LE PROTEINE NELL ETÀ EVOLUTIVA (FASCE SCOLASTICHE) APPORTI ADEGUATI NELLA REALTÀ APPLICATIVA
|
|
- Margherita Cuomo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LE PROTEINE NELL ETÀ EVOLUTIVA (FASCE SCOLASTICHE) APPORTI ADEGUATI NELLA REALTÀ APPLICATIVA Laura Rossi, Ph.D. Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione CRA NUT, Roma
2 Nuove evidenze per la definizione dei fabbisogni Il fabbisogno proposto (0,95 g/kg/die) nella precedente versione dei LARN (1996) risultava in linea con quanto riportato nei documenti di consenso della consulta CE che di fatto recepiva le raccomandazioni OMS in termini di fabbisogni (1985) e di stima della qualità delle proteine (1991). Queste indicazioni erano però basate su un limitato numero di studi (9 di breve termine e 4 di lungo termine) mirati a valutare il bilancio di azoto solo nei giovani adulti maschi. A partire dalla seconda metà degli anni 90 (Scrimshaw et al., 1996) emerse la necessità di una revisione delle raccomandazioni del 1985 da effettuarsi attraverso una metaanalisi di tutti di dati che si stavano accumulando negli studi sul bilancio di azoto negli adulti.
3
4 Quali numeri vengono proposti nella meta analisi? In virtù della solidità del dato basato sulla analisi del bilancio di azoto di 235 soggetti in 19 studi separati è stimato il fabbisogno medio (AR average requirement) per la popolazione adulta in 0,66 g/kg/die di proteine di buona qualità. La stima della variabilità del fabbisogno è stata fatta combinando le tre possibili fonti di variabilità, tra gli studi, tra gli individui, all interno dei gruppi di individui. Per cui la stima dei livelli di assunzione di riferimento (PRI Population Reference Intake) che si aspetta copra i fabbisogni della maggior parte (97,5%) della popolazione adulta sana e che risulta quindi essere pari a 0,83 g/kg/die di proteine di buona qualità.
5 I fabbisogni di proteine: i documenti di consenso
6 Le fonti di proteine della dieta italiana Roma, 15 Dicembre 2012 Fonte: Indagine INRAN SCAI
7 PDCAAS Punteggio degli aminoacidi corretto per la digeribilità delle proteine; valuta la qualità proteica sia in termini di digeribilità che di contenuto degli aminoacidi. Fonte: Dietary reference values for protein, EFSA 2012
8 Fonte: Protein and amminoacid requirement in humans, WHO 2007
9 Correzione per la qualità delle proteine consumate dalla popolazione italiana. Nella precedente versione dei LARN la correzione della raccomandazione per le proteine in funzione della qualità proteica venne fatta utilizzando il fattore 0,79 basato sui dati della dieta mediamente consumati dalla popolazione italiana. Il PDCAAS complessivo per la dieta italiana è considerato in media >100. La dieta italiana caratterizzata da molte proteine vegetali e da apporti più contenuti di alimenti di origine animale, per cui si stima una presumibile minore digeribilità (89% vs 96%) rispetto alle diete sperimentali considerate nella meta analisi. Abbiamo quindi ritenuto di adottare una correzione in eccesso pari all 8%, che è stata applicata a tutte le fasce d età. Da cui si ricava un l AR di 0,71 g proteine/kg peso die e un PRI è di 0,90 g proteine/kg peso die.
10 Il fabbisogno di proteine (g proteine/kg peso die) nell adulto: come è cambiato AR fisiologico AR corretto PRI fisiologico PRI corretto LARN, ,60 0,76 0,75 0,95 Rand et al., ,66 0,83 LARN, ,66 0,71 0,83 0,90
11 LARN 2012: i fabbisogni di proteine
12 Le proteine in fasce di età critiche: l infanzia
13 Il fabbisogno di proteine (g proteine/kg peso die) in età scolastica: come è cambiato LARN, 1996 LARN, ,30 0, ,27 0, (maschi) 1,21 0, (femmine) 1,13 0, (maschi) 1,20 0, (femmine) 1,05 0,90 Il fabbisogno calcolato sulla base del bilancio di azoto deve essere considerato come il livello MINIMO di sicurezza di assunzione
14 Le proteine sono l unico macronutriente che si comporta come un micronutriente. Per cui definiamo la assunzione raccomandata per la popolazione che copre i fabbisogni del 97,5% della popolazione (fabbisogno medio più due deviazioni standard) allo scopo di assicurare un livello di sicurezza. Per lipidi e carboidrati infatti definiamo un intervallo di riferimento (RI) per la assunzione espresso in funzione dell apporto energetico totale della dieta. Roma, 15 Dicembre 2012 Fonte: Protein and amminoacid requirement in humans, WHO 2007
15 Il concetto intervallo di assunzione (RI) La definizione di un intervallo di assunzione min max si basa su: Possibilità di fornire una dieta adeguata per ciò che riguarda l introduzione di altri macro e micronutrienti; Evidenza epidemiologica di rischi associati a introduzioni troppo basse o troppo alte del nutriente; Distribuzione degli apporti nella dieta della popolazione italiana apparentemente sana. Carboidrati 45 60% En. Lipidi < 30% En. E ragionevole accettare apporti proteici che siano pari al 12 18% dell energia totale della dieta, con la prevalenza di alimenti d origine vegetale
16 Livello massimo tollerabile di assunzione (UL) Le informazioni disponibili sulla tossicità acuta delle proteine della dieta sono scarse e spesso aneddotiche. Un assunzione fino al 35% dell energia totale non sembra determinare effetti avversi mentre segni di tossicità acuta sono stati osservati con livelli >45% (IOM, 2005). Ancor più complessa è la valutazione dei potenziali effetti avversi a medio lungo termine in relazione alle possibili relazioni con le principali patologie cronico degenerative in popolazioni in cui si osservano consumi di proteine ben al di sopra del PRI. In termini generali si ritiene sicura un assunzione di proteine doppia rispetto al fabbisogno. Sulla base dei dati disponibili in letteratura non è quindi possibile definire un livello massimo tollerabile di assunzione per le proteine, fermo restando un indicazione generale alla moderazione e alla prudenza.
17
18
19 QUALCHE ESEMPIO DI APPLICAZIONE PRATICA: I menù della ristorazione scolastica Stefania Sette Deborah Martone
20
21 Grammature dei generi alimentari per fasce scolari
22 Composizione nutrizionale dei menù nelle tre fasce di età
23 Composizione nutrizionale (% En) dei menù nelle tre fasce di età
24 Apporti raccomandati di energia, nutrienti e fibra riferiti al pranzo nelle diverse fasce scolastiche Fonte: Linee di indirizzo nazionali per la ristorazione scolastica, Ministero della Salute, 2010
25 Conclusioni: Le proteine sono un tema caldo?
26 Conclusioni: quali aspetti dovranno essere affrontati nelle prossime Linee Guida? Proteine animali vs proteine vegetali. Qualità proteica della dieta italiana. Quantità minima vs quantità ottimale. Fabbisogni di aminoacidi. Ruolo delle proteine nella sazietà, nel metabolismo energetico, nel management del peso, relazioni con la salute. Rimodulazione delle linee guida per la ristorazione scolastica. Riconsiderazione del concetto di iperproteica, quante e quali proteine. Sostenibilità dei sistemi agro alimentari. Roma, 15 Dicembre 2012
LARN (Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed Energia) IV revisione
LARN (Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed Energia) Riferimento costante per comprendere ed interpretare correttamente l evoluzione della nutrizione umana IV revisione Passaggio dal concetto
DettagliLIVELLI DI ASSUNZIONE DI RIFERIMENTO DI NUTRIENTI ED ENERGIA PER LA POPOLAZIONE ITALIANA (LARN) http://www.sinu.it/pubblicazioni.asp "valori di riferimento per la popolazione livello di sicurezza valido
Dettagliapplicazione dei LARN all individuo
Società Italiana di Nutrizione i Umana Associazione senza fini di lucro Pi Principi i igenerali lidi applicazione dei LARN all individuo Aree di applicazione dei LARN Ricerca Nuovi dati per i fabbisogni
DettagliALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E LARN
unità ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E LARN L alimentazione equilibrata si realizza attraverso il conseguimento di obiettivi nutrizionali che assicurino il mantenimento dello stato di salute dell individuo.
DettagliI LARN Revisione 2012: e la ristorazione?
Società Italiana di Nutrizione Umana Associazione senza fini di lucro I LARN Revisione 2012: e la ristorazione? 1 Elaborazione Format Nutrienti macro e micro Elaborazione parte generale GRUPPO DI Coordinamento
DettagliDott.ssa Iobbi Paola Biologa Nutrizionista
Dott.ssa Iobbi Paola Biologa Nutrizionista LARN: si riferiscono agli apporti raccomandati di energia e nutrienti in funzione della stima dei relativi bisogni a livelli di sicurezza, tenendo conto di specifiche
DettagliLE ABITUDINI ALIMENTARI DEI BAMBINI
LE ABITUDINI ALIMENTARI DEI BAMBINI Una dieta ad alto tenore di grassi e ad elevato contenuto calorico è associata ad aumento del peso corporeo che nel bambino tende a conservarsi fino all età adulta.
DettagliIl ruolo della ASL nella Vigilanza Igienico-Nutrizionale
Il ruolo della ASL nella Vigilanza Igienico-Nutrizionale Incontro con la Rappresentanza della Commissione Mensa Cittadina Milano, 13 Ottobre 2015 Intervento a cura di: Dr.ssa Simonetta Fracchia ASL Milano
DettagliCorso di nutrizione e Dietologia. Come impostare uno schema dietetico. Biologo Nutrizionista Marina Mariani 30 settembre 2018
Corso di nutrizione e Dietologia Come impostare uno schema dietetico Biologo Nutrizionista Marina Mariani 30 settembre 2018 Il processo del cambiamento Analisi della domanda Delimitazione dell obiettivo
DettagliLA CARNE ROSSA: FONTE DI NUTRIENTI, RISCHIO DI PATOLOGIE, IMPATTO AMBIENTALE
LA CARNE ROSSA: FONTE DI NUTRIENTI, RISCHIO DI PATOLOGIE, IMPATTO AMBIENTALE Laura Rossi, Ph.D. Is0tuto Nazionale di Ricerca per gli Alimen0 e la Nutrizione, Roma Roma, 11 Dicembre 2012 Una alimentazione
DettagliPAT Piramide Alimentazione Toscana. Dott.ssa Corsinovi Elena UO Igiene Alimenti e Nutrizione
PAT Piramide Alimentazione Toscana Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014 LARN - Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: ENERGIA. Fabbisogno energetico medio (AR) nell'intervallo
DettagliLe abitudini alimentari dei bambini
Le abitudini alimentari dei bambini Una dieta ad alto tenore di grassi e con contenuto calorico eccessivo è associata ad aumento del peso corporeo, che nel bambino tende a conservarsi fino all età adulta.
DettagliCOMUNE DI POGGIO A CAIANO SOC. COOP. ONLUS
COMUNE DI POGGIO A CAIANO SOC. COOP. ONLUS Nido d Infanzia Comunale INFORMAMENU MENU ESTIVO SVEZZAMENTO 1 MENU ESTIVO SVEZZAMENTO 1 PRIMA SETTIMANA Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Colazione Colazione
DettagliCompleanno in salute: programma di sorveglianza nutrizionale nei bambini del Capo di Leuca.
Compleanno in salute: programma di sorveglianza nutrizionale nei bambini del Capo di Leuca. Longo G.^, Bevilacqua N.*, Minutillo M.G.^, Nuccio L.^, Micello A.^, D Addesa D.* & Censi L.* ^ Dipartimento
DettagliPRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE
PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE Andrea Scaramuzza Alessandra Bosetti Gian Vincenzo Zuccotti Clinica Pediatrica Università di Milano Ospedale Luigi Sacco PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI
DettagliAlimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?
Alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie
DettagliAdeguatezza nutrizionale e sostenibilità Marisa Porrini Dip. Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l Ambiente Università di Milano
FACOLTA DI SCIENZE AGRARIE E ALIMENTARI Adeguatezza nutrizionale e sostenibilità Marisa Porrini Dip. Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l Ambiente Università di Milano Sicurezza degli alimenti (food
DettagliVALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA
VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA VALUTAZIONI PRELIMARI Valutazione dello stato nutrizionale del soggetto al fine di definire il peso ideale Valutazione del fabbisogno calorico giornaliero:
DettagliI VALORI NUTRIZIONALI DI QUESTO PRODOTTO SONO STATI CONFRONTATI CON QUELLI MEDI DI UNA FOCACCIA-BASE PER PIZZA
I VALORI NUTRIZIONALI DI QUESTO PRODOTTO SONO STATI CONFRONTATI CON QUELLI MEDI DI UNA FOCACCIA-BASE PER PIZZA Fonti: Tabelle di composizione degli alimenti, pizza bianca, INRAN http://nut.entecra.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html?idalimento=000700&quant=100
DettagliPassaggi per la stesura di una dieta
Passaggi per la stesura di una dieta Determinare la razione calorica giornaliera Procedere alla ripartizione calorica, cioè stabilire quante calorie devono essere destinate ai diversi principi alimentari
DettagliCORSO DI AGGIORNAMENTO PER LA COMMISSIONE MENSA a.s
COMUNE DI LEGNANO Servizio di Refezione Scolastica CORSO DI AGGIORNAMENTO PER LA COMMISSIONE MENSA a.s. 2014-15 19 febbraio 2015 Il concetto di qualità alimentare: una griglia di lettura per la valutazione
DettagliALLEGATO B GRAMMATURE E COMPOSIZIONE DEL CESTINO PER LE SCUOLE
C O M U N E D I S I L E A Area III Servizi alla Persona Provincia di Treviso (Italia) 31057 SILEA Via Don Minzoni, 12 C.F. 80007710264 P.I. 00481090264 ALLEGATO B GRAMMATURE E COMPOSIZIONE DEL CESTINO
DettagliALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI
ALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI Intervento a cura di: Dr.ssa Armanda Frassinetti Dietista - Ss Igiene Nutrizione Milano, 3 maggio 2012 La abitudini alimentari della famiglia acquisite nei primi anni di vita
DettagliA cura della Dr.ssa Maria Antonietta Bianchi Responsabile U.O.Nutrizione - ASL Varese
A cura della Dr.ssa Maria Antonietta Bianchi Responsabile U.O.Nutrizione - ASL Varese modello alimentare ad alto tenore calorico ed uno stile di vita troppo sedentario Incremento sovrappeso e obesità rischio
DettagliDADDY A TAVOLA. Torna l Orsetto Daddy con nuovi giochi online dedicati all educazione alimentare per pediatri, insegnanti e genitori
DADDY A TAVOLA Torna l Orsetto Daddy con nuovi giochi online dedicati all educazione alimentare per pediatri, insegnanti e genitori Daddy a tavola è un programma di educazione alimentare che nasce dalla
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA TESI INTERVENTI SULLO STILE DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI RELATORE CANDIDATO
DettagliCOSA MANGIARE SE SI FA SPORT
STILE DI VITA COSA MANGIARE SE SI FA SPORT La sana e corretta alimentazione, sia per chi è a riposo sia per chi pratica sport, si basa sugli stessi principi: equilibrio dei nutrienti, varietà, attenzione
DettagliREGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 4 Chiavarese Via G.B. Ghio, Chiavari (Ge) Codice Fiscale e P. Iva
REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 4 Chiavarese Via G.B. Ghio, 9-16043 Chiavari (Ge) Codice Fiscale e P. Iva 01038700991 DIPARTIMENTO MEDICO S.S. DIETOLOGIA Polo Ospedaliero di SESTRI LEVANTE
DettagliAlcune regole sull alimentazione, sono valide per la popolazione in generale:
Giovedì 24 Gennaio 2013 12:07 L alimentazione del ragazzo sportivo In generale, l alimentazione svolge un ruolo fondamentale in quanto assicura l apporto di tutti i nutrienti (macro e micronutrienti) indispensabili
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia
Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione;
DettagliCOMUNE DI POGGIO A CAIANO SOC. COOP. ONLUS
COMUNE DI POGGIO A CAIANO SOC. COOP. ONLUS Nido d Infanzia Comunale INFORMAMENU MENU ESTIVO SVEZZATI MENU ESTIVO SVEZZATI PRIMA SETTIMANA Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Colazione Colazione Colazione
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza
DettagliOKkio alla SALUTE: la mappa dell obesità infantile e le abitudini alimentari in Italia
Convegno Dalla ristorazione collettiva.. alle scelte in salute Verona, 7 maggio 2009 OKkio alla SALUTE: la mappa dell obesità infantile e le abitudini alimentari in Italia Angela Spinelli per il Gruppo
DettagliProgrammi a.s
Programmi a.s. 2014-15 Disciplina ALIMENTAZIONE Docente FICHERA TIZIANA ANTONELLA Classi 2 sezione/i A, B MOD.2 CHIMICA DEGLI ALIMENTARI: UNITA 2.5 LE VITAMINE Aspetti generali e classificazione.vitamine
DettagliInformazione al consumatore sui prodotti alimentari
Informazione al consumatore sui prodotti alimentari Avv. Dario Dongo Responsabile Politiche Regolative Federalimentare L etichetta (1) E la carta d identità dell alimento. Offre: Informazioni complete
DettagliSAPERE QUALI BISOGNI DEVE SODDISFARE L ORGANISMO UMANO ATTRAVERSO L ALIMENTAZIONE
5 PROGRAMMA SCUOLA DI DIETETICA NUTRIRSI DI SALUTE ANNO SCOLASTICO 2016 DOCENTE: Madaschi Rossana Dietista e Docente di Scienza dell Alimentazione MATERIE: Dietologia - Scienza dell Alimentazione CLASSE:
DettagliIl modello virtuoso italiano come sinonimo di mangiar bene
Il modello virtuoso italiano come sinonimo di mangiar bene INTANGIBLE La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola,
DettagliUn approccio ad un alimentazione sana e corretta (l importanza della prima colazione) Andrea Ghiselli - INRAN
Arborea 16 marzo 2012 ORIENTIAMOCI VERSO UNO STILE DI VITA CORRETTO: Stabilimento Latte Arborea - Strada 14 est - Arborea (OR) Un approccio ad un alimentazione sana e corretta (l importanza della prima
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante
DettagliSchede PASSI 2016: le abitudini alimentari
Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino *** Schede ASSI 216: le abitudini alimentari [Dati della sorveglianza raccolti negli anni 212-215] rogressi delle Aziende Sanitarie
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE - UFFICIO 4 LINEE GUIDA SULLE TOLLERANZE ANALITICHE APPLICABILI IN FASE DI CONTROLLO UFFICIALE Le presenti
DettagliL alimentazione sostenibile: i presupposti scientifici e i risultati pratici Marisa Porrini DeFENS
L alimentazione sostenibile: i presupposti scientifici e i risultati pratici Marisa Porrini DeFENS Sicurezza degli alimenti (food safety) L assicurazione della disponibilità per la popolazione di alimenti
DettagliL alimentazione dello Sportivo
L alimentazione dello Sportivo Dott.ssa Chiara Luppi Dietista Servizio di Medicina dello Sport AUSL Modena Lo sport non ha età, Sassuolo 26/11/2011 Uno stile di vita sano è il passaporto per la longevità!
DettagliPRESENTAZIONE DI UMBERTO VERONESI AL FORUM: LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE COMPETITIVE
PRESENTAZIONE DI UMBERTO VERONESI AL FORUM: LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE COMPETITIVE Villa d'este, Cernobbio, 3 e 4 settembre 011 Riprodotta da The European House-Ambrosetti per esclusivo
DettagliRoberta Situlin Udine 10 giugno Aspetti nutrizionali nell età evolutiva
Roberta Situlin Udine 10 giugno 2013 Aspetti nutrizionali nell età evolutiva FABBISOGNI NUTRIZIONALI IN ETA EVOLUTIVA CRESCERE INCREMENTI DI STATURA E PESO NELL ETA EVOLUTIVA ALTEZZA PESO Velocità incremento
DettagliALIMENTAZIONE E SALUTE NELLA PRIMA INFANZIA. Elisabetta Vacca Mellin SpA 14 Novembre 2013
ALIMENTAZIONE E SALUTE NELLA PRIMA INFANZIA Elisabetta Vacca Mellin SpA 14 Novembre 2013 Alimentazione Sostenibile Le diete sostenibili sono diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza
DettagliPRODOTTI DIETETICI: INQUADRAMENTO NORMATIVO E INTERFACCIA CON I NOVEL FOOD
Roma, 13 settembre 2011 PRODOTTI DIETETICI: INQUADRAMENTO NORMATIVO E INTERFACCIA CON I NOVEL FOOD Bruno Scarpa Ministero della salute DSPVNSA Direzione generale sicurezza alimenti e nutrizione Ufficio
DettagliALIMENTIAMO LO SPORT CENTRO DIAGNOSTICO ITALIANO. Dott.ssa Licia Maria Colombo Medico Specialista in Scienza dell Alimentazione e Dietetica
ALIMENTIAMO LO SPORT CENTRO DIAGNOSTICO ITALIANO Dott.ssa Licia Maria Colombo Medico Specialista in Scienza dell Alimentazione e Dietetica ALIMENTAZIONE E SPORT Non esistono alimenti che possono far vincere
DettagliClasse delle lauree magistrali in SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Classe delle lauree magistrali in SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA Versione approvata dal CUN OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: possedere una
DettagliALLEGATOA alla Dgr n del 14 ottobre 2014 pag. 1/6
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1874 del 14 ottobre 2014 pag. 1/6 Procedure di indirizzo regionali per il monitoraggio delle acque destinate al consumo umano con riferimento alla
DettagliC O M U N E D I V I C E N Z A
C O M U N E D I V I C E N Z A Comune di Vicenza Protocollo Generale I COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE DIGITALE Protocollo N.0050743/2016 del 15/04/2016 Firmatario: SILVANO GOLIN INCARICATO ALLA REDAZIONE:
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza
DettagliChimica degli Alimenti
Chimica degli Alimenti Alimentazione e nutrizione ALIMENTO DEFINIZIONE: sostanza che contiene nutrienti utilizzabili dal nostro organismo 1. Si definiscono alimenti primari quelli che devono essere assunti
DettagliAccertamento dello stato nutrizionale
Accertamento dello stato nutrizionale ACCERTAMENTO DELLO STATO NUTRIZIONALE (ASN) Obiettivo: predire la probabilità di un outcome in rapporto a fattori nutrizionali e la possibilità di un trattamento nutrizionale
DettagliLA RISTORAZIONE COLLETTIVA INTERVENTI E PROPOSTE
ROMA 25 GIUGNO 2008 LA RISTORAZIONE COLLETTIVA INTERVENTI E PROPOSTE LUCIA GUIDARELLI MINISTERO DEL LAVORO DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE
DettagliAlla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale
Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento
Dettagliun metodo efficace per la perdita e il mantenimento del peso corporeo. L Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) dà la sua approvazione.
un metodo efficace per la perdita e il mantenimento del peso corporeo. L Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) dà la sua approvazione. I pasti sostitutivi sono alimenti destinati a diete
DettagliAlimentazione. Dieta mediterranea e accenni Dieta zona
Alimentazione Dieta mediterranea e accenni Dieta zona Doppia piramide alimentare Stile di vita responsabile Il modello della Doppia Piramide : alimentazione sana per le persone, sostenibile per il Pianeta,
DettagliAlimentazione ed educazione alimentare in adolescenza
Alimentazione ed educazione alimentare in adolescenza Dott.ssa Annalisa Maghetti Medico Specialista in Scienza dell Alimentazione Past President ADI Emilia Romagna Adolescenza: definizione Adolescenza
DettagliAspetti nutrizionali
Aspetti nutrizionali Qualità tangibile: Caratteristiche organolettiche: - consistenza (caratt. meccaniche, geometriche, chimiche) - aspetto (forma, dimensione, colore) - aroma (sapore, odore) Caratteristiche
Dettaglinorme burocratiche per ottenerli gratuitamente Dietista Dr.ssa Marika Iemmi
Dieta ipoproteica con utilizzo di prodotti aproteici e norme burocratiche per ottenerli gratuitamente Dietista Dr.ssa Marika Iemmi Nei vari stadi dell IRC la dieta ipoproteica è considerata, a tutt oggi,
DettagliINDAGINE SULLA RISTORAZIONE NELLE RESIDENZE PER ANZIANI DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
INDAGINE SULLA RISTORAZIONE NELLE RESIDENZE PER ANZIANI DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione Centrale Salute, Integrazione Socio Sanitaria, Politiche Sociali e Famiglia, Area Promozione della
DettagliMINISAL PROGRAM. Università degli Studi di Foggia - Clinica Pediatrica, Foggia, 2. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Napoli, 3
Contenuto di sodio e potassio nella dieta abituale di bambini e adolescenti italiani: relazione con età, massa corporea e pressione arteriosa. DELLO STUDIO MINISAL-GIRCSI A. Campanozzi 1, S. Avallone 2,
DettagliAnalisi della mortalità in relazione a fattori meteo-climatici in Emilia-Romagna
ONDATE DI CALORE: VARIAZIONI CLIMATICHE, EFFETTI SULLA SALUTE E MISURE DI CONTENIMENTO COSA È ACCADUTO NELL ESTATE 2003: Analisi della mortalità in relazione a fattori meteo-climatici in Emilia-Romagna
DettagliIl Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi
Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi Il servizio di refezione scolastica del Comune di Poggibonsi è affidato all azienda di Ristorazione Cir- Food, Divisione Eudania. Per la preparazione
DettagliLO STATO PONDERALE DEI BAMBINI
LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI L obesità ed il sovrappeso in età evolutiva tendono a persistere in età adulta e a favorire lo sviluppo di gravi patologie quali le malattie cardio-cerebro-vascolari, diabete
DettagliMenSana. Le scelte istituzionali del menu scolastico
26 febbraio 2015 Presentazione di una novità MenSana. Le scelte istituzionali del menu scolastico Daniela Iurilli Naturopata nutrizionista Perfezionata in Nutrizione e Dietetica Applicata Titolo Le radici
DettagliGli alimenti destinati ai cavalli. Il razionamento (esempi pratici) Principali errori alimentari. Università degli Studi di Padova
Gli alimenti destinati ai cavalli. Il razionamento (esempi pratici) Principali errori alimentari Roberto Mantovani Università degli Studi di Padova Il razionamento Fabbisogni nutrizionali Valore nutrizionale
DettagliDIETA NELLE DIVERSE CONDIZIONI FISIOLOGICHE E TIPOLOGIE DIETETICHE
DIETA NELLE DIVERSE CONDIZIONI FISIOLOGICHE E TIPOLOGIE DIETETICHE unità Lo stato di nutrizione dell individuo è espressione del comportamento alimentare e della conseguente risposta dell organismo. Quest
DettagliCOMUNE DI PISA 14 dicembre 2011 Dr.ssa Nadia Lo Conte Dietista
LINEE DI INDIRIZZO REGIONALE PER LA RISTORAZIONE SCOLASTICA (Allegato A Delibera 1127 del 28\12\10) 10) COMUNE DI PISA 14 dicembre 2011 Dr.ssa Nadia Lo Conte Dietista RISTORAZIONE SCOLASTICA STRUMENTO
DettagliL utilizzo dei dati sui consumi alimentari nella valutazione dei rischi connessi all'alimentazione: la valutazione del rischio nutrizionale
L utilizzo dei dati sui consumi alimentari nella valutazione dei rischi connessi all'alimentazione: la valutazione del rischio nutrizionale Quesito della DGISAN del MinSal richiesta di parere tecnico scientifico
DettagliAlimentazione e sport
Alimentazione e sport Gli INTEGRATORI Sono realmente utili? Fanno bene o fanno male alla salute? E senza dubbio un tema di grande attualità Innanzitutto il concetto di INTEGRAZIONE presuppone una dieta
DettagliDELLA SALUTE PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE
Report OMS - Ginevra 2003 Diet, nutrition and the prevention of chronic diseases Malattie cardiovascolari, diabete, obesità, neoplasie: patologie su cui è possibile agire in ambito preventivo Target privilegiato
DettagliEducazione Alimentare per migliorare la salute
Educazione Alimentare per migliorare la salute Sandra Vattini 1 Dipartimento di Sanità Pubblica svattini@ausl.pr.it 1 L Agenda per i temi proposti Dati epidemiologici e fattori di rischio; Modello per
DettagliRapporti tra malnutrizione e salute
La nutrizione Rapporti tra malnutrizione e salute La nutrizione è uno dei più importanti determinanti della salute. Esiste una stretta correlazione tra alimentazione non corretta e insorgenza di numerose
DettagliDieta sostenibile salute, nutrizione, protezione sociale
Expo un anno dopo: buone pratiche e buone politiche dalle città Modena, 7 ottobre 2016 Dieta sostenibile salute, nutrizione, protezione sociale Alberto Tripodi U.O. Nutrizione. Servizio Igiene degli Alimenti
DettagliConsumo di frutta e verdura GUADAGNARE SALUTE
PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO GUADAGNARE SALUTE Secondo l Atlante delle malattie cardiache e dell ictus cerebrale dell Organizzazione Mondiale della Sanità, lo scarso consumo di frutta e verdura è responsabile,
DettagliNutrizione in Diabetologia : il contributo delle società scientifiche
Nutrizione in Diabetologia : il contributo delle società scientifiche Sergio Leo)a UOC Dietologia, Diabetologia e Mala4e Metaboliche Sandro Per:ni- Roma Qualunque sia il tipo di diabete ed il trattamento
DettagliALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI
ALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI Intervento a cura di: Dr.ssa Maria Teresa Gussoni Ss Igiene Nutrizione Milano, 3 maggio 2012 1 L eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali
DettagliLe fonti proteiche nell alimentazione del suino
Convegno Impatto ambientale e rese energetiche di filiere zootecniche sostenibili: integrazione tra allevamenti ed agricoltura agro-energetica Andrea Rossi, M. Teresa Pacchioli, CRPA S.p.A. Giacinto Della
DettagliPROGRAMMA a. s
1 Istituto Professionale di Stato CLASSE II B DISCIPLINA Scienza degli alimenti N. ORE SVOLTE 58 Libro di testo: A. Machado Scienza degli alimenti Poseidonia Scuola Ripasso e completamento di principi
DettagliCORSI DI EDUCAZIONE DEGLI ADULTI PROGRAMMAZIONE
I.S.I.S. BONALDO STRINGHER CORSI DI EDUCAZIONE DEGLI ADULTI Anno scolastico 2011/2012 PROGRAMMAZIONE Disciplina: Alimenti e Alimentazione Docente: Bomben Cristina Classe: Quinta Alberghiero Udine, 26 novembre
DettagliAttività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi
Attività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi 2012-2015 L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete,
DettagliMISCELE PER NUTRIZIONE ENTERALE. Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizional Azienda Ospedaliera Sant Anna Como
MISCELE PER NUTRIZIONE ENTERALE Como, 20 giugno 2011 Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizional Azienda Ospedaliera Sant Anna Como MISCELE NUTRIZIONALI Preparazione ARTIGIANALE NATURALI
DettagliUna dieta corretta: suggerimenti e consigli
Una dieta corretta: suggerimenti e consigli E importante sapere che i principi nutritivi sono presenti negli alimenti in quantità diverse e che non esiste un alimento completo che racchiude in sé tutte
DettagliConegliano: / / Piergianni Calzavara UOC di Nefrologia e Dialisi
Conegliano: 14-10-2015 / 28-10-2015 / 18-11-2015 Piergianni Calzavara UOC di Nefrologia e Dialisi Stadio MRC Descrizione VFG I Danno renale con VFG normale > 90 II Lieve 60-89 III Moderata 30-59 IV Severa
DettagliConfronto dell introito calorico tra un regime alimentare libero e uno controllato in giovani calciatori professionisti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO SCUOLA DELLE SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICO-SOCIALI Corso di Studio Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Sportive Confronto dell introito calorico tra un regime
DettagliDieta, ambiente e salute: consumo di carne ed impatto sulla salute e sulle emissioni di gas serra in Italia
Dieta, ambiente e salute: consumo di carne ed impatto sulla salute e sulle emissioni di gas serra in Italia Paola Michelozzi, Enrica Lapucci, Sara Farchi Dipartimento di Epidemiologia SSR del Lazio XXXIX
DettagliISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO DEI SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA G. CASINI LA SPEZIA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO DEI SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA G. CASINI LA SPEZIA PROGRAMMAZIONE per COMPETENZE CLASSE 5 ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA Asse SCIENTIFICO
DettagliNeuroscienze. Psicobiologia = Biologia del Comportamento. Psicobiologia. Neuroanatomia. Neurofisiologia. Neurobiologia
Psicobiologia = Biologia del Comportamento Neuroscienze Neurofisiologia Neuroanatomia Psicobiologia Neurobiologia Scienze Comportamentali Neuro endocrinologia Dr. Augusto Innocenti, PhD 1 Nutrizione Comportamento
DettagliUno studio multicentrico dello stato nutrizionale della popolazione infantile nel Veneto. Antonio Stano SIAN Azienda ULSS 3 Bassano del Grappa (VI) 1
Uno studio multicentrico dello stato nutrizionale della popolazione infantile nel Veneto Antonio Stano SIAN Azienda ULSS 3 Bassano del Grappa (VI) 1 Modello organizzativo Coordinamento generale dello studio:
DettagliIndice. Introduzione PARTE 1 Alimentazione e nutrizione... 3
Introduzione... 1 PARTE 1 Alimentazione e nutrizione... 3 Capitolo 1 Allattamento, alimentazione in gravidanza e nella prima infanzia (0-1 anni)... 5 1.1 L alimentazione durante la gravidanza... 5 Sette
DettagliPRINCIPI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE. Dr.ssa Caterina Magliocchetti
PRINCIPI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE Dr.ssa Caterina Magliocchetti Perché mangiamo? L organismo umano ha necessità di un apporto continuo e bilanciato di un certo numero di sostanze chimiche PRINCIPI NUTRITIVI
DettagliNUTRIZIONE & ADOLESCENTI: problematiche attuali. Roberto Marinello Pediatra di Famiglia - Milano
NUTRIZIONE & ADOLESCENTI: problematiche attuali Roberto Marinello Pediatra di Famiglia - Milano ALIMENTAZIONE & ADOLESCENZA L'adolescenza è un periodo di grande accelerazione dello sviluppo fisico ed è
DettagliCOLAZIONE SPUNTINO PRANZO SPUNTINO CENA DOPO CENA. Bieta e zucchine cotte 200 g condite con olio evo 5 g. Lasagne di ricotta e spinaci* 120 g
BAMBINI Da considerarsi quale menu esemplificativo e non esaustivo per un solo iorno, compilato riferendosi a un soetto ideale con un Livello di Attività Fisica medio sulla base delle medie dei Livelli
DettagliMENÙ AUTUNNO-INVERNO
MENÙ AUTUNNO-INVERNO INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA DI I GRADO Petranova International Institute - Scuola paritaria bilingue Iunior International Institute - Scuola paritaria bilingue A cura di: Dott.ssa
DettagliEDUCAZIONE ALIMENTARE. Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento di prevenzione a tutela della salute e dell armonia fisica
EDUCAZIONE ALIMENTARE Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento di prevenzione a tutela della salute e dell armonia fisica L organismo è una macchina biochimica che consuma carburante QuickTime
DettagliCONSIGLI PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE A SCUOLA
CONSIGLI PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE A SCUOLA Epidemiologia obesità nei bambini di 8-9 anni (Okkio alla salute 2008) Epidemiologia obesità nei giovani di 11-13-15 anni Indagine multicentrica internazionale
DettagliPercezione dello stato di salute BENESSERE
PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO BENESSERE Nella definizione di salute dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) viene evidenziato come allo stato di benessere psicofisico concorrano una componente oggettiva
DettagliIl muscolo scheletrico: un organo endocrino
Il muscolo scheletrico: un organo endocrino Il muscolo scheletrico produce una varietà di molecole denominate miochine, che agiscono in modo autocrino, paracrino e endocrino. Le più importanti tra queste
Dettagli