Il consumo di suolo in Italia

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Ippolito Carletti
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1 Il consumo di suolo in Italia Michele Munafò - ISPRA michele.munafo@isprambiente.it

2 Milano, novembre 2014 Roma, febbraio 2014

3 Isola di calore (foto)

5 Isola di calore

Il consumo di suolo negli ultimi anni in Italia (2008-2013) Riduzione

emissione di CO 2 in atmosfera potenzialmente pari a 18 milioni di

9 Il consumo di suolo negli ultimi anni in Italia ( ) Riduzione dello stock di carbonio nel suolo 5 milioni di tonnellate, pari a una emissione di CO 2 in atmosfera potenzialmente pari a 18 milioni di tonnellate È come se ci fossero quasi 4 milioni di auto in più, l 11% dei veicoli circolanti

10 Suolo: risorsa ambientale non rinnovabile

14 Il consumo di suolo in un anno in Italia Fabbisogno di cibo per persone

19 Aumenta l esposizione

20 1999

21 2006

22 2012

23 2001

24 2014

27 Anni ; 7,0% 1956; 2,7% Nord-ovest Centro ITALIA Nord-est Mezzogiorno

28 1. Monza e della Brianza 2. Napoli 3. Milano 4. Varese 5. Trieste 6. Padova 7. Treviso 8. Prato 9. Venezia 10. Lecce 11. Gorizia 12. Verona 13. Como 14. Roma 15. Novara 1. Casavatore (Napoli) 2. Arzano (Napoli) 3. Melito di Napoli (Napoli) 4. Cardito (Napoli) 5. Frattaminore (Napoli) 6. Torre Annunziata (Napoli) 7. Lissone (Monza e della Brianza) 8. Casoria (Napoli) 9. Portici (Napoli) 10. San Giorgio a Cremano (Napoli) 11. Aversa (Caserta) 12. Mugnano di Napoli (Napoli) 13. Lallio (Bergamo) 14. Frattamaggiore (Napoli) 15. Curti (Caserta)

29 Media comuni Polo Polo intercomunale Cintura Intermedio Periferico Ultraperiferico Pop< Pop< Pop< Pop Montagna Collina interna Collina litoranea Pianura Nord Centro Sud Isole Ancona Aosta Bari Bologna Bolzano Cagliari Campobasso Catanzaro Firenze Genova L'Aquila Milano Napoli Palermo Perugia Potenza Roma Torino Trento Trieste Venezia 60 Suolo consumato a livello comunale [%]

30 Le tipologie di consumo Altre aree consumate Piazzali, parcheggi, aree estrattive, discariche, cantieri Edifici, capannoni Strade, ferrovie

31 Ecco come sarebbero le nostre case se le progettassimo come facciamo con le nostre città (

32 (Lucas, 2014)

34 Il consumo di suolo si concentra in alcune aree Nuova carta nazionale del consumo di suolo (risoluzione 5 metri)

36 Nelle aree urbane

37 Nelle periferie, ai margini delle aree urbane

38 30% 26% 22% 18% 14% % 6% 2% Anni ' km dal centro città (capoluoghi di provincia)

39 Stiamo distruggendo alcuni tra i terreni più produttivi al mondo, come la Pianura Padana, dove il consumo è salito al 12%

40 Abbiamo consumato quasi il 20% di suolo compreso tra 0 e 300 metri di distanza dalla costa e il 16% compreso tra i 300 e i 1000 metri

41 Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nazionale Suolo consumato [%] Consumo di suolo in fascia costiera 40 distanza 300m 300m < distanza 1.000m 1.000m < distanza m 30 distanza > m

42 In Liguria il suolo consumato sfiora il 20% nella fascia a distanza di 150 metri dai corsi d acqua e supera il 30% nelle aree a pericolosità idraulica. Circa la metà del costruito in aree a pericolosità idraulica è in Emilia Romagna ( ettari).

43 Piemonte Valle D'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nazionale Suolo consumato [%] Consumo di suolo in relazione alla distanza dai corpi idrici 20 Distanza 150m 15 Distanza > 150m

44 Piemonte Valle D'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nazionale Suolo consumato [%] Consumo di suolo nelle aree a pericolosità idraulica ,9% 5 0

45 La velocità del consumo di suolo (

46 Suolo consumato [%] Velocità [m 2 /sec] 8% 7% Suolo consumato % 12 5% 10 4% 8 3% 6 2% 4 1% Velocità 2 0% 0 La velocità del consumo di suolo

47 Abbiamo perso oltre km 2 Cosa è successo tra il 2008 e il 2013 Un quadrato di 32 km di lato campi da calcio Una superficie pari a 15 volte le aree costruite nel comune di Napoli (4 mesi per ricostruire tutta Napoli)

48 aree non vegetate alberi, arbusti Cosa è successo tra il 2008 e il 2013 vegetazione erbacea, seminativi altre aree impermeabilizzate edifici, capannoni aree naturali aree urbane aree estrattive, discariche, cantieri infrastrutture serre permanenti altre aree pavimentate aree agricole

49 Punti percentuali Cambiamenti di uso del suolo 0,15 0,1 Variazioni di uso del suolo (su base annua) ,05 0-0,05-0,1-0,15-0,2-0,25 Bosco e altre terre boscate Arboricoltura Seminativi e altre colture agrarie Praterie, pascoli e incolti erbacei Zone umide e acque Urbano

50 In Italia, tra il 1990 e il 2012, quasi il 40% delle grandi trasformazioni urbane è avvenuto attraverso la creazione di aree a bassa densità, mentre più di un terzo è avvenuto con la realizzazione di nuovi poli commerciali, industriali e terziari. Le aree compatte ad alta densità rappresentano meno dell 1% delle nuove aree urbane. Il nuovo sviluppo urbano incrementa la quota di aree a bassa densità e di nuovi poli del commercio e del terziario esterni al tessuto urbano consolidato, con un processo tipico della città diffusa. 100% 50% 0% Altre aree artificiali (verde urbano, aree sportive, cantieri, discariche, etc.) Aree industriali, commerciali e dei servizi pubblici e privati Zone residenziali a tessuto discontinuo e rado Zone residenziali a tessuto continuo

Il fenomeno dello sprawl urbano nasce negli Stati Uniti come espansione urbana a bassa densità, caratterizzata dalla presenza contemporanea di differenti usi del suolo.

dei principali poli metropolitani, un elevata frammentazione del paesaggio (dovuta alla dispersione) e la presenza di aree agricole.

51 Il fenomeno dello sprawl urbano nasce negli Stati Uniti come espansione urbana a bassa densità, caratterizzata dalla presenza contemporanea di differenti usi del suolo. In Europa meridionale e in Italia viene riconosciuto frequentemente anche lo sprinkling (sgocciolamento) che si presenta con la creazione di centri di dimensione medio-piccola all esterno dei principali poli metropolitani, un elevata frammentazione del paesaggio (dovuta alla dispersione) e la presenza di aree agricole. Sono le diverse forme della cosiddetta città diffusa, nella quale si annulla, di fatto, la distinzione fra area urbana e campagna, con il territorio che tende ad assomigliare a una enorme città includendo al suo interno delle zone agricole e naturali marginali.

52 Comune di Latina Comune di Torino 4 abitanti per ettaro 288 metri quadrati di suolo consumato pro capite 67 abitanti per ettaro 86 metri quadrati di suolo consumato pro capite

Suolo consumato (perso) procapite: 167 m 2 345 m2 Anni 50 2014 Equivalenti a

53 Suolo consumato (perso) procapite: 167 m m2 Anni Equivalenti a m 2 di nuovo consumo di suolo per ogni nuovo abitante negli ultimi 5 anni

* * * Indice di dispersione (ESPON, 2011): Calcolato come rapporto tra la superficie complessiva delle

54 Milano Firenze Roma Legenda aree ad alta densità (rosso); aree a bassa densità (rosa); aree in prevalenza naturali o seminaturali (bianco). * * * Indice di dispersione (ESPON, 2011): Calcolato come rapporto tra la superficie complessiva delle aree a bassa densità e la superficie sommatoria delle aree edificate a bassa e ad alta densità ricadenti all interno dei limiti comunali. Indice di dispersione Padova

Un indicatore di disturbo ecologico causato dal consumo di suolo 100 m Piemonte Valle D'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia

55 Un indicatore di disturbo ecologico causato dal consumo di suolo 100 m Piemonte Valle D'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia 60% 65% 64% 69% 55% 0% 25% 50% 75% 100%

58 Michele Munafò ISPRA

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