INDICE. Parte Prima PROFILI GENERALI CAPITOLO 1 LA NUOVA «IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ» (IRES): LINEAMENTI GENERALI CAPITOLO 2 PROFILI ECONOMICI

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1 INDICE XXV Aggiornamento in corso di stampa al 31 dicembre 2006 Parte Prima PROFILI GENERALI CAPITOLO 1 LA NUOVA «IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ» (IRES): LINEAMENTI GENERALI MASSIMO BASILAVECCHIA 3 1. Premessa. Due livelli di analisi 4 2. Le imposte sul reddito dal libro bianco alla legge delega n. 80 del e dopo il decreto delegato Ragioni e portata delle principali innovazioni IRES e IRPEG Il reddito d impresa dopo l IRES; la struttura del nuovo t.u.i.r IRES e altre categorie di reddito La tecnica normativa Riflessi dei nuovi istituti sulla «parte generale» del diritto tributario Prime valutazioni e prospettive CAPITOLO 2 PROFILI ECONOMICI ALESSANDRO SANTORO Introduzione Riforma e neutralità Il concetto di neutralità reale e di neutralità finanziaria La tassazione delle diverse forme di impiego del capitale prima e dopo la riforma Il trattamento delle diverse forme di finanziamento degli investimenti prima e dopo la riforma La neutralità come obiettivo di politica fiscale Riforma e competitività La competizione fiscale e la «race to the bottom» nel contesto europeo Gli effetti dell IRES sull aliquota effettiva e sulla competitività Conclusioni e due nodi irrisolti

2 VI Indice CAPITOLO 3 PROFILI INTERNAZIONALI E COMUNITARI PASQUALE PISTONE L impatto della normativa tributaria internazionale e comunitaria sulla riforma fiscale I nuovi istituti della riforma La tassazione di gruppo L esenzione delle plusvalenze da cessione di partecipazioni sociali Ratio dell esenzione e suo impatto sulla territorialità Esenzione delle plusvalenze e clausola subject-to-tax La normativa anti-thin capitalization La trasparenza fiscale La tonnage tax Il ruling internazionale Le modifiche agli istituti preesistenti La stabile organizzazione L esclusione dei dividendi Il credito per le imposte estere La normativa sulle società partecipate estere Le occasioni mancate dalla riforma del 2004, le novità legislative del 2006 e le prospettive future Parte Seconda LE PARTECIPAZIONI CAPITOLO 4 I DIVIDENDI MARIA CECILIA FREGNI Premessa Trattamento fiscale dei dividendi: sistema classico e sistema integrato Il sistema della participation exemption introdotto dalla riforma Utili, dividendi e proventi fiscalmente equiparati La nuova disciplina della tassazione dei dividendi: inquadramento generale Dividendi di fonte italiana o estera percepiti: a) da persone fisiche al di fuori dell esercizio di impresa (Segue): b) da società di persone e da persone fisiche esercenti attività d impresa Dividendi di fonte italiana percepiti da società di capitali ed enti soggetti ad IRES (Segue): dividendi di fonte estera percepiti da soggetti IRES

3 Indice VII (Segue): dividendi di fonte estera percepiti da soggetti IRPEF (Segue): utili distribuiti da società residenti in Paesi a fiscalità privilegiata Ipotesi di esclusione totale dall imposizione dei dividendi: a) società consolidate; b) società che hanno optato per la trasparenza fiscale Dividendi percepiti da enti non commerciali Dividendi corrisposti a non residenti Le norme di diritto transitorio: in specie, l art. 40, d.l. 30 settembre 2003, n. 269 CAPITOLO 5 LE PLUSVALENZE ESENTI CARLO GARBARINO Introduzione Le ragioni della participation exemption relative alle plusvalenze La coerenza del sistema Il profilo della circolazione dei modelli impositivi La centralità dell art. 87 nel sistema del t.u.i.r La innovazione introdotta nel sistema Gli effetti sistemici dell innovazione (principio di simmetria, regimi differenziati, determinazione reddito IRES) La salvaguardia della esenzione nelle operazioni su beni (di primo e secondo grado) e soggetti La struttura della fattispecie di esenzione I soggetti partecipanti Soggetti IRES Soggetti IRPEF I soggetti partecipanti e le tipologie di titoli Aspetti generali Strumenti finanziari similari alle azioni Tipologie particolari Gli elementi della fattispecie di esenzione: «realizzo» e «determinazione» di plusvalenze esenti I requisiti per l esenzione Periodo minimo di possesso. Ratio del requisito e computo del termine. Partecipazioni acquisite in momenti differenti Iscrizione nelle immobilizzazioni finanziarie. Ratio e determinazione concreta del requisito. Riclassificazioni medio tempore della partecipazione Residenza fiscale della società partecipata. Ratio e decorrenza del requisito. Disapplicazione del requisito mediante interpello. Verifica del requisito nella struttura del gruppo

4 VIII Indice Esercizio da parte della società partecipata di un impresa commerciale. Ratio e nozione di commercialità. Partecipazioni in società immobiliari. Deroghe per società quotate e OPV. Verifica del requisito nella struttura del gruppo La fattispecie di esenzione nel sistema del t.u.i.r Il principio di simmetria tra plusvalenze esenti e minusvalenze indeducibili La questione della deducibilità di costi a fronte di plusvalenze esenti (o minusvalenze indeducibili) Il trattamento delle plusvalenze su titoli non aventi i requisiti per l esenzione Il regime transitorio collegato alle precedenti svalutazioni Le somme ricevute dai soci a seguito di operazioni sul patrimonio netto Ripartizione di riserve Recesso, riduzione del capitale e liquidazione della società Effetti dell art. 87 su altre norme relative alla determinazione del reddito IRES Riconoscimento del valore fiscalmente riconosciuto e trasferimenti intra-gruppo Pro-rata, interessi passivi e riporto delle perdite Imprese di assicurazioni e operazioni fuori bilancio L art. 87 e la determinazione del reddito IRPEF CAPITOLO 6 LE POSTE DI PATRIMONIO NETTO PAOLA COPPOLA Il fondamento della tassabilità degli incrementi di valore della partecipazione sociale: evoluzione della normativa Il regime di tassazione degli utili da partecipazione e proventi assimilati a) Utili e proventi assimilati percepiti da soggetti passivi dell IRPEF b) Utili e proventi assimilati percepiti da soggetti passivi dell IRES La nuova presunzione legale assoluta di prioritaria distribuzione di riserve formate con utili L interferenza della presunzione di prioritaria distribuzione di riserve formate con utili con le nuove regole del disinquinamento del bilancio La distribuzione di riserve di capitale «in costanza di partecipazione» detenuta dal socio La distribuzione delle poste di patrimonio netto nei casi di recesso, esclusione, riscatto, riduzione di capitale esuberante e di liquidazione, anche concorsuale, di società ed enti soggetti ad IRES

5 Indice IX I riflessi fiscali della liquidazione della quota sul reddito del socio e della società Le restituzioni delle poste di patrimonio netto delle società di persone: l incerta qualificazione del reddito conseguito dal socio uscente CAPITOLO 7 ASPETTI FISCALI DEI NUOVI STRUMENTI FINANZIARI PARTECIPATIVI PAOLO PACITTO Alcuni riferimenti alla riforma del diritto societario ed alle leggi speciali Le definizioni dell art. 44 t.u.i.r. Relazioni con il sistema extratributario (Segue): strumenti finanziari emessi in contropartita di apporti di capitale (soli o con parallela promessa di prestazione d opera o di servizi) (Segue): emissione di strumenti partecipativi a fronte della promessa di sola prestazione d opera o di servizi (o senza promessa di alcun apporto) Conclusioni in merito alle qualificazioni tributarie degli strumenti finanziari ex art c.c I nuovi strumenti finanziari partecipativi nella tassazione dei redditi di capitale Strumenti similari alle azioni Strumenti non assimilabili alle azioni I nuovi strumenti finanziari partecipativi nella tassazione dei redditi diversi Strumenti similari alle azioni Strumenti non assimilabili alle azioni I nuovi strumenti finanziari partecipativi nel sistema del reddito d impresa. Classificazione (beni dell attivo circolante ed immobilizzazioni finanziarie) Strumenti di partecipazione similari alle azioni Beni dell attivo circolante Immobilizzazioni finanziarie Riclassificazione dei beni dalle immobilizzazioni finanziarie al circolante (o viceversa) Strumenti finanziari partecipativi e «pro-rata patrimoniale» Strumenti finanziari partecipativi e «thin capitalization» Strumenti finanziari partecipativi e «consortium relief» (tassazione per trasparenza) Strumenti partecipativi non assimilabili alle azioni Valutazione degli strumenti finanziari di partecipazione similari alle azioni

6 X Indice Beni dell attivo circolante Beni iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie Valutazione degli strumenti finanziari partecipativi non assimilabili alle azioni Beni dell attivo circolante Beni iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie Strumenti finanziari partecipativi e piani di «stock option» CAPITOLO 8 L ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE E I CONTRATTI DI COINTERESSENZA MARIA PIERRO Premessa L associazione in partecipazione: inquadramento civilistico e aspetti contabili L associazione in partecipazione dagli anni 80 alla riforma: la cartolarizzazione dell apporto La nuova disciplina fiscale dell associazione in partecipazione Il regime fiscale degli utili dell associato (Segue): gli utili aventi natura di reddito di lavoro autonomo (Segue): gli utili aventi natura di reddito di capitale (Segue): gli utili derivanti dall emissione di titoli o di strumenti finanziari partecipativi Il regime fiscale degli utili dell associato-imprenditore (Segue): gli utili conseguiti da imprenditori individuali e da società di persone commerciali (Segue): gli utili conseguiti da soggetti passivi IRES Il regime fiscale degli utili per l associante I contratti di cointeressenza. Nozione I contratti di cointeressenza: regime fiscale La cessione del contratto di associazione in partecipazione e dei contratti di cointeressenza La cessione del contratto di associazione in partecipazione e dei contratti di cointeressenza da parte di un soggetto non imprenditore La cessione del contratto di associazione in partecipazione e dei contratti di cointeressenza realizzata nell esercizio dell impresa

7 Indice XI Parte Terza L IMPONIBILE D IMPRESA CAPITOLO 9 LA DEDUZIONE DEI COMPONENTI FORFETARI GIUSEPPE ZIZZO Oggetto dell indagine Le ragioni dell intervento La deduzione in base al prospetto Ambito applicativo Rapporti con l imputazione a conto economico Il principio di copertura Ratio Le distribuzioni rilevanti Le voci di patrimonio netto che forniscono la copertura L oggetto della copertura Conclusioni: verso i principi contabili internazionali CAPITOLO 10 I PRO-RATA (GENERALE E PATRIMONIALE) DI INDEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI PAOLA TARIGO SEZ. I PRO-RATA GENERALE La riconferma del pro-rata generale Applicabilità agli interessi passivi «residuali» La relazione tra la regola del pro-rata generale e il principio d inerenza nella riforma Le disposizioni non modificate dalla riforma (le occasioni perse e i problemi di coordinamento) Le disposizioni innovative della riforma: la rilevanza ai fini del rapporto delle plusvalenze esenti (Segue): degli interessi di provenienza estera e dei dividendi (Segue): degli interessi di mora percepiti (Segue): dei proventi da allevamento animali SEZ. II PRO-RATA PATRIMONIALE Il pro-rata patrimoniale quale indice di composizione dell attivo di bilancio della partecipante Il significato sistematico del pro-rata partecipativo L esclusione dei debiti commerciali

8 XII Indice La nozione di «partecipazioni di cui all art. 87» Qualificazione tributaria del patrimonio netto Regole fiscali di determinazione del patrimonio netto contabile: profili generali (Segue): la rettifica dei crediti verso soci (Segue): la rettifica delle perdite subite Il valore di libro rilevante Inapplicabilità del regime di pro-rata patrimoniale: in ipotesi di tassazione di gruppo della partecipante e della partecipata (Segue): in ipotesi d imputazione per trasparenza del reddito della partecipata Pro-rata patrimoniale e operazioni straordinarie CAPITOLO 11 LA THIN CAPITALIZATION LORENZO DEL FEDERICO Premessa L utilizzo fiscale della sottocapitalizzazione La ratio, la natura ed i presupposti della norma di contrasto L ambito soggettivo di applicazione I finanziatori rilevanti: soci qualificati e parti correlate I finanziamenti rilevanti: erogati o garantiti (Segue): la remunerazione dei finanziamenti (Segue): la quantificazione dei finanziamenti Il patrimonio netto e le relative variazioni Il tasso di rendimento medio dei finanziamenti I test di sotto-capitalizzazione e la quantificazione degli interessi passivi indeducibili La tassazione degli interessi attivi La personale capacità di credito e la disapplicazione della TCR Consolidato, tassazione per trasparenza e TCR CAPITOLO 12 IL REGIME DI TRASPARENZA ENRICO MARELLO L imputazione per trasparenza nel nuovo Testo unico: premesse SEZ. I L OPZIONE DI CUI ALL ART Ratio dell istituto ed effetti dell opzione L istituto collocato nella nuova struttura dell imposta sul reddito (Segue): la discrasia tra reddito imputato e utile distribuito

9 Indice XIII L imputazione del risultato in capo ai partecipanti (Segue): le perdite Due strumenti correttivi Condizioni legittimanti ed ostative Condizioni legittimanti: forma societaria e struttura della compagine sociale (Segue): residenza della partecipata e delle partecipanti Condizioni ostative Effetti della sopravvenuta carenza delle condizioni legittimanti o dell avveramento delle condizioni ostative Profili procedimentali Esercizio e revoca (impropria) dell opzione Dichiarazione e accertamento, riscossione, sanzioni La solidarietà tra partecipata e partecipanti SEZ. II L OPZIONE DI CUI ALL ART La differente ratio dell istituto rispetto a quella espressa dall art Il riconoscimento giurisprudenziale delle società a ristretta base azionaria nella vigenza del precedente t.u.i.r L art. 116 del nuovo t.u.i.r.: le s.r.l. a ristretta base proprietaria Ipotesi intorno alla prossima interazione tra la precedente presunzione giurisprudenziale e la novella legislativa La disciplina sostanziale Condizioni di applicabilità L imputazione del risultato Profili procedimentali CAPITOLO 13 IL CONSOLIDATO NAZIONALE MAURO BEGHIN Prime considerazioni sulla disciplina del «consolidato nazionale». Sua collocazione nel sistema dell imposizione reddituale Il risultato fiscale del «gruppo». Il consolidamento mediante «somma algebrica» degli imponibili siccome determinati dalle singole società aderenti alla fiscal unit La peculiare «frammentazione» della soggettività passiva ai fini IRES nell area della fiscal unit Il problema della manifestazione di capacità contributiva da parte delle società aderenti alla fiscal unit I profili soggettivi del perimetro di consolidamento Il rapporto di «controllo» richiesto per l esercizio dell opzione e delineato dal combinato disposto degli artt t.u.i.r.

10 XIV Indice (Segue): i temperamenti dell art. 120 t.u.i.r. Rilievi intorno alla ratio della disposizione (Segue): Il controllo «indiretto». L effetto di demoltiplicazione e le connesse problematiche Il ruolo delle azioni prive di diritto di voto e la disciplina prevista per le azioni correlate L integrazione economica tra le società entrate nel perimetro di consolidamento e le interferenze sul piano dell applicazione dei principi generali riguardanti la determinazione del reddito d impresa L assunzione della qualifica di «controllante» da parte di società o enti i quali abbiano assunto la residenza fiscale all estero L esercizio dell opzione per la tassazione di gruppo Il carattere «bilaterale» dell opzione e l unicità del consolidato fiscale Le condizioni per l efficacia dell opzione Gli accordi di consolidamento La revoca dell opzione nel caso di mutamento delle disposizioni riguardanti la determinazione del reddito d impresa (l adeguamento agli IAS/IFRS) Gli effetti dell esercizio dell opzione La determinazione del reddito di gruppo attraverso somma algebrica dei risultati fiscali prodotti dalle singole società facenti parte della fiscal unit Considerazioni circa la disciplina dettata in ordine all impiego delle perdite fiscali prodotte nel perimetro di consolidamento e nei periodi anteriori all inizio della tassazione di gruppo Il trattamento previsto per i crediti d imposta e per le eccedenze I flussi «compensativi» infragruppo Il concetto di «vantaggio fiscale» L «attualità» del vantaggio fiscale e le problematiche connesse alla sua commisurazione Gli obblighi della società o dell ente controllante. In particolare, l obbligo di procedere alle «rettifiche di consolidamento» La quota imponibile dei dividendi distribuiti alle società controllate La rideterminazione del pro-rata patrimoniale La differenza tra valore di libro e valori fiscalmente riconosciuti dei beni che hanno circolato in neutralità ex art. 123, 1 co., t.u.i.r La disciplina della circolazione dei beni in regime di continuità fiscale dei valori fiscalmente riconosciuti Osservazioni preliminari Il concetto di «cessione» Il carattere opzionale della disciplina e le modalità di ingresso nel regime di neutralità I beni oggetto di circolazione neutrale

11 Indice XV Le peculiarità della disciplina dei trasferimenti in regime di neutralità La disposizione antielusiva dell art. 123, 2 co., d.p.r. 917/ L art. 123, comma 2 bis, t.u.i.r. quale disposizione ordinaria a struttura antielusiva (con funzione di contrasto alle operazioni di ringiovanimento delle perdite) Il mancato rinnovo dell opzione e l anticipata interruzione della tassazione di gruppo La cessazione del rapporto di «controllo» e le indicazioni di carattere sistematico desumibili dall art. 124 t.u.i.r Osservazioni in ordine al contenuto del decreto previsto dall art. 129 t.u.i.r. Fattispecie contemplate negli artt. 11 e 13, d.m. 9 giugno 2004 le quali esprimono risultati ottenibili anche attraverso l interpretazione dell art. 124 t.u.i.r. Ratio della disposizione in commento (Segue): alcune disposizioni contenute negli artt. 11 e 13, d.m. 9 giugno 2004 contribuiscono, per contro, alla migliore individuazione della disciplina applicabile a fattispecie difficilmente riconducibili al campo di applicazione dell art. 124 cit L interruzione anticipata della tassazione di gruppo e la riattribuzione delle perdite fiscali La responsabilità (verso l Amministrazione finanziaria) delle società entrate a far parte della fiscal unit Considerazioni generali quanto ai principi e criteri direttivi individuati nella legge delega La responsabilità per le maggiori imposte accertate e per gli interessi relativi al reddito complessivo di ciascuna società. La modifica del modello di responsabilità «esterna» nel passaggio dalla originaria versione dell art. 127, commi 1 e 2, a quella risultante a seguito delle modifiche apportate con d.lgs. 18 novembre 2005, n (Segue): in particolare. Le modifiche normative riguardanti la responsabilità della controllante La responsabilità della controllante per l omesso versamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione La disciplina transitoria La ratio dell art. 128 t.u.i.r. e, segnatamente, l esigenza di evitare forme di «contaminazione» tra la disciplina rimasta in vigore sino al 31 dicembre 2003 e la disciplina di tassazione dei gruppi Le caratteristiche del procedimento di riallineamento e ulteriori indicazioni quanto alla ratio dell istituto Le modalità tecniche di riallineamento

12 XVI Indice CAPITOLO 14 I PATTI DI CONSOLIDAMENTO PAOLO PACITTO Tassazione del gruppo su basi consolidate ed attribuzione del relativo vantaggio fiscale Tassazione su basi consolidate ed attività di direzione e coordinamento della capogruppo Identificazione di alcune possibili aree di contrasto d interessi e delle relative formule di composizione I regolamenti finanziari della tassazione consolidata Interferenze della tassazione consolidata su base c.d. «mondiale»: alcune riflessioni Conclusioni CAPITOLO 15 I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI GIUSEPPE ZIZZO Premessa Riflessi dei principi contabili internazionali sul t.u.i.r Il leasing finanziario Rinvii delle norme tributarie alle voci di bilancio Rinvii all ammontare del patrimonio netto Le attività da iscrivere in bilancio Il quadro d insieme Parte Quarta LE OPERAZIONI STRAORDINARIE CAPITOLO 16 I CONFERIMENTI ALESSANDRO TURCHI Cenni all evoluzione della normativa e del dibattito dottrinale in materia di tassazione diretta dei conferimenti Il sistema antecedente all approvazione del Testo Unico del Il dibattito successivo all entrata in vigore del Testo Unico del Gli interventi normativi degli anni Il Testo Unico del 1986 e la legge Amato

13 Indice XVII 742 I regimi di neutralità introdotti dal d.lgs. 358/ I provvedimenti normativi degli ultimi anni Il quadro attuale. L adeguamento del sistema fiscale alla riforma del diritto societario I conferimenti e gli apporti di beni e diritti Le fattispecie La determinazione della base imponibile I conferimenti e gli apporti d opera e servizi Le fattispecie La determinazione della base imponibile I conferimenti di aziende e di partecipazioni di controllo o di collegamento possedute da imprese. L abolizione dell imposta sostitutiva e la participation exemption L oggetto dei conferimenti: aziende e partecipazioni di controllo o di collegamento I conferimenti a valori contabili Profili soggettivi Conferimenti di aziende e di partecipazioni prive dei requisiti per l esenzione Conferimenti di partecipazioni dotate dei requisiti per l esenzione Il conferimento dell unica azienda dell imprenditore individuale I conferimenti d azienda in doppia sospensione d imposta Profili soggettivi La soppressione del requisito del possesso triennale dell azienda L irrilevanza, ai fini dell art. 37 bis, d.p.r. 600/1973, del conferimento d azienda e della successiva cessione di partecipazioni esenti Il regime temporale di possesso dell azienda conferita e la natura della partecipazione ricevuta per effetto del conferimento. Riflessi agli effetti della participation exemption La posizione dell impresa conferente La posizione della società conferitaria Il trasferimento dell eccedenza in sospensione d imposta di cui all art. 109, 4 co., lett. b), t.u.i.r La posizione delle imprese aventi periodo d imposta non coincidente con l anno solare CAPITOLO 17 LE TRASFORMAZIONI ETEROGENEE NELL ART. 171 T.U.I.R. FILIPPO CICOGNANI SEZ. I PROFILI GENERALI Le fonti normative della trasformazione eterogenea nel codice civile e nel t.u.i.r.

14 XVIII Indice I profili civilistici della trasformazione eterogenea La disciplina tributaria della trasformazione eterogenea dopo il d.lgs. 6/2003: il quadro normativo di riferimento SEZ. II LA TRASFORMAZIONE ETEROGENEA DI SOCIETÀ DI CAPITALI La trasformazione eterogenea di società commerciali in enti non commerciali nell art. 171 t.u.i.r La «decommercializzazione» dei beni aziendali o del complesso aziendale della società trasformata e il regime dei beni d impresa Il distacco dei beni della società trasformata dal regime dei beni d impresa tra situazioni di fatto e rilevanza delle risultanze inventariali Gli effetti sul patrimonio della società trasformata: il realizzo al valore normale nell art. 171, 1 co., t.u.i.r Il valore normale dei beni realizzati con la trasformazione eterogenea ex art septies c.c Il riporto delle perdite pregresse della società trasformata Gli effetti in capo ai singoli ex soci: la disciplina tributaria delle riserve di utili della società trasformata in ente non commerciale ex art septies c.c I riflessi della trasformazione eterogenea ex art septies c.c. sul valore delle partecipazioni dei soci della società che effettua la trasformazione (Segue): i riflessi sulle partecipazioni detenute in regime d impresa (Segue): i riflessi sulle partecipazioni non detenute in regime d impresa SEZ. III LA TRASFORMAZIONE ETEROGENEA IN SOCIETÀ DI CAPITALI I profili civilistici della trasformazione eterogenea in società prevista dall art octies c.c La fattispecie tributaria della trasformazione eterogenea ex art octies c.c. nell art. 171, 2 co., t.u.i.r Il profilo soggettivo della fattispecie Il profilo oggettivo della fattispecie: il realizzo dei beni non compresi nell azienda o nel complesso aziendale dell ente non commerciale trasformato in società ex art. 171, 2 co., t.u.i.r (Segue): i riflessi sui beni già appartenenti all azienda o al complesso aziendale dell ente non commerciale trasformato in società Le plusvalenze realizzate ex art. 171, 2 co., t.u.i.r: fattispecie e base imponibile Il valore normale come parametro per la quantificazione delle plusvalenze realizzate ex art. 171, 2 co., t.u.i.r I riflessi reddituali della trasformazione eterogenea in società sul patrimonio dei singoli partecipanti assegnatari delle partecipazioni al capitale della società risultante dalla trasformazione (Segue): i riflessi sui neo-soci che operano in regime d impresa (Segue): i riflessi sui neo-soci che non operano in regime d impresa

15 Indice XIX L assunzione e la valutazione fiscale del patrimonio dell ente non commerciale trasformato ex art octies c.c. nella società risultante dalla trasformazione eterogenea: 1) i beni già compresi nell azienda o nel complesso aziendale dell ente non commerciale trasformato in società (Segue): 2) I beni non provenienti dall azienda o dal complesso aziendale dell ente non commerciale trasformato in società CAPITOLO 18 FUSIONI, SCISSIONI E SCAMBI DI PARTECIPAZIONI PAOLO PACITTO Note introduttive (Segue): linee portanti della riforma sopravvenuta Le operazioni di fusione e di scissione: i principali interventi legislativi Fusioni Scissioni I coesistenti (e molteplici) regimi di utilizzabilità delle perdite fiscali Lo scambio di partecipazioni (mediante dazione di azioni proprie o mediante conferimento) (Segue): Lo scambio mediante conferimento La disposizione «antielusiva» Operazioni straordinarie e disciplina dei c.d. conguagli Operazioni straordinarie transeuropee (artt. da 178 a 181 t.u.i.r.) Parte Quinta PROFILI TRANSNAZIONALI CAPITOLO 19 IL CONSOLIDATO MONDIALE GIANLUCA STANCATI Premessa: la tassazione dei gruppi multinazionali nel diritto tributario comunitario e nell impianto complessivo della riforma Requisiti di accesso e concetto di gruppo transnazionale La regola all in, all out La nozione di controllo Condizioni di efficacia dell opzione Certificazione dei bilanci Interpello preventivo Determinazione degli imponibili di fonte estera e rettifiche di consolidamento

16 XX Indice Determinazione dell imposta globale: criteri generali; il foreign tax credit Obblighi di versamento Interruzione e mancato rinnovo dell opzione CAPITOLO 20 LA STABILE ORGANIZZAZIONE EUGENIO DELLA VALLE Premessa Il ruolo del Commentario all art. 5 del Modello di convenzione-tipo dell OCSE nell interpretazione della norma definitoria interna Considerazioni preliminari sulla portata della nozione interna I rapporti tra la nozione interna e le singole nozioni convenzionali La stabile organizzazione materiale: la definizione generale. Precisazioni in ordine all idoneità produttiva ed all autonomia gestionale e/o contabile La sede d affari: caratteristiche fisiche e modalità di utilizzazione La fissità della sede d affari La strumentalità della sede fissa d affari La natura dell attività svolta dalla sede fissa d affari Il caso del possesso di immobili La positive list I cantieri e l esercizio di attività di supervisione connesse La negative list Un ulteriore ipotesi di esclusione: la disponibilità, a qualsiasi titolo, di elaboratori elettronici e relativi impianti ausiliari La stabile organizzazione personale Stabile organizzazione e rapporti di controllo Inizio e cessazione della stabile organizzazione L onere della prova circa l esistenza o meno della stabile organizzazione CAPITOLO 21 LE IMPRESE ESTERE CONTROLLATE E COLLEGATE ROBERTO CORDEIRO GUERRA L evoluzione normativa: l introduzione dell art. 127 bis, d.p.r. 917/1986 da parte della l. 342/ Il regolamento di attuazione La nozione di Paese a regime fiscale privilegiato: i criteri indicati dalla legge e la individuazione ad opera del d.m. 21 novembre 2001

17 Indice XXI La disciplina in tema di CFC nell ambito dell IRES: considerazioni generali L ampliamento della portata della disciplina: il nuovo articolo La determinazione del reddito La data di «operatività» della nuova disposizione CAPITOLO 22 LE OPERAZIONI IN VALUTA REMO DOMINICI La valutazione delle poste in valuta prima della riforma del bilancio di esercizio Le operazioni in valuta nel bilancio ex lege 6/ I principi generali di valutazione, ai fini reddituali, dei corrispettivi, proventi, oneri e spese in valuta Le innovazioni apportate relativamente al trattamento delle minusvalenze sulle immobilizzazioni in valuta Le modifiche apportate dal d.lgs. 28 febbraio 2005, n La contabilità plurimonetaria e delle stabili organizzazioni di imprese residenti CAPITOLO 23 IL RULING INTERNAZIONALE CARLO ROMANO Introduzione Standard internazionale: principi generali del diritto ed advance pricing agreements Le imprese con attività internazionale come soggetti legittimati Oggetto dell accordo Natura giuridica dell accordo Aspetti peculiari della procedura Violazione e modifica dell accordo Elementi essenziali ed accidentali dell accordo Effetti vincolanti e rinnovo dell accordo Scambio di informazioni ed invio dell accordo Conclusioni e proposte di modifica

18 XXII Indice CAPITOLO 24 IL CREDITO PER LE IMPOSTE ASSOLTE ALL ESTERO ANGELO CONTRINO Il credito per imposte estere: un quadro d insieme Assetto strutturale, finalità dell istituto e capital export neutrality La sfera soggettiva di applicazione: la condizione di accesso per i contribuenti non residenti e la riferibilità soggettiva nelle ipotesi di trasparenza e consolidato (mondiale e nazionale) La nozione di «reddito prodotto all estero»: funzionamento del criterio di reciprocità; la definizione più coerente con la ratio dell istituto (Segue): Il necessario concorso del reddito estero alla formazione dell imponibile complessivo dichiarato. Esclusione del credito d imposta in caso di redditi esteri sottoposti a regimi sostitutivi Le modalità di computo dei redditi esteri, anche nel caso di «CFC rule» e consolidato mondiale Il «reddito complessivo» rilevante: il concorso prioritario dei redditi esteri, l incidenza delle perdite ed i rimedi alla ridotta capienza dell imposta italiana Aspetti peculiari del reddito complessivo in caso di trasparenza fiscale, «CFC rule» e consolidato nazionale e mondiale Le modalità di determinazione del rapporto: la «per country limitation» e il metodo «overall» Le regole speciali di calcolo nel consolidato nazionale, nella «CFC rule» e nel consolidato mondiale Le «imposte estere» accreditabili: la nozione di «assimilabilità» alle imposte sui redditi, l area di origine dei tributi esteri rilevanti e la «definitività» del pagamento La quantificazione delle imposte estere «irripetibili», la limitazione in caso di redditi esteri sottoposti a tassazione parziale e il periodo di imposta di accreditamento La «quota d imposta italiana lorda» quale «limite generale» di accreditamento delle imposte estere sui singoli redditi ivi prodotti La «imposta netta dovuta» quale «limite assoluto» ai fini della determinazione del credito d imposta complessivo e delle eccedenze d imposta Il riporto all indietro e in avanti delle eccedenze d imposta estera; ratio della più ristretta sfera soggettiva di applicazione Le modalità di determinazione delle eccedenze d imposta, i limiti oggettivi delle compensazioni e la natura del maggior credito d imposta che ne discende L eccedenza «negativa» d imposta italiana e la sorte delle eccedenze residue in caso di interruzione o mancato rinnovo dei regimi opzionali

19 Indice XXIII La riliquidazione dell imposta italiana del periodo di competenza del reddito estero nei casi di definitività per tranches e di detrazione dell imposta estera ex post indebita La determinazione del credito d imposta complessivo e delle eccedenze d imposta effettive in presenza di perdite della gestione italiana o estera Note minime sulla deducibilità fiscale delle imposte estere eccedentarie non recuperate col riporto o non recuperabili

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