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1 Corso di Sociologia SEA - a.a prof. F. Vespasiano

2 Oggetto della sociologia La sociologia è lo studio scientifico della società Ma di società si occupano anche altre scienze sociali che si sono sviluppate prima o contemporaneamente alla sociologia In che modo allora la sociologia si differenzia dalle altre scienze sociali?

3 Tre ipotesi di risposta Comte, Soluzione gerarchica: essendo la scienza nata per ultima ad essa è riservato il posto più alto, essendo destinata a completare il processo evolutivo che ha condotto la conoscenza umana ad affrontare problemi sempre più complessi Runciman, Soluzione residuale: rientra nel campo di studio della sociologia tutto ciò che non è studiato da altre scienze sociali Simmel, Soluzione analitica o formale: oggetto dell analisi sociologica è l interazione sociale; in tal senso la sociologia non ha una determinazione di campo, ma dalla complessità dei fenomeni isolerà le forme di associazione studiandone i contenuti e le forme pure di relazione (es. la subordinazione, la concorrenza, le coalizioni, ecc )

4 Le origini La sociologia nasce per rispondere agli interrogativi della trasformazione che la società ha vissuto fin dai tempi più remoti. La società diventa oggetto di studio ogni volta che i suoi fondamenti sono messi in discussione, che i suoi assetti non appaiono più stabili, quando cambiano i rapporti tra gruppi sociali ed individui. PADRI FONDATORI Gran Bretagna: (Marx), Spencer Francia: Comte, Durkheim Germania: Tönnies, Simmel, Weber Italia: Pareto USA: Parsons, Merton

5 Paradigmi Paradigmi scientifici: assunti di base di natura teorica o metodologica su cui una comunità di scienziati sviluppa un consenso accettato da tutti. Quando ciò non avviene, si ha rivoluzione scientifica ed un nuovo paradigma è destinato a sostituire il precedente. In sociologia si conoscono 4 paradigmi: - Paradigma dell ordine - Paradigma del conflitto - Paradigma della struttura - Paradigma dell azione

6 Paradigma dell ordine Simmel: la divisione del lavoro, creando differenziazione, fa in modo che ognuno svolga compiti specializzati, con la conseguente accentuazione dell individualizzazione. In virtù di questa diversità gli individui hanno bisogno degli altri per soddisfare anche le loro esigenze e, quindi, devono stabilire rapporti di interazione reciproca (solidarietà organica) Durkheim: in quelle società dove c è scarsa divisione del lavoro, con unità poco differenziate, ciò che unisce gli individui è un vincolo di solidarietà, di natura sacrale o religiosa (solidarietà meccanica)

7 Paradigma dell ordine Tönnies: le unità organiche sono quelle rappresentate da vincoli di sangue, di luogo, di spirito, dove gli individui si sentono uniti in modo permanente, perché si considerano simili gli uni con gli altri. Nella società, invece, gli individui sono isolati, oppure in tensione tra loro. I loro rapporti sono di scambio, dove nulla si cede per nulla. La società è una costruzione artificiale dove individui separati perseguono solo il proprio interesse

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9 Paradigma del conflitto Marx: esiste un esito finale, dove il conflitto si placa e regna l armonia Weber: non c è un fine al corso della storia. Il conflitto genera sia ordine che mutamento e la società altro non è che l insieme delle istituzioni e dei conflitti che si intrecciano su piani e sfere diverse

10 Paradigma della struttura Ogni uomo nasce in un mondo preformato, assume valori, credenze, stili di vita della società in cui viene a crescere; la struttura sociale sarà il reticolo all interno del quale egli si muoverà - non senza essere libero - ma con una libertà confinata nei limiti consentiti dalla stessa struttura sociale Durkheim: la società viene prima degli individui, i fatti sociali possono essere spiegati solo a partire da altri fatti sociali; il comportamento degli individui è secondario rispetto alla società È la società che spiega gli individui e non viceversa; essa è l unità principale di analisi e gli individui sono solo i veicoli attraverso i quali la essa si esprime (concezione olistica)

11 Paradigma dell azione Weber: per spiegare i fenomeni sociali bisogna ricondurli agli atteggiamenti, credenze e comportamenti individuali. La società è solo un invenzione, una etichetta Principi: 1) i fenomeni macroscopici devono essere ricondotti alle loro cause microscopiche (azioni individuali) 2) per spiegare le azioni individuali è necessario tener conto delle motivazioni degli attori

12 Paradigma dell azione 1) individualismo metodologico: non si possono imputare azioni ad entità astratte o ad attori collettivi di cui si ipostatizza l unità (es. agency, ente che agisce attraverso gli individui, ma dotato di volontà e capacità di azione indipendente dalla volontà degli individui che la esprimono) 2) in un azione è importante capire il senso intenzionale dell attore, che resta un soggetto libero nelle sue scelte e nelle sue azioni, anche se continuamente pressato e condizionato da forze esterne alla sua volontà

13 Azione - Relazione - Interazione La società è fatta di individui che si influenzano reciprocamente, agendo l uno per l altro, con l altro e contro l altro - Simmel Azione sociale Concetto di base della sociologia Un agire dell attore, sempre e comunque riferito al comportamento di altri attori e, pertanto, orientato nel suo corso in base alla dinamica del fare tralasciare subire

14 segue Senso: il significato intenzionale che l attore dà al suo comportamento Azioni intenzionali rispetto allo scopo Azioni razionali rispetto al valore Azioni determinate affettivamente Azionali tradizionali

15 segue Relazione sociale Quando l attenzione è posta contemporaneamente su due o più attori, che orientano reciprocamente le proprie azioni stabile e profonda transitoria e superficiale cooperativa di conflitto

16 segue Interazione sociale Due o più persone in relazione fra loro agiscono reagendo alle azioni degli altri Con essa si realizza, si riproduce e cambia nel tempo il contenuto di una relazione

17 Gruppi sociali Insieme di persone tra di loro in interazione con continuità DIADE Se un membro decide di uscire dal gruppo, questo scompare TRIADE Entra in gioco la figura del mediatore N.B. I gruppi con un numero pari di componenti presenta maggiori gradi di disaccordo rispetto a quelli con componenti dispari, in conseguenza del fatto che in quelli pari si possono formare sottogruppi di uguali dimensioni

18 Gruppi sociali Ruolo: insieme di comportamenti che in un gruppo ci si aspetta da una persona che fa parte di quel gruppo Comportamento atteso All interno di un gruppo il ruolo può essere Specifico: insieme di comportamenti limitato e preciso Diffuso: i comportamenti attesi sono un insieme più ampio e meno definito Più aumentano le dimensioni e la densità sociale (concentrazione spaziale delle persone e volume delle loro interazioni ) tanto più elevata sarà la differenziazione dei ruoli all interno di un gruppo

19 Potere Weber: il potere è la possibilità di ottenere obbedienza ad un determinato comando. A ogni rapporto di potere corrisponde l interesse all obbedienza, quando disobbedire diventa troppo costoso Il potere non è imposizione né violenza, ma la capacità di condizionare il comportamento degli altri anche senza azioni dirette o comandi Autorità: un tipo di potere (potere legittimo) che riguarda le relazioni nelle quali sono previsti diritti di dare ordini e doveri di ubbidire

20 Conflitto e sue proprietà Quando i soggetti decidono di voler cambiare i criteri di legittimazione dell autorità si aprono i conflitti Conflitto: insieme di azioni orientate dal proposito di affermare la propria volontà contro la volontà e la resistenza degli altri Il conflitto contribuisce a stabilire e mantenere i confini del gruppo I gruppi che richiedono un impegno totale della personalità sono capaci di limitare i conflitti ma se questi esplodono tendono ad essere di particolare intensità e anche distruttivi delle relazioni di gruppo Il conflitti con altri gruppi normalmente aumenta la coesione interna Il conflitto può generare nuovi tipi di interazione fra gli antagonosti

21 Comportamento collettivo Ci si riferisce ad un insieme di individui sottoposti ad uno stesso stimolo, che reagiscono ed interagiscono tra loro, in situazioni senza sicuro riferimento a ruoli definiti e stabilizzati Panico: di fronte ad un evento in corso o annunciato, che può causare gravi danni, la reazione collettiva spontanea si manifesta con la fuga o con l immobilità. L individuo pensa solo a sè e vede l altro come un ostacolo. Esprime orientamenti individualistici Pubblico: insieme di persone che si confrontano con uno stesso problema, generando opinioni e atteggiamenti diversi (in genere si discute in modo ordinato). Esprime orientamenti dialogici Folla: insieme di persone riunite in un luogo e che reagiscono ad uno stimolo in modo più o meno comune (comportamenti violenti o pacifici e gioiosi). Esprime comportamenti solidaristici

22 segue Espressiva: sfogo di tensioni sociali e psicologiche (balli, canti, ecc..); espressione in comune di una gioia o di un dolore, di una credenza (riti religiosi) FOLLA Attiva: l attenzione è rivolta a persone o cose definite che diventano l obiettivo di azioni conflittuali e a volte violente (per esempio: una manifestazione contro un gruppo di immigrati)

23 segue Folla Reazione circolare: le persone si rafforzano in un atteggiamento ricevendo in risposta dagli altri lo stesso stimolo Pubblico Interazione interpretativa: un messaggio può ricevere una risposta con contenuti diversi; ciò crea interazioni che possono modificare gli atteggiamenti di partenza

24 Le reti Network analysis tecnica che dimostra come la società sia una rete di reti di relazioni A maglia larga rete A maglia stretta Una rete è a maglia tanto più stretta quanto più le persone che un individuo conosce si conoscono tra di loro

25 segue A partire dalla persona al centro si osservano 10 contatti sui possibili 28 fra 8 persone osservate: rete a maglia larga Persona 5 Persona 4 Persona 6 Persona 1 Persona 8 Persona 7 Persona 2 Persona 3

26 Interazione e società Nell ambito di una società non sempre l esito di un azione dà le conseguenze sperate Conseguenze inattese Effetti di composizione Effetti previsti ma non evitabili Effetti indesiderati o perversi rispetto a quelli attesi Le conseguenze inattese non sono mai casuali

27 segue Sistemi di interazione Sistemi di interdipendenza Conseguenze inattese riconducibili a proprietà derivanti dall interazione degli attori (piccoli gruppi) Le azioni di ogni individuo si riflettono su tutti gli altri anche se non c è una interazione diretta (gruppi di grandi dimensioni)

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