PROGETTO: LA DANZA DELLE API. A cura di: Dott. ssa Giuli Consuelo Dott. Bertacchi Iacopo

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1 PROGETTO: LA DANZA DELLE API A cura di: Dott. ssa Giuli Consuelo Dott. Bertacchi Iacopo

2 LA DANZA DELLE API Il progetto La danza delle api prevede al suo interno una serie di interventi di psicologia scolastica, per i vari ordini di scuola, in linea con: il Protocollo d Intesa siglato nel 2006 tra l Ufficio Scolastico Regionale e il Consiglio dell Ordine degli Psicologi della Toscana e con le attuali proposte di legge che prevedono l Istituzione Sperimentale del Servizio di Psicologia Scolastica; le Linee Guida dell Ordine degli Psicologi della Toscana (2007), che prevedono la promozione della salute e l educazione al benessere dei vari componenti della scuola. Le strategie d intervento utilizzate sono le seguenti: lavoro di gruppo con la classe; Incontri periodici con i docenti delle classi coinvolte; Incontri periodici con genitori e famiglie;

3 STORIA DEL PROGETTO Il progetto, nato nel 2006 originariamente con il nome Piccolo Principe, in seguito si trasforma in La danza delle api e ogni anno viene attuato su un numero sempre maggiore di classi. Anno Scolastico 2009/2010: scuola primaria S. Alessio 7 circolo didattico Lucca; scuola primaria S. Maria a Colle 7 circolo didattico Lucca scuola primaria Balbano 7 circolo didattico Lucca scuola primaria Del Fiorentino Istituto comprensivo Capannori scuola primaria Guamo Istituto Comprensivo S. Leonardo scuola primaria Segromigno Istituto Comprensivo Camigliano scuola primaria Lammari Istituto Comprensivo Lammari scuola primaria Pascoli Istituto Comprensivo Forte dei Marmi scuola primaria Manzoni Istituto Comprensivo Massarosa 1 Scuola primaria Forli Istituto Comprensivo Pietrasanta 1

4 INTERVENTI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA PERCORSO DI EDUCAZIONE AFFETTIVO RELAZIONALE: EMOZIONI IN GIOCO PERCORSI SULLA PSICOMOTRICITA SCREENING PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FORMAZIONE AI GENITORI

5 PERCORSI NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO PERCORSO DI EDUCAZIONE AFFETTIVO RELAZIONALE COPING POWER PROGRAM PERCORSI SUI DISTURBI E DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO PERCORSI SULL IPERATTIVITA E LE DIFFICOLTA DI ATTENZIONE SPORTELLO D ASCOLTO

6 CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI SOSTEGNO AL PERSONALE DOCENTE SUPPORTO AI GENITORI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE EDUCAZIONE ALLA MULTICULTURALITA POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE ORGANIZZATIVE

7 PERCORSO DI EDUCAZIONE AFFETTIVO RELAZIONALE CLASSE SECONDA SCUOLA PRIMARIA DI SEGROMIGNO IN MONTE NOVEMBRE 2009/MAGGIO 2010

8 Le attività di seguito presentate hanno avuto come finalità quella di stimolare nei bambini una maggiore conoscenza di se stessi, delle proprie emozioni e reazioni, affinché possano diventare gradualmente sempre più consapevoli dei propri vissuti e imparare ad accettare tutti gli aspetti di sé. Nello stesso tempo, dato che il lavoro si è svolto all interno del gruppo classe, questo ha permesso di sviluppare l empatia, cioè imparare a riconoscere, comprendere e infine accettare i contenuti emozionali e cognitivi espressi dall altro. Un obiettivo fondamentale che il percorso intende perseguire è quello di favorire l apprendimento di competenze emozionali e relazionali, presupposto indispensabile per prevenire comportamenti potenzialmente negativi (atti di bullismo, aggressività, difficoltà emotive e relazionali ).

9 Attività per sviluppare nei bambini la capacità di riflettere sui loro sentimenti e di parlarne con il gruppo classe. CHE TEMPO FA OGGI NEL NOSTRO CUORE? Ogni bambino ha scelto il disegno corrispondente allo stato d animo di quel momento motivando tale scelta.

10 LE BOTTIGLIE DELLE NOSTRE EMOZIONI Ogni colore corrisponde ad un emozione e attraverso i sali colorati ciascun bambini ha rappresentato e spiegato la propria sfera emotiva davanti ai compagni

11 EVARISTO E REGOLINE REGOLETTE Attraverso la storia di Evaristo sono stati affrontati con i bambini alcuni temi molto importanti: - LA RABBIA E UN EMOZIONE COME LE ALTRE, E NORMALE ARRABBIARSI; - QUANDO CI ARRABBIAMO LO FACCIAMO OGNUNO IN MODO DIVERSO; - CI SONO TANTI MODI DI ARRABBIARSI, ALCUNI GIUSTI, ALTRI SBAGLIATI.

12 UN SALTO IN MADAGASCAR: LE REGOLE DELLA RABBIA - NON BISOGNA FARE MALE A SE STESSI (facciamo male a noi stessi quando ci teniamo tutto dentro e non comunichiamo a nessuno quello di cui ci siamo rimasti male o che ci ha fatto arrabbiare, facciamo male a noi stessi quando per sfogarci ci procuriamo del male fisico), - NON BISOGNA FARE MALE AGLI ALTRI; - NON BISOGNA ROMPERE LE COSE. POSSIAMO: - PARLARNE INSIEME E AIUTARCI (proprio come fa la Zebra Martin con il suo amico Alex il leone).

13 IL SIGNOR ROSSO TERMOMETRO impariamo a controllarci Questo strumento è servito per comunicare ai bambini che dentro ognuno di noi è come se ci fosse un termometro che però non serve per misurare la febbre ma le nostre emozioni! Se la rabbia, la paura e la tristezza, ma anche la gioia, arrivano a un livello del termometro troppo alto non ci sentiamo bene. Così insieme ai bambini abbiamo individuato i segnali fisiologici del nostro corpo e i pensieri che ci fanno capire quando il livello del termometro sale.

14 SU E GIU SUL TERMOMETRO GIGANTE I bambini hanno camminato sul termometro per spiegare fino a dove arriva il livello quando sono molto arrabbiato riportando loro esperienze personali, poi insieme ai compagni si sono allenati a trovare più modalità per far scendere la temperatura!

15 IL DIARIO DELLE NOSTRE EMOZIONI I bambini si sono allenati ad analizzare diversi episodi emotivi ed hanno prodotto un loro diario giornaliero. SITUAZIONE PENSIERO EMOZIONE COMPORTAMENTO Martina non gioca con me E una stupida e antipatica, non è mia amica! Rabbia e tristezza Non ci parlo piu

16 LE IMMAGINI DOPPIE Questa è stata un attività che ha permesso di affrontare con i bambini l importanza di avere più punti di vista e più chiavi di lettura per leggere i comportamenti degli altri e le situazioni. Molti episodi di aggressività nascono spesso dal fatto che i bambini tendono ad interpretare come ostili i messaggi esterni.

17 DIPINGO LE EMOZIONI I bambini divisi in gruppi hanno rappresentato con i colori a tempera alcune emozioni

18 E PER FINIRE, RILASSIAMOCI UN PO Il rilassamento è stato introdotto ai bambini in chiave ludica, con lo scopo sia di far sperimentare loro particolari sensazioni corporee, sia di farli riflettere su quanto sia importante e ci fa stare bene fermarsi durante il giorno e rilassarci un po. Immaginate di essere un gatto pigrone una tartaruga su uno scoglio che tira dentro il guscio la testa di essere caplestato da un grosso elefante

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