Salute Sicurezza Ambiente Rapporto 2005

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1 Salute Sicurezza Ambiente Rapporto 2005

2 MISSIONE Siamo un impresa integrata nell energia, impegnata a crescere nell attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Tutti gli uomini e le donne di Eni hanno una passione per le sfide, il miglioramento continuo, l eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all ambiente e all integrità I Paesi di attività EUROPA Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ungheria CSI Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia AFRICA Algeria, Angola, Camerun, Ciad, Congo, Egitto, Guinea Bissau, Libia, Marocco, Nigeria, Senegal, Somalia, Sud Africa, Sudan, Tunisia MEDIO ORIENTE Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iran, Kuwait, Oman, Qatar ASIA CENTRALE India, Pakistan ASIA SUD-ORIENTALE E OCEANIA Australia, Cina, Corea del Sud, Giappone, Indonesia, Malaysia, Papua-Nuova Guinea, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam AMERICHE Argentina, Brasile, Canada, Ecuador, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Stati Uniti, Trinidad & Tobago, Venezuela MESSAGGIO DI URS ITALIA Abbiamo ricevuto l incarico di verificare il Rapporto Salute Sicurezza e Ambiente Eni L attività di verifica ha riguardato la struttura e i contenuti del Rapporto, il processo di rendicontazione adottato e l idoneità del Rapporto a rappresentare uno strumento efficace di comunicazione dei temi HSE. Le nostre valutazioni sono espresse nella lettera di verifica alla pagina 98. Specifici commenti, relativi ai siti verificati, sono inclusi in aree dedicate all interno dei capitoli del Rapporto. j (vedi pag. 98) Nel testo è utilizzato il seguente codice cromatico: Eni, Petrolchimica, Ingegneria e Costruzioni e Altre attività Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing

3 Messaggio agli stakeholder 2 I contenuti del Rapporto HSE 4 Principali risultati 6 Profilo di impresa 8 Settori di attività 13 Andamento finanziario e operativo 17 La dimensione economica HSE Il governo HSE 20 Modello di sostenibilità ambientale 21 Politiche HSE 22 Impegni, Risposte e Obiettivi 24 Governance HSE e Sistemi di Gestione 26 Certificazioni 28 Audit di sistema e tecnici 29 HSE knowledge management 33 Opinioni a confronto Salute 34 Approccio globale, attenzione locale 35 Valutazione e prevenzione 36 La gestione 40 Monitoraggio e reporting 40 L informatica al servizio della salute 41 Iniziative per la promozione della salute 42 Gestione delle emergenze sanitarie 43 Spese e investimenti Sicurezza 44 Valutazione e gestione del rischio industriale 45 Impianti, processi e prodotti 46 Trasporti 46 Prevenzione infortuni 50 Gestione delle emergenze 52 Spese e investimenti Sostenibilità energetica e ambientale 54 Energia 58 Aria 62 Acqua 64 Habitat, territorio e paesaggio 68 Spese e investimenti I nostri impegni Cambiamento climatico ed energia 79 Biodiversità 82 Il sistema dei trasporti 88 Prodotti ecocompatibili Tabelle e glossario 92 Principali indicatori di performance HSE 94 Unità di misura, simboli e acronimi 96 Glossario Lettera del verificatore Annotazioni metodologiche

4 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / MESSAGGIO AGLI STAKEHOLDER Messaggio agli stakeholder Il 2005 è stato per Eni un anno di importanti progressi sul fronte dei risultati di bilancio, della crescita delle attività e delle performance HSE (Salute, Sicurezza, Ambiente). Molti indicatori economici e finanziari di Eni hanno raggiunto record storici: il ricavo consolidato, l utile operativo lordo e netto, il capitale investito netto, il dividendo pagato agli azionisti e la capitalizzazione di borsa, a testimonianza della crescita complessiva del valore dell impresa. Al conseguimento di tali primati ha concorso non solo l aumento del prezzo del petrolio ma anche l aumento dell efficienza operativa. La produzione di idrocarburi è cresciuta del 7%, grazie alla messa in produzione di nuovi giacimenti; le vendite di gas in Italia ed Europa sono aumentate dell 8% e un grande sviluppo, il 64% su base annua, ha registrato la produzione di energia elettrica a seguito dell entrata in funzione di nuovi cicli combinati cogenerativi alimentati a gas. Sul fronte HSE, sono stati registrati i minimi storici degli indici infortunistici sia per il personale dipendente che per i contrattisti e la spesa annuale è aumentata del 33%, con l obiettivo di rispondere alle attese degli stakeholder da parte di un gruppo industriale di grandi dimensioni e impegnato in settori industriali importanti, sia sotto il profilo della sicurezza che della tutela ambientale. In un contesto più globale di crescente domanda di energia, il 2005 ha anche confermato la fragilità e la vulnerabilità degli approvvigionamenti energetici che hanno avuto, e verosimilmente continueranno ad avere, un forte impatto sul livello e sulla volatilità dei prezzi delle fonti primarie. Dal lato ambientale, dopo un lungo periodo di incubazione è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto che potrà avere una forte influenza sull evoluzione del sistema energetico, con prevedibili impatti sul mix di fonti primarie, sulla qualità dei prodotti energetici finali, sulla scelta delle tecnologie di conversione/utilizzo e sulla domanda finale di energia. Allo stesso tempo, in linea con gli obiettivi del Protocollo di Kyoto e dei nuovi strumenti di mercato per affrontare il tema del Cambiamento Climatico, è stato avviato in Europa il mercato di Emission Trading, che coinvolge quasi la metà delle emissioni europee di CO 2. I temi della sicurezza energetica e del Cambiamento Climatico e delle correlate emissioni di gas serra sono diventati quindi, e a nostro avviso rimarranno a lungo, i temi centrali dello sviluppo del sistema energetico. Da molti anni Eni ha individuato nel Cambiamento Climatico un fattore importante per l evoluzione del settore energia e per le scelte strategiche di impresa. A tal fine ha definito e adottato una strategia di Carbon Management che si pone come obiettivi: lo sviluppo preferenziale delle fonti fossili a bassa intensità di carbonio, in particolare del gas naturale; l integrazione gas-elettricità, sfruttando l elevata efficienza dei cicli combinati e della cogenerazione; la partecipazione attiva ai sistemi di Emission Trading, promuovendo la riduzione delle emissioni nei propri impianti industriali; la realizzazione di progetti di riduzione basati sui Meccanismi Flessibili CDM e JI previsti dal Protocollo di Kyoto; la progressiva riduzione del flaring del gas associato alla produzione del petrolio, sviluppando gli sbocchi di mercato locale o internazionale; lo sviluppo delle tecnologie per la separazione e il confinamento geologico della CO 2 ; il disegno di un sistema energetico sostenibile basato su una pluralità di fonti e tecnologie ad alta efficienza. 2

5 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / MESSAGGIO AGLI STAKEHOLDER Paolo Scaroni Amministratore Delegato e Direttore Generale Lungo tutte queste linee di azione Eni ha conseguito risultati lusinghieri, proseguendo nel suo percorso volto a diventare un impresa energetica a basse emissioni di CO 2, sia dirette che indirette. Infatti, per quanto riguarda i nostri consumi interni di energia, abbiamo raggiunto un fattore medio di emissione di 2,57 tco 2 /tep, di poco superiore a quello del gas naturale. Nella produzione di energia elettrica, grazie ai nuovi cicli combinati cogenerativi a gas, il fattore di emissione medio è sceso a circa 0,34 tco 2 /MWh, un valore estremamente basso nella generazione termoelettrica. E infine per il paniere di prodotti energetici venduti da Eni, grazie al peso prevalente e crescente del gas naturale, il fattore è pari a 2,65 tco 2 /tep. Per quanto riguarda l Emission Trading, Eni è uno dei maggiori attori italiani ed europei. In Italia è il primo gruppo industriale per numero di impianti coinvolti (61, pari al 7% delle installazioni partecipanti) e il secondo per quote attribuite dal Piano Nazionale di assegnazione (22,4 MtCO 2 nel 2005, pari a circa il 10% delle quote complessivamente assegnate). Per prepararsi all Emission Trading, Eni ha sviluppato una serie coordinata di attività e un organizzazione capillare di gestione, che partendo dalle singole installazioni risale alle rispettive unità di business e, infine, si consolida a livello di Corporate. Poiché l organizzazione e l integrazione di tutte le attività sono complesse, è stato costituito in Eni il team di Gestione dei Greenhouse Gas che coordina la gestione ed elabora i piani di conformità previsionali e a consuntivo, individuando gli interventi atti a garantire il bilanciamento della posizione complessiva di gruppo. L organizzazione ha superato con successo il suo primo collaudo nei primi mesi del 2006, in occasione della verifica delle emissioni 2005 e della prima restituzione delle quote. Oltre alla partecipazione al sistema europeo Emission Trading, Eni sta sviluppando il portafoglio di progetti di riduzione delle emissioni basati sugli altri Meccanismi Flessibili del Protocollo di Kyoto. È già stato sottoposto al CDM Executive Board il progetto di generazione elettrica realizzato a Kwale in Nigeria, che impiega il gas associato prima bruciato in torcia e genera riduzioni di emissioni pari a 1,5 MtCO 2 /anno. Il progetto di Kwale, il primo di un portafoglio più ampio e già definito, si inserisce nella collaborazione che Eni ha stabilito con il Ministero dell ambiente e della tutela del territorio italiano attraverso un Accordo Volontario siglato durante la COP9, tenutasi a Milano nel dicembre L Accordo non è focalizzato solo sui progetti CDM, ma mira anche all utilizzo del Joint Implementation. A tal fine Eni ha iniziato lo studio delle opportunità di progetti JI nei paesi più promettenti. Infine Eni ha avviato lo studio e lo sviluppo di un sistema energetico più sostenibile, per il quale l innovazione tecnologica giocherà un ruolo molto importante. Gli impegni Eni relativi a questo obiettivo sono inizialmente focalizzati sulla cattura e sullo stoccaggio permanente della CO 2 in formazioni geologiche e sugli usi energetici delle biomasse, sia per la produzione di energia elettrica che per l impiego di biofuel nei trasporti stradali. Con queste azioni e altre che seguiranno, Eni si ripromette di essere un protagonista nello sviluppo di un sistema energetico più sostenibile, in grado di conciliare il mantenimento degli standard di qualità della vita con le esigenze di tutela dell ambiente globale. 3

6 I contenuti del Rapporto HSE 4

7 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE / I CONTENUTI DEL RAPPORTO HSE Eni attribuisce grande importanza al monitoraggio delle performance HSE. In primo luogo, perché il monitoraggio e la capacità interpretativa sono la base per l individuazione delle azioni di miglioramento continuo. In secondo luogo, perché la rendicontazione e il reporting delle performance HSE sono di interesse per una vasta schiera di stakeholder Eni. Per questi motivi, il Manuale di HSE Data Reporting viene aggiornato e ampliato annualmente e rappresenta il documento di riferimento per il monitoraggio e controllo delle performance HSE. Tale attività si pone l obiettivo di assicurare la completezza, la precisione, la coerenza storica e l attendibilità dell informazione nonché l adeguatezza e l efficacia dei flussi informativi. Il sistema di rendicontazione, oltre al consolidamento dei dati quantitativi, è in grado di acquisire le principali informazioni che contribuiscono a rappresentare la gestione HSE. Il sistema di accounting, che si avvale di una banca dati che contiene la memoria storica delle performance HSE anche in relazione ai diversi assetti organizzativi assunti nel corso del tempo da Eni, contabilizza i dati provenienti dalle tre Divisioni, dalle società controllate e da tutte le joint venture nelle quali Eni ha il ruolo di operatore e quindi la responsabilità di gestione, indipendentemente dalla quota di partecipazione. L analisi e il reporting HSE si avvale anche di altri strumenti, quali: l organizzazione di incontri di condivisione delle metodiche di rendicontazione HSE con gli esperti della contabilità HSE delle unità di business; la procedura operativa per le attività di monitoraggio e reporting dei dati HSE; gli audit sui sistemi di rendicontazione e la programmazione di obiettivi di miglioramento dei sistemi di accounting. L evoluzione organizzativa di Eni verso la configurazione multidivisionale ha suggerito una nuova rappresentazione delle problematiche Salute, Sicurezza e Ambiente. Il Rapporto HSE 2005 ha l obiettivo di raccontare la dimensione operativa di Eni attraverso le attività delle Divisioni (E&P, G&P, R&M) e il consolidato di tutte le unità di business presenti in Eni. Per illustrare la coerenza storica dell informazione, in allegato si riportano le tabelle sinottiche degli indicatori di performance degli ultimi tre anni distinti per i sei settori di attività (Exploration & Production, Gas & Power, Refining & Marketing, Petrolchimica, Ingegneria e Costruzioni e Altre Attività). Nel settore exploration & production sono consolidate le attività della Divisione Exploration & Production e Stogit, nel settore gas & power le attività della Divisione Gas & Power, EniPower, Italgas e Snam Rete Gas, nel settore refining & marketing le attività della Divisione Refining & Marketing, nel settore Petrolchimica le attività di Polimeri Europa, nel settore ingegneria e costruzioni le attività di Saipem e Snamprogetti e infine nell ultimo settore (Altre attività) le attività di Ambiente, Eni Corporate, EniTecnologie, Sieco, Syndial e Tecnomare. Per la prima volta si è provveduto a riportare la contabilità HSE indiretta di attività condotte per conto Eni, al fine di evidenziare l importanza attribuita all impegno HSE nella catena dei fornitori. Nell impostazione del Rapporto si è tenuto conto dei principali standard di reporting, garantendo continuità e integrazione con gli altri strumenti di comunicazione. In particolare, il Rapporto è stato predisposto in osservanza delle Linee Guida GRI 2002 per le parti riguardanti l HSE. Una rappresentazione sinottica dei principali indicatori di performance HSE è riportata nella sezione conclusiva del Rapporto. Annotazioni metodologiche pag. 100 j 5

8 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PRINCIPALI RISULTATI Principali risultati Dati economico-operativi Ricavi (1) (Mo) Costi operativi (1) (Mo) Utile operativo (1) (Mo) Utile netto (1) (Mo) Investimenti tecnici (1) (Mo) Return On Average Capital Employed (ROACE) (1) (%) 15,6 16,6 19,5 Leverage (1) (%) 0,48 0,29 0,27 Produzione giornaliera di idrocarburi (kboe) Totale vendite e autoconsumi di gas naturale (Gm 3 ) 78,33 83,81 91,15 Vendite di prodotti petroliferi (Mt) 50,43 53,54 51,63 Spese HSE (Mo) 924, , ,7 Salute Personale sanitario (numero) Indagini ambientali (2) (numero) Sicurezza Indice di frequenza infortuni - dipendenti 3,79 4,47 3,17 Indice di gravità infortuni - dipendenti 0,09 0,11 0,10 Mortalità - dipendenti (numero) Mortalità - contrattisti (numero) Indice di mortalità - dipendenti 0, , , Indice di mortalità - contrattisti 0, , , Ore lavorate - dipendenti (numero) Ambiente Prelievi acqua dolce (Mm 3 ) Consumi netti di energia (Mtep) 9,15 9,24 9,74 Emissioni GHG (Mt CO 2 eq ) 52,8 58,3 61,9 Emissioni dirette CO 2 /tep consumate (t/tep) 2,89 2,71 2,57 Potenziale di acidificazione (t SO 2 eq ) Rifiuti pericolosi (3) (kt) Rifiuti non pericolosi (3) (kt) Numero oil spill (numero) Certificazioni (numero) Risorse umane Dipendenti Eni (numero) Personale HSE (numero) Ore di formazione HSE (2) ( numero) Partecipazioni ai corsi di formazione HSE (2) ( numero) (1) I dati economici e finanziari del 2004 e 2005 sono tratti dai bilanci redatti secondo le disposizioni dei principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea (IFRS) e non sono perciò comparabili con quelli del 2003 (redatti secondo gli Italian GAAP). (2) Il dato 2003 non è confrontabile con quello dei successivi anni in quanto è stato cambiato il sistema di rilevamento. (3) Il dato include i rifiuti da attività di bonifica. 6

9 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PRINCIPALI RISULTATI L utile netto conseguito nel 2005 di 8,8 miliardi di euro rappresenta il nuovo record. L aumento di 1,7 miliardi di euro rispetto al 2004 (+24,5%) riflette l ottima performance operativa conseguita in tutte le aree di business. La produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1,74 milioni di barili di petrolio equivalente (boe), in crescita del 7% e le riserve certe di idrocarburi al 31 dicembre 2005 sono 6,84 miliardi di boe (55% greggi e condensati). Le vendite di gas naturale in Europa, incluse le vendite dirette upstream, sono state di 96 miliardi di metri cubi, in crescita dell 8%. Le vendite di gas naturale liquido (GNL) hanno raggiunto i 7 miliardi di metri cubi, in aumento del 17%. Nel 2005 le spese e gli investimenti HSE sono stati pari a 1.496,7 milioni di euro con un incremento del 33% rispetto al Nel 2005 l attività di sorveglianza sanitaria ha riguardato dipendenti. La struttura sanitaria di Eni è basata su una rete capillare di 339 presidi situati in tutto il mondo; oltre operatori sanitari svolgono la propria prestazione professionale e la spesa pro capite per dipendente è di circa 553 euro, in aumento rispetto agli anni precedenti. Le performance di sicurezza hanno evidenziato un importante miglioramento rispetto al L indice di frequenza dei dipendenti ha registrato una riduzione del 29% e quello di gravità del 9%; le performance dei contrattisti hanno stabilito i minimi storici. Gli indici di mortalità si sono dimezzati. Le spese per la sicurezza sono state di 391 milioni di euro con un incremento del 34% rispetto all anno precedente. I consumi di acqua dolce hanno registrato una riduzione del 6,4%. Per effetto dell espansione delle attività, i consumi netti di energia sono in leggero aumento, ma si è ridotto ulteriormente il fattore di emissione specifico di CO 2 per tep (2,57 tco 2 /tep), grazie al mix di combustibili utilizzato che è composto per il 58,5% da gas naturale. A partire dal gennaio 2005 Eni partecipa allo Schema Europeo di Emission Trading con 63 installazioni, di cui 2 all estero. Contemporaneamente sta sviluppando un portafoglio di progetti di riduzione delle emissioni basati su meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto. Prosegue il programma di certificazione con l acquisizione di nuove certificazioni (+17%) e con un incremento dell attività di audit (+20%). Nel 2006 si completerà il piano di registrazione EMAS delle raffinerie. La forza lavoro dedicata alle attività HSE, in continua crescita, è di oltre unità e riflette l espansione dei business di Eni e il maggior impegno nelle tematiche HSE. L attività di formazione ha registrato una diminuzione del 22% delle ore erogate, ma sono stati attivati nuovi strumenti di condivisione della conoscenza (portale HSE.net). I corsi sui temi della sicurezza costituiscono il 95% della formazione HSE. 7

10 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA Profilo di impresa Settori di attività Eni è una compagnia energetica internazionale che opera nelle attività del petrolio e del gas naturale, della generazione di energia elettrica e dell ingegneria e costruzioni, in cui vanta competenze di eccellenza e forti posizioni di mercato a livello internazionale. Exploration & Production La ricerca e produzione di idrocarburi è svolta dalla Divisione E&P, che opera in Italia, Africa Settentrionale e Occidentale, Mare del Nord, Golfo del Messico, America Latina, Australia e in aree ad alto potenziale quali il Mar Caspio e il Medio e Estremo Oriente. Nella regione del Mar Caspio nell offshore kazako è stata fatta la più importante scoperta petrolifera al mondo degli ultimi trent anni (il giacimento Kashagan) che produrrà a regime 1,2 milioni di barili al giorno. Sempre in Kazakhstan Eni opera con il 32,5% nel Karachaganak, uno dei più grandi giacimenti di petrolio e gas naturale al mondo. In Libia Eni è il primo operatore internazionale con il 19% circa della produzione annua di petrolio del Paese. I giacimenti di gas onshore di Wafa e offshore di Bahr Essalam hanno riserve recuperabili di circa milioni di boe e la produzione a regime permetterà di ottenere 10 Gm 3 di gas naturale, di cui 8 miliardi trasportati al mercato europeo attraverso il gasdotto sottomarino Greenstream. In Nigeria Eni estrae circa il 10% del greggio nazionale. I maggiori giacimenti di petrolio sono localizzati nella regione del Delta del Niger, dove, oltre all estrazione di 8

11 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA petrolio, è operativo l impianto di liquefazione di Bonny che utilizza il gas associato alle estrazioni e che a regime avrà una capacità produttiva di 26,5 Gm 3 /anno di GNL. In Egitto è tra i più importanti produttori di idrocarburi, con un estrazione di circa il 40% del greggio nazionale. I giacimenti di gas maggiormente produttivi sono localizzati nella regione del Delta del Nilo, dove è operativo l impianto di GNL di Damietta con una capacità di circa 7 Gm 3 /anno di GNL. Oltre all attività di esplorazione e produzione di idrocarburi, la Divisione svolge attività di stoccaggio di gas naturale attraverso Stoccaggi Gas Italia SpA (Stogit) che gestisce otto campi di gas naturale dislocati su tutto il territorio nazionale con le funzioni di stoccaggio di modulazione, minerario e strategico. Il primo è finalizzato a soddisfare la modulazione dell andamento giornaliero, stagionale e di punta dei consumi. Lo stoccaggio strategico, invece, garantisce la sicurezza del sistema gas nazionale in caso di imprevista crescita della domanda residenziale o di riduzione degli approvvigionamenti dovuta, ad esempio, all interruzione temporanea dall esercizio di un gasdotto di importazione. Produzione giornaliera di idrocarburi e quota estero migliaia di boe/giorno % Petrolio e condensati Gas naturale Quota estero Riserve certe di idrocarburi e vita utile residua milioni di boe anni Petrolio e condensati Gas naturale Vita utile residua Produzione di petrolio e condensati per area geografica migliaia di barili/giorno Riserve certe di petrolio e condensati per area geografica a fine periodo milioni di barili 8% Italia 28% Africa Settentrionale 28% Africa Occidentale 16% Mare del Nord 20% Resto del mondo 6% Italia 26% Africa Settentrionale 25% Africa Occidentale 11% Mare del Nord 32% Resto del mondo Produzione di gas naturale per area geografica 626 migliaia di boe/giorno Riserve certe di gas naturale per area geografica a fine periodo milioni di boe 28% Italia 27% Africa Settentrionale 5% Africa Occidentale 17% Mare del Nord 23% Resto del mondo 21% Italia 35% Africa Settentrionale 11% Africa Occidentale 11% Mare del Nord 22% Resto del mondo 9

12 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA Gas & Power La Divisione G&P opera nelle attività di approvvigionamento, trasporto, distribuzione e vendita di gas naturale ed è attiva nella generazione e commercializzazione di energia elettrica. È presente oltre che in Italia, in Europa, Australia, Sud America, Africa Settentrionale e Occidentale e nei mercati del GNL dell Estremo Oriente. L approvvigionamento del gas naturale è garantito dalle importazioni via gasdotto dall Algeria, Russia, Paesi Bassi, Norvegia e Libia, nonché dalla Divisione E&P. Il gas Vendite di gas naturale e autoconsumi 91,15 miliardi di metri cubi 58% Italia 6% Autoconsumi 34% Resto d'europa 2% Extra Europa viene inoltre importato via mare attraverso quattro metaniere di proprietà della controllata LNG Shipping. In Italia il trasporto di gas naturale è svolto da Snam Rete Gas attraverso una rete di metanodotti lunga più di km, che costituisce la quasi totalità della rete nazionale. All estero Eni detiene i diritti di trasporto su un estesa rete di gasdotti. L attività di distribuzione del gas metano per uso civili è svolta da Italgas, la maggiore Società del settore, controllata al 100% da Eni. A seguito della scissione parziale di Italgas e a decorrere dal 1 gennaio 2005 sono state attribuite a Eni anche le partecipazioni possedute da Italgas in società di distribuzione del gas estere, operanti in Ungheria, Slovenia e Argentina. L attività commerciale della Divisione è rivolta sia ai tradizionali clienti business (imprese e grossisti) sia ai clienti residenziali precedentemente gestiti da Italgas Più, incorporata in Eni dal 1 gennaio Italgas Più nel 2002 ha certificato secondo la normativa ISO 9001 il Sistema di Gestione per la Qualità. Approvvigionamenti di gas naturale per area geografica 82,56 miliardi di metri cubi 13% Italia 28% Russia 25% Algeria 16% Altri 10% Paesi Bassi 7% Norvegia Le attività di generazione e vendita di energia elettrica sono gestite dalla controllata EniPower attraverso 7 centrali termoelettriche localizzate a Ferrera Erbognone, Mantova, Ferrara, Ravenna, Livorno, Brindisi e Taranto. I programmi di espansione della capacità di generazione elettrica prevedono di raggiungere, entro il 2009, una potenza installata di 5,5 gigawatt attraverso la realizzazione di nuove centrali a ciclo combinato a gas naturale, che hanno un minore impatto ambientale e risultano più efficienti rispetto alle centrali tradizionali alimentate a olio combustibile. Il sistema gas APPROVVIGIONAMENTO INFRASTRUTTURA VENDITA PRODUZIONE GAS IMPORTAZIONE GAS STOCCAGGIO TRASPORTO SISTEMA DI DISTRIBUZIONE CENTRALI TERMOELETTRICHE UTENZE INDUSTRIALI UTENZE RESIDENZIALI E COMMERCIALI SHIPPER 10

13 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA Refining & Marketing Attraverso la Divisione R&M Eni opera nella raffinazione e commercializzazione di prodotti petroliferi. Per garantire la piena disponibilità di greggi al proprio sistema di raffinazione, svolge un attività di trading sul mercato petrolifero. L attività di approvvigionamento di greggio è affidato a un efficiente sistema di oleodotti di proprietà e di terzi e al trasporto via mare. Attraverso questo sistema integrato di raffinazione, logistica e distribuzione, Eni è in grado di soddisfare le esigenze del mercato con prodotti innovativi anche dal punto di vista ambientale. Il sistema di raffinazione è costituito in Italia da cinque raffinerie di proprietà (Sannazzaro, Livorno, Porto Marghera, Taranto e Gela) e dalla comproprietà della raffineria di Milazzo, mentre all estero dalla partecipazione nelle raffinerie tedesche di Bayernoil e Schwedt e nella società Ceska Rafinerska che possiede e gestisce due raffinerie nella Repubblica Ceca. L approvvigionamento efficiente del sistema è garantito da un attività logistica nella quale Eni è leader in Italia nello stoccaggio e nel trasporto di prodotti petroliferi. Nella distribuzione di carburanti Eni opera in Italia e all estero attraverso la rete di distribuzione a marchio Agip, con stazioni di servizio in Italia e nel resto d Europa. La rete ha raggiunto elevati standard di qualità, grazie anche al recente processo di riqualificazione che ha permesso di fornire al cliente un offerta articolata di prodotti petroliferi e non (bar, ristorazione). Le caratteristiche eco-compatibili dei propri carburanti hanno distinto l offerta della Società negli ultimi anni. Il livello tecnologico delle proprie raffinerie, infatti, ha consentito la produzione di carburanti di elevata qualità e di basso impatto ambientale, quali il BluDiesel e il BluSuper, anticipando la normativa comunitaria in materia ambientale che entrerà in vigore nel Lavorazioni complessive e indice di utilizzo delle raffinerie interamente possedute in Italia 600 migliaia di barili/giorno % Lavorazioni nelle raffinerie interamente possedute Indice di utilizzo della capacità bilanciata Stazioni di servizio a marchio Agip ed erogato medio numero migliaia di litri Impianti Erogato medio Petrolchimica Nel settore petrolchimico Eni controlla Polimeri Europa, che gestisce dal 2002 l attività delle aree di business Stirenici & Elastomeri, Polietilene e Chimica di Base. La Società opera attraverso 18 siti produttivi, di cui 11 in Italia e 7 nel resto d Europa (Gran Bretagna, Belgio, Francia, Germania, Portogallo e Ungheria), 5 centri di ricerca e una rete di vendita presente in 35 paesi. La Società opera sul mercato con un portafoglio prodotti di elevata qualità nel rispetto dell ambiente e della comunità, attraverso un servizio al cliente personalizzato. 11

14 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA Ingegneria e Costruzioni Eni è presente nel settore ingegneria e costruzioni attraverso le Società Saipem e Snamprogetti. Saipem ha ormai assunto un posizionamento leader nel comparto costruzioni e perforazioni e nella fornitura di servizi di ingegneria, di project management, di procurement e di costruzione per lo sviluppo di giacimenti di idrocarburi. La Società svolge la propria attività in aree strategiche quali l Africa Occidentale, la Russia ed i paesi dell ex blocco sovietico, l Asia Centrale, il Nord Africa, il Medio Oriente e il Sud Est Asiatico. Le attività operative si concentrano nelle costruzioni e perforazioni terra e in quelle mare, dove possiede una delle flotte più avanzate ed efficienti dell industria dal punto di vista tecnologico. Snamprogetti è uno dei maggiori operatori internazionali nel campo dell ingegneria e del contracting. Opera sul mercato internazionale come main contractor per la progettazione ed esecuzione di grandi impianti nei settori della produzione e trattamento di idrocarburi, valorizzazione del gas naturale (liquefazione e conversione), conversione e trattamento del fondo del barile da fonti convenzionali e non, petrolchimica e chimica, sistemi di trasporto via pipeline, energia, attività ambientali e infrastrutture. Costruzioni e Perforazioni: portafoglio ordini a fine periodo milioni di euro 56% Costruzioni mare 10% Costruzioni terra 11% Leased FPSO 7% Perforazioni mare 5% Perforazioni terra 8% GNL 3% Manutenzioni Ingegneria: portafoglio ordini a fine periodo milioni di euro 46% Oil & Gas 7% Raffinazione 21% Complessi chimici 5% Field upstream facilities and pipeline 18% Infrastrutture 3% Energia, ambiente e altri Corporate e Altre attività Eni opera anche in altri settori industriali attraverso il controllo di molte società. In particolare questo Rapporto consolida le attività di Ambiente, EniTecnologie, Sieco, Syndial, Tecnomare, Eni Corporate e Società finanziarie. Nel novembre 2005 la Società Ambiente è confluita in Syndial, completando la concentrazione delle attività di riqualificazione ambientale e di gestione dei rifiuti. EniTecnologie è uno dei centri di eccellenza per la ricerca industriale. La Società opera in tutto il ciclo dell olio e del gas e nelle fonti rinnovabili, sviluppando innovazione tecnologica nelle aree dell upstream olio e gas, conversione gas naturale e fonti bituminose, downstream gas, processi di raffinazione e petrolchimici, sviluppo di prodotti petroliferi, fonti rinnovabili. Sieco è una società di Facility Management che fornisce supporto alle società del Gruppo Eni nel campo dei servizi per tutto ciò che riguarda gli immobili, i dipendenti e le aziende. Offre anche servizi nel campo della cogenerazione elettrica, servizi di medicina del lavoro, e ambulatori, global security, gestione archivi e magazzini, collegamenti interaziendali e altri servizi. Syndial opera nell impegnativo campo di riqualificazione ambientale di aree contaminate da precedenti attività produttive, con l obiettivo di renderle disponibili per nuove iniziative industriali. La Società opera sul territorio nazionale in 6 siti attivi, 20 dismessi da ex produzioni chimiche e 7 dismessi da ex produzioni minerarie. Tecnomare è una Società specializzata nella fornitura di servizi completi di ingegneria offshore alle Compagnie petrolifere, supportandole nello sviluppo del loro core business. In particolare fornisce ingegneria di sviluppi petroliferi e dei sistemi di esercizio e manutenzione, sviluppo di sistemi di robotica e tecnologie per ambienti ostili e servizi di gestione integrata salute sicurezza ambiente e qualità. Il presente Rapporto contabilizza le performance HSE di Eni Corporate e delle Società finanziarie controllate. In Italia le Società sono Enifin, che svolge attività finanziaria per conto delle imprese di Eni, Sofid, il cui ruolo è quello di intermediario finanziario deputato alla gestione del sistema dei pagamenti per il Gruppo Eni, Padana Assicurazioni, Società autorizzata dall ISVAP all esercizio delle assicurazioni e delle riassicurazioni, e la Società di intermediazione finanziaria Sofid Sim; all estero il controllo si estende su Eni International ed Eni Coordination Center. 12

15 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA Andamento finanziario e operativo Nel 2005 Eni ha registrato ricavi consolidati di 73,7 miliardi di euro, un utile netto di 8,8 miliardi di euro e un ritorno sul capitale investito del 19,5% (16,6% nel 2004). Il rapporto tra indebitamento e capitale proprio è sceso a 0,27 (0,29 nel 2004). Il consolidamento degli utili e la solidità patrimoniale dimostrata hanno permesso alla Società di distribuire agli azionisti un dividendo pari a 1,10 euro per azione, con un incremento del 22% rispetto al La redditività complessiva per l azionista è così salita al 35,3%, rispetto al 28,5% del Il rapporto tra dividendi pagati e utile netto è al 47%. Gli investimenti tecnici effettuati nel 2005 ammontano a milioni di euro, di cui il 91% nei settori Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing. L utile netto conseguito nel 2005 di 8,8 miliardi di euro rappresenta il nuovo record I ricavi del settore Exploration & Production ( milioni di euro) sono aumentati di milioni di euro rispetto al 2004, pari al 46% di incremento. L utile operativo ( milioni di euro) è cresciuto del 54%. I risultati positivi sono da imputare all andamento del prezzo del barile in dollari USA e alla crescita della produzione venduta di idrocarburi. La produzione giornaliera equity di idrocarburi ha raggiunto i kboe, in linea con l obiettivo di incremento annuale del 4% annuo, che consentirà di raggiungere una produzione di 2 Mboe/giorno nel La produzione è aumentata di 113 kboe, pari al 7%. L incremento nella produzione è stata resa possibile dall entrata in produzione di giacimenti in Libia, Angola, Iran, Algeria e Kazakhstan. Le riserve certe di idrocarburi hanno raggiunto i milioni di boe con una vita utile residua di 10,8 anni, mentre il portafoglio minerario consiste in titoli per l esplorazione e lo sviluppo di giacimenti in 34 paesi. Nel corso del 2005 sono stati scoperti nuovi giacimenti nelle acque del Golfo del Messico e nel Mar della Cina; sono stati completati con successo lo svilup- po del giacimento a gas di South Pars, situato nelle acque iraniane del Golfo Persico e del giacimento a olio K2 nel Golfo del Messico; è stato inaugurato il giacimento petrolifero di Darquain in Iran; è stata avviata la produzione dei giacimenti Kissanje e Dikanza nell offshore dell Angola; sono state acquisite licenze esplorative in India, Alaska, Libia, sono stati raggiunti accordi per la realizzazione di un oleodotto che collegherà il Mar Nero con il Mediterraneo. Gli investimenti tecnici ammontano a milioni di euro e riguardano principalmente gli investimenti di sviluppo realizzati in particolare in Kazakhstan, Libia, Angola ed Egitto. Per quanto riguarda gli investimenti di ricerca esplorativa (656 milioni di euro), le attività hanno riguardato in particolare la Norvegia, l Egitto, il Golfo del Messico, il Brasile e l Indonesia. Principali dati operativi Exploration & Production Riserve certe di idrocarburi a fine periodo (Mboe) Vita utile residua delle riserve (anni) 12,7 12,1 10,8 Produzione giornaliera di idrocarburi (kboe)

16 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA Nel settore Gas & Power i ricavi ammontano a milioni di euro, con un aumento di milioni di euro rispetto al precedente anno, pari al 33%. L utile operativo ha raggiunto i milioni di euro. Le performance positive sono da imputarsi essenzialmente alla crescita dei volumi venduti e distribuiti e all aumento del risultato dell attività di trasporto in Italia e all estero. I volumi venduti di gas naturale sono aumentati del 9% rispetto al 2004 (91,15 Gm 3 ). Le vendite sono aumentate in particolare in Spagna, Francia, Turchia e Germania. L obiettivo è di raggiungere nel 2009 i 50 Gm 3 di gas venduto all estero. In Italia le vendite di gas naturale sono aumentate per effetto della crescita della domanda nazionale e dei maggiori impieghi di gas nella produzione di energia elettrica nelle centrali di EniPower. Nel 2005 è stato raggiunto un accordo con Sonatrach per il potenziamento del gasdotto Trans Tunisian Pipeline Co (TTPC) che dall Algeria trasporta il gas naturale in Sicilia. L accordo permetterà di incrementare di 3,2 Gm 3 la capacità di trasporto dal 1 aprile 2008 e di altri 3,3 Gm 3 a partire dal 1 ottobre Sarà inoltre potenziato il gasdotto Trans Austria Gasleitung (TAG) che trasporta il gas russo in Italia. A partire dal 1 ottobre 2008 l'incremento sarà di almeno 3,2 Gm 3 all anno. Sarà potenziata la capacità di rigassificazione del terminale di Cameron negli USA, nel quale Eni possiede una quota del 40%. Per quanto riguarda la produzione venduta di energia elettrica, l aumento rispetto ai valori del 2004 è stato del 64%, attestandosi a 22,77 TWh. L incremento è da collegarsi all entrata a regime di circa 1,2 gigawatt di capacità di generazione dei nuovi gruppi di potenza delle centrali di Mantova e Brindisi e dei gruppi già installati di Ravenna e Ferrera Erbognone. La potenza installata a fine 2005 è di 4,5 gigawatt. Gli investimenti tecnici nel 2005 del settore Gas & Power ammontano a milioni di euro e hanno riguardato in particolare lo sviluppo della rete di trasporto e di distribuzione di gas naturale in Italia e il proseguimento del programma di costruzione di centrali a ciclo combinato. Principali dati operativi Gas & Power Vendite di gas naturale a terzi (Gm 3 ) 69,49 72,79 77,08 Autoconsumo di gas naturale (Gm 3 ) 1,90 3,70 5,54 71,39 76,49 82,62 Vendite di gas naturale delle Società collegate e di imprese rilevanti (quota Eni) (Gm 3 ) 6,94 7,32 8,53 Totale vendite e autoconsumi di gas naturale (Gm 3 ) 78,33 83,81 91,15 Trasporto di gas naturale per conto terzi in Italia (Gm 3 ) 24,63 28,26 30,22 Produzione venduta di energia elettrica (TWh) 5,55 13,85 22,77 14

17 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA I ricavi del settore Refining & Marketing ( milioni di euro) sono aumentati del 29% rispetto al L utile operativo ammonta a milioni di euro con un aumento di 777 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 72%. I risultati positivi sono dovuti all aumento del margine di raffinazione, all incremento dell attività di raffinazione e commerciale in Italia e nel resto d Europa. Le lavorazioni di greggio in conto proprio sono aumentate di circa il 3% (36,7 Mt nel 2005), grazie alle maggiori lavorazioni delle raffinerie di Taranto e Livorno. L utilizzo della capacità bilanciata delle raffinerie di proprietà è stata del 100%. Le vendite di prodotti petroliferi in Italia e all estero sono leggermente diminuite rispetto al 2004 (51,63 Mt). La diminuzione è da collegarsi alla flessione dei consumi nazionali, il cui effetto è stato comunque compensato dalla maggiore efficienza della rete di distribuzione. Nel resto d Europa, invece, è proseguito il trend di crescita dei volumi, grazie alle acquisizioni in Germania, Spagna e Repubblica Ceca. Nel corso del 2005 è stata venduta la rete di distribuzione carburanti a marchio IP. Gli investimenti tecnici del settore Refining & Marketing (656 milioni di euro) hanno riguardato essenzialmente il miglioramento della capacità di raffinazione e il potenziamento della rete di distribuzione di prodotti petroliferi e la realizzazione di nuove stazioni di servizio in Italia. Nel settore della Petrolchimica i ricavi ammontano a milioni di euro, in aumento di 924 milioni di euro rispetto al 2004, pari al 17%. L utile operativo si è attestato sui 202 milioni di euro. Hanno concorso al miglioramento dei dati economici l incremento dei margini dei prodotti e il miglioramento della performance industriale. Le vendite di prodotti sono aumentate del 4% (5.376 mila tonnellate), grazie alle maggiori vendite registrate nei business intermedi, aromatici e olefine. Le produzioni chimiche sono in leggero aumento rispetto ai valori del 2004 (7.282 mila tonnellate), nonostante alcune fermate di impianti e l andamento negativo della domanda. Gli investimenti tecnici sono stati pari a 112 milioni di euro e si sono concentrati in particolare negli interventi di manutenzione e miglioramento dell efficienza impiantistica, di tutela ambientale e di adeguamento alla normativa in tema di salute e sicurezza. Principali dati operativi Refining & Marketing Produzione in c/proprio di prodotti petroliferi (Mt) 33,52 35,75 36,68 Capacità standard delle raffinerie di proprietà a fine periodo (kbbl/g) Utilizzo della capacità standard delle raffinerie di proprietà (%) Vendite di prodotti petroliferi (Mt) 50,43 53,54 51,63 Stazioni di servizio a fine periodo (Italia + estero) (numero) Erogato medio Italia (Rete Agip) + estero (kl/a)

18 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA I ricavi del settore Ingegneria e Costruzioni sono stati pari a milioni di euro (+1%). L utile operativo ammonta a 307 milioni di euro, con un incremento del 51% rispetto al Le performance positive sono da imputarsi all avvio dei nuovi contratti esteri. Il portafoglio ordini a fine 2005 ammontava a milioni di euro. Nel corso dell anno Snamprogetti si è aggiudicata il contratto per la realizzazione dell impianto di trattamento dei liquidi da gas naturale (GNL) nel complesso industriale di Ruwais, negli Emirati Arabi, e il contratto, in joint venture con la Società canadese SNC-Lavalin, per la realizzazione di tre impianti per l idrotrattamento e la conversione di greggi pesanti in Canada. Saipem si è aggiudicata contratti per attività di costruzione e perforazione in diversi Paesi, tra cui Kazakhstan, Arabia Saudita, Nigeria e Angola. I contratti riguardano attività di Costruzione e Perforazioni Mare e Terra. Gli investimenti tecnici (349 milioni di euro) hanno riguardato principalmente le attività Costruzioni e Perforazioni, in particolare per il mantenimento e il miglioramento del parco mezzi esistente e per il potenziamento delle strutture operative in Kazakhstan e nel West Africa. Principali dati operativi Petrolchimica Produzioni (kt) Vendite (kt) Ingegneria e Costruzioni Ordini acquisiti (Mo) Portafoglio ordini a fine periodo (Mo)

19 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA La dimensione economica HSE Ripartizione della spesa HSE 2005 per settore di attività Nel 2005 le spese e gli investimenti HSE sono stati pari a 1.496,7 milioni di euro, con un incremento del 33,1% rispetto all anno precedente. La quota maggiore è rappresentata da spese correnti (pari al 59,8% delle spese complessive), che nel 2005 ammontano a 895,7 milioni di euro. Più di due terzi della spesa totale HSE (71,2%), pari a 1.065,6 milioni di euro, riguarda interventi per la salvaguardia dell ambiente (prevenzione e mitigazione dei rischi di inquinamento e ripristini ambientali), mentre per la sicurezza e per la salute dei dipendenti le percentuali sono rispettivamente del 26,1% e 2,7%. Eni, attraverso i suoi bracci operativi e le Società controllate, opera in business diversi per tipologia e complessità. Le differenze degli impatti ambientali derivanti dalle attività industriali e del rischio potenziale sulla salute e sulla sicurezza del personale determinano conseguentemente differenze nelle spese HSE. I settori nei quali sono concentrati i tre quarti delle spese HSE sono l esplorazione e produzione (29% del totale Eni), la raffinazione e il marketing (24,1%) e il settore Altre attività (23,6%), in cui viene compresa l attività di Syndial di qualificazione ambientale di siti dismessi. Oltre agli investimenti e alle spese correnti, Eni destina annualmente una parte delle proprie risorse finanziarie al fondo abbandono e ripristino siti e al fondo rischi ambientali. Queste due voci rappresentano il 62% del fondo per rischi e oneri (7.679 milioni di euro). Il fondo abbandono e ripristino siti di milioni di euro (1.967 milioni di euro nel 2004) è un accantonamento che accoglie i presumibili costi che si prevede di sostenere al termine dell attività di produzione di idrocarburi per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. Il fondo rischi ambientali, pari a milioni di euro (1.649 milioni di euro nel 2004), accoglie prevalentemente la stima degli oneri relativi a interventi ambientali previsti da norme di legge e regolamenti. 29,0% Exploration & Production 8,1% Gas & Power 24,1% Refining & Marketing 11,1% Petrolchimica 4,1% Ingegneria e Costruzioni 23,6% Altre attività Eni - Spese e investimenti HSE milioni di euro Investimenti Spese correnti Eni - Composizione spese HSE milioni di euro Salute Sicurezza Ambiente Principali dati economici e finanziari del 2005 (milioni di euro) Ricavi (1) Utile Investimenti Investimenti operativo tecnici e Spese HSE Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing Petrolchimica Ingegneria e Costruzioni (1) Prima dell eliminazione dei ricavi infrasettoriali. 17

20 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA Nel settore E&P dal 2004 vengono contabilizzate esclusivamente le spese HSE delle consociate in cui Eni svolge il ruolo di operatore, indipendentemente dalla quota equity detenuta. Per tale ragione, i dati del 2004 e del 2005 non sono comparabili con quelli del 2003, anno in cui le spese venivano ancora contabilizzate relativamente alla quota di partecipazione detenuta nella joint venture. Nel 2005 le spese HSE della Divisione E&P sono state pari a 434,8 milioni di euro, con un incremento del 65,2% rispetto all anno precedente. Il 65% ha riguardato gli investimenti (pari a 283,3 milioni di euro), mentre le spese correnti sono state pari a 151,5 milioni di euro. L aumento è dovuto essenzialmente a un forte incremento degli investimenti sostenuti dalla consociata Agip KCO, in particolare per le spese sicurezza per impianti e attrezzature e per le spese ambientali per la costruzione di nuovi impianti. Nel 2005 le spese HSE della Divisione G&P sono state pari a 121,3 milioni di euro, in aumento del 21,1% rispetto all anno precedente. Le spese correnti, pari a 38,1 milioni di euro, rappresentano il 31,5% del totale delle spese HSE della Divisione. Gli investimenti sono stati pari a 83,1 milioni di euro (in aumento del 28,9% rispetto al 2004) e sono per la maggior parte dovuti all attività di protezione del paesaggio e di ripristino ambientale a seguito della posa e della manutenzione dei gasdotti. Il settore G&P è caratterizzato da una bassa intensità di spesa HSE, in virtù delle caratteristiche intrinseche di fonte pulita del gas naturale. E&P - Spese e investimenti HSE 500 milioni di euro G&P - Spese e investimenti HSE 500 milioni di euro Investimenti Spese correnti Investimenti Spese correnti E&P - Produzione di idrocarburi e spese HSE (1) ktep milioni di euro G&P - Vendite di gas naturale a terzi e autoconsumo e spese HSE 100 miliardi di m 3 milioni di euro Produzione di idrocarburi Spese HSE Vendite di gas naturale a terzi e autoconsumo Spese HSE (1) Si considera il 100% della produzione netta da attività operata. Investimenti e Spese in Salute Sicurezza Ambiente 2005 (milioni di euro) Salute Sicurezza Ambiente Totale Exploration & Production 13,77 189,00 231,99 434,76 Gas & Power 3,48 20,13 97,66 121,27 Refining & Marketing 3,24 63,80 293,04 360,08 Petrolchimica 5,96 61,65 97,89 165,50 Ingegneria e Costruzioni 8,63 36,18 16,93 61,74 Altre attività 4,91 20,33 328,09 353,33 Totale Eni 39,99 391, , ,68 18

21 ENI SALUTE SICUREZZA AMBIENTE RAPPORTO 2005 / PROFILO DI IMPRESA Nel settore R&M le spese HSE del 2005 hanno raggiunto 360,1 milioni di euro, in aumento del 19,0% rispetto all anno precedente. Le spese correnti ammontano a 200,2 milioni di euro (150,1 milioni di euro nel 2004), mentre gli investimenti sono stati pari a 159,9 milioni di euro, rispetto ai 152,4 milioni di euro dell anno precedente. Sono aumentate soprattutto le spese ambientali a seguito dell avvio di importanti progetti per la protezione di suoli e falde, per il recupero energetico, per il riciclo delle acque industriali e l adeguamento degli scarichi idrici. R&M - Spese e investimenti HSE 500 milioni di euro Investimenti Spese correnti R&M - Vendite di prodotti petroliferi e spese HSE 60 milioni di tonnellate milioni di euro Vendite di prodotti petroliferi Spese HSE Investimenti e spese in Salute Sicurezza Ambiente/Dati operativi Exploration & Production Spese HSE/Produzione di idrocarburi (1) (o/tep) 1,83 1,73 2,51 Gas & Power Spese HSE/Vendite di gas naturale a terzi e autoconsumo (o/10 3 m 3 ) 1,10 1,31 1,47 Refining & Marketing Spese HSE/Vendite di prodotti petroliferi (o/t) 4,28 5,65 6,97 Petrolchimica Spese HSE/Produzioni (o/t) 24,65 22,50 22,73 Ingegneria e Costruzioni Spese HSE*100/Portafoglio ordini a fine periodo (%) 0,41 0,44 0,62 (1) Si considera il 100% della produzione netta da attività operata. 19

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