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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Anno accademico Corso di Pedagogia sperimentale Lezione 10/11/2015 Loredana La Vecchia

2 Invito alla riflessione Il concetto di bellezza nel tempo

3 Invito alla riflessione Il concetto di bellezza nel tempo

4 Invito alla riflessione Il concetto di bellezza nel tempo Cosa ci dicono queste foto? Cosa è cambiato nel tempo?

5 La valutazione Attività cognitiva rivolta a fornire un giudizio su di un azione (o complesso di azioni coordinate) intenzionalmente svolta o che si intende svolgere, destinata a produrre effetti esterni, che si fonda su attività di ricerca delle scienze sociali e che segue procedure rigorose e codificabili (M. Palumbo, 2001) Docimologia scienza che ha per oggetto lo studio sistematico degli esami, in particolare dei sistemi di votazione e del comportamento degli esaminatori e degli esaminati (Pieron, 1963).

6 La valutazione L atto del valutare, può considerarsi come una vera e propria operazione di attribuzione di valore a fatti, eventi, oggetti e simili, in relazione agli scopi che colui che valuta intende perseguire (G. Domenici, 2011)

7 La valutazione Disciplina finalizzata ad emettere giudizi sulle azioni formative e di insegnamento (o complesso di azioni organizzate come programmi o corsi), intenzionalmente progettate o svolte per guidare e sviluppare apprendimenti (individuali, collaborativi, organizzativi) nei destinatari, con effetti sui sistemi formativo, economico e sociale e fondata sull uso di metodi e strumenti propri della ricerca empirica e esperimentale in educazione (L. Galliani, 2011)

8 La valutazione Scienza transdisciplinare (Scriven, 1961) è utile/serve ad altri settori di ricerca. A livello sociale, permette di regolare la produzione di beni e servizi attraverso qualifiche e titoli che consento lo svolgimento di mansioni e l assegnazione/ricoprimento di ruoli. Aiuta il passaggio dal mondo dell istruzione a quello del lavoro. Ha una dimensione politica (garantendo il funzionamento del sistema democratico-economico.

9 Livello epistemologico* * Riferimento bibliografico: da ora in poi il testo di L. Galliani, A. Notti, 2014.

10 La valutazione: paradigma positivista Valutazione come misurazione del risultatoprodotto formativo da comparare con l obiettivo progettato. Condizioni necessarie allo scopo: ü programmazione molto curata degli obiettivi ü strumenti affidabili per analizzare i risultati

11 La valutazione: paradigma positivista Il compito della valutazione è verificare e misurare se gli obiettivi programmati siano stati raggiunti. È necessario, pertanto, individuare le variabili che consentono di effettuare le misurazione adeguate.

12 La valutazione: paradigma positivista Modello razionalista Effettuata una certa programmazione si possono prefigurare gli effetti dell azione stessa. Misurazione basata su informazioni di tipo quantitativo Si privilegia la valutazione sommativa (la cui funzione è certificare la padronanza di quanto acquisito dagli allievi).

13 La valutazione: paradigma positivista Modello razionalista: il rischio Si finisce per ritenere la valutazione sommativa ex-post come misura normativa. I risultati ottenuti sarebbero generalizzabili. L intervento effettuato si può reiterare. Si rischia così di trascurare il radicamento contestuale e la natura relazionale dell agire educativo (Galliani, 2014).

14 La valutazione: paradigma pragmatista Il focus è la qualità. Valutazione educativa come gestione delle procedure organizzative per garantire il raggiungimento degli standard formativi definiti all interno o all esterno del sistema. Due aspetti fondamentali: il valore intrinseco dell intervento offerto secondo standard di qualità e il valore estrinseco* dello stesso. *riconoscimento del valore da parte dei destinatari/società

15 La valutazione: paradigma pragmatista Il valore intrinseco: un corso di diritto amministrativo che ha valore in sé perché l insegnante è competente nella materia e insegna bene. Il valore estrinseco: lo stesso corso di diritto amministrativo potrebbe risultare privo di valore qualora si preferisse, in quella particolare situazione educativa, l insegnamento di diritto internazionale.

16 La valutazione: paradigma pragmatista Si privilegia la valutazione diagnostica*(con funzione orientativa). *Avviene attraverso un controllo atto a individuare i risultati non corrispondenti agli obiettivi prefissati. Segue una fase in cui l insegnante organizza attività di recupero con nuova valutazione che, se positiva, permette di ripartire nell attività di insegnamentoapprendimento.

17 La valutazione: paradigma pragmatista Modello organizzativo Formalizzazione della valutazione, bisogna garantire procedure di standardizzazione e di qualità (ad esempio, i sistemi di accreditamento nazionale). Rischio: La valutazione vista come conformità. Problemi: Chi stabilisce cos è la qualità? Come si fissano gli standard di qualità?

18 La valutazione: paradigma costruttivista Valutazione come attività interpretativa delle azioni formative/educative. Ha il compito di regolarne lo sviluppo e di produrne il senso. Condizioni necessarie allo scopo: ü identificazione dei fini del programma formativo e loro traduzione in obiettivi di apprendimento ü sviluppo di attività di interazione tra allievi e gli oggetti d apprendimento ü gestione delle dinamiche didattiche che legano i diversi saperi alle strategie cognitive e motivazionali usate per apprendere gli stessi.

19 La valutazione: paradigma costruttivista Modello processuale Regola gli apprendimenti individuale e cooperativo. Ha caratteristiche di continuità, ricorsività, creatività, imprevedibilità, progressività, collaboratività, negoziabilità. È privilegiata la valutazione formativa

20 Bibliografia di riferimento F. Bertoldi, Il cibo e l esca, vol. I, Trento, Saturnia, G. Domenici, Valutazione e autovalutazione come risorse aggiuntive nei processi di istruzione, Education Science & Society, 2, 2011, L. Galliani, V. Bonazza, U. Rizzo, Progettare la valutazione educativa, Lecce, Pensa Multimedia, L. Galliani, A. Notti (a cura di), Valutazione educativa, Lecce, Pensa MultiMedia, M. Palumbo, Il processo di valutazione. Decidere, programmare, valutare, Milano, FrancoAngeli, H. Pieron H. Examens et docimologie. Paris, PUF, 1963 M. Scriven M. The Methodology of Evaluation. In R.W. Tyler, M. Gagné, M. Scriven (Eds.), Perspectives of curriculum evaluation. Chicago, Rand Mc Nally, 1961.

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