CASO OCCHIVERDI Soluzione

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1 CASO OCCHIVERDI Soluzione La prima area da prendere in considerazione, è l area commerciale, nell ambito del quale viene predisposto il dei budget ricavi di vendita, espresso in valori (euro): BUDGET DEI RICAVI DI VENDITA Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE ANNO BUDGET DEI COSTI COMMERCIALI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE ANNO La seconda area considerata, nel percorso della costruzione di un budget globale, è quella tecnico - produttiva. In essa, a sua volta, si rende necessario prevedere la consistenza (in quantità) delle scorte di prodotti finiti al termine di ogni mese del periodo di budget, per poter calcolare quali siano le quantità da produrre ed il conseguente fabbisogno di fattori produttivi impiegati, in questo caso di materie prime e di mano d opera. Viene così predisposto, con questi dati, il programma di produzione, (espresso in quantità). Vengono utilizzati quindi a questo scopo: i dati relativi al budget delle vendite e quelli relativi alle rimanenze finali (quelle iniziali del mese di gennaio sono indicate nel testo). Gli altri dati necessari ai calcoli, sono disponibili negli allegati. BUDGET DI PRODUZIONE (quantità) QUANT. VENDITA RIM. INIZIALI RIM. FINALI QUANTITA PRODUZIONE FABBIS. MATERIE FABBIS. MOD Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALI

2 Per il calcolo della quantità produzione: Quantità previste di vendita + Rimanenze finali Rimanenze iniziali Per il calcolo dei fabbisogni di materie prime e MOD: E ora possibile predisporre il BUDGET DEI COSTI DI PRODUZIONE (in euro) FABB. MATERIE COSTO STD Quantità produzione x standard fisico unitario COSTO MATERIE FABB. MOD COSTO STD COSTO MOD Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALI Una volta individuati i costi relativi all area produttiva, si può procedere al calcolo delle scorte di materie prime e dei relativi consumi delle stesse. Viene estrapolato dal budget dei costi di produzione, la parte relativa ai fabbisogni (o consumi), in quanto si tratta dei dati necessari per il calcolo delle scorte di materie prime. PIANO DEI CONSUMI (quantità) PIANO DELLE SCORTE DI MATERIE PRIME (quantità) Dicembre Gennaio Gennaio Febbraio Febbraio Marzo Marzo Aprile Aprile Maggio Maggio Giugno Giugno Luglio Luglio Agosto Agosto Settembre Settembre Ottobre Ottobre Novembre Novembre Dicembre Dicembre Sono indicate nel testo: - Le quantità delle rimanenze iniziali e finali di materie prime a gennaio e a dicembre; - la politica di gestione delle scorte (quantità necessaria per la produzione del mese successivo maggiorata del 10% per imprevisti). E ora possibile individuare le quantità da acquistare, per poi successivamente predisporre il piano degli acquisti espressi in valore. Per calcolare le quantità da acquistare: Per calcolare gli acquisti: Fabbisogno + Rimanenze finali Rimanenze iniziali Quantità acquisti x prezzo

3 PIANO DEGLI ACQUISTI (quantità) PIANO DEGLI ACQUISTI (euro) Gennaio Gennaio Febbraio Febbraio Marzo Marzo Aprile Aprile Maggio Maggio Giugno Giugno Luglio Luglio Agosto Agosto Settembre Settembre Ottobre Ottobre Novembre Novembre Dicembre Dicembre TOTALE TOTALE E ora possibile predisporre il budget degli acquisti : BUDGET DEGLI ACQUISTI (quantità) CONSUMI RIM. INIZ. RIM. FINALI ACQUISTI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALI La redazione dei budget dell area produttiva si è conclusa. Si passa ora alla redazione del Conto Economico Previsionale. Lo schema di Conto Economico qui utilizzato, è quello a a ricavi e costo del venduto, che permette di evidenziare ed isolare i risultati nelle aree della gestione caratteristica (produttiva-industriale) con l individuazione dell Utile lordo industriale, della gestione non caratteristica, con l individuazione del Reddito operativo. Residuano poi le aree finanziaria, straordinaria (se esistono poste di bilancio appartenenti a tale area) e quella fiscale. Si procede, in sintesi, attraversando i differenti livelli di partecipazione delle varie aree (via via da quella caratteristica a quella fiscale), per giungere al Risultato netto (Utile o Perdita). Per l adozione di tale schema, è necessaria una riclassificazione dei costi e ricavi di esercizio per destinazione, individuati con un criterio funzionale: è quindi necessario conoscere quali costi appartengano al processo produttivo, quali a quello di commercializzazione e quali alle spese generali ed amministrative. Tale schema risponde inoltre alle esigenze di controllo interno, permettendo di poter valutare l incidenza sul fatturato dei costi delle varie aree; permette inoltre lo scorporo e l evidenziazione separata di certe categorie di costi per apprezzare l andamento aziendale. Tornando alla esercitazione qui proposta, le informazioni da inserire nel Conto Economico previsionale sono reperibili: nel testo come dati, nei budget dell area produttiva, nello Stato Patrimoniale al x e infine, solo dopo la redazione del prospetto delle Fonti e degli Impieghi, quelle a completamento del risultato della gestione finanziaria e di quella fiscale. Ed è proprio grazie alla caratteristica di modularità di tale schema, che ci è possibile in qualche modo, interrompere temporaneamente la sua compilazione alla fase di calcolo del REDDITO OPERATIVO, in quanto le informazioni per giungere a tale significativo risultato intermedio, sono già tutte disponibili nella parte di esercitazione fin qui svolta. Lo schema completo del Conto Economico Previsionale sarà disponibile dopo la redazione del prospetto Impieghi Fonti, dal quale migreranno dei dati necessari appunto per il completamento del Conto Economico stesso, e nel quale

4 migrerà il dato relativo al risultato intermedio, sempre presente nella prima parte di Conto Economico Previsionale che andiamo a compilare qui di seguito. CONTO ECONOMICO PREVISIONALE VENDITE COSTO DEL VENDUTO Rim. iniziali di materie prime Rim. iniziali prodotti finiti Acquisti Manodopera Accantonamento a TFR Spese generali industriali (Rimanenze finali materie prime) (Rimanenze finali prodotti finiti) COSTO INDUSTRIALE DELLA PRODUZIONE VENDUTA UTILE LORDO INDUSTRIALE Costi commerciali Costi amministrativi Costi vari generali REDDITO OPERATIVO ONERI FINANZIARI REDDITO ANTE-IMPOSTE (1) Voce per voce, qui di seguito vengono evidenziate le fonti (in corsivo) alle quali attingere per la compilazione della parte di prospetto di Conto Economico Previsionale sopra riportato: VENDITE Rimanenze iniziali di materie prime Rimanenze iniziali di prodotti finiti Acquisti Manodopera Accantonamento a TFR Spese generali industriali Rimanenze finali di materie prime Budget dei ricavi di vendita (Totale) Piano delle scorte di Materie Prime del mese di dicembre (ovvero iniziali del mese di gennaio) per quanto riguarda le quantità. Qualora venga riportato lo stato patrimoniale dell'anno precedente corrispondono al valore in esso iscritto. Esse devono essere valorizzate, in quanto il Conto Economico contiene solo valori e non quantità. Nel testo viene indicato che le rimanenze vanno valutate al costo medio di acquisto, presente nell ALLEGATO 3 COSTO STANDARD UNITARIO DI PRODOTTO. Pertanto il calcolo sarà: Rimanenze iniziali di materie prime = (quantità iniziali di rimanenze di materie prime) x 10 (costo medio di acquisto) = Indicate nel testo (in quantità). Anch esse devono essere valorizzate, ed il testo indica quale valore attribuire alle stesse, ovvero al costo diretto (costo materie + mdo). Tale valore è disponibile nell ALLEGATO 3 COSTO STANDARD UNITARIO DI PRODOTTO. Pertanto il calcolo sarà: Rimanenze iniziali di prodotti finiti = (quantità di rimanenze iniziali di prodotti finiti) x 70 (costo materie + mdo) = Piano degli acquisti (totale) Budget dei costi di produzione (totale) Indicato nel testo. ALLEGATO 4 - Budget dei costi indiretti (totale di ammortamenti e costi di fabbricazione) = Indicate nel testo (in quantità, come valore desiderato a dicembre). Esse vengono valorizzate con lo stesso criterio delle Rimanenze Iniziali. Pertanto il calcolo sarà: Rimanenze finali di materie prime = x 10 = ( ). Le Rimanenze Finali costituiscono un costo da sospendere, e rimandare all esercizio successivo, dove potranno essere correlate ai relativi consumi delle stesse (incorporati nei ricavi di vendita). Dato che si utilizza un prospetto in forma scalare esse vanno indicate con segno negativo per evidenziare la sospensione del costo stesso.

5 Rimanenze finali di prodotti finiti UTILE LORDO INDUSTRIALE Costi commerciali Costi amministrativi Costi vari generali REDDITO OPERATIVO Oneri finanziari REDDITO IMPOSTE ANTE ALLEGATO 2 PIANO DELLE SCORTE DI PRODOTTI FINITI (quantità). Vale qui lo stesso discorso fatto per le Rimanenze Iniziali per quanto riguarda la loro valorizzazione. Pertanto il calcolo sarà: x 70 = ( ). VENDITE - COSTO INDUSTRIALE DELLA PRODUZIONE VENDUTA BUDGET DEI COSTI COMMERCIALI Indicati nel testo per un importo di Euro su base annua. Indicati nel testo per un importo di Euro su base annua. UTILE LORDO INDUSTRIALE COSTI GENERALI E AMM.VI Sono determinati a partire dai debiti v/banche iscritti nello Stato Patrimoniale anno x ( ) moltiplicati per il 10% = A questo si aggiungono gli oneri finanziari rilevati nelle ipotesi (interessi passivi su mutui: )= Il totale della prima stima di oneri finanziari ammonta a REDDITO OPERATIVO ONERI FINANZIARI Si passa ora alla redazione del prospetto degli Impieghi e delle Fonti, per la individuazione del fabbisogno finanziario, necessario per affrontare l assetto economico finanziario frutto delle previsioni di budget: alcuni dati in esso contenuti sono indicati nel testo, altri invece richiedono appositi calcoli. Si propone qui di seguito, il prospetto con i valori già indicati e di seguito vengono esplicati i relativi calcoli con le indicazioni della provenienza dei vari valori. Come per il Conto Economico, per evidenziare i passaggi fondamentali necessari per una corretta compilazione del prospetto, esso viene proposto in una prima versione, necessaria per individuare come di seguito illustrato il fabbisogno finanziario. Successivamente esso verrà ripreso, e completato degli ulteriori dati, e presentato quindi nella sua versione finale. Vale la pena citare a titolo riassuntivo lo scopo del prospetto delle Fonti e degli Impieghi. Esso è uno strumento di natura finanziaria che permette di valutare sia l equilibrio fra fabbisogno finanziario e le relative fonti di copertura, sia quanto sia omogenea la struttura finanziaria. Il prospetto contiene flussi finanziari (correnti e non correnti), con l indicazione degli utilizzi degli stessi e delle fonti disponibili. Quando Fonti e Impieghi coincidono, significa che non ci sono risorse in eccesso o non vi è deficit finanziario da coprire: vi è in sostanza, equilibrio fra fonti e impieghi correnti e non correnti. Tutti i dati che vi compaiono sono frutto delle previsioni di impieghi (investimenti) non differibili (macchinari, impianti, investimenti commerciali), oppure sulle condizioni di efficienza del processo produttivo, così come considerate nell articolazione dei budget settoriali che riguardano appunto tale area, altre ancora sono di carattere discrezionale. Per individuare la natura di Fonte o Impiego, dei dati da inserire nel prospetto si deve considerare la loro collocazione nello Stato Patrimoniale. Infatti, un incremento di una voce dell attivo patrimoniale rappresenta un Impiego (un decremento, una Fonte), mentre un incremento di una voce del passivo patrimoniale o del capitale netto, una Fonte (un decremento, un Impiego). IMPIEGHI FONTI Nuovi macchinari Utile Nuovi impianti Ammortamenti Invest. Commerc Accant. TFR Variaz. Magazz Variaz. Fornitori Variaz. Crediti Pagam. Imposte Dividendi Rimborso mutui TOTALI Come per il Conto Economico, sono qui di seguito esaminate le singole voci che compaiono nel prospetto degli Impieghi e delle Fonti, dove essere possono essere reperite ed i relativi calcoli applicati.

6 - Nuovi macchinari, Nuovi impianti, Investimento commerciale. o Si tratta di investimenti non differibili indicati nel testo. Aumento di attivo patrimoniale: Impieghi. - Variazione del magazzino. Rimanenze finali di prodotti finiti Rimanenze finali di materie prime Totale rimanenze finali Rimanenze iniziali di prodotti finiti Rimanenze iniziali di materie prime Totale rimanenze iniziali Variazione Aumento di attivo patrimoniale (le rimanenze finali sono maggiori di quelle iniziali): Impiego. - Variazione dei crediti. o Le condizioni di incasso dei ricavi di vendita indicate nel testo sono di 90 giorni. Crediti alla fine del periodo (ricavi degli ultimi tre mesi, come risultante dal BUDGET DEI RICAVI DI VENDITA) Crediti all inizio del periodo (Stato Patrimoniale al x) Variazione Aumento di attivo patrimoniale (i crediti finali sono maggiori di quelli iniziali): Impiego. - Pagamento Imposte. o Indicato nel testo il pagamento coincidente con il fondo imposte del periodo precedente (Stato Patrimoniale al x). Diminuzione di passivo patrimoniale: Impiego. - Dividendi. o Indicato nel testo il pagamento. Diminuzione di Capitale Netto: Impiego. - Rimborso mutui. o Indicato nel testo il pagamento di due rate di mutuo per un totale di Euro Diminuzione di passivo patrimoniale: Impiego. - Utile. o Si riporta nel prospetto il risultato ottenuto nel Conto Economico. Si tratta di una fonte interna di finanziamento. Un aumento di capitale netto: Fonte. - Ammortamenti. o Sono reperibili nei prospetti del testo. dal Gli ammortamenti, sebbene non generino effettivamente flussi di risorse finanziarie) sono una variazione di un impiego, e come tali hanno lo stesso segno delle diminuzione di voci dell attivo patrimoniale: Fonti (interne di finanziamento). - Accantonamento TFR. o Come per gli ammortamenti, anche questa voce non genera un reale flusso finanziario. Si tratta di una fonte interna di finanziamento: Fonti. - Variazione fornitori. o Come per la variazione dei crediti verso clienti, il testo indica il previsto tempo medio di dilazione concesso dai fornitori, ovvero 60 giorni. Per individuare la consistenza dei debiti verso fornitori alla fine dell anno, sempre nel testo, viene indicato che tutti i costi, diretti e indiretti (con la eccezione della manodopera) vengono pagati con tale dilazione. Debiti alla fine dell anno: Costi di fabbricazione (Budget dei costi indiretti), gli ultimi due mesi: Costi commerciali (Budget dei costi commerciali) gli ultimi due mesi: Costi amministrativi indicati nel testo su base annua, pertanto / 12 x 2 =

7 Costi vari generali indicati nel testo su base annua, pertanto / 12 x 2 = MOD Acquisti materie Totale debiti alla fine dell anno Debiti all inizio dell anno Variazione Aumento di passività: Fonti. Una volta compilato in questo modo il prospetto, esso evidenzierà il segno dell eccedenza di un totale Impieghi / Fonti: in questo caso, gli impieghi superano le fonti, per pertanto si rende necessario reperire le fonti necessarie per coprire tale fabbisogno. Si individua quale fonte di finanziamento, quella a breve, tipicamente con ricorso al finanziamento bancario. Fabbisogno finanziario = Impieghi Fonti = Su tale fabbisogno il testo indica che il tasso previsto da corrispondere per il reperimento di tali fondi, è il 10%. Si procede pertanto al completamento del prospetto Impieghi Fonti, inserendo anche gli oneri finanziari su tale fabbisogno. Questa è una modalità di calcolo alternativa a quella indicata sia in altri esercizi presenti in questo testo, sia all interno del capitolo relativo agli argomenti trattati in questa esercitazione. In questo caso, si calcolano in modo re iterativo gli interessi come segue: Fabbisogno netto Oneri finanziaria addizionali (10%) Ulteriori oneri addizionali (10%) 170 Ulteriori oneri addizionali (10%) Totale oneri addizionali Fabbisogno lordo La reiterazione si rende necessaria in quanto anche gli oneri finanziari sul fabbisogno devono essere finanziati. La reiterazione prosegue fino a quando diventa non significativa. Gli oneri addizionali, rappresentano un ulteriore costo dell area finanziaria e come tali, vanno inseriti nel Conto Economico. Si può così calcolare l Utile ante-imposte ed infine le imposte sul reddito d esercizio, che il testo indica all aliquota del 40%: Imposte = Reddito ante-imposte x 40%= REDDITO ANTE-IMPOSTE ONERI ULTERIORI REDDITO ANTE-IMPOSTE IMPOSTE UTILE NETTO L utile netto, ora corretto per effetto degli oneri finanziarie e per le imposte di esercizio, può essere inserito nel prospetto Fonti-Impieghi, che ora avrà la sua versione definitiva, nel quale comparirà anche l indebitamento a breve necessario per far fronte al programma predisposto: IMPIEGHI FONTI Nuovi macchinari Utile Nuovi impianti Ammortamenti Invest. Commerc Accant. TFR Variaz. Magazz Variaz. Fornitori Variaz. Crediti Fondo imposte Pagam. Imposte Indebit. a breve Dividendi Rimborso mutui TOTALI

8 Il conto economico previsionale, nella sua versione definitiva, completa, è il seguente: CONTO ECONOMICO PREVISIONALE VENDITE COSTO DEL VENDUTO Rim. iniziali di materie prime Rim. iniziali prodotti finiti Acquisti Manodopera Accantonamento a TFR Spese generali industriali (Rimanenze finali materie prime) (Rimanenze finali prodotti finiti) COSTO INDUSTRIALE DELLA PRODUZIONE VENDUTA UTILE LORDO INDUSTRIALE Costi commerciali Costi amministrativi Costi vari generali REDDITO OPERATIVO ONERI FINANZIARI REDDITO ANTE-IMPOSTE (1) ONERI ULTERIORI REDDITO ANTE-IMPOSTE IMPOSTE UTILE NETTO Si può passare ora alla fase conclusiva del processo di formazione del budget globale, con compilazione dello Stato Patrimoniale previsionale: STATO PATRIMONIALE PREVISIONALE ATTIVITA PASSIVITA E CAP. NETTO Cassa e banche Debiti v/ banche Crediti verso clienti Debiti verso fornitori Rimanenze materie prime Fondo imposte Rimanenze prodotti finiti Trattamento fine rapporto Impianti Mutui passivi Macchinari Capitale netto: Mobili ufficio Capitale sociale Spese pluriennali Riserve (Ammortamenti) ( ) Utile d esercizio TOTALE TOTALE Il fondo cassa desiderato alla fine del periodo è indicato nel testo ( ), i Debiti verso banche devono essere incrementati del fabbisogno finanziario lordo, in quanto si considera finanziato a breve. Il capitale netto si è modificato per effetto della distribuzione di parte degli utili dell anno precedente, mentre la restante parte è stata destinata a riserve. Infine, tutte le altre voci sono reperibili nei vari prospetti o nei dati forniti dal testo.

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