Training neuropsicologici
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- Oreste Nicoletti
- 8 anni fa
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1 ATTENZIONE BAMBINI A SCUOLA! IV CONVEGNO REGIONALE A.I.D.A.I. TOSCANA Training neuropsicologici Prato 31 gennaio 2015 Palazzo Vescovile Giovanni Squitieri Psicologo, psicoterapeuta, specialista in Neuropsicologia dell età evolutiva Presidente Agoretis Socio A.i.d.a.i.
2 Funzioni percetto-motorie Attenzione Apprendimenti Intelligenza I processi cognitivi Linguaggio Funzioni esecutive Memoria Pragmatica comunicativa
3 Principio fondamentale Vista la trasversalità (= non specificità) dell adhd è chiaro come un intervento isolato possieda una minor probabilità di essere efficace e di incidere sulla traiettoria evolutiva del disturbo Risulta ormai condiviso come la regola d oro sia quella di pianificare e attuare un intervento integrato che vada ad agire su più aspetti contemporaneamente o in fasi successive.
4 integrare integrare I training neuropsicologici non vanno a sostituire un intervento di tipo cognitivo-comportamentale o metacognitivo o farmacologico (qualora necessario e previsto). Un lavoro di potenziamento sulle funzioni esecutive precede o integra altri tipi di percorsi di supporto.
5 La valutazione neuropsicologica Diventa chiaro, quindi, quanto sia importante una valutazione neuropsicologica del funzionamento del bambino per capire punti di forza e di debolezza. Non sempre riabilitare vuol dire partire a lavorare dai punti deboli!!! In molto casi lavorare passando dai canali che funzionano, permette di sollevare o vicariare il funzionamento dei canali che funzionano meno.
6 Ingredienti per un buon allenamento Valutare: 1. funzionamento cognitivo (livello intellettivo, funzioni esecutive) e motivazionale; 2. la finestra di sviluppo all interno della quale si colloca il bambino; 3. le risorse ambientali a disposizione; 4. gli obiettivi a breve e medio termine.
7 In questo modo 1. riesco a creare un intervento specifico e mirato per QUEL bambino, evitando rigidi programmi precostituiti; 2. aumento le probabilità di capire eventuali variazioni prestazionali del bambino, modificando così la traiettoria del percorso in base alle necessità.
8 Inventare Improvvisare Creare ex novo delle attività o dei percorsi riabilitativi non vuol dire però che questi siano improvvisati. Ènecessario seguire criteri, buoni prassi e metodo sperimentale. E questo è possibile solo conoscendo modelli e teorie che stanno alla base dei processi neuropsicologici.
9 Prima di partire.. Dobbiamo aver fatto una buona fotografia del funzionamento del bambino. Le attività dovranno essere strutturate in modo tale da essere misurabili ed elaborabili statisticamente in modo da avere un chiaro indice dell effetto del trattamento. Si deve pensare a livelli iniziali non troppo difficili in modo da evitare frustrazioni per il bambino o rovinare la collaborazione. Bisogna avere chiaro in mente l evoluzione prestazionale attesa del bambino e strutturare le attività a difficoltà crescente seguendo criteri stabili.
10 FUNZIONI ESECUTIVE
11 Il modello del SAS Shallice (1988)
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13 Attenzione Cos è? L attenzione è la nostra capacità di focalizzarsi sullo stimolo (o sugli stimoli) bersaglio, non rispondendo ai distrattori presenti (prevalentemente attraverso vista, udito e tatto) Si tratta di un unico fenomeno che presenta alcuni aspetti diversi come: Allerta: uno stato di attivazione del soggetto Allerta fasica: un aumento della capacità di risposta in seguito alla comparsa di un segnale di avvertimento Allerta tonica: capacità di mantenere un adeguato livello di prestazione per un certo periodo.
14 Attenzione Cos è? Attenzione selettiva: filtro delle informazioni in entrata. Esempio classico: cocktail party Attenzione divisa: capacità di prestare attenzione a più stimoli contemporaneamente (doppio compito). Attenzione sostenuta: capacità di prestare attenzione su un compito o stimolo per un tempo prolungato.
15 Attenzione Quando mi serve? Come è facile intuire nella quasi totalità delle cose che facciamo. Difficile elencarle tutte. Mi occorrerà tanto più quanto meno le attività sono automatizzate. In ambito didattico: Attenzione visiva: calcolo scritto e lettura soprattutto nelle prime fasi di acquisizione. Attenzione uditiva nell ascolto dell insegnante durante la spiegazione o i dettati (esempio di doppio compito).
16 PROVATE A LEGGERE ORA pleuroepicheilognatouranoschisi Cosa è successo alla vostra lettura?????? Dite che era solo perché la parola è più lunga? Allora provate con questa Supercalifragilistichespiralidoso
17 Training di attenzione Attenzione selettiva Compiti di barrage: la richiesta è di segnare tutti gli stimoli bersaglio inseriti all interno di distrattori. Modifico il grado di difficoltà aumentando i distrattori o la difficoltà percettiva dei bersagli Il materiale utilizzabile può essere anche completamente inventato o creato.
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19 Training di attenzione Attenzione divisa Si basa sulla combinatoria di due compiti che solitamente passano da canali sensoriali diversi. Esempio: compito di barrage + alza la mano ogni volta che in una registrazione di parole senti la parola cane. ACPT pretest 1.aiff la_torre_la_scala_e_la_luna 2, wav
20 Training di attenzione Attenzione sostenuta Secondo la teoria di Benso si deve allenare l allerta fasica per aumentare e migliorare l allerta tonica. Abbiamo in corso degli interventi di neuropsicomotricità su bambini prescolari incentrati su attività tipo pronti-via. Alcune attività: -Sacco pieno-sacco vuoto -Bandierina -1,2,3.Stella -Percorsi nello spazio con semaforo o musica che si interrompe
21 Training di attenzione software dedicati
22 Training di attenzione siti dedicati www. ivana.it
23 Memoria di lavoro Cos è? Èun sistema di memoria che serve per mantenere attiva un informazione per un tempo limitato e ai fini di una successiva manipolazione. La natura del materiale memorizzato può essere verbale, visiva o spaziale. Questa funzione cognitiva si basa sulla possibilità di aggiornamento delle informazioni immagazzinate, ovvero la loro sostituzione con informazioni nuove in ingresso che devono restare attive.
24 Memoria di lavoro Quando mi serve? In ambito didattico risulta necessaria nei processi di apprendimento in generale e in particolare nella comprensione del testo nella risoluzione dei problemi nei ragionamenti logici in attività di doppio compito come il DETTATO Molti studi dimostrano come un training della MdL abbia ricadute anche sulla lettura (fondamentale per il potenziamento dei DSA in generale).
25 Training di memoria di lavoro visuo-spaziale Lavorare sulla Mdl visuo-spaziale ha effetti positivi anche sulla MdL verbale: si pensa quindi che esista un sistema di processamento delle informazioni indipendente dal materiale elaborato.
26 Training di memoria di lavoro visuo-spaziale Fonte: L. Marotta e P. Varvara (2013), Funzioni esecutive nei DSA. Ed. Erickson.
27 Training di memoria di lavoro verbale Number Span: Ora ti dirò una lista di numeri. Tu devi ripetermi solo i tre numeri più piccoli mantenendo l ordine di presentazione. Esempio: Lista: Risposta corretta: Ovviamente i numeri possono essere più grandi o più piccoli, in quantità variabile e la richiesta può essere di riferire i numeri più grandi..
28 Training di memoria di lavoro verbale Word Span: Ora ti dirò una lista di parole. Tu devi ripetermi solo i tre animali più piccoli mantenendo l ordine di presentazione. Esempio: Lista: casa, mulo, bicicletta, tigre, gatto, letto, pulcino, formica, cielo, palo, elefante. Risposta corretta: gatto, pulcino, formica Si possono variare le liste per quantità di parole e distrattori e il target di risposta per numero e tipo.
29 Training di memoria di lavoro verbale Alpha Span: Ora ti dirò una lista di parole. Tu devi prima ripeterla nello stesso ordine e poi in ordine alfabetico. Esempio: Lista: vino, casa, palazzo, mattina, dottore. Risposta 1: vino, casa, palazzo, mattina, dottore. Risposta 2: casa, dottore, mattina, palazzo, vino. Si possono variare le liste per quantità di parole e iniziale di parola.
30 Training di memoria di lavoro verbale Listening Span: Ora ti dirò tre frasi una alla volta e per ognuna tu devi dirmi se è vera o falsa e ricordarti l ultima parola. Alla fine ti chiederò di dirmi in ordine le tre parole da ricordare. Esempio: 1. Il gelato è freddo. V o F? 2. Il cielo è blu. V o F? 3. L elefante è piccolo. V o F? E poi: freddo, blu, piccolo Si può variare il numero di frasi Questo compito mima la comprensione del testo!!!!
31 Training di memoria di lavoro software e siti dedicati
32 Pianificazione Cos è? Capacità cognitiva che ci permette di organizzare preventivamente una serie di pensieri e azioni al fine di raggiungere un obiettivo o risolvere un problema monitorando i piani di azione e operando modifiche in itinere. La pianificazione si accompagna e si appoggia ad altre funzioni come la Mdl e l inibizione della risposta. Rappresenta una delle massime espressioni di funzionamento esecutivo.
33 Pianificazione Quando mi serve? In ambito didattico utilizzo questa funzione ogni volta che non è nota o già esplicitata la via per raggiungere uno scopo Risoluzione di un problema Creazione di schemi e mappe Svolgimento di testi scritti Svolgimento di verifiche scritte dosando i tempi Esecuzione di tutte quelle attività che prevedono più step di svolgimento: organizzazione del lavoro Per questo in generale: attenti a consegne complesse
34 Training di pianificazione Il potenziamento della pianificazione non è cosa semplice e più di tutte le funzioni esecutive necessita dell approccio metacognitivo e del supporto verbale. Prima di tutto si dovrà aiutare la focalizzazione sull obiettivo da raggiungere. Successivamente si esplicita la sequenza di azioni che porta all obiettivo, possibilmente suddivisa in sotto-obiettivi. Può essere utile quindi mirare all autoistruzione verbale o alle istruzioni scritte e ben visibili.
35 Training di pianificazione Soprattutto per potenziare questa abilità non vi è materiale preconfezionato. Pertanto si utilizzano spesso quei giochi e quelle attività che definiamo rompicapo. Ciò che variamo è il grado di complessità e la quantità di aiuto dall esterno che viene fornita.
36 Training di pianificazione Labirinti Richiedere di rifletterci prima, focalizzarsi sulla soluzione e non partire prima di averla individuata. La consegna è riabilitazione e aiuta a cambiare lo stile di azione dei bambini.
37 Training di pianificazione Tangram La consegna è di creare determinate figure usando tutti i pezzi, senza sovrapporli. Importante la rotazione mentale.
38 Training di pianificazione Il gioco dei quindici
39 Training di pianificazione Il gioco degli scacchi
40 Training di pianificazione Il cubo di Rubik La Ricerca Della Felicità Cubo di Rubik.mp4
41 Inibizione Cos è? Èla capacitàdi bloccare una risposta preponderante quando ho necessità di analizzare meglio il contesto e la situazione o di posticipare la risposta stessa. Per un migliore adattamento alle richieste. Erroneamente si ritiene che sia la capacità di inibire l elaborazione di stimoli distrattori, ma in realtà inibiamo la risposta ad essi. Default network = mente vagante. Se la mia inibizione non sarà adeguata sarò più impulsivo.
42 Inibizione Quando mi serve? In ambito didattico mi serve in quelle attività dove prima di iniziare è necessario o utile valutare tutte le alternative a disposizione Risoluzione di un problema Ricerca della risposta giusta in un verifica (scritta e orale) Attendere il termine della spiegazione dell insegnante prima di partire con un compito Schermarsi da pensieri intrusivi o non attinenti
43 Training di inibizione Si allena il bambino proponendo attività che seguono il paradigma di Stroop Che cos è lo Stroop????
44 Esempio..
45 Che colore vedete?
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54 Che colore leggete?
55 GIALLO
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57 VERDE
58 ROSSO
59 BLU
60 GIALLO
61 VERDE
62 ROSSO
63 Di che colore è scritta la parola?
64 GIALLO
65 BLU
66 VERDE
67 ROSSO
68 BLU
69 GIALLO
70 VERDE
71 ROSSO
72 BLU
73 GIALLO
74 VERDE
75 ROSSO
76 BRAVI!
77 Training di inibizione Quindi si andrà ad allenare il bambino a bloccare la risposta più immediata ed automatica e favorire quella che potremmo chiamare secondaria. Possiamo lavorare con carte colorate raffiguranti degli animali. Queste scorrono ad una certa velocità davanti al bambino che deve dire il colore della figura e non il nome dell animale. Con i bambini piccoli si passa anche attraverso giochi ed attività motorie.anche sacco vuotosacco pieno è un attività che lavora sull inibizione o palmo-pugno
78 Training di inibizione In età scolare e in assenza di difficoltà di lettura si può proporre di dire il contrario di ciò che si legge. A tutte le età, invece, si potranno proporre attività come quelle che abbiamo visto per l attenzione sostenuta. Perché per poter prolungare i tempi di attesa devo potenziare la capacità di inibizione, portando il bambino a posticipare un azione.
79 Training di inibizione software dedicati
80 Shifting Cos è? Lo shifting rappresenta la capacità di adattarsi velocemente ad una nuova situazione. Ci permette di cambiare strategie di pensiero e di azione in modo da adattarci al meglio alle richieste ambientali.
81 Shifting Quando mi serve? In ambito didattico risulta necessario: Quando si passa da un attività ad un altra (da italiano a matematica o dalla ricreazione a scienze) Quando si copia dalla lavagna si sposta continuamente il focus attentivo visuo-spaziale). Quando si esegue un dettato.
82 Training dello shifting Di norma si basa su esercizi che prevedono il cambiamento del criterio in atto in un dato momento. Ad esempio in un compito di barrage si può iniziare che l obiettivo è quello di cancellare tutte le lettere A e poi ad un segnale convenzionale si chiede di cancellare tutte le C O ancora riempire dei contenitori di palline in base al colore (palline rosse nel contenitore rosso e palline blu nel contenitore blu) e ad un dato segnale invertire il criterio.
83 Training di shifting software dedicati
84 GRAZIE!
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