RASSEGNA STAMPA. Venerdì 10 luglio Sommario: Rassegna Associativa. Rassegna Sangue e Emoderivati

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1 RASSEGNA STAMPA Venerdì 10 luglio 2015 Sommario: Rassegna Associativa 2 Rassegna Sangue e Emoderivati 7 Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore Prime Pagine 10

2 Rassegna associativa FIDAS

3 Messaggero Veneto Campoformido testimonial del dono Ordine del giorno a sostegno dell Afds inviato ai Comuni Fvg. Cartelli all ingresso del paese di Paola Beltrame CAMPOFORMIDO Cala il dono del sangue in provincia di oltre il 2%. Dati ancora più preoccupanti in tutto il Friuli a fronte della richiesta per trasfusioni per incidenti o malattie. Il fenomeno non ha lasciato indifferente il consiglio, che ha votato all unanimità un odg sul tema. L iniziativa sarà diffusa agli altri Comuni. Non solo, su proposta della minoranza, all ingresso della città la cartellonistica inviterà al dono. Donazioni in calo: Campoformido non fa eccezione, come rileva la presidente della sezione del capoluogo, Giuliana Snidero, in aula con i referenti degli altri gruppi comunali e il presidente provinciale Afds, Renzo Peressoni. Calo demografico (i giovani non riescono a bilanciare l esodo degli ultra-66enni) e valori di solidarietà intiepiditi anche per la crisi: fattori che, a detta dell Afds, hanno contribuito alla diminuzione dei prelievi. E tra i lavoratori non sempre c è coraggio di chiedere ai datori di assentarsi per donare. Serve insomma uno slancio per ritrovare l entusiasmo di giovare a chi necessita di sangue e organi. Ci ha appunto pensato l amministrazione Bertolini. «Rilevato l alto valore umanitario del dono del sangue e organi e l elevato significato sociale della presenza sul territorio di tre sezioni Afds (Bressa, Basaldella, Campoformido) e di una sezione Ado si legge nell odg, si ritiene importante valorizzare il dono volontario, periodico e gratuito, informato e responsabile e stimolare in particolare i giovani nel fondare una civiltà del dono che preveda disponibilità a donare sangue, organi, midollo, cordone ombelicale e quanto possa servire a salvare vite umane». La comunità pertanto si impegna a promuovere iniziative a sostegno di tali obiettivi e di uno stile di vita in salute. Il documento sarà inviato a tutti i Comuni del Fvg. Il dottor Domenico Montanaro, delegato del sindaco alle politiche sanitarie, ha esposto in aula. Il consigliere di opposizione Oscar Olivo (Liste civiche furlane) ha chiesto di diffondere l odg alla popolazione e installare all ingresso del paese un cartello toponomastico col messaggio che il Comune è promotore del dono. Proposta condivisa da tutti.

4 IL PICCOLO.IT Scatta l emergenza sangue in città e in tutta la regione Medeot (Advs): «Intaccate le scorte di quattro gruppi sanguigni». Forte invito a tutti i donatori a recarsi ai centri trasfusionali di Gorizia e di Monfalcone di Francesco Fain Dopo la Toscana, il Friuli Venezia Giulia. E, di conseguenza, Gorizia e la sua provincia. Scatta anche qui l emergenza sangue. «I centri trasfusionali regionali - fa sapere il presidente mandamentale dell Advs, Feliciano Medeot - ci hanno comunicato che nelle ultime settimane si è registrata e continua a registrarsi una contrazione delle scorte di sangue per quanto riguarda in particolare i gruppi 0 negativo, 0 positivo e A e B negativo. Questo è dovuto al fatto che nelle ultime settimane il totale delle donazioni di sangue che si sono registrate nella nostra regione è risultata inferiore alle unità di globuli rossi che vengono consumate dagli ospedali regionali». Solo nella scorsa settimana, ad esempio, il totale delle donazioni effettuate è stato di unità a fronte di unità di sangue utilizzate in regione ed inviate ad altre regioni per garantire l autosufficienza nazionale. Naturalmente ciò ha provocato una riduzione delle scorte a disposizione: complessivamente sono circa 900 le sacche a disposizione nei due centri di Palmanova e di San Vito al Tagliamento che possono garantire l autosufficienza del Friuli Venezia Giulia per quasi una settimana. Le Associazioni donatori volontari sangue di Gorizia e di Monfalcone invitano, quindi, tutti i donatori a recarsi ai centri trasfusionali di Gorizia e di Monfalcone, nonché in occasione delle uscite dell autoemoteca previste a Cormòns il 10 e il 24 luglio e a Grado il prossimo 17 luglio. «Ricordo, inoltre, che da inizio giugno, l orario di apertura dei centri trasfusionali di Gorizia e Monfalcone è stato fino alle ore 10.45, si può quindi donare dalle ore 8 alle ore da lunedì al venerdì, mentre al sabato fino alle ore L accesso alla donazione - spiega ancora Medeot - è consentito sia ai donatori prenotati che a quelli non prenotati. Si precisa, infatti, che è sempre possibile ed opportuno prenotare la propria donazione di sangue o di plasma presso i centri di Gorizia e Monfalcone, telefonando dalle 11 alle 13 al numero telefonico ». Nei giorni scorsi, decivamo, analogo allarme era risuonato in Toscana con donazioni pericolosamente in calo anche in questi primi sei mesi del 2015 con il rischio, nel corso dell estate che avanza, di ritrovarsi con l ennesima emergenza sangue. Un trend al negativo che riguarda tutta la regione Toscana (-3,5%, donazioni in meno di sangue intero e 2mila di plasma da gennaio a maggio).

5 Repubblica.it - ROMA Fatebenefratelli, in funzione la nuova sala trasfusionale La nuova sede dispone di quattro poltrone da prelievo e di 6 separatori cellulari. Al servizio accedono annualmente circa 2500 donatori di sangue, dai quali si ottengono quasi 5000 unità di emocomponenti, indispensabili per il supporto trasfusionale dei pazienti non solo dell'ospedale Fatebenefratelli ma anche degli altri ospedali di Roma È in funzione da pochi giorni la nuova Sala Donatori Sangue dell'ospedale Fatebenefratelli - Isola Tiberina, al piano terra di Lungotevere dei Cenci, 7. "La nuova struttura - spiega Marco Della Ventura, Responsabile del Servizio Trasfusionale dell'ospedale - si è resa indispensabile per rispondere alle esigenze di una moderna medicina trasfusionale che prevede anche la donazione in aferesi, ovvero la raccolta di emocomponenti specifici per le diverse necessità dei pazienti, mediante separatori cellulari che consentono di prelevare solo alcuni elementi del sangue lasciando gli altri al donatore, allo scopo di ottenere prodotti rispondenti a precisi criteri di qualità". La nuova sede dispone di quattro poltrone da prelievo e di 6 separatori cellulari. Al Servizio Trasfusionale accedono annualmente circa 2500 donatori di sangue, dai quali si ottengono quasi 5000 unità di emocomponenti, indispensabili per il supporto trasfusionale dei pazienti non solo dell'ospedale Fatebenefratelli ma anche degli altri ospedali di Roma. "L'estate è il periodo più critico - continua Della Ventura - in quanto molti donatori abituali lasciano la città per andare in vacanza. Ma la necessità di sangue non va in vacanza: soprattutto in questo periodo c'è bisogno di nuovi donatori che diano un contributo aggiuntivo alle risorse dalle quali normalmente si attinge nel corso dell'anno". Negli ultimi anni si è assistito ad un continuo aumento delle donazioni, soprattutto di quelle in aferesi, grazie al supporto dell'associazione Donatori EMATOS FIDAS, che coordina 20 gruppi presenti sul territorio cittadino. L'attività di donazione si effettua tutti i giorni, eccetto i festivi, dalle ore 8,00 alle ore

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7 Rassegna sangue e emoderivati

8 TRIESTE ALLNEWS Emergenza sangue a Trieste, donazioni in calo: Donare e semplice e si puo! C è un emergenza, una vera emergenza, che, soprattutto in queste settimane, si è ripresentata, puntuale come ogni estate (e non solo d estate): non è il caldo record, o almeno non solo questo, ma è la carenza di sangue a destare gravi preoccupazioni nelle strutture ospedaliere di Trieste. L invecchiamento della popolazione, l incremento delle patologie croniche e delle malattie tumorali, nonché l aumento degli interventi chirurgici (anche in pazienti anziani), sono alcuni elementi che contribuiscono all aumento delle richieste di trasfusioni di globuli rossi, plasma e piastrine. Purtroppo, il maggior fabbisogno non corrisponde affatto a un analogo incremento delle donazioni di sangue: secondo gli ultimi dati infatti nel 2014 è stata rilevata una flessione delle donazioni pari al 5% rispetto all anno precedente, e tale calo è molto più evidente durante i mesi estivi. Mesi in cui il primo pensiero per molti è quello di evadere dalla quotidianità e dallo stress cittadino, per godersi delle meritate vacanze. Pensiero questo assolutamente legittimo, ma poter essere utili a chi ne ha bisogno con un piccolo gesto di sana solidarietà renderebbe di certo ancora più sereno anche chi quel gesto lo fa. Bisogna sfatare il mito che la donazione di sangue è qualcosa che riguarda solo pochi eletti : donare è semplice, sicuro e alla portata di (quasi) tutti: l iter della donazione (che nella provincia di Trieste può essere effettuata negli Ospedali Maggiore e Burlo e in autoemoteca) è caratterizzato da diverse fasi: la prima prevede la compilazione, da parte del potenziale donatore, di un questionario sul proprio stato di salute e sulle abitudini di vita che potrebbero costituire un fattore di rischio per la sicurezza della donazione; la fase successiva prevede invece un colloquio con un infermiere e lo screening dell emoglobina su una goccia di sangue ottenuta da una puntura sa dito. Passata questa fase, il donatore può procedere alla visita con lo specialista di medicina trasfusionale, il quale si occuperà di controllare le risposte al questionario insieme al candidato, che potrà così esporre gli eventuali dubbi al medico. L ultima fase è quella decisiva, quella in cui il donatore viene accompagnato in sala prelievi, dove infermieri esperti eseguiranno il prelievo di sangue intero oppure le procedure di plasma o piastrinoaferesi. Un altro fondamentale punto a favore della donazione è il fatto che, oltre ad essere utile ai pazienti, lo è anche e soprattutto per chi dona, che potrà così beneficiare di controlli periodici di parametri quali la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e alcuni esami di laboratorio. Insomma, donare il sangue è un gesto importante: non siate timorosi e affrettatevi a donare! Alexandra Del Bianco

9 IL GIORNALE.IT I progressi nella lotta alla leucemia mieloide Luisa Romagnoni - Gio, 09/07/2015 L'ematologia è nell'era della precisione. Ovvero di cure sempre più personalizzate, efficaci e con minori effetti collaterali. Ne è un esempio la Leucemia Mieloide Cronica (LMC). Una patologia per la quale l'avvento di terapie a bersaglio molecolare e lo sviluppo di tecnologie diagnostiche sofisticate, hanno segnato, in questi anni, una sorta di rivoluzione: si è passati, infatti, da una malattia che non lasciava speranze al paziente, alle attuali elevatissime percentuali di sopravvivenza, con una qualità di vita paragonabile a quella della popolazione generale. All'Ematologia di precisione e relativi sviluppi, è stata dedicata la X edizione della «Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma», promossa dall'ail ( La sinergia tra terapie a bersaglio molecolare e diagnostica avanzata, si è consolidata nella Leucemia Mieloide Cronica ed è oggi un modello, per altre malattie del sangue. Numerosi studi clinici di Fase II e III, condotti negli ultimi quindici anni, hanno dimostrato la capacità degli inibitori delle tirosinchinasi di indurre nelle LMC, significative e persistenti risposte profonde di malattia, in oltre il 90 per cento dei casi. E oggi si punta al traguardo della sospensione del farmaco e quindi alla guarigione. «La risposta molecolare profonda è l'obiettivo principale delle attuali strategie terapeutiche», spiega Monica Bocchia, responsabile dell'unità operativa complessa di ematologia all'ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena. «Vuol dire raggiungere un livello minimo di malattia residua tale per cui nemmeno i più sofisticati e sensibili metodi molecolari, riescono a vedere la proteina alterata BCR/ABL. Quando questa risposta viene raggiunta e mantenuta nel tempo, significa che le cellule leucemiche sono pochissime e inattive e si può parlare di guarigione». Fondamentale è monitorare la risposta alle terapie. Per questo è nata LabNet, una rete integrata di laboratori collegata ai Centri di ematologia che assicura ai pazienti prestazioni diagnostiche di qualità omogenee. Il progetto, realizzato da Gimema, con il supporto di Novartis, entro fine anno sarà attivo anche nella Leucemia Mieloide Acuta.

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