FOCUS KLEBSIELLA 8 maggio 2013

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1 LOGO FOCUS KLEBSIELLA 8 maggio 2013 Titolo Dott.ssa Chiara Berti

2 Protocollo per la gestione dei batteri gramnegativi multi-farmacoresistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto Le due forze principali che spingono verso l antibiotico-resistenza sono: l uso di antibiotici, che esercitando una pressione ecologica sui microrganismi contribuiscono all emergenza e alla selezione di microrganismi antibioticoresistenti nella popolazione; la diffusione e la trasmissione orizzontale, in modo diretto o indiretto, da un soggetto portatore di un microrganismo antibiotico-resistente ad altri soggetti. Di conseguenza le due piùimportanti aree di intervento per la gestione, il controllo e la prevenzione dell antibiotico-resistenza sono: l uso prudente degli antibiotici (cioèutilizzarli solo quando necessari, scegliendo correttamente il farmaco, la posologia e la durata, in base al tipo di infezione e di paziente); le precauzioni igieniche per il controllo della trasmissione orizzontale di microrganismi antibiotico-resistenti che comprendono l igiene delle mani, l isolamento, la sorveglianza attiva, ecc. Infine per poter affrontare al meglio questo problema bisogna considerare il ruolo delle strutture sanitarie a prolungata residenzialità.

3 Sorveglianza dell antibiotico-resistenza Per sorveglianzasi intende la raccolta sistematica e continua dei dati di resistenza agli antibiotici, la loro organizzazione e analisi al fine di stabilire la prevalenza della resistenza, o di profili di resistenza, e in modo da evidenziarne i trend temporali. Tali dati devono poi essere diffusi ad intervalli regolari in modo che siano utili per influenzare le scelte terapeutiche e di controllo delle infezioni. Sistema di allerta Al fine di assicurare che ai pazienti identificati come colonizzati o infetti da batteri gram negativi MDR siano applicate tempestivamente le piùappropriate misure di prevenzione e controllo, si raccomanda:» di implementare un sistema di allerta dei germi sentinella, requisito essenziale per identificare rapidamente un evento epidemico o patogeni di rilevanza epidemiologica e agire con conseguente tempestivitàed efficacia per bloccarne o rallentarne la diffusione.» di assicurarsi che i batteri gramnegativi MDR scelti a livello locale come target delle misure di controllo siano inseriti nella listadei germi sentinella. Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

4 SORVEGLIANZA ATTIVA Sorveglianza attiva dei contatti Nelle U.O. ad alto rischio, per esempio Rianimazioni o con pazienti immunodepressi la sorveglianza dei contatti va continuata finchè non si è dimostrato che nel reparto non siano più presenti casi di colonizzazione o infezione da almeno 3 settimane. Screening dei pazienti all ingresso: ha l obiettivo di identificare i soggetti portatori di batteri gram negativi MDR al fine di ridurre il rischio di trasmissione legato a casi misconosciuti. Nelle U.O. di Rianimazione o con immunodepressi considerare la possibilità di eseguire uno screening per uno o più batteri MDR all ingresso per tutti i pazienti. Nelle altre U.O. considerare la possibilità di eseguire lo screening per i soggetti a rischio, ad esempio: soggetti trasferiti da altro ospedale per acuti o altra struttura sanitaria a lunga residenzialità soggetti recentemente dimessi da ricovero ospedaliero (entro 60 gg,) Recente terapia antibiotica prima dell ingresso in ospedale (entro 90 giorni) Sorveglianza degli operatori sanitari In questo ambito raramente il personale sanitario è responsabile dell introduzione dei batteri MDR in una struttura sanitaria. Al di fuori di situazioni nelle quali si sospetti una associazione epidemiologica non è raccomandato eseguire lo screening del personale sanitario. Sorveglianza ambientale Al di fuori di situazioni nelle quali si sospetti una associazione epidemiologica non sono raccomandate colture ambientali. Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

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6 Alerts:

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8 PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE INFEZIONI La prevenzione della diffusione dei ceppi di batteri Gram negativi MDR comporta lo sviluppo e la messa in opera di una combinazione di interventi: prevenzione delle infezioni corretta e rapida diagnosi e trattamento uso prudente degli antibiotici prevenzione della trasmissione Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

9 PREVENZIONE DELLA TRASMISSIONE Le misure di prevenzione devono essere applicate indifferentementeai soggetti infetti e colonizzati con batteri resistenti. Particolare attenzione deve essere posta, dal punto di vista del rischio di trasmissione, anche all unitàdel paziente. Questa èrappresentata da tutto ciò che lo circonda o utilizzato per la sua assistenza (letto, comodino, sedia, tavolo, bagno, comoda, ecc) e tutte le superfici entro un raggio di circa 1 m, distanza che può aumentare in caso di localizzazione dei batteri MDR a livello delle vie respiratorie, in particolare durante le manovre che possono indurre tosse (come aerosol, broncoaspirazioniecc) o in caso di abbondante eliminazione di materiale biologico (come in caso di diarrea o ferite secernenti abbondante materiale). Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

10 Procedure e documenti aziendali

11 RICOVERO Singola o Coorte DIMISSIONE/TRASFERIMENTO

12 1. Igiene mani

13 2. Cambio Guanti 3. Uso Camice 4.Mascherina con visiera

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15 PRECAUZIONI DA ADOTTARE IN AGGIUNTA ALLE PRECAUZIONI STANDARD PER INFEZIONI OSPEDALIERE TRASMISSIBILI PER CONTATTO e/o TRAMITE DROPLETS Procedura di isolamento Collocazione del paziente infetto in stanza singola Ove la stanza singola non sia disponibile creare una zona di isolamento all interno dell U.O. (AREA DIISOLAMENTO SPAZIALE PAZIENTE) posizionando il paziente in posto letto estremo (es. n. 1) e mantenendo una distanza di almeno 1 metro e mezzo dal paziente piùvicino bloccando se necessario il posto letto vicino; Ricovero nel posto letto piùvicino al paziente colonizzato/infetto di un paziente non infetto e a basso rischio di I.O. Se presenti due o piùpazienti con colonizzazione/infezione data dallo stesso germe creare un AREA DIISOLAMENTO dove effettuare l isolamento per coorting: Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

16 GUANTI E LAVAGGIO DELLE MANI Chiunque si avvicina all area paziente deve indossare i guanti (puliti, non sterili). I guanti impiegati nell'assistenza al paziente colonizzato/infetto devono essere sostituiti subito dopo il contatto sia con il paziente sia con materiale che può contenere microrganismi (es. materiale fecale, drenaggi, ferite, saliva, sangue, etc) sia con arredi/apparecchiature/dispositivi (letto, effetti letterecci, sondini, cateteri, apparecchiature, etc) posti vicino al paziente o dallo stesso utilizzati. I guanti devono essere rimossi prima di lasciare l area paziente ed immediatamente va effettuato il lavaggio delle mani con detergente antisettico. Non si devono toccare superfici o oggetti ubicati fuori dell area paziente con guanti utilizzati all interno di tale area. Dopo la rimozione dei guanti e il lavaggio delle mani, non si devono toccare superfici ambientali o oggetti usati per l'assistenza, potenzialmente contaminati, per evitare di trasferire i microrganismi ad altri pazienti o all'ambiente. Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

17 PROTEZIONE RESPIRATORIA Tutte le persone che vengono in contatto con il paziente devono indossare una mascherina chirurgica. Ove il microrganismo multiresistente sia stato isolato dalle vie respiratorie è obbligo del personale che si avvicina entro un metro dal paziente di indossare, oltre alla mascherina chirurgica, anche gli occhiali protettivi per evitare contaminazioni da dropletemessi soprattutto nelle manovre di broncoaspirazione(se paziente intubato) o in caso di tosse (se paziente non intubato). CAMICE COPRI-DIVISA Indossare un camice (èsufficiente un camice pulito non sterile) quando si entra nella stanza di isolamento o area paziente se si prevede un importante contatto con il paziente, con superfici o strumenti contaminati,oppure quando il degente èincontinente o presenta diarrea, ileostomia, colonstomiao drenaggi. Rimuovere sempre il camice prima di lasciare la stanza o l area paziente, toccando la superficie interna e arrotolandolo su se stesso al fine di evitare di contaminare la divisa. Se contaminata, la divisa deve essere subito cambiata. Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

18 TRASPORTO DEL PAZIENTE COLONIZZATO/INFETTO Limitare gli spostamenti e il trasporto del paziente ai soli casi assolutamente necessari, garantendo comunque l effettuazione dell iter diagnostico-terapeutico necessario al paziente. Se lo spostamento e il trasporto del malato sono indispensabili, è necessario informareil personale della struttura presso la quale il degente viene trasferito in merito alla situazione microbiologica del paziente. Concordare (ove possibile) l esame/l intervento chirurgico in modo che sia l ultimo della giornata per permettere la disinfezione ambientale. Il personale addetto al trasporto e quello dell UO dove viene inviato il paziente deve adottare le precauzioni stabilite. Informare il personale dell UO in cui viene eseguita la procedura della necessitàdi effettuare idonea pulizia e sanificazione delle attrezzature utilizzate e dell ambiente. In caso di colonizzazioni/infezioni delle vie respiratorie con possibili emissioni di droplets(soprattutto se il paziente non èintubato) il paziente deve indossare una mascherina chirurgica. Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

19 ATTREZZATURE PER L'ASSISTENZA AL DEGENTE Quando èpossibile, assegnare dispositivi e articoli non critici (es. sfigmomanometro, fonendoscopio, termometro, ecc.) ad un singolo paziente. Qualora tale situazione non possa realizzarsi, ènecessaria una adeguata sanificazione e disinfezione dello strumentario prima che venga usato su di un altro paziente. Assicurarsi che le attrezzature nelle immediate vicinanze del malato e gli strumenti impiegati per l'assistenza e frequentemente toccati, siano regolarmente sanificati. Utilizzo di sistemi di broncoaspirazione a circuito chiuso per ridurre al massimo la liberazione di dropletin ambiente. Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

20 STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Garantire attraverso la comunicazione la corretta collocazione del pazientenoto colonizzato o infetto fin dalla sua accettazione in ospedale o in struttura residenziale. Segnalare nella lettera di dimissionela condizione di colonizzato/infetto del paziente e comunicare direttamente con gli operatori nel caso di trasferimento presso altre UU.OOo strutture. Garantire una adeguata comunicazione verso tutti gli operatori che effettuano attivitàsul/per il paziente quali gli addetti ai trasporti, i servizi di diagnostica, le attivitàdi consulenza, di riabilitazionee i caregivers.misure per aumentare la comunicazione sono il contatto telefonico diretto, segnaletiche da applicare sulla cartella, segnaletiche da porre all ingresso della stanza di degenza. Garantire la corretta informazione al paziente e a i suoi conviventi Protocollo per la gestione dei batteri gram negativi multi-farmaco resistenti nelle strutture sanitarie dalla Regione Veneto

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