RELAZIONE FINALE La Grande Storia de LA STREGA MEGERA: verifica di leggibilità da parte dei bambini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RELAZIONE FINALE La Grande Storia de LA STREGA MEGERA: verifica di leggibilità da parte dei bambini"

Transcript

1 PROGETTO USCOT IN COLLABORAZIONE CON LA RIVISTA LA GIOSTRA di Laura Caputo, Paola Corbisieri, Alessandra Frontino. In collaborazione con i Supervisori al tirocinio di riferimento di area disciplinare: espressiva/ linguistica: Carnabuci Ornella- Roviglione Marinella; Anna Peiretti, caporedattore La giostra; Maria Antonietta Simeoli, responsabile contenuti del sito RELAZIONE FINALE La Grande Storia de LA STREGA MEGERA: verifica di leggibilità da parte dei bambini Il progetto è stato attuato in tre scuole della cintura ovest di Torino nei comuni di Grugliasco e Collegno: scuola dell infanzia Andersen, Casalegno e Mamma Paletta ; in collaborazione con la rivista infantile La Giostra relativa al n 1 Ottobre E stata presa in considerazione la rubrica iniziale della Grande Storia intitolata La strega Megera allo scopo di valutare la comprensione e la qualità delle illustrazioni. Dopo aver letto la storia e osservato le immagini abbiamo costruito il questionario individuandone gli indicatori per la rilevazione dei dati. Successivamente è stato somministrato a 52 bambini suddivisi in: 18 bambini di 3 anni, 22 bambini di 4 anni e 12 bambini di 5 anni. Prassi iniziale Prima di effettuare la lettura\narrazione della Grande Storia sono state spiegate ai bambini le modalità di svolgimento dell attività. A questo proposito i bambini sono stati informati del fatto che successivamente al racconto della storia sarebbero stati chiamati a rispondere alle domande del questionario. La Grande Storia è stata raccontata senza la visione delle immagini in modo da non influenzare le possibili risposte, tenendo conto delle diverse fasce di età e dei livelli di apprendimento. Ci sono state difficoltà durante la somministrazione del questionario a causa dell eccessivo numero di domande e probabilmente dalla scarsa abitudine a dover esprimere le proprie opinioni. Numerazione illustrazioni Figura n 1: strega dietro lo spioncino Figura n 2: pozione Figura n 3: strega che cammina Figura n 4: la casa della famiglia Figura n 5: la mamma Figura n 6: latte e biscotti Figura n 7: strega che spia dalla finestra Figura n 8: strega che scappa Figura n 9: mamma e figli portano il latte alla strega 1

2 Figura n 10: bambino che mangia la torta Figura n 11: bambina che mangia la torta Figura n 12: mamma che mangia la torta Figura n 13: strega che mangia la torta Figura n 14: viandante che mangia la torta Figura n 15: le torte Tabulazione dati bambini di 3 anni Scelta dell immagine preferita Bambini Scelta dell immagine non piaciuta Bambini Due bambini non hanno espresso una scelta. Scelta del personaggio preferito Bambini Un bambino ha scelto la figura con la torta. Scelta del personaggio non piaciuto Bambini Due bambini non hanno espresso una scelta. Tra le motivazioni che vengono date per la scelta dell immagine\personaggio preferita\o e non emergono: La presenza dei personaggi Identificazione con gli stessi Collegamenti agli stati emotivi Azioni dei personaggi Nessuna motivazione. I bambini sono in grado di descrivere l immagine scelta attraverso una serie di domande stimolo perché si ipotizza che i bambini non abbiamo ancora le capacità linguistiche adeguate al compito. Riferimento al padre Su 18 bambini solo 4 hanno individuato l assenza del padre nella storia. Si ipotizza che questo sia dovuto: Assenza della figura paterna nella letteratura dell infanzia 2

3 Riferimento alla propria famiglia Difficoltà nel percepire un personaggio fuori dal contesto della storia Relazione di espressioni facciali dei personaggi agli stati emotivi Tutti i bambini sanno collegare le espressioni facciali dei personaggi agli stati emotivi. Si ipotizza che i bambini siano in grado di riconoscere gli stati d animo e i sentimenti nella realtà che li circonda. Relazione dei colori con le caratteristiche dei personaggi I bambini attribuiscono il significato dei colori ai personaggi illustrati, in particolar modo scelgono quelli con i quali si identificano. Si ipotizza che per i bambini i colori più vivaci siano utilizzati per i personaggi buoni mentre i colori scuri siano utilizzati per i personaggi cattivi. Scelta di un personaggio da rappresentare 16 bambini su 18 sanno scegliere un personaggio da rappresentare e raffigurarlo graficamente. Bambini Due bambini non hanno risposto. Si ipotizza che i bambini di tre anni abbiano la capacità di disegnare i personaggi con le caratteristiche principali e in modo semplificato. Relazione dei personaggi raffigurati con quelli della storia I bambini in maggioranza collegano i personaggi delle figure con quelli della storia. In un caso la rappresentazione grafica delle mamma viene scambiata con una possibile zia; il viandante potrebbe essere per 3 bambini un possibile padre; la bambina in una eccezione viene scambiata per la mamma. Si ipotizza che: I bambini non riescano a collegare in maniera corretta le immagini al senso della storia Le figure siano in alcuni casi equivoche Identificazione dello stesso personaggio in figure diverse: riferimento alla strega 13 bambini su 18 ritengono che la strega sia disegnata in modo diverso giustificando la loro risposta in base alla cattiveria\bontà della strega nel succedersi della storia. Solo 5 bambini sostengono che la strega sia raffigurata sempre allo stesso modo. Significato della visione delle immagine nel racconto della storia: comprensione delle figure 14 bambini su 18 non trovano differenza se la lettura della storia è accompagnata o meno dalla visione delle immagini; mentre i restanti trovano le immagini importanti per la comprensione del racconto. Si ipotizza che i bambini sia a casa che a scuola siano abituati a vedere le immagini durante la lettura delle storie. Attività sulla scheda strutturata 16 bambini su 18 cancellano con i pennarelli la strega indipendentemente dal fatto che sia raffigurata buona o cattiva. Una bambina cancella la figura della mamma con il cuore; un bambino aggiunge il papà. 3

4 Si ipotizza che la cancellazione della strega dipenda dal ruolo stereotipato che assume nella maggior parte delle storie; possiamo inoltre ipotizzare che la cancellazione della mamma e\o l aggiunta del papà dipendano dal rapporto che il bambino ha con i propri genitori. Numerazione illustrazioni Tabulazione dati bambini di 4 anni Figura n 1: strega dietro lo spioncino Figura n 2: pozione Figura n 3: strega che cammina Figura n 4: la casa della famiglia Figura n 5: la mamma Figura n 6: latte e biscotti Figura n 7: strega che spia dalla finestra Figura n 8: strega che scappa Figura n 9: mamma e figli portano il latte alla strega Figura n 10: bambino che mangia la torta Figura n 11: bambina che mangia la torta Figura n 12: mamma che mangia la torta Figura n 13: strega che mangia la torta Figura n 14: viandante che mangia la torta Figura n 15: le torte Scelta dell immagine preferita Bambini Scelta dell immagine non piaciuta Bambini Scelta del personaggio preferito Bambini Un bambino ha scelto la figura con la torta; un altro si astiene, un ultimo scambia il bambino per un mago. Scelta del personaggio non piaciuto Bambini Tra le motivazioni che vengono date per la scelta dell immagine\personaggio preferita\o e non emergono: 4

5 La presenza dei personaggi Identificazione con gli stessi Collegamenti agli stati emotivi Azioni dei personaggi Nessuna motivazione. I bambini sono in grado di raccontare l immagine scelta attraverso una serie di domande stimolo perché si ipotizza che i bambini non abbiamo ancora le capacità linguistiche adeguate al compito. Riferimento al padre Su 22 bambini solo 3 hanno individuato l assenza del padre nella storia. In due casi è stato attribuito il ruolo del papà al viandante. Si ipotizza che questo sia dovuto: Assenza della figura paterna nella letteratura dell infanzia Riferimento alla propria famiglia Difficoltà nel percepire un personaggio fuori dal contesto della storia Difficoltà nell identificare il ruolo del viandante Relazione di espressioni facciali dei personaggi agli stati emotivi Tutti i bambini sanno collegare le espressioni facciali dei personaggi agli stati emotivi. Si ipotizza che i bambini siano in grado di riconoscere gli stati d animo e i sentimenti nella realtà che li circonda. Relazione dei colori con le caratteristiche dei personaggi I bambini attribuiscono il significato dei colori ai personaggi illustrati, in particolar modo scelgono quelli con i quali si identificano. Si ipotizza che per i bambini i colori più vivaci siano utilizzati per i personaggi buoni mentre i colori scuri siano utilizzati per i personaggi cattivi. Scelta di un personaggio da rappresentare Tutti i bambini sanno scegliere un personaggio da rappresentare e raffigurarlo graficamente. Bambini Si ipotizza che i bambini di quattro anni abbiano la capacità di disegnare i personaggi con le caratteristiche principali arricchendo il disegno con particolari. Relazione dei personaggi raffigurati con quelli della storia I bambini in maggioranza collegano i personaggi delle figure con quelli della storia. Una bambina identifica il bambino come un mago; un altro scambia il viandante con il bambino; un ultimo riconosce il viandante come il padre. Si ipotizza che: I bambini non riescono a collegare in maniera corretta le immagini al senso della storia Le figure siano in alcuni casi equivoche Identificazione dello stesso personaggio in figure diverse: riferimento alla strega 20 bambini su 22 ritengono che la strega sia disegnata in modo diverso giustificando la loro risposta in base alla cattiveria\bontà della strega nel succedersi della storia; 11 di loro hanno notato che quando la strega è buona ha il capello con una stellina quando è cattiva ha invece un ragnetto. Un bambino sostiene che la strega della figura 1 ha gli occhi viola e si nasconde mentre nella figura 9 è felice e ha gli occhi rotondi. 5

6 Solo 2 bambini sostengono che la strega sia raffigurata sempre allo stesso modo. Aspetto dinamico dei personaggi 13 bambini su 22 riconoscono l aspetto dinamico di alcuni personaggi quali: Strega figura 3 Strega figura 8 Bambina figura 7 Ragnetto figura 8 Bambino figura 10 Solo 9 bambini sostengono che le figure siano immobili. Si ipotizza che alcuni bambini non riconoscano la rappresentazione grafica di un immagine in movimento. Individuazione di rappresentazioni grafiche effettuate da adulti Rappresentazioni grafiche Adulti Bambini Bambini 13 7 Si ipotizza che la maggior parte dei bambini ritiene che l adulto sappia rappresentare meglio in forma grafica le figure. Chi sostiene che le figure siano state disegnate da un bambino, fa riferimento al modo in cui sono state colorate le immagini; molti non riescono a motivare la scelta. 3 bambini hanno identificato nell adulto le tirocinanti; due bambini hanno indicato entrambi (bambino e adulto). Significato della visione delle immagine nel racconto della storia: comprensione delle figure Tutti i bambini attribuiscono un significato ai disegni e sono in grado di collegarli con la storia. 11 bambini non trovano differenza se la lettura della storia è accompagnata o meno dalla visione delle immagini; mentre i restanti trovano le immagini importanti per la comprensione del racconto. Si ipotizza che i bambini sia a casa che a scuola siano abituati a vedere le immagini durante la lettura delle storie. Attività sulla scheda strutturata 20 bambini su 22 cancellano con i pennarelli la strega indipendentemente dal fatto che sia raffigurata buona o cattiva. Una bambina cancella la figura della mamma con il cuore, un altra la strega buona. Si ipotizza che la cancellazione della strega dipenda dal ruolo stereotipato che assume nella maggior parte delle storie; possiamo inoltre ipotizzare che la cancellazione della mamma dipenda dal rapporto che il bambino ha con il proprio genitore. Numerazione illustrazioni Tabulazione dati bambini di 5 anni Figura n 1: strega dietro lo spioncino Figura n 2: pozione 6

7 Figura n 3: strega che cammina Figura n 4: la casa della famiglia Figura n 5: la mamma Figura n 6: latte e biscotti Figura n 7: strega che spia dalla finestra Figura n 8: strega che scappa Figura n 9: mamma e figli portano il latte alla strega Figura n 10: bambino che mangia la torta Figura n 11: bambina che mangia la torta Figura n 12: mamma che mangia la torta Figura n 13: strega che mangia la torta Figura n 14: viandante che mangia la torta Figura n 15: le torte Scelta dell immagine preferita Bambini Scelta dell immagine non piaciuta Bambini Scelta del personaggio preferito Bambini Scelta del personaggio non piaciuto Bambini Un bambino non effettua alcuna scelta; due bambini scelgono la figura con la pozione. Tra le motivazioni che vengono date per la scelta dell immagine\personaggio preferita\o e non, emergono: La presenza dei personaggi Identificazione con gli stessi Collegamenti agli stati emotivi Azioni dei personaggi Nessuna motivazione. I bambini sono in grado di raccontare l immagine scelta attraverso una serie di domande stimolo perché si ipotizza che i bambini non abbiamo ancora le capacità linguistiche adeguate al compito. Riferimento al padre Su 12 bambini solo 3 hanno individuato l assenza del padre nella storia. In due casi è stato attribuito il ruolo del papà al viandante. Alcuni sostengono che mancano personaggi come altri bambini, i vicini di casa e i nonni. 7

8 Si ipotizza che questo sia dovuto: Assenza della figura paterna nella letteratura dell infanzia Riferimento alla propria famiglia Difficoltà nel percepire un personaggio fuori dal contesto della storia Difficoltà nell identificare il ruolo del viandante Relazione di espressioni facciali dei personaggi agli stati emotivi Tutti i bambini sanno collegare le espressioni facciali dei personaggi agli stati emotivi. Si ipotizza che i bambini siano in grado di riconoscere gli stati d animo e i sentimenti nella realtà che li circonda. Relazione dei colori con le caratteristiche dei personaggi I bambini attribuiscono il significato dei colori ai personaggi illustrati, in particolar modo scelgono quelli con i quali si identificano. Si ipotizza che per i bambini i colori più vivaci siano utilizzati per i personaggi buoni mentre i colori scuri siano utilizzati per i personaggi cattivi. Scelta di un personaggio da rappresentare 11 bambini su 12 sanno scegliere un personaggio da rappresentare e raffigurarlo graficamente. Bambini Si ipotizza che i bambini di cinque anni abbiano la capacità di disegnare i personaggi con le caratteristiche principali arricchendo il disegno con particolari e inserendolo in un contesto. Solo un bambino non effettua alcuna scelta. Relazione dei personaggi raffigurati con quelli della storia I bambini in maggioranza collegano i personaggi delle figure con quelli della storia. Una bambina sostiene che la mamma sia disegnata senza le caratteristiche tipiche come capelli lunghi, maglia rosa e scarpe col tacco; due riconoscono il viandante come il padre. Si ipotizza che: I bambini non riescono a collegare in maniera corretta le immagini al senso della storia Le figure siano in alcuni casi equivoche Identificazione dello stesso personaggio in figure diverse: riferimento alla strega 11 bambini su 12 ritengono che la strega sia disegnata in modo diverso giustificando la loro risposta in base alla cattiveria\bontà della strega nel succedersi della storia; hanno infatti notato che quando la strega è buona ha il capello con una stellina quando è cattiva ha invece un ragnetto. Solo 1 bambino sostiene che la strega sia raffigurata sempre allo stesso modo. Aspetto dinamico dei personaggi 1 bambino su 12 individua l aspetto dinamico nella pozione del pentolone. 11 bambini sostengono che le figure siano immobili. La maggior parte dei bambini non riconosce la rappresentazione grafica di un immagine in movimento, probabilmente per lo scarso contatto nella realtà quotidiana. 8

9 Individuazione di rappresentazioni grafiche effettuate da adulti Rappresentazioni grafiche Adulti Bambini Bambini 11 1 Si ipotizza che la maggior parte dei bambini ritiene che l adulto sappia rappresentare meglio in forma grafica le figure. Un bambino sostiene che le figure siano state disegnate da un piccolo e, per motivare la risposta, fa riferimento al modo in cui sono state colorate. Significato della visione delle immagine nel racconto della storia: comprensione delle figure Tutti i bambini attribuiscono un significato ai disegni e sono in grado di collegarli con la storia. 6 bambini non trovano differenza se la lettura della storia è accompagnata o meno dalla visione delle immagini; mentre i restanti trovano le immagini importanti per la comprensione del racconto. Si ipotizza che i bambini sia a casa che a scuola siano abituati a vedere le immagini durante la lettura delle storie. Attività sulla scheda strutturata 8 bambini su 12 cancellano con i pennarelli la strega indipendentemente dal fatto che sia raffigurata buona o cattiva. Due bambini cancellano la figura del viandante, uno cancella la pozione, ed un altro disegna il padre. Si ipotizza che la cancellazione della strega dipenda dal ruolo stereotipato che assume nella maggior parte delle storie; possiamo inoltre ipotizzare che l aggiunta del padre dipenda dal rapporto che il bambino ha con il proprio genitore. Conclusioni Dalla tabulazione dei dati sono emerse delle risposte in comune tra i bambini di 3, 4 e 5 anni. In particolar modo: si è riscontrato che la maggior parte dei bambini hanno scelto come immagini preferite: la mamma e i figli che portano il latte alla strega (fig. n 9) e la strega che mangia la torta (fig. n.13) e come immagini non piaciuta la strega che scappa (fig. n 8). La scelta del personaggio preferito ricade in parte sulla strega buona e in parte sulla mamma buona; al contrario la strega cattiva è stata scelta da quasi tutti i bambini come personaggio non piaciuto. Il lavoro sulla scheda strutturata ha confermato, con la cancellazione della strega, i dati sopra indicati. Attraverso domande stimolo in riferimento alla figura della strega la maggior parte dei bambini è riuscita a riconoscerne il cambiamento caratteriale nel susseguirsi della storia. La maggior parte dei bambini sa collegare i personaggi delle figure con quelli della storia. In alcuni casi i personaggi non vengono riconosciuti con il ruolo assunto nella storia, questo avviene nel caso 9

10 della mamma, che a volte non viene riconosciuta nel suo ruolo, e del viandante, che viene identificato come il papà. A questo proposito in riferimento alla figura paterna la quasi totalità dei bambini non ne ha individuato l assenza. Da ciò si può dedurre che i bambini hanno difficoltà a percepire un personaggio al di fuori del contesto della storia. Per quanto riguarda la relazione delle espressioni facciali con gli stati emotivi e i colori con le caratteristiche dei personaggi, non si sono riscontrate difficoltà nel comprendere questi collegamenti. L aspetto dinamico dei personaggi, è emerso in particolar modo nella scuola dell infanzia Casalegno nei bambini di 4 anni. E significativo sottolineare che questo nelle altre due scuole non sia venuto alla luce, nemmeno con i bambini di 5 anni, se non in rarissimi casi. La gran parte dei bambini riesce ad individuare che le rappresentazioni grafiche siano state prodotte da adulti non riuscendo a motivare la risposta, se non attribuendogli maggiori abilità di esecuzione. In conclusione si può affermare che nella maggior parte dei casi le illustrazioni sono risultate essere chiare e, in linea generale, i bambini di 3 anni considerano importante la lettura della storia accompagnata dalle immagini, al contrario di quelli di 4 e 5 anni che non trovano nessuna differenza. 10

CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE CURRICOLO: ITALIANO. Anno Scolastico: 2016/2017

CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE CURRICOLO: ITALIANO. Anno Scolastico: 2016/2017 CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE CURRICOLO: ITALIANO Anno Scolastico: 2016/2017 COMPETENZE BAMBINI DI TRE ANNI ITALIANO Esperienze di apprendimento che preparano allo sviluppo delle competenze

Dettagli

ARTE ED IMMAGINE MODULI OPERATIVI: 1. I colori 2. Le forme 3. Elementi e tecniche del linguaggio visivo 4. Le forme della comunicazione

ARTE ED IMMAGINE MODULI OPERATIVI: 1. I colori 2. Le forme 3. Elementi e tecniche del linguaggio visivo 4. Le forme della comunicazione ARTE ED IMMAGINE INDICATORE DISCIPLINARE Promuovere l alfabetizzazione dei linguaggi visivi per la costruzione e la lettura dei messaggi iconici e per la conoscenza delle opere d arte con particolare riferimento

Dettagli

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,

Dettagli

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca La vocazione professionale e la carriera accademica Report della prima fase di ricerca 1 Obiettivi dell indagine Il focus della nostra ricerca è la vocazione professionale: l esperienza di una passione

Dettagli

Cooperare in armonia: esprimo, comunico, controllo le emozioni

Cooperare in armonia: esprimo, comunico, controllo le emozioni Cooperare in armonia: mi conosco, ti conosco, conosciamoci esprimo, comunico, controllo le emozioni mi confronto, condivido, coopero Obiettivi: Ridurre la frequenza dei comportamenti problematici. Incrementare

Dettagli

ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA

ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA XIV Convegno Nazionale AlmaDiploma Orientamento e dis-orientamento Gli strumenti e le azioni per le scelte degli studenti della scuola secondaria di I e II grado ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI

Dettagli

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015

PROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015 PROGETO FIABE PER CRESCERE 2 Anno scolastico 2014-2015 Il Progetto ipotizzato per questo anno scolastico prevede l accostamento al mondo delle fiabe ricche di importanti messaggi grazie all intreccio di

Dettagli

Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1. Competenze chiave di cittadinanza

Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1. Competenze chiave di cittadinanza Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1 Competenze chiave di cittadinanza Imparare ad imparare: Percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale;

Dettagli

CURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA

CURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO CARMAGNOLA 3 Corso Sacchirone, 26-10022 Carmagnola (To) E-MAIL: toic8am009@istruzione.it toic8am009@pec.istruzione.it Tel. 011 9773325 Fax 011 9727757 C.F. 94067020019 CURRICOLO DI

Dettagli

ARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA. riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi.

ARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA. riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi. ARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA Capacità di vedere osservare e comprendere riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Conoscenza ed uso delle tecniche espressive. Produzione e rielaborazione

Dettagli

I COLORI CI DICONO 2015/2016

I COLORI CI DICONO 2015/2016 I COLORI CI DICONO Primo ciclo della scuola primaria Leggere un quadro è molto più che vedere quello che è dipinto: trasmettiamo ai bambini la possibilità di percepire la portata emotiva dell opera, il

Dettagli

L INTEGRAZIONE COMINCIA DA

L INTEGRAZIONE COMINCIA DA INTER-GENERAZIONI I NUOVI ITALIANI INSIEME NELLA SCUOLA E NELLA CITTÀ AREZZO, 10 E 11 OTTOBRE 2013 L INTEGRAZIONE COMINCIA DA PICCOLI. L ITALIANO DEI BAMBINI STRANIERI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Rete

Dettagli

1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo

Dettagli

FIABA FAVOLA: ANTICO SAPERE

FIABA FAVOLA: ANTICO SAPERE Un percorso multi-etnico interdisciplinare sulla fiaba-sapere antico elaborato dall'insegnante Concetta di Falco Scuola Primaria Collodi 11 Circolo Modena OBIETTIVI FORMATIVI: FIABA FAVOLA: ANTICO SAPERE

Dettagli

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 LEGGERE E COMPRENDERE IMMAGINI DI DIVERSO TIPO - Le relazioni spaziali - Le differenze di forma

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTELABBATE Via G. Leopardi, 3-102 Montelabbate (PU) Tel. 0721/499971 sito web www.icsmontelabbate.it e.mail psic84100n@istruzione.it - ic.montelabbate@provincia.ps.it indirizzo

Dettagli

LABORATORIO CULTURALE ESPRESSIVO

LABORATORIO CULTURALE ESPRESSIVO SCUOLA DELL INFANZIA PARROCCHIALE Madonna di Fatima Gazzolo d Arcole (VR) Anno scolastico 2015/2016 LABORATORIO CULTURALE ESPRESSIVO TUTTI I COLORI DELL AMICIZIA. MOTIVAZIONE La nostra fase storica è ormai

Dettagli

FRANCESE. Classe TERZA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici

FRANCESE. Classe TERZA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici FRANCESE Classe TERZA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE SPECIFICHE LINGUA ORALE Ascoltare e comprendere un linguaggio di classe sempre più articolato Ascoltare, comprendere ed eseguire istruzioni

Dettagli

Servizio per gli Studenti Disabili. Archimede Pitagorico. e la disabilità. Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico

Servizio per gli Studenti Disabili. Archimede Pitagorico. e la disabilità. Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico Servizio per gli Studenti Disabili Archimede Pitagorico e la disabilità Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico 2009-2010 2010 ??? Come mi sento nel mio ruolo professionale? ???

Dettagli

All. 2 Valutazione del comportamento

All. 2 Valutazione del comportamento All. 2 Valutazione del comportamento Il comportamento è oggetto di valutazione; per dare a questa un valore formativo, gli allievi vengono direttamente coinvolti e vengono loro spiegati gli strumenti di

Dettagli

Obiettivi di apprendimento

Obiettivi di apprendimento Curricolo verticale di Lingua Inglese classe Prima Primaria Indicatori Obiettivi di apprendimento 1. RICEZIONE ORALE (ascolto) 1.1 Comprendere istruzioni, espressioni di uso quotidiano pronunciate chiaramente

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE

SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE L utilizzo della fiaba consente al bambino di vivere esperienze emotivamente forti che correlano mente e cuore e

Dettagli

P.I.A. Piana Pistoiese Ricerca-Azione Matematica. Anno scolastico II Circolo Didattico di Quarrata

P.I.A. Piana Pistoiese Ricerca-Azione Matematica. Anno scolastico II Circolo Didattico di Quarrata P.I.A. Piana Pistoiese Ricerca-Azione Matematica Anno scolastico 2010-11 II Circolo Didattico di Quarrata Scuola Infanzia di Barba Sezione C: 23 Bambini di 4 anni Docenti: Pratesi Innocenti Elena; Vettori

Dettagli

PRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme. con La stoffa rossa di Anna Lavatelli

PRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme. con La stoffa rossa di Anna Lavatelli PRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme con La stoffa rossa di Anna Lavatelli INDICAZIONI DIDATTICHE Anna Lavatelli Illustrazioni di Maurizia Rubino 2011, pagg. 48 cod. 978-88-566-4984-0 IL

Dettagli

AIUTIAMOLI A SCEGLIERE: quale percorso dopo la scuola media? Dott.ssa Monica Panzeri. Rassegna OrientaLamente Lecco 04 Ottobre 2012

AIUTIAMOLI A SCEGLIERE: quale percorso dopo la scuola media? Dott.ssa Monica Panzeri. Rassegna OrientaLamente Lecco 04 Ottobre 2012 AIUTIAMOLI A SCEGLIERE: quale percorso dopo la scuola media? Dott.ssa Monica Panzeri Rassegna OrientaLamente Lecco 04 Ottobre 2012 L adolescente: come un neonato di fronte alla scelta della scuola superiore!

Dettagli

Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado aprile 2014 Anna Maria Ferluga

Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado aprile 2014 Anna Maria Ferluga Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado 16 30 aprile 2014 Anna Maria Ferluga Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Relazioni,

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INGLESE CLASSE1^ INGLESE CLASSE1^ SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO INDICATORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Ascolto orale) Parlato (produzione e interazione orale) Lettura

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI

ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI SCUOLA DELL INFANZIA MAGGIOLINO - GAGGIO ANNO SCOLASTICO 2010/2011 TITOLO PROGETTO: IL MONDO DELLE STREGHE DESTINATARI: Sezione B, i bambini dei cinque anni; DURATA: da gennaio

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori 1.1.1 E in grado di comprendere testi e altre fonti di informazione

Dettagli

Progetto Gener-azioni Senonoraquando-Torino I focus group. 19 febbraio 2016

Progetto Gener-azioni Senonoraquando-Torino I focus group. 19 febbraio 2016 Progetto Gener-azioni Senonoraquando-Torino I focus group Alessandra Gallo Stefania Graziani 19 febbraio 2016 Metodologia qualitativa, conversazione naturale condotta in maniera avalutativa. Obiettivo:

Dettagli

da valutare e certificare Seminario CIDI Milano 20 gennaio 2011 a cura di Daniela Bertocchi

da valutare e certificare Seminario CIDI Milano 20 gennaio 2011 a cura di Daniela Bertocchi da valutare e certificare a cura di Daniela Bertocchi 1 Definizione europea (QEQ) di competenza La comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni

Dettagli

Creare sistemi simbolici con bambini della Scuola dell Infanzia

Creare sistemi simbolici con bambini della Scuola dell Infanzia Conversazioni di logopedia La comunicazione alternativa/aumentativa nell età evolutiva Creare sistemi simbolici con bambini della Scuola dell Infanzia Log. Renata Sabatini Modena, sabato 15 ottobre 2011

Dettagli

ARTE E IMMAGINE COMPETENZE CHIAVE:

ARTE E IMMAGINE COMPETENZE CHIAVE: ARTE E IMMAGINE COMPETENZE CHIAVE: Imparare ad imparare, Consapevolezza ed espressione culturale, Spirito di iniziativa e imprenditorialità, Competenze sociali e civiche Traguardi per lo sviluppo delle

Dettagli

SCHEMA PER LA PROGETTAZIONE DELLA LEZIONE CON LA RICERCA 1 TITOLO DELL UNITÀ L ALIMENTAZIONE

SCHEMA PER LA PROGETTAZIONE DELLA LEZIONE CON LA RICERCA 1 TITOLO DELL UNITÀ L ALIMENTAZIONE SCHEMA PER LA PROGETTAZIONE DELLA LEZIONE CON LA RICERCA 1 TITOLO DELL UNITÀ L ALIMENTAZIONE Area dell argomento/disciplina/e convolta/e: Scienze, Matematica, Italiano, Storia, Arte e Immagine, Scienze

Dettagli

STRESS LAVORO-CORRELATO 5 MODULO TECNICI E AMMINISTRATIVI

STRESS LAVORO-CORRELATO 5 MODULO TECNICI E AMMINISTRATIVI STRESS LAVORO-CORRELATO 5 MODULO TECNICI E AMMINISTRATIVI 1 Realizzata da: Dott. Ing. Maria Josè Mereu In collaborazione con la Prof.ssa Isabella Carta Richiesta da: I.I.S. «L. Einaudi» Senorbì (CA) In

Dettagli

LE COMPETENZE CHIAVE PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE

LE COMPETENZE CHIAVE PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE FRANCESE LE COMPETENZE CHIAVE PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE L intero iter scolastico ha come finalità il raggiungimento delle seguenti competenze definite dal Parlamento e dal Consiglio dell Unione Europea

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: ascolta e comprende brevi messaggi orali;

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE

DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE PREMESSA Il Curricolo di lingua straniera attualmente in uso nel nostro circolo è stato elaborato tenendo presenti le indicazioni del Progetto

Dettagli

Faticare con soddisfazione

Faticare con soddisfazione Faticare con soddisfazione Un insegnante non è sordo E per questo che al suo orecchio (e al suo cuore) giungono vivide ed udibilissime le vocine dei suoi alunni, che si lamentano per i compiti che paiono

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO COD. Progr.Prev. PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2014-2015 SCUOLA: Liceo Linguistico A. Manzoni DOCENTE: G. Legato MATERIA: Francese conversazione Classe 1 Sezione H FINALITÀ DELLA DISCIPLINA L insegnamento

Dettagli

Istituto Comprensivo Malipiero Marcon (Ve)

Istituto Comprensivo Malipiero Marcon (Ve) Istituto Comprensivo Malipiero Marcon (Ve) Le insegnanti delle scuole dell infanzia dell Istituto Comprensivo G. F. Malipiero di Marcon, hanno individuato alcuni principi educativi comuni, punto di riferimento

Dettagli

TEST D INGRESSO A.S

TEST D INGRESSO A.S TEST D INGRESSO A.S. 2016-2017 L Istituto Comprensivo Alessandro Magno, in un ottica di miglioramento, al fine di garantire ai test per competenza una maggiore attendibilità e validità, nonché favorire

Dettagli

Lingua Straniera. Sviluppare curiosità nei confronti di documenti sonori. Identificare parole note in L 2. Usare semplici espressioni di interazione.

Lingua Straniera. Sviluppare curiosità nei confronti di documenti sonori. Identificare parole note in L 2. Usare semplici espressioni di interazione. Lingua Straniera Classe Prima e Seconda Per far familiarizzare il bambino con una nuova realtà fonologica si darà ampio spazio ad attività di ascolto/ricezione. pertanto saranno privilegiate le attività

Dettagli

Circolo Didattico di Borgo San Giacomo (Brescia) - CURRICOLO DI CIRCOLO

Circolo Didattico di Borgo San Giacomo (Brescia) - CURRICOLO DI CIRCOLO M A T E M A T I C O - S C I E N T I F I C O - T E C N O L O G I C A D I S C I P L I N E - F I N A L I T À - E L E M E N T I E S S E N Z I A L I I curricoli delle discipline che costituiscono l'area devono

Dettagli

LA BUONA STRADA DELLA SICUREZZA

LA BUONA STRADA DELLA SICUREZZA LA BUONA STRADA DELLA SICUREZZA La Buona Strada della Sicurezza è un progetto di educazione stradale innovativo, che non vuole insegnare cosa sia una regola o un insieme di regole. Risulta innovativo perché

Dettagli

Scuola primaria classe prima. Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.

Scuola primaria classe prima. Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. Scuola primaria classe prima competenze disciplinari 1 Usare gli elementi di base del linguaggio visuale per osservare e descrivere immagini statiche quali fotografie, manifesti, opere d'arte e messaggi

Dettagli

ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO

ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA DI ROCCACASALE SEZIONE ETEROGENEA INSEGNANTE:CAVALLARO NORIA TITOLO DELL UNITA : E NATALE..GIOCHIAMO AL MEMORY CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO IL CORPO

Dettagli

Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado. Terzo incontro, 7 maggio 2014 Anna Maria Ferluga

Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado. Terzo incontro, 7 maggio 2014 Anna Maria Ferluga Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado Terzo incontro, 7 maggio 2014 Anna Maria Ferluga Studiare scienze attraverso il metodo laboratoriale Una sequenza di attività

Dettagli

SINTESI DELL INDAGINE INVALSI 2013 (II classe delle superiori, riformata)

SINTESI DELL INDAGINE INVALSI 2013 (II classe delle superiori, riformata) SINTESI DELL INDAGINE INVALSI 2013 (II classe delle superiori, riformata) L indagine INVALSI del 2013 ha coinvolto dodici classi del Liceo Fermi, compresa la sede associata; per le classi II D e II P,

Dettagli

TITOLO: DATI IDENTIFICATIVI. Anno scolastico: Scuola: Destinatari: Insegnanti coinvolti: COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE

TITOLO: DATI IDENTIFICATIVI. Anno scolastico: Scuola: Destinatari: Insegnanti coinvolti: COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE PROGETTARE PER COMPETENZE TITOLO: DATI IDENTIFICATIVI COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE Anno scolastico: Scuola: Destinatari: Insegnanti coinvolti: COMPETENZE ATTESE ( dal Profilo dello studente ) CONTESTO

Dettagli

RUBRICA DI VALUTAZIONE Livelli di qualità

RUBRICA DI VALUTAZIONE Livelli di qualità Competenze implicate: 8.C ESPRESSIONE CULTURALE ARTISTICA E LETTERARIA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. RUBRICA DI VALUTAZIONE Livelli di qualità Utilizzare la voce in modo creativo. Comunicare oralmente:

Dettagli

MONOENNIO ARTE E IMMAGINE

MONOENNIO ARTE E IMMAGINE MONOENNIO ARTE E IMMAGINE Percezione visiva 1. Esplorare immagini,oggetti e ambienti. 2. identificare gli elementi del linguaggio visivo 1. Esplorazione di ambienti naturali di oggetti e di immagini. 2.

Dettagli

MAGIC WORLD MAGIC ENGLISH. Laboratorio di inglese per bambini della scuola dell infanzia

MAGIC WORLD MAGIC ENGLISH. Laboratorio di inglese per bambini della scuola dell infanzia MAGIC WORLD MAGIC ENGLISH Laboratorio di inglese per bambini della scuola dell infanzia PERCHÉ UN LABORATORIO? Un laboratorio è «il luogo del fare e dell imparare facendo» Lo strumento ideale per dare

Dettagli

Programmazione Anni 5

Programmazione Anni 5 Programmazione Anni 5 SEZIONE BLU Scuola d Infanzia Negri- Pavia A.S. 2014/2015 Insegnanti ANNA MONTANA GIUSEPPINA UTTINI PROGRAMMAZIONE ANNI 5 A.S. 2014/2015 SEZIONE BLU La nostra sezione è composta da

Dettagli

Classi 4ª. Anno Scolastico 2013/2014. U.d.A. 0. Bentornati siamo in quarta. Durata: SETTEMBRE

Classi 4ª. Anno Scolastico 2013/2014. U.d.A. 0. Bentornati siamo in quarta. Durata: SETTEMBRE I.C. ALCMEONE Scuola Primaria Classi 4ª Anno Scolastico 2013/2014 U.d.A. 0 Bentornati siamo in quarta Durata: SETTEMBRE Docenti: SAPIA TERESA ADAMO ANTONELLA GODANO ANGELA CASTELLI PATRIZIA ASTERITI ADELE

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA MUSICA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA MUSICA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA MUSICA Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 il significato

Dettagli

TAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI

TAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI CURRICOLO DI ARTE Istituto Comprensivo di Castrezzato TAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI Percettivo visivi Classe prima Percepire punti, linee, forme geometriche semplici,colori presenti nell ambiente e nelle immagini.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia. Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2011/2012.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia. Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2011/2012. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2011/2012 Fare e pensare: il tirocinio curricolare come occasione per apprendere dall'esperienza

Dettagli

FRANCESE. Classe SECONDA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici

FRANCESE. Classe SECONDA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici FRANCESE Classe SECONDA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE SPECIFICHE LINGUA Saper raccontare un fatto passato. Ascoltare linguistiche riprodotte con materiale audio e audiovisivo. Ascoltare ritmi

Dettagli

modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo

modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo Materiale elaborato da Fava Vizziello e tratto dal testo Fava Vizziello. G. (2003), Psicopatologia dello sviluppo, Il Mulino,

Dettagli

LINGUA ITALIANA. Classe SECONDA SCUOLA PRIMARIA. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici

LINGUA ITALIANA. Classe SECONDA SCUOLA PRIMARIA. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici LINGUA ITALIANA Classe SECONDA SCUOLA PRIMARIA SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA CONOSCENZE PERCORSI DIDATTICI (compiti significativi, esperienze irrinunciabili)

Dettagli

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) PIANO DI LAVORO Prof. CARUGI Mauro DISCIPLINA: Economia aziendale CLASSE 3^ SEZIONE DLT Anno 2011/2012 OBIETTIVI : STANDARD MINIMI

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SERVIZIO EDUCATIVO QUESTIONARIO GENITORI

VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SERVIZIO EDUCATIVO QUESTIONARIO GENITORI VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SERVIZIO EDUCATIVO QUESTIONARIO GENITORI Gentili genitori, il presente questionario si pone l'obiettivo di raccogliere le Vostre opinioni su alcuni aspetti del servizio scolastico/educativo.

Dettagli

TELEINTENDO Progetti per l Educazione all Immagine Televisiva di Torino

TELEINTENDO Progetti per l Educazione all Immagine Televisiva di Torino TELEINTENDO Progetti per l Educazione all Immagine Televisiva di Torino PROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI TV EDUCATION CON I BAMBINI Docenti: Buonafonte Anna Paola- Pontano Anna CARLETTO IL VIDEO FOLLETTO

Dettagli

Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione

Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione 1 Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione Come ascoltare 2 nei momenti normali e speciali a) Guardarlo negli occhi; b) Non fare qualcos altro; c) Ascoltare

Dettagli

PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DI GEOGRAFIA. (CLASSI SECONDE) secondo le Indicazioni del 2012

PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DI GEOGRAFIA. (CLASSI SECONDE) secondo le Indicazioni del 2012 PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DI GEOGRAFIA (CLASSI SECONDE) secondo le Indicazioni del 2012 NUMERO UDA TITOLO PERIODO ORIENTATIVO DI SVILUPPO UDA N.1 Mi muovo e mi oriento nello spazio Ottobre/Novembre

Dettagli

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO

Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO OBIETTIVI ASCOLTO E PARLATO Prestare attenzione in varie situazioni comunicative

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno scolastico: 2015/2016 Prof. Ceporina Francesco Disciplina: Matematica Classe: 1ª F 1 Livelli di partenza rilevati Livello numero alunni A ottimo B- Discreto / Buono 7 C

Dettagli

PRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme

PRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme PRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme con Una nuova amica per Camilla di Ferdinando Albertazzi INDICAZIONI DIDATTICHE Ferdinando Albertazzi UNA NUOVA AMICA PER CAMILLA Illustrazioni di Desideria

Dettagli

Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA INGLESE Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 comprendere

Dettagli

L esperienza dei docenti PON l analisi dei diari di bordo dell a.s. 2009/2010

L esperienza dei docenti PON l analisi dei diari di bordo dell a.s. 2009/2010 L esperienza dei docenti PON M@t.abel: l analisi dei diari di bordo dell a.s. 2009/2010 Il piano di formazione PON M@t.abel+ (Matematica. Apprendimenti di Base con E- Learning) si propone di migliorare

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO

UNITA DI APPRENDIMENTO UNITA DI APPRENDIMENTO NOI E LA FESTA DATI IDENTIFICATIVI TITOLO: Noi e la festa ANNO SCOLASTICO:.. DESTINATARI: alunni della classe prima DOCENTI IMPEGNATI NELL UA: ARTICOLAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO

Dettagli

OCSE PISA IEA PIRLS INVALSI

OCSE PISA IEA PIRLS INVALSI OCSE PISA (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico; Programme for International Student Assessment) IEA PIRLS (International association for the Evalutation of educational Achievement;

Dettagli

PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI EXTRACOMUNITARI A.S

PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI EXTRACOMUNITARI A.S PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI EXTRACOMUNITARI A.S. 2010-2011 Destinatari Nella scuola secondaria di primo grado sono presenti diversi alunni extracomunitari che necessitano di una specifica attività

Dettagli

S C U O L E D E L L ' I N F A N Z I A E S T E D O V E S T

S C U O L E D E L L ' I N F A N Z I A E S T E D O V E S T ISTITUTO COMPRENSIVO DI BAGNOLO MELL A S C U O L E D E L L ' I N F A N Z I A E S T E D O V E S T 2014-2015 PROGETTO UGUAGLIANZA-DIVERSITÀ Leggendo le diverse conversazioni che abbiamo tenuto con i bambini

Dettagli

LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO

LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO PREMESSA Il progetto lettura nasce dalla convinzione che il libro e con esso il racconto ha un ruolo decisivo nella formazione culturale di ogni individuo.

Dettagli

NEL MONDO DEGLI OGGETTI. CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s. 2013-2014 INS. BANDINI MONICA

NEL MONDO DEGLI OGGETTI. CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s. 2013-2014 INS. BANDINI MONICA NEL MONDO DEGLI OGGETTI CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s. 2013-2014 INS. BANDINI MONICA Disciplina SCIENZE CLASSE 1 a.s. 2013-2014 Unità di apprendimento n 1 Tempi di attuazione: OTTOBRE/NOVEMBRE/DICEMBRE/GENNAIO

Dettagli

TECNOLOGIA IN CUCINA

TECNOLOGIA IN CUCINA TECNOLOGIA IN CUCINA Proposta didattica di approfondimento Classi prime Scuola Primaria Galileo Galilei Pistoia INSEGNANTI: Consuelo Pizza Liana Ciampi Elisa Guscelli Cinzia Dami INTRODUZIONE Abbiamo deciso

Dettagli

Disegno e Storia dell'arte

Disegno e Storia dell'arte Istituto Tecnico Industriale - Liceo Scientifico Scienze Applicate A. Pacinotti Fondi (LT) Anno Scolastico 2014-2015 Disegno e Storia dell'arte Docenti Maria Grazia Parisella Francesco Samperi Docente

Dettagli

LINGUA ITALIANA L.E.1 ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE. L.E.2 LEGGERE E COMPRENDERE TESTI DI VARIO TIPO.

LINGUA ITALIANA L.E.1 ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE. L.E.2 LEGGERE E COMPRENDERE TESTI DI VARIO TIPO. LINGUA ITALIANA L.E.1 ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE. 1a. Prestare attenzione e dimostrare di aver capito i discorsi dei coetanei e degli adulti. 1b. Saper ascoltare ciò che viene letto

Dettagli

Fare scienze in seconda elementare

Fare scienze in seconda elementare CIRCOLO DIDATTICO DI BORGO SAN PIETRO SCUOLA PRIMARIA DI BORGO SAN PIETRO Fare scienze in seconda elementare anno scolastico 2006/2007 PROGRAMMAZIONE DEL CIRCOLO DID. Area scientifica: Indicatore N 1 Saper

Dettagli

MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA

MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE: ITALIANO - MATEMATICA RETE DI VALLE TROMPIA: ICS POLO EST di LUMEZZANE

Dettagli

1 ISTITUTO COMPRENSIVO - FRANCAVILLA FONTANA (BR) ANNO SCOLASTICO

1 ISTITUTO COMPRENSIVO - FRANCAVILLA FONTANA (BR) ANNO SCOLASTICO Realizzazioni di semplici elaborati attraverso l ideazione e la produzione applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo; Acquisizione ed applicazione dei vari elementi della grammatica del

Dettagli

Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva. Dott.ssa Elena Luisetti

Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva. Dott.ssa Elena Luisetti Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva Dott.ssa Elena Luisetti PIU CHE UNA SCUOLA E UNA PROSPETTIVA EMERSE CON IL CONVERGERE DI PIU FILONI PRINCIPI BASE Kendell, 1993 A. L individuo reagisce

Dettagli

I COMPITI.QUESTO E' IL PROBLEMA. Un approccio metacognitivo nella gestione dei compiti a casa

I COMPITI.QUESTO E' IL PROBLEMA. Un approccio metacognitivo nella gestione dei compiti a casa I COMPITI.QUESTO E' IL PROBLEMA Un approccio metacognitivo nella gestione dei compiti a casa ANALISI della situazione problematica RACCOLTA DATI Riflessione tra docenti Riflessione con gli alunni Riflessione

Dettagli

U. A. 1 : ITALIANO ABILITÀ METODI / STRATEGIE ATTIVITÀ TEMPI VERIFICH PER CREARE UN CLIMA POSITIVO CHE FAVORISCA LA

U. A. 1 : ITALIANO ABILITÀ METODI / STRATEGIE ATTIVITÀ TEMPI VERIFICH PER CREARE UN CLIMA POSITIVO CHE FAVORISCA LA U. A. 1 : ITALIANO ABILITÀ METODI / STRATEGIE ATTIVITÀ TEMPI VERIFICH PER CREARE UN CLIMA POSITIVO CHE FAVORISCA LA RELAZIONE E LA COMUNICAZIONE: - Partecipazione alla conversazione - conversazioni per

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI DI MATEMATICA

OBIETTIVI MINIMI DI MATEMATICA OBIETTIVI MINIMI DI MATEMATICA TERZA NUCLEI TEMATICI OBIETTIVI SPECIFICI COMPETENZE VERIFICHE IL NUMERO Conoscere la struttura del numero intero fino a 999. - Contare oggetti in senso progressivo e regressivo.

Dettagli

PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Scuola: DD 2 CERVIA Data degli eventi: 1 APRILE 2009 5 MAGGIO 2009 Tipologia degli eventi: riunione monodisciplinare

Dettagli

Video. 1) Emoticon. Link: https://www.youtube.com/watch?v=svrhv820hqy Link: https://www.youtube.com/watch?v=2ikiosuglow

Video. 1) Emoticon. Link: https://www.youtube.com/watch?v=svrhv820hqy Link: https://www.youtube.com/watch?v=2ikiosuglow Video 1) Emoticon Link: https://www.youtube.com/watch?v=svrhv820hqy Link: https://www.youtube.com/watch?v=2ikiosuglow Keywords: Breve descrizione: Come esprimiamo uno stato d animo nel Web? Qui l espressività

Dettagli

PROGETTO IBIDeM Anno Scolastico 2011/2012. I.C: G.Bertesi di Soresina Scuola Primaria Statale Plesso di Soresina Classe 2 B

PROGETTO IBIDeM Anno Scolastico 2011/2012. I.C: G.Bertesi di Soresina Scuola Primaria Statale Plesso di Soresina Classe 2 B PROGETTO IBIDeM Anno Scolastico 2011/2012 I.C: G.Bertesi di Soresina Scuola Primaria Statale Plesso di Soresina Classe 2 B Area disciplinare : Attività alternativa- Matematica Prima tappa: Lavoriamo sul

Dettagli

PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE UN ESPERIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO (BG)

PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE UN ESPERIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO (BG) PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE UN ESPERIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO (BG) IL NOSTRO PERCORSO SPERIMENTALE REVISIONE DEL CURRICOLO D ISTITUTO SECONDO LE INDICAZIONI NAZIONALI 2012 FORMAZIONE

Dettagli

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE ISTITUTO COMPRENSIVO Lorenzo Lotto CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE elaborato dai docenti di scuola primaria F. Conti e Mestica a.s. 2013/14 coordinatore Ins.te Rosaria Nalli Nuclei fondanti PRODURRE IMMAGINI

Dettagli

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA FRANCESE

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA FRANCESE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: DISCIPLINE CONCORRENTI: COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad

Dettagli

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI WWW.ARTEIMMAGINECOSSATO.IT Osservare le immagini Noi conosciamo il mondo che ci circonda grazie ai messaggi che esso ci trasmette e che i nostri sensi percepiscono. Gli

Dettagli

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento. PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche

Dettagli

U. A. 1 ITALIANO settembre-ottobre-novembre

U. A. 1 ITALIANO settembre-ottobre-novembre U. A. 1 ITALIANO settembre-ottobre-novembre ABILITÀ a. Ascoltare attivamente e comprendere vari tipi di testo. b. Intervenire appropriatamente ed esprimere attraverso il parlato pensieri e stati d animo.

Dettagli

SCUOLA DELL' INFANZIA ALENTO E FONTECHIARO A.S

SCUOLA DELL' INFANZIA ALENTO E FONTECHIARO A.S SCUOLA DELL' INFANZIA ALENTO E FONTECHIARO A.S. 2015-2016 PREMESSA Nella Scuola dell'infanzia il laboratorio in genere è un luogo di esperienza e di apprendimento in cui il bambino, attraverso la dimensione

Dettagli

TEST APPRENDIMENTO <7/10 7/10 8/10 9/10 10/10

TEST APPRENDIMENTO <7/10 7/10 8/10 9/10 10/10 Relazione sull andamento del corso, in termini di apprendimento e gradimento, Il modello per l analisi delle cause e per la ricostruzione delle dinamiche di infortunio sul lavoro alla luce dei modelli

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA. LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA. LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA LINGUA ITALIANA Classe prima 1)ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE 1a saper comprendere messaggi o richieste verbali 1b saper interloquire con insegnanti

Dettagli