Atto C.C. n. 4725/297 del 13 ottobre 2005

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Atto C.C. n. 4725/297 del 13 ottobre 2005"

Transcript

1 Atto C.C. n. 4725/297 del 13 ottobre 2005 OGGETTO: Acquisizione da parte di AMF S.p.A. del ramo d azienda Servizi Cimiteriali da HERA S.p.A. e conseguenti modifiche allo statuto della medesima società ed approvazione del relativo contratto di servizio. IL PRESIDENTE sottopone per l approvazione quanto segue: Normativa: *** - Titolo V del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico Enti Locali), relativo alla gestione dei servi pubblici locali, e sue successive modificazioni ed integrazioni; - L.R. n. 19 del Disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria e successive modificazioni, che obbliga la separazione della gestione dei servizi pubblici cimiteriali e dell attività funebre. Precedenti: - atto C.C. n /192 del 10/7/1963 (G.P.A n. 2004/S), relativo alla costituzione dell Azienda Municipalizzata Faentina; - atto C.C. n. 8610/616 del Servizi cimiteriali Municipalizzazione mediante accorpamento delle AMF con cui si delibera di affidare alle Aziende Municipalizzate Faentine la gestione dei servizi cimiteriali; - atto C.C. n. 1157/36 del Municipalizzazione servizi cimiteriali: decorrenza e provvedimenti conseguenti con cui è stabilita la decorrenza dell affidamento alle Aziende Municipalizzate Faentine della gestione dei servizi cimiteriali dal ; - atto C.C. n. 3462/153 del Municipalizzazione Servizi Comunali: controdeduzioni ed integrazione atto C.C. n. 36 del che precisa la dotazione organica del Servizio Cimiteriale; - atto C.C. n. 379/35 del 20/1/2000 Trasformazione AMF Faenza in S.p.A. e conferimento ciclo idrico integrato ad AMI ; - atto C.C. 3605/344 del 31/7/2002 Approvazione del contratto di trasferimento a SEABO S.p.A. dell intero capitale di AMI S.p.A., TAULARIA S.p.A. e di rami di azienda di AMF S.p.A., AMIA S.p.A., AREA S.p.A., ASC S.p.A., TEAM S.p.A. e UNICA S.p.A. in cambio di azioni di SEABO S.p.A., patti inerenti le modalità di quotazione ed atti collegati ; - atto C.C. n. 3697/240 del 28 luglio 2005 che, tra l altro, detta indirizzi per la riacquisizione da HERA S.p.A. del Servizio Cimiteriale e definizione della nuova forma di gestione. Motivo del provvedimento Premesso - che la gestione dei servizi pubblici cimiteriali e l attività funebre è attualmente svolta dalla società HERA S.p.A. attraverso la sua società territoriale HERA Imola-Faenza S.r.l. (unipersonale); - che la Regione Emilia-Romagna, con L.R. n. 19 del obbliga i gestori dei servizi pubblici cimiteriali o necroscopici che esercitano anche l attività funebre a separare le due attività entro il 31 dicembre 2005; 1 di 33

2 - che i servizi cimiteriali sono un servizio pubblico, la cui titolarità rimane in capo all ente locale, che ne stabilisce le modalità di gestione e l eventuale affidamento a terzi, secondo le modalità previste dalla legge, mentre le onoranze funebri sono un attività imprenditoriale svolta in regime di concorrenza; - che, con il citato atto C.C. n. 3697/240 del 28 luglio 2005, il Consiglio Comunale ha dettato indirizzi in ordine all acquisizione del ramo d azienda Servizi Cimiteriali di HERA S.p.A. con conferimento dello stesso ad A.M.F. S.p.A e alla contestuale ridefinizione dell assetto societario di quest ultima; - che, pur in presenza di un aperto dibattito al riguardo, il Servizio Cimiteriale deve essere considerato un servizio pubblico non economico, alla luce dei criteri di classificazione emergenti dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 272/2004 e alla luce di quanto argomentato al riguardo dalla Commissione europea, in particolare nel Libro bianco sui servizi di interesse generale del Pertanto, per l affidamento della gestione del Servizio Cimiteriale, non deve essere necessariamente applicata la disciplina a tutela della concorrenza, di cui all art. 113 del D. Lgs. 267/2000; - che attualmente la legge non identifica direttamente le forme di gestione ammissibili per i servizi pubblici locali privi di rilevanza economica; - che la disciplina delle forme di gestione è rinviata a norme regionali e locali; - che la Corte costituzionale, con la citata sentenza n. 272/2004 ha testualmente affermato: A questo proposito la Commissione europea, nel Libro verde sui servizi di interesse generale (COM ) del 21 maggio ha affermato che le norme sulla concorrenza si applicano soltanto alle attività economiche, dopo aver precisato che la distinzione tra attività economiche e non economiche ha carattere dinamico ed evolutivo, cosicché non sarebbe possibile fissare a priori un elenco definitivo dei servizi di interesse generale di natura non economica. Secondo la costante giurisprudenza comunitaria spetta infatti al giudice nazionale valutare circostanze e condizioni in cui il servizio viene prestato, tenendo conto, in particolare, dell assenza di uno scopo precipuamente lucrativo, della mancata assunzione dei rischi connessi a tale attività ed anche dell eventuale finanziamento pubblico dell attività in questione (Corte di giustizia Ce, sentenza 22 maggio 2003, causa 18/2001). Per i servizi locali, quindi, che, in relazione al soggetto erogatore, ai caratteri ed alle modalità della prestazione, ai destinatari, appaiono privi di rilevanza economica, ci sarà dunque spazio per una specifica ed adeguata disciplina di fonte regionale ed anche locale; - che, quanto alla citata normativa regionale vigente nella materia dei servizi cimiteriali, il presente atto ne costituisce applicazione; - che, per quanto riguarda la disciplina della forma di gestione del servizio, non essendo disciplinate né da norme nazionali, né da norme regionali, si deve fare riferimento a norme regolamentari locali; - che per le scelte regolamentari in materia di forme di gestione occorre fare riferimento ai principi generali dell ordinamento, ai principi costituzionali con particolare riferimento a quello di autonomia, tenuto conto della capacità generale di diritto comune degli enti locali; - che con il presente atto si intende approvare quindi, ad integrazione del regolamento di Polizia mortuaria, norme regolamentari per la disciplina locale delle forme di gestione dei servizi in parola di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto; - che nel quadro ricostruito delle forme di gestione ipotizzabili ed ammissibili per i servizi pubblici locali privi di rilevo economico rientrano tutte quelle consentite dalla legge tra cui la forma di gestione esternalizzata a mezzo di società per azioni interamente partecipata da capitale pubblico; - che le motivazioni per cui, nel merito, viene svolta la forma di gestione a mezzo SpA a totale partecipazione pubblica sono espresse nel presente atto oltre che più analiticamente nell allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto, che 2 di 33

3 contiene l analisi attuale del servizio, la comparazione fra diverse forme di gestione e l ipotesi gestionale del servizio trasferito ad SpA, totalmente pubblica; - che alla società così configurata, interamente partecipata da Enti pubblici viene effettuato il conferimento diretto del servizio privo di rilevanza economica in quanto, nel caso specifico, il Comune di Faenza, attualmente partecipa al 99,99% la società Amf (lo 0,01% delle azioni sono di proprietà del Con.Ami), esercita sulla stessa un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e la società realizza la parte più importante - si potrebbe dire la totalità della propria attività con l ente che la controlla. Ciò per effetto non solo della detenzione del capitale e dei controlli sui bilanci, ma anche degli specifici controlli e obbligazioni di cui al contratto e dei servizi. Considerato - che la necessità di separare la gestione dei servizi cimiteriali dall attività di onoranze funebri, imposta dalla normativa regionale riportata in premessa, favorisce un ripensamento dell attuale assetto gestionale di entrambi i rami d azienda, attualmente gestiti da HERA S.p.A., nel senso che, da un lato l esigenza di scorporare le attività funebri comporta valutazioni in ordine all opportunità di mantenere la presenza pubblica in tale settore, mentre, per quanto riguarda i servizi cimiteriali, si tratta di considerare l esigenza di mantenere il più stretto possibile il controllo su un servizio la cui particolarità e delicatezza per le implicazioni sociali ed emotive dei cittadini, devono essere contemperate e analizzate con pari dignità rispetto alle valutazioni di tipo strettamente economico, in termini di efficacia, efficienza ed economicità che normalmente accompagnano le scelte gestionali per i servizi pubblici; - che, pertanto, le valutazioni legate alle specificità del servizio, portano a ritenere opportuno procedere all acquisizione del relativo ramo d azienda da parte di una società di capitali, quale è AMF S.p.A., quasi totalmente partecipata dal Comune di Faenza o comunque partecipata a larga maggioranza dal Comune di Faenza, in modo da poterla controllare come se fosse un proprio servizio, gestito direttamente (cosiddetta società di tipo in house). La scelta di gestire il servizio cimiteriale attraverso una società partecipata è il frutto di una valutazione comparata fra tale forma di gestione, l ipotesi della costituzione di una azienda speciale e l ipotesi della gestione diretta da parte del Comune, emergente dalle seguenti considerazioni, già riportate nell atto di indirizzi del Consiglio Comunale (n. 240 del 2005) e che si ritiene opportuno riproporre per la migliore organicità del presente atto: a) i vantaggi di una gestione diretta comunale consistono: nella possibilità di presidiare le funzioni trasversali (contabilità, funzioni amministrative, informatica, progettazione, acquisti, fatturazione) direttamente da parte del personale comunale; nella mancanza di costi di struttura (Consiglio di amministrazione, direzione, revisione contabile), che un gestione esternalizzata deve considerare; l attività di concessione dei loculi e delle tombe non è gravata da Iva; gli eventuali utili entrano nel bilancio comunale direttamente; b) per contro, la gestione diretta comunale presenta anche diversi svantaggi, quali: il maggior costo complessivo del personale comunale, dovuto al suo incremento numerico, dato dal trasferimento del personale addetto al servizio, mentre le normative nazionali prevedono una diminuzione del costo del personale comunale; la difficoltà nel portare a termine un processo di internalizzazione del personale, a fronte delle limitazioni delle assunzioni previste dalla finanziaria; la maggiore complessità dei processi di affidamento dei servizi; l impatto negativo sugli investimenti; c) i vantaggi della gestione esterna sono in gran parte speculari degli svantaggi della gestione diretta comunale e, inoltre, vanno ricordati: la maggiore flessibilità della gestione in forma aziendale; la possibilità di ampliare la partecipazione societaria ad 3 di 33

4 altri soci e, in particolare, ad altri Comuni, potendo ampliare l ambito di intervento e ottimizzare la gestione; la possibilità di ricorrere al finanziamento degli istituti di credito, senza gravare sulle finanze comunali; d) per contro, gli svantaggi della gestione esterna, rispetto alla gestione diretta, sono relativi a: i maggiori costi dovuti alla struttura societaria; la necessità di maggiori risorse per il presidio delle funzioni trasversali e generali; e) infine, fra le due più idonee forme di gestione esterne, l azienda speciale e la società, va ricordato che, pur essendo, in via di principio, l azienda speciale la forma di gestione più idonea, trattandosi di un servizio privo di rilevanza economica, ai sensi delle normative nazionali e comunitarie, nel caso specifico in esame, la società presenta i vantaggi dovuti a: minori vincoli burocratici nell approvazione degli atti fondamentali dell azienda; possibilità di ampliare l operatività ad altri territori, in conseguenza alla possibilità di ampliare la compagine sociale; - che, in base ad accordi operativi tra HERA S.p.A., Comune di Faenza ed AMF S.p.A., si è stabilito che l acquisizione del ramo d azienda sia effettuata con effetti gestionali a valere dal 1 novembre 2005; - che gli aspetti tecnico-economici di tale scelta sono stati approfonditi in apposito Piano Industriale di cui si propone in allegato la sintesi contenente gli aspetti essenziali, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto; - che tale Piano Industriale, oltre a presentare la valutazione patrimoniale del ramo d azienda dei servizi cimiteriali, propone l ipotesi di assetto societario ritenuto più idoneo e le prospettive economico-gestionali nel breve periodo della nuova attività, tenendo conto che tali analisi non sono limitate agli aspetti puramente economici della questione, garantendo, comunque, il rispetto dei requisiti di efficienza, efficacia ed economicità della gestione; - che la valutazione del ramo d azienda in questione è stata concordata con HERA S.p.A. in circa ,00 (al 31/12/2004), come evidenziato nell Allegato B, tenendo conto dei valori contabili iscritti nel Bilancio della Holding, e che tale valorizzazione sarà definitivamente stabilita calcolando la situazione patrimoniale al 31 ottobre 2005; - che, all atto di formulare i propri indirizzi con la citata Deliberazione C.C. n. 3697/240 del 28 luglio 2005, il Consiglio Comunale ha individuato, tra le società di capitali partecipate dal Comune di Faenza, la società AMF quale soggetto idoneo ad acquisire il ramo d azienda dei servizi cimiteriali, in quanto già in possesso di tutti i principali requisiti formali e sostanziali ritenuti necessari secondo le sopra esposte valutazioni in merito all opportunità della riacquisizione dei servizi cimiteriali; - che, al fine di dotare AMF S.p.A. della più idonea configurazione societaria, confacente alle caratteristiche economico-dimensionali dell attività aziendale che andrà ad acquisire, e in ottemperanza agli indirizzi forniti dal Consiglio Comunale è necessario apportare apposite modifiche allo statuto della stessa, per i seguenti aspetti: previsione della possibilità di attribuzione di incarichi direttivi e gestionali ad un consigliere delegato, che potrà essere anche il medesimo presidente; modificazioni all oggetto sociale in relazione all acquisizione del ramo d azienda Servizi Cimiteriali; le modifiche di cui sopra sono relative agli articoli 1, 4 e 23 e sono esplicitate nell Allegato C, parte integrante e sostanziale del presente atto; - che, sempre in ottemperanza ai citati indirizzi formulati dal Consiglio Comunale, si è reso necessario definire lo schema per un nuovo contratto di servizio con il nuovo soggetto gestore, Allegato D, parte integrante e sostanziale del presente atto, in cui si stabiliscono le forme di collaborazione tra Comune e AMF e le forme di controllo che il Comune dovrà 4 di 33

5 esercitare sul servizio, con l indirizzo che il Servizio Cimiteriale adotti un sistema gestionale che assicuri i criteri di qualità stabiliti dalle norme Iso 9000, così da assicurare la massima attenzione ai cittadini/utenti. Pareri: - Visti i pareri favorevoli espressi, a norma dell art. 49 D.Lgs. 267 del 18/08/2000 in ordine alla regolarità tecnica ed alla regolarità contabile; - visto il parere della competente Commissione consiliare 2^ in data Pertanto IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA 1) Approvare la modifica dell art. 111 del Regolamento di Polizia Mortuaria del Comune di Faenza nei termini di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, al fine di disciplinare l affidamento del Servizio Cimiteriale. 2) Approvare le modifiche allo Statuto di AMF S.p.A., come descritte nell Allegato C, parte integrante del presente atto, per le motivazioni riportate in premessa. 3) Procedere, per le motivazioni riportate in premessa, all affidamento diretto della gestione del Servizio Cimiteriale ad AMF S.p.A., attivando la cosiddetta gestione in house, secondo le caratteristiche descritte in premessa. 4) Approvare l acquisizione del ramo d azienda Servizio Cimiteriale da HERA S.p.A. e il conferimento del medesimo ad AMF S.p.A., nei termini esplicitati in premessa e meglio dettagliati nell Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto, con effetti gestionali dal 1 novembre ) Affidare ad AMF S.p.A. la gestione del Servizio Cimiteriale a partire dal 1 novembre 2005 e approvare lo schema del nuovo contratto di servizio per il Servizio Cimiteriale tra il Comune di Faenza ed AMF S.p.A., Allegato D, parte integrante e sostanziale del presente atto. 6) Autorizzare il Sindaco o suo delegato a partecipare all Assemblea dei soci di AMF S.p.A. per deliberare le citate modifiche statutarie e l acquisizione del ramo d azienda Servizio Cimiteriale, scisso da HERA S.p.A. 7) Autorizzare, ai sensi dello Statuto del Comune di Faenza, il Dirigente Dott. Claudio Facchini - o, in sua assenza o impedimento, il Dirigente Dott. Vittorio Valtieri - ad intervenire, in rappresentanza del Comune di Faenza, al perfezionamento del contratto di servizio il cui schema è approvato con il presente atto, nonché a portare a compimento quanto deliberato. 8) Dichiarare l immediata esecutività del provvedimento, a termini del 4 comma dell art. 134 del D.Lgs. 267 del 18/08/2000, stante l urgenza di definire con tempestività i rapporti derivanti dal presente provvedimento. 5 di 33

6 A norma dell art. 49 D.Lgs. 267 del 18/08/2000, SI ATTESTA, per l atto in oggetto: a) la regolarità tecnica IL CAPO SERVIZIO AZIENDE E PARTECIPAZIONI COMUNALI (Pier Luigi Fallacara) IL CAPOSETTORE SVILUPPO ECONOMICO (Claudio Facchini) b) la regolarità contabile IL CAPOSETTORE FINANZIARIO (Rag. P.Paola Capra) 6 di 33

7 ALLEGATO A, all atto C.C. n. 4725/297 del 13 ottobre 2005 REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA: MODIFICA L art. 111 del Regolamento di Polizia mortuaria approvato con atto CC n. 7174/322 del 4/12/1977, modificato con atto CC n. 3310/218 del 27/5/1999, n. 3587/279 del 19/7/2001, n. 5714/514 del 12/12/2004 è così sostituito: Art Forme di gestione del servizio cimiteriale (1) Il servizio cimiteriale, in quanto servizio privo di rilievo economico, può essere gestito in tutte le forme ammesse dall ordinamento in base alle scelte organizzative del Comune di Faenza. (2) Il servizio cimiteriale, nello specifico, può essere affidato direttamente a società di capitali interamente partecipate da Enti pubblici ed in particolare dal Comune di Faenza. In tal caso il Comune dovrà esercitare un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e la società dovrà realizzare la parte più importante della propria attività con il Comune stesso, anche in base a specifiche obbligazioni del Contratto di servizio. NB Il vecchio testo dell art. 111 del Regolamento di Polizia Mortuaria, da sostituire, è il seguente: Art. 111 Trasferimento di competenze al soggetto gestore del servizio (1) Ai sensi dell art. 113 del D. Lgs , n. 267, al soggetto gestore del servizio, in quanto società a prevalente capitale pubblico del Comune di Faenza, sono trasferiti i servizi funebri e cimiteriali nei limiti previsti dallo Statuto aziendale, dal presente regolamento e dal contratto di servizio sottoscritto fra il Comune e il soggetto gestore del servizio. 7 di 33

8 ALLEGATO B, all atto C.C. n. 4725/297 del 13 ottobre 2005 SERVIZI CIMITERIALI SINTESI DELLA VALUTAZIONE PATRIMONIALE DEL RAMO D AZIENDA E DELLE VALUTAZIONI ECONOMICHE E ORGANIZZATIVE PER LA GESTIONE FUTURA DI BREVE/MEDIO TERMINE A.1 - L ATTUALE FORMA DI GESTIONE Nell organigramma di Hera Imola-Faenza il servizio Funerario (comprensivo di servizio cimiteriale e onoranze funebri) è inserito nell Area Ambiente. Attualmente il servizio cimiteriale di Hera Imola Faenza gestisce totalmente i 33 cimiteri presenti nel Comune di cui 32 posti nel forese a cui si aggiunge il cimitero principale dell Osservanza. Oltre a questo vengono gestite le operazioni cimiteriali nei 15 cimiteri del Comune di Brisighella. E inoltre attivo dal 1999 il forno crematorio al cimitero dell Osservanza gestito anch esso da Hera Imola Faenza. Amministrativi e maestranze coinvolte nelle varie attività del servizio hanno come sede di lavoro il cimitero Osservanza dove sono presenti gli uffici e i locali destinati agli operatori cimiteriali oltre ad una portineria/custodia. Le attività specifiche del servizio cimiteriale possono così riassumersi: ORGANIZZAZIONE - COORDINAMENTO RAPPORTI ESTERNI ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA/UTENZA ATTIVITÀ OPERATIVA/MANUTENTIVA ATTIVITÀ TECNICA svolte attualmente con un organico di 12 unità con l apporto di ditte esterne. L organizzazione, il coordinamento e i rapporti esterni sono affidati al responsabile del servizio che cura e fornisce le indicazioni per l espletamento delle varie attività con predisposizione/formulazione di nuove proposte per l ottimizzazione gestionale, tiene i rapporti con i Comuni interessati, con i referenti delle ditte esterne e il collegamento con i servizi centrali forniti dalla sede Hera Imola-Faenza. L attività amministrativa/utenza è svolta da 5 unità (2 sono custodi per il cimitero dell Osservanza) di cui in sintesi si riportano le competenze: Sportello utenti (informazioni, istanze, segnalazioni) Organizzazione e coordinamento operazioni cimiteriali e cremazioni (ordini di servizio, prenotazioni, programmi esumazioni ordinarie) Tenuta catasto cimiteriale (registrazioni manuali e su supporto informatico) Concessione manufatti (atti concessori) Gestione luce votiva (tenuta catasto luci votive e bollettazione annuale) Fatturazione clienti Acquisti (materiali e servizi) Custodia cimiteri/vigilanza L attività operativo/manutentiva è svolta in gran parte da ditte esterne, anche specializzate, in collaborazione con gli operatori cimiteriali Hera Imola Faenza. Oltre alle operazioni specifiche del servizio quali sepolture, estumulazioni ed esumazioni vengono effettuate manutenzioni ordinarie agli immobili o alle pertinenze cimiteriali passando dalla cura delle aree verdi alle potature, raccolta rifiuti etc. Dal 2000 si sono avviati progetti di manutenzione straordinaria che hanno visto nel rifacimento dei coperti dei Chiostri Chiesa e Manfredi e la ristrutturazione della Cappella Pasi un contributo sostanziale nell accrescimento del valore storico artistico del cimitero dell Osservanza. Dall apertura del forno crematorio il continuo trend di crescita ha costretto a rivederne più volte l organizzazione per ridurre i tempi di attesa e soddisfare le esigenze di un bacino di utenza molto vasto. 8 di 33

9 L attività tecnica è coinvolta nei programmi di ampliamento dei cimiteri e nella costruzione di nuovi loculi. Si occupa della programmazione delle manutenzioni ordinarie/straordinarie alle strutture cimiteriali, della stesura di piani di investimento e tiene i rapporti con i concessionari privati circa la costruzione di nuove tombe o manutenzioni. Dal 1999 si sono avviati e conclusi vari progetti di recupero di tombe cosiddette in stato di abbandono che, a seguito di decadenza della concessione originaria dovuta a morte o incuria degli aventi diritto, sono state ristrutturate per poi essere riconcesse a nuovi soggetti con il doppio fine di aumento del decoro cimiteriale e soddisfazione di richieste di sepolture pregevoli e ubicate in vicinanza degli ingressi. Nell ultimo decennio si è assistito su tutto il territorio nazionale ad una profonda trasformazione delle gestioni cimiteriali che dovranno, anche in futuro, adeguarsi sia alla mutata sensibilità dell utenza nei confronti dell evento luttuoso (con sempre maggiore ricorso alla cremazione) sia alla normativa del settore in continua evoluzione. 9 di 33

10 A.2 - L ORGANIGRAMMA RELATIVO ALL ATTUALE FORMA DI GESTIONE Attualmente il servizio disposizione di 12 unità di personale operativo ed amministrativo. Si deve tenere conto del fatto che le attività contabili, di amministrazione del personale, di segreteria generale, di supporto legale, sono svolte a livello di staff da servizi di supporto presenti principalmente nell organigramma di HERA Imola-Faenza e in parte minore presso la Holding. Le funzioni dirigenziali sono svolte dal Responsabile dell Area Ambiente di HERA Imola-Faenza, comprendente anche i Servizi cimiteriali e funebri. RESPONSABILE SERVIZIO FUNEBRE E CIMITERIALE Personale: 1 ATTIVITA TECNICA Personale: 1 ATTIVITA AMMINISTRATIVA/UTENZA Personale: 3 CUSTODIA CIMITERO OSSERVANZA Personale: 2 ATTIVITA OPERATIVA/MANUTENTIVA Personale: 5 (di cui 1 unità di personale che nell anno 2004 è stata in aspettativa) A.3 - LE ATTIVITÀ STRUTTURA Organizzazione e coordinamento varie attività e sede centrale Studi e rapporti con enti o imprese ATTIVITA AMMINISTRATIVA/UTENZA Sportello utenti Organizzazione e coordinamento operazioni cimiteriali e cremazioni Catasto cimiteriale Concessione manufatti Gestione illuminazione votiva Fatturazione clienti Acquisti Custodia cimiteri/vigilanza ATTIVITA OPERATIVA/MANUTENTIVA Luce votiva Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria Pulizia/manutenzione spazi verdi Sepolture Esumazioni e estumulazioni Ricevimento salme e gestione deposito forno crematoio Cremazioni Consegna ceneri Controllo ditte appaltatrici Sopralluoghi da segnalazioni e per sicurezza Recupero salme incidentate su disposizione della Pubblica Autorità ATTIVITA TECNICA Nuove costruzioni (loculi e tombe) Ampliamenti Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria Recupero tombe in stato di abbandono Manutenzione impianto di cremazione e controllo rispetto dell autorizzazione emissioni in atmosfera 10 di 33

11 B.1 - TIPOLOGIA AZIENDALE PER LA FUTURA GESTIONE DEL SERVIZIO Tre ipotesi a confronto Servizio comunale I vantaggi di una gestione diretta comunale consistono nella possibilità di presidiare le funzioni trasversali, quali la contabilità, le funzioni amministrative, l informatica, la progettazione, gli acquisti, la fatturazione, direttamente da parte del personale comunale, oltre alla mancanza di costi di struttura quali il Consiglio di amministrazione, la direzione, la revisione contabile. Inoltre, la concessione dei loculi e delle tombe, nel caso di gestione diretta del Comune, non sarebbe gravata da IVA e gli eventuali utili d esercizio entrerebbero direttamente nel bilancio comunale. Per contro, questa forma di gestione presenta anche diversi svantaggi quali ad esempio il maggior costo complessivo del personale comunale, determinato dall incremento dell organico per il trasferimento del personale addetto al servizio cimiteriale alle dirette dipendenze del Comune; questo andrebbe contro le normative nazionali che prevedono la diminuzione del costo del personale comunale; inoltre si presenterebbero difficoltà nel portare a termine un processo di internalizzazione del personale a fronte delle limitate assunzioni previste dalla finanziaria. A queste problematiche si associa una maggiore complessità nei processi di affidamento dei servizi nel caso di gestione diretta del Comune, dovendo sempre rispettare la normativa inerente le gare d appalto; inoltre, si avvertirebbe un impatto negativo sugli investimenti. La società di capitali I vantaggi della gestione esterna sono in gran parte speculari degli svantaggi della gestione diretta comunale. Inoltre, la forma aziendale permette maggiore flessibilità della gestione, oltre alla possibilità di ampliare la partecipazione societaria ad altri soci pubblici, in particolare ad altri Comuni, potendo ampliare l ambito di intervento ed ottimizzare la gestione. Inoltre, la società può ricorrere al finanziamento di istituti di credito senza gravare sulle finanze comunali. Gli svantaggi della gestione esterna rispetto alla gestione diretta sono i maggiori costi imposti dalla struttura societaria, la necessità di impiegare maggiori risorse umane per il presidio delle funzioni trasversali e generali, la tassazione di eventuali avanzi di gestione. L Azienda speciale I vantaggi della gestione attraverso l azienda speciale sono in linea teorica i medesimi della società di capitale, tuttavia occorre precisare che, l azienda speciale risulterebbe la forma di gestione più idonea, trattandosi, nel caso specifico della gestione dei Servizi cimiteriali, di un servizio privo di rilevanza economica. Però, rispetto alla società di capitali, comporta maggiori vincoli burocratici nell approvazione degli atti fondamentali dell azienda, nella possibilità di ampliare l operatività in altri territori, nella possibilità di ampliare la compagine sociale. B.2 - LA SCELTA: SOCIETÀ PER AZIONI A TOTALE PARTECIPAZIONE PUBBLICA Considerato, quanto esposto nel paragrafo precedente, ed il contesto faentino, la scelta che pare più idonea per la gestione dei servizi cimiteriali è quella della società di capitali, in quanto presenta i requisiti più appropriati nei termini di una maggiore flessibilità di gestione con minori vincoli burocratici nell approvazione degli atti fondamentali, garantisce la possibilità di ampliare la partecipazione societaria ad altri soggetti pubblici e di estendere l operatività ad altri territori. Inoltre, permette di sviluppare politiche degli investimenti, che non impongono vincoli a quelle comunali, e di evitare l ampliamento della dotazione di personale del Comune. Tra le forme societarie, inoltre, quella della società per azioni appare più flessibile e consona alle dimensioni dell attività aziendale. Stabilito che la società per azioni, totalmente partecipata dagli enti pubblici entro il cui territorio gestisce i propri principali servizi, è la forma più idonea alla gestione del servizio, risulta strategico sfruttare l esistenza di AMF S.p.A. quale soggetto idoneo ad acquisire il ramo d azienda dei servizi cimiteriali, in quanto presenta già i principali requisiti formali e sostanziali evidenziati nel citato documento: a) presenza sul territorio faentino e conseguente maggiore garanzia di vicinanza ed attenzione alle esigenze specifiche dell utenza; b) totale partecipazione da parte del Comune di Faenza e conseguente controllo gestionale e di indirizzo da parte dell Ente; c) possibilità di adottare l affidamento diretto del servizio. 11 di 33

12 Quindi, al fine di dotare AMF S.p.A. della più idonea configurazione societaria, confacente alle caratteristiche economico-dimensionali dell attività aziendale che andrà ad acquisire, sarà necessario apportare le seguenti modifiche allo Statuto della stessa: a) attribuzione di incarichi direttivi e gestionali ad un consigliere delegato; b) modificazioni all oggetto sociale, in relazione all adeguamento dello stesso a seguito dell acquisizione e cessione dei rami d azienda in questione; B.3 - ORGANI SOCIETARI E DIREZIONE La società sarà amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da 3 a 9 membri nominati dall Assemblea dei soci. L Assemblea nominerà tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, il Presidente, Il Collegio Sindacale e il Presidente del Collegio. Il Consiglio di amministrazione potrà nominare un Amministratore delegato (che potrà coincidere anche con il Presidente) con compiti di direzione gestionale ed operativa. Al Presidente del Consiglio di Amministrazione saranno attribuite le seguenti funzioni: a. collegamento istituzionale con il Comune; b. sorveglianza all attività gestionale e della corretta esecuzione delle deliberazioni assembleari e di consiglio. Il Consiglio di Amministrazione potrà delegare proprie attribuzioni all Amministratore delegato avocando comunque a sé, quale organo collegiale, oltre a quanto previsto per legge, le seguenti materie: - il bilancio preventivo della società da sottoporre all approvazione dell assemblea dei soci; - le autorizzazioni di operazioni di investimento o di accensione di finanziamenti passivi, aventi natura straordinaria non previste nel bilancio di previsione, per importi ritenuti significativi; - il rilascio di garanzie nell interesse proprio o a favore di terzi. B.4 - IL GOVERNO DELLA SOCIETÀ DA PARTE DEL COMUNE DI FAENZA La programmazione economico-finanziaria ed il bilancio di previsione della società sarà corredato di un programma annuale contenente gli obiettivi che si intendono perseguire, indicando, in rapporto a tali obiettivi, le linee di sviluppo, il programma degli investimenti (annuale e triennale) con l'indicazione della spesa prevista nell'anno e delle modalità della sua copertura, la previsione del risultato economico rappresentata secondo lo schema di conto economico di cui all'art cod.civ., il prospetto di previsione finanziaria redatto per flussi di liquidità, la relazione dell'organo amministrativo di commento. Tali documenti di bilancio e programmatori, predisposti dal Consiglio di Amministrazione, saranno forniti unitamente ai report del controllo di gestione, al Comune di Faenza al fine di permettergli, nell ambito dei rapporti contrattuali sottostanti all affidamento del servizio in house, di svolgere le proprie competenze di indirizzo, vigilanza e controllo. Per quanto attiene gli atti di verifica ex post, il Consiglio di Amministrazione predisporrà una relazione sulle operazioni compiute ed i provvedimenti adottati in attuazione di quanto previsto nel programma annuale. La società dovrà dotarsi di una struttura informativa che consenta ai soci di ottenere le informazioni, sia di natura preventiva che consuntiva. 12 di 33

13 C.1 IL NUOVO RAMO D AZIENDA IN AMF: ASPETTI ORGANIZZATIVI ED ECONOMICO-GESTIONALI Il ramo d azienda in questione, per le particolarità del servizio svolto, presenta dinamiche di crescita reddituale sostanzialmente costanti che nei paragrafi successivi saranno esplicate per il triennio futuro. Rispetto alla gestione attuale risulta necessario apportare alcune modifiche organizzative e gestionali che incidono, sia positivamente, che negativamente sui conti economici degli esercizi futuri. Gli aspetti gestionali da tenere presente principalmente sono i seguenti: - il valore di acquisizione del ramo d azienda, che potrà essere finanziato con il ricorso a mutuo bancario, inciderà sulle dinamiche economico-finanziarie; - la necessità di dotarsi di risorse umane aggiuntive e di consulenze esterne per lo svolgimento delle attività di supporto, in precedenza fornite da HERA (contabilità, gestione del personale, ecc.); - l attribuzione a questo servizio della quota di costo degli organi amministrativi e di controllo della società; - la possibilità di accedere al mercato per l acquisizione di alcuni servizi, prima obbligatoriamente acquisiti dal sistema intercompany della Holding; - il finanziamento dei futuri piani di investimento, sia per la realizzazione dei fattori produttivi (loculi, ossari, ecc.), sia per le infrastrutture cimiteriali. Nei paragrafi successivi vengono presentati in forma sintetica e con alcune tabelle gli aspetti gestionali sopra richiamati. C.2 NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA AMMINISTRATORE DELEGATO con compiti direttivi SEGRETERIA E CONTABILITÀ Personale: 2 RESPONSABILE SERVIZIO FUNEBRE E CIMITERIALE Personale: 1 ATTIVITA TECNICA Personale: 1 ATTIVITA AMMINISTRATIVA/UTENZA Personale: 3 CUSTODIA CIMITERO OSSERVANZA Personale: 2 ATTIVITA OPERATIVA/MANUTENTIVA Personale: 5 13 di 33

14 C.3 - ANALISI PATRIMONIALE E VALUTAZIONE DEL VALORE DI ACQUISIZIONE DEL RAMO D AZIENDA Il ramo d azienda complessivo che AMF S.p.A. acquisirà da HERA è suddiviso in due sotto rami, uno patrimonialmente più consistente compreso all interno di HERA S.p.A., l altro nell ambito della società territoriale HERA Imola-Faenza S.r.l. unipersonale di proprietà della holding. La valorizzazione del complesso aziendale si presenta come di seguito sintetizzato. HERA S.p.A. Immobilizzazioni (al netto degli ammortamenti) (dato al ) ,33 Rimanenze loculi (dato al ) ,11 Crediti vs. Clienti (dato al ) (a) ,08 Luci votive (dato al ) 7.729,35 Fatture da emettere (dato al ) (b) ,00 C/C Postale (dato al ) 757,55 Debiti fatture da ricevere da HERA Imola-Faenza (x luci votive) (dato al ) (31.243,30) Debiti fatture da ricevere da HERA Imola-Faenza Cimiteriali (dato al ) ( ,84) TOTALE ,28 HERA IMOLA-FAENZA S.r.l. Crediti fatture da ricevere da HERA Imola-Faenza (x luci votive) (dato al ) ,30 Crediti fatture da ricevere da HERA Imola-Faenza Cimiteriali (dato al ) ,84 TFR (dato al ) ( ,31) Debiti vs. dipendenti per ferie (dato al ) (6.868,25) TOTALE ,58 Per un valore complessivo di ,86. Tenendo conto della possibilità di eliminare i crediti commerciali per ,08 (a+b, nella tabella HERA S.p.A.) si può individuare un valore del ramo d azienda pari ad ,78. Tale valore, non tiene conto dell avviamento ed è valutato ai valori iscritti a bilancio. Al riguardo si ritiene che per un servizio come quello cimiteriale sia incongruo e fuori luogo parlare di avviamento. Molto delicata è risultata la questione della valutazione delle rimanenze loculi. La valutazione è stata effettuata tenendo conto dei seguenti criteri di calcolo: a) i loculi realizzati prima del 31 dicembre 1999 sono stati valutati al valore di realizzo, meno il 10%, in quanto il medesimo criterio fu utilizzato dalla perizia che, all epoca della trasformazione di AMF in S.p.A., valutò il patrimonio della società; b) i loculi realizzati dopo tale data, invece, sono stati valutati al costo di realizzazione; c) per quanto riguarda le voci di tariffario da applicare ai loculi di cui al punto a), si è ritenuto di applicare quelle in vigore all epoca dell operazione di integrazione del ramo d azienda di AMF in SEABO per la costituzione di HERA (novembre 2002), per rendere più coerente la valorizzazione attuale con quella che fu fatta all epoca e che stabilì l entità di partecipazione del Comune di Faenza alla costituenda holding. Infatti, un ramo d azienda, ceduto da soli due anni e mezzo e delle caratteristiche specifiche dei servizi cimiteriali, non può avere subìto consistenti variazioni di valore, soprattutto tenendo conto che la principale voce da valorizzare, le rimanenze, sono da quantificare al costo di realizzazione. 14 di 33

15 C.4 - IL NUOVO CONTO ECONOMICO E REDDITIVITÀ (IPOTESI TRIENNALE) CONTO ECONOMICO SERVIZIO CIMITERIALE E CREMAZIONE RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI , , ,69 operazioni cimiteriali* , , ,73 concessione loculi e aree cimiteriali* , , ,34 illuminazione votiva** , , ,85 cremazione**** , , ,38 ricavi diversi*** , , ,40 costruzione loculi conto terzi*** , , ,00 variazione delle rimanenze , , ,86 VALORE DELLA PRODUZIONE , , ,55 COSTI MATERIALI , , ,31 materie prime e merci*** , , ,57 servizi (legati alla fornitura del materiale)*** , , ,74 COSTI OPERATIVI , , ,63 Servizi (prestazioni terzi & loculi)***** , , ,00 Utilizzo laboratori* 3.013, , ,73 Utilizzo automezzi*** , , ,57 Utenze (gas, elettricità, telefono)** , , ,80 Servizi informatici* 5.041, , ,25 Consulenze/Revisori , , ,00 Contabilità paghe*** 3.848, , ,82 Servizi vari manutenzioni/pulizia immobili, ecc.* , , ,90 Retrocessioni* , , ,56 COSTO PERSONALE (Escl.TFR) , , ,83 Organi (Presidente, Amministratore delegato e Consiglieri) , , ,00 COSTI DELLA PRODUZIONE , , ,77 Risultato di gestione ante imposte, interessi, amm.ti (EBITDA) , , ,78 INTERESSI MUTUI (da quota int. Piani amm.to mutui) , , ,54 AMMORTAMENTI , , ,40 SVALUTAZIONI ACCANTONAMENTO TFR , , ,00 Risultato di gestione (EBIT) , , ,84 IMPOSTE , , ,34 UTILE DOPO LE IMPOSTE , , ,51 * VALORI BASATI SULLE PREVISIONI ,8% ogni anno ** VALORI BASATI SULLE PREVISIONI % ogni anno *** VALORI BASATI SULLE PREVISIONI % ogni anno **** VALORI BASATI SULLE PREVISIONI ,5% ogni anno ***** VALORI PARAMETRATI SUI COSTI DEGLI ANNI PRECEDENTI E SUL VOLUME DEGLI INVESTIMENTI PREVISTI 15 di 33

16 INVESTIMENTI TRIENNIO * TOTALE Investimenti strutturali Costruzione loculi Restauro tombe in stato di abbandono Totali * Per il 2008, anno per il quale, ad oggi, non è disponibile una programmazione degli investimenti si sono ipotizzati interventi secondo i seguenti criteri: - per gli investimenti strutturali si ripropone prudenzialmente il livello di interventi del 2007, nonostante l'ingente quantità di opere prevista negli anni precedenti; - per la costruzione loculi si prevede la realizzazione di una quantità di manufatti pari al 38% della giacenza dell'anno precedente, tenendo conto che la media di tale percentuale per i tre anni precedenti è addirittura del 43,56%. C.5 - VALUTAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E SUI FLUSSI FINANZIARI POST ACQUISIZIONE DEL RAMO D AZIENDA IMPATTO SULLO STATO PATRIMONIALE DI AMF S.p.A. ATTIVITA' 2005 (stima basata sui dati al ) Disponibilità Liquide 757,55 LIQUIDITA' IMMEDIATE 757,55 Crediti commerciali a breve termine - Crediti diversi a breve termine 7.729,35 LIQUIDITA' DIFFERITE 7.729,35 RIMANENZE FINALI ,11 ATTIVO CORRENTE ,01 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI NETTE ,33 ATTIVO IMMOBILIZZATO ,33 CAPITALE INVESTITO ,34 IMPATTO SULLO STATO PATRIMONIALE DI AMF S.p.A. PASSIVITA' 2005 (stima basata sui dati al ) Debiti diversi a breve termine 6.868,25 PASSIVO CORRENTE 6.868,25 Debiti finanziari a medio lungo termine ,78 Fondo TFR ,31 PASSIVO CONSOLIDATO ,09 Capitale Riserve - Azioni proprie (-) - Utili/Perdite portate a nuovo - Risultato esercizio (dopo le imposte) - PATRIMONIO NETTO - PASSIVO E NETTO ,34 16 di 33

17 RENDICONTO FINANZIARIO (con evidenziazione delle variazioni/flussi stimate nella composizione del CCN) Ramo d'azienda Cimiteri 2005* Risultato d'esercizio , , , ,51 Ammortamenti anno in corso , , , ,40 Accantonamento TFR 7.000, , , ,00 CCN generato dalla gestione , , , ,91 Debiti a medio e lungo termine (Mutui) , , ,00 I - TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO , , , , ,91 Rimborso mutui , , , ,93 Investimenti strutturali 0, , , ,00 Costruzione loculi e restauro tombe in stato di abbandono 0, , , ,00 Acquisizione Ramo d'azienda ,00 0,00 0,00 0,00 II - TOTALE IMPIEGHI (impiego CCN) , , , ,93 * novembre e dicembre 2005 Saldo finanziario (I-II) 85, , , ,97 17 di 33

18 ALLEGATO C, all atto C.C. n. 4725/297 del 13 ottobre 2005 MODIFICHE ALLO STATUTO DI AMF S.P.A. 18 di 33

19 Testo vigente ART. 1 E costituita ai sensi dell art. 113, comma 13, del t.u. approvato con d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 una Società per Azioni denominata AMF S.p.A. ART La Società ha per oggetto la gestione di farmacie e di esercizi commerciali attinenti il mondo della salute e del benessere, la vendita al minuto e la distribuzione intermedia di prodotti farmaceutici, parafarmaceutici, sanitari e simili, l'informazione ed educazione sanitaria, nonché l'aggiornamento professionale e tutti gli altri servizi, attività e prestazioni consentite dalla legge e/o dalle norme convenzionali o comunque posti a carico delle farmacie, nonché la prestazione di servizi utili complementari e di supporto all attività commerciale. Nell'ambito della sua attività la società può assumere ulteriori iniziative atte a conseguire scopi di pubblico interesse nel settore socio sanitario - assistenziale, in forma diretta oppure a mezzo di terzi soggetti, a seguito di stipulazione di specifiche convenzioni. La Società potrà esercitare la propria attività anche mediante locazione od affitto di azienda. La società potrà inoltre concedere tutta la propria attività in affitto d azienda a società, imprese, consorzi ed enti che abbiano oggetto analogo al proprio e in cui partecipi, direttamente o indirettamente. La Società, per il conseguimento degli scopi sociali, potrà altresì: esercitare qualsiasi attività e compiere tutte le operazioni commerciali, industriali, finanziarie, mobiliari ed immobiliari che l organo amministrativo riterrà necessarie o utili; assumere, direttamente o indirettamente, interessenze e/o partecipazioni in altri enti, società, imprese, consorzi o altre forme associative previste dalla legge, ovvero costituire Società dalla stessa partecipate Testo modificato ART. 1 È costituita una Società per Azioni, denominata AMF S.p.A., a totale capitale pubblico. ART La Società ha per oggetto la gestione di farmacie e di esercizi commerciali attinenti il mondo della salute e del benessere, la vendita al minuto e la distribuzione intermedia di prodotti farmaceutici, parafarmaceutici, sanitari e simili, l'informazione ed educazione sanitaria, nonché l'aggiornamento professionale e tutti gli altri servizi, attività e prestazioni consentite dalla legge e/o dalle norme convenzionali o comunque posti a carico delle farmacie, nonché la prestazione di servizi utili complementari e di supporto all attività commerciale. Nell'ambito della sua attività la società può assumere ulteriori iniziative atte a conseguire scopi di pubblico interesse nel settore socio sanitario - assistenziale, in forma diretta oppure a mezzo di terzi soggetti, a seguito di stipulazione di specifiche convenzioni. La Società potrà esercitare la propria attività anche mediante locazione od affitto di azienda. La società potrà inoltre concedere tutta la propria attività di cui al presente punto 1) in affitto d azienda a società, imprese, consorzi ed enti che abbiano oggetto analogo al proprio e in cui partecipi, direttamente o indirettamente. 2. La società ha inoltre per oggetto la gestione dei servizi cimiteriali, prevalentemente nell ambito territoriale degli enti pubblici soci e di cremazione salme, svolta prioritariamente per i cittadini residente nei comuni soci. La Società, per il conseguimento degli scopi sociali, potrà altresì: esercitare qualsiasi attività e compiere tutte le operazioni commerciali, industriali, finanziarie, mobiliari ed immobiliari che 19 di 33

20 aventi oggetto analogo o connesso al proprio, con esclusione di ogni attività riservata ai sensi delle leggi n. 1/1991 e n. 197/1991 e del Decreto Legislativo n. 385/1993 e di ogni operazione ivi prevista svolta nei confronti del pubblico; rilasciare fideiussioni, cauzioni, avalli ed ogni altra garanzia, concedere pegni ed ipoteche ed in genere prestare garanzie reali anche nell interesse altrui. La Società instaura e sviluppa rapporti di collaborazione con le amministrazioni statali, regionali e provinciali, nonché con gli altri enti pubblici e le università e stipula con essi accordi e convenzioni. La Società promuove la collaborazione con altre aziende di servizi, nell ambito dei processi di integrazione cui il Comune di Faenza si ispira, nei principi programmatici indicati dal suo Statuto. La Società può ricevere finanziamenti da soci, finanziamenti che, ove non diversamente disposto in modo esplicito, si intendono infruttiferi. ART. 23 1) Il Consiglio di Amministrazione può nei limiti di legge, delegare particolari funzioni e conferire incarichi speciali al Presidente ed al Vice Presidente. 2) Il Consiglio di Amministrazione può nominare tra i suoi componenti un consigliere delegato attribuendogli le competenze che riterrà opportune nei limiti di legge e del presente statuto. 3) Il Consiglio di Amministrazione può inoltre istituire, fissandone i relativi poteri, un comitato esecutivo. 4) La remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche è stabilita dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale. 5) Il Consiglio di Amministrazione nomina il Direttore Generale tenuto conto di l organo amministrativo riterrà necessarie o utili; assumere, direttamente o indirettamente, interessenze e/o partecipazioni in altri enti, società, imprese, consorzi o altre forme associative previste dalla legge, ovvero costituire Società dalla stessa partecipate aventi oggetto analogo o connesso al proprio, con esclusione di ogni attività riservata ai sensi delle leggi n. 1/1991 e n. 197/1991 e del Decreto Legislativo n. 385/1993 e di ogni operazione ivi prevista svolta nei confronti del pubblico; rilasciare fideiussioni, cauzioni, avalli ed ogni altra garanzia, concedere pegni ed ipoteche ed in genere prestare garanzie reali anche nell interesse altrui. La Società instaura e sviluppa rapporti di collaborazione con le amministrazioni statali, regionali e provinciali, nonché con gli altri enti pubblici e le università e stipula con essi accordi e convenzioni. La Società promuove la collaborazione con altre aziende di servizi, nell ambito dei processi di integrazione cui il Comune di Faenza si ispira, nei principi programmatici indicati dal suo Statuto. La Società può ricevere finanziamenti da soci, finanziamenti che, ove non diversamente disposto in modo esplicito, si intendono infruttiferi. ART. 23 1) Il Consiglio di Amministrazione può nei limiti di legge, delegare particolari funzioni e conferire incarichi speciali al Presidente ed al Vice Presidente. 2) Il Consiglio di Amministrazione può nominare tra i suoi componenti un consigliere delegato attribuendogli le competenze, anche di carattere direttivo e gestionale, che riterrà opportune nei limiti di legge e del presente statuto. 3) Il Consiglio di Amministrazione può inoltre istituire, fissandone i relativi poteri, un comitato esecutivo. 4) La remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche è stabilita dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale. 5) Il Consiglio di Amministrazione può 20 di 33

Atto C.C. n. 3697/240 del 28 luglio 2005

Atto C.C. n. 3697/240 del 28 luglio 2005 Atto C.C. n. 3697/240 del 28 luglio 2005 OGGETTO: Indirizzi per: a) riacquisizione da Hera Spa del Servizio cimiteriale e definizione della nuova forma di gestione; b) nuova modalità di gestione del Servizio

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

IL PRESIDENTE sottopone per l approvazione quanto segue: *** Normativa:

IL PRESIDENTE sottopone per l approvazione quanto segue: *** Normativa: IL PRESIDENTE sottopone per l approvazione quanto segue: Normativa: *** - Titolo V del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico Enti Locali), relativo alla gestione dei servi pubblici locali, e sue successive

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

Relazione sulla gestione

Relazione sulla gestione PIANORO CENTRO SPA SOCIETA' DI TRASFORMAZIONE URBANA Sede legale: PIAZZA DEI MARTIRI 1 PIANORO (BO) Iscritta al Registro Imprese di BOLOGNA C.F. e numero iscrizione: 02459911208 Iscritta al R.E.A. di BOLOGNA

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE E DEI CRITERI DI SCELTA DELLE FORME ORGANIZZATIVE DI GESTIONE DEI SERVIZI.

Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE E DEI CRITERI DI SCELTA DELLE FORME ORGANIZZATIVE DI GESTIONE DEI SERVIZI. Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE E DEI CRITERI DI SCELTA DELLE FORME ORGANIZZATIVE DI GESTIONE DEI SERVIZI. Approvato con delibera consiliare n. 48 dd 14/09/2001

Dettagli

Approvato con delibera A.G. n. 9 del 28/10/2013

Approvato con delibera A.G. n. 9 del 28/10/2013 MODIFICA REGOLAMENTO SULLE MODALITA DI ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETA IN HOUSE PROVIDING. Approvato con delibera A.G. n. 9 del 28/10/2013 Sommario Sommario... 2 Art. 1 - Istituzione del

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

Codice di Comportamento

Codice di Comportamento Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 15 del 3 maggio 2005 e successivamente modificato con deliberazione n. 12 del 2 marzo 2009 Indice Premessa 1 Codice Etico 2 Regolamento gare

Dettagli

COMUNE DI CASTENASO. ISTITUZIONE COMUNALE SISTeR SERVIZIO INTEGRATO SCUOLA, TRASPORTO E REFEZIONE RELAZIONE DEL REVISORE UNICO

COMUNE DI CASTENASO. ISTITUZIONE COMUNALE SISTeR SERVIZIO INTEGRATO SCUOLA, TRASPORTO E REFEZIONE RELAZIONE DEL REVISORE UNICO COMUNE DI CASTENASO ISTITUZIONE COMUNALE SISTeR SERVIZIO INTEGRATO SCUOLA, TRASPORTO E REFEZIONE Verbale n. 3 del 2 aprile 2013 RELAZIONE DEL REVISORE UNICO SUL BILANCIO D ESERCIZIO AL 31.12.2012 Il Revisore

Dettagli

Codice di Corporate Governance

Codice di Corporate Governance Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 1 del 3 maggio 200 Indice 1 Introduzione 2 Organizzazione della Società 2.1 Assemblea dei Soci 2.2 Consiglio di Amministrazione 2.3 Presidente

Dettagli

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Comune di Monterotondo (RM) Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare

Dettagli

Oggetto: Istanza di interpello - Trattamento IVA da riservare alle concessioni in uso a privati di loculi, cappelle ed altri manufatti cimiteriali.

Oggetto: Istanza di interpello - Trattamento IVA da riservare alle concessioni in uso a privati di loculi, cappelle ed altri manufatti cimiteriali. RISOLUZIONE N. 376/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 novembre 2002 Oggetto: Istanza di interpello - Trattamento IVA da riservare alle concessioni in uso a privati di loculi, cappelle

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

VERBALE DI ASSEMBLEA DEL 20 MARZO 2013. Oggi, 20 marzo 2013 alle ore 18.00, presso la sede sociale in Sambuceto di San Giovanni Teatino

VERBALE DI ASSEMBLEA DEL 20 MARZO 2013. Oggi, 20 marzo 2013 alle ore 18.00, presso la sede sociale in Sambuceto di San Giovanni Teatino VERBALE DI ASSEMBLEA DEL 20 MARZO 2013 Oggi, 20 marzo 2013 alle ore 18.00, presso la sede sociale in Sambuceto di San Giovanni Teatino (CH), Largo Wojtyla, 19 si è riunita l assemblea della società FB

Dettagli

Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI. Art.1

Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI. Art.1 Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 Il presente regolamento intende disciplinare gli aspetti amministrativi, contabili e gestionali dell Azienda Speciale

Dettagli

Preventivo finanziario Esercizio anno

Preventivo finanziario Esercizio anno Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie dell Ente

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie dell Ente Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie dell Ente Premessa La Legge di Stabilità per il 2015 (legge 23 dicembre 2014 n. 190) ha imposto agli enti locali l avvio

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

Disciplinare del Controllo di gestione

Disciplinare del Controllo di gestione Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

RELAZIONE DEL REVISORE AL BILANCIO CHIUSO IL

RELAZIONE DEL REVISORE AL BILANCIO CHIUSO IL VALSUGANA SPORT SRL Sede sociale: Borgo Valsugana (TN) Piazza Degasperi n. 20 Capitale sociale: 10.000,00 interamente versato. Registro Imprese di Trento N. 02206830222 C.C.I.A.A. di Trento R.E.A TN -

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

REGOLAMENTO EMITTENTI

REGOLAMENTO EMITTENTI REGOLAMENTO EMITTENTI ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI E DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI DELEGATI SUL BILANCIO D ESERCIZIO E CONSOLIDATO E SULLA RELAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI E CONTRIBUTI ECONOMICI ALLE ASSOCIAZIONI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI E CONTRIBUTI ECONOMICI ALLE ASSOCIAZIONI. Comune di Roè Volciano Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI E CONTRIBUTI ECONOMICI ALLE ASSOCIAZIONI. Approvato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti

Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti Assemblea ordinaria di Fiera Milano SpA convocata in Rho (MI), presso l Auditorium del Centro Servizi del nuovo Quartiere Fieristico, Strada Statale del

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VOLTURARA APPULA (provincia di Foggia) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 5 del 05.03.2013. INDICE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Articolo 1 Oggetto

Dettagli

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA:

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: Business plan (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: 1 Dati progettuali di sintesi Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero soci Capitale sociale Attività

Dettagli

Giusta delibera n. 302 del 18/11/2010

Giusta delibera n. 302 del 18/11/2010 Comune di Trapani Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance - Modifiche di raccordo ad alcuni articoli del Regolamento istituito dall' O.I.V.

Dettagli

Direzione Organizzazione 2014 02021/004 Servizio Formazione Ente CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Organizzazione 2014 02021/004 Servizio Formazione Ente CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Organizzazione 2014 02021/004 Servizio Formazione Ente CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 615 approvata il 24 aprile 2014 DETERMINAZIONE: AFFIDAMENTO IN ECONOMIA E ISCRIZIONE

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2

INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2 INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2 l) Le riserve di capitale: a) costituiscono autofinanziamento per l impresa b) derivano da sottovalutazione di elementi dell attivo c) costituiscono una

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato

Dettagli

STATUTO. Titolo I DENOMINAZIONE - SEDE - OGGETTO - DURATA

STATUTO. Titolo I DENOMINAZIONE - SEDE - OGGETTO - DURATA STATUTO Titolo I DENOMINAZIONE - SEDE - OGGETTO - DURATA Articolo 1 Denominazione E costituita la società per azioni denominata SVILUPPO TOSCANA S.p.A.. Articolo 2 Sede 1.La società ha sede legale e amministrativa

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

N. 097 DEL 11.07.2006 GESTIONE FARMACIA COMUNALE COSTITUZIONE SOCIETÀ A RESPONSABILITA LIMITATA. IL CONSIGLIO COMUNALE (in seduta pubblica)

N. 097 DEL 11.07.2006 GESTIONE FARMACIA COMUNALE COSTITUZIONE SOCIETÀ A RESPONSABILITA LIMITATA. IL CONSIGLIO COMUNALE (in seduta pubblica) N. 097 DEL 11.07.2006 GESTIONE FARMACIA COMUNALE COSTITUZIONE SOCIETÀ A RESPONSABILITA LIMITATA IL CONSIGLIO COMUNALE (in seduta pubblica) Premesso: - che, ai sensi della Pianta Organica delle farmacie,

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO

XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2014 RELAZIONE DELL ORGANO ESECUTIVO AL RENDICONTO DI GESTIONE 2014 Articolo 231

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 161 del 20 11 2014 46209 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533 PO FESR 2007 2013. Asse I. Linea

Dettagli

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL FONDO REGIONALE DI GARANZIA Art. 1 Definizioni Art. 2 Finalità Art. 3 Costituzione Fondo Regionale Art. 4 Durata Art. 5 Beneficiari del Fondo Art. 6 Iniziative ammissibili

Dettagli

C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO

C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO Albo Pretorio online n. Registro Pubblicazione pubblicato il C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE O G G E T T O ORIGINALE N. Approvazione

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013

COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013 COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013 INDICE TITOLO I PRINCIPI GENERALI... 3 Articolo 1 Oggetto... 3 Articolo 2 Sistema

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.

Dettagli

P R O T O C O L LO D I N T E S A

P R O T O C O L LO D I N T E S A Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro

COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro *********************** REGOLAMENTO COMUNALE PER L ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI Regolamento approvato con Delibera del Consiglio Comunale n 36 del 28/11/2014

Dettagli

SERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B. Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. C.F. e P.I. 02683380402 * * * * *

SERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B. Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. C.F. e P.I. 02683380402 * * * * * SERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. Iscritta al Registro Imprese al N.02683380402 C.F. e P.I. 02683380402 * * * * * RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL PORTO TURISTICO DI SAN VINCENZO (LI) Piano Economico e Finanziario

PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL PORTO TURISTICO DI SAN VINCENZO (LI) Piano Economico e Finanziario PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL PORTO TURISTICO DI SAN VINCENZO (LI) Adeguamento alle prescrizioni e raccomandazioni della Giunta Regionale della Toscana Relazione generale rev. 2 di Marina

Dettagli

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede

Dettagli

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

IL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE

IL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE IL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) CREDITI V/S SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI C) ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO B) FONDI PER RISCHI

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Criteri, condizioni e modalità cui si conforma la società SNAM S.p.A. per adottare il modello di separazione proprietaria della gestione della rete nazionale

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.

Dettagli

Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE

Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE Proposta di Deliberazione dell Assemblea SEDUTA del 8.04.2014 N. di Reg. N. di Prot. Odg 3 Immediatamente eseguibile Oggetto: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BILANCIO

Dettagli

Regolamento in materia di pubblicità e trasparenza dei dati e delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività della Banca d Italia

Regolamento in materia di pubblicità e trasparenza dei dati e delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività della Banca d Italia Regolamento in materia di pubblicità e trasparenza dei dati e delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività della Banca d Italia LA BANCA D ITALIA Visto l art. 1, comma 15, della legge 6

Dettagli

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO Articolo 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento, adottato ai sensi dell articolo 6, comma 6 e dell articolo

Dettagli

LA NOTA INTEGRATIVA GLI ALLEGATI AL BILANCIO

LA NOTA INTEGRATIVA GLI ALLEGATI AL BILANCIO LA NOTA INTEGRATIVA E GLI ALLEGATI AL BILANCIO NOTA INTEGRATIVA ART. 2423 comma 1 del Codice Civile: GLI AMMINISTRATORI DEVONO REDIGERE IL BILANCIO DI ESERCIZIO, COSTITUITO DALLO STATO PATRIMONIALE, DAL

Dettagli

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE - - Vista l allegata relazione del Direttore del Settore Qualità Urbana,

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SPONSORIZZAZIONI E DONAZIONI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SPONSORIZZAZIONI E DONAZIONI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SPONSORIZZAZIONI E DONAZIONI A FAVORE DEI PROMOTORI, SOGGETTI PUBBLICI E/O PRIVATI, DI INIZIATIVE SOCIALI E AMBIENTALI REVISIONE APPROVAZIONE DESCRIZIONE MODIFICA 0 12.03.2014

Dettagli

PROVINCIA DI COMO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

PROVINCIA DI COMO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROVINCIA DI COMO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N 1453 DEL 07/12/2012 SETTORE Attività Economiche, Formazione Professionale, Politiche Attive del Lavoro e Università, Istruzione OGGETTO: RINNOVO INCARICO

Dettagli

DIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento:

DIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento: DIREZIONE Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO Decreto N. 163 del 07-09-2015 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE CONTRATTI E PERSONALE

COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE CONTRATTI E PERSONALE COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE CONTRATTI E PERSONALE N. Proposta 1273 del 07/09/2015 OGGETTO: CORSO AGGIORNAMENTO PER PREPOSTI AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N.81

Dettagli