DCA. Disturbi del comportamento alimentare
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- Carlotta Parisi
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1 DCA Disturbi del comportamento alimentare
2 DCA Patologie complesse conseguenti a disturbi psicopatologici Alterano la qualità della vita dei giovani pazienti e dei famigliari Possono provocare conseguenze fisiche anche gravissime
3 DCA v ANORESSIA NERVOSA (AN) v BULIMIA NERVOSA (BN) v BINGE EATING DISORDER (BED)
4 DCA v Nel mondo occidentale l 1% circa delle ragazze tra 12 e 18 anni soffre di anoressia nervosa v Il 40% dei nuovi casi esordisce tra 15 e 19 anni v Nell AN il rapporto maschi/femmine è di 1 a 9
5 DCA disturbo dell immagine corporea
6 DCA Disturbo nella percezione e cognizione degli stimoli provenienti dal corpo e degli stati emozionali Senso di onnipotenza associato al terrore di perdere il controllo sui propri istinti ed essere travolte dall impulso di mangiare
7 ANORESSIA Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale (percentuale di peso perso,significativa se > 20%)
8 ANORESSIA Intenso timore di acquistare peso
9 ANORESSIA Presenza di un alterazione dell immagine corporea per ciò che riguarda forma dimensioni
10 ANORESSIA Amenorrea da almeno 3 cicli mestruali consecutivi v è un sintomo somatico precoce v presente in situazioni di sottopeso v nelle diete e/o in un eccesso di impegno psicofisico v è riconosciuta dalla paziente e dalla famiglia come una disfunzione che merita accertamenti e provvedimenti terapeutici v l accesso alle strutture di cura tramite il ginecologo/ endocrinologo consente l avvio della presa in carico multidisciplinare con i professionisti della salute mentale dell età evolutiva e adulta v consente l avvio dell intervento di prevenzione secondaria
11 ANORESSIA SI DISTINGUONO DUE SOTTOTIPI con restrizioni (An-R) con abbuffate/condotte di eliminazione (An-binge/purging)
12 ANORESSIA: SINTOMI v INTOLLERANZA AL FREDDO E SENSAZIONE DI FREDDO, SOPRATTUTTO ALLE ESTREMITÀ v COSTIPAZIONE v ATROFIA MUSCOLO-SCHELETRICA v PERDITA DEL TESSUTO GRASSO v PRESSIONE SANGUIGNA BASSA v CAVITÀ DENTALI v PREDISPOSIZIONE AUMENTATA ALLE INFEZIONI v PELLE MACCHIATA O GIALLA v CAPELLI ASCIUTTI, PERDITA DEI CAPELLI v IPERATTIVITÀ NEL COMPORTAMENTO DELLA PERSONA v GONFIORE E DOLORI ADDOMINALI DOVUTI ALL'ECCESSIVO DIMAGRIMENTO v RIDUZIONE DEL RITMO CARDIACO, FINO A GIUNGERE ALLA BRACHICARDIA v PRESSIONE SANGUIGNA BASSA; v CRESCITA DI UNA PELURIA DIFFUSA, IL COSIDDETTO LANUGO v IPOTONIA DELL'APPARATO DIGERENTE ACCOMPAGNATA A STIPSI v FORMAZIONE DI PETECCHIE, OSSIA DI PICCOLE EMORRAGIE ESTERNE v MANI GIALLE ALL'INTERNO PER VARIAZIONE DELLA CAROTENEMIA, v OSTEOPOROSI.
13 BULIMIA v Ingestione occasionale e compulsiva di grandi quantità di cibo con ricorso a condotte di "neutralizzazione" vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici, il ritorno ad una dieta particolarmente restrittiva e l'esercizio fisico strenuo. v Percezione distorta del peso e della propria immagine corporea
14 BULIMIA " ALMENO DUE EPISODI ALLA SETTIMANA PER TRE MESI " ECCESSIVO INTERESSAMENTO PER LA FORMA E PER IL PESO DEL CORPO " ALMENO TRE DELLE CINQUE SITUAZIONI RIPORTATE: CONSUMO DI CIBI ALTAMENTE CALORICI, SPESSO DIFFICILMENTE DIGERIBILI, DURANTE UN'ABBUFFATA; CONSUMO DI ALTRI CIBI RELATIVAMENTE BASSO, DURANTE UNA CRISI DI BULIMIA; ALLA FINE DELLA CRISI BULIMICA, DOLORI ADDOMINALI, VOMITO INDOTTO, SONNO E INTERRUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI;
15 BULIMIA " RIPETUTI TENTATIVI DI PERDERE PESO CON DIETE RESTRITTIVE, PURGANTI, DIURETICI E VOMITO PROVOCATO; " FREQUENTI FLUTTUAZIONI DEL PESO, DI OLTRE 4.5 KG, SIA VERSO L'ALTO CHE VERSO IL BASSO " CONSAPEVOLEZZA DI AVERE UN COMPORTAMENTO ALIMENTARE ANOMALO, " TIMORE DI ESSERE INCAPACI AD ARRESTARE L'INTRODUZIONE DI CIBO CON LA VOLONTÀ; " MANCANZA ASSOLUTA DI CONTROLLO DURANTE LA CRISI BULIMICA " DEPRESSIONE ED AUTOCOMMISERAZIONE DOPO LA CRISI
16 BULIMIA: SINTOMI v SETE v RITENZIONE IDRICA v DISIDRATAZIONE v EDEMI (GONFIORE DI BRACCIA E GAMBE) v IPERTROFIA DELLE GHIANDOLE SALIVARI, CHE DONA AL VISO UN ASPETTO PAFFUTO AGGRAVANDO LA PREOCCUPAZIONE DEL BULIMICO PER IL PROPRIO ASPETTO v PIAGHE, CICATRICI O CALLI SULLE NOCCHE O SEGNI DI DENTI SULLE MANI v VERTIGINI v SPASMI E TIC v DEBOLEZZA ED APATIA v ARITMIE v EROSIONI DENTALI, CARIE v MAL DI GOLA E RAUCEDINE v IRREGOLARITÀ MESTRUALI v DISTURBI DELL'ALVO v ANSIA, SINTOMI DEPRESSIVI
17 DIFFERENZA AN e BN DIFFERENZA ANORESSIA NERVOSA BULIMIA NERVOSA Peso Il peso rimane costantemente basso, sotto la media BMI Il peso rimane sulla norma, non si notano differenze di rilievo Decade di incidenza maggiore (quando compare il disturbo) Si presenta nella prima giovinezza della persona Compare in età adulta Richiesta di aiuto La persona malata non cerca quasi mai un aiuto Molto frequentemente la persona chiede di essere aiutata Rapporto con il menarca (primo sanguinamento della donna durante la mestruazione) A volte è correlata e causa l'anticipazione del sanguinamento Non ha alcun rapporto con il sanguinamento Diffusione nei soggetti maschili Anche se l'incidenza è notevolmente inferiore, la malattia colpisce anche i maschi L'incidenza è quasi esclusivamente femminile Tipologia Può essere acuta o cronica ma non cambia nel decorso Risulta essere di tipo fluttuante Malattie precedenti La malattia è di origine primitiva (non deriva da nessun'altra) Inizia con un episodio di anoressia nervosa diventando una sua possibile evoluzione Disturbi mentali associati (entrambi mostrano uno stato depressivo) Stato di ansia Intenzione a farsi del male Prognosi Positiva soltanto se gli interventi sono tempestivi Buona in più della metà dei casi, risponde
18 DCA: FATTORI DI RISCHIO v ESSERE GIOVANI v FEMMINE v A DIETA v ENFATIZZAZIONE CULTURALE DEL CORPO MAGRO FEMMINILE COME SIMBOLO DI BELLEZZA E DI SUCCESSO v FREQUENTATORI DI SCUOLE DI DANZA, DI PALESTRE DI STILISMO E DI MODA v INDOSSATRICI E FOTOMODELLE
19 Erano state bambine ideali, compiacenti, adeguate, precocemente autonome Fin da piccole mostravano piacere nel controllo e nel dominio di Sé In seguito si mostrano esigenti e perfezioniste, isolate e conformiste, suscettibili e vulnerabili al giudizio e alla critica, con aspetti fobici od ossessivi
20 APPROCCIO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO MULTIDISCIPLINARE Integrazione delle professionalità come condivisione di competenze specialistiche all interno del processo diagnostico-terapeutico
21 APPROCCIO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO MULTIDISCIPLINARE POSSIBILITA di CURA DIPENDONO DA: v DIAGNOSI E INTERVENTO PRECOCE v INTEGRAZIONE FRA I SERVIZI v POSSIBILITÀ DI DIFFERENZIARE GLI INTERVENTI A SECONDA DELLA COMPLESSITÀ DELLA PATOLOGIA
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