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- Benvenuto Silvestri
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2 Per poter esercitare la professione di trasportatore su strada, un'azienda deve: rispettare le norme in materia di lavoro, ovvero gli addetti alla guida devono: - essere dipendenti, soci o titolari dell'impresa; - essere in rapporto 1:1 rispetto agli autobus in dotazione all'impresa (L.R. n. 25/2007) essere iscritta nell'apposito registro regionale; essere in possesso dei requisiti di accesso alla professione previsti dal regolamento (CE) n. 1071/2009.
3 Onorabilità: si perde in caso di violazioni gravi/gravissime riguardanti i tempi di guida e di riposo, patente di guida e formazione del personale, tachigrafo, revisione del veicolo e licenza comunitaria per quanto riguarda i trasporti internazionali. Stabilimento: individua il luogo di stabilimento di ciascun operatore e, di conseguenza, garantisce all'autorità competente di vigilare sull'attività. Idoneità professionale: sussiste se l'impresa ha designato un gestore dei trasporti munito di attestato di idoneità professionale, rilasciato dalla Provincia previo superamento di un esame. Capacità finanziaria: assicura il regolare svolgimento dell'attività ed ogni anno l'impresa deve dimostrare di poter fronteggiare i propri impegni finanziari.
4 I quattro requisiti sono diretti a garantire la sicurezza del trasporto e l'efficacia dei controlli; solo le aziende in possesso di essi possono essere iscritte al REN (Registro Elettronico Nazionale) e svolgere i servizi di trasporto. La perdita di uno di questi requisiti comporta la revoca dell'autorizzazione e la cancellazione dell'impresa dal REN.
5 La Licenza Comunitaria è rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è valida 5 anni ed è rinnovabile. Essa è necessaria per poter svolgere servizi internazionali in ambito comunitario e viene rilasciata solo se l'impresa è in possesso di specifici requisiti: autorizzazione all'esercizio della professione di trasportatore su strada, ex regolamento (CE) n. 1071/2009; autorizzazione all'esercizio dell'attività di noleggio autobus con conducente; Soddisfacimento dei requisiti previsti dalle normative comunitarie in materia di: pesi e dimensioni dei veicoli, montaggio ed impiego di limitatori di velocità, qualificazione iniziale e periodica dei conducenti.
6 Ad ulteriore garanzia della sicurezza del trasporto con autobus e per scoraggiare le violazioni in materia di: tempi di guida e di riposo del conducente utilizzo degli strumenti di controllo è stato introdotto un sistema di classificazione del rischio delle infrazioni. Ad ogni infrazione viene associato un punteggio, anche in base al numero di veicoli in disponibilità dell'impresa. Tipo di infrazione Puteggio base Meno grave 5 Grave 10 Molto grave 25
7 Sulla base di una tabella di questo tipo e del parco veicolare di un'impresa, viene calcolato il punteggio. Più il punteggio è alto, più l'azienda è considerata a rischio elevato e soggetta a controlli più rigidi e frequenti. Un'impresa è considerata a rischio elevato quando in un anno solare supera un punteggio pari a 100. L'indicatore di rischio ha validità annuale ed i dati relativi a tale punteggio sono conservati per 5 anni, ad esclusione dell'anno in cui è in corso la rilevazione. I veicoli con cui un'impresa commette le infrazioni sono registrati dalla Direzione Sistemi Informativi e Statistici del M.I.T.. Tale elenco, però, è consultabile solo dall'impresa e quindi sarà l'impresa stessa (eventualmente) a comprovarlo all'istituto Scolastico.
8 Sicurezza: è l'elemento determinante ed è garantita da: - formazione professionale dei gestori e dei conducenti; - controllo su veicoli e conducenti; - sistema sanzionatorio. Accessibilità: l'elevata flessibilità dei servizi e la capacità di adattamento alla domanda è ciò che contraddistingue l'autobus. Efficienza: il bus assicura servizi capillari e funge da raccordo rispetto ad altre modalità di trasporto (treni, aerei, traghetti, ecc..).
9 Economicità: visto che il bus non necessita di costi di struttura dedicata, il costo per il passeggero è ridotto e consente quindi l'utilizzo da parte dell'utenza a prezzi contenuti. Attenzione però ai prezzi troppo bassi: essi possono essere praticati solo da imprese che operano irregolarmente (lavoro nero, violazione di tempi di guida e di riposo, irregolare manutenzione dei mezzi, ecc..). Secondo un'indagine condotta da ANAV in collaborazione con l'università del Piemonte Orientale, il costo medio di un servizio di trasporto turistico è di 1,57 /km. Ambiente:un bus di medie dimensioni sostituisce il traffico di 30 vetture, con conseguenti effetti positivi su traffico ed inquinamento, tanto che l'autobus è il mezzo di trasporto con minori emissioni di CO2 per passeggero.
10 Il ruolo della Direzione Territoriale del Lavoro nella programmazione e nel coordinamento della vigilanza in materia di autotrasporto La Direzione Territoriale del Lavoro (DTL) vigila su tutte le leggi in materia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali di tutela dei rapporti di lavoro e di legislazione sociale che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Art. 7, c. 1, lett. a D.Lgs. 124/2004 Il 2 ottobre 2008 entra in vigore il D. Lgs. n. 144 del 8 agosto 2008 di recepimento della Direttiva comunitaria 2006/22/CE. Lo schema di ripartizione degli obblighi di vigilanza conferma la distinzione di ruolo fra ispettori del lavoro e polizia stradale, con riguardo all'indagine su strada ed a quella in azienda: il D. Lgs. 144/2008 stabilisce l'obbligo minimo di controllo per il 2% dei giorni di lavoro effettivo dei conducenti, con un 50% dei controlli da effettuare nei locali delle imprese a cura delle Direzioni Territoriali del Lavoro.
11 In attuazione delle previsioni contenute nel D. Lgs. n. 144/2008, il Ministero del Lavoro informa, con apposite Note, le Direzioni Territoriali del Lavoro riguardo al numero complessivo die controlli da garantire a livello nazionale: da di giornate lavorate nel 2009 (minimo 2%) a nel 2011 (minimo 3%). Il Piano triennale per il lavoro, adottato dal Consiglio dei Ministri del 30 luglio 2010, afferma senza incertezza che liberare il lavoro dalla illegalità e dal pericolo significa potenziare in termini qualitativi le attività di vigilanza orientandole alla repressione delle violazioni sostanziali più gravi, individuando fra le aree di intervento prioritario espressamente segnalate tutto il sistema dei servizi connessi alla logistica ed ai trasporti.
12 Le modifiche apportate dalla Legge 120/2010 al D. Lgs. 285/1992 ( Codice della Strada ) sono entrate in vigore il 13 agosto 2010 e prevedono: sostituzione integrale dell'art. 174 del C.d.S. con espresso richiamo al ruolo ricoperto dagli Ispettori del Lavoro nell'accertamento delle disposizioni previste dal Reg. CE 561/2006 in materia di orario di lavoro e tempi di guida nel settore dell'autotrasporto; in caso di incidente con danno a persone o cose, l'organo accertatore (polizia stradale, vigili urbani, carabinieri) deve segnalare il fatto alla DTL ove insiste la sede del vettore titolare della licenza o dell'autorizzazione al trasporto, coinvolto nell'incidente. La DTL procederà alle verifiche dei dati sui tempi di guida e di riposo relativi all'anno in corso (art. 179, c. 8 bis C.d.S.).
13 La documentazione che il personale di vigilanza richiede all'impresa di autostrasporto in occasione del controllo in azienda consiste generalmente in: dischi cronotachigrafi analogici e/o stampa delle attività giornaliere del conducente in possesso della carta tachigrafica digiale; modulo di controllo delle assenze dei conducenti di cui all'art. 9, comma 1, del D. Lgs. n. 144/2008; copia della documentazione obbligatoria di lavoro relativa allo status occupazionale, retributivo, previdenziale e assicurativo del personale oggetto alla verifica. Le imprese hanno una duplice responsabilità: solidale: violazioni in materia di orario di guida e di riposo del Codice della Strada effettuate dal conducente dipendente dell'impresa (art. 174, c. 13 C.d.S.) diretta: inosservanza previsioni Reg. CE 561/2006 e mancata e/o irregolare conservazione della documentazione prescritta (art. 174, c. 14 C.d.S.).
14 È fatto espresso divieto di retribuire i conducenti o di concedere loro premi o maggiorazioni retributive sulla base delle distanze percorse ovvero del volume delle merci trasportate, quando tale forma di retribuzione sia comunque di natura tale da mettere in pericolo la sicurezza stradale ovvero da incoraggiare gli autisti a commettere infrazioni in materia di tempi di guida, interruzioni riposi Il controllo ex post in azienda effettuato dalle DTL competenti, assume un'importanza particolare anche alla luce dell'art. 10 del Reg. CE 561/2006 che affida ad ogni impresa di trasporto una serie di obblighi, anche in forma di divieto, volti ad attestarne la piena responsabilità sia con riguardo alla sicurezza stradale sia con riferimento alle condizioni di lavoro degli autisti che operino alle sue dipendenze o con altre tipologie contrattuali.
15 La retribuzione del conducente (sia esso lavoratore mobile dipendente o autonomo) è incomprimibile in quanto, oltre ai costi di manutenzione ed assicurazione, è uno degli elementi inscindibilmente collegati ai profili della sicurezza stradale e bisogna necessariamente ricondurla al centro dell'analisi preventiva dei costi: per il lavoratore mobile dipendente i costi sono parametrati dai CCNL di settore, mentre per le altre tipologie di conducenti i costi minimi sono parametrati dalla Direzione Generale Trasporto Stradale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Attività di vigilanza Rispetto della normativa giuslavoristica e del CCNL di settore Scelta consapevole del vettore a cui affidare il servizio di autotrasporto
16 L'idoneità alla guida del conducente è attestata dalla patente di guida (cat. D), la cui validità è rilevabile sul documento stesso, e dalla carta di qualificazione del conducente (CQC) per il trasporto di persone in corso di validità. Egli inoltre deve avere con sé la dichiarazione rilasciata dall'azienda, che attesta la tipologia e la regolarità del rapporto di lavoro. ATTENZIONE!! Il CQC per il trasporto di cose non consente il trasporto di persone.
17 Il conducente di un autobus non può: assumere sostanze stupefacenti; assumere psicofarmaci; bere bevande alcoliche, neppure in piccole quantità; utilizzare apparecchi radiotelefonici; utilizzare cuffie sonore; ed è tenuto a: utilizzare apparecchi a viva voce o l'auricolare; rispettare il periodo di guida giornaliero, settimanale e bisettimanale; rispettare il riposo giornaliero e settimanale; rispettare le interruzioni giornaliere; rispettare l'orario di lavoro comprensivo di guida ed altre mansioni.
18 Tempi di guida: - 9 ore di guida giornaliere; - massimo 90 ore di guida nell'arco di due settimane. Pausa nel periodo di 4 ore e 30 minuti di guida: trascorso questo tempo, il conducente deve osservare un periodo di riposo di 45 minuti consecutivi oppure, sempre nell'arco di 4 ore e 30, due pause, inderogabilmente di almeno 15 minuti la prima e 30 minuti la seconda, anche se la prima è durata più di 15 minuti.
19 Riposo giornaliero (notturno): - regolare: 11 ore consecutive ed ininterrotte oppure un periodo di 3 ed uno di 9 ore, sempre ininterrotti; - ridotto: tre volte a settimana, può essere di 9 ore ininterrotte. Riposo settimanale trascorsi 6 periodi di 24 ore (6 giorni lavorativi): - regolare: pari a 45 ore ininterrotte; - ridotto: minimo 24 ore ed entro le tre settimane si effettua il recupero che comporta un prolungamento di 10 ore di riposo settimanale o di un riposo giornaliero.
20 Revisione: è ciò che attesta sostanzialmente l'idoneità del mezzo, è annuale ed il suo esito è riportato sulla carta di circolazione. Dispositivi d'equipaggiamento: usura dei pneumatici, efficienza dei dispositivi visivi e di illuminazione, cinture di sicurezza, specchietti retrovisori, etc.. si possono verificare in maniera empirica. Copertura assicurativa: rilevabile dal certificato e dal contrassegno assicurativi, che devono essere conservati a bordo del veicolo. Numero dei passeggeri trasportabili: è rintracciabile alla voce S1 della carta di circolazione del veicolo.
21 Estintori: sull'autobus deve essere presente almeno un estintore a schiuma da 5 litri o, in alternativa, uno a neve carbonica di 2 kg fino a 30 posti. Se l'autobus ha più di 30 posti, allora gli estintori devono essere due. Velocità: 80 km/h fuori dal centro abitato e 100 km/h su autostrada (80 km/h se trainanti un rimorchio). Tali velocità devono essere indicate sulla parte posteriore del veicolo tramite dei dischi. Cinture di sicurezza: se presenti, è obbligatorio utilizzarle e tale obbligo deve essere segnalato tramite cartelli o sistemi audiovisivi. In caso il mancato uso riguardi un minore, ne risponde il conducente o, se a bordo del veicolo, chi è tenuto alla sua custodia.
22 I Dirigenti Scolastici devono accertare con la massima diligenza l'affidibilità e la serietà della ditta di autotrasporti di cui intendono avvalersi, richiedendo eventualmente l'idonea documentazione. Nella scelta deve essere osservata la procedura di cui all'art. 34 del D.I. 28 maggio 1975: essa prevede anche l'acquisizione agli atti del prospetto comparativo di almeno tre ditte che devono fornire la dichiarazione: di essere iscritte al REN; di essere in possesso dell'autorizzazione all'esercizio delle attività di autonoleggio: che i conducenti sono in possesso di patente di categoria D e di CQC;
23 che il mezzo è perfettamente efficiente sia in proporzione al numero dei partecipanti, sia dal punto di vista meccanico. L'efficienza del veicolo deve essere comprovata dalla carta di circolazione con timbro di revisione annuale. che il mezzo sia regolarmente fornito di cronotachigrafo o tachigrafo digitale; di essere in possesso di certificato assicurativo, da cui risulti che il mezzo è coperto da polizza assicurativa, con un massimale a favore delle persone trasportate di almeno ,00; che il conducente sia dipendente o titolare o socio della Ditta; che il conducente rispetti i tempi di guida e di riposo; di essere in regola con i versamenti contributivi obbligatori INPS e INAIL, da dimostrare con la produzione del documento unico di regolarità contributiva (DURC) in corso di validità.
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