SUPPLEMENTO al numero 2 - febbraio 2014 CONFEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI ARTIGIANI

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1 SUPPLEMENTO al numero 2 - febbraio 2014 CONFEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI ARTIGIANI SPECIALE LEGGE DI STABILITA E DECRETO DESTINAZIONE ITALIA (e Focus sul DURC del Decreto del Fare) Dopo oltre un mese di dibattiti, contrasti, ritocchi e una serie lunghissima di modifiche, anche dell ultima ora, è venuta finalmente alla luce la Legge di stabilità 2014, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 27 dicembre scorso ed entrata in vigore il primo gennaio di quest anno. Molteplici i punti toccati (si è passati dai 531 commi iniziali a ben 749 finali), dal welfare alla pubblica amministrazione, dalla giustizia all ambiente, ma soprattutto molto fisco, con l introduzione di alcune nuove imposte, come se già non ce ne fossero abbastanza. Importanti le novità per il sistema produttivo italiano e la nostra categoria, in particolare. Viene istituito un Sistema nazionale di garanzia, che comprende il Fondo di garanzia per le PMI e una sezione speciale Progetti di Ricerca e Innovazione, con l obiettivo ambizioso di facilitare l accesso al credito per le imprese. Al Fondo di garanzia vengono assegnati 200 milioni di euro annui per gli anni e viene incrementata di 50 milioni (anno 2014) la dotazione del Fondo rotativo destinato alla concessione di finanziamenti a tasso agevolato per le imprese esportatrici e a sostegno dei processi di internazionalizzazione. Altri 200 milioni di euro vengono assicurati al Fondo di dotazione del Mediocredito Centrale a sostegno del credito all esportazione. La Legge, inoltre, dispone lo stanziamento di 50 milioni annui per gli anni 2014 e 2015 e di 100 milioni per il 2016 per finanziamenti agevolati, nella forma di contratti di sviluppo, per i settori industriale e turistico. Ulteriori fondi per la patrimonializzazione dei confidi e quindi per facilitare l accesso al credito delle PMI. Novità riguardano poi le aggregazioni di imprese dei settori della manifattura sostenibile e dell artigianato digitale con l istituzione di un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro sia per il 2014 che per il 2015, destinato a sostenere i raggruppamenti di PMI. Tante le buone intenzioni. Tuttavia riteniamo gli stanziamenti ancora insufficienti per far ripartire l economia e per sostenere i piccoli imprenditori in difficoltà. Ci spettiamo che quanto deciso trovi concreta applicazione ed efficienza operativa, soprattutto con l eliminazione di quelle pastoie burocratiche che in Italia, come si sa, rendono inutili e inapplicabili anche gli strumenti più idonei ed efficaci. Nelle pagine seguenti analizzeremo gli aspetti più significativi e interessanti per la nostra categoria, mettendoci a disposizione di coloro che volessero contattarci per ulteriori approfondimenti della Legge. Il grillo parlante 1

2 Il decreto Destinazione Italia modifica le precedenti norme sui contributi alle Pmi emergenti. DESTINAZIONE ITALIA: IL GOVERNO PUNTA MA NON SI SBILANCIA Via il fondo perduto, sì a mutui agevolati per le imprese a maggioranza giovani e donne. Come noto, dal 24 Dicembre scorso è entrato ufficialmente in vigore il decreto Destinazione Italia, fortemente voluto da Enrico Letta per intervenire tempestivamente su questioni ritenute particolarmente urgenti, legate per lo più alla facilitazione di una ripresa economica che si sta delineando più lenta rispetto alle rosee aspettative dell anno scorso. Il comma 2 del decreto in particolare si concentra sulle cosiddette misure in materia di nuove imprese e di riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale e fondo di investimento nel capitale di rischio delle PMI. A questo proposito il Governo rivede alcuni punti della legislazione sull argomento prevista dalla legge n.185/2000. In sostanza col nuovo decreto si decide di far sparire il contributo a fondo perduto verso le imprese emergenti, puntando di contro tutte le risorse messe a disposizione sull erogazione di mutui agevolati, a tasso zero per l esattezza, da restituire al massimo entro otto anni; mutui che serviranno a finanziare investimenti per un ammontare massimo di 1,5 milioni di euro (mentre la norma precedente prevedeva un tetto di 2,5 milioni). Il mutuo senza interessi potrà coprire fino al 75% della spesa ammissibile e beneficiarie potranno essere tutte quelle micro e piccole imprese dislocate sul territorio nazionale, costituite in forma societaria da non oltre sei mesi, in cui la maggioranza dei soci e delle quote di partecipazione siano composti da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni oppure da donne. Potranno accedere al finanziamento le iniziative che prevedano investimenti relativi alla produzione di beni nei settori di industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli e di servizi alle imprese, dislocate su tutto il territorio nazionale (eliminando quindi la divisione tra aree più o meno svantaggiate d Italia). Il fondo perduto sarà invece riservato unicamente agli agricoltori di età compresa tra i 18 e i 35 anni, subentrati nella conduzione dell azienda agricola familiare, che presentino progetti volti allo sviluppo dei settori di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Con tali modifiche, il Governo afferma di voler dare fiducia alle imprese emergenti, facilitando loro la strada di accesso al credito, ma di fatto tale fiducia, in tempi di tagli, viene concessa solamente alle imprese che possano garantire la restituzione in tempi brevi dei fondi concessi. Sicuramente questo si delinea come un più razionale utilizzo delle finanze pubbliche, una scommessa sulle nuove generazioni che sappiano dimostrare di avere idee innovative ed allo stesso tempo produttive, con un controllo alla base dell erogazione Le novità introdotte dal Decreto Destinazione Italia. MUTUI AGEVOLATI PER LE P.M.I. Sparisce il contributo a fondo perduto, sostituito da mutui agevolati. che forse rispetto al fondo perduto potrà apparire meno generosa, ma che sicuramente in anni di crisi economica potrà agevolare la crescita delle imprese che veramente hanno possibilità di decollo. In questo modo probabilmente si mira a tagliare sugli sprechi di denaro pubblico rappresentati negli anni precedenti dai tentativi fallimentari di coloro che si sono apprestati ad avviare un attività senza un progetto di particolare rilevanza. Una sorta di legge del più forte oppure, più onestamente, di meritocrazia imprenditoriale, comunque un buon modo di investire il denaro pubblico sui giovani, senza correre eccessivi rischi finanziari. Il che probabilmente allo stato attuale si è rivelato essere più che una scelta, una vera e propria necessità. Ben venga, quindi, la meritocrazia imprenditoriale, ma puntando sulla validità dei progetti e sulle potenzialità delle imprese, e non, come fatto finora, sulla richiesta di garanzie eccessive che le piccole aziende, soprattutto in questo momento, non sarebbero in grado di offrire. Cristina Gabrielli 2 Una delle tante note dolenti per la piccola-media impresa è sicuramente l accesso questi prestiti diventa opzionale. del 30 aprile 1999, l imposta sostitutiva su al credito, difficile da ottenere soprattutto Che comporta questa nuova normativa in un momento, come l attuale, caratterizzato da un sensibile aumento delle sof- detto. Prima del decreto i mutui erano as- per i piccoli operatori economici? Presto ferenze bancarie. Nel decreto legge del 23 soggettati ad un determinato regime fiscale. Vale a dire che nei contratti di finan- dicembre n.145, meglio noto come Destinazione Italia, il Governo ha tentato di ziamenti bancari di durata superiore ai 18 risolvere, in parte, questo annoso problema, prevedendo delle agevolazioni sui veniva applicata, anche in caso di mutui mesi (quelli cioè a medio e lungo termine) finanziamenti bancari a medio e lungo termine. Infatti, modificando la legge n.130 Segue - pagina assistiti da garanzie, l imposta sos 3

3 Non è chiaro se i soldi sono o saranno stanziati LEGGE DI STABILITÀ VERSO UN ECONOMIA PIÙ COMPETITIVA Alleggerire il cuneo fiscale è ora possibile, investendo nella ricerca, con il fondo per il credito di imposta Tra le novità introdotte dalla Legge di Stabilità del 2013, vi è un particolare riferimento alle piccole e medie imprese, per quanto concerne la possibilità di accedere ad un fondo per il credito di imposta, già previsto dalla L. 228 del 2012, (comma dal 95 al 97 articolo 1), per le Pmi che investono in ricerca e sviluppo, comportando per le stesse, una riduzione del cuneo fiscale. Ma esaminiamola più da vicino. Il comma 95 della sopra citata legge 228, stabilisce che è stato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un fondo, a cui, a decorrere dal 2013, possono accedere le piccole e medie imprese. Il fondo è finanziato dalla riduzione degli stanziamenti di parte corrente e di conto capitale, iscritti in bilancio e quindi destinati ai trasferimenti ed ai contributi alle imprese. Il comma 96 stabilisce che potranno fare domanda al fondo solo quelle imprese e reti di imprese, che affidano la ricerca ad università, enti pubblici o organismi di ricerca, e che quindi investono nella ricerca. Da ultimo, il comma 97 stabilisce che il Ministro dell economia ed il Ministro dello sviluppo economico, entro 30 giorni dall entrata in vigore della legge, comunicheranno alle Commissioni parlamentari competenti per materia, l individuazione ed il trasferimento di capitale, come specificato nel comma 95, per l attuazione delle conseguenti norme che disciplinano il fondo del credito d imposta. All interno della Legge di Stabilità, dobbiamo scorrere i comma fino all Elenco 2 (comma 577), per trovare il credito di imposta a favore delle imprese che investono in progetti di ricerca ed a favore della ricerca scientifica. Nello specifico al comma 577 troviamo scritto che le quote percentuali dei crediti di imposta non dovranno essere inferiori all 85% di quanto spettante, in maniera tale da garantire determinate somme di denaro sia per l anno 2014 che per il Ma al comma successivo, (il 578), leggiamo che gli stanziamenti sono ridotti e potranno essere rideterminati solo con decreto del Ministro dell economia e delle finanze, che ne cura anche il monitoraggio, e qualora notasse uno scostamento dagli obiettivi sopra citati, provvederà a ridefinire le percentuali di fruizione del credito (comma 580). Attualmente non sono stati stanziati soldi per il fondo, poiché deve essere alimentato dagli stanziamenti di parte corrente e di conto capitale sopra citati. Il nostro Governo rende noto, con una news pubblicata il 13 dicembre scorso, che uno degli obiettivi da raggiungere, all interno del d. l. Destinazione Italia, è l innovazione, con un credito di imposta pari al 50% delle spese incrementali effettuate in ricerca e sviluppo, avvalendosi anche dei fondi previsti dalla programmazione comunitaria , che finora l Italia non ha sfruttato appieno. Ciò che la Cila chiede è maggiore chiarezza. Le piccole e medie imprese che potrebbero avvalersi del credito di imposta, e a cui un alleggerimento del cuneo fiscale potrebbe giovare salvaguardandole dalla chiusura, o dalla riduzione della produzione, hanno necessità di sapere se i fondi effettivamente ci sono, e se come stabilito per legge, devono ancora essere stanziati. Inoltre, vorremmo sappere quando questo avverrà, garantendo alle PMI una data precisa, e quali saranno le modalità di accesso, sperando in un alleggerimento della burocrazia che di solito vi ruota attorno. Silvia Paparella Mutui agevolati per le P.M.I. Continua dalla seconda pagina titutiva. La sua applicazione determinava l esenzione da altre imposte, quali quelle ipotecarie, catastali, di bollo e di registro nonché dalle tasse di concessioni governative. Il suo valore variava dallo 0,25% al 2% dell importo erogato, in funzione della finalità del finanziamento e indipendentemente dal valore dell immobile oggetto del mutuo. Da oggi, invece, si può evitare il pagamento dell imposta sostitutiva in tutti quei casi in cui la tassazione ordinaria, anche indiretta, risulterebbe di importo inferiore (ad esempio per i finanziamenti chirografari, cioè non assistiti da garanzie ipotecarie, soggetti unicamente a imposte di bollo e di registro). Quindi, rispetto al passato, sparisce il contributo a fondo perduto e si punta solo sui mutui agevolati da restituire al massimo in 8 anni per investimenti fino a 1,5 milioni. Il mutuo potrà coprire fino al 75% della spesa ammissibile. I beneficiari saranno micro e PMI, a prevalente o totale partecipazione di imprenditori under 35 o di imprenditrici donne. La decisione di applicare l imposta sostitutiva o l imposizione ordinaria deve essere esercitata «per iscritto nell atto di finanziamento». Dov è, a nostro avviso, l anello debole della riforma? Rimane, ancora una volta, la discrezionalità delle banche alla concessione dei mutui a favore delle aziende. Un film già visto. Francesca Capone 3

4 Primi e importanti passi, ma non bastano FONDI PER ESPORTARE L ITALIANITÀ Incentivi all internazionalizzazione e piano Destinazione Italia Il tema dell internazionalizzazione è stato affrontato dal governo Letta nel piano Destinazione Italia e nella Legge di Stabilità del Il Decreto-legge n.145 approvato il 23 dicembre 2013 (Destinazione Italia) dispone interventi urgenti per rilanciare l economia nazionale, agendo in vari settori, soprattutto quello della piccola impresa. All art. 5 il Decreto prevede lo stanziamento di circa 23 milioni per incrementare il nel Fondo per la promozione degli scambi e dell internazionalizzazione delle imprese. Vengono stabiliti inoltre anche l estensione degli orari di apertura delle dogane, facilitazioni per ottenere certificati in inglese, misure per aiutare il funzionamento delle Camere italiane all estero ed estere in Italia e l ampliamento dei consorzi per l internazionalizzazione delle imprese agricole. La stessa Legge di Stabilità si occupa di internazionalizzazione, ai commi 27, 28 e 29. Nel comma 27 si prevede la destinazione di 50 milioni di euro per il Fondo Simest (Società Imprese all Estero), un fondo rotativo destinato alla concessione di finanziamenti a tasso agevolato alle imprese esportatrici, a sostegno dei processi di internazionalizzazione, di cui il 40% riservato alle imprese del settore agroalimentare per il loro consolidamento sui mercati esteri. Nel comma 29 viene rifinanziato per 200 milioni il Fondo che eroga contributi in conto interessi a sostegno delle esportazioni a pagamento differito degli investimenti all estero. Infine nel comma 28 è concesso un contributo di 2 milioni all Istituto nazionale ricerche turistiche (ISNART) con lo scopo di rafforzare l attività di promozione di certificazione del marchio Ospitalità italiana Ristoranti nel mondo, e pertanto valorizzare i prodotti gastronomici, soprattutto quelli mediterranei, all estero, così come i ristoranti italiani nel mondo. Queste misure per un rilancio delle PMI sono un primo piccolo passo; vanno nella direzione giusta, ma tuttavia non bastano a far uscire l economia nazionale dallo stallo in cui si trova. In estate è prevista un altra manovra finanziaria dedicata alla crescita. Sarà presentata dal Governo entro il 30 giugno, con misure destinate allo sviluppo, alla competitività e all internazionalizzazione delle imprese, attraverso agevolazioni fiscali e investimenti. Per quella data avremo tutti le idee più chiare sulla effettiva efficacia delle misure economiche recentemente adottate. Claudia Annunziata 4 La strada verso la mini-sanatoria impervia e con tempi brevi. Siamo già agli sgoccioli. ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI: ISTRUZIONI PER L USO Sconto degli interessi relativi al ritardo dell iscrizione al ruolo e degli interessi di mora. Ma i saldi di Equitalia non bastano ai cittadini. Tante le novità introdotte dalla Legge di stabilità, tra cui la rottamazione delle cartelle esattoriali. Ma per aderire alla mini-sanatoria (legge 147/2013, articolo 1, commi da ), il contribuente/ debitore deve interessarsi direttamente, andando in uno sportello dell agenzia di riscossione (Equitalia S.p.A.) e richiedendo un estratto di ruolo, per verificare le iscrizioni al ruolo e gli accertamenti esecutivi a suo carico. Secondo la nuova normativa, il pagamento è agevolato soltanto per quelle somme iscritte al ruolo e consegnate agli agenti di riscossione entro il 31 ottobre Le somme a cui può essere applicata la sanatoria devono essere state emesse da uffici statali, agenzie fiscali (Entrate, Demanio, Dogane e Monopoli), Regioni, Province e Comuni. Le somme iscritte al ruolo dopo il 31 ottobre 2013 sono escluse dal pagamento agevolato, come anche quelle dovute per effetto di condanna della Corte dei conti (art.1 comma 619 della Legge di Stabilità) e affidate in riscossione a Equitalia, anche prima di tale data. Il tranello è dietro l angolo e l utente deve capire bene quali sono i debiti a suo carico che possono godere del pagamento agevolato: il beneficio consiste nello sconto relativo agli interessi di ritardo nell iscrizione al ruolo (4% annuo) e degli interessi di mora (5,2233% annuo). Una volta calcolata la cifra precisa, le persone interessate devono effettuare il pagamento, in un unica soluzione, entro il 28 febbraio Per agevolare la riscossione, le nuove procedure restano sospese fino al 15 marzo Effettuati i pagamenti, gli agenti di riscossione, entro il 30 giugno 2014, dovranno informare i cittadini dell avvenuta estinzione del debito e trasmettere ai vari enti statali i nominativi di tutti coloro che hanno effettuato la sanatoria (art.1 comma 621 della Legge di Stabilità). Per lo svolgimento di tutti gli adempimenti previsti dalla norma, la Confederazione è a disposizione della categoria. Sara Marazza

5 La concretizzazione delle idee è finalmente in arrivo L IMPRESA ALL ATTACCO. SI SPERA 2014, anno di svolta per la garanzia del Fondo Imprese? Che la legge di Stabilità entrata da poco in vigore sia argomento ricorrente non vi è alcun dubbio, ma ciò che a noi preme maggiormente è conoscere la sorte dell impresa. Sarà destinata ad arpionarsi su idee che rimarranno tali, o riuscirà ad ergersi sconfiggendo imposte, perdite e qualsivoglia problematica? Cercheremo di analizzare la situazione proposta avvalendoci di quanto previsto nei commi da 53 a 62. Una visione globale della normativa ci fa ben sperare, spiccando tra tutto i tanti milioni di euro stanziati. Le PMI godranno di ben 200 milioni di euro nel loro Fondo di Garanzia, agevolazione che nell ultimo anno ha permesso a imprese di ottenere dei finanziamenti. Un plafond senza limiti di operazioni effettuabili, in quanto l unico limite è l importo garantito. A questo Fondo di Garanzia saranno devoluti altri 600 milioni di euro dal CIPE, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, che cerca così di facilitare l utilizzo del Fondo da parte delle aziende del Mezzogiorno. Sarà proprio il Fondo poi con un importo pari a 225 milioni di euro a garantire un aiuto per i consorzi di garanzia collettiva dei fidi sottoposti alla vigilanza della Banca d Italia. Ai settori del commercio, agricoltura, artigianato sono stati assegnati per il 2014, 2015 e milioni di euro. L agricoltura ha ritrovato così la sua importanza nella politica italiana. Favoriti i giovani imprenditori e salvaguardata la piccola proprietà. Previsti nuovi sbocchi occupazionali. Al tempo stesso avranno vita breve le aziende che permettono lavoro nero, truffe e sfruttamento. Negli ultimi anni sono nate delle reti di imprese, collaborazioni tra imprese che favoriscono gli investimenti, quindi la crescita economica, e la competitività. Proprio a nome di queste, ATI e RTI (in associazione/raggruppamento temporaneo di imprese) è stato istituito un fondo di 5 milioni di euro per gli anni 2014 e I beneficiari di tali risorse devono garantire nuove sfide economiche e realtà industriali, innovazioni tecnologiche e tutto ciò che può migliorare le condizioni dell impresa. Idee e riflessioni sono state molteplici in un argomento così vasto: Fortunatamente, alcune non sono rimaste ancorate. Ora vedremo se anche le altre troveranno attuazione. La materia per lavorare c è, i primi frutti dovrebbero nascere. Vigileremo, come sempre, affinché quanto previsto si trasformi in interventi concreti e efficaci e che si punti soprattutto, nell erogazione delle garanzie, sulla validità del progetto imprenditoriale e sulle effettive potenzialità dell azienda. Siglinda Denci Il cambiamento dell Italia passa anche attraverso l innovazione tecnologica delle sue imprese VOUCHER DIGITALIZZAZIONI PMI Finanziamenti di 10 mila euro alle imprese che investono nell ammodernamento tecnologico L innovazione delle imprese passa anche attraverso la digitalizzazione di esse. Per andare incontro al futuro le pmi devono avere a disposizione tutti gli strumenti del caso. Proprio in vista dello sviluppo della piccola e media impresa il governo metterà a disposizione finanziamenti a fondo perduto tramite voucher dal valore massimo di 10 mila euro per le aziende che decidono di investire nell ammodernamento tecnologico sia per quanto riguarda servizi che materiali. I voucher potranno finanziare la formazione nel campo ICT e inoltre incentivi fiscali per le imprese che si dotano di una connessione a banda ultra larga (circa il 65%). Saranno le singole regioni a disporre i bandi per l accesso al credito basandosi su un modello standard fornito dall Unione Europea il quale riporta tutte le modalità di inoltro delle domande e le istruzioni per il finanziamento. Tra le attività finanziabili vi sono piani di investimenti ICT riguardanti progettazione e sviluppo, ricerca e sviluppo, e-commerce (siti per la vendita online di prodotti), incremento delle e-skills ossia delle competenze digitali dell azienda. Ma non solo: si potrà investire nel product testing e nei prototipi. Queste sono linee generiche a cui le diverse regioni faranno riferimento nel creare progetti che meglio si adattano alle realtà locali. Sarà dunque fondamentale evidenziare quello che è il vantaggio competitivo di un territorio ed elaborare un piano di sviluppo tecnologico che consenta alle attività della zona di muoversi verso le frontiere dell innovazione. L obiettivo è quello di sviluppare le potenzialità del proprio territorio e nel 2014 diventa centrale adeguarsi al mercato online. Fabiana Valentini 5

6 Sgravi fiscali e ampliamento dei limiti sulle garanzie tra i provvedimenti appena varati PMI, NUOVE OPPORTUNITÀ PER AGEVOLARE IL COLLOCAMENTO DEI MINIBOND L immensa platea degli esclusi rimane il limite più serio della proposta Semplificare, incentivare, rendere sempre più efficace e allettante per le PMI la via del finanziamento attraverso proprie emissioni di titoli. Con il programma organico del piano Destinazione Italia (art. 12) e l ulteriore postilla inserita nella Legge di Stabilità (art. 48), il Governo ha posto mano alla normativa in materia introdotta nel 2012 dal Decreto Sviluppo, apportandovi ritocchi su diversi fronti, nella direzione comune di eliminarne alcune limitazioni a vantaggio delle imprese e degli investitori. Un primo ambito di intervento introduce anche per le obbligazioni PMI l applicazione opzionale dell imposta sostitutiva dello 0,25% sulle garanzie (comma 4c), per rendere più appetibile agli investitori questa forma di concessione del credito ed insieme permettere alle imprese emittenti di finanziarsi a tassi più contenuti. Inoltre, al fine di allargare la platea di operatori istituzionali, il decreto prevede che gli investimenti in vario modo diretti in obbligazioni PMI siano compatibili con le disposizioni in materia di copertura delle Riserve Tecniche delle Assicurazioni e dei limiti di investimento dei Fondi Pensione (comma 1e): orizzonte che si sta infatti rapidamente aprendo, visto il grande interesse riscosso da parte di queste categorie. Il decreto fornisce un ulteriore spinta alla formazione di fondi qualificati dedicati alla sottoscrizione di obbligazioni PMI, annullando l applicazione della ritenuta del 20% agli interessi e ai proventi delle obbligazioni (comma 5). Inoltre dato certo più interessante per le aziende-, la modifica dell art. 46 del Testo Unico Bancario contenuta nel comma 6 consente alle imprese emittenti di utilizzare anche beni strumentali a garanzia del credito. In sostanza, impianti e opere esistenti e futuri, materie prime, prodotti in lavorazione, in scorta o finiti, beni acquistati con il finanziamento concesso, crediti, anche futuri, derivanti dalla vendita dei beni... possono entrare nel novero di quanto costituisce patrimonio dell impresa e si può porre a tutela dell esposizione creditizia: il tradizionale ricorso a pegni e ipoteche immobiliari, pertanto, non è più un passaggio obbligato. Altrettanto rilevanti le modifiche in materia di cartolarizzazioni dei minibond (comma 1), che consentirebbero alle banche di usare le emissioni per operazioni di rifinanziamento presso la BCE e di superare il problema della scarsa liquidità delle singole emissioni. La Legge di Stabilità, infine, prevede un riordino del sistema delle garanzie per il credito alle famiglie e alle imprese. Nell ambito di questo programma, il Fondo di Garanzia per le PMI viene riorganizzato nella sua struttura e rifinanziato con una dotazione di 1,8 miliardi, recuperati da un prelievo di solidarietà sui vitalizi dei parlamentari superiori a 90mila euro. Ciò consentirà di attivare nuove risorse per circa 27 miliardi di euro nel triennio e di rafforzare la posizione delle PMI nell accesso al credito. Rimane però, che il cuore pulsante dell imprenditoria italiana per numero, volume globale di affari e personale occupato è costituito da aziende piccole e piccolissime, ben lontane dai requisiti per l accesso al finanziamento mediante minibond: che dunque possono essere una via utile in talune condizioni, non certo una panacea. Elisabetta Giannini RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA, DETRAZIONI FISCALI E ECOBONUS Legge di stabilità: detrazioni del 50% e 65% Decreto urgente, emendamento ad personam, inammissibile. Tanti i modi in cui è stato appellato, rimane il fatto che nel Milleproroghe finisce un po di tutto. Dalle numerose dilazioni alla comparsa di tasse anche un po bizzarre, come quella di sbarco di 2,5 euro per chi si reca nelle isole minori! Una tradizione legislativa che esiste solo in Italia, regolamentata dalla Legge n.147 del 27 dicembre 2013, che ha reso definitive, tra le altre, le proroghe relative alle detrazioni fiscali per chi deve affrontare una ristrutturazione edilizia. Nella misura del 50% per le spese 6 sostenute fino al 31 dicembre 2014 e in quella del 40% per quelle sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre Lo scopo è contrastare la diminuzione degli investimenti nel comparto delle costruzioni, obiettivo prefissato e raggiunto stando alle dichiarazioni del Ministro dell Economia e Finanze Fabrizio Saccomanni. A seguito dei provvedimenti adottati dal Governo, il totale degli importi dei bonifici corrispondenti agli interventi dell agevolazione per le ristrutturazioni Segue - pagina 7

7 Insegniamo ai bambini l amore per i libri LEGGERE ADESSO CONVIENE Incentivi, ammortizzatori e detrazioni fiscali per incentivare il mercato del libro. Che l editoria sia un settore in crisi negli ultimi anni non è un mistero, nel rapporto sullo stato dell editoria del 2013 divulgato dall AIE (associazione italiana editori) si legge che negli ultimi due anni c è stato un calo del fatturato del 14%, e tantissime sono le librerie che non riescono a sopravvivere. Un incentivo dallo Stato ad un settore così importante è d obbligo e con la Legge di Stabilità del 2014 si cerca di rimediare. Al comma 261 della Legge n.147 del 27 dicembre 2013 viene istituito, infatti, il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all editoria. Sono stati stanziati per questo fondo 50 milioni di euro nel 2014, 40 milioni per il 2015 e 30 milioni per il Incentivi creati per le imprese editoriali, anche di nuova costituzione, o per i progetti di ristrutturazione, di digitalizzazione, ammortizzatori sociali e agevolazioni volte all ingresso nel mondo del lavoro di giovani professionisti qualificati nel mondo dei nuovi media. Nel Piano Destinazione Italia, approvato il 23 dicembre 2013 per rilanciare l economia nazionale con provvedimenti straordinari, l articolo 9 contiene delle misure per favorire la diffusione della lettura. Viene riconosciuta una detrazione fiscale del 19% per l acquisto di libri cartacei dotati di codice ISBN nel corso di un anno solare. L importo massimo è di duemila euro, di cui mille per libri scolastici e i restanti mille per tutte le altre pubblicazioni. Sono stati esclusi gli e-book dalla normativa, e sarà valida per i prossimi tre anni. Per ottenere la detrazione fiscale i contribuenti devono fornire tutta la documentazione fiscale necessaria. Il presidente della Cila, Antonino Gasparo, commentando questa iniziativa, ha dichiarato E un fatto importante, che va nella direzione delle nostre continue richieste. In questo modo si aiuta concretamente tutta la filiera editoriale e si da impulso alla crescita del Paese. Spero che si possa invertire la tendenza che, in ambito Ocse, ci vede negli ultimi posti tra i Paesi che leggono di più. Per superare la crisi del mondo editoriale sono importanti gli incentivi economici e fiscali, necessari a dare un po di respiro alle piccole e medie case editrici che difficilmente sopravvivono, così come le librerie indipendenti, in realtà negli ultimi tempi anche i colossi hanno sofferto la crisi. Però è necessario qualcosa in più, un rinnovamento culturale, un progetto che coinvolga anche le scuole, che insegnino l amore della lettura fin da bambini di giornali e libri. Claudia Annunziata DETRAZIONI FISCALI ED ECOBONUS... Continua dalla sesta pagina edilizie e la riqualificazione energetica, risultano in crescita di oltre il 50% nei primi nove mesi dell anno rispetto al corrispondente periodo del 2012, ha affermato Saccomanni. Dalla soglia del 36% e un ammontare massimo di spesa di euro per ciascuna unità immobiliare, la detrazione aumenta al 50% delle spese sostenute, su un importo massimo di euro. A questo si aggiunge il cosiddetto Ecobonus, che prevede una detrazione pari al 65% per spese di riqualificazione energetica degli edifici. A rendere ancora più ghiotto l incentivo, è la possibilità di usufruire della detrazione del 50% anche per ulteriori spese, come l acquisto di mobili e di grandi elettrodo- mestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Ma chi può usufruire di tali agevolazioni? Non esclusivamente il proprietario di casa, bensì tutti i contribuenti assoggettati all imposta sul reddito delle persone fisiche. La detrazione spetta quindi a chi sostiene la spesa, dai titolari di altri diritti reali di godimento, come ad esempio nuda proprietà o usufrutto, ai locatari e ai comodatari. Bonus energetici, bonus arredi e mobili. C è n è per tutti. Bisogna solo trovare una ditta onesta che fatturi il tutto senza gonfiare esponenzialmente il prezzo dei lavori. Il rischio altrimenti, è che le agevolazioni diventino solo uno specchio per le allodole. Stefania Capobianco 7

8 Esentati dall Imu i fabbricati strumentali TANTE NOVITÀ PER L AGRICOLTURA Spesometro, aggravio per i piccoli agricoltori. Il moltiplicatore del reddito domenicale più leggero per produttori professionali. Ai giovani le terre dismesse dal Demanio. Zavorre ulteriori con la Legge di stabilità n. 147/2014, ma anche gesti di attenzione per il settore agricolo. Uno dei principali fardelli riguarda l obbligo di comunicazione all Amministrazione finanziaria delle operazioni ai fini Iva (il cosiddetto Spesometro ) per i piccoli produttori agricoli, quelli, cioè, che non superano i 7 mila euro di vendite l anno, che in precedenza erano stati esonerati. L obbligo, introdotto dal DL 179 del 2012, doveva essere cancellato dalla legge di stabilità; nel rimpallo dei commi, inseriti e soppressi, alla fine è rimasto. «È una misura penalizzante che accresce la burocrazia, aumenta i costi e rischia di mettere in ginocchio le piccole imprese, va necessariamente rivista», ha commentato il presidente della Cila, Antonino Gasparo. «Infatti le piccole aziende agricole saranno costrette a registrare tutte le fatture d acquisto e di vendita, con l aggravante di dover inviare in modo telematico l elenco di tali operazioni. Tutto ciò comporterà spese aggiuntive e maggiore burocrazia». Di tutt altro tenore le norme, previste dai commi che vanno dal 708 al 710, che prevedono le esenzioni dall imposta Imu per i fabbricati rurali strumentali. «Una decisione che ci lascia soddisfatti perché osserva Gasparo finalmente si è riconosciuto che i beni strumentali non vanno gravati da una tassazione patrimoniale; non si deve confondere tra patrimonio e beni strumentali necessari all attività di impresa». Con il comma 707 viene ridotto il moltiplicatore da applicare al reddito dominicale dei terreni relativamente ai terreni posseduti e condotti da IAP (imprenditori agricoli professionali) o CD (coltivatori diretti), mentre resta fermo il moltiplicatore di 135 negli altri casi. Si ripristinano (con i commi 608 e 609) le agevolazioni per la piccola proprietà contadina e la facoltà, per le società di persone e di capitali che svolgono esclusivamente attività agricola, di optare per la determinazione del reddito su base catastale anziché in base al bilancio. Per quanto riguarda gli oneri a carico dei datori di lavoro, con il comma 574 si introducono ulteriori deduzioni IRAP rispetto a quelle vigenti. Poiché si tratta di misure riconosciute solo in favore delle imprese che occupano lavoratori a tempo indeterminato, esse potranno avere limitati effetti positivi per il settore primario che si caratterizza per la forte presenza di rapporti di lavoro a tempo determinato. Nei commi 32, 34 e 35 si prevede che almeno il 20% dei terreni agricoli dismessi dal Demanio siano riservati ai giovani agricoltori. Disposizione, questa, che riceve il plauso del presidente di Cila: «È una norma importante diretta a favorire l insediamento dei giovani in agricoltura, con tutte le difficoltà a trovare il bene terra». Monica Menna Agevolazione alla piccola proprietà contadina LIBERO ACQUISTO DEI TERRENI AGRICOLI Incentivare l economia, reinvestendo sull agricoltura Il comma 608 della Legge di stabilità rende inapplicabile a tutti gli atti di trasferimento relativi a terreni qualificati come agricoli la norma presente nell articolo 10 del d.lgs n. 23/11, che prevedeva la soppressione di tutte le esenzioni e agevolazioni tributarie facenti capo ai trasferimenti immobiliari. A salvarsi è la Piccola Proprietà Contadina (P.P.C.), alla quale viene concessa l agevolazione all acquisto dei terreni agricoli pagando un imposta catastale dell 1%, un imposta di registro e un imposta ipotecaria, entrambe nella misura fissa di 200,00 euro. Questa nuova operazione costituisce sicuramente un vantaggio esclusivo per le comunità contadine, se consideriamo il fatto che tra le agevolazioni in materia di imposta, cancellate dal precedente decreto, l unica ad essere ripristinata riguarda proprio il beneficio riconosciuto alle P.P.C. per l acquisto dei terreni agricoli. Attualmente, anche 8 per i periodi di imposta successivi al 2013, i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali potranno acquistare terreni e fabbricati pertinenziali con i benefici fiscali dettati dall articolo 2 comma 4-bis del Dl 194/2009, pagando l imposta dell 1%. Riteniamo che questo sia un segnale di una potenziale evoluzione dell economia contadina, che finalmente può reinvestire sull agricoltura. Tuttavia è bene sapere che coloro che procedono all acquisto della coltivazione non possono venderla, né cederla, prima che siano trascorsi cinque anni dall attuazione dell agevolazione, pena la decadenza da quest ultima e l effettuazione di maggiori imposte da parte dell Agenzia delle Entrate, salvo eccezione nel caso in cui i terreni vengano ceduti o concessi a coniuge, parenti entro il terzo grado o affini entro il secondo, che esercitano attività agricole. Margherita Pucello

9 Cosa cambia in Agricoltura RISORGE LA PICCOLA PROPRIETÀ CONTADINA Ripristinate le agevolazioni tributarie secondo il comma 609 In tanti accolgono a braccia aperte la Legge di stabilità 2014, ritenendola importante per la ripresa del settore agricolo. Fra le diverse novità si prevede il ripristino dell agevolazione sull acquisto di terreni agricoli da parte dei coltivatori diretti o I.A.P (Imprenditore Agricolo Professionista). Infatti tornano in vigore gli sgravi fiscali previsti per la Piccola Proprietà Contadina (P.P.C.) e gli gli interventi fondiari operati da Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) nonché la facoltà, per le società di persone e di capitali, che svolgono esclusivamente attività agricola, di scegliere per la determinazione del reddito la base catastale anziché il valore a bilancio. A questa riforma si accompagna la soppressione di tutte le agevolazioni ed esenzioni previste in relazione agli atti di trasferimento della proprietà o di diritti reali immobiliari, con la sola eccezione delle agevolazioni per la piccola proprietà contadina. Una specifica eccezione all abrogazione generalizzata di tutte le agevolazioni sulle imposte di registro relative alla compravendita di immobili. Il comma 609, in particolare, prevede che dal 1 gennaio 2014 per gli altri soggetti (compresi i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, non iscritti nella relativa gestione previdenziale e assistenziale), l aliquota dell imposta di registro scenda dal 18% al 12% mentre le imposte ipotecaria e catastale a euro 50 ciascuna. Riteniamo che i cambiamenti si possono considerare positivi soprattutto per quanto riguarda la possibilità per i giovani imprenditori di lavorare in campo agricolo. Tuttavia estenderemmo le agevolazioni anche agli over 40. Puntare sull agricoltura è condizione essenziale per aiutare il Paese ad uscire dalla crisi. Giorgia Mancini F O C U S DURC Il DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA CONTRIBUTIVA: novità e limiti Il Decreto Del Fare ha modificato alcuni punti cruciali che riguardano il DURC, ecco alcune novità. In Oggi si mettono le aziende duramente alla prova quando cercano di lavorare se si imbattono nella PA e nella burocrazia... In che modo? Diamo un occhiata al DURC per poter lavorare bisogna esserne in possesso. Ed, è difficile crederlo in un economia come la nostra, ma se l impresa non ha provveduto alla rateizzazione di tutti i debiti, compresi di interessi e sanzioni non sarà possibile ottenere il DURC e quindi non sarà possibile lavorare; ora in sostanza è ancora così ma la pratica è notevolmente migliorata! Anche perché se questo vincolo si mantenesse così stringente si impedirebbe alle imprese di acquisire nuovi lavori che permetterebbero di rimborsare i debiti. Senza il DURC l impresa non può operare nel settore degli appalti pubblici, in quello degli appalti privati in edilizia e non può usufruire di benefici e sovvenzioni comunitarie per la realizzazione di investimenti. Quindi il DURC può diventare un grosso limite per chi lavora. Ma recentemente il Governo ha modificato la disciplina del DURC con il Decreto del Fare (art. 31 del D.L. 21 giugno 2013, n. 69) Ma a cosa serve questo mostro burocratico? Il DURC serve per tutti gli appalti e subappalti di lavori pubblici (verifica dei requisiti per la partecipazione alle gare, aggiudicazione alle gare aggiudicazione dell appalto, stipula del contratto, stati d avanzamento lavori, liquidazioni finali), per i lavori privati soggetti al rilascio della concessione edilizia o alla DIA, per le attestazioni SOA. Il DURC contiene il risultato delle verifiche effettuate parallelamente da INAIL, INPS e Cassa Edile sulla posizione contributiva dell impresa. Attenzione: il DURC sarà negativo se anche uno solo dei tre enti dichiarerà l irregolarità dell impresa stessa. E cosa succede in caso di DURC negativo? Prima in caso si fosse attestata una posizione di irregolarità contributiva dell impresa nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile, oltre alle ordinarie azioni Segue - pagina 10 9

10 F O C U S di recupero del credito da parte degli enti, l impresa nei lavori pubblici avrebbe perso l aggiudicazione dell appalto, non avrebbe potuto stipulare contratti di appalto o subappalto, non avrebbe avuto diritto al pagamento dei SAL o delle liquidazioni finali; nei lavori privati avrebbe avuto la sospensione del titolo abilitativo connesso alla concessione edilizia o alle DIA; non avrebbe avuto l attestazione da parte delle SOA. Ma fortunatamente la nostra politica si è resa conto che le imprese di questi tempi non sempre possono assolvere con regolarità svizzera a tutti i pagamenti, molto spesso anche a causa dei ritardi ed inadempienze della PA. La nostra politica, attraverso la PA, non può pretendere degli obblighi così stringenti quando la stessa PA è in ritardo di anni e anni nei pagamenti dei propri debiti nei confronti delle imprese, e che ultimamente quando riesce a far fronte ad un po di pagamenti lo fa chiedendo sconti e imponendo rateizzazioni. Tuttavia con il nuovo Decreto molto è stato fatto e tanti punti e nodi centrali son stati migliorati, quindi tralasciando le considerazioni politiche (che purtroppo non prescindono da quelle economiche, fiscali e tributarie) diamo un occhiata alle principali novità introdotte dal decreto sul DURC soffermandoci un istante in più sull analisi di alcune novità introdotte dalla manovra di semplificazione. Durc stazioni appaltanti ed enti aggiudicatori Non è più necessario il rilascio del DURC se c è una certificazione che attesti la 10 sussistenza e l importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte di un medesimo soggetto ; quindi viene modificato il comma 5, dell art. 13-dis del Decreto Legge n. 52 del 2012, convertito con modificazioni dalla Legge n. 94 del 2012; Nel punto recante le disposizioni in materia di Subappalto, attività che non costituiscono subappalto e tutela del lavoro, il comma 6 viene riscritto nel seguente modo: L affidatario è tenuto ad osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni; é, altresì, responsabile in solido dell osservanza delle norme anzidette da parte dei subappaltatori nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell ambito del subappalto. L affidatario e, per suo tramite, i subappaltatori, trasmettono alla stazione appaltante prima dell inizio dei lavori la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa edile, assicurativi e antinfortunistici, nonché copia del piano di cui al comma 7. Ai fini del pagamento delle prestazioni rese nell ambito dell appalto o del subappalto, la stazione appaltante acquisisce d ufficio il documento unico di regolarità contributiva in corso di validità relativo all affidatario e a tutti i subappaltatori; In particolar modo, il D. L. 69/2013, conferma l obbligo di acquisizione d ufficio del documenti di regolarità contributiva per le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori, con particolare specifica riguardo il pagamento delle prestazioni di lavoro rese dall impresa affidataria e dalle imprese subappaltatrici. Infatti se il Durc segnala un inadempienza contributiva relativa a uno o più soggetti impiegati nell esecuzione del contratto, le amministrazioni e gli enti aggiudicatori devono trattenere dal certificato di pagamento l importo corrispondente all inottemperanza e versare il dovuto direttamente all Inps, all Inail o alla Cassa edile. Il comma 3, dell articolo 31, del Dl 69/2013, ha ribadito infatti quanto già previsto dal regolamento di esecuzione e attuazione del Codice dei contratti pubblici (Dpr 207/2010). Prima di procedere ai versamenti è necessario che la stazione appaltante dichiari agli enti creditori l intenzione di sostituirsi al debitore tramite un «preavviso di pagamento»: la comunicazione deve essere preventiva, perché serve a ricalcolare i crediti nel caso in cui fosse già intervenuto un altro appaltante a sanare, anche solo in parte, le posizioni dell appaltatore. L intervento sostitutivo esplica i propri effetti anche con riferimento al subappalto: infatti, la stessa circolare 3/2012 ha ricordato che siccome nell ambito degli appalti pubblici sussiste un vincolo solidaristico tra appaltatore e subappaltatore sulle somme dovute in relazione al personale impiegato nel contratto l intervento sostitutivo da parte della stazione appaltante opera anche per sanare i debiti dei subappaltatori (nelle ipotesi di somme residue e non oltre il valore del debito che l appaltatore ha nei confronti del subappaltatore, alla data di emissione del Durc negativo). Infine, se l irregolarità riguarda solo il subappaltatore e l importo dovuto a quest ultimo è insufficiente a coprirla, la sostituzione nell obbligazione contributiva svincola il pagamento nei confronti del l appaltatore. Quindi, riassumendo, per lo stato di avanzamento dei lavori, trova giusta convalida l intervento suppletivo di stazioni appaltanti e altri enti aggiudicatori con il pagamento diretto agli enti previdenziali e alle casse edili, nelle situazioni in cui il documento unico di regolarità contributiva richiesto per stato di avanzamento lavori evidenzi degli inadempimenti a livello contributivo. Quindi l irregolarità del Durc nei confronti del l operatore economico nel l alveo dei contratti pubblici comporta che il pagamento dell importo, oggetto di liquidazione da parte della stazione appaltante in relazione alla fase del contratto, sia effettuato a favore degli istituti creditori dei contributi Segue - pagina 11

11 F O C U S omessi. Il DURC acquisito nella prima fase di un appalto pubblico può esser utilizzato anche per l acquisizione e la stipula di altri contratti pubblici diversi da quello per il quale è stato acquisito. Per il saldo finale è sempre prevista l acquisizione di un nuovo DURC. Idoneità tecnico - professionale C è da sottolineare che non sarà più necessario per il committente richiedere l idoneità tecnico professionale alle imprese e lavoratori autonomi per appalti la cui durata presunta non sia superiore ai dieci uomini giorno finalizzati alla realizzazione o manutenzione delle infrastrutture per servizi, dall applicazione delle disposizioni del decreto legislativo n. 81/08 previste per i cantieri temporanei e mobili, ad eccezione di quei lavori che espongono i lavoratori ai rischi di cui all allegato XI del D. Lg. 81/08. Su quest ultimo punto vorrei focalizzare la vostra attenzione su una riflessione personale; perché se la precedente modifica è da ritenersi favorevole per le imprese, quest ultima affermazione va analizzata a dovere. Infatti in tale contesto appare evidente la possibilità da parte di operatori economici non qualificati di operare sul mercato sfuggendo a qualsiasi meccanismo di verifica preventiva circa la loro idoneità e qualificazione; il tutto a scapito, evidentemente, della sicurezza dei lavoratori, oltre che il presumibile aumento di una concorrenza economica sleale nei confronti delle imprese realmente qualificate; senza parlare poi di una qualità del lavoro di dubbia aspettativa. Qualora, l impresa non fosse regolare con il pagamento dei contributi previdenziali ( INPS, INAIL e cassa edile ) con la mancata esibizione del DURC, il committente non viene tutelato ed anzi, potrebbe fare incorrere lo stesso a spiacevoli controlli fiscali incrociati, che possono risolversi anche con il pagamento del doppio della somma dovuta, per appianare eventuali incongruenze dell impresa. Per questo è consigliabile che i committenti privati e le imprese affidatarie continuino a richiedere l idoneità tecnico professionale in un appalto come sotto elencato, al fine di evitare spiacevoli inconvenienti. Iscrizione Camera di Commercio Per quanto riguarda il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio sono necessari anche il documento di valutazione dei rischi e POS dove necessario ( la cui redazione, comunque, rimane un obbligo delle imprese ) e la dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdettivi. Periodo di validità del DURC Un ulteriore novità, riguarda la validità del DURC, fissata in 120 giorni dal momento della sua effettiva emissione e, in tale periodo, può essere utilizzato per differenti scopi. Tuttavia, cosi come specificato anche dal CNCE, la vera novità consiste nell obbligo che vige per le stazioni appaltanti di richiedere il Durc ogni 120 giorni dal momento della data di stipula del contratto e di utilizzarlo per pagare i s.a.l. (stato di avanzamento lavori) che rientrano nell arco temporale in cui ciascun documento esprime la sua validità. In realtà sull argomento dobbiamo fare delle specificazioni e soffermarci un momento. Dopo il primo Durc chiesto dall amministrazione ai vincitori di gare d appalto a conferma dell autocertificazione del concorrente gli enti non devono richiedere un altro documento di regolarità contributiva, subito dopo la stipula del contratto. L indicazione che arriva dal ministero del Lavoro è quella di «attendere» e di rinviare la richiesta del secondo Durc alla prima fattura o stato di avanzamento lavori per le opere pubbliche. La legge di conversione ha modificato il termine di validità del Durc: il Dl 69/2013 aveva previsto che il documento fosse valido per 180 giorni. In sede di conversione questo termine per l aggiudicazione, la stipula e i pagamenti del contratto è stato ridotto a 120 giorni dalla data di rilascio. Trattandosi di una disposizione introdotta dal Parlamento, risulta applicabile solo dall entrata in vigore della legge di conversione: la circolare ministeriale afferma «dopo il 21 agosto», ma in realtà la legge è in vigore già da quella data, e quindi a stretto rigore dovrebbero durare 120 giorni i Durc emessi fin dal 21 agosto compreso. I Durc rilasciati in precedenza, invece, avranno una validità di 90 giorni, anche se risultano rilasciati nel periodo di vigenza del decreto legge che aveva raddoppiato il termine. Il ministero chiarisce come il legislatore abbia inteso creare sostanzialmente tre gruppi in relazione alle fasi del contratto e dei relativi Durc che debbono essere richiesti direttamente dalla Pa. In primo luogo, avrà validità quadrimestrale per la verifica della dichiarazione sostitutiva sulla regolarità contributiva e per l aggiudicazione e la stipula del contratto. Nel primo caso, il termine di 120 giorni di validità non decorre dalla data di rilascio ma dalla data indicata nel documento di verifica della dichiarazione sostitutiva. Il secondo raggruppamento si riferisce alle fasi successive alla stipula del contratto: pagamento di fatture o stati di avanzamento lavori (Sal) o fatture; certificato di collaudo, certificato di regolare esecuzione o verifica di conformità, attestazione di regolare esecuzione. In questi casi il ministero invita a richiedere un altro Durc non nel momento immediatamente successivo alla conclusione del contratto, ma solamente nei due passaggi chiave successivi: lo stato di avanzamento lavori e il certificato di collaudo o di regolare esecuzione, ferma restando la validità per ogni documento confermata Segue - pagina 12 11

12 F O C U S a 120 giorni. Questo per evitare di vedere «scadere» troppo presto un documento richiesto con eccessivo anticipo: in questo modo le stazioni appaltanti possono riuscire a utilizzare lo stesso Durc, sempre nei 120 giorni di validità. Alla conclusione dei lavori occorre comunque sempre acquisire un nuovo Durc da utilizzare per il pagamento del saldo finale, per il quale non è prevista l estensione di validità dei documenti richiesti nelle fasi precedenti anche se non ancora scaduti. Per i subappalti, il Durc deve essere richiesto in fase di autorizzazione al subappalto, nonché per il pagamento dei Sal e per l ultima fase contrattuale, nonché per il saldo prezzo. Viene confermata infine la disposizione relativa al «preavviso di accertamento negativo»: gli enti coinvolti nell emissione del Durc (Inps Inail o Casse edili), in caso di irregolarità, devono invitare l interessato a regolarizzare la propria posizione entro 15 giorni, con invito per posta certificata all interessato o al consulente del lavoro nominato, riportando l indicazione analitica delle irregolarità riscontrate. La disposizione, anche se inserita fra quelle relative ai contratti pubblici, deve ritenersi valida per ogni verifica operata dagli enti previdenziali in ogni ipotesi di rilascio del Durc. Come richiedere il DURC dal 2 settembre 2013 L ultima novità ovviamente, consiste nell obbligo di richiesta ed emissione del DURC in modalità PEC. Dal 2 Settembre 2013 Inps, Casse edili e Inail non potranno più emettere il documento su supporto cartaceo, bensì, tanto la domanda da parte delle imprese quanto la relativa trasmissione a cura dei succitati Enti, dovrà viaggiare su indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). La notizia è stata comunicata dal Cnce mediante la diffusione della nota n. 521/2013. La stessa è stata emessa in seguito all adeguamento reso necessario dalle recenti innovazioni introdotte dalla manovra di semplificazione. Un importante precisazione riguarda la richiesta del documento da parte delle imprese. Queste infatti, potranno essere assistite da competenti professionisti e segnalare quindi al momento della presentazione dell istanza l indirizzo PEC del professionista incaricato anziché quello intestato all azienda. L eventuale esigenza di inviare il documento ricevuto via PEC a soggetti non obbligati all utilizzo dell indirizzo di posta elettronica certificata potrà avvenire stampando il documento allegato alla mail inviata all indirizzo PEC indicato dall impresa al momento della richiesta. La provenienza del documento, infatti, sarà garantita dal glifo, ossia un contrassegno che attesta le provenienza del documento e che, essendo generato in modalità automatica dal sistema, ne assicura la conformità all originale. L estensione della validità, fino al 31 dicembre 2014, si applica anche ai lavori privati edili. A mio avviso ci sono ancora dei punti da risolvere e da migliorare ma bisogna ammettere che è stato fatto molto, e che in effetti il Decreto ha razionalizzato un po le procedure. Tutto l iter riguardante il Documento Unico di Regolarità Contributiva, rimane comunque una pratica lunga e dispendiosa, e che comporta comunque fastidi burocratici poco piacevoli per chi vorrebbe solo concentrarsi a lavorare, ma è pur vero, che considerando il modo di fare della politica e della Pubblica Amministrazione in Italia, possiamo ritenerci soddisfatti almeno per il momento!!!! Supplemento al Anno I n. 2 febbraio 2014 Periodico mensile a carattere sociopolitico, sindacale e culturale Organo ufficiale della C.I.L.A. Confederazione Italiana Lavoratori Artigiani Editore e Proprietario: Antonino Gasparo Direttore Editoriale: Massimo Filippo Marciano Direzione e Redazione: Via Sant Agata dei Goti, 4, Roma Tel: Fax: CILA Nazionale 12 Direttore Responsabile: Maurizio Gai Redazione: Claudia Annunziata Stefania Capobianco Francesca Capone Siglinda Denci Cristina Gabrielli Elisabetta Giannini Giorgia Mancini Sara Marazza Monica Menna Silvia Paparella Margherita Pucello Sabrina Spagnoli Fabiana Valentini Grafico: Marian Bacosca-Tarna Stampa: Centro Stampa, Roma Gli articoli e le note firmati (da collaboratori esterni ovvero ottenuti previa autorizzazione) esprimono soltanto l opinione dell autore e non impegnano la CILA e/o la redazione del periodico. L Editore declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni, nonché per eventuali danni derivanti dall uso dell informazione e dei messaggi pubblicitari contenuti nella rivista. Registrazione Tribunale di Roma No. 298 del

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