La transizione demografica nei paesi sviluppati
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- Gianfranco Turco
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1 Popolazione, Sviluppo e Migrazioni Lezione 2 10 marzo 2011 La transizione demografica nei paesi sviluppati
2 Riferimenti Riferimenti: Salvini e Angeli (2007), cap. 1 M.Livi Bacci (2005): Storia minima della popolazione mondiale, Bologna, il Mulino, cap. 4 On line: A concise history of world population (chapter 3):
3 La popolazione mondiale in due millenni
4 Sviluppo della popolazione mondiale dai primi abitatori al 2020 Epoca Popolamento stimato da J. Durand Tasso di incremento r Anni occorrenti per il raddoppio della popolazione N di raddoppi dalla comparsa dei primi abitatori -2,000,000 primi abitat ,000 8,000, % ,000, % , ,000, % ,800 1,000,000, % ,850 1,300,000, % ,900 1,700,000, % ,950 2,500,000, % ,990 5,292,000, % ,020 8,062,000, % r = ln(tp/op)/t annit = ln(2)/r nraddoppi = t / annit
5 Verso un sistema demografico efficiente Il ciclo demografico moderno dell Occidente inizia: alla fine del XVIII secolo in Francia e in Inghilterra nel XIX secolo nel resto dell Europa Cosa cambia? La popolazione europea quadruplica e 0 da a TFT da 5 a meno di 2 figli per donna Tasso di natalità (n) e di mortalità (m) da circa 40 per mille a circa 10 per mille Può essere visto, dal punto di vista della riproduzione delle generazioni, come il passaggio: dall inefficienza all efficienza, dal disordine all ordine
6 Il nuovo regime Dall inefficienza all efficienza: Prima della transizione, la lenta crescita avveniva con grande spreco di energie demografiche Le donne dovevano mettere al mondo 5-6 figli per poter essere rimpiazzate dalla generazione successiva Ogni generazione perdeva dal 50% al 30% dei componenti prima che raggiungessero l età riproduttiva Dal disordine all ordine: Durante l Ancien Régime demografico, l ordine tra le generazioni in termini di decessi era sovente invertito: ad es. i figli morivano spesso prima dei genitori. L altissima mortalità rendeva incerti i programmi di lungo periodo degli individui.
7 Una definizione Per transizione demografica: si intende quel processo di passaggio da un regime di approssimativo equilibrio su livelli di : alta mortalità e alta natalità ( e fecondità) a un nuovo regime, anch'esso approssimativamente equilibrato, caratterizzato da mortalità bassa Natalità (e fecondità) ) bassa
8 Come inizia la transizione? Si conviene anche che la transizione si avvii con una caduta della mortalità seguita, con un certo ritardo, da quella della natalità In questa fase la popolazione è sottoposta ad una fase di crescita sostenuta
9 Schema della transizione demografica
10 L aumento della popolazione L aumento della popolazione dipende da: Durata della transizione Velocità della discesa di mortalità e natalità La differenza tra le due Il rapporto tra le due popolazioni prima e dopo la transizione: moltiplicatore di transizione
11 Le fasi classiche di una transizione demografica Transizione Demografica Pretransizione Posttransizione 1. Crescita bassa, n=m circa, m fluttua 2. Cala m, n rimane alto, r sale 3. Cala ulteriormente m, n cala, r ancora alto 4. Crescita quasi zero, n raggiunge m
12 Le fasi Il declino della mortalità precede (con tempi diversi per area geografica) il declino della fecondità A seconda della durata della transizione, si dilata o meno l area tra le due curve e cambia l ammontare dell incremento della popolazione tra il prima e il dopo (moltiplicatore della transizione)
13 Le fasi Dal divario temporale fra l'inizio del declino della mortalità e quello della fecondità deriva una fase di transizione in cui: l'incremento è molto sostenuto e la popolazione cresce ad un ritmo veloce derivante dal surplus (più o meno forte) delle nascite rispetto ai decessi Il periodo è più o meno lungo a seconda della forza con cui le norme tradizionali contrastano la percezione e l'accettazione dei vantaggi del controllo delle nascite
14 Durata della transizione e moltiplicatore La popolazione italiana è più che duplicata!
15 Da 30 a 80 anni: l aumento della vita media
16 La riduzione della mortalità dovuta alle malattie infettive
17 Le cause del declino Progresso medico (es. vaccinazioni). Ma il declino iniziale della mortalità avviene prima che si diffondano le grandi scoperte della medicina contemporanea Ruolo della medicina è importante, ma più avanti nel tempo (ultimi 50 anni circa) per i progressi relativi alle età più elevate Altra possibilità (McKeown): benessere materiale. In particolare alimentazione L alimentazione è migliorata (aumenta la statura media) in calorie in varietà Igiene e salute pubblica. Introduzione del WC, introduzione della vaccinazione obbligatoria Mutuo adattamento tra agenti patogeni e uomo
18 La medicina arriva in ritardo! Es. Tasso di mortalità per tubercolosi e pertosse in UK
19 Relazione tra prodotto interno lordo (PIL) pro-capite e speranza di vita (e 0 ) in 16 paesi occidentali (1870, 1913, 1950, 1987)
20 Ricapitolando per i Paesi Sviluppati: pesano vari fattori: All inizio: Igiene e cura bambini, organizzazione mercati adattamento agente patogeno Poi: aumento del benessere economico infrastrutture Infine: progresso medico
21 Ricapitolando Il declino della mortalità è in genere ascrivibile a fattori endogeni: Una riduzione della frequenza dei cicli di epidemie e la fine della peste Una parziale riduzione delle carestie dovuta alla migliore organizzazione economica (es. sviluppo dei mercati) Pratiche socio-culturali che hanno contribuito a ridurre la diffusione delle malattie infettive (es. lazzaretti) e migliorare la sopravvivenza specie alle età infantili (maggiori cure) Il declino della mortalità produce una elevata crescita della popolazione che, a sua volta, aumenta la pressione sulle risorse disponibili Si cerca di ridurre la fecondità attraverso una ridotta nuzialità e un tentativo di limitare i concepimenti (con sistemi tradizionali: es. coitus interruptus)
22 Da 5 figli a meno di 2: la fecondità si adegua
23 Le curve di isocrescita Mostrano l insieme delle possibili combinazioni di: tassi di fecondità (TFT) e di speranza di vita alla nascita (e 0 ) che danno luogo allo stesso livello di crescita (r)
24 Lo spazio strategico della crescita di 17 paesi europei (XIX-XX secolo) Le curve di isocrescita
25 Le conseguenze del declino della mortalità e della natalità L'incremento naturale ha una fase crescente fino al raggiungimento di un massimo per poi decrescere quando la velocità della caduta della natalità supera quella della mortalità Ammontare della popolazione subisce un notevole accrescimento, tanto più cospicuo quanto più elevato è il ritardo della caduta della natalità rispetto a quella della mortalità La struttura per età: Durante la prima fase si verifica un sensibile ringiovanimento della popolazione (per via della riduzione della mortalità infantile) Alla fine: invecchiamento
26 (1) I dati sono riferiti al previsto sviluppo della popolazione italiana tra il 2025 e il 2050 Fonte: D.T. Rowland, Demographic methods and concepts, Oxford University Press, 2003, pag. 100.
27 L Italia pre e post transizione M.Livi Bacci (2005), A concise history of world population
28 Le caratteristiche del processo di transizione demografica Necessità: l'abbassamento della mortalità (sia esso dovuto a fattori esogeni o endogeni al sistema demografico) determina con maggiore o minor ritardo, anche il progressivo contenimento della fecondità. Irreversibilità: processo di riduzione della fecondità ha rallentamenti e pause, ma mai ritorni se non accidentali a livelli più alti. Lo stesso può dirsi - ma con meno forza - della mortalità (es. ex URSS). Universalità: tutte le popolazioni dell'epoca moderna sembrano destinate a subire il processo di transizione.
29 Qualche critica: In molti casi, il declino della mortalità è iniziato prima del processo di modernizzazione e del miglioramento delle condizioni sanitarie Eterogeneità: Differenze regionali ampie Gruppi particolari precursori del processo Es. aristocrazia Es. ebrei C è sempre un vero equilibrio post-transizionale? Esiste una Seconda transizione demografica? La bassissima fecondità dell Europa del Sud e dell Est, della Germania o del Giappone non consente il rimpiazzo delle generazioni
30 Altre critiche Eccessivo determinismo Poca importanza attribuita ai fattori culturali e alle norme sociali Funziona anche per i PVS? C è convergenza?
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