppo. Lo slogan che spiega il senso di questa operazione è: salvaguardare l esistente. Domanda: Quali sono i punti di forza del commercio a Seregno? Formenti: Non c è nessuna ricetta, nessuna formula magica. Sappiamo che le nostre imprese hanno di fronte nuove sfide, non sempre facili da combattere e spesso difficili da vincere: occorre puntare sulla qualità e la creatività. La competizione può essere vinta solo sul terreno dell innovazione. Da parte nostra mettiamo idee e risorse per riqualificare il centro storico e le periferie e iniziative per far vivere la città ogni giorno dell anno. Domanda: Si sta lavorando su corso del Popolo e presto i commercianti e i clienti avranno a disposizione una via dello shopping completamente rinnovata. Il tasto critico restano i parcheggi. Formenti: Sui parcheggi c è disinformazione. La realtà è che in centro, nelle diverse aree, esterne e interrate, sono disponibili oltre posti auto e di questi solo il 10 per cento sono a pagamento. Gli spazi di sosta ci sono, dunque. Il problema, piuttosto, è offrire a chi arriva da fuori di un efficiente sistema informativo, attraverso appositi pannelli, su dove si trovano i parcheggi e sulla disponibilità in tempo reale dei posti. E su questo progetto che dobbiamo investire delle risorse. E sul turn over dei posti disponibili: nel nuovo PGT individueremo delle aree di parcheggio esterne, collegate con il centro con una navetta. Un altro obiettivo è il PTO (Piano territoriale degli orari), con lo scopo di definire strategie per promuovere il coordinamento dei tempi e degli orari a livello comunale, da quelli dei negozi a quelli degli uffici pubblici a quelli dei trasporti. Uno strumento per rilanciare il commercio e, nel contempo, fornire alle famiglie una nuova opportunità per conciliare i tempi di vita con gli orari di lavoro. Ne stiamo discutendo con tutte le parti coinvolte e spero che nei prossimi mesi si possa trovare ad un punto d incontro. Seregnoinform@ dicembre/gennaio

8 /comune/innovazione Sfida alla governance di Riccardo Baca Il bilancio è sociale Presentato il primo Bilancio Sociale del Comune di Seregno. Un documento che rilegge i dati contabili mettendosi dall altra parte, dalla parte dei cittadini 130 pagine per raccontare, attraverso tabelle, grafici e un linguaggio semplice ed immediato, tre anni di attività del Comune, dal 2005 al Questo, in sintesi, il primo Bilancio Sociale del Comune di Seregno, voluto dall assessore alla Programmazione Finanziaria Vito Potenza e presentato lo scorso 24 novembre in sala Monsignor Gandini. Le origini del bilancio sociale risalgono all America dei primi anni 70, quando, durante lo scandalo del Watergate, alcune aziende chimiche e petrolifere statunitensi furono attaccate da una parte dell opinione pubblica con l accusa di produrre un forte inquinamento ambientale. Fu allora che il mondo degli affari cominciò a riflettere sul rapporto tra aziende e società e su come poter comunicare al meglio con tutti gli interlocutori esterni. Il risultato fu la nascita di un documento definito bilancio sociale. Forse non è un caso che anche in Italia questo strumento si è sviluppato in una fase di crisi, durante i primi anni novanta, in pieno scandalo tangentopoli, con lo scopo principale di porre maggiore chiarezza nei rapporti tra le aziende e soggetti pubblici. Adesso il bilancio sociale arriva a Seregno, uno dei pochi Comuni brianzoli ad aver già adottato questo strumento. Un documento preciso che non è più solo contabile, ma che rilegge i dati mettendosi dall altra parte, da quella di chi è interessato a come il Comune lavora, a come può incidere sul territorio e su chi vi abita. Dalla parte dei cosiddetti portatori di interesse, gli stakeholders secondo la tradizione anglosassone. Insomma è lo strumento ideale per l ente pubblico per dialogare in modo consapevole e trasparente con i propri cittadini. Il bilancio sociale, inoltre, segna il passaggio dal modello burocratico di government ad un approccio di governance, in cui l obiettivo è la ricerca di efficacia ed efficienza, attraverso responsabilità, trasparenza e partecipazione. La capacità di sviluppare il dialogo con gli attori, singoli o associati, del territorio per comprenderne le esigenze e renderli parte attiva nel processo decisionale dell ente, diventa pertanto elemento strategico nella prospettiva di sviluppo del Comune. Diviso in cinque sezioni, caratterizzate da differenti colori, per ciascun gruppo di portatori di interesse, il volume ripercorre, con dati oggettivi, tutte le attività svolte in tre anni secondo una logica intuitiva: obiettivo programmato, risultato ottenuto e finestra sul futuro. Il bilancio si sfoglia su internet Come se fosse un libro vero, una replica del cartaceo. Il Bilancio sociale è disponibile sul sito del Comune ( e può essere sfogliato direttamente dal proprio computer di casa o dell ufficio senza la necessità di nessun software; è, infatti, sufficiente una normale connessione a internet. In questo modo è possibile leggere il Bilancio Sociale direttamente dal video (con la funzione zoom ), oppure scaricare sul proprio pc l intero documento (in formato.pdf) o stampare le singole pagine. 8 dicembre/gennaio 2009 Seregnoinform@

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10 /comune/scuola Coinvolte sei scuole del territorio di Riccardo Baca Il bilancio spiegato ai bambini Un volume per avvicinare gli studenti al Comune e promuovere l educazione civica nelle scuole. Duemila copie distribuite a tutti gli studenti delle medie Vi siete mai chiesti chi paga gli autobus che tutte le mattine vi portano a scuola o la mensa scolastica? Oppure chi si occupa della manutenzione delle scuole e delle classi dove studiate? Queste alcune delle domande per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni che trovano risposta nel Bilancio del Comune a misura di bambino, una pubblicazione distribuita a tutti gli studenti delle scuole medie, pubbliche e private, di Seregno: Don Milani, Manzoni, Mercalli, Candia, Sant Ambrogio e Ballerini. Il Bilancio del Comune a misura di bambino, stampato in copie, è suddiviso in due parti. Nella prima, quella più tecnica si spiega cos è il bilancio, di quali voci si compone, qual è il percorso, dalla presentazione in Consiglio comunale all approvazione, e le fonti legislative. Nella seconda parte sono indicate le risorse investite dall Amministrazione Mariani per i servizi e le attività dedicate ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 13 anni: dai servizi scolastici, allo sport passando per le attività culturali e gli interventi di manutenzione nell ambito dell edilizia scolastica. Infine, uno sguardo anche al Consiglio Comunale dei Ragazzi e a tutte le attività svolte, in particolare il decalogo Vita sana, con una serie di consigli per diffondere regole utili a migliorare stili di vita dannosi per la salute. Un glossario con la spiegazione dei principali termini propri della macchina comunale, chiude Il Bilancio del Comune a misura di bambino. La parola al dirigente scolastico di Gianni Corrado Abbiamo chiesto alla professoressa Rossana Spreafico, dirigente scolastico dell Istituto comprensivo Rodari, cosa pensa di questa iniziativa? La pubblicazione di questo opuscolo è sicuramente un idea interessante, soprattutto perché è rivolta ai ragazzi che in questo modo possono conoscere meglio le Istituzioni, soprattutto quelle che sono più vicine a loro. Come dirigente scolastico come vive questi progetti? Positivamente. L Amministrazione ha costruito questa iniziativa condividendo con i dirigenti scolastici le finalità educative della scuola. Da progetti come questo possono nascere nuove forme di collaborazione e nuove idee. Ad esempio si potrebbe sperimentare la gestione di una piccola parte del bilancio della scuola direttamente con i ragazzi. Questo tipo di iniziative cosa lasciano agli studenti? La creatività, le capacità di ricerca e di elaborazione, lo spirito di iniziativa, le capacità decisionali, il senso della giustizia e del dovere. Tutte qualità che si alimentano attraverso piccole ma preziose esperienze come questa.

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12 /comune/amministratori Focus sugli assessori di Walter Todaro Gianmario Alioli si racconta Da questo numero abbiamo deciso di gettare uno sguardo sulla Giunta, per far conoscere ai nostri lettori gli assessori che, con il sindaco, guidano la città. Con i loro profili vogliono offrire al lettore non solo la cronaca della loro attività amministrativa, ma anche il personaggio, con la sua storia politica e umana. Cominciamo da Gianmario Luigi Alioli, assessore all Ambiente e ai Trasporti. Incontriamo Gianmario Luigi Alioli nel suo ufficio di via Paradiso, dove passa gran parte del suo tempo. Tutte le mattine è in Assessorato dove lo aspettano i suoi collaboratori e i numerosi problemi che una delega come l ambiente e i trasporti comporta. Domanda: Assessore ma chi glielo fa fare? Alioli: La passione per la politica Domanda: A proposito di politica e passione, qual è la sua storia? Quando è nata questa passione? Alioli: Nel lontano 1994 quando mi sono avvicinato a uno dei primi Club di Forza Italia di Seregno. Prima di allora non avevo mai fatto politica; ero un professionista, un normale cittadino che guardava la politica con distacco, senza un interesse particolare. Domanda: Si potrebbe dire che è stato fulminato sulla via di Arcore Alioli: In realtà mi sono avvicinato a Forza Italia mosso da curiosità. Il movimento fondato da Silvio Berlusconi era il primo partito italiano senza un solo iscritto, senza sezioni, ma con club sparsi in tutta Italia; insomma, una cosa completamente nuova faceva ingresso sulla scena politica italiana. Per questo ho guardato con interesse a quel partito: volevo impegnarmi in prima persona per tentare di cambiare le cose. Volevo mettermi in gioco direttamente, partendo da zero. Questa era la mia sfida e la volevo vincere in un organizzazione nuova, leggera, senza i riti dei vecchi partiti. Così ho accettato l invito 12 dicembre/gennaio 2009 Seregnoinform@

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14 /territorio/intervista /comune/amministratori di un amico a partecipare a una serata del club che aveva sede in via Verdi e nel giro di un mese ero già vicepresidente. Una carriera fulminante (n.d.r. sorride) Domanda: Sono passati quattordici anni e dai club si è passati al Popolo della Libertà. Cos è cambiato? Alioli: Il Pdl nasce ancora una volta da un intuizione di Silvio Berlusconi che, quando è in difficoltà, riesce sempre a tirare fuori dal cilindro l idea vincente. Con il famoso discorso del predellino di San Babila annunciò all improvviso la nascita del nuovo partito che, contro l ironia di molti, portò a vincere le elezioni del 13/14 aprile. Nella sostanza, però, non credo sia cambiato nulla. Al di là del nome o delle modalità, il Pdl è la realizzazione di una storia iniziata nel 94 che già allora prefigurava il partito unico con i moderati, i liberali, i cattolici, i riformisti e ha già avuto il battesimo più importante in politica, quello degli elettori. Oggi l identità di Forza Italia coincide con quella del Pdl. Cesano Maderno Via Cadore 34 (Zona Santa Valeria) Tel Navigatori satellitari dal 1981 a Seregno Promozioni Natalizie con Telefoni a costo ZERO! C.so del Popolo 56 (Corte del Borghesan) Tel Autoradio delle migliori marche Telefonia Vodafone e H3G 14 gennaio/febbraio 2009 Seregnoinform@ contratti H3G per Aziende e Privati

15 Domanda: Si aspettava la delega all ambiente e ai trasporti che il sindaco le ha dato nel 2005? Alioli: Dal 2001 ho svolto, per quattro anni, l incarico di consigliere d amministrazione, con delega al bilancio, al Consorzio provinciale della Brianza milanese per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Quindi la delega che oggi ricopro è stata, in un certo senso, la naturale conseguenza di quell esperienza. Domanda: Durante questi tre anni con quale atteggiamento ha affrontato il ruolo di assessore? Alioli: Mettendomi in gioco giorno dopo giorno, sempre con l idea che con il lavoro e l impegno possiamo cambiare le cose. L esperienza da assessore è stata, finora, molto positiva e, se al termine di questo mandato ce ne saranno le condizioni, sono pronto a ricominciare con lo stesso entusiasmo e la stessa passione con cui ho iniziato tre anni fa o con cui sono entrato in politica nel lontano Domanda: Un obiettivo raggiunto in questi tre anni e uno che vorrebbe raggiungere prima della fine del mandato? Alioli: Sicuramente la percentuale di raccolta differenziata. Oggi Seregno differenzia quasi il 58 per cento dei rifiuti prodotti. Un dato importante e in continua crescita da tre anni a questa parte: nel 2006 eravamo al 55,6 per cento. Gianmario Luigi Alioli Nato a Gavirate, in provincia di Varese, nel 1948, dopo il diploma di ragioneria conseguito all istituto Mosè Bianchi di Monza, si è specializzato in gestione finanziaria alla Scuola di Direzione Aziendale dell Università Bocconi e all Università Cattolica di Milano e ha lavorato in importanti società di intermediazione finanziaria. Oggi è libero professionista nel settore della consulenza finanziaria. E sposato e ha due figlie, Arianna di 31 anni e Astrid di 30 anni. Anche a livello di Consorzio le cose vanno piuttosto bene: la media dei 16 Comuni, che rappresentano una parte importante della popolazione della futura Provincia di Monza e Brianza, si attesta intorno al 52 per cento, dato tra i più alti in Italia. Il trend è positivo, ma non basta; c è un margine di miglioramento interessante. Il mio obiettivo, per il futuro, è raggiungere quota 60 per cento. Domanda: Lei fa il consulente finanziario. Com è possibile conciliare l attività politica con il proprio lavoro Alioli: Mi organizzo con i clienti nelle ore più strane. Ricordo, per esempio, che qualche tempo fa avevo come cliente un primario di un ospedale. Siccome eravamo entrambi molto impegnati durante il giorno capitava che ci incontrassimo in orari notturni. A parte i casi estremi riesco a gestire entrambe le attività. Del resto siamo costretti: con il solo stipendio di assessore non si può certo vivere. Domanda: Quali sono le sue passioni al di fuori dalla politica? Alioli: Sono un cuoco eccezionale (n.d.r. ride). Scherzi a parte, sono un grande appassionato di cucina. Mi piace passare il poco tempo libero sui fornelli e lo faccio con buoni risultati. Sono bravissimo a fare le salse da accompagnare alla bourguignon o tutti i tipi di risotti Domanda: A questo punto aspettiamo un suo invito a pranzo. C è, invece, una cosa che proprio non sopporta? Alioli: La burocrazia. Per me che sono un uomo abituato a decidere e, nel settore in cui lavoro, le decisioni devono essere prese in tempi rapidi e a risolvere i problemi ancor prima che si presentino, da quando faccio l assessore mi sono reso conto di quanto sia difficile la lotta con i tempi dilatati della burocrazia. Sul prossimo numero conosceremo Marco Cajani, assessore alla Promozione dello Sport Seregnoinform@ gennaio/febbraio 2009 francescoz@ .it 15

16 /comune/nuove tecnologie On line da gennaio: di accedere con un semplice clic a tutto ciò che Seregno, intesa come Comune, ma anche come città, offre. Un sito più completo e facile da consultare, insomma. L accesso al nuovo portale potrà avvenire attraverso tre canali differenti, ciascuno caratterizzato da un colore di riferimento: per il cittadino, news e comunicazioni e marketing e territorio. Le tre macroaree sono state studiate come una sorta di primo incrocio in grado di guidare il visitatore attraverso la strada più breve per arrivare all informazione ricercata. Nell area chiamata per il cittadino non è più il Comune che obbliga il visitatore a strutturare il percorso informativo sulla base della propria organizzadi Riccardo Baca Il Comune sul web: news e marketing Alla nuova grafica del sito corrisponde una nuova filosofia, quella di accedere con un semplice clic a tutto ciò che Seregno offre Era il 13 maggio Ulivo contro Casa delle Libertà. Gli italiani si recavano alle urne per eleggere il nuovo Governo e il Comune di Seregno debuttava su Internet con il proprio sito. Da allora sembra passato un secolo, non solo politicamente. Da quando Seregno è sul web, la sete di informazione è diventata sempre più predominante e internet si è rivelato uno strumento per diffondere le notizie, ma allo stesso tempo permette di verificarle proprio grazie alla pluralità dei canali informativi presenti nella Rete. Così, a distanza di sette anni, il sito del Comune cambia volto. Lo fa ribadendo le caratteristiche di attendibilità, completezza e tempestività ma, nel contempo, aumentando il volume e la qualità delle informazioni disponibili grazie alla nuova veste grafica, che rende più accessibili le notizie e la documentazione, e grazie anche alle innovazioni tecnologiche. Velocità, chiarezza e semplicità sono le parole d ordine del nuovo strumento. Un aspetto piacevole, ma sobrio; percorsi semplici e intuitivi che permettono di reperire, attraverso canali tematici, le informazioni desiderate con pochi clic. La scelta grafica è stata fatta anche per soddisfare i requisiti per la conformità con gli standard W3C (World Wide Web Consortium), promossi dal MIT di Boston con lo scopo di migliorare i protocolli e i linguaggi del web. Ma, soprattutto, il nuovo sito avrà il logo di accessibilità richiesto dalla Legge Stanca, che, nel 2005, ha fissato le regole per garantire l accesso ad Internet ai disabili. Alla nuova grafica del sito corrisponde una nuova filosofia, quella 16 dicembre/gennaio 2009 Seregnoinform@

17 zione interna, ma è il cittadino che porta l ente ad accorpare le informazioni secondo criteri partici. Per esempio attraverso l uso di categorie come Io sono (donna, giovane, turista, anziano, ecc.) oppure Ho bisogno di. La sezione news e comunicazioni sarà strutturata come un vero e proprio quotidiano on line del Comune, che mette il lettore al centro dell informazione. Il navigatore può scegliere agevolmente i temi che più lo interessano ed essere continuamente aggiornato, anche grazie al servizio di newsletter che permette di essere tempestivamente informati ogni volta che una nuova notizia viene pubblicata sul portale. La principale novità è la sezione marketing e territorio, che conterrà l identità della città, inserita nel contesto della nuova Provincia; una sorta di vetrina, in più lingue, attraverso la quale Seregno si presenta al mondo. Questa sezione avrà una doppio obiettivo: da un lato si tratta di mettere a disposizione informazioni in grado di attrarre investimenti esteri nella nostra città, dall altro di offrire, anche attraverso partnership con soggetti stranieri, contatti alle aziende del nostro territorio in cerca di occasioni di sviluppo al di fuori del nostro Paese. In una situazione economica difficile che vede le imprese lombarde registrare una riduzione della produzione industriale del 2,2 per cento rispetto al terzo semestre del 2007 e anche la Brianza attestarsi a meno 1 per cento, il marketing territoriale è uno strumento decisivo per sostenere il nostro sistema economico, affiancando le imprese brianzole nella sfida quotidiana per rafforzare la competitività, produrre ricchezza e mantenere i livelli di occupazione. Per il Comune, il nuovo sito è una sfida importante sotto il profilo tecnologico, ma anche in termini di tecnica ed efficacia comunicativa. L offerta, che è diretta a cittadini, imprese, associazioni, spinge, infatti, a migliorare costantemente la leggibilità, la capacità di sintesi, l efficacia del messaggio. Seregnoinform@ gennaio/febbraio

18 /comune/servizi sociali Esperienze: l'alzheimer Cafè di Walter Todaro Il lungo sonno foto di Jeff Osborn Decadimento fisico, perdita della memoria, aggressività. In una parola Alzheimer. Una moglie e Cosa significa assistere al decadimento fisico e mentale di una persona cara negli ultimi anni della sua vita? Per trovare una risposta a questa domanda abbiamo parlato con due persone che stanno vivendo questa esperienza. Per Maria si tratta del marito. Per Germana di una zia. Entrambi soffrono di Alzheimer. Non se parla molto, eppure le malattie legate alla demenza senile stanno diventando un emergenza sociale a causa dell invecchiamento della popolazione. Sotto i 65 anni il rischio è di una persona su 1.000, sopra gli 80 una su cinque. Abbiamo incontrato Maria e Germana una nipote raccontano cosa significa stare accanto a un marito e una zia che non sono più quelli di prima all Alzheimer Cafè, al Centro Diurno Integrato Le Soleil diretto da Julissa Bongiovanni. Qui mi hanno insegnato che non si può arrivare a tutto. Queste sono le prime parole di Maria, una signora di 67 anni che da quattro anni convive con l Alzheimer, da quando suo marito, Gino, si è ammalato. Arrivare a tutto. E proprio questa l espressione usata da Maria. Il senso di colpa, l idea di non riuscire a fare abbastanza per il marito o la moglie e, naturalmente, la paura di sbagliare: ecco cosa accomuna tutti i parenti degli ammalati di Alzheimer, al di là delle diverse forme che la malattia prende. Nel concreto cosa vuol dire aver superato il senso di colpa, domandiamo a Maria. Oggi, per esempio, dopo aver vestito Gino e averlo portato al centro diurno, ho sistemato casa, sono stata in farmacia, ho fatto la spesa. Quando sono tornata a casa ero distrutta. Così mi sono messa a letto a riposare. Prima non l avrei mai fatto. Gino ha perso il filo della sua esistenza quando aveva 67 anni. Fino ad allora aveva gestito un azienda agricola in provincia di Como. Un uomo attivo, generoso, impegnato nel suo lavoro. Oggi, a distanza di quattro anni, Maria ha dovuto chiudere a chiave tutte le porte di casa e ha fatto togliere la maniglia interna della macchina perché mio marito non sta fermo un attimo. Stanotte si è svegliato alle 4, non riusciva a respirare: mi sono alzata, l ho assistito e non ho più dormito. Ma come si arriva a questo punto? non ci si accorge, mi risponde Maria con un tono deciso, quasi distaccato. I primi tempi della malattia, era soltanto un po più nervoso del solito. Ma 18 dicembre/gennaio 2009 Seregnoinform@

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20 /comune/servizi sociali attribuivo questo nervosismo al suo carattere. Poi, a settembre, è stato ricoverato all Ospedale di Pavia per fare degli esami di routine al cuore e, improvvisamente, non riconosceva più la sua stanza, temeva, senza alcuna ragione, che gli rubassero l auto. Poi, in poco tempo, il crollo. foto di Cb Carbello E l impegno richiesto è eccezionale: un malato di Alzheimer deve essere assistito in tutto 24 ore su 24. Senza l appoggio di questa struttura mi sarei ammazzata. Maria dice questa frase senza alcuna apparente emozione e ricorda che per assistere il marito è stata costretta a licenziarsi. Faceva l impiegata a Settimo Milanese, le mancavano sei anni alla pensione. Ora vive con 900 euro al mese grazie alla pensione minima del marito e all accompagnamento e ne spende 600 per le cure di Gino. L Alzheimer non lascia scampo. A poco a poco raggiunge il cuore della famiglia, come una bomba intelligente. Esplode, rompe tutti gli equilibri e colpisce. Con violenza. Mi picchiava, dice quasi con pudore Maria. In quarantacinque anni di matrimonio mai uno schiaffo o una parolaccia, poi, all improvviso e senza motivo, è diventato aggressivo. Adesso vive sedato. Il senso di impotenza è un altro sentimento che colpisce Maria. L Alzheimer è stata definita la morte vivente. Ho un senso di rabbia. Sono riuscita a tirarlo fuori dall infarto, ma adesso non ho speranze. Non c è più. E come se ti dicessero: tuo marito è morto, ma sopravviverà per dieci, quindici anni! Qualunque ménage familiare è travolto. La necessità di un assistenza continua esalta le qualità e lo spirito di sacrificio di alcuni, ma fa emergere anche i limiti di altri. Nascono discussioni, liti e c è chi non regge e fugge. In questo caso i fratelli di Gino. Non ce la facciamo a vederlo in queste condizioni. Questa la loro copertura psicologica. E hanno lasciato Maria sola. In alcuni casi si tratta di un marito, in altri di un genitore o di un parente. Sono storie diverse, ma il dolore e l impegno è sempre lo stesso. Germana, una signora di poco più di sessant anni, assiste da cinque anni una zia. Ada ha 86 anni e soffre di una forma di Alzheimer morbida : per ora ha solo problemi di memoria. Non si ricorda più niente. Ma del presente, perché il suo sguardo sul passato è lucido e preciso. Ada vive con sua sorella, una signora di 89 anni in perfetta forma. Per dare respiro alla sorella, Germana un paio di anni fa ha deciso di portare Ada al centro diurno, perché la persona più vicina è quella da aiutare di più, non la persona malata. Ricorda i primi sintomi della malattia? Una domenica era a pranzo a casa mia, come accadeva spesso, e mi dice che non riesce a vedere più lontano di un paio di metri. L abbiamo portata da diversi oculisti, anche da primari, ma non c era nulla. L occhio era sano. Finché un medico ci ha consigliato di portarla da un neurologo e abbia scoperto che si trattava di una forma di demenza senile che, con il tempo, avrebbe portato all Alzheimer. Ada era una donna con molti interessi. Aveva l hobby della fotografia e fino a pochi anni prima della scoperta della malattia collaborava, per passione, con un giornale locale. Da quando ha cominciato ad avere problemi di memoria, si è chiusa in sé stessa. Così l abbiamo portata qui dove ha ritrovato nuovi stimoli. Anche se all inizio è stata dura; temeva la portassimo in un ricovero e soffriva per il distacco dalla sorella. Dopo tutta una vita insieme, la rottura di un legame così forte è traumatica. Non è facile descrive le discussioni, le telefonate tra i parenti, i dubbi. Alla fine, esaurite le energie, Germana prende in considerazione l idea del centro diurno. Ma il senso di colpa è sempre dietro l angolo. Con il tempo e con l aiuto degli operatori del centro diurno ho imparato a non avere rimorsi. Solo così si può imparare a convivere con l Alzheimer perché i malati diventano esigenti, egoisti, peggio dei bambini. Adesso Ada va al centro diurno molto volentieri e Germana è più serena. L impegno però è sempre molto, tutte le mattine La malattia delle 4 A Le patologie legate all età sono destinate ad aumentare. Tra queste la demenza senile è la più importante. Si tratta di una malattia che può assumere oltre cento forme diverse, da quella di Pick a quella di Huntington fino all Alzheimer, la più diffusa. La malattia scoperta dallo psichiatra e neuropatologo tedesco Alois Alzheimer nel 1906, è conosciuta come malattia delle quattro A dalle sue conseguenze: amnesia (perdita della memoria), afasia (incapacità di esprimere e comprendere messaggi verbali), agnosia (incapacità di individuare correttamente persone e cose) e asprassia (incapacità di compiere alcuni movimenti). 20 dicembre/gennaio 2009 Seregnoinform@

21 la zia va portata e la sera ripresa : A volte dico a mio marito che abbiamo un altra figlia che va a scuola. I figli però crescono e diventano autonomi; con la zia non sappiamo fino a quando avrà bisogno di noi. foto di Hai Thanh Nguyeh Torna l assenza di speranza, ma anche l aggressività. Lo capisco dallo sguardo quando sale in macchina la mattina, da un lampo che ha negli occhi. In questi casi ho imparato ad assecondarla; lei parla, va da un ramo all altro e io le dico che ha ragione, che le cose stanno proprio così. Siamo noi che dobbiamo adattarci a lei. Nel caso di Ada l aggressività non diventa violenza fisica perché con l Alzheimer il carattere viene fuori. Se hai un carattere forte è più facile che sviluppino atteggiamenti violenti. Germana ci lascia con un pensiero di speranza: La zia non è né folle né incapace di relazionarsi con gli altri. E una persona che non ha più memoria. Non un problema da poco, certo, ma con il quale si può imparare a convivere. Oggi sono serena. Accetto la vita come viene; non è facile, ma si impara. L importante è iniziare il cammino con pazienza e costanza. Informazioni: Centro Diurno Integrato Le Soleil (strada vicinale Cascina Bonsaglio - telefono 0362/ ). I nomi citati nell articolo sono inventati; le storie, il dolore e la forza di queste persone sono vere. L'importanza della parola Parlate. Non smettete mai di parlare. Liberate le vostre emozioni Il consiglio è per i parenti dei malati e arriva dalla dottoressa Antonella Chirico, medico chirurgo specializzato in riabilitazione psico sociale che collabora con il Centro Diurno Integrato Le Soleil. In Italia ci solo oltre 500 mila ammalati di Alzheimer, ciò significa circa un milione di familiari. E il trend è in crescita. Oggi la malattia colpisce il 20 per cento di chi ha più di 60 anni, ma questa percentuale è destinata a raddoppiare nei prossimi 20 anni a causa del progressivo aumento del numero degli anziani. L Alzheimer è una patologia in cui accanto alle cure farmacologiche un ruolo fondamentale lo gioca l approccio psicologico. Perché? Perché è malattia neurovegetativa e, come tale, la prima cosa che colpisce è la memoria. Cioè la nostra parte interiore, il nostro io, il nostro stesso essere. Chi sono? Chi ero? Sono domande che non trovano più risposta. L Alzheimer è una malattia della mente, del corpo e dell anima. Per questo non si può pensare solo al malato, ma al connubio malato famigliare. Può farci un esempio? Insisto sull importanza sulla necessità di conoscere la malattia. Questo è il primo passo che i parenti devono essere aiutati a compiere. Sapere in quale situazione si trovano, riconoscere i primi sintomi perché spesso si confonde la realtà clinica con quello che si vuole vedere. E vero che l Alzheimer non da speranze? No, non proprio. Negli ultimi anni dal punto di vista medico, della diagnosi e delle cure, sono stati fatti passi avanti notevoli. Sul lato dei famigliari credo che i giusti suggerimenti, la chiarezza, il dare il vero nome alle cose li metta nelle condizioni di sapere cosa li aspetta, a che cosa vanno in contro, come possono difendersi, che aiuto concreto possono avere. In definitiva come possono vivere meglio la situazione. Solo così possono imparare a convivere con l Alzheimer. foto di Jorc Navarro Seregnoinform@ dicembre/gennaio

22 /territorio/sport L Unione Sportiva Lombarda Oggi il maestro è Antonio Leva, uno dei pochi maestri in tutta Italia, che negli ultimi vent anni ha ottenuto risultati molto importanti con numerosi atleti: dai campionati italiani ai campionati mondiali, passando per gli europei. E la stella al merito sportivo precisa Leva - che ci ha consegnato quest anno il Coni è la dimostrazione della qualità del nostro lavoro. Qual è l identikit del pugile dell Unione Sportiva Lombarda? Nella nostra palestra ci spiega Leva abbiamo una ventina di agonisti, pugili dilettanti che combattono a livello nazionale e internazionale e che si allenano tutti i giorni, e un consistente gruppo di amatoriali che seguono la stessa preparazione e la stessa tecnica degli agonisti, ma che salgono sul ring solo come sparring partner. Per amatoriale la Federazione pugilistica intende la gym-boxe, disciplina che esclude il contatto fisico con l avversadi Walter Todaro Il club della boxe è lo sport del momento. Prima lo praticavano i detenuti, ora mettere i guantoni è più cool che giocare a squash. Per sindaci, attori, avvocati e amministratori delegati. Tutti sognano di imitare Muhammad Alì e di scolpire il fisico e la mente. Giorgio Pasotti, attore, Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, Giovanni Terzi, assessore allo Sport del Comune di Milano, Roberto Saviano, scrittore, Antonio Greco, amministratore delegato di Sole 24 Ore Business Media. Insospettabili manager, stimati professionisti, consumati politici e una schiera di personaggi dello spettacolo. Uomini e donne che condividono la stessa passione sportiva: la boxe. A Seregno c è una realtà, l Unione Sportiva Lombarda, che da oltre sessant anni insegna la noble art e che oggi è, per risultati ottenuti, una tra le prime realtà pugilistiche in Italia. Ne parliamo con Luca Leva, da quattro anni presidente della società sportiva, che incontriamo nella sede dell Unione Sportiva. Quando entriamo nella palestra a fianco dello stadio Ferruccio ci accoglie una targa che ci ricorda che qui ha iniziato la sua carriera Ernesto Formenti, il peso piuma che vinse l oro alle Olimpiadi di Londra del Inizia proprio da qui, dal passato, il nostro viaggio nel mondo del pugilato. Seregno e la boxe sono vecchi compagni di strada, ci racconta Luca. Il pugilato, nella nostra città, fa il suo esordio nei primi anni quaranta quando il campione europeo Cleto Locatelli regala i guantoni a due giovanotti: Egidio Redaelli e Luigi Dell Orto. La curiosità attorno alla nuova disciplina è tanta ed emergono i primi campioni, Marco Permieri, Ernesto Ballabio e Ernesto Formenti. Nel 1946 la nascita ufficiale della società dà nuovo impulso al pugilato, che può disporre di un adeguata palestra ricavata sotto la tribuna centrale dello stadio Ferruccio. Alla fine degli anni 60 il testimone passa nelle mani dell Unione Sportiva Lombarda, presieduta da Enrico Oldani e guidata dal maestro Luigi Casati. 22 dicembre/gennaio 2009 Seregnoinform@

23 Emanuele Panunzi 25 anni, studente di biologia, peso piuma, campione italiano universitario e detentore della cintura lombarda Com è nata la tua passione? Da piccolo combattevo per gioco con mio fratello. Poi lui ha iniziato a venire in palestra e mi ha convinto a provare. Appena ho messo i guantoni, nel 2004, mi sono subito innamorato di questo sport. Il colpo più duro che hai preso? Per ora non ne ho presi. Però mi ricordo il più duro che ho dato. Un montante destro la scorsa estate. In quel momento mi sono sentito davvero forte. Idoli? Erik Morales, un superpiuma messicano molto tecnico. Ma il mio vero modello è Antonio Leva. Il tuo futuro è nella boxe? Mi piacerebbe, magari come istruttore. Però nella vita voglio diventare un biologo rio e che in Italia raccoglie circa tesserati. Ma in realtà i praticanti sono molti di più, soprattutto da quando anche nei centri fitness sono comparsi i guantoni. Tutti a tirare fendenti, magari solo all aria o al sacco, amatoriali ed agonisti. In fondo, basta poco per sentirsi forti come Mohammad Alì o come i più moderni eroi Roberto Cammerelle o Clemente Russo, oggi reduce da durissimi match tra confessionali e nominations in un reality. L interesse per la boxe, in questi ultimi anni, è cresciuto molto, racconta Leva. Le vittorie di atleti puliti come Cammarelle e Russo o il cinema (n.d.r. Alì con Will Smith o Cinderella Man con Russell Crowe, tanto per citarne un paio) hanno trascinato l interesse mediatico per il pugilato. Nello stesso tempo sono diminuiti i pregiudizi. Da noi si allenano operai e dirigenti, studenti e casalinghe, commercialisti e poliziotti. Tutte persone normali che condividono la stessa passione, unite da un fortissimo senso del gruppo. Sia uomini che donne Certo, anche donne perché il pugilato non è solo per uomini, come insegna il film premio Oscar Million Dollar Baby di Clint Eastwood. Qui i campioni si chiamano Davide Salvatore, Ivan Saporito, Emanuele Panunzi, Diego Fratini, Cristian Bubani. Sono atleti che arrivano da tutta la Lombardia e addirittura dalla Svizzera sottolinea Leva con soddisfazione. Mai in passato abbiamo avuto così tanti agonisti di grande prospettiva. Credo sia il frutto del lavoro che stiamo facendo sul territorio, della professionalità degli istruttori e dei metodi di allenamento sempre aggiornati, Ivan Saporito 28 anni, operaio, peso leggero, finalista al campionato regionale e vincitore della cintura lombarda Cosa ti piace del pugilato? E l unico sport dove fai tanta fatica e nessuno ti regala niente. Poi la palestra è un luogo di aggregazione. C è un gruppo unico che combatte per lo stesso obiettivo. I tuoi punti di forza? La grinta e la strategia. Nel pugilato c è forza e molta tecnica, ma oltre al corpo conta la mente. Mai avuto la tentazione di dare un pugno anche fuori dal ring? No, non ho mai fatto a botte fuori dalla palestra. Tirare di boxe da sicurezza: sai di poterti difendere, ma sai anche che potresti fare dei danni. La boxe è disciplina: ti insegna qual è il limite da non superare mai. Il pugno più duro che hai preso? Un colpo sulla nuca alla cintura lombarda. Per alcuni secondi ho visto verde. anche l allenamento psicologico. Psicologia e pugilato, un binomio vincente. La boxe racchiude in sé un insegnamento fondamentale. Sul ring sei solo, ce la devi fare con le tue forze, spiega Orari per Natale: da lunedì a venerdì sabato e domenica e Orari: da lunedì a venerdì e Seregno (Milano) - Via Verdi Tel. e Fax info@ ingrossocartoleriacolombo.it

24 /territorio/sport Luca. Per questo la gestione psicologica del match, la strategia giusta, la conoscenza dell avversario sono importanti tanto quanto la forza. Ma con la violenza come la mettiamo? Il calcio è più violento. Nella boxe la forza che è messa sul ring è limitata da regole che impongono il rispetto dell avversario. Il pugilato mette al centro la relazione con il proprio corpo e aiuta a formare il carattere. Poi ci sono le regole, gli allenamenti duri, le rinunce e i sacrifici e i controlli medici, rigidissimi. La violenza non fa parte di questo sport. Da un paio d anni l Unione Sportiva ha allargato la propria offerta alla thai boxe, perché, ci spiega Leva, il mondo, anche quello dello sport, cambia e bisogna essere sempre pronti a cogliere le novità. E poi con la thai, interviene David Pistone, maestro e fighter, esce il carattere della persona. Certificato medico alla mano, quindi. Si sale sul ring e si prova: dal lunedì al venerdì dalle 18,30 in poi per gli adulti e, per i bambini dai 13/14 anni, il lunedì e il giovedì dalle 17,30. Per info clicca: 30_SUZUKI_Swift_Smile_Dealer_O_239x138_COL :55 Pagina 1 SCOPRI LA NUOVA VERSIONE DIESEL DA 75 CAVALLI. Chi ha detto che nella vita non si può avere tutto? Allora non perdere Suzuki Swift. Sorriso garantito, dentro e fuori. Scoprila nella nuova versione diesel da 75 cavalli, in tutte le concessionarie. Suzuki Swift: divertimento, versatilità, elasticità e potenza in un auto unica nel suo genere. Con tutto di serie*. Consumi ciclo combinato: da 4,5 a 7,2 l/100 km. Emissioni CO 2 : da 119 a 175 g/km. *Verifica gli equipaggiamenti presso il tuo concessionario. 24 gennaio/febbraio 2009 Seregnoinform@

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