Contributi Mipaaf Sostegno ai contratti di filiera e di distretto. Bando nazionale Ocm vino Promozione sui mercati dei Paesi terzi

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1 Expò Newsletter dinformazione dedicata alle tematiche dellinternazionalizzazione a cura di Confagricoltura Anno o - n.0 - Luglio 2013 Più Reti di eccellenze al Sud per vincere con lexport di Giandomenico Consalvo* Giandomenico Consalvo E indispensab i l e mettersi in movim e n t o. E il mom e n t o, cioè, di a v e r e uno scatto di fantasia a partire, però, dagli strumenti disponibili. E ovviamente chiaro che presentarsi insieme, uniti, sui mercati internazionali attiva maggiori potenzialità commerciali. Le aziende che hanno deciso di fare rete in alcuni sperimentando la formula che supera la frontiera dellappartenenza a segmenti produttivi omogenei sono le uniche che oggi possono guardare al futuro con fondato ottimismo. Lidea vincente resta quella di presentarsi compatti valorizzando sia le aggregazioni che si è in grado di mettere in campo, ma anche - se non soprattutto - il brand produttivo del territorio di appartenenza, attraverso proposte accomunate dal filo rosso delleccellenza qualitativa. Nelle regioni meridionali è indispensabile, però, scavalcare le gelosie ed i ritardi storici che continuano, purtroppo, a registrarsi nella costruzione delle filiere più tradizionali, che, pure, esprimono il valore aggiunto di tipicità settoriali uniche al mondo. Basti pensare al pomodoro, alla mozzarella, al caffè, allolio, alla pasta, solo per fare qualche esempio lampante. continua a pag.6 Accoglienza positiva per liniziativa preannunciata dal premier Letta Mario Guidi: Con Destinazione Italia siamo sulla strada giusta Speciale Contributi Mipaaf Sostegno ai contratti di filiera e di distretto Tutti i dettagli della procedura a pagina 2 Mercati emergenti, ecco la vera sfida dellinternazionalizzazione I servizi alle pagine 4, 5 e 6 pagina 8 Il presidente Mario Guidi Servizio a pagina 3 Servizio a pagina 7 Le news Bando nazionale Ocm vino Promozione sui mercati dei Paesi terzi Tutti i dettagli della procedura a pagina 2 Puoi ricevere Confagricoltura EXPO utilizzando il link

2 2 Agevolazioni ed incentivi Partecipazione della Simest nelle aziende - Legge 100/90 BANDO APERTO: Scadenza attualmente non prevista La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo. Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners. Bando nazionale Ocm vino Promozione sui mercati dei Paesi terzi Decreto 30 aprile OCM Vino - Misura "Promozione sui mercati dei Paesi terzi" - Invito alla presentazione dei progetti campagna 2013/2014. Modalità operative e procedurali per l'attuazione del Decreto ministeriale n 4123 del 22 luglio A breve riaprirà il bando nazionale per i progetti di promozione del vino italiano nei Paesi extraeuropei finanziabili con i fondi dellocm vino; le informazioni riportate di seguito pertanto sono da considerarsi approssimative in quanto fanno riferimento alla precedente campagna 2012/2013. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI: Agricoltura, Commercio, Agroindustria BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI SPESE FINANZIATE: Promozione/Export AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto DOTAZIONE FINANZIARIA: Possono accedere ai fondi della misura i seguenti soggetti: - le organizzazioni professionali, purché abbiano tra i loro scopi la promozione dei prodotti agricoli; - le organizzazioni interprofessionali; - i Consorzi di tutela e loro associazioni e federazioni; le organizzazioni di produttori; - i produttori di vino che abbiano ottenuto i prodotti da promuovere, dalla trasformazione dei prodotti a monte del vino, propri o acquistati; - soggetto pubblico con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli. - le associazioni, anche temporanee di impresa e di scopo tra i soggetti sopra elencati. I progetti sono presentati per una durata massima di tre anni. Durante la realizzazione di tali progetti, il medesimo beneficiario può presentare nuovi progetti purché riguardino Paesi terzi diversi. Contributi Mipaaf Sostegno ai contratti di filiera e di distretto Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato fino al 50% promosso dal MIPAAF per sviluppare i contratti di filiera e di distretto. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI: Agricoltura, Commercio, Agroindustria BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato DOTAZIONE FINANZIARIA: PROSSIMA APERTURA In fase di attivazione Soggetti beneficiari - cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi, da consorzi di piccole e medie imprese, che operano nel settore agricolo, agroalimentare e agroenergetico. Ai fini dell'ammissibilità alle agevolazioni previste dal presente decreto, i consorzi devono avere quale oggetto sociale la gestione di servizi comuni, di natura non meramente amministrativa, ivi compresi programmi specifici di supporto destinati all'insieme delle imprese consorziate. Inoltre, alla data di presentazione della domanda, la maggioranza dei soci aventi diritti al voto del consorzio proponente deve essere costituita da consorziati con la qualifica di imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o di organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente; - società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente; - associazioni temporanee di impresa già costituite allatto della presentazione della domanda di accesso; rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari Sono soggetti beneficiari dei contratti di filiera e di distretto: le piccole e medie imprese, anche in forma consortile, le imprese intermedie e le cooperative a mutualità prevalente e loro consorzi che operano nel settore agricolo ed agroalimentare; le organizzazioni di produttori agricoli; le società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione. Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 1 luglio

3 3 Valutazioni positive sulliniziativa preannunciata dal premier Letta Guidi: Con Destinazione Italia il sistema-paese sulla strada giusta E necessario fare crescere lexport, ma occorre attrarre nuovi capitali stranieri La filiera agroindustriale è una grande opportunità in vista di Expo 2015 Il presidente Mario Guidi Il progetto Destinazione Italia portato avanti attraverso la cabina di regia dellinternazionalizzazione finalmente allargata alle Organizzazioni di Rappresentanza del mondo agricolo è una grande opportunità per rilanciare il made in Italy, che guarda allexpo 2015 come ad un trampolino di lancio. E questo il commento del presidente di C o n f a g r i c o l t u r a Mario Guidi - che ha apprezzato le considerazioni espresse dal ministro degli Affari esteri Emma Bonino dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio Enrico Letta in merito alliniziativa che sta prendendo forma proprio in questi giorni. Finora ha aggiunto Guidi - ha imperato un atteggiamento bucolico. La campagna come astrazione, il km zero e la difesa del brand italiano dalla colonizzazione straniera. Oggi finalmente si intende operare tenendo conto che la campagna è fatta di imprese che devono fare reddito, che danno occupazione, che puntano sullexport e si aggregano per competere attraverso le reti, con progetti su cui si cercano anche investitori stranieri per introdurre innovazioni di processo e di prodotto alla base di progetti concorrenziali. È tutto molto più concreto, aderente alla realtà ed alle prospettive, che vedono Expo 2015 non come un traguardo ma un punto di partenza. E il momento ha concluso il presidente di Confagricoltura - di riconsiderare il ruolo degli investitori stranieri che possono dare nuove opportunità ai nostri brand e marchi, che favoriscono la loro diffusione sul mercato globale, tutte operazioni in sostanza che si traducono in occupazione, sviluppo, affermazione del Made in Italy. Per Destinazione Italia come spiegato dal presidente del Consiglio Letta si è inteso creare una struttura operativa estremamente agile e snella con i rappresentanti del ministero degli Esteri, dello Sviluppo e della presidenza del Consiglio. Al massimo in tre mesi dovranno indicare proposte di riforma delle normative e dei regolamenti vigenti per provare ad attrarre gli investitori esteri fino a questo momento paralizzati dalleccesso di burocrazia e dal cattivo funzionamento dei meccanismi amministrativi. Il modello di riferimento è lirlanda che in pochi anni attraverso la semplificazione delle procedure ed unattenta opera di accompagnamento e di assistenza alle imprese straniere interessate ad investire è stata capace di attrarre notevoli flussi di capitali. Lo step finale resta Expo 2015, un appuntamento fondamentale per tentare di immettere liquidità fresca nel circuito economico e produttivo del Paese. Entro settembre dovrà essere pronto il documento progettuale definitivo che diventerà attuativo attraverso, probabilmente, uno specifico decreto legge. Liniziativa Destinazione Italia, - ha dichiarato il ministero degli Esteri Emma Bonino - rappresenta un decisivo salto di qualità per la diplomazia economica. Lobiettivo, che mi vedrà direttamente impegnata, in stretto raccordo col Ministro Zanonato ha aggiunto Bonino - è quello di rendere litalia un Paese attraente per i maggiori investitori internazionali. E un obiettivo ambizioso, che contiamo di raggiungere anche attrezzandoci con gli strumenti operativi più adeguati. Cominciamo subito creando una task force, molto snella, chiamata ad elaborare in tempi rapidi un rapporto, che andrà condiviso con tutti i soggetti - parti sociali, realtà territoriali, potenziali investitori - che svolgono un ruolo chiave per lattrazione degli investimenti esteri. Il ministro allo Sviluppo Flavio Zanonato ha spiegato che a fronte di un numero sempre maggiore di piccole e medie imprese che si affacciano sui mercati globali il compito del governo deve essere quello di restare al loro fianco supportandole concretamente dal punto di vista promozionale, organizzativo, finanziario e assicurativo. Gli strumenti ci sono ma è necessario potenziarli e farli funzionare in modo sempre più organico. Nella cabina di regia per la internazionalizzazione ha anticipato - abbiamo definito le principali linee guida su cui concentrarci da qui fino a fine L idea di fondo e' quella di portare oltre 20mila piccole e medie imprese sui mercati internazionali - ha sottolineato il ministro, facendo riferimento al roadshow su tutto il territorio italiano che partirà subito dopo lestate e che avrà proprio lobiettivo di reclutare nuovi imprenditori che vogliono andare all' estero con il sostegno dell'ice, della Sace e di Simest.

4 4 Speciale Oltralpe si punta ad accrescere le potenzialità di sviluppo del comparto Ambition green, la Francia ci crede Il Governo si è posto lobiettivo prioritario di accrescere i consumi In aumento gli investimenti pubblici: da 90 milioni annui a 160 nel 2020 In tempi di recessione lunga e persistente nellarea delleuro si pensa bene in quali comparti strategici si intende investire. Dalla Francia arriva il segnale che uno dei segmenti del settore primario ritenuti strategici nei prossimi anni è senza dubbio lagricoltura biologica. La scelta arriva proprio quando - ha specificato il ministro dellagricoltura Stéphane Le Foll la differenza tra i rendimenti delle coltivazioni convenzionali e quelle biologiche si riduce, perché i prezzi del biologico fortunatamente si avvicinano a quelli dei prodotti tradizionali, le conversioni dei terreni al bio aumentano ancora, ma a un ritmo inferiore rispetto agli ultimi anni. Dobbiamo sostenere di più questa trasformazione. Ambition bio E in questo contesto che Oltralpe hanno deciso di mettere in campo un piano di investimenti di notevole consistenza. Saranno resi disponibili maggiori contributi pubblici sfruttando anche i flussi provenienti dallunione Europea, sussidi regolarmente utilizzati in Francia, a differenza di quanto avviene in Italia. Le cifre chiariscono bene di che cosa stiamo parlando: si passerà dai 90 milioni di euro allanno di oggi progressivamente a 160 nel Questi finanziamenti saranno destinati al mantenimento dei terreni biologici e, principalmente, alla conversione di quelli convenzionali in bio, tenendo conto che per tre anni, in questo processo, lagricoltore dovrà sostenere i costi, senza potere vendere i prodotti e, quindi, generare profitti aziendali.la Francia in buona sostanza punta nel perdio a raddoppiare le superfici agricole destinate alla metodologia bio. Il ritardo colmato. La rincorsa ai Paesi più avanti nellagricoltura biologica in Francia è partita nel 2007, quando in pole position cerano altre aree Ue, a cominciare dallitalia. In pochi anni la Francia è stata capace di accrescere dell85% lestensione dei terreni agricoli biologici, che sono passati da 550mila ettari a 1,032 milioni. La Francia oggi resta quarta nellunione Europea, dietro Spagna, Italia e Germania, ma ha ridotto sensibilmente le distanze (in Italia a fine 2010 eravamo a 1,097 milioni di ettari), utilizzando virtuosamente contributi e interventi pubblici. Perché la scelta del biologico. Con il nuovo programma nazionale la finalità è produrre lo stesso ma con meno, come specificato dal ministro Le Foll. La svolta è nella direzione della salubrità e della compatibilità ambientale: meno acqua, meno fertilizzanti. Metodi naturali, insomma, per tutelare il territorio ed il paesaggio. Le resistenze degli agricoltori. Il passaggio a tale tipo di impostazione ha richiesto un notevole lavoro di mediazione culturale. Non è stata una passeggiata condividere il nuovo approccio metodologico in un Paese che è il principale produttore agricolo della Ue, con grandi capacità nelle colture estensive: cereali e barbabietole, che consentono attualmente rendimenti elevati, grazie a un rialzo dei prezzi e che certamente non favoriscono il cambio di regime metodologico. Una parte delle sovvenzioni supplementari appena stanziate In Italia la spesa nel carrello è aumentata del 7 per cento sarà, infatti, destinata proprio alle regioni dove lagricoltura estensiva è più forte. Il ruolo dei consumatori. Il boom del bio in Francia, a partire dal 2007, si è giovato anche della crescente domanda da parte dei consumatori. La quota del biologico sul mercato alimentare francese rappresenta appena il 2,4% del totale, come dire 4,17 miliardi di euro. In ogni caso il doppio rispetto ai due del Nel 2012 i consumi di alimenti bio sono aumentati ancora del 6,6% (questo anche in Italia, dove lanno scorso si è consumato il 7,3% in più rispetto al 2011). Le azioni di Ambition In Francia il 25% dei prodotti consumati viene importato. Anche per questa motivazione Ambition bio 2017 intende aumentare i consumi di prodotti interni introducendo il bio nelle mense delle scuole e delle altre società e istituzioni pubbliche fino al 20% del totale. Attualmente, secondo lagence Bio, il 56% delle mense (comprese anche quelle del settore privato) ne fa uso, ma questi prodotti rappresentano solo il 4% di tutte le forniture. La crisi dei consumi non ha contagiato in Italia i prodotti biologici. Secondo Ismea/GFK-Eurisko nel 2012 si è registrata una crescita della spesa bio del 7,3%, dopo il più 9% messo a segno nel I dati, riferiti agli acquisti di prodotti biologici confezionati presso i punti di vendita della grande distribuzione organizzata - è scritto nella nota dellismea dello scorso mese di febbraio - rivelano in valore andamenti particolarmente favorevoli per biscotti, dolciumi e snack (+22,9% rispetto al 2011) e bevande analcoliche (+16,5%). Bene, sempre in relazione alle referenze biologiche, anche pasta, riso e sostituti del pane (+8,9%), frutta e ortaggi, sia freschi che trasformati (+7,8%), e lattiero-caseari (+4,5%), mentre chiudono in leggera flessione le uova, in calo dell'1,9%. I dati per macroripartizione territoriale - si legge ancora nel report Ismea - confermano una maggiore propensione al consumo di prodotti biologici nelle regioni settentrionali, che rappresentano oltre il 70% del mercato, a fronte di una quota di quasi il 23% del Centro Italia e di circa il 7% del Mezzogiorno.

5 5 Speciale Le directory alla base del nuovo Regolamento Comunitario 392/2013 Bio, più controlli e fascicolo aziendale Dopo lattività di ascolto recepite le indicazioni della Corte dei Conti Ue Vigilanza pubblica obbligatoria e maggiore circolazione delle informazioni E stato pubblicato il nuovo regolamento Ue 392/2013 che modifica il reg. CE 889/08 per quanto riguarda il sistema di controllo per la produzione biologica. Vale la pena di approfondire le indicazioni che esso contiene in quanto sebbene in un quadro complessivo che ha ancora bisogno di ulteriori interventi si percepisce chiaramente lintento delle Autorità comunitarie di procedere ad una stretta dei controlli nellambito di un segmento produttivo particolarmente importante ed in costante crescita. Se si vuole semplificare al massimo il numero delle directory ritenute strategiche dal legislatore europeo, le novità rilevanti si possono ricondurre al seguente blocco di iniziative: introduzione del fascicolo di controllo aziendale; implementazione delle dinamiche di interscambio delle informazioni (art. 63); analisi ed accertamenti su almeno il 5 per cento degli operatori sottoposti ai controlli rispetto alla precedente norma che prevedeva analoghi interventi solo sulla base di un ragionevole rischio (art. 65); vigilanza pubblica obbligatoria (art. 9); maggiore interazione operativa tra aziende ed organismi di controllo e tra gli organi di vigilanza pubblica degli Stati membri. E in considerazione di questa visione che scaturisce un regolamento sicuramente più severo rispetto al corpus normativo precedente, ma che risponde senza dubbio meglio alle mutate esigenze di un comparto che non è più quello di qualche anno fa, sia per dimensioni assunte che per bacino geografico complessivo nel quale insistono le produzioni. Tra i più autorevoli esperti di queste problematiche, Massimo Govoni sottolinea che sono stati introdotti obblighi per le Autorità pubbliche e gli Organismi di controllo per una più efficace azione rispettivamente di vigilanza e di controllo, oltre che di gestione delle informazioni raccolte. Insomma, la Commissione insiste giustamente sul miglioramento qualitativo (oltre che quantitativo), della raccolta delle informazioni sulle aziende - da qui nasce il fondamentale fascicolo di controllo e sullo scambio di queste notizie raccolte che dovranno circolare più fluidamente e senza reticenze tra i vari organismi di controllo, le Autorità pubbliche di vigilanza e tra gli stessi soggetti dei diversi Stati membri. Non si tratta di un lavoro da poco, ma è evidente che si configura come lunica strada per avere una mappatura precisa della circolazione di queste produzioni ab origine fino alla tavola dei consumatori. Strategico, quindi, larticolo 63 che delinea gli impegni che loperatore deve sottoscrivere allatto del suo ingresso nel sistema di controllo. La qualificazione biologica. E sostanziale non perdere mai di vista per lazienda la centralità del concetto di qualificazione biologica del prodotto o dei prodotti biologici ricevuti da altri operatori o appaltatori. E su questo aspetto che si gioca la sfida di arrivare ad un sistema effettivamente capace di riconoscere al proprio interno eventuali problematiche o criticità. Ed è estremamente precisa la sottolineatura di Govoni che richiama lattenzione sui cambiamenti nella vita quotidiana delle aziende, specificando che la la gestione di tutti i reclami e di tutte le non conformità interne deve prevedere la tempestiva comunicazione al proprio Organismo di controllo. Questobbligo - rimarca Govoni - non è mai stato presente nella normativa del biologico. Un versante questo che non avrebbe dovuto avere bisogno di un dettato normativo, perché gli Organismi di Controllo avrebbero dovuto già prevedere tale prioritario obbligo con grande rigore. Ora - a partire dal 1 gennaio 2014 tutti i soggetti della filiera biologica (compresi, naturalmente gli Organismi di Controllo) dovranno ottemperare al nuovo e più (giustamente) severo regolamento. Maggiori controlli. Autorità Pubbliche ed Organismi di controllo dovranno rafforzare la vigilanza e, soprattutto, scambiarsi con maggiore frequenza ed efficacia le informazioni. E in questo modo che sarà possibile mettere in piedi un sistema in grado di percepire ogni minima distonia rispetto ad una normativa che è estremamente dettagliata nella descrizione dei procedimenti metodologici alla base del biologico.

6 6 Speciale Anticipazioni dati Sinab. Dinamiche positive per lagricoltura green La spesa? Nonostante la crisi cresce del nove per cento Nel primo quadrimestre 2013 consumi in espansione Trend molto favorevole per dolciumi, snack, ortofrutta fresca e trasformata La crisi non intacca la capacità attrattiva nei confronti dei consumatori da parte delle produzioni biologiche. Dalla prima analisi dei dati - relativi a dicembre forniti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (OdC), sulla base delle elaborazioni del Sinab Sistema dinformazione Nazionale sullagricoltura Biologica ( risulta che gli operatori biologici certificati sono di cui: produttori esclusivi; preparatori (comprese le aziende che effettuano attività di vendita al dettaglio); che si occupano sia di produzione che di preparazione; 297 operatori che effettuano attività di importazione. Rispetto ai dati riferiti al 2011 si rileva un aumento complessivo del numero di operatori del 3%. La distribuzione per aree geografiche. La distribuzione degli operatori sul territorio nazionale vede, come per gli anni passati, la Sicilia seguita dalla Calabria tra le regioni con maggiore presenza di aziende agricole biologiche; mentre per il numero di aziende di trasformazione impegnate nel settore la leadership spetta allemilia Romagna seguita da Lombardia e Veneto. La superficie coltivata secondo il metodo biologico, risulta pari a ettari, con un aumento complessivo, rispetto allanno precedente, del 6,4%. I principali orientamenti produttivi sono il foraggio, i cereali e i pascoli. Segue, in ordine di importanza, la superficie investita ad olivicoltura. Per le produzioni animali, distinte sulla base delle principali specie allevate, i dati evidenziano rispetto allo scorso anno un aumento consistente, in particolare per i suini (+32,2% del numero di capi) e per le api (+29,2% del numero di arnie). Consumi ancora in espansione. Intanto sul fronte della domanda la crisi dei consumi sembra ancora non toccare i prodotti biologici. A testimoniarlo è l'ultima rilevazione del Panel famiglie Ismea/GFK-Eurisko che indica, nel primo quadrimestre 2013, una spesa bio ancora in espansione (+8,8% rispetto allo stesso periodo dellanno precedente). I dati, riferiti agli acquisti di prodotti biologici confezionati presso i punti di vendita della grande distribuzione organizzata, rivelano in valore andamenti particolarmente favorevoli per i biscotti, i dolciumi e gli snack e gli ortofrutticoli freschi e trasformati, in entrambi i casi in aumento superiore al 12% rispetto al primo quadrimestre I risultati del primo quadrimestre 2013 confermano anche una serie di dinamiche che trovano consolidamento nel corso del tempo. Prima fra tutte, la consistente concentrazione degli acquisti su poche categorie, con le prime tre (ortofrutta fresca e trasformata, lattiero-caseari ed uova) che coprono quasi due terzi della spesa totale. In secondo luogo la notevole maggiore propensione al consumo di prodotti biologici nelle regioni settentrionali, che rappresentano da sole oltre il 73% della spesa totale bio, sebbene landamento degli acquisti dei primi quattro mesi del 2013 riveli un andamento positivo in tutte le aree ad eccezione del Centro dove si registra una flessione rispetto al pari periodo del Il giro di affari. Tra esportazioni e consumi interni il giro d'affari complessivo del biologico ammonta in Italia, secondo gli ultimi dati FIBL-IFOAM, a circa 3 miliardi di euro. Un fatturato che pone l'italia al quarto posto al livello europeo dietro Germania, Francia e Regno Unito e in sesta posizione nella classifica mondiale. (Fonte: sinab.it del ) continua dalla prima Se si riuscisse a lavorare per la realizzazione di marchi del territorio, si potrebbe consentire anche agli altri - quelli che non si ritrovano direttamente in queste filiere così concorrenziali allestero (ma che esprimono, comunque, alta qualità) - di arrivare dove da soli non arriverebbero mai. I contratti di rete settoriali sono una realtà ed iniziano ad essere presi in considerazione con discreta visione anche al Sud ed in Campania. Ma non sono stati avviati se non in minima parte e per iniziativa di grandi aziende esperimenti incentrati sulla qualità diffusa al di là degli specifici segmenti nei quali le imprese operano. Manca ancora come si diceva prima quello scatto di fantasia e di rischio imprenditoriale che può trasformare una criticità importante (la dimensionalità eccessivamente fragile e la scarsità di risorse finanziarie tipica del capitale asfittico delle piccole imprese) in unopportunità a largo raggio. Leccellenza del fare può diventare, quindi, il riferimento centrale di nuovi programmi di internazionalizzazione - ma anche (e non secondariamente) di espansione sul mercato interno - che devono mirare alla creazione di distretti intersettoriali di qualità che potrebbero avere la loro certificazione nellarea geografica che li esprime. *Giunta Nazionale Confagricoltura Expo Expò è la newsletter di Confagricoltura, dedicata alle tematiche dellinternazionalizzazione. Expò è una pubblicazione periodica destinata alla diffusione interna di informazioni a carattere economico relative al mondo del settore primario

7 (da Confagricoltura.it) Expo 7 Oggi le aziende puntano ad aprirsi alla domanda dei Paesi emergenti Le Pmi export oriented sfidano i mercati globali Aumenta la propensione allinternazionalizzazione Le imprese guardano al mercato non più in chiave domestica Il confronto con i mercati globali del terzo millennio ha comportato una modifica radicale del modus operandi delle aziende del comparto agro-industriale. La mission primaria è diventata quella della internazionalizzazione. In sostanza, mentre si fanno sempre più stretti i legami economici tra diversi Paesi e realtà territoriali del pianeta, le imprese si adeguano a questa tendenza e si aprono a mercati sempre più vasti. In particolare negli ultimi anni, a tale tendenza mondiale si è aggiunta la forte crisi economica ancora in corso che ha colpito pesantemente i Paesi più sviluppati, Italia compresa. Il calo dei consumi di prodotti agroalimentari nel mercato nazionale sommato allaumento del costo del denaro, del lavoro, dei mezzi tecnici e dei fattori di produzione e la pressione fiscale hanno di fatto costretto le imprese a cercare nuove opportunità per rimanere sul mercato rafforzando la loro competitività. Ciò, sintetizzando, in due diversi modi: - aumenta la propensione allexport dei propri prodotti. Quindi, le imprese guardano alla domanda non più solo in relazione al mercato domestico, ma anche a quello dei Paesi esteri; - aumenta linteresse ad espandere la propria attività in altri Paesi. Le imprese progettano di realizzare investimenti diretti allestero, sia tramite lacquisizione di imprese esistenti, sia creandole ex novo, sia creando alleanze con altre imprese. Linternazionalizzazione delle imprese si configura, in estrema sintesi, proprio nei due processi appena descritti. E, di fatto, un fenomeno inevitabile. Ed anche auspicabile, sia per le imprese che per i Paesi. Alla intensificazione delle attività di internazionalizzazione corrisponde, infatti, un maggiore interscambio, più investimenti diretti in una direzione e nellaltra e, in ultima analisi, una maggiore crescita economica complessiva. Confagricoltura si è rivolta a pieno titolo in questa attività, inserendola tra le priorità delle proprie linee di azione, realizzando specifici progetti volti a favorire la promozione allexport dei prodotti agricoli ed agroalimentari italiani, a supportare gli imprenditori agricoli che intendono fare investimenti diretti allestero e a fornire servizi connessi ed assistenza alle imprese. Operativamente, la Confederazione si è fatta promotrice di incontri diretti di affari programmati tra aziende italiane e buyer esteri, di missioni di incoming di importatori e decisori di acquisto esteri nelle aziende agricole italiane e di missioni di imprenditori italiani interessati agli investimenti diretti allestero, rivolgendosi a mercati emergenti e nuovi Paesi nei quali le aziende hanno difficoltà di penetrazione agendo singolarmente ed a mercati già conosciuti al fine di rinnovarvi la presenza italiana. Tale attività si è affiancata a quella da sempre svolta da Confagricoltura di ricerca e sviluppo delle relazioni internazionali, di studio e di attenzione verso le normative che regolamentano il commercio internazionale, oltreché di rappresentanza delle imprese agricole nelle materie relative allinternazionalizzazione nelle sedi istituzionali, ministeriali e di coordinamento. Laccordo politico sulla riforma della Pac raggiunto oggi a Bruxelles dopo quasi due anni di lungo e complesso negoziato, rappresenta un notevole passo avanti rispetto alla proposta iniziale della Commissione del novembre Sono stati migliorati tantissimi aspetti ha dichiarato il coordinatore di Agrinsieme Giuseppe Politi di una riforma nata male e che nel disegno dellesecutivo comunitario risultava fortemente penalizzante per le nostre imprese. Dobbiamo questi miglioramenti allintensa attività negoziale del Riforma Pac, il commento di Agrinsieme Bene le novità sulle misure di mercato Parlamento europeo, per la prima volta coinvolto a pieno titolo ad approvare una riforma così complessa, della Presidenza di turno irlandese e dello staff degli uffici del Mipaaf che ha seguito il dossier. Rileviamo inoltre con soddisfazione ha proseguito Politi che buona parte delle istanze proposte da Agrinsieme sono state considerate nellaccordo politico raggiunto in questi giorni anche se la complessità della materia impone un approfondimento su alcuni temi chiave, in particolare per quanto riguarda i diritti di impianto vitivinicoli, le misure di mercato e lo sviluppo rurale. Mentre su tutto pesa lincertezza del budget per lagricoltura europea non ancora definito vista limpasse del negoziato sulle prospettive finanziarie pluriennali ; tema affrontato da domani al Vertice dei Capi di Stato e di Governo. Ora ha concluso il coordinatore di Agrinsieme occorre conc e n t r a r s i senza indugio sui diversi ambiti applicativi della riforma, delegati allitalia ed agli altri Stati membri. Evitiamo come nel passato di ridurci allultimo momento con scelte affrettate e non concertate. Su questo punto ci attendiamo dal Ministro De Girolamo un forte coinvolgimento del mondo delle organizzazioni delle imprese e delle cooperative agricole. Agrinsieme è il coordinamento di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle operative agroalimentari.

8 8... Le news... Garanzie finanziarie per linternazionalizzazione Garanzie Finanziarie per l'internazionalizzazione - SACE. Per PMI. Garanzia fino al 70%. AREA GEOGRAFICA: Italia SETTORI: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi No Profit BENEFICIARI: PMI SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Promozione/Export AGEVOLAZIONE: Garanzia In breve Contributi per la creazione di nuova imprenditoria Con questo avviso pubblico, Italia Lavoro in qualità di ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e in qualità di soggetto ideatore e attuatore del programma AMVA Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale ha lobiettivo di favorire il rinnovo del tessuto dellimprenditoria di tradizione. Lavviso è infatti finalizzato a rafforzare lappeal dei mestieri tradizionali supportando - sullintero territorio nazionale - la creazione, nei comparti produttivi della tradizione italiana, di nuova imprenditoria per il trasferimento dazienda da imprenditori con età superiore ai 55 anni a giovani imprenditori di età compresa tra i 18 e i 35 anni non compiuti. DOTAZIONE FINANZIARIA: BANDO APERTO Scadenza il 31/12/2013 BANDO APERTO: Scadenza attualmente non prevista SACE e il Gruppo Intesa Sanpaolo annunciano la finalizzazione di un accordo per sostenere linternazionalizzazione delle PMI italiane facilitandone laccesso al credito. Laccordo crea un plafond di 500 milioni a cui le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato almeno al 10% allestero, potranno accedere per finanziare i loro piani di sviluppo oltreconfine. it/ corporate/ sace_ news/ pressroom/2012/ cs-sace-intesa-s anpaolo.html Controlli: i prodotti agricoli italiani altamente sicuri Lagricoltura italiana fornisce prodotti di alta qualità e di elevata sicurezza alimentare. Lo sostiene Confagricoltura commentando i dati della Relazione annuale al Piano Nazionale Integrato (PNI) per il 2012, che fornisce un panorama completo delle attività svolte da tutte le componenti del sistema dei controlli ufficiali, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali della legislazione alimentare. Solo il 3,7% delle irregolarità osserva Confagricoltura è riferibile alla produzione primaria. u r a. i t / i t a / p r e s s - room_anno-2013/luglio_ /controlli-alimentariconfagricoltura-i-prodotti-agricoli-italiani-al tamente-sicuri.php Germania: forte aumento nei prezzi all'ingrosso dell'ortofrutta L'ICE Agenzia di Berlino, rielaborando la fonte "destatis", informa che i prezzi di vendita nel commercio all'ingrosso in Germania a giugno 2013 hanno registrato un aumento dello 0,7% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, ma una diminuzione dello 0,4 % rispetto al mese precedente. Nel maggio 2013 il tasso di variazione annuo si era attestato allo 0,1%, mentre nel mese di aprile era stato pari a - 0,4%. Un fattore rilevante per l'incremento dei prezzi registrato nel giugno scorso è l'aumento del 14,7% di quelli nella vendita all'ingrosso di frutta, ortaggi e patate. Rispetto al mese precedente, tuttavia, i prezzi di questi prodotti sono diminuiti del 2,4%... Cina: export vinicolo. Le imprese della filiera si rivolgono al Governo Le organizzazioni imprenditoriali della fliera vitivinicola si sono rivolte ai rappresentati del Governo italiano evidenziando la fortissima preoccupazione circa la nota vicenda dell'apertura di un' indagine anti-dumping da parte delle Autorità cinesi (vedere le notizie pubblicate in precedenza nello Sportello). Hanno, quindi, ricordato la grande rilevanza del settore vitivinicolo per il nostro Paese: sia in termini puramente economici, con un'incidenza del 20%, rispetto all'intero export agroalimentare, sia in termini sociali, con imprese e occupati nel comparto. E, poiché il mercato cinese è notoriamente uno di quelli con maggiori prospettive di sviluppo, risulta evidente l'enorme danno...

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