Indice. Istituto Comprensivo Statale Monastir P.O.F. 2013/2014. Integrazione alunni diversamente abili e/o in situazione di disagio scolastico

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MONASTIR Via G. Deledda, Monastir -CA- Tel Fax ANNO SCOLASTIICO 2013/2014

2 Indice INTRODUZIONE 4 CAPITOLO I: Analisi socio-culturale del territorio - La popolazione scolastica Integrazione alunni diversamente abili e/o in situazione di disagio scolastico Integrazione alunni stranieri CAPITOLO II: Risorse e strutture - Risorse umane e professionali - Commissioni - Qualificazione professionale - Formazione e aggiornamento - Rapporti scuola famiglia - Risorse finanziarie - Rapporti con il territorio - Iniziative scuole - Strutture e servizi della scuola - Sito web CAPITOLO III: Caratteri principali e finalità dell Offerta Formativa - Scuola dell Infanzia e Primaria - Scuola Secondaria - Scuola dell Infanzia - Traguardi attesi al termine della Scuola dell Infanzia - Scuola Primaria - Traguardi attesi al termine della Scuola Primaria - Scuola Secondaria - Traguardi attesi al termine della Scuola Secondaria - Obiettivi minimi Scuola Primaria - Obiettivi Scuola Secondaria

3 - Programmazione - Valutazione - Ampliamento dell Offerta Formativa - Progetti di Arricchimento dell Offerta Formativa - Visite guidate e/o viaggi d istruzione CAPITOLO IV: La continuità educativa - Ragioni e obiettivi della continuità - I percorsi della continuità - Formazione delle classi e delle sezioni CAPITOLO V: Organizzazione oraria - Scuola dell Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di 1 grado - Calendario scolastico 2013/2014 CAPITOLO VI: Verifica e valutazione del POF - Monitoraggio sull attuazione del POF - Indicatori per la verifica e la valutazione del POF - Gruppo per la valutazione del POF

4 La scuola è comunità di menti, di cuori, di valori e di sensibilità ciascuno insieme agli altri e per gli altri. M.A.E. Introduzione L Istituto Comprensivo Monastir è stato istituito il 1 settembre 2009 a seguito del dimensionamento (Del. RAS 20/01/2009 n. 4/9 e 04/02/2009 n. 8/28 Piano di dimensionamento della rete scolastica), unificando le preesistenti scuole: Circolo Didattico S. Satta e Scuola Secondaria A. Gramsci di Monastir. Esso comprende tre ordini di scuola operanti nel territorio dei Comuni di Monastir e Ussana, dislocati in dieci caseggiati. Queste caratteristiche lo definiscono il secondo Istituto per complessità in tutta la nuova provincia di Cagliari. I tre ordini di scuola hanno da tempo instaurato rapporti di continuità, seguendo i principi legislativi dell autonomia scolastica (DPR 08/03/1999 n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche), che ha favorito la trasformazione di una scuola rigidamente burocratica e centralizzata, in una attenta ai cambiamenti socio-culturali del nostro tempo, capace di fornire risposte ai mutevoli bisogni dell utenza scolastica, flessibile nel suo assetto organizzativo, efficace e trasparente. L Istituzione Scolastica e i suoi organi più rappresentativi, provvedono annualmente alla predisposizione di un Offerta Formativa che risponda al bisogno di rinnovamento e di riqualificazione del servizio scolastico, che valorizzi le risorse umane, economiche, culturali, materiali, normative e sociali della scuola, che migliori il processo d insegnamento-apprendimento, che curi gli aspetti decisionali, informativi e organizzativi e che ottimizzi la qualità del servizio scolastico. Il POF (Piano dell Offerta Formativa), è un documento con funzioni programmatorie e informative per l utenza e deve favorire l organicità delle attività per garantire il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati, rendendo consapevoli i soggetti educativi della situazione culturale e organizzativa in cui si troveranno ad operare. Tale documento, inoltre, si caratterizza per i contenuti, frutto di decisioni partecipate, e vuole affermare/riconoscere il principio delle responsabilità di ciascuno nell esercizio delle specifiche funzioni. 4

5 E compito del Dirigente Scolastico, degli Organi Collegiali, dei docenti, delle famiglie, assumere decisioni e attuare scelte di loro competenza per promuovere e realizzare tale progetto sia a livello didattico-pedagogico, sia organizzativo e finanziario. 5

6 CAPITOLO I ANALISI SOCIO-CULTURALE DEL TERRITORIO I Comuni di Monastir e di Ussana presentano un ambiente socio-culturale molto simile. Il numero degli abitanti, negli ultimi anni, va progressivamente aumentando per l afflusso di gruppi familiari provenienti dalle vicine città e dai paesi limitrofi. La maggior parte della popolazione attiva dei due centri è prevalentemente impiegata nel settore terziario. Nel territorio sono ancora presenti alcune attività agricole. L insediamento di grossi centri commerciali e industriali ha modificato profondamente il settore economico, ma non ha influito efficacemente sui livelli occupazionali. I due paesi, infatti, risentono del fenomeno della disoccupazione che colpisce tutti i settori produttivi; si è verificata, inoltre, una diminuzione del volume degli affari per i piccoli esercizi commerciali locali. In tale contesto, la scuola opera come luogo di formazione, di educazione e di istruzione; inoltre, favorisce e promuove l integrazione dell azione educativa con le altre agenzie culturali e formative presenti nel territorio (servizi sociali, associazioni sportive, religiose e di volontariato). Per quanto riguarda i Comuni di Monastir e di Ussana, qui di seguito si riportano i dati forniti dai rispettivi uffici per i servizi demografici. ABITANTI FAMIGLIE Monastir (Ottobre 2013) Ussana (Settembre 2012) LA POPOLAZIONE SCOLASTICA L Istituto Comprensivo di Monastir è costituito da 2 Scuole dell Infanzia, 2 Scuole Primarie, 2 Scuole Secondarie di I grado, collocate nei due Comuni: 6

7 SCUOLA ALUNNI MONASTIR Scuola dell Infanzia 102 Scuola Primaria 170 Scuola Secondaria di I Grado 112 USSANA Scuola dell Infanzia 112 Scuola Primaria 184 Scuola Secondaria di I Grado 102 TOTALE 782 INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E/O IN SITUAZIONE DI DISAGIO SCOLASTICO Nei due Comuni, sono presenti diverse situazioni di disagio economico e socio culturale, nonché quadri problematici complessi. La scuola, perciò, ha ritenuto opportuno predisporre dei progetti in grado di rispondere a tali bisogni e di coniugare la propria attività con quelle dei diversi servizi (EE.LL, ASL, RAS, Associazioni) presenti nel territorio. Inoltre, lavora per l'integrazione degli alunni diversamente abili, al fine di favorire la socializzazione, l'acquisizione di autonomia rispetto alla gestione di sé e il miglioramento nella sfera cognitiva secondo le potenzialità di ciascuno. Per ogni alunno diversamente abile, la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di neuropsichiatria infantile, predispone il Piano Educativo Individualizzato (PEI), contenente gli obiettivi che dovranno essere sottoposti ad una puntuale verifica per rilevare i progressi fatti in relazione alle abilità da conseguire. Per favorire l integrazione, la scuola si avvale di insegnanti specializzati, i docenti di sostegno, e, se necessario, dell assistenza educativa specialistica messa a disposizione dagli Enti Locali. In ogni caso, le attività d integrazione e il conseguente intervento degli operatori, avvengono prevalentemente con tutto il gruppo classe in cui è inserito l alunno e, nel piano educativo, sono previste anche attività di tipo individuale. Nell Istituto operano anche la Commissione diversamente abili e due gruppi di lavoro handicap (GLH): Il GLH operativo, concorre all integrazione scolastica per ciascun alunno disabile, in funzione del suo progetto di vita. 7

8 Si riunisce almeno due volte l anno: entro ottobre/novembre il primo incontro, entro aprile/maggio il secondo incontro. Il GLI (Gruppo di lavoro per l Inclusione) è composto da rappresentanti degli insegnanti di sostegno e curricolari, referenti DSA (docenti con specifiche competenze), funzioni strumentali, rappresentanti dei genitori. Si riunisce ogni qualvolta sia necessario. I suoi compiti sono: - rilevazione dei BES presenti nella scuola; - attuazione documentazione degli interventi didattico-educativi; - focus/confronto sui casi; - rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d inclusività; - raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi; - elaborazione di una proposta di un Piano annuale per l inclusività rivolto a tutti gli alunni BES, entro giugno. Il Piano annuale per l inclusività dev essere: - redatto al termine dell anno scolastico; - discusso e deliberato dal Collegio dei docenti che lo sottopone a verifica; - inviato all USR per la richiesta di organico di sostegno; - inviato alle altre istituzioni per l assegnazione delle risorse di competenza; - adattato (a settembre) dal GLI in base alle risorse effettivamente assegnate e distribuite dal DS in termini funzionali. La presenza di alunni in condizioni di svantaggio culturale derivanti da situazioni socioeconomiche deprivate (BES), pone la scuola di fronte alla responsabilità di prevenire l insuccesso scolastico e di predisporre le condizioni di massima efficacia della gestione del disagio. In quest ottica si collocano da un lato la differenziazione dell offerta formativa e la verifica costante dei risultati; dall altro l atteggiamento complessivo di accettazione della differenza e di accoglienza del bambino e del ragazzo, considerato, nella sua interezza, come portatore di esperienze e di conoscenze. In particolare, i docenti attivano, nel normale orario scolastico, forme di insegnamento individualizzato e/o di recupero. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI In questi ultimi anni si assiste all inserimento nelle nostre scuole di bambini stranieri, in particolare extracomunitari. Nel rispetto della loro identità culturale, la scuola è chiamata a favorire la piena integrazione di tali alunni nel contesto scolastico, mediante un azione educativa tendente a rispettare i bisogni, le difficoltà e le potenzialità. 8

9 Gli obiettivi da conseguire dovranno essere realmente raggiungibili e si dovranno adottare strategie strettamente individualizzate. Gli interventi, sempre rispettosi dell etnia, della cultura e della lingua d origine, favoriranno l adattamento dello straniero alla scuola, ma soprattutto il suo effettivo inserimento nell ambito scolastico e sociale. Poiché nell Istituto Comprensivo di Monastir sono presenti alcuni alunni stranieri, la scuola mette in atto specifiche iniziative volte a: creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino non autoctono, la percezione di sé come minoranza; facilitare l apprendimento linguistico; inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza, al fine di evidenziare la prestigiosità dei valori peculiari; valorizzare le radici culturali, attingendo al patrimonio artistico e letterario del Paese di provenienza dell alunno. La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta un occasione importante per la conoscenza reciproca e per educare i bambini e gli adulti alla pace fra i popoli. L iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel proprio Paese di origine o nella classe immediatamente precedente o a quella relativa all età anagrafica, previo accertamento culturale da parte di una commissione formata da due docenti che hanno avuto alunni stranieri. Nei progetti d integrazione, elaborati dai docenti dell Istituto, potranno essere coinvolti anche operatori esterni, mediante l utilizzo delle risorse finanziarie disponibili nel Fondo del Bilancio o fornite dagli Enti Locali. 9

10 CAPITOLO II RISORSE E STRUTTURE RISORSE UMANE E PROFESSIONALI DIRIGENTE SCOLASTICO Rosalba Pibiri 1 COLLABORATORE Maria Carmina Meloni 2 COLLABORATORE Ester Maria Irene Marras RESPONSABILI DI PLESSO Monastir: Maria Bonaria Pibiri Ussana: Pierpaola Farris SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Monastir Via Palermo Luisella Diana Via Progresso Roberta Maria Montis Ussana Cas. A Maria Ignazia Spiga Cas. B Ester Maria Irene Marras SCUOLA SECONDARIA Monastir: Maria Carmina Meloni Ussana: Patrizia Tola Francesca Rocchi FUNZIONI STRUMENTALI AL POF Area 1: Gestione del P.O.F e Valutazione attività 2 unità 1. Valentina Urgu Coordinamento delle attività del POF e dei progetti di Istituto; valutazione dell attività del POF. Predisporre il Regolamento d Istituto, il Patto di Corresponsabilità, il Regolamento di disciplina alunni, la Carta dei servizi. 2. Simonetta Congia Supporto informatico per la predisposizione del POF, del Regolamento d Istituto, Patto di Corresponsabilità, Regolamento di disciplina alunni, Carta dei servizi; produzione, diffusione e raccolta del materiale per il monitoraggio; tabulazione dei dati. 10

11 Area 2: Multimedialità e sito Simona Murgia Gestione e aggiornamento permanente del sito web; coordinamento dell utilizzo delle nuove tecnologie e produzione di materiale didattico; progettazione inerente l attività informatica. Area 3: Integrazione e valorizzazione delle diversità 3 unità a) Handicap: Rita Gambicchia b) Prevenzione/disagio: Francesca Rocchi e Cristina Caboni Coordinamento degli interventi e dei servizi rivolti agli alunni con azioni di sostegno nelle iniziative di carattere relazionale, organizzativo e didattico, al fine di agevolare l'attuazione del diritto allo studio e la promozione della piena personalità degli alunni. DSGA Maria Carmela Lecca RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE RSU Maria Doloretta Asuni Giuseppe Cocco Gianna Erriu RESPONSABILE DELLA SICUREZZA D.L. 626/94 Il Dirigente Scolastico, nel rispetto della normativa di cui al T.U.81/08, ha assegnato all Ing. Evelina Iacolina l incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e di Protezione (R.S.P.P.) per tutto l Istituto e ha nominato i preposti e gli addetti all emergenza in ciascun edificio scolastico. RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE Rosalba Pibiri RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Roberta Montis 11

12 COMMISSIONI Il Collegio dei docenti svolge anche un'attività di ideazione, progettazione e pianificazione delle attività, attraverso Commissioni che, per l anno 2013/14, sono le seguenti: P.O.F. COMMISSIONI FUNZIONI Stesura del P.O.F. / Regolamento/Carta dei servizi/patto di corresponsabilità; elaborazione dei progetti curricolari ed extracurricolari di Istituto; formazione e aggiornamento; monitoraggio del P.O.F. VALUTAZIONE E INVALSI Elaborazione della Scheda di Valutazione dell alunno; elaborazione di materiale per la valutazione oggettiva degli alunni; somministrazione prove di valutazione INVaLSI. CONTINUITÀ Predisporre situazioni di accoglienza per facilitare il passaggio tra i vari ordini di scuola; incontri tra docenti della Scuola dell Infanzia/Primaria e Scuola Primaria/Secondaria e scambio di informazioni sugli alunni per la formazione delle classi. GRUPPO CONTINUITÀ Predisporre situazioni di accoglienza per facilitare il passaggio tra i vari ordini di scuola; proporre iniziative finalizzate a facilitare il passaggio degli alunni da un ordine all altro. DIVERSAMENTE ABILI Esaminare la documentazione relativa all alunno disabile; esaminare particolari esigenze dei diversi plessi in relazione alle disabilità fisiche e intellettive; richiedere l acquisto di sussidi e di materiale per l handicap. GLH OPERATIVO Elaborare il Profilo dinamico funzionale; elaborare il Piano educativo individualizzato; verificare in itinere i risultati e, se necessario, modifica il PEI e/o il PDF. GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L INCLUSIONE) Rilevazione dei BES presenti nella scuola; Attuazione documentazione degli interventi didattico-educativi; Focus/confronto sui casi; Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d inclusività; Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi; Elaborazione di una proposta di un Piano annuale per l inclusività 12

13 rivolto a tutti gli alunni BES, entro giugno. SUSSIDI INFANZIA Organizzazione acquisti materiali. SUSSIDI E BIBLIOTECA Catalogazione dei sussidi presenti nell Istituto; richiedere l acquisto di sussidi e di materiale di facile consumo; acquisto libri; referente biblioteca. SICUREZZA Formazione e informazione personale docente e non. COMITATO DI Valutazione del servizio dei docenti in anno di prova. VALUTAZIONE ELETTORALE Gestire i lavori durante le elezioni. FORMAZIONE CLASSI Formare le classi. ORARIO Predisporre l orario delle lezioni. QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Il Dirigente Scolastico promuove e coordina tutte le attività dell Istituto. I docenti, individualmente e in team, assumono il ruolo complesso di educatori, coordinatori e catalizzatori di risorse interne ed esterne alla scuola. Ogni insegnante, in maniera responsabile, mette a disposizione della scuola conoscenze e competenze per rendere significative, sistematiche e motivanti le attività didattiche. Al fine di rispondere in maniera adeguata ai bisogni formativi di una società in continua evoluzione, gli insegnanti s impegnano, individualmente e/o collegialmente, a partecipare alle occasioni di aggiornamento e/o formazione, per approfondire le proprie conoscenze e le proprie competenze personali. Il personale ATA supporta l attività scolastica. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE Il Dirigente Scolastico, i docenti e il personale ATA concorrono sinergicamente alla realizzazione del Piano dell Offerta Formativa, mettendo a servizio dell istituzione scolastica la propria professionalità. 13

14 Onde poter offrire un servizio efficace e rispondente alle esigenze dell utenza e alle richieste delle normative vigenti, l Istituto favorisce la partecipazione del personale alla formazione e all aggiornamento professionale. A tale proposito, ha aderito al progetto della Regione Sardegna Scuola Digitale 1, rivolto alle Scuole Primarie e Secondarie di 1 e 2 grado. Finalità di questo progetto, è quella di consentire l utilizzo di contenuti in formato digitale, perciò ogni classe, alunno e docente sarà dotato dei seguenti strumenti multimediali: lavagne LIM; tablet di nuova generazione che consentano di leggere, vedere, scrivere ed interagire; punti di accesso ad Internet e alla rete scolastica. Inoltre, fornirà una biblioteca di contenuti digitali e materiali che potranno essere modificati dai docenti in base alle esigenze della classe. Infine, ogni plesso avrà un docente di riferimento che sarà formato in servizio dalla Regione (Formazione Master teachers) e poter fornire un supporto continuativo a tutti gli altri docenti della scuola. Inoltre, alcuni docenti della Secondaria di 1 grado partecipano al corso di aggiornamento Poseidon sugli apprendimenti linguistici di base, che prevede delle sperimentazioni in alcune classi della Scuola Secondaria di Monastir. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La scuola riconosce la famiglia come luogo originario e primario dell'esperienza del bambino, come sancito dalla Costituzione, e si offre come strumento qualificato per completare la funzione formativa della famiglia con una modalità specifica. La famiglia è il primo soggetto che verifica la qualità della scuola. Scopo primario dell intesa Scuola-Famiglia è il rapporto educativo che i due soggetti instaurano con il bambino; ciò avviene nella stima reciproca che sottende il riconoscimento di competenze diverse. Il bambino, frequentando la scuola, deve poter riconoscere ruoli diversi, contenuti nuovi, modalità differenti rispetto all'ambito familiare. I genitori sono parte integrante dell organizzazione scolastica e svolgono un ruolo attivo all interno degli Organi Collegiali (Consiglio di Istituto, Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe). Inoltre, partecipano ad incontri con gli insegnanti, quali: Assemblee di classe, mirate alla presentazione del lavoro scolastico o all esposizione di tematiche specifiche. Colloqui personali con l'insegnante: si svolgono nel mese di dicembre/aprile come occasioni di verifica del percorso educativo-didattico dell alunno; nel mese di febbraio per la consegna delle schede di valutazione; ogni qualvolta viene richiesto dai docenti e/o dai genitori. Assemblee d Istituto, mirate all esposizione di tematiche specifiche. 1 Sardegna 2007/2013 FSE/FESR Progetto Scuola Digitale, Delibera RAS n. 28/69 del 24/06/

15 Tenendo conto delle indicazioni delle famiglie, rilevate attraverso gli incontri con gli insegnanti e in particolare con la somministrazione di questionari per la valutazione delle attività realizzate dalla scuola, l istituzione scolastica elabora la propria proposta educativo-didattica che trova compimento nel Piano dell Offerta Formativa. I genitori, con una certa continuità, partecipano alle iniziative scolastiche e all attuazione di diversi progetti di arricchimento formativo, contribuendo così a caratterizzare il mondo della scuola come un luogo di partecipazione e di collaborazione tra il personale scolastico e le realtà dei Comuni di Monastir e di Ussana. RISORSE FINANZIARIE Fondo Istituzione Scolastica. Fondi Autonomia (eventuali finanziamenti da enti o privati). Finanziamenti ex L. R. 31/84. Fondi L.R. 17/1999 art.24 e 33 Fondi R.A.S. Fondi L. Prov. 26/97 Fondi Ministeriali L. 482/99 Contributi dei genitori. Eventuali contributi da privati. RAPPORTI CON IL TERRITORIO L interazione tra Scuole, Enti e Associazioni locali permette di operare in continuità nel perseguimento di obiettivi comuni e favorisce l educazione e l istruzione mediante interventi finalizzati all ampliamento degli orizzonti culturali dei bambini. In tal senso, a vari livelli, l istituzione scolastica ha promosso occasioni d incontro mirate alla conoscenza, alla valorizzazione e all integrazione delle diverse opportunità formative. Nel territorio in cui opera l Istituto Comprensivo è presente una vasta rete di soggetti collaborativi, istituzionali, pubblici e privati quali: le Amministrazioni Comunali di Monastir e di Ussana e le loro strutture di servizio (biblioteche, servizi socio-assistenziali, ludoteca); il Distretto dell Azienda Sanitaria Locale n 8; il Centro AIAS; le Associazioni sociali, assistenziali, culturali e religiose, con le quali la scuola lavora in sinergia. 15

16 INIZIATIVE SCUOLE La scuola partecipa a visite guidate, viaggi d istruzione, spettacoli, rappresentazioni teatrali e manifestazioni organizzate nel territorio; inoltre usufruisce del sussidio delle biblioteche comunali e dei servizi socio-educativi dei rispettivi Enti Locali. I rapporti della scuola con le Amministrazioni Comunali del territorio sono continui e improntati alla massima collaborazione. Per quanto riguarda l inserimento scolastico degli alunni diversamente abili e dei bambini in situazione di particolare disagio familiare e sociale, sono attivi contatti con i servizi socio-sanitari dei Comuni, con la A.S.L. n 8, con il Centro AIAS, con il Centro per i disturbi pervasivi dello sviluppo dell Ospedale Brotzu di Cagliari e con la Clinica di Neuropsichiatria Infantile di Cagliari. L Istituto di Monastir, inoltre, si è reso disponibile ad accogliere gli studenti dei corsi universitari di Scienze della Formazione Primaria e del CIF di Cagliari (Centro per la formazione di operatori di comunità), che inoltrino la richiesta di poter effettuare il tirocinio nelle scuole di Ussana e di Monastir. STRUTTURE E SERVIZI DELLA SCUOLA L Istituto Comprensivo di Monastir comprende dieci caseggiati scolastici SCUOLA MONASTIR Scuola dell Infanzia Via Michelangelo, 2 Tel. 070/ Scuola Primaria Via Palermo, 7 Tel. 070/ aule per le attività didattiche; - 1 salone ingresso; - 1 androne centrale; - 1 sala mensa; - 1 nel sottopiano, 1 cucina e 1 dispensa. - 7 aule per le attività didattiche; - 1 laboratorio d informatica/biblioteca; - 1 aula polivalente; - 1 archivio per la conservazione del materiale di facile consumo e sussidi. Via Progresso, 2 Tel. 070/ aule per le attività didattiche; - 1 laboratorio d informatica; - 1 aula con LIM; - 1 laboratorio per l animazione alla lettura; - 1 aula blindata; - 2 aule-mensa; - 1 palestra; - 2 androni. 16

17 USSANA Scuola Secondaria di I Grado Via G. Deledda, 6 Tel. 070/ Via Michelangelo Scuola dell Infanzia Via Crispi Tel. 070/ Scuola Primaria Via Crispi Cas. A Tel. 070/ Cas. B Tel. 070/ Scuola Secondaria di I Grado Via Crispi Tel. 070/ Ufficio del Dirigente Scolastico; - ufficio di segreteria; - laboratorio di arte; - laboratorio multimediale; - 1 aula con LIM; - laboratorio attività tecnico-pratiche; - laboratorio musicale; - biblioteca scolastica; - mensa scolastica. - 6 aule per le attività didattiche; - 2 androni; - 1 sala mensa; - 1 aula insegnanti - 7 aule per le attività didattiche (cas. A); - 6 aule per le attività didattiche (cas. B); - 1 laboratorio di informatica in entrambi i caseggiati; - 1 aula con LIM in entrambi i caseggiati; - 1 aula polivalente nel caseggiato A; - 1 sala-mensa nel caseggiato B. - Laboratorio multimediale; - 1 aula con LIM; - laboratorio musicale; - laboratorio di arte e tecnologia; - laboratorio scientifico; - biblioteca; - palestra; - campi esterni polivalenti. SITO WEB Il sito web dell Istituto può essere visitato all indirizzo Si tratta di un dominio gratuito, offerto dal provider Altervista. Il sito è stato creato dalla docente Funzione Strumentale per le nuove tecnologie (Multimedialità e sito web-area 2) e viene aggiornato costantemente. Ogni ordine di scuola ha una sezione dedicata, con eventi (progetti ed attività degli alunni corredate di foto), orari e consigli di classe, interclasse ed intersezione. Inoltre, si possono scaricare: modulistica varia per i docenti; modulistica varia per i genitori; P.O.F., Regolamento d Istituto e Patto di Corresponsabilità; 17

18 Circolari d Istituto; Bandi per l assunzione di esperti esterni. 18

19 CAPITOLO III CARATTERI E FINALITÀ DELL OFFERTA FORMATIVA Obiettivi formativi e culturali della scuola PREMESSA Il titolo V della Costituzione attribuisce all Autonomia Scolastica, nell ambito e in funzione delle finalità del sistema scolastico nazionale, un riconoscimento di rango primario. Spetta, infatti, alle istituzioni scolastiche autonome il compito di dare efficace attuazione ai principi fondamentali ed alle norme generali definiti nel sistema di istruzione, secondo modalità e criteri ispirati alla più ampia flessibilità, conformemente alle disposizioni di cui agli articoli 4 e 5 del DPR 275/99 sull autonomia didattica e organizzativa. Ciò, ovviamente, garantendo l unità del sistema nazionale di istruzione e assicurando il raggiungimento dei livelli essenziali di prestazione degli obiettivi generali e specifici di apprendimento. Seguendo tali principi le programmazioni delle discipline e dei campi di esperienza, che s ispirano ai contenuti dei Programmi Ministeriali (D.P.R. 104/1985; D.M. 9 febbraio 1979) e ai Nuovi Orientamenti (D.M. 3/6/19 91) e che tengono conto degli obiettivi generali del processo formativo contenuti nelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo di istruzione ( ), dovranno favorire la continuità del processo educativo tra i vari ordini di scuola e dovranno sostenere e accompagnare la crescita personale degli alunni verso la conquista di una salda e progressiva autonomia operativa e di giudizio. L organizzazione didattica dell Istituto fa proprie le seguenti priorità formative: SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA Sviluppare le potenzialità dell alunno valorizzando le diverse forme di intelligenza e di competenze individuali. Favorire l acquisizione delle abilità cognitive di base. Favorire l acquisizione da parte dell alunno sia della lingua italiana, sia delle lingue comunitarie, a partire dalla lingua inglese, salvaguardando la conoscenza e l uso dell eventuale lingua madre diversa dall italiano. Promuovere lo sviluppo psico-fisico del bambino. Sviluppare il rispetto per se stessi, per gli altri, per l ambiente e per le norme che regolano la convivenza democratica, anche nella prospettiva di una cultura multietnica. Conoscere la cultura e la civiltà di altri popoli attraverso lo studio delle lingue straniere. Orientare l azione della scuola alla prevenzione e al recupero dello svantaggio socio-culturale. Valorizzare le opportunità formative presenti nel territorio. 19

20 Favorire l interazione scuola /famiglia /comunità sociale. Favorire e promuovere l utilizzazione e la padronanza delle nuove tecnologie multimediali, da intendere quali tramite d integrazione con i nuovi contesti mediatici e quali strumenti di ampliamento dei poteri cognitivi, espressivi e creativi, attraverso adatte strategie. SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni; promuovere la capacità di elaborare metodi che siano in grado di orientare negli itinerari personali; favorire l autonomia di pensiero degli studenti, orientando la didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi; impegnarsi per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità, di svantaggio; porre al centro dell azione educativa lo studente in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi; valorizzare le diverse identità e le radici culturali di ogni studente; gestire la classe come un gruppo, promuovendo i legami fra i suoi componenti e appianando gli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione; costruire una alleanza educativa con i genitori in nome delle comuni finalità educative; formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell Europa e del mondo; promuovere la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva complessa, volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri di insieme; promuovere la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; sviluppare la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento; rendere consapevoli delle implicazioni degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell attuale condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture. 20

21 SCUOLA DELL INFANZIA Le attività didattiche della Scuola dell Infanzia s ispirano alle indicazioni di carattere pedagogico e metodologico contenute negli Orientamenti delle attività educative del D.M. 3/6/1991 e si articolano in Campi di Esperienza Educativa, come ribadito dal Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione che tengono conto 2 della realtà in cui operano le scuole dell infanzia del nostro Istituto. L obiettivo è quello di accompagnare il bambino in un percorso che lo porti a raggiungere la piena maturazione psico-fisica e l acquisizione di abilità e di competenze sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche, intellettive, etc. L inserimento del bambino di tre anni avviene in maniera graduale, attraverso il Progetto Accoglienza che prevede un tempo-scuola adeguato all adattamento sereno alla vita scolastica. Poiché nel corso di questo PERIODO-ACCOGLIENTE si da ascolto e attenzione a ciascun bambino in modo personalizzato, di ognuno verranno valutati i livelli di sviluppo e maturazione cognitiva e affettivo-relazionale. L infanzia, infatti, non è una, ma ogni bambino possiede risorse e bisogni propri. Per questo i docenti in accordo con i genitori, in casi specifici potranno prolungare i tempi di inserimento e ambientamento. Traguardi per lo sviluppo delle competenze attesi alla fine della scuola dell infanzia Il sé e l altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. 1 Indicazioni Nazionali IRC per il Primo Ciclo, DPR 20 marzo 2009, n

22 Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute). Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all interno della scuola e all aperto. Controlla l esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. Immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica, multimedialità) Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione ); sviluppa interesse per l ascolto della musica e per la fruizione di opere d arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura) Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. 22

23 Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura) Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Religione Cattolica Le attività in ordine all insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza. 3 IL SÉ E L ALTRO Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un 1 Indicazioni Nazionali IRC per il Primo Ciclo, DPR 11 febbraio

24 positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. IL CORPO E IL MOVIMENTO Riconosce nei segni del corpo l esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l immaginazione e le emozioni. IMMAGINI, SUONI, COLORI Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I DISCORSI E LE PAROLE Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. LA CONOSCENZA DEL MONDO Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà,abitandola con fiducia e speranza. 24

25 Scuola Primaria La scuola promuove il pieno sviluppo della persona e concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza, cura l accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l evasione dell obbligo scolastico e contrasta la dispersione, persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l acquisizione degli alfabeti di base della cultura (Indicazioni per il curricolo). Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria Italiano L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell ortografia, chiari e coerenti, legati all esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. 25

26 Lingua Inglese (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa) L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Storia L alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell Italia dal paleolitico alla fine dell impero romano d Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Geografia L alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. 26

27 Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali oggetti geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. Matematica L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione,...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. 27

28 Scienze L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l aiuto dell insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, intern et, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. Musica L alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. 28

29 Arte e Immagine L alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico -espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell opera d arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Educazione fisica L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l importanza di rispettarle. Tecnologica L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. 29

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